Da oggi, lunedì 9 novembre, è possibile richiedere l’incentivo utilizzabile come sconto sul canone internet e per dispositivi elettronici per la navigazione. Il voucher è destinato a famiglie con Isee non superiore a 20mila euro. Obbligatorio sottoscrivere un contratto della durata minima di un anno con uno degli operatori accreditati.
Bonus pc, come ottenerlo? È partito oggi, lunedì 9 novembre 2020, il Bonus per l’acquisto di un pc, un tablet o la connessione a internet, il piano del Governo per la diffusione delle reti a banda ultralarga sul territorio nazionale.
Il contributo per l’acquisto di pc o tablet si ottiene solo insieme all’attivazione del servizio di connettività. Non è possibile comprare direttamente il computer o tablet e poi chiedere il rimborso tramite voucher.
Velocità minima 30 Mbps
Il contributo massimo di 500 euro sarà concesso come sconto sul prezzo degli abbonamenti alla banda ultralarga (almeno 30 Mbps in download e 15 Mbps in upload secondo il principio di neutralità tecnologica) di durata almeno annuale e degli eventuali servizi di attivazione, oltre che per la fornitura del relativo modem e di un tablet o di un pc.
Per accedere le famiglie dovranno essere sprovviste di connessioni a Internet o comunque dotate di un servizio al di sotto dei 30 Mbps.
Le connessioni devono anche avere una banda minima garantita di rispettivamente 15 e 7,5 Mbps.
Quanto vale il bonus?
Il voucher messo a disposizione dei cittadini vale fino a 500 euro. Servirà per coprire i costi per l’attivazione di connessioni veloci e per l’acquisto (deve essere contestuale) di pc o tablet.
Tra i 200 e i 400 euro possono essere destinati allo sconto sui servizi di connettività per una durata non inferiore a 12 mesi.
Allo sconto sulla fornitura di un computer o tablet invece può essere destinata una somma tra 100 e 300 euro
A chi è destinato?
Sono circa circa 2,2 milioni di famiglie ad essere potenziali beneficiarie del buono. Trai requisiti richiesti per ottenerlo, un Isee annuo (Indicatore della situazione economica equivalente) inferiore a 20 mila euro.
Chi vuole fare richiesta avrà tempo fino all’1 ottobre del 2021. Piccolo intoppo: i fondi non basteranno per tutti. Facendo i calcoli, rapportando i fondi stanziati con le famiglie richiedenti, solo 408 mila utenti potranno godere del bonus massimo, quello da 500 euro. A farla breve, per soddisfare le domande si utilizzerà il criterio temporale: chi arriva prima si aggiudica il buono.
Come si utilizza?
I 500 euro potranno essere usati come sconto, applicato dal rivenditore, per una connessione Internet con contratto di almeno 12 mesi.
Chi vuole potrà usare il voucher anche per l’acquisto di dispositivi elettronici, nello specifico tablet o pc, che potranno essere richiesti contestualmente alla sottoscrizione dell’abbonamento Internet.
In entrambi i casi gli sconti saranno applicatidagli operatori telefonici, come scritto nel decreto. Non ci si potrà dunque rivolgere ad altri rivenditori diversi dalle compagnie di telecomunicazione, compresa la grande distribuzione.
Gli operatori accreditati
Per usufruire del bonus il passaggio da fare è contattare l’operatore di tlc che partecipa all’iniziativa ed è accreditato presso Infratel Italia. Al 4 novembre gli operatori accreditati erano 40.
I siti web dei principali operatori di telefonia hanno pagine dedicate e comunque le informazioni sugli operatori accreditati e sulle offerte disponibili sono pubblicate sui siti www.infratelitalia.it e bandaultralarga.italia.it.
La durata minima del contratto è di un anno.
BONUS PC, COME RICHIEDERLO
Come abbiamo ampiamente raccontato su queste pagine nelle scorse settimane, che hanno portato all’iter di approvazione definitiva da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, la richiesta deve essere presentata direttamente all’operatore telefonico, che provvederà ad interfacciarsi con l’Agenzia delle Entrate.
Il finanziamento sarà erogato su base regionale sino ad esaurimento fondi e per richiederlo sarà necessario sottoscrivere un abbonamento con un qualsiasi ente accreditato alla fornitura di una connessione non inferiore ai 30 Mb, o comunque alla migliore connessione possibile nel territorio di competenza, per un periodo non inferiore a un anno. Una volta firmato il contratto, bisognerà collegarsi al sito del Cobul (Comitato per la banda ultralarga) e compilare l’allegato C – Domanda di ammissione al contributo in cui, oltre a registrare i propri dati anagrafici, si dichiara tramite autocertificazione il proprio Isee e la condizione di non essere già intestatario di una connessione di almeno 30 Mbps.
L’Allegato C dovrà poi essere consegnato all’operatore e le autodichiarazioni controllate a campione da Infratel Italia, la società incaricata dal Ministero dello Sviluppo Economico sul controllo e l’erogazione degli incentivi.
BONUS PC, COME OTTENERLO
L’operatore si occuperà poi di verificare la presenza effettiva dei fondi ed erogherà, non oltre i 90 giorni dalla presentazione della richiesta, il voucher sotto forma di riduzione delle spese di attivazione e di mantenimento del contratto. Il PC o il tablet acquistato dall’utente al momento dell’abbonamento diverrà poi effettivamente di proprietà dell’utente dopo 12 mesi dalla sottoscrizione del contratto. Infratel Italia si occuperà nel frattempo di rimborsare gli operatori accreditati utilizzando i fondi stanziati dal governo.
Migliore tecnologia e velocità
Gli operatori possono essere contattati attraverso qualsiasi canale, ma attenzione: nel caso in cui l’abitazione sia servita da più di un’infrastruttura a banda ultralarga, per beneficiare del contributo occorrerà stipulare contratti per i servizi di massima velocità di connessione. Quindi in presenza di due operatori che offrissero, rispettivamente, un servizio a 30 Mbps e uno a velocità maggiore, occorrerebbe scegliere obbligatoriamente il servizio dell’operatore più “veloce”. Per capire quale sia la migliore tecnologia disponibile in una determinata zona c’è la “Broadband map” di Agcom. Lo strumento per misurare la velocità è invece il sistema “Misura Internet”. In un aggiornamento del 4 novembre è riportato che, a valle del confronto fra Mise, Infratel e operatori «in via sperimentale, in luogo del sistema “Misura internet” per i primi 30 giorni, al fine di valutare le prestazioni, si potrà utilizzare lo speed test Ookla».
L’obbligo di connettività unita ai device
A ogni modo, non può essere il singolo a richiedere il bonus, ma si deve passare attraverso l’operatore di telefonia che dovrà attivare un servizio di connettività, visto che non è previsto il bonus per il solo device.
Per presentare la domanda è necessario consegnare all’operatore un’autocertificazione che indichi il possesso del requisito Isee del reddito inferiore a 20mila euro (con modulo pre-stampato e scaricabile online) oltre che copia del documento di identità, copia del codice fiscale e domanda di attivazione.
I limiti in alcune regioni
Cinque Regioni (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Toscana) hanno richiesto di limitare la misura voucher ai cittadini residenti in determinati territori. Sul sito di Infratel (www.infratelitalia.it) è riportato l’elenco dei comuni inclusi: 119 in Emilia Romagna, 86 in Friuli Venezia Giulia, 175 nel Lazio, 124 in Liguria, 135 in Toscana.
Per queste regioni, quindi, sono esclusi i non residenti e i residenti che chiedono il voucher per case che si trovano in comuni che non siano tra quelli agevolati
I 215 milioni di euro del bonus bici sono andati esauriti in 24 ore, dopo una lunga coda virtuale che ha provocato polemiche a non finire. Ma per chi è rimasto escluso pur avendo in mano una fattura per l’acquisto di una bicicletta o un monopattino già effettuato potrà rimettersi in coda per l’aggiudicazione di nuovi fondi che saranno stanziati. Ma questa volta non ci sarà un nuovo click day!
A partire dal 9 novembre e fino al 9 dicembre chi non ha avuto accesso ai fondi potrà registrarsi alla piattaforma www.buonomobilita.it – la stessa del famigerato click day del 3-4 novembre –, caricando i propri dati e la fattura, stando a quanto comunicato dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa, sempre utilizzando Spid.
Il ministro ha confermato l’iniziativa il 6 novembre: tutti coloro che hanno comprato una bici o un monopattino elettrico dal 4 maggio al 2 novembre e non sono riusciti ad ottenere il bonus mobilità perché i fondi erano finiti, potranno ripresentare la domanda sullo stesso sito e avranno il bonus ai primi dell’anno prossimo.
I fondi saranno poi stanziati nella Legge di Bilancio 2021 e saranno disponibili presumibilmente con il nuovo anno.
Che cosa prevede il bonus bici
Il bonus bicicletta previsto dal Decreto Rilancio prevede un incentivo pari al 60%, fino a un massimo di 500 euro, della somma per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, monopattini o altri mezzi alternativi di micromobilità elettrica e per la sottoscrizione di abbonamenti a servizi di mobilità in sharing (automobili rigorosamente escluse).
L’impegno per incentivare la mobilità sostenibile per agevolare il trasporto, soprattutto nelle grandi città, rimane invariato anche dopo l’ulteriore tranche di fondi per chi non ha acquistato un mezzo e vorrà farlo nei prossimi mesi: Da gennaio – spiega il ministro – potranno usufruire dei vecchi benefici rottamando un veicolo inquinante».
Varazze posa Seabin cestino plastica mare 4surf Lifegate greenmedialab 4
#BUONENOTIZIEDALMONDO EP.6: nei mari italiani è arrivato Seabin, il cestino mangia rifiuti.Seabin verrà posizionato nei corsi d’acqua marini o interni di 25 città italiane
Ma di cosa si tratta esattamente?
