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domenica, Giugno 8, 2025
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CANONE TV 2021 : ultimi giorni per fare domanda e non pagarlo

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Ultimi giorni per chiedere l’esonero dal pagamento dei 90 euro del canone Tv 2021. Per evitare l’addebito automatico dell’abbonamento nella bolletta della luce, chi è titolare di un’utenza elettrica ma non possiede un televisore in casa, deve inviare, entro il primo febbraio, via web oppure con raccomandata o Pec, l’apposita dichiarazione sostitutiva, direttamente o tramite intermediario.

La scadenza ordinaria da rispettare sarebbe il 31 gennaio, che però quest’anno cade di domenica. Per questo il termine è posticipato a lunedì.
In particolare, gli interessati devono compilare il “quadro A” del modello disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, dichiarando che in nessuna delle abitazioni dove è attivata un’utenza elettrica a proprio nome è presente un apparecchio tv di proprietà appartenente a un componente della famiglia.
Se non si può trasmettere la domanda di esenzione via web, il modulo può essere inviato tramite raccomandata. In alternativa, è anche possibile trasmettere il modello attraverso gli intermediari abilitati (Caf, professionisti, eccetera).

Le richieste fatte tra il 1 luglio 2020 e il 31 gennaio 2021 avranno effetto per tutto il 2021, le richieste pervenute dall’1 febbraio al 30 giugno 2021 saranno valide invece per l’esenzione soltanto del secondo semestre e si dovrà quindi pagare metà del canone.

Chi ha diritto all’esenzione

Sono esonerati dal pagamento del canone Rai e possono quindi risparmiare i 90 euro annui i contribuenti che – pur possedendo una televisione appartengono a una di queste categorie:

  • anziani over 75 titolari di reddito non superiore a 8.000 euro;
  • invalidi civili degenti in un casa di riposo;
  • militari delle Forze Armate Italiane: ospedali militari, Case del soldato e Sale convegno dei militari delle Forze armate;
  • militari di cittadinanza straniera appartenenti alle Forze Nato;
  • agenti diplomatici e consolari: solo per quei Paesi per cui è previsto lo stesso trattamento per i diplomatici italiani.

Canone Rai: come avvengono i controlli sulla effettiva detenzione della tv?

Il primo punto da affrontare è quello del soggetto: chi fa i controlli per stanare l’evasione dell’abbonamento tv è l’Agenzia delle Entrate. Il canone Rai non è che una normale imposta erariale, il cui soggetto titolare è lo Stato. Più in particolare, si tratta di una tassa sul possesso di un bene, la televisione, come nel caso dell’Imu per la casa. Ecco perché, al pari dell’imposta sul mattone, che va pagata a prescindere dal fatto che l’mmobile sia abitato o meno, il canone va versato anche se l’apparecchio resta spento o se viene utilizzato come monitor del computer o della consolle per videogiochi.

Solo l’Agenzia delle Entrate può fare accesso alle banche dati per verificare l’eventuale evasione del canone Rai e procedere poi alla successiva riscossione forzata tramite l’agente esattoriale. L’Agenzia delle Entrate può chiedere gli arretrati del canone Rai fino alla sua prescrizione, che scatta dopo 10 anni. Dunque, i controlli relativi a un determinato anno di imposta possono essere effettuati per i successivi 10 anni. L’eventuale richiesta di pagamento inviata entro tale termine interrompe i termini di prescrizione e li fa decorrere nuovamente da capo. Anche l’invio della cartella di pagamento interrompe nuovamente la prescrizione che riparte da zero per un altro decennio.

La principale tecnica utilizzata dall’Agenzia delle Entrate per verificare gli evasori della tassa sulla televisione, è quella di incrociare i dati presenti nelle varie banche dati disponibili e pertanto, attraverso una serie di verifiche, tra cui le varie utenze intestate e non, sarebbe possibile scovare chi ha dichiarato di non essere in possesso di una televisione. Tra le varie verifiche ci sono: l’intreccio dei dati inerenti alle doppie e fittizie intestazioni di fornitura elettrica e la presenza di contratti Pay Tv. La pena prevista per chi non ha volutamente pagato il Canone Rai, sarebbe il recupero delle tasse non pagate e l’eventuale multa. Situazione diversa per chi ha comunicato di non possedere l’apparato televisivo dichiarando il falso attraverso la prevista dichiarazione, per tale comportamento è prevista una denuncia per il reato di false dichiarazioni, oltre al recupero delle tasse non pagate.

I controlli fiscali sull’evasione del canone possono avvenire in due modi: o con controlli a campione o in tutti quei casi in cui sorgono fondati dubbi sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive. In tal caso, il confronto delle banche dati pubbliche, cui può accedere l’amministrazione finanziaria, rileverà l’anomalia e farà accendere la lucina rossa del fisco.

Per scoprire la falsa autocertificazione basta incrociare le banche dati di anagrafe tributaria, Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, Acquirente unico spa, ministero dell’Interno, comuni e “altri soggetti, pubblici o privati” come dice la legge. Ad esempio, le Pay tv o grandi aziende di telecomunicazioni (questi ultimi soggetti, però, in quanto privati, possono essere tenuti a rilasciare informazioni solo di fronte a un ordine dell’autorità giudiziaria).

L’incrocio dei dati, però, non potrà mai dare la certezza matematica della presenza della televisione in casa: perché una cosa è il sospetto della non veridicità dell’autocertificazione, un’altra è l’effettivo possesso della tv. Ed è solo quest’ultimo elemento che fa scattare il presupposto di imposta e, quindi, l’evasione fiscale. Come verificare, dunque, che all’interno della propria casa il contribuente, che prima ha dichiarato di non possedere apparecchi “atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive”, sia invece munito di tv?

L’unico modo è l’accesso in casa della Guardia di Finanza, che può avvenire solo a determinate condizioni di garanzia del contribuente e sempre dietro autorizzazione del procuratore della Repubblica. Il giudice, però, di norma rilascia un mandato solo in presenza di gravi indizi di evasione, come in questo caso il confronto dei dati di cui si è parlato.

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Moratti chiama Bertolaso per coordinare il piano vaccini covid in Lombardia

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L’assessore alla Sanità Moratti ha sondato la disponibilità dell’ex capo della Protezione civile

Come comunicato da una nota di Regione Lombardia,

“La vice presidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, in accordo con il presidente Attilio Fontana, nella giornata di ieri ha parlato con il dottor Guido Bertolaso per sondare la sua disponibilità a collaborare al progetto di vaccinazione di massa anti-Covid per l’intera popolazione lombarda”.