Seabin è un cestino mangia rifiuti che si può posizionare in acqua e riesce a raccogliere circa 500 kg di rifiuti inquinanti l’anno, tra cui anche microplastiche e microfibre di rifiuti che sono normalmente più difficili da raccogliere, data la dimensione esigua, e che vengono solitamente ingerite da pesci e animali marini. Questi spazzini di mare aiutano a ripulire i porti, i canali e altre zone in cui spesso finiscono molti rifiuti che si degradano in acqua e danneggiano l’ecosistema. Il Seabin galleggia a pelo d’acqua, e viene installato in “punti di accumulo” dove i venti e le correnti marine tendono a far depositare i detriti galleggianti, riuscendo così a ‘catturare’ i rifiuti, mentre una piccola pompa espelle l’acqua filtrata. Il Seabin è in grado di lavorare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, pompando fino a 25.000 L d’acqua all’ora.
Grazie ad un’iniziativa di Coop e LifeGate a favore dell’ambiente e per ridurre la plastica e i danni causati dall’inquinamento, questi spazzini di mare verranno resi operativi in 25 città italiane, con il compite di rendere le acque più pulite e raccogliere l’inquinamento. Le città coinvolte nel progetto al momento sono Firenze, Genova, Pescara, Solcio di Lesa, Castiglione della Pescaia, Livorno, Milano, Brindisi e Trieste.
Uno dei più recenti interventi dei Seabin è stato fatto a Milano, non una città marittima, ma che accumula inquinamento e detriti nei suoi canali. Così a inizio settembre è stato installato un cestino mangia rifiuti in Darsena, davanti alla sede milanese dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia.
#BUONENOTIZIEDALMONDO EP.6: nei mari italiani è arrivato Seabin, il cestino mangia rifiuti
L’assessore comunale all’Urbanistica e Verde Pierfrancesco Maran ha commentato così:
“Grazie al dono di LifeGate e Coop potremo eliminare chili di plastica da un luogo simbolo per tutti i milanesi. Come tutti i corsi d’acqua del pianeta anche la Darsena soffre di un problema di inquinamento legato i comportamenti umani. Ben vengano quindi iniziative come questa, che anche grazie ci aiutano nel concreto a tenere più pulito l’ambiente”
MILANO: al via il progetto di riqualificazione aree verdi sponsorizzato da Fineco. Entro un mese saranno piantate 516 nuove piante nelle aiuole di corso Como, corso Garibaldi e largo La Foppa grazie a un progetto pubblico-privato
L’obiettivo del progetto di sponsorizzazione di Fineco, nell’ambito del piano “Cura e adotta il verde pubblico” della durata di circa tre anni, è contribuire alla conservazione delle aree verdi esistenti e al miglioramento di quelle maggiormente danneggiate attraverso la selezione di svariate tipologie di piante.
I lavori – si legge in una nota di Palazzo Marino – prevedono l’inserimento di graminacee ornamentali e ulivi secolari, apprezzati per la loro bellezza e noti per la loro adattabilità e resistenza agli ambienti più diversi e alle avversità climatiche, per un totale di 516 piante. Il restyling,partendo da corso Como e fino a corso Garibaldi, procederà con un intervento di manutenzione, pulizia e riqualificazione di tutte le aiuole. Lungo le zone verdi di largo La Foppa, in corrispondenza di piazza Vergani e via della Moscova, si prevedono la rimozione della piccola cinta esistente e di bassi arbusti e la piantumazione di nuove specie vegetali.
Il Comune ringrazia e rilancia: “La collaborazione tra pubblico e privato – sottolinea l’assessore al Verde Pierfrancesco Maran – è una delle chiavi dello sviluppo di Milano ed è bello vedere che anche in questo momento di difficoltà per tutti non vengano meno la sensibilità ambientale e la voglia di collaborare per una città più bella e sostenibile”. Interviene anche il vicedirettore generale e responsabile Global Business di Fineco, Paolo Di Grazia: “Prendere parte a questa iniziativa rappresenta un passo molto importante per noi. Il tema della sostenibilità è infatti uno dei pilastri portanti della nostra strategia di crescita e sul tema ambientale il nostro impegno è e sarà sempre più forte. Siamo quindi lieti di intraprendere un nuovo percorso di collaborazione con il Comune”.
“Lockdown totale, in tutto il Paese”. A chiederlo, alla luce dei dati, soprattutto quelli sui ricoveri in ospedale e nelle terapie intensive, è il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli, dalla pagina Fb della stessa Federazione.
“Considerando i dati di questa settimana come andamento-tipo e se li proiettiamo senza prevedere ulteriori incrementi, la situazione fra un mese sarà drammatica e quindi bisogna ricorrere subito ad una chiusura totale. O blocchiamo il virus o sarà lui a bloccarci perchè i segnali ci dicono che il sistema non tiene ed anche le regioni ora gialle presto si troveranno nelle stesse condizioni delle aree più colpite”. Lo afferma all’ANSA il presidente della Federazione degli Ordini dei medici Filippo Anelli: “Con la media attuale, in un mese arriveremmo ad ulteriori 10mila decessi”.. “In certe aree metropolitane il lockdown va fatto subito. Io avrei fatto Napoli zona rossa due settimane fa”. Lo ha affermato Walter Ricciardi, consulente scientifico del ministro della Salute, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa. La situazione, ha rilevato, è “drammatica, a volte tragica, in continuo peggioramento. Questa si profila come una tragedia nazionale, sono necessari interventi rapidi”.
Ecco la nota :
Vittime, tamponi e guariti
Coronavirus, la situazione in Italia
Dall’inizio della pandemia, in Italia le persone risultate positive al coronavirus, compresi guariti e deceduti, sono 935.104. Le vittime, in totale, sono 41.394, con 331 decessi nelle ultime 24 ore (ieri 425). I guariti in un giorno sono 6.183, per un totale di 335.074. I ricoverati con sintomi sono 26.440 (+1.331). Sono invece 529.447 le persone in isolamento domiciliare (+24.654). I tamponi sono in tutto 17.374.713, in aumento di 191.144 rispetto al 7 novembre. I casi testati sono finora 10.547.046 al netto di quanti tamponi abbiano fatto.
Il bollettino di domenica 8 novembre con i dati relativi all’emergenza Coronavirus in Lombardia. Secondo quanto riportato dalla Regione, nelle ultime 24 ore sono stati segnalati 6.318 nuovi contagi da Covid-19 su 38.188 tamponi effettuati. Ieri il dato era di 11.489 positivi su 46.099 tamponi. Ancora molti i decessi: da ieri sono stati registrati 117 morti (ieri erano 108).
La passeggiata al parco è concessa dal nuovo Dpcm, ma senza fermarsi a riposare. O meglio senza sedersi sulle panchine. Si evince in base a quanto accaduto oggi,nella prima domenica di Milano in zona rossa, quando le forze dell’ordine, impegnate nei controlli all’interno dei parchi, hanno ordinato a chi stava seduto sulle panchine di alzarsi. Al Parco Segantini, un’ampia area verde non lontana dalla zona dei Navigli, che – complice la giornata di sole – ha attratto diverse famiglie con i bambini, persone in bici o a spasso con i cani, e runner, poco prima delle 17 una pattuglia dei carabinieri e una della polizia locale hanno fatto controlli per garantire il rispetto delle norme anti Covid: uso della mascherina e distanziamento in primis. Agenti e militati hanno attraversato il parco ordinando a chi stava seduto sulle panchine di alzarsi.
IL SINDACO SALA
“Le decisioni del governo vanno rispettate, dirò di più, io invito i i milanesi a stare in casa il più possibile in queste giornate difficili”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, si è rivolto ai cittadini milanesi nel primo giorno di lockdown, in un video sulle sue pagine social.
“Il contributo che la nostra comunità può dare in questi momenti è quello di cercare di stare unita, di cercare di fare la sua parte affinché questa crisi pandemica – ha aggiunto -, che lo vedete si sta trasformando in una crisi economica e sociale molto profonda, sia il più possibile abbreviata. Questo è il lavoro che dobbiamo fare”.
#BUONENOTIZIEDALMONDO EP.5: Kamala Harris è la prima vicepresidentessa donna degli USA
Non poteva che essere questa la bella notizia del giorno (e non solo!).
Harris sarà la prima vicepresidente donna, la prima nera e la prima indiana-americana nella storia degli Stati Uniti d’America. 55 anni dopo che il Voting Rights Act rimosse le barriere che (soprattutto nel Sud) ostacolavano il voto degli afroamericani. 36 anni dopo che la prima donna (Geraldine Ferraro) corse per la vicepresidenza. E 4 anni dopo la sconfitta di Hillary contro Donald Trump.
La foto postata dal marito di Kamala Harris, Doug, su Twitter
Ma chi è Kamala Harris?
Le sue origini sono asio-americane: suo padre è infatti giamaicano, la madre indiana. Nata ad Oakland, California (stato in cui i democratici hanno stravinto), la 55enne americana ha un carattere forte e vulcanico, quasi più vicino a quello di Donald Trump che a quello di Joe Biden. In carriera ha ricoperto la carica di procuratore distrettuale a San Francisco e procuratore generale in California: anche in quel caso è stata la prima donna a ricoprire entrambi i ruoli. Conobbe Joe Biden grazie al figlio Beaux, morto di tumore nel 2015. Kamala Harris era candidata alle primarie contro lo stesso Biden, ma ha deciso di ritirarsi lasciando campo libero all’attuale presidente USA e diventandone vice: secondo molti, vista l’età avanzata di Biden (78 anni a breve), Kamala Harris è candidata a prendere il suo posto alla fine del mandato.