“Con il dottor Guido Bertolaso – prosegue la nota – si è concordato di approfondire il confronto sulla possibilità di avviare una collaborazione in tal senso nei prossimi giorni”.
A Bertolaso è stata chiesta la disponibilità di partecipare al “piano che dovrà far seguito alla prima fase delle somministrazioni riservata a medici, operatori sanitari e non sanitari e agli ospiti Rsa”.

LA SITUAZIONE CONTAGI DI OGGI

 

In Italia oggi sono +12.715 contagi su 298.010 tamponi e 421 morti per Covid

In Lombardia fronte di 39.462 tamponi effettuati, sono +1.832 i nuovi positivi (4,6%). I nuovi guariti dimessi sono 5.009.

I dati di oggi:

  •  i tamponi effettuati: 39.462 (di cui 28.234 molecolari e 11.228 antigenici) totale complessivo: 5.640.919
  •  i nuovi casi positivi: 1.832 (di cui 74 ‘debolmente positivi’)
  •  i guariti/dimessi totale complessivo: 459.401 (+5.009), di cui 3.345 dimessi e 456.056 guariti
  •  in terapia intensiva: 377 (-2)
  •  i ricoverati non in terapia intensiva: 3.454 (-36)
  •  i decessi, totale complessivo: 27.074 (+58)

I nuovi casi per provincia:

  • Milano: 363 di cui 212 a Milano città;
  • Bergamo: 65;
  • Brescia: 374;
  • Como: 165;
  • Cremona: 49;
  • Lecco: 59;
  • Lodi: 26;
  • Mantova: 103;
  • Monza e Brianza: 143;
  • Pavia: 119;
  • Sondrio: 54;
  • Varese: 265.
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Tampone sospeso gratuito e solidale con l’unità mobile itinerante per Milano

tampone sospeso
tampone sospeso

l presidio sanitario per il tracciamento e la prevenzione Covid-19 del progetto della Brigata Sanitaria Soccorso Rosso e Medicina Solidale ‘Tampone sospeso’ diventa itinerante: il sabato, grazie all’acquisizione di un’unità mobile, i volontari del progetto attraverseranno le periferie cittadine per effettuare i tamponi sospesi, gratuiti e solidali a chi non può accedere né al servizio pubblico intasato né a quello del privato.
Entro 15 minuti verrà fornito il referto firmato dal medico di turno e relative prescrizioni.
La domenica, invece, spiegano i promotori, rimane attivo il tendone in Piazzale Baiamonti dalle ore 16 alle 20.

Tamponi gratis o a prezzi scontatissimi per chi non ha i mezzi economici, con la possibilità di lasciare una donazione per favorire le attività gratuite per chi ha più bisogno. Dopo piazzale Baiamonti arrivano in via Padova a Milano i volontari dell’Unità Mobile della Brigata Sanitaria Soccorso Rosso, che ha piazzato un suo pullmino all’angolo con via Don Orione.

“La Brigata Sanitaria Soccorso Rosso realizza un altro sogno, utile al tracciamento e alla popolazione, attuando un’attività a basso costo, ma estremamente efficace, che avrebbe dovuto prendere forma già un anno fa in tutti i quartieri, nei luoghi di lavoro e nelle scuole. L’Unità Mobile della Brigata Soccorso Rosso parte da Via Padova per raggiungere sabato prossimo, 6 febbraio, Gratosoglio, Capolinea del tram 3”, spiegano.

Dopo via Padova e i Gratosoglio, sarà il turno del Corvetto, di Quarto Oggiaro e della Bovisa. “Dato l’incremento delle nostre attività, invitiamo medici, infermieri, Oss e volontari a sostenere fattivamente Brigata Sanitaria soccorso Rosso e la comunità tutta. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno creduto, chi si sta impegnando, chi non vuole arrendersi e continua a costituire un modello di salute e di vita realmente inclusivo”.

“Grazie all’impegno di medici, infermieri, OSS e volontari, la Brigata Sanitaria Soccorso Rosso, in collaborazione con Medicina solidale, incrementerà la sua attività di tracciamento gratuito, perché – in assenza dei vaccini – solo uno screening diffuso e popolare può arginare la catena dei contagi da Covid-19. Un tracciamento a basso costo che, unitamente al potenziamento della medicina territoriale e domiciliare, se fosse stato attuato a sistema nei posti di lavoro, nei quartieri e fuori dalle scuole avrebbe risparmiato numerose morti.
Non facciamo i miracoli, facciamo tamponi”, sottolineano la Brigata Sanitaria Soccorso Rosso e Medicina Solidale.

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SANREMO 2021: chi sono i favoriti alla vittoria quest’anno? Ecco le previsioni

bugo chie
bugo chie

Fedez e Francesca Michielin sono i favoriti dei bookmakers per la vittoria di Sanremo Big.

Il tempo scorre veloce, e pian piano ci stiamo avvicinando alla data in cui si svolgerà il Festival di Sanremo 2021, nonostante Amadeus e Fiorello sono pronti a lasciare in caso di mancanza di figuranti, dopo le polemiche scaturite dal tweet del ministro Franceschini.

Come sappiamo, ridurre il Festival esclusivamente a ciò che accade all’interno del teatro Ariston sarebbe oltremodo riduttivo. Il nostro paese si ferma ad osservare quello che è lo show più nazionalpopolare che la nostra televisione sappia regalarci.

Le ambizioni sono alte, con Elodie e Achille Lauro annunciati in versione di ospiti e non come concorrenti, e gli Abba che che per ora sembrano solo un sogno. Dopo la Reunion dei Ricchi e Poveri nel 2020, qualche indiscrezione ha fatto sperare i fan della celebre band svedese, riportati con i piedi per terra dalle parole dello stesso Amadeus: “Quando gli ospiti diventano ufficiali lo saprete da me”.

Di sicuro ci sono i nomi dei concorrenti in gara e ovviamente i primi pronostici.

Anche il mondo delle scommesse si attiva di fronte al Festival. Chi stila le quote, in moltissimi casi è in grado di prevedere l’andamento della competizione. In questo senso, come anticipato, i bookmakers non hanno alcun dubbio: i vincitori saranno Fedez e Francesca Michielin.

A 7 anni dal loro primo sodalizio artistico, Fedez e Francesca Michielin tornano insieme: dopo “Cigno Nero” e “Magnifico” i due torneranno ad esibirsi in coppia con “Chiamami per Nome” e sulle speciali lavagne scommesse del sito SPORTITALIABET e FANTASYTEAM i due si giocano vincenti a 4,00 volte la posta.

Favoriti per la vittoria finale anche Irama (che canterà “La Genesi del Tuo Colore”) e i Maneskin (con “Zitti e buoni”) in corsa per la vittoria e bancati rispettivamente a 8,00 e 6,00 su FANTASYTEAM.

Arisa (10,00), Annalisa (8,00) e Ermal Meta (10,00) sono le prime alternative quotate da SPORTITALIABET e FANTASYTEAM, tanto per capire quanto è equilibrata la 71esima edizione del Festival di Sanremo.

Non mancano ovviamente le possibili sorprese, Bugo ritorna sul palco di Sanremo.

Bugo ha pensato che questa volta è meglio presentarsi solo piuttosto che accompagnato da Morgan ed è proposto a 30 volte la posta su FANTASYTEAM e SPORTITALIABET.

In concorso anche Orietta Berti: una grande sfida alle nuove generazioni per un’artista che vanta dodici partecipazioni al Festival di Sanremo. Il suo successo vale 75 volte la posta su FANTASYTEAM e SPORTITALIABET.

Ecco tutti i cantanti in gara di Sanremo Big e Giovani, con le rispettive canzoni:

I “Big”
1. Francesco Renga – “Quando trovo te”
2. Coma_Cose – “Fiamme negli occhi”
3. Gaia – “Cuore amaro”
4. Irama – “La genesi del tuo colore”
5. Fulminacci – “Santa Marinella”
6. Madame – “Voce”
7. Willy Peyote – “Mai dire mai (La locoura)”
8. Orietta Berti – “Quando ti sei innamorato”
9. Ermal Meta – “Un milione di cose da dirti”
10. Fasma – “Parlami”
11. Arisa – “Potevi fare di più”
12. Gio Evan – “Arnica”
13. Maneskin – “Zitti e buoni”
14. Malika Ayane – “Ti piaci così”
15. Aiello – “Ora”
16. Max Gazzè e la Trifluoperazina Monstery Band – “Il farmacista”
17. Ghemon – “Momento perfetto”
18. La rappresentante di lista – “Amare”
19. Noemi – “Glicin”
20. Random – “Torno a te”
21. Colapesce e Dimartino – “Musica leggerissima”
22. Annalisa – “Dieci”
23. Bugo – “E invece sì”
24. Lo Stato Sociale – “Combat pop”
25. Extraliscio feat. Davide Toffolo – “Bianca luce nera”
26. Francesca Michielin e Fedez – “Chiamami per nome”

I giovani
Gaudiano – “Polvere da sparo”
Avincola – “Goal!”,
Folcast – “Scopriti”,
Hu – “Occhi Niagara”,
I Desideri – “Lo stesso cielo”
Le Larve – “Musicaeroplano”
M.e.r.l.o.t. – “Sette volte”
Davide Shorty – “Regina”
WrongOnYou – “Lezioni di volo”
Greta Zuccoli – “Ogni cosa sa di te”

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Galli : Lombardia zona gialla ? ” Non è tana libera tutti, che il cielo ce la mandi buona “

Massimo Galli
Massimo Galli

Massimo Galli e Fabrizio Preglisco, rispettivamente primario dell’ospedale Sacco e direttore sanitario dell’istituto Galeazzi di Milano, hanno commentato il passaggio della Lombardia dalla zona gialla alla zona arancione. Tra cauto ottimismo e inviti alla massima prudenza. Preoccupano la lentezza dei vaccini e l’alta mortalità.

L’ampliamento della zona gialla nel nostro Paese, che da lunedì riguarderà la maggioranza delle Regioni, “non deve farci dimenticare che siamo in una situazione di assoluta precarietà per quanto riguarda la pandemia, siamo sospesi”. E se vogliamo evitare problemi “il cambio di colore non può e non deve essere ‘tana libera tutti’. Stiamo andando meglio, ma non tanto meglio da accantonare la prudenza: serve essere molto cauti”. Così all’Adnkronos Salute Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco-università degli Studi di Milano, commentando i cambi di colore delle Regioni che da lunedì saranno nella maggioranza gialle, ad esclusione di 5 che restano arancioni.

“Che il cielo ce la mandi buona”. Massimo Galli, primario di malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, commenta così la decisione di mettere la Lombardia in zona gialla. Dopo l’annuncio del governatore Attilio Fontana, l’infettivologo sentito dall’agenzia Dire spiega: “Se i numeri su cui calcoli la zona rossa o la zona gialla sono sbagliati, questo tira e molla non mi stupisce”, ha affermato in riferimento al passaggio da zona rossa a gialla in una settimana.

Zona gialla, il commento dell’infettivologo Galli

Il bilancio della diffusione del virus? “Non sta andando particolarmente male però ancora non così decisamente bene, c’è sempre da fare un distinguo tra il perseguimento dell’obiettivo e l’applicazione piuttosto scolastica dei conti. Siamo oltretutto in momento in cui anche la vaccinazione batte la fiacca”.

Pregliasco: Preoccupa dato mortalità

Il cambio di colore, che sarà effettivo da lunedì quando entreranno in vigore le nuove regole, per il virologo Fabrizio Pregliasco rappresenta una sorpresa. “Sembrava che si dovesse partire da zero e aspettare 14 giorni. Evidentemente, però, la valutazione complessiva della situazione ha prevalso”, spiega l’esponente del Comitato tecnico scientifico regionale e direttore sanitario dell’istituto Galeazzi di Milano. L’evoluzione dell’epidemia in Lombardia è in miglioramento, “ma c’è comunque un dato giornaliero che inquieta: quello della mortalità”.

L’alto numero di morti, spiega a Dire lo stesso Pregliasco, potrebbe indicare una sottostima dei casi reali: “È vero che la mortalità è l’ultimo indicatore a diminuire, ma se rimane così alta vuol dire che la situazione complessiva continua a essere importante”.

 Crisanti : Se sono chiusi cinema, bar e teatri non si capisce perché dovrebbero esser aperte le spiagge”

Alla domanda se quindi la prossima estate dovremo essere più prudenti rispetto a quanto lo siamo stati l’anno scorso, il docente universitario non ha dubbi: “Direi di si. D’estate dovremo essere più cauti rispetto allo scorso anno, speriamo di poter andare in spiaggia“. Il rischio è quello di non poter proprio stendersi sulla sabbia o sul bagnasciuga. “Anche perché”, come ha tenuto a sottolineare Crisanti, “a fine agosto Israele è andato per la seconda volta in lockdown, e il clima, per chi non lo sapesse, è simile a quello italiano”. 