Figura di riferimento per progressisti e moderati, paladina delle minoranze, delle comunità afroamericane e delle donne, Kamala Harris si è pronunciata contro la pena di morte e a favore dei matrimoni gay. In qualità di prima vicepresidente donna della storia, avrà il primo Second Gentleman della storia, il marito Douglas Emhoff.
Più volte Biden l’ha definita una
“combattente senza paura per i più deboli, una dei migliori servitori pubblici del Paese”.
Rabaiotti: “Un’attività di cui la città ha bisogno per rispondere ai bisogni delle persone che vivono per strada”
Presentato sabato 7 novembre il nuovo servizio di Cucina Mobile di Fondazione Progetto Arca che sarà attivo dalla prossima settimana a Milano e che accompagnerà le sue Unità di strada, che da anni lavorano in rete con il Centro Aiuto Stazione Centrale del Comune di Milano nell’assistenza alle persone senza dimora che vivono in strada.
“Un’attività di cui la città ha bisogno – dice l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – ora più che mai. Ci siamo già misurati con le difficoltà dell’emergenza, amplificate nel momento in cui le persone si trovano per strada, impossibilitate a proteggere se stesse e gli altri. Questa iniziativa migliora la qualità di un servizio che in città ha già raggiunto un buon livello di risposta, riuscendo a fornire un piatto caldo e una dieta più equilibrata ai senza dimora. Quel piatto rappresenta anche un’occasione per poter scambiare due parole, informare dei servizi offerti e cercare di convincere queste persone ad utilizzare le strutture che, come ogni anno, a breve verranno attivate per il Piano freddo”.
L’idea della Cucina Mobile nasce dall’esperienza maturata sul campo, da operatori e volontari della Onlus, durante questo anno di emergenza sanitaria, sociale e alimentare che ha imposto una chiusura forzata di numerosi servizi a sostegno delle persone fragili senza dimora. A questo si aggiunge la necessità di fornire un apporto nutrizionale sano ed equilibrato a coloro che non hanno i mezzi e la possibilità per accedere o prepararsi un pasto caldo e completo.
“Un piatto caldo donato come gesto di cura e attenzione è il modo più diretto, sincero e accogliente per entrare in contatto con una persona, per dirle che si può fidare di te e per cominciare a instaurare un dialogo – racconta Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca -. La base di tutte le nostre attività e servizi dedicati alle persone senza dimora è la vicinanza e il sostegno concreto in risposta a un bisogno primario, proprio come è il cibo: un diritto fondamentale di ogni essere umano, con un importante valore di relazione. Un pasto caldo, sano e buono è il primo passo verso una presa in carico più strutturata della persona fragile, avviandola poi a un recupero della sua vita”.
La Cucina Mobile consiste in un foodtruck dotato di fornelli, forno e bollitori, che seguirà le Unità di strada di Progetto Arca in particolare durante i mesi più freddi, consegnando ogni sera 120 pasti caldi cucinati al momento, per 5 giorni a settimana, con proposte diversificate per un apporto nutrizionale adeguato in termini di quantità e qualità. Insieme al pasto caldo, i volontari consegneranno a chi incontreranno in strada anche un sacchetto contenente cibi confezionati per gli altri due pasti (colazione e pranzo) della giornata successiva.
Il servizio garantisce, insieme alla consegna dei pasti, anche dei momenti di dialogo con operatori qualificati, necessari a orientare le persone in difficoltà e senza riparo ai servizi assistenziali e sanitari sul territorio. La relazione di fiducia che ne deriva sarà la base per un auspicato percorso di accoglienza e reinserimento sociale.
“Questo progetto si inserisce all’interno di una partnership solida e ben strutturata con Fondazione Progetto Arca – afferma Marco Magnelli, direttore di Banco Alimentare della Lombardia – È da anni che collaboriamo per dare una risposta concreta ed univoca al bisogno e oggi, a fronte dell’emergenza legata alla pandemia, siamo ancora più uniti per dare aiuto alle persone in difficoltà”.
Conclude Sinigallia: “Grazie di cuore al Banco Alimentare della Lombardia, con cui collaboriamo da anni, e a Fondazione Banca del Monte di Lombardia e Unione Buddhista Italiana, tre indispensabili partner che, con il loro contributo, ci permettono di mettere in campo questo nuovo servizio dedicato alle persone più fragili”.
Il decreto Ristori Bis porta una doppia sospensione delle tasse.
La prima estende a tutti gli autonomi soggetti agli Isa che lavorano nelle regioni rosse e arancioni lo spostamento dei pagamenti di novembre al 30 aprile, una misura che fin qui era stata riservata (dal decreto Agosto) solo a chi avesse subito una perdita di almeno un terzo del fatturato nel primo semestre 2020.
La seconda, invece, ferma le scadenze di novembre su Iva, ritenute e addizionali regionali e comunali all’Irpef per le attività sospese in tutta Italia oppure nelle regioni rosse e arancioni dal decreto di Palazzo Chigi del 3 novembre scorso.
I nuovi termini
I pagamenti bloccati andranno recuperati in unica soluzione entro il 16 marzo o in quattro rate mensili a partire da quella data. In questa sospensione, che riguarda tutti «i termini che scadono nel mese di novembre 2020», rientrerebbe anche la rata di questo mese dei pagamenti di ritenute e Iva fermati da marzo a maggio e riavviati il 16 settembre scorso.
Fondo «a chiamata»
Si traduce così l’aiuto fiscale annunciato il 6 novembre mattina dal premier Conte, che ha premuto sul ministero dell’Economia per evitare un altro slittamento del consiglio dei ministri. La corsa è stata serrata, anche per provare a risolvere i complessi nodi tecnici del fondo «a chiamata» che dovrebbe adeguare la geografia degli aiuti a fondo perduto alle evoluzioni delle misure territoriali anti-Covid e delle conseguenti chiusure.
Perché la cartina a tre colori disegnata in questi giorni al debutto del nuovo Dpcm non è eterna.
L’aggiornamento dei dati infatti potrebbe cambiare il colore di altri territori e imporre un’estensione alle necessità di aiuto. Che devono essere coperte ex ante. In vista del passaggio di altre regioni alle fasce rossa o arancione, quindi, il decreto stanzia una somma aggiuntiva che le bozze circolate venerdì sera indicano in 400 milioni. Altri 100 milioni invece sarebbero accantonati per l’estensione degli aiuti ad altri settori.
Fondo perduto esteso alle attività fermate con l’ultimo Dpcm
Ma è il decreto stesso ad ampliare in due nuovi allegati l’elenco dei codici Ateco interessati dai contributi a fondo perduto. Elenco che si allarga per abbracciare le attività fermate dal Dpcm del 3 novembre, per esempio i negozi e gli esercizi commerciali in genere che non rientrano nei settori «essenziali» nelle regioni rosse. Il nuovo provvedimento inoltre riserva altri aiuti al terzo settore e alla filiera agricola.
Il meccanismo del ristoro
Il meccanismo pensato dal nuovo decreto legge è in linea con quello introdotto dal decreto Ristori 1, che nelle scorse ore ha avviato i primi bonifici per 964 milioni di euro destinati a oltre 211mila imprese come annunciato dal ministro dell’Economia Gualtieri.
Anche il bis seguirà un meccanismo automatico, che articola l’entità dell’aiuto parametrandola al contributo della scorsa primavera , raddoppiato nel caso degli esercizi chiusi. Nel caso di bar e pasticcerie, per esempio, l’aiuto del decreto Ristori 1, pari a una volta e mezza quello di primavera, sarà integrato con un altro 50 per cento.
Chi non è entrato in quel primo giro, in particolare perché ha un volume d’affari sopra i 5 milioni annui, dovrà invece presentare domanda seguendo il modello che sarà reso disponibile dall’agenzia delle Entrate. L’intero meccanismo sarà sottoposto ai controlli antimafia per evitare di far finire risorse pubbliche nelle mani della criminalità organizzata.
Stop al saldo Imu, resta il nodo Tari
Nel pacchetto fiscale non si fa largo per ora lo stop alla Tari, che quindi rischia di dover essere pagata in formula piena anche dalle attività chiuse (Sole 24 Ore del 6 novembre). Ma viene confermato per le attività chiuse lo stop al saldo Imu (vale però meno di 40 milioni) e ai versamenti contributivi che saranno sospesi per i mesi di novembre e dicembre nelle aree rosse e arancioni, e per il solo novembre negli altri territori.
Affitti commerciali, replicato il bonus
Nel pacchetto di sostegno alle partite Iva in difficoltà trova posto anche la replica del credito d’imposta sugli affitti commerciali. Come nella precedente edizione del decreto rilancio e del «Ristori 1» ora all’esame del Senato, il tax credit sugli affitti è pari al 50% per i canoni sugli immobili diversi dall’uso abitativo e del 30% per gli affitti d’azienda. Vale per i tre mesi di ottobre, novembre e dicembre e può essere anche ceduto al proprietario dell’immobile in una sorta di «sconto-affitti».
Le misure per le famiglie
Un nuovo capitolo è poi dedicato alle famiglie. Per i genitori lavoratori arriva una riedizione dei congedi parentali e un rifinanziamento del bonus baby sitting. Ma il provvedimento è a tutto campo. E prevede fra l’altro anche lo slittamento di altri sei mesi per l’avvio della class action, 300 milioni in più per il trasporto locale nel 2021 e un ampliamento dei concorsi da avvocato e notaio fermati dalla crisi sanitaria.