 

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LOMBARDIA IN ZONA GIALLA : da lunedì 1 febbraio, ecco le novità

ristoranti milano
ristoranti milano

Lombardia zona gialla da lunedì 1 febbraio: riaprono bar e ristoranti

La Lombardia torna in zona gialla da lunedì 1 Febbraio . Dopo i giorni il caos scoppiato a causa dei dati sbagliati che Regione Lombardia avrebbe comunicato all’Istituto Superiore di Sanità, la Regione abbandona ufficialmente la zona arancione ed entra in un periodo con restrizioni meno rigide. Via libera dunque alla riapertura di bar e ristoranti e allo spostamento all’interno della regione.

Cinque regioni in fascia arancione, tutte le altre in zona gialla. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in giornata, a quanto si apprende da fonti del ministero, nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da lunedi 1 febbreio.

Sono in area arancione Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e Alto Adige. Tutte le altre Regioni e Province Autonome sono in area gialla. Nessuna regione in zona rossa.

Scendono in arancione Sicilia e Alto Adige, Mentre molte regioni passano da arancione a giallo, comprese Lombardia e Lazio, di cui si è discusso in questi giorni. Con loro “guadagnano” un colore migliore anche Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Fvg, Liguria, Marche e Piemonte.

Covid-19, la situazione aggiornata

Zona Arancione: Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e Alto Adige.

Zona Gialla: Campania, Toscana, Molise, Basilicata, Trentino, Lazio, Piemonte, Valle d’Aosta, Marche, Friuli, Abruzzo, Lombardia, Veneto, Emilia, Calabria e Liguria.

 

Cosa si può fare in zona gialla?

In zona gialla ci si può spostare liberamente durante il giorno, sia all’interno del Comune sia all’interno della Regione; l’autocertificazione serve solo dopo le 22 e fino alle 5 del mattino (quando ci si può spostare solo per motivi di lavoro, salute, urgenze); i bar e i ristoranti sono aperti (non oltre le 18); riaprono musei e mostre (dal lunedì al venerdì, e solo con ingressi contingentati); i negozi sono aperti (ma i centri commerciali lo sono solo durante i giorni feriali). Ci si può anche muovere per andare a trovare amici e parenti, in ambito regionale, spostandosi verso una sola abitazione privata abitata e una sola volta al giorno, «nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi».

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Estate 2021,il virologo Crisanti : Se sono chiusi cinema, bar e teatri non si capisce perché dovrebbero esser aperte le spiagge”

box spiaggia coronavirus estate 2020
box spiaggia coronavirus estate 2020

Andrea Crisantidirettore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia, non lascia molto spazio alla speranza in prospettive future indirizzate alla bella stagione.

“Andremo avanti con la suddivisione in zone, rossa, gialla e arancione, almeno fino a settembre/ottobre, cioè fino a che non ci sarà l’impatto del vaccino”. Parola di Andrea Crisanti: l’esperto, professore di microbiologia e virologia all’Università di Padova, ha parlato di pandemia di Covid-19 in Italia partecipando come ospite alla trasmissione Un giorno da pecora in onda su Radio 1 questo pomeriggio, lasciandosi andare anche ad una previsione su come saranno i prossimi mesi, in particolare sull’estate, durante la quale dovremmo essere prudenti, molto più dello scorso anno, per non vanificare i risultati della campagna vaccinale.

Alla domanda se quindi la prossima estate dovremo essere più prudenti rispetto a quanto lo siamo stati l’anno scorso, il docente universitario non ha dubbi: “Direi di si. D’estate dovremo essere più cauti rispetto allo scorso anno, speriamo di poter andare in spiaggia“. Il rischio è quello di non poter proprio stendersi sulla sabbia o sul bagnasciuga. “Anche perché”, come ha tenuto a sottolineare Crisanti, “a fine agosto Israele è andato per la seconda volta in lockdown, e il clima, per chi non lo sapesse, è simile a quello italiano”. 

Sulla vaccinazione ha precisato: “Io ho già fatto la seconda dose del vaccino, ora dovrei essere immune. Con la seconda dose mi ha fatto solo male un po’ il braccio, niente di che, giusto mezza giornata, per il resto tutto ok”.

OPZIONE VOTO

Attenzione, infine, anche a cosa sta succedendo nel governo con le dimissioni di Giuseppe Conte come presidente del Consiglio. “Andare a votare – ha detto Crisanti  – credo sia un azzardo, non tanto per la votazione in sé ma per i comizi e tutto il resto, le elezioni non sono solo l’atto del voto. L’America ad esempio ha pagato caro il voto, c’è stata un’impennata di contagi”.

 

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Johnson & Johnson: il nostro vaccino monodose efficace al 66%

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Covid, vaccino Johnson & Johnson efficace al 66%

Gli attesissimi dati sul vaccino contro il covid della Johnson & Johnson – in sperimentazione di fase tre – sono arrivati oggi.

Sono dati che provengono da «studi robusti su 45.000 persone» in otto paesi e tre continenti.

Si legge che alcune delle nuove varianti e dell’ effetto del vaccino su di esse «siano state catturate» dai test, in quanto il prodotto è stato sperimentato anche in alcuni siti in Brasile che in Sud Africa.

Il vaccino anti Covid-19 di Johnson & Johnson è efficace al 66%.

Lo riportano i media americani citando la società. I dati raccolti mostrano un’efficacia all’85% nei casi con sintomi forti.

Negli Stati Uniti l’efficacia sui casi moderati e severi è del 72%.

Serve una temperatura di refrigeratura minore ed è in dose singola, senza richiamo.


I DATI SULL’EFFICACIA DEL VACCINO DI ASTRAZENECA

A differenza di Pfizer e Moderna, rispettivamente con il 95% e il 94,1% di capacità di difesa, Astrazeneca si presenta al vaglio dell’Ema con un 70,4%.

La cifra è stata ottenuta dalla media di due dosaggi differenti seguiti durante la sperimentazione: quando il vaccino è stato somministrato con due dosi intere ad almeno un mese di distanza ha mostrato un’efficacia del 62%; quando invece è stato somministrato con mezza dose, seguita da una dose piena ad almeno un mese di distanza, ha mostrato un’efficacia pari al 90%.

L’analisi combinata dei due regimi di dosaggio ha prodotto l’efficacia media del 70%.

Va da sé che se l’autorizzazione di Ema sarà data sulla base di una doppia somministrazione a dose completa la percentuale di efficacia a cui far riferimento è quella del 60%. Un numero sopra il 50% minimo permesso dall’Oms per i vaccini, ma non di molto come nel caso di Pfizer e Moderna. Il tema a questo punto è anche quello di scegliere quale siero utilizzare per per una delle popolazioni in assoluto più sensibili all’infezione e se garantire agli over 80 l’iniezione con la formula più sicura tra quelle attualmente approvate.