Con la conquista della Pennsylvania, il candidato dem si assicura i 20 grandi elettori che lo separavano dalla Casa Bianca. Kamala Harris nella storia: prima vicepresidente donna
Joe Biden è il 46esimo presidente degli Stati Uniti. Lo ha annunciato la CNN dopo l’assegnazione della Pennsylvania al candidato democratico alle elezioni Usa 2020.
Eletto senatore nel Delaware dal 1973 al 2009, Biden è stato vicepresidente di Barack Obama dal 2009 al 2017 e oggi è il candidato democratico più votato di sempre. Joe, un uomo della middle class compassionevole e moderato, con una vita segnata da tragedie familiari, aveva rincorso il sogno americano già altre due volte, nel 1988 e nel 2008, ma solo oggi, dopo più di 37 anni al Senato, ha sconfitto Donald Trump in una corsa alla Casa Bianca combattuta, che ha tenuto tutto il mondo con il fiato sospeso per giorni.
Nel suo primo discorso alla nazione, dopo la lunga notte del 3 novembre, Biden aveva messo le mani avanti: “Una volta che tutte le schede saranno state contate arriveremo a quota 270 grandi elettori“. E aveva invitato i cittadini alla pazienza – “tutti i voti devono essere contati” -, perché sapeva che il verdetto non sarebbe arrivato così presto.
Decreto Ristori bis, il Governo approva la nuova manovra. Tra le novità: l’estensione della platea dei contributi a fondo perduto, nuovo bonus baby sitter, cancellazione della seconda rata dell’IMU e sospensione dei versamenti. Ecco in sintesi le misure e soggetti interessati.
Decreto Ristori bis, il provvedimento ottiene l’approvazione del Consiglio dei Ministri nella notte tra il 6 e il 7 novembre 2020, ma non esiste ancora un testo ufficiale e definitivo.
Il decreto mobilita circa 2,5 miliardi di euro e prevede nuove misure per bilanciare gli effetti delle nuove restrizioni.
Tra le novità c’è l’estensione dei contributi a fondo perduto per nuove attività e il rifinanziamento di congedi e bonus baby sitter.
Viene riproposto il bonus affitti per le attività chiuse nelle zone rosse e vengono sospesi i pagamenti relativi all’IVA per il mese di novembre, per tutte le attività interessate dalla serrata.
Tra le misure di sostegno per le attività delle zone rosse è prevista la cancellazione della seconda rata dell’IMU.
Viene inoltre stabilita la sospensione dei contributi INPS relativi al mese di novembre.
Vediamo quali sono le principali misure.
Decreto Ristori bis, il testo approvato dal Consiglio dei Ministri cosa prevede? Le principali novità
In attesa della pubblicazione del testo del decreto Ristori bis in Gazzetta Ufficiale, il provvedimento approvato dal Governo nella notte tra il 6 e il 7 novembre 2020 prevede diversi interventi per aiutare le attività coinvolte dalle nuove chiusure.
Così come gli interventi restrittivi, anche i nuovi “ristori” vengono modulati a seconda della gravità della situazione del emergenza epidemiologica sul territorio: le maggiori misure di supporto riguardano quindi le regioni che fanno parte della zona rossa.
Nel nuovo decreto Ristori bis sono previsti anche interventi per il potenziamento del sistema sanitario con assunzioni a tempo determinato di 100 medici e infermieri militari e la conferma fino al 31 dicembre di 300 medici e infermieri per l’INAIL.
La misura inoltre estende la platea dei contributi a fondo perduto, aggiungendo le attività interessate dalle chiusure ma rimaste escluse dal primo decreto Ristori.
Viene inoltre prevista la sospensione dei contributi INPS a carico dei datori di lavoro per un periodo di tempo diverso a seconda del colore della regione.
Per venire incontro alle regioni che potrebbero in futuro essere interessate da ulteriori chiusure viene istituito un apposito fondo per nuovi contributi.
Vengono riproposte le misure del bonus affitti, dei congedi e del bonus baby sitter e la sospensione dei versamenti IVA per il mese di novembre.
Sono inoltre previsti contributi specifici per il terzo setto e per la filiera agricola, per quella della pesca e dell’acquacoltura.
Decreto Ristori bis: l’estensione della platea contributi a fondo perduto per le partite IVA
Nel decreto Ristori bis è prevista un’estensione delle attività che avranno diritto ai contributi a fondo perduto, rispetto alla platea del primo decreto Ristori ( 53 attività )
Altre 19 attività usufruiranno dei contributi a fondo perduto
Per alcune attività già inserite tra i destinatari del contributo, che registrano ulteriori restrizioni delle loro attività alla luce delle nuove misure restrittive nelle zone arancioni e rosse, il contributo è aumentato del 50%.
È previsto un nuovo contributo a fondo perduto per specifiche imprese che operano nelle regioni rosse, ossia caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità.
Codici ATECO allegato 1 – DL Ristori bis
Allegato 1 (nuova tabella richiamata dall’articolo 1 del decreto-legge n. 137 del 2020)
Codice ATECO
%
493210 – Trasporto con taxi
100,00%
493220 – Trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente
100,00%
493901 – Gestioni di funicolari, ski-lift e seggiovie se non facenti parte dei sistemi di transito urbano o sub-urbano
200,00%
551000 – Alberghi
150,00%
552010 – Villaggi turistici
150,00%
552020 – Ostelli della gioventù
150,00%
552030 – Rifugi di montagna
150,00%
552040 – Colonie marine e montane
150,00%
552051 – Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence
150,00%
552052 – Attività di alloggio connesse alle aziende agricole
150,00%
553000 – Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte
150,00%
559020 – Alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero
150,00%
561011-Ristorazione con somministrazione
200,00%
561012-Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole
200,00%
561030-Gelaterie e pasticcerie
150,00%
561041-Gelaterie e pasticcerie ambulanti
150,00%
561042-Ristorazione ambulante
200,00%
561050-Ristorazione su treni e navi
200,00%
562100-Catering per eventi, banqueting
200,00%
563000-Bar e altri esercizi simili senza cucina
150,00%
591300 – Attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi televisivi
200,00%
591400-Attività di proiezione cinematografica
200,00%
749094 – Agenzie ed agenti o procuratori per lo spettacolo e lo sport
200,00%
773994 – Noleggio di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli: impianti luce ed audio senza operatore, palchi, stand ed addobbi luminosi
200,00%
799011 – Servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi ed altri eventi ricreativi e d’intrattenimento
200,00%
799019 – Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio nca
200,00%
799020 – Attività delle guide e degli accompagnatori turistici
200,00%
823000-Organizzazione di convegni e fiere
200,00%
855209 – Altra formazione culturale
200,00%
900101 – Attività nel campo della recitazione
200,00%
900109 – Altre rappresentazioni artistiche
200,00%
900201 – Noleggio con operatore di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli
200,00%
900209 – Altre attività di supporto alle rappresentazioni artistiche
200,00%
900309 – Altre creazioni artistiche e letterarie
200,00%
900400-Gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche
200,00%
920009 – Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse (comprende le sale bingo}
200,00%
931110-Gestione di stadi
200,00%
931120-Gestione di piscine
200,00%
931130-Gestione di impianti sportivi polivalenti
200,00%
931190-Gestione di altri impianti sportivi nca
200,00%
931200-Attività di club sportivi
200,00%
931300-Gestione di palestre
200,00%
931910-Enti e organizzazioni sportive, promozione di eventi sportivi
200,00%
931999-Altre attività sportive nca
200,00%
932100-Parchi di divertimento e parchi tematici
200,00%
932910-Discoteche, sale da ballo night-club e simili
400,00%
932930-Sale giochi e biliardi
200,00%
932990-Altre attività di intrattenimento e di divertimento nca
200,00%
949920 – Attività di organizzazioni che perseguono fini culturali, ricreativi e la coltivazione di hobby
200,00%
949990 – Attività di altre organizzazioni associative nca
200,00%
960410-Servizi di centri per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali}
200,00%
960420-Stabilimenti termali
200,00%
960905 – Organizzazione di feste e cerimonie
200,00%
493909-Altre attività di trasporti terrestri di passeggeri nca
100,00%
503000-Trasporto di passeggeri per vie d’acqua interne (inclusi i trasporti lagunari)
100,00%
619020-Posto telefonico pubblico ed Internet Point
50,00%
742011-Attività di fotoreporter
100,00%
742019-Altre attività di riprese fotografiche
100,00%
855100-Corsi sportivi e ricreativi
200,00%
855201-Corsi di danza
100,00%
920002-Gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone
100,00%
960110-Attività delle lavanderie industriali
100,00%
477835-Commercio al dettaglio di bomboniere
100,00%
522130-Gestione di stazioni per autobus
100,00%
931992-Attività delle guide alpine
200,00%
743000-Traduzione e interpretariato
100,00%
561020-Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto
50,00%
910100-Attività di biblioteche ed archivi
200,00%
910200-Attività di musei
200,00%
910300-Gestione di luoghi e monumenti storici e attrazioni simili
200,00%
910400-Attività degli orti botanici, dei giardini zoologici e delle riserve naturali
200,00%
205102-Fabbricazione di articoli esplosivi
100,00%
Codici Ateco Allegato 2, DL Ristori bis – estensione
Allegato 2 (tabella dei codici ATECO a cui è destinato il nuovo contributo a fondo perduto)
Codice ATECO
Descrizione
%
47.19.10
Grandi magazzini
200%
47.19.90
Empori ed altri negozi non specializzati di vari prodotti non alimentari
200%
47.51.10
Commercio al dettaglio di tessuti per l’abbigliamento, l’arredamento e di biancheria per la casa
200%
47.51.20
Commercio al dettaglio di filati per maglieria e merceria
200%
47.53.11
Commercio al dettaglio di tende e tendine
200%
47.53.12
Commercio al dettaglio di tappeti
200%
47.53.20
Commercio al dettaglio di carta da parati e rivestimenti per pavimenti (moquette e linoleum)
200%
47.54.00
Commercio al dettaglio di elettrodomestici in esercizi specializzati
200%
47.64.20
Commercio al dettaglio di natanti e accessori
200%
47.78.34
Commercio al dettaglio di articoli da regalo e per fumatori
200%
47.59.10
Commercio al dettaglio di mobili per la casa
200%
47.59.20
Commercio al dettaglio di utensili per la casa, di cristallerie e vasellame
200%
47.59.40
Commercio al dettaglio di macchine per cucire e per maglieria per uso domestico
200%
47.59.60
Commercio al dettaglio di strumenti musicali e spartiti
200%
47.59.91
Commercio al dettaglio di articoli in legno, sughero, vimini e articoli in plastica per uso domestico
200%
47.59.99
Commercio al dettaglio di altri articoli per uso domestico nca
200%
47.63.00
Commercio al dettaglio di registrazioni musicali e video in esercizi specializzati
200%
47.71.10
Commercio al dettaglio di confezioni per adulti
200%
47.71.40
Commercio al dettaglio di pellicce e di abbigliamento in pelle
200%
47.71.50
Commercio al dettaglio di cappelli, ombrelli, guanti e cravatte
200%
47.72.20
Commercio al dettaglio di articoli di pelletteria e da viaggio
200%
47.77.00
Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria
200%
47.78.10
Commercio al dettaglio di mobili per ufficio
200%
47.78.31
Commercio al dettaglio di oggetti d’arte (incluse le gallerie d’arte)
200%
47.78.32
Commercio al dettaglio di oggetti d’artigianato
200%
47.78.33
Commercio al dettaglio di arredi sacri ed articoli religiosi
200%
47.78.35
Commercio al dettaglio di bomboniere
200%
47.78.36
Commercio al dettaglio di chincaglieria e bigiotteria (inclusi gli oggetti ricordo e gli articoli di promozione pubblicitaria)
200%
47.78.37
Commercio al dettaglio di articoli per le belle arti
200%
47.78.50
Commercio al dettaglio di armi e munizioni, articoli militari
200%
47.78.91
Commercio al dettaglio di filatelia, numismatica e articoli da collezionismo
200%
47.78.92
Commercio al dettaglio di spaghi, cordami, tele e sacchi di juta e prodotti per l’imballaggio (esclusi quelli in carta e cartone)
200%
47.78.94
Commercio al dettaglio di articoli per adulti (sexy shop)
200%
47.78.99
Commercio al dettaglio di altri prodotti non alimentari nca
200%
47.79.10
Commercio al dettaglio di libri di seconda mano
200%
47.79.20
Commercio al dettaglio di mobili usati e oggetti di antiquariato
200%
47.79.30
Commercio al dettaglio di indumenti e altri oggetti usati
200%
47.79.40
Case d’asta al dettaglio (escluse aste via internet)
200%
47.81.01
Commercio al dettaglio ambulante di prodotti ortofrutticoli
200%
47.81.02
Commercio al dettaglio ambulante di prodotti ittici
200%
47.81.03
Commercio al dettaglio ambulante di carne
200%
47.81.09
Commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti alimentari e bevande nca
200%
47.82.01
Commercio al dettaglio ambulante di tessuti, articoli tessili per la casa, articoli di abbigliamento
200%
47.82.02
Commercio al dettaglio ambulante di calzature e pelletterie
200%
47.89.01
Commercio al dettaglio ambulante di fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti
200%
47.89.02
Commercio al dettaglio ambulante di macchine, attrezzature e prodotti per l’agricoltura; attrezzature per il giardinaggio
200%
47.89.03
Commercio al dettaglio ambulante di profumi e cosmetici; saponi, detersivi ed altri detergenti per qualsiasi uso
200%
47.89.04
Commercio al dettaglio ambulante di chincaglieria e bigiotteria
200%
47.89.05
Commercio al dettaglio ambulante di arredamenti per giardino; mobili; tappeti e stuoie; articoli casalinghi; elettrodomestici; materiale elettrico
200%
47.89.09
Commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti nca
200%
47.99.10
Commercio al dettaglio di prodotti vari, mediante l’intervento di un dimostratore o di un incaricato alla vendita (porta a porta)
200%
96.02.02
Servizi degli istituti di bellezza
200%
96.02.03
Servizi di manicure e pedicure
200%
96.09.02
Attività di tatuaggio e piercing
200%
96.09.03
Agenzie matrimoniali e d’incontro
200%
96.09.04
Servizi di cura degli animali da compagnia (esclusi i servizi veterinari)
200%
96.09.09
Altre attività di servizi per la persona nca
200%
L’erogazione del contributo seguirà la stessa procedura utilizzata dall’Agenzia delle Entrate per i fondi previsti dal Rilancio e per quelli introdotti dal decreto Ristori.
L’importo del beneficio è variabile e dipende dal settore dell’attività.
Stando a quanto previsto dalla bozza del decreto Ristori bis, precedente all’approvazione del testo in Consiglio dei Ministri, il ristoro passa dal 150% al 200% per le seguenti attività delle zone rosse e arancioni:
bar;
pasticcerie;
gelaterie.
Tra i codici ATECO contenuti nella bozza, che estendono la platea dei contributi a fondo perduto compaiono anche i negozi, tra i quali quelli di abbigliamento, gli ambulanti, gli estetisti e le altre attività di servizi alla persona e agli animali.
Se fosse stato riconfermato quanto previsto nella bozza, inoltre, avrebbero un contributo al 100% anche altre attività tra le quali i bus turistici, i negozi di bomboniere e corsi di danza.
Arriverebbero al 200% anche biblioteche e musei.
Decreto Ristori bis: il nuovo bonus affitti
La nuova misura approvata dal Consiglio dei Ministri estende alle nuove attività con i codici ATECO che danno diritto ai contributi a fondo perduto il bonus affitti.
Per i soggetti che operano nelle regione rosse, secondo quando indicato nell’ultimo dpcm, viene esteso quanto previsto dal primo decreto Ristori.
Tali attività avranno quindi diritto ad un credito d’imposta cedibile al proprietario dell’immobile locato.
Viene riconfermata la misura del credito di imposta: sarà pari al 60% dell’affitto.
Il periodo di riferimento per il nuovo bonus affitti sarà quello compreso tra ottobre e dicembre: in altre parole sono interessate le mensilità di ottobre, novembre e dicembre.
Decreto Ristori bis: la sospensione dei versamenti
Nella nuova misura del Governo viene anche approvata la sospensione dei versamenti.
Per i soggetti che esercitano attività interessate dalla chiusura è stabilita la sospensione delle ritenute alla fonte e dei pagamenti IVA per il mese di novembre.
Stando alla bozza del provvedimento le attività che ne avranno diritto sono quelle sospese in tutto il territorio nazionale dal nuovo Dpcm del 3 novembre e quelle che dovranno chiudere nelle zone rosse.
Per i versamenti ci sarà tempo fino al 16 marzo 2021.
Decreto Ristori bis: la cancellazione della seconda rata dell’IMU
Per le attività individuate dalla lista aggiornata dei codici ATECO dell’allegato 1 è prevista la la cancellazione della seconda rata dell’IMU.
Hanno diritto all’esonero dell’imposta solo le attività che operano nelle regioni che si trovano all’interno della zona rossa.
I gestori delle attività devono inoltre essere proprietari dei relativi immobili in cui la stessa sarebbe stata svolta.
Nel comunicato del Consiglio dei Ministri del 7 novembre 2020 viene ribadito che possono avere diritto all’agevolazione solo le attività che delle regioni:
caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto.
Decreto Ristori bis: la sospensione dei contributi INPS
Anche per quanto riguarda la sospensione dei contributi INPS si deve fare riferimento alla lista delle attività indicate dal decreto Ristori.
In questo caso tuttavia la misura viene graduata a seconda della gravità della situazione coronavirus nel territorio di riferimento.
Per tutte le attività, comprese quelle che operano nelle regioni classificate come gialle, è prevista la sospensione dei contributi INPS dovuti dai datori di lavoro per il mese di novembre.
Per le attività delle zone arancioni e rosse, invece, l’agevolazione è estesa anche al mese di dicembre 2020.
Decreto Ristori bis, soggetti ISA: rinviati gli acconti IRES e IRAP
Il rinvio degli acconti IRES ed IRAP previsto nel decreto Ristori bis riguarda coloro che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale, ovvero i soggetti ISA.
Tali soggetti devono essere operanti nelle regioni rosse, ossia le aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto.
Viene prevista la proroga al 30 aprile 2021 del pagamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte.
Viene dunque superato il requisito reddituale richiesto in precedenza per avere diritto alla proroga.
Decreto Ristori bis: bonus baby sitter e congedo straordinario
Nelle aree in cui è prevista la sospensione delle attività scolastiche delle classi seconde e terze delle scuole secondarie di primo grado viene riproposto il bonus baby sitter.
Nelle regioni rosse si potrà richiedere un buono di 1.000 nei casi in cui il lavoro dei genitori non potrà essere svolto in modalità agile.
Ai lavoratori dipendenti è previsto un congedo straordinario con il riconoscimento di un’indennità pari al 50% della retribuzione mensile.
L’agevolazione è prevista anche per le famiglie con disabili, senza limiti di età, nei casi di chiusura delle scuole o dei centri diurni.
Decreto Ristori bis: le misure per il terzo settore
All’interno dei nuovi interventi del Governo sono previste specifiche misure per il terzo settore.