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SANREMO 2021 rischia di saltare per colpa dei “figuranti” e dei DPCM

Amadeus Papillon
Amadeus Papillon

Sanremo 2021: Franceschini, niente pubblico, neanche figuranti. Riunione Rai-Cts, esperti confermano perplessità. Amadeus pronto a lasciare

O tutti compatti o si rimanda al 2022″. Amadeus era stato chiaro e ora dopo lo stop al pubblico, anche di figuranti, arrivato con il tweet del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, starebbe valutando la possibilità di lasciare il suo ruolo da direttore artistico e conduttore di Sanremo 2021.

Amadeus ha sempre difeso l’idea di un Festival con il pubblico e la linea prevalsa finora era appunto quella di aprire la platea dell’Ariston a figuranti contrattualizzati. Ipotesi che non era stata esclusa dal ministro della Salute Roberto Speranza.

IL TWEET ALLARME DI FRANCESCHINI – “Il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri e cinema. Speriamo il prima possibile”, ha scritto su Twitter il ministro Franceschini. “Io sono il primo a sperare che l’andamento dei contagi consenta di riaprire al più presto i teatri con le misure di sicurezza necessarie e sto lavorando per questo – ha proseguito Franceschini – Ma le regole vigenti valgono per tutti, dallo spettacolo piu’ grande al teatro più piccolo“.

SINDACO DI SANREMO: “RISCHIO DEFAULT” – “La mancata realizzazione del Festival e la reiterata chiusura del Casinò, dopo un 2020 economicamente devastante, porterebbe un minor introito alle casse comunali tale da portare il Comune al default, richiedendo l’intervento prefettizio sulla gestione ordinaria”. Lo afferma il sindaco Alberto Biancheri. “L’eventuale annullamento – aggiunge – avrebbe gravi ripercussioni sugli alberghi, con molti già provati da un anno di crisi”.

IL COMITATO SCIENTIFICO – Il caso Sanremo intanto è approdato sul tavolo del Comitato tecnico scientifico. E’ il ministro della Salute, Roberto Speranza, a coinvolgere gli esperti, chiedendo le indicazioni sul “protocollo di sicurezza per artisti e maestranze”, sollecitato nei giorni scorsi dall’industria discografica. Speranza ha ribadito in una lettera inviata al coordinatore del Cts Agostino Miozzo che per gli spettacoli “che si svolgono nelle sale teatrali” valgono le norme previste dal Dpcm in vigore, “che consente lo svolgimento di spettacoli in assenza di pubblico”, e invita il Cts a pronunciarsi “in tempo utile”

CTS SFAVOREVOLE AL PUBBLICO IN SALA – L’orientamento del Cts è ribadire il no al pubblico in sala: su questo aspetto l’intenzione dell’azienda è escludere il pubblico pagante o a inviti, aprendo la platea dell’Ariston a circa 400 figuranti contrattualizzati, anche coppie di conviventi, considerati parte integrante dello spettacolo. Dopo il tweet di Franceschni però cambia tutto. Al termine della riunione con i vertici della Rai, infatti, gli esperti del Comitato tecnico scientifico hanno confermato le proprie perplessità sulla possibilità di far svolgere il festival di Sanremo con la presenza del pubblico, seppur composto da figuranti.

TRE FATTORI DI RISCHIO – Tre le problematiche sollevate dai tecnici. La prima è legata al Dpcm attualmente in vigore: le norme prevedono per gli spettacoli teatrali lo svolgimento in assenza di pubblico. La seconda è legata alla situazione epidemiologica: ad oggi la Liguria ha dati che la collocano in zona gialla, ma nessuno può al momento prevedere quali saranno i dati in occasione del Festival. Infine, i tecnici hanno sottolineato che il Festival potrebbe richiamare migliaia di persone ed è necessario evitare il rischio assembramenti.

IL DIRETTORE DI RAIUNO COLETTA – “Sanremo è in linea con tutto quello che Raiuno ha realizzato quest`anno. Avviene non a Roma ma in una cittadina che accoglie questo evento, ma sarà un programma televisivo, seriale, condensato in 5 serate, e i protocolli con cui lo realizzeremo saranno gli stessi con cui abbiamo realizzato tutti i programmi televisivi – ha affermato il direttore di Rai1 Stefano Coletta – A Sanremo andrà in onda uno show dall`Ariston e sarà protocollato come uno show televisivo. Abbiamo lavorato da mattina a sera e lo facciamo pensando al pubblico: se ce la si fa garantendo tutti i protocolli quella quota di intrattenimento noi la dobbiamo a quel pubblico”.

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LOMBARDIA: ecco chi si potrà vaccinare a partire a partire dal 5 marzo

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I tagli alle scorte costringono la Lombardia a rinviare di un mese la fase 2: dopo gli anziani toccherà a pensionati e cronici. Il bilancio delle adesioni tra i lavoratori della prima tornata: nelle case di riposo il 18% degli operatori ha detto no.

“Se non dovessero intervenire modifiche nel piano consegne, sappiamo che potremo avere il completamento della fase 1 per il 5 marzo” in Lombardia. Lo ha detto l’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti, riferendo in commissione Sanità sulle vaccinazioni anti-Covid.

    “Siamo in attesa della conferma del piano delle consegne, è stata trasmessa una ipotesi preliminare di completamento della fase 1 per il 5 marzo. Quindi prevediamo, alle attuali consegne, di avere il completamento della fase per quel giorno”, ha spiegato Moratti.  “Dal 5 marzo può quindi partire la fase 1 bis” che dovrebbe concludersi il 25-26 marzo e da quel momento potrebbe partire la fase 2 che riguarda gli ultra ottantenni.

    Le vaccinazioni effettuate al 26 gennaio sono “246.271 su 305.820, pari al 78,5% delle dosi consegnate”, ha specificato Moratti, sottolineando che “l’indicazione che ci è stata data dal commissario è avere delle scorte sufficienti per garantire a tutti la somministrazione della seconda dose”.
“Sono in fase di vaccinazione gli operatori sanitari, sociosanitari e gli ospiti delle Rsa. La popolazione individuata è di 340 mila unità, gli aderenti sono 320 mila” scelti in base ai criteri “che la struttura commissariale ci ha indicato” ossia “operatore a qualunque titolo presente in struttura”, ha concluso.

FASE 1 BIS DAL 5 MARZO

Il termine della fase 1 è previsto per il 5 marzo 2021, dopodiché si potrà partire con quella che è stata definita fase 1 bis, riguardante le residenzialità psichiatrica, l’assistenza domiciliare e i loro operatori, i centri diurni, i farmacisti, le professioni odontoiatriche, la sanità militare e il personale da utilizzare nelle fase successive, come la polizia di stato, gli ambulatori accreditati, i medici liberi professionisti, gli informatori scientifici del farmaco e altri operatori.