Viene previsto un fondo straordinario per sostenere i soggetti in questione:
organizzazioni di volontariato;
associazioni di promozione sociale;
organizzazioni non lucrative di utilità sociale.
Tali soggetti, infatti, non rientrano tra i beneficiari del contributo a fondo perduto
Decreto Ristori bis: gli interventi per la filiera agricola, della pesca e dell’acquacoltura
Il decreto Ristori bis prevede inoltre interventi per la filiera agricola e per quella della pesca e dell’acquacoltura.
I destinatari sono le imprese previste nel primo decreto Ristori e attive nei settori indicati.
Per tali soggetti è prevista la totale decontribuzione per il mese di dicembre 2020.
Questa e le altre misure sono state rese note attraverso il comunicato stampa numero 72 del Consiglio dei Ministri del 7 novembre 2020.
Tuttavia dovranno trovare conferma nel testo in fase di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Trenitalia a causa del prolungamento della pandemia da Covid-19, ha annunciato importanti tagli con una riduzione di 28 collegamenti.
L’alta velocità di Trenitalia dunque abbatte le percorrenze sulle tratte per non far girare i Frecciarossa a vuoto, visto il calo della domanda con la ripartenza dei contagi da coronavirus.
Come scriveva Repubblica questa mattina, l’ad di Trenitalia, Orazio Iacono, ha spiegato in audizione alla Commissione Trasporti della Camera che “da ieri è stata operata una riduzione di 28 collegamenti che equivale ad avere oggi 190 Frecce al giorno, che corrispondono al 67% dell’offerta pre-Covid”.
Stessa sorte anche per Italo che, solo qualche giorno fa e sempre a seguito dell’arrivo del nuovo Decreto, aveva annunciato drastiche riduzioni con almeno uno stop al 90% dei treni a partire dal 10 novembre. Una situazione che avrà strascichi anche a livello occupazionale e che costringerà l’azienda a lasciare molti dei propri dipendenti in cassa integrazione.
Per quanto riguarda i viaggiatori di Trenitalia, chi ha già prenotato corse con le Frecce in questo periodo e pagato anticipatamente i biglietti potrà trovare una soluzione alternativa di viaggio, oppure potrà chiedere il rimborso integrale.
Rimborso integrale per rinuncia al viaggio per Covid-19
Trenitalia comunica che per i treni a media e lunga percorrenza potrà essere richiesto il rimborso integrale del biglietto per emergenza Covid-19 (nei casi previsti) compilando l’apposito web form, ecco illink.
Il rimborso integrale dei ticket di viaggio per i treni/servizi Frecce, InterCity, EuroCity, Euronight e per Freccialink sarà valido solo per questi casi:
quarantena con sorveglianza attiva ovvero la permanenza fiduciaria presso il proprio domicilio con sorveglianza attiva da parte dell’autorità sanitaria competente,
per i soggetti residenti, domiciliati o destinatari di un provvedimento che vieta l’allontanamento nelle aree interessate dal contagio,
per le persone positive al Coronavirus per le quali è disposta la quarantena con sorveglianza attiva,
per i soggetti che avevano programmato viaggi con partenza o arrivo nelle aree interessate dal contagio (individuate dai decreti adottati dal Presidente del Consiglio),
per i soggetti che avevano programmato la partecipazione a concorsi pubblici o di selezione pubblica o a eventi di qualsiasi natura e per
soggetti intestatari di titolo di un viaggio o un pacchetto turistici acquistato in Italia, con destinazione estera in paesi dove è impedito o vietato lo sbarco per l’epidemia da covid-19.
Per i treni regionali, invece, si potrà richiedere il rimborso integrale (nei casi previsti ecco il link) inviando il modulo via posta o via mail alle direzioni regionali o provinciali di competenza della località di arrivo del viaggio.
Rimborso per semplice rinuncia sui treni nazionali
Qualora si decida di rinunciare al viaggio e se la tipologia del biglietto lo consentirà sarà possibile richiedere il rimborso ma ci sarà una trattenuta del 20%. Tale operazione andrà però fatta prima dell’orario di partenza del treno mediante l’apposita funzionalità presente nella propria area riservata sul sito web ufficiale o nella app Trenitalia ma solo per i biglietti che saranno stati acquistati mediante questi canali. In alternativa si potrà chiamare il call center o compilare l’apposito form disponibile sul sito per i biglietti acquistati sul sito o il call center. Infine il rimborso potrà essere chiesto presso le biglietterie (qualsiasi) o l’agenzia di viaggio presso la quale si è acquistato il ticket di viaggio. Dopo l’orario di partenza del treno prenotato non si potrà più chiedere il rimborso.
Su tutto ciò (ed eventuali rincari dei biglietti) veglieranno comunque le associazioni dei consumatori.
conte spostamento tra regioni scaled e1590842242238
“Nessuno ha mai messo in discussione prima il meccanismo di monitoraggio che ha portato alla divisione dell’Italia in tre fasce, rifiutarlo significa portare il Paese a sbattere contro un nuovo lockdown generalizzato”. Lo dice il premier Giuseppe Conte, sottolineando che “chi ci accusa di agire sulla base di discriminazioni politiche è in malafede”. Sulla protesta di alcune Regioni, “non c’è alcuna volontà di penalizzare alcune aree a discapito di altre .
Nelle prossime 48 ore “vedremo i nuovi dati e se necessario ci saranno altre ordinanze”, cioè altre zone rosse o arancioni. Lo dice il ministro della Salute, Roberto Speranza. Mentre il premier Giuseppe Conte avvisa: “Lockdown generale se si rifiuta la divisione dell’Italia in tre fasce”.
“Il commissario per la sanità in Calabria Saverio Cotticelli va sostituito con effetto immediato. Anche se il processo di nomina del nuovo commissario prevede un percorso molto articolato, voglio firmare il decreto già nelle prossime ore: i calabresi meritano subito un nuovo commissario pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità”. Lo afferma in una nota il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
I DATI DI VENERDÌ 6 NOVEMBRE
I tamponi effettuati il 6 novembre sono 46.401, i nuovi positivi 9.934. Il rapporto è pari al 21,4%. I guariti/dimessi sono 4.961.
I dati di venerdì 6 novembre:
i tamponi effettuati: 46.401, totale complessivo: 3.172.359
i nuovi casi positivi: 9.934 (di cui 532 ‘debolmente positivi’ e 79 a seguito di test sierologico)
i guariti/dimessi totale complessivo: 107.463 (+4.961), di cui 5.651 dimessi e 101.812 guariti
in terapia intensiva: 570 (+48)
i ricoverati non in terapia intensiva: 5.563 (+245)
#BUONENOTIZIEDALMONDO EP.4: A Verona un nuovo regolamento per tutelare gli animali. Stop agli animali nei circhi e alle carrozze trainate dai cavalli
A Verona si vuole tutelare davvero gli animali. Così arriva lo stop agli animali nei circhi, alle carrozze trainate dai cavalli e agli animali relegati sui balconi. Per questo e per molti altri motivi è all’avanguardia il nuovo Regolamento per il benessere degli animali approvato il 30 ottobre scorso dal Consiglio comunale di Verona. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) spiega quali sono i punti fondamentali per quello che sarà il prontuario operativo per le forze dell’ordine e per le guardie zoofile impegnate ogni giorno nella difesa degli animali nel territorio. Il nuovo Regolamento abolisce le carrozze trainate da cavalli (primo Comune in Italia), inoltre vieta ai circhi il possesso e l’uso animali esotici, obbliga a microchippare e sterilizzare i gatti di colonia e quelli che escono di casa, vieta di tenere animali in terrazze o balconi senza possibilità di accesso all’interno dell’abitazione. Una previsione particolare è dedicata ai conigli, dei quali si riconoscono ora le colonie, autorizzando le associazioni di prendersene cura e di provvedere alla loro sterilizzazione per evitarne l’incremento incontrollato.
Tra gli altri divieti: vi è quello di donare animali, d’affezione e non, come premio, ricompensa o omaggio nell’ambito di feste e manifestazioni pubbliche o altre attività; di molestare, catturare, detenere e commerciare la fauna selvatica, nonché di distruggere i siti di riproduzione. È vietato anche l’uso di collari con campanelli poiché possono provocare disturbi neurologici.
Il nuovo Regolamento veronese consente inoltre al Sindaco di emanare ordinanze di divieto di possesso animali da parte di soggetti che sono stati condannati per il loro maltrattamento o uccisione e istituisce asili diurni per gli animali d’affezione, con la possibilità di apertura di strutture destinate al ricovero temporaneo e a scopo di lucro di cani od altri animali di proprietà. Il testo inoltre regolamenta anche la detenzione di animali esotici. “Siamo molto soddisfatti per l’approvazione di questo testo, che ha richiesto un complesso iter che ha coinvolto anche le associazioni. Per questo, ringraziamo il Comune e la delegata al benessere degli animali”, commenta Massimiliano D’Errico, coordinatore delle guardie zoofile Oipa di Verona. “Speriamo che sempre più Comuni prendano esempio da questo Regolamento destinato a essere, in tema di tutela degli animali, il fiore all’occhiello di Verona”.
Le guardie zoofile di Verona dall’inizio dell’anno a oggi hanno svolto decine di controlli di animali su denuncia di cittadini, hanno sequestrato due cani per maltrattamento, segnalato all’autorità giudiziaria diverse persone, di cui una per l’uso del collare elettrico, distribuito a persone bisognose, durante il lockdown, oltre due quintali di cibo per animali acquistato anche in autofinanziamento.
“Prima del lockdown abbiamo incontrato oltre cento cittadini nell’ambito del progetto Con Fido nel mio quartiere. Durante questi incontri, insieme alla consigliera per gli animali, Laura Bocchi, veterinari dell’Aulss e condomìni, abbiamo affrontato i temi riguardanti la gestione degli animali la convivenza con loro in ambiente urbano”.