La fase 1 bis dovrebbe chiudersi attorno al 25-26 marzo”, ha detto la Moratti:

FASE 2 

“Da fine marzo potrebbe partire la fase 2 che riguarda gli ultra ottantenni (circa 700 mila persone), le persone dai 60 ai 79 anni (2 milioni) e i cronici fragili indipendentemente dall’età”.

La Moratti ha infine rassicurato sul fatto che le seconde dosi di vaccino, “alle consegne attuali”, sono certe per tutti secondo questa tabella di marcia.

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IED Amaze Project: la prima mostra virtuale permanente dei progetti di tesi

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IED Amaze Project, la prima mostra virtuale permanente di progetti di tesi di design, moda, arti visive e comunicazione. L’exhibition di IED Milano sarà fruibile in maniera interattiva via app, visori e cabinato videogame. L’obiettivo: dare risalto al talento e al metodo progettuale in chiave inedita, attraverso l’arte generativa digitale.

IED Amaze Project

Un invito a partecipare a un incanto che nasce dai progetti degli studenti, a sognare i mestieri più belli del mondo. L’Istituto Europeo di Design esplora nuovi spazi e linguaggi per continuare a dare risalto al talento, per promuovere l’innovazione e la cultura del progetto. E lo fa in una via inedita: IED Amaze Project, una mostra interamente virtuale e multi-piattaforma dedicata alle migliori tesi discusse nel 2020, fruibile via app dal 28 gennaio 2021 e, successivamente, negli spazi IED in VR con visori Oculus e attraverso uno specifico cabinato videogame.

A rendere possibile l’exhibition immersiva è l’arte generativa digitale, mediante il potente motore grafico Unreal Engine: accedendo all’app dal proprio smartphone, oppure indossando i visori che saranno resi disponibili nella sede di IED Milano o ancora vivendo l’esperienza nell’apposito cabinato site specific, si fa ingresso in un’ampia stanza delle meraviglie in 3D in cui – nelle sembianze di un avatar – ci si muove alla scoperta di un mondo di progetti e di giovani designer.

Il visitatore potrà sperimentare più di 30 progetti di tesi afferenti ai corsi triennali nelle aree del design, della moda, delle arti visive e della comunicazione, per un totale di oltre 100 neodiplomati IED protagonisti di una mostra che pone l’accento sul processo creativo più che sul prodotto finito, su un metodo progettuale trasversale a tutte le aree del design coinvolte.

L’app IED Amaze Project è scaricabile gratuitamente dal 28 gennaio 2021 da GOOGLE PLAY e APPLE STORE. Per le successive modalità di fruizione immersiva nella sede IED di Milano, su appuntamento, consultare il sito ied.it.

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LOMBARDIA: ecco perchè potrebbe rimanere arancione nonostante i dati in calo

San Babila 3 2 1
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Con gli ultimi dati del bollettino sul coronavirus che indicano ancora dati bassi di contagio (76 i nuovi casi) in Basilicata, la regione lucana potrebbe essere la prima “bianca” d’Italia nel giro di un mese.

Per il momento, però, dovrebbe restare ancora gialla. Ma altre regioni, quando si sapranno i dati del monitoraggio dell’Iss, venerdì 29 gennaio, si apprestano a cambiare colore: tra queste Veneto, Emilia Romagna e Calabria, che potrebbero diventare gialle.

In ballo non c’è solo la flessione della curva del contagio e in base alle norme attuali, non si può migrare dalla zona rossa alla arancione o dalla arancione alla gialla prima di due settimane.degli ospedalizzati, ma anche un eventuale cambiamento di alcuni parametri che stabiliscono il grado di rischio di un’area geografica.

Ecco perché, qualora i dati fossero soddisfacenti, potrebbero arrivare le nuove ordinanze del ministero della Salute, eventualmente in vigore già dalle 24 ore successive, quindi da domenica 31 gennaio 2021.  Quello che accadrà dal weekend in avanti non lo sa nessuno. Ottimismo in Veneto e Piemonte, spera nel giallo anche la Lombardia, anche se è tutt’altro che scontato.

La Sicilia spera di uscire dalla zona rossa, ma non ci sono certezze in merito.

Sicilia e provincia di Bolzano, le uniche due regioni in rosso, puntano al passaggio in zona arancione, forti dei segnali incoraggianti che arrivano dalla curva dei contagi e dei ricoveri, con Rt in calo in entrambi i casi (soprattutto a Bolzano – sotto 1), anche se il livello di rischio resta alto.

Le regioni in zona arancione

Sono  14 le regioni in zona arancioneLombardia, Emilia Romagna, Marche, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Liguria, Abruzzo, Umbria, Calabria, Lazio, Puglia e Sardegna.

Nell’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità (periodo 11-17 gennaio), quasi tutte hanno un quadro in miglioramento, che se confermato anche questa settimana le porterebbe nella zona gialla.

Unica regione a rischio è l’Umbria, che potrebbe fare un passo indietro nella zona rossa.

Anche se Lombardia, Lazio, Piemonte, Val d’Aosta, Liguria, Marche, Friuli Venezia Giulia, e Abruzzo, che sono in arancione dal 15 gennaio, la scorsa settimana avevano dati da giallo, anche se la flessione dovesse essere confermata potrebbero restare in arancione perché non sono ancora passati i 14 giorni, stabiliti dall’ordinanza, di permanenza a un livello di rischio inferiore.


LE IPOTESI PER LE ALTRE REGIONI:

La Sicilia verso la fascia arancioneQuanto alle due in rosso, Bolzano e la Sicilia, solo quest’ultima potrebbe passare alla zona con meno restrizioni: l’Rt, ha spiegato l’assessore alla Salute Ruggero Razza, è in calo e i parametri dei posti letto in terapia intensiva e area medica sono sotto la soglia critica.

Liguria e Veneto potrebbero diventare gialle Delle 14 arancioni, la Liguria potrebbe diventare gialla (Rt a 0,94 e rischio basso), così come il Veneto, che ha oggi un Rt, ha detto Luca Zaia, a 0,62.

PIEMONTE – In Piemonte è calato il numero di ricoverati negli ospedali e la zona gialla può ragionevolmente essere realtà a partire da domenica.

VALLE D’AOSTA – La Valle d’Aosta è pronta a tornare ‘zona gialla’: nella settimana dal 18 al 24 gennaio secondo dati sono stati rilevati 80 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. L’indice Rt, inoltre, è sceso a 0.80.