“Le decisioni del governo vanno rispettate, dirò di più, io invito i milanesi a stare in casa il più possibile in queste giornate difficili”. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, si è rivolto ai cittadini milanesi nel primo giorno di lockdown, in un video sulle sue pagine social. Il sindaco si è detto poi dubbioso sull’algoritmo che decide chi è in zona rossa e chi no: “è una mia opinione personale ma io penso che sia troppo rischioso frazionare l’Italia, fino alle singole province, in zone gialle, arancione e rosse, tra l’altro sulla base di un algoritmo molto complesso”, ha spiegato.
Poi ha voluto dire la sua sul titolo di un quotidiano che ha scritto ‘Sala guida la rivolta dei sindaci’. “Io non guido nessuna rivolta. È successo che dei miei colleghi, sindaci di città capoluogo di province lombarde, hanno legittimamente scritto al ministro Speranza e al presidente Fontana chiedendo di avere visibilità dei dati che riguardano la loro provincia e di fatto ipotizzando la possibilità che le loro province non siano da considerarsi rosse ma arancioni. Questo non riguarda Milano, sia chiaro“.
Premier Conte insieme al Ministro Gualtieri scaled 1
«Sono stati disposti i bonifici in favore di più di 211 mila imprese, per un totale di oltre 964 milioni di euro». È quanto dichiara il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, spiegando che i soldi arriveranno «già lunedì e martedì» sul conto corrente degli interessati, «in tempi record».
A nove giorni dal decreto Ristori che ha disposto gli indennizzi per alcune attività chiuse in tutto o in parte dal Dpcm del 25 ottobre, arrivano i primi ristori. “Sono stati disposti i bonifici in favore di più di 211 mila imprese, per un totale di oltre 964 milioni di euro”, quasi 1 miliardo, annuncia il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, spiegando che i soldi arriveranno “già lunedì e martedì” sul conto corrente degli interessati, “in tempi record”.
“In un periodo di difficoltà e di giuste preoccupazioni, possiamo dare una notizia positiva”, dice Gualtieri. “Sono passati soli nove giorni dall’emanazione del primo Decreto Ristori, e l’Agenzia delle Entrate ha già emesso i primi mandati di pagamento per accreditare il contributo a fondo perduto agli operatori economici interessati” dal Dpcm del 25 ottobre. “Avevamo detto che saremmo stati in grado di far arrivare sui conti correnti i primi ristori per il 15 di novembre, in realtà essi arriveranno già lunedì e martedì prossimi”, spiega il ministro.
“L’amministrazione finanziaria è riuscita ad eseguire tutte le operazioni in automatico, così come previsto dal decreto legge n. 137 del 28 ottobre 2020, senza richiedere alcun adempimento o domanda ai contribuenti coinvolti, che vedranno accreditarsi le somme maggiorate direttamente sul conto corrente indicato nella domanda relativa al primo contributo a fondo perduto, avanzata nella primavera scorsa”. Il ministro si riferisce a quanti avevano già incasso un indennizzo con il decreto Rilancio di maggio.
“Credo che un riconoscimento vada dato a tutte le strutture dell’amministrazione finanziaria coinvolte, a cominciare dall’Agenzia delle Entrate, che sono state in grado di corrispondere alla giusta attesa di tanti cittadini, lavoratori e imprese colpiti dalle conseguenze di questa drammatica situazione”, conclude Gualtieri.
Il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, secondo le ultime disposizioni chiude al pubblico e sospende le sue attività fino a nuovo provvedimento, ma continuerà a dialogare col suo pubblico online con le storie digitali.
Proseguono le storie digitali al Museo della Scienza e della Tecnologia
Il Museo della Scienza e della Tecnologia raccoglie l’eredità di #storieaportechiuse, ed è pronto a ripartire con le storie digitali.
Le rubriche di Storie Digitali saranno di tre tipologie:
lunedì#StorieScelte, dedicato a un contenuto a scelta tra i temi, format e linguaggi digitali del Museo per iniziare la settimana con un’esperienza interattiva o una storia di scienza;
mercoledì#StorieAttualità con Barbara Gallavotti, giornalista scientifica, autrice di Superquark RAI e consigliere per il coordinamento scientifico del Museo;
sabato approfondimenti con #StorieInPodcast, iniziando dalla serie La Scoperta del Cielo, un viaggio astronomico, guidato dal curatore Luca Reduzzi, che parte dalle esposizioni del Museo per arrivare nelle profondità dell’Universo.
Il programma
Sabato 7 novembre – #StorieInPodcast Podcast La scoperta del Cielo – “Osservare e rappresentare il cosmo: da Galileo ai satelliti artificiali”
Che sia l’aspetto della volta stellata, la superficie della Terra o quella di Marte, la corretta descrizione di ciò che viene osservato, la sua corretta raffigurazione, è un aspetto fondamentale strettamente collegato all’interpretazione e, quindi, alla comprensione di qualsiasi fenomeno naturale. Da Galileo a inizio Seicento fino alle immagini che ci giungono dai satelliti artificiali oggi la rappresentazione del fenomeno naturale non è solo la descrizione di ciò che di quel fenomeno sappiamo ma strumento stesso di comprensione. Scopriamo insieme la storia e il valore di questo continuo e reciproco feed-back su cui si fonda il metodo sperimentale.
Lunedì 9 novembre – #StorieScelte “50 satelliti per un solo Vega”
Il lanciatore Vega è uno dei fiori all’occhiello del Museo della Scienza di Milano in quanto parte di una famiglia di lanciatori che rappresentano un punto di eccellenza dell’attività spaziale europea, e italiana in particolare, visto che il nostro Paese ha un ruolo cruciale sia nella loro progettazione che nella loro costruzione. Ripercorriamo l’affascinante storia di questi lanciatori nello spazio.
Mercoledì 11 novembre – #StorieAttualità L’attualità scientifica con Barbara Gallavotti
Barbara Gallavotti, giornalista scientifica, autrice di Superquark RAI e consigliere per il coordinamento scientifico del Museo, si interroga settimanalmente su tematiche legate all’attualità scientifica e all’emergenza Covid-19.
Sabato 14 novembre – #StorieInPodcast La scoperta del Cielo – “L’anno geofisico internazionale del 1957 e la nascita dell’era spaziale”
Uno dei temi più affascinanti legati all’utilizzo dello Spazio extraterrestre è indubbiamente quello relativo alle tante applicazioni che oggi siamo in grado di sviluppare grazie alle tecnologie satellitari. Ma come è possibile che dei satelliti che sono stati lanciati nello Spazio qualche decennio fa siano oggi in un Museo? Quale è la storia di questi satelliti e come si inserisce in quella più generale delle prime esplorazioni dello Spazio? Rispondiamo a queste domande raccontando la storia dello Spazio italiano, una storia nella quale i due satelliti esposti al Museo giocano un ruolo importantissimo. Ma non è possibile comprendere l’importanza dei primi progetti pioneristici senza avere presente innanzitutto lo scenario generale nel quale tutto è iniziato, ovvero nel luglio del 1957 con l’inizio dell’anno geofisico internazionale…
Lunedì 16 novembre – #StorieScelte “Train Stories: entrare in un antico convoglio ferroviario… con la realtà aumentata”
Preview e dietro le quinte dal progetto di App in realtà aumentata sulla Valigia delle Indie, il convoglio ferroviario che collegava settimanalmente Londra a Bombay ed attraversava parte della Francia e della neonata Italia tra la fine del 1800 e i primi anni del 1900.
Mercoledì 18 novembre – #StorieAttualità L’attualità scientifica con Barbara Gallavotti
Barbara Gallavotti, giornalista scientifica, autrice di Superquark RAI e consigliere per il coordinamento scientifico del Museo, si interroga settimanalmente su tematiche legate all’attualità scientifica e all’emergenza Covid-19.
Sabato 21 novembre – #StorieInPodcast La scoperta del Cielo – “Più Spazio per tutti; i satelliti italiani San Marco e Sirio”
Quella dedicata ai due satelliti San Marco e Sirio esposti al museo, è la seconda parte della puntata dedicata ai satelliti artificiali, in cui raccontiamo l’origine delle attività aerospaziali italiane. Questa è una storia che risale agli inizi dell’era spaziale e scopriremo come è stato grazie alle capacità, all’intuito, alla visione di un pugno di scienziati che questo ambito è divenuto uno dei compartimenti scientifici, tecnologici e industriali di maggior successo del nostro paese, riconosciuto a livello internazionale; oggi infatti l’Italia, con le sue aziende di settore e con l’Agenzia Spaziale nazionale, si pone tra i leader mondiali per la capacità di progetto e sviluppo di soluzioni per l’esplorazione e l’utilizzo dello Spazio extraterrestre
Aumentano ancora i nuovi contagi nel nostro Paese: nelle ultime 24 ore sono stati accertati 37.809 casi (+3mila rispetto a ieri) a fronte di 234mila tamponi, anche questi in crescita. Il tasso di positività rimane pressoché invariato: è pari al 28,1% su 134.556 casi testati (gli altri 100mila sono test di controllo). 446 i morti.
Per quanto riguarda la situazione negli ospedali, altri 124 pazienti sono finiti in terapia intensiva, mentre in 749 sono stati ricoverati in reparti Covid.
Tra le Regioni, l’incremento maggiore si registra ancora una volta in Lombardia, ormai vicina ai 10mila casi quotidiano. Sono 9.934 i nuovi contagi, 131 i decessi.