SARDEGNA – La Sardegna punta al giallo, quindi senza attendere le due settimane “di rito”.

UMBRIA – L’Umbria dovrebbe restare in zona arancione, anche se corre il rischio di passare in zona rossa dato che il valore dell’Rt sfiora 1 e registra un rischio complessivo alto per la terza settimana consecutiva.

PUGLIA – La Puglia, in zona arancione, potrebbe essere una delle regioni a non cambiare colore perché non ha registrato grandi flessioni dell’indice Rt.

TOSCANA – Anche la prossima settimana la Toscana dovrebbe rimanere in zona gialla.

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Cesano Boscone è il comune più green!

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Il Comune di Cesano Boscone vince il primo premio di Let’s Green!, il concorso ideato e promosso dal Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, che ha lanciato l’iniziativa con l’obiettivo di premiare le pratiche virtuose che hanno a cuore l’ambiente in cui viviamo.

Cesano Boscone: comune più green

Un gran riconoscimenti quello ricevuto dal comune di Cesano Boscone che ha sempre una particolare attenzione all’ambiente. Non solo una bella nomina, ma l’amministrazione comunale si aggiudica un premio del valore di 40.000 euro che verrà utilizzato per la ristrutturazione di un edificio pubblico, a beneficio di tutta la comunità.

Cesano Boscone entra così nella classifica dei comuni più green della Città metropolitana di Milano grazie all’impegno e alla partecipazione di cittadini, scuole e associazioni che hanno testimoniato con i loro progetti e iniziative le piccole grandi azioni sostenibili per salvaguardare il territorio milanese e non solo.

Il contributo di 40.000 euro, che verrà erogato nel corso del 2021, è pensato per riqualificare un edificio destinato alla collettività secondo i più moderni parametri di sostenibilità ambientale richiesti dalle recenti normative. Un ottimo risultato che porterà un miglioramento a livello urbano e, soprattutto, nella qualità di vita delle cittadine e dei cittadini di Cesano Boscone.

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Giorgio Armani presenta “Omaggio a Milano” la sua nuova collezione Privé 2021

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Con un atto di amore per la città, lo stilista ha scelto e continua a scegliere Milano

Una sfilata senza pubblico, impossibilitato dal riempire palazzo Orsini a causa delle regole anti contagio, per presentare (online) la nuova collezione Privé di Armani, intitolata “Omaggio a Milano”.

“La moda è radicata nella storia della moda. Rappresenta l’apice della creatività e dell’abilità sartoriale, ma è un mondo accessibile solo a pochissimi. Oggi, attraverso la democrazia di Internet, siamo in grado di offrire a tutti un posto in prima fila” -così Giorgio Armani commentando la sua nuova collezione Privè.

La nuova collezione di Re Giorgio vuole invitare il pubblico a mantenere un contatto con la vera bellezza, con colori e abiti colorati e leggeri, per provare a vivere – seppur per qualche istante – un momento sereno, restando in attesa di un completo ritorno alla normalità.

 

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PREMIO BAGUTTA 2021: Fontana conquista la giuria con “Prima di noi”

Foto Fontana imagefullwide
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PREMIO BAGUTTA 2021: Fontana conquista la giuria con “Prima di noi”

PREMIO BAGUTTA 2021: Fontana conquista la giuria con "Prima di noi"

Giorgio Fontana con “Prima di noi” (896 pagine, 22 euro), edito da Sellerio, è il vincitore dell’edizione 2021 del Premio Bagutta. Lo ha deciso la giuria presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti, segretario Andrea Kerbaker e composta da Rosellina Archinto, Silvia Ballestra, Eva Cantarella, Elio Franzini, Umberto Galimberti, Ranieri Polese, Elena Pontiggia, Enzo Restagno, Mario Santagostini, Alessandra Tedesco, Valeria Vantaggi e Orio Vergani, con l’innesto di Davide Mosca, che è entrato a farne parte da quest’anno per rappresentare il mondo dei librai in un momento per loro così complesso.

PREMIO BAGUTTA 2021: Fontana conquista la giuria con "Prima di noi"
PREMIO BAGUTTA 2021: Fontana conquista la giuria con “Prima di noi”

Un libro impegnativo, ambizioso, non solo per la mole considerevole (quasi 900 pagine), Prima di noi racconta la storia di 4 generazioni che si succedono in Italia dall’inizio del secolo scorso fino a pochi anni or sono. Per definirlo, molti recensori hanno usato un termine che non si vedeva da anni: “saga“. E in effetti il romanzo è proprio una saga quasi d’altri tempi, divisa in quattro generazioni, di cui l’autore ripercorre la storia mettendo insieme i frammenti con una apprezzabile capacità compositiva. Da Caporetto al decennio appena trascorso, dal Friuli alla Lombardia, all’Europa, il racconto si snoda nel tempo e nello spazio sostenuto da una scrittura sempre all’altezza. Un risultato che i baguttiani, tradizionalmente attenti allo stile, giudicano ancor più godibile se si considera la giovane età dello scrittore: classe 1978, Fontana ha appena compiuto i 42 anni.

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Stazione Centrale Milano : arriva il giardino dedicato ai bambini in Piazza Luigi di Savoia

STAZIONE CENTRALE
STAZIONE CENTRALE

Al via i lavori per la realizzazione dell’area giochi per i più piccoli

Milano, Piazza Luigi di Savoia cambia volto e diventa la piazza dei più piccoli. Dopo gli interventi di riqualificazione dell’area esterna alla stazione, con i nuovi dehor, con le nuove attività a servizio del quartiere e della città,  i marciapiedi più larghi e il riordino degli spazi dedicati ai bus, sono partiti i lavori per la realizzazione di un nuovo giardino completamente dedicato ai bambini fino ai 12 anni e ai loro accompagnatori.

La progettazione è frutto del percorso di ascolto e condivisione di “Cantiere Centrale” aperto dal Comune assieme a Grandi Stazioni Retail, alle associazioni e al Municipio 2.
L’intervento verrà realizzato da Grandi Stazioni Retail e finanziato con 300mila euro di contributi aggiuntivi, così come previsto dalla convenzione per la realizzazione del Mercato Centrale negli spazi di piazza Quattro Novembre.
Le opere verranno realizzate su una superficie di oltre 4.000 metri quadrati, di proprietà di Sistemi Urbani, nella stessa zona in cui, negli anni ’30 del secolo scorso, era stata pensata l’area verde della stazione. L’intervento sarà concluso in primavera.

LA POLEMICA PER GLI EPISODI DI DEGRADO DELLA STAZIONE

Ad intervenire subito dopo l’annuncio di Maran è stata l’europarlamentare e consigliere della Lega Silvia Sardone, che ha fatto notare: “Siamo nella zona più pericolosa e a più alto tasso di delinquenza di Milano e la sinistra cosa fa? Anziché ripulire l’area da clandestini, rapinatori, spacciatori e gentaglia varia, tutti extracomunitari accolti con tanto buonismo, pensa di invitare bimbi e genitori in questo inferno dantesco“. Secondo Sardone, quella dell’assessore è “una follia“.

Diversa invece la visione di Maran, che considera la trasformazione della piazza di fronte alla Centrale in area dedicata ai bambini “un modo per consentire di riappropriarsi di alcuni spazi che, come spesso capita in tutto il mondo in prossimità delle stazioni, restano vittime del degrado, peraltro in una zona che ha poche aree gioco per i bambini”. L’assessore ha infine aggiunto: “Sembra una ‘pazza idea’ portare un progetto del genere lì, però forse è proprio nei luoghi che vuoi cambiare molto che ha senso osare, quindi ci proviamo“. Nel 2019 erano state proposte tre opzioni per la creazione della nuova area, una a tema sportivo, l’altra con giochi particolari legati alla natura e la terza (quella approvata) pensata per i bimbi più piccoli.

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Coronavirus : in Lombardia l’11% degli infermieri rifiuta il vaccino

VACCINI
VACCINI

In Lombardia l’11% del personale sanitario non ha aderito alla campagna di vaccinazione anti-Covid. E’ quanto si evince dai dati forniti dall’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti, rispondendo in commissione Sanità alla domanda del consigliere di Azione Niccolò Carretta sulla percentuale dei sanitari lombardi ‘no-vax’.

“Il personale sanitario – ha risposto Moratti – ha aderito per l’89%, gli operatori non sanitari per l’83%, gli ospiti della Rsa per il 91% e gli operatori Rsa per l’82%”.

Vaccini:  fase 1 in Lombardia si chiuderà il 5 marzo

Se non dovessero intervenire modifiche nel piano consegne, potremo avere il completamento della fase 1 per il 5 marzo“. Lo ha detto l’assessore lombardo al Welfare, Letizia Moratti, intervenendo in commissione Sanità sulle vaccinazioni anti-Covid. Dal 5 marzo potrà quindi partire la fase 1 bis sulla quale, ha detto la Moratti, “ci stiamo confrontando con la struttura commissariale in funzione degli indirizzi nazionali e in relazione alle effettive dosi disponibili”. Tra le categorie inserite in questa fase, ha specificato l’assessore, ci “sono la residenzialità psichiatrica, l’assistenza domiciliare, i centri diurni, i farmacisti, le confprofessioni (dentisti, odontoiatri), la sanità militare e la polizia di stato, gli ambulatori accreditati, i medici liberi professionisti e gli informatori scientifici del farmaco”.

Quindi, sempre se verranno rispettate le consegne, la fase 1 bis “dovrebbe chiudersi intorno al 25/26 marzo e da quel momento potrebbe partire la fase 2 che riguarda gli ultra ottantenni, che sono circa 700mila, le persone che vanno dai 60 ai 79 anni, che sono 2 milioni, i cronici e fragili indipendentemente dall’età”. Letizia Moratti ha quindi evidenziato come al momento i ricoverati con sintomi Covid in Lombardia sono 4.659 a fronte di 5.302 posti letto dedicati, mentre in terapia intensiva sono ricoverati 451 pazienti, dei quali solo 392 sono ancora positivi al Covid mentre gli altri 59, pur necessitando di cure intensive, si sono negativizzati. Al 26 gennaio sono state effettuate in Lombardia 246.271 vaccinazioni a fronte di 305.820 dosi consegnate, pari al 78,5%.

BOLLETTINO CONTAGI DI MERCOLEDI’ 27 Gennaio

Sono 15.204 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 10.593). I tamponi oggi sono stati 293.770  e i morti 467

In Lombardia sono stati registrati 2.293 nuovi casi di Coronavirus su 44.809 tamponi effettuati, con una percentuale di positivi del 5,1 per cento.

 

 

 

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UCI CINEMAS MILANO: da multisala a maxi centri vaccinali, parte la proposta

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Da multisala a maxi centri vaccinali: la pandemia cambia i cinema Uci di Milano

Gli Uci Cinemas di Milano potrebbero diventare dei maxi centri vaccinali.

La proposta è stata messa nero su bianco dalla società attraverso un comunicato diramato nel pomeriggio di martedì 26 gennaio.

Uci cinema, infatti, ha detto che sta contattando “le autorità sanitarie regionali e locali per aprire loro le porte delle multisale del Circuito, in modo che possano essere utilizzate come ulteriori sedi nella campagna di vaccinazione”.

L’azienda ha messo in evidenza i diversi punti di forza delle proprie strutture (solo a Milano ce ne sono sei, tutte distribuite in diverse zone della città). Le sale sono spaziose, arieggiate e condizionate. Non solo: “Sono ben collegate con i trasporti pubblici e sono dotate di aree di parcheggio, dato che la maggior parte sono situate in centri commerciali”, ha sottolineato l’azienda che, inoltre, si è detta disponibile ad adattarle “alle eventuali altre necessità specifiche che il processo di vaccinazione richiede”.

Non solo, Uci ha evidenziato che i cinema dispongono della capacità elettrica necessaria per gestire la cura dei pazienti e fornire l’energia richiesta dai congelatori per il mantenimento dei vaccini.

Un precedente europeo

In altri paesi il gruppo Odeon Cinemas, società a cui appartiene Uci, ha già firmato accordi con i rispettivi enti competenti per dare il proprio contributo in questo processo. Uci in Italia conta 42 strutture per un totale di 433 schermi, l’azienda ha precisato che “potrebbe sostenere la maggior parte delle Regioni”.

Odeon Cinemas Group è il più importante circuito cinematografico europeo e fa capo alla società AMC Entertainment Holdings.

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PFIZER ritarda, lo Stato vira su Reithera e investe 81 milioni sul vaccino italiano

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Tutto è pronto per la fase 2 delle sperimentazioni del medicinale made in Italy.

L’Italia, come altri Paesi europei, è alle prese con i ritardi nelle consegne dei vaccini anti-coronavirus. Prima Pfizer e poi AstraZeneca hanno comunicato in maniera unilaterale alcuni cambi di programma negli stock in arrivo in queste settimane. Decisioni che hanno scatenato tensioni, con il governo italiano che si è detto pronto a ricorrere anche alle vie legali, e virare su una soluzione interna, il vaccino italiano.

Lo