Nella giornata di venerdì 6 novembre sono stati accertati altri 9.934 casi in tutta la Regione (a fronte di 46.401 tamponi). Tra Milano e hinterland sono state trovate altre 4.296 persone positive al virus. I dati sono stati resi noti dalla Protezione civile con il consueto bollettino.
Nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 48 ricoveri di persone con gravi insufficienze respiratorie nei reparti di terapia intensiva; in totale i reparti di rianimazione stanno curando 570 casi. I posti letto occupati dai pazienti meno gravi sono aumentati di 245 unità per un totale di 5.563. Negli ospedali della Regione ci sono in tutto 6.133 persone affette da SarsCov2.
Si allunga la scia di morte provocata dal virus. In una sola giornata ha ucciso altre 131 persone; il totale (ufficiale) è arrivato a quota 18.118.
Veneto – In Veneto sono stati accertati altri 3.387 casi (ieri erano 3.264) con 27 morti. Il totale dei decessi sale quindi a 2.543, mentre gli infetti dall’inizio dell’epidemia sono 72.092. I cittadini attualmente positivi in Regione sono 43.937. Numeri che però si mantengono a livelli troppo alti , chiarisce il governatore Luca Zaia. “Stiamo entrando nella fase 4, siamo in una situazione di massima turbolenza e tensione negli ospedali. Fase 4 vuole dire dare un ulteriore giro di vite. Le nostre fasi non sono collegate con le zone stabilite dal governo, non abbiniamo le due cose, chiamiamole fasi di natura ospedaliera“.
Umbria – Numeri simili a quelli di ieri pure in Umbria, dove sono stati registrati 769 contagi in più a fronte di quasi 5mila tamponi. Il dato è stato fornito dal direttore regionale alla Sanità Claudio Dario nel corso di una conferenza stampa. “In questo momento non c’è un segnale chiaro che ci fa dire che stiamo assistendo ad un appiattimento della curva o a un peggioramento”, ha sottolineato. Di conseguenza, aggiunge “non ci sono le condizioni per individuare zone rosse all’interno del territorio regionale”. Anzi, “dopo settimane in cui gli indici erano in peggioramento con accelerazione esponenziale – ha aggiunto -, ora gli interventi messi in atto a livello nazionale e regionale portano segnali di raffreddamento ma con i dati di oggi non possiamo dire che c’è un miglioramento, visto che abbiamo variazioni in aumento e diminuzione sempre all’interno di una fascia che va dai 700 ai 400 positivi”.
Toscana – Leggermente in aumento i nuovi casi accertati in Toscana (+2.592 rispetto ai 2.273 di ieri), che portano il totale a 57.680. Sono 9.398 i soggetti testati (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 27,6% è risultato positivo. A questi si aggiungono i 1.382 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Gli attualmente positivi sono quindi 39.440, +5,2% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.512 (77 in meno rispetto a ieri), di cui 209 in terapia intensiva (7 in più). Oggi si registrano 32 nuovi decessi: 22 uomini e 10 donne con un’età media di 83,1 anni.
Marche – Nelle Marche i positivi al Covid rilevati nelle ultime 24 ore sono 697 (uno in meno rispetto a ieri). Un dato pari al 31,8% delle 2.185 nuove diagnosi e al 20% del totale dei 3.842 tamponi testati (che oltre alle nuove diagnosi comprendono anche 1.657 test del percorso guariti). I dati sono resi noti dal Servizio Sanità della Regione. Ancora una volta il numero più alto dei contagi è nella provincia di Ancona, 218, seguita da Ascoli Piceno (203), Macerata 109), Fermo (92), Pesaro Urbino (51), oltre a 24 casi di fuori regione. Questi casi comprendono 112 soggetti sintomatici, contatti in setting domestico (155), contatti stretti di casi positivi (198), contatti in setting lavorativo (17), contatti in ambienti di vita/divertimento (34), contatti in setting assistenziale (8), contatti in setting scolastico/formativo (19), screening percorso sanitario (13) e 2 rientri da altra regione. Per altri 139 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Abruzzo – In Abruzzo, invece, sono 395 i nuovi contagi registrati rispetto a ieri. 7 i morti. Dall’inizio dell’emergenza il totale dei positivi al Covid in Regione sale quindi a 13.505 con 584 decessi. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 4.340 dimessi/guariti (+67 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 8581 (+317 rispetto a ieri). Dall’inizio dell’emergenza coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 308.505 test (+3.067 rispetto a ieri). Sono 468 i pazienti (+10 rispetto a ieri) ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 42 (+6 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 8.071 (+301 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Friuli Venezia Giulia – 542 i nuovi contagi rilevati oggi in Friuli Venezia Giulia su 6.552 tamponi. 12 i decessi. Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Le persone risultate positive al virus in regione dall’inizio della pandemia ammontano in tutto a 13.352, di cui: 4.221 a Trieste, 5.121 a Udine, 2.430 a Pordenone e 1.424 a Gorizia, alle quali si aggiungono 156 persone da fuori regione. I casi attuali di infezione sono 6.840. Rimangono 44 i pazienti in cura in terapia intensiva mentre scendono a 260 i ricoverati in altri reparti. I decessi complessivamente ammontano a 435, con la seguente suddivisione territoriale: 221 a Trieste, 104 a Udine, 99 a Pordenone e 11 a Gorizia. I totalmente guariti sono 6.077, i clinicamente guariti 85 e le persone in isolamento 6.451.
LA DANIMARCA ABBATTERÀ TUTTI I SUOI VISONI PERCHÉ TRASMETTONO COVID MUTATO. Il primo ministro Mett Frederiksn ha disposto la misura dopo alcuni casi di trasmissione del virus dagli animali allʼuomo
Il primo ministro Mette Frederiksen ha definito la situazione “molto, molto grave” e che che il virus mutato e presente nei visoni rappresenta un “rischio per l’efficacia” di un futuro vaccino Covid-19. Il che, evidentemente, chiama direttamente in causa la Danimarca che è il più grande produttore mondiale di pellicce di visone. Il caso danese non è il primo del genere: la Spagna ha abbattuto 100.000 visoni a luglio dopo che sono stati rilevati casi in una fattoria nella provincia di Aragón e decine di migliaia di animali sono stati macellati nei Paesi Bassi a seguito di epidemie nelle fattorie locali.
Una mutazione del covid, che si propaga velocemente tra i visoni e può essere trasmessa anche all’uomo. È quanto afferma uno studio dell’agenzia governativa daneseStaten Serum Institut, secondo la quale, questa nuova forma potrebbe mettere a rischio l’efficacia del vaccino che si sta sperimentando in questi mesi. 12 persone sono già state contagiate e 207 allevamenti sono stati infettati. Per limitare la diffusione, il primo ministro danese ha disposto che tutti gli esemplari presenti nel Paese, circa 15-17 milioni, siano abbattuti.
Secondo le stime del governo, che ha promesso di risarcire gli allevatori, l’abbattimento di 15 milioni di esemplari avrà un impatto di circa 5 miliardi di corone (671 milioni di euro).
Da Lisette Oropesa a Juan Diego Flórez. Da Jonas Kaufmann ad Aida Garifullina, ma la Scala corteggia anche Anna Netrebko, Vittorio Grigolo, Francesco Meli, Krassimira Stoyanova ed Elîna Garanca.
Si comincia a delineare il cast “stellare” per il concerto di gala che, Dpcm permettendo, sostituirà, per la prima volta la serata inaugurale del 7 dicembre al Teatro alla Scala di Milano.
Molto dipenderà anche dai visti che gli artisti saranno in grado di ottenere dai vari paesi di provenienza e dall’andamento della pandemia.
La lista di ugole d’oro che si sarebbero già rese disponibili a partecipare all’evento che sarà trasmesso in diretta da Raiuno è lunga. Il compito del sovrintendente Dominique Meyer è facilitato dal fatto che i principali teatri di tutto il mondo sono chiusi e quindi molti artisti sono disponibili, ma è complicato dalle restrizioni sui viaggi e sui collegamenti da e per l’estero. Senza contare che non è detto che le regole in vigore oggi siano le stesse in prossimità della serata di Sant’Ambrogio, la data che dal 1951 coincide con la serata di apertura della stagione d’opera e balletto della Scala.
Il programma del concerto si concentrerà su celebri arie di capolavori del melodramma. A partire da Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, che era stata scelta per la Prima. Sul podio Riccardo Chailly e la partecipazione ancora tutta da definire del coro e del corpo di ballo scaligeri, che faranno da cornice a una serata che i vertici del teatro vogliono che lasci il segno.
Nel frattempo, però, dopo la Prima, la Scala è costretta a cancellare anche il nuovo concerto di Anna Netrebko del 15 novembre, quello del 30 novembre con l’Accademia e Placido Domingo e il recital di Daniel Barenboim del 5 dicembre. L’unico che, almeno per il momento, si sarebbe salvato dal Dpcm che ha decretato la sospensione degli spettacoli fino al 2 dicembre.
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per archiviare e/o accedere alle informazioni sul dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso potrebbero influire negativamente su determinate caratteristiche e funzioni.
Funzionali
Sempre attivo
La memorizzazione tecnica o l'accesso è strettamente necessario al fine legittimo di consentire l'utilizzo di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferences
The technical storage or access is necessary for the legitimate purpose of storing preferences that are not requested by the subscriber or user.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso utilizzato esclusivamente per scopi statistici.The technical storage or access that is used exclusively for anonymous statistical purposes. Without a subpoena, voluntary compliance on the part of your Internet Service Provider, or additional records from a third party, information stored or retrieved for this purpose alone cannot usually be used to identify you.
Marketing
La memorizzazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili utente per inviare pubblicità o per tracciare l'utente su un sito Web o su più siti Web per scopi di marketing simili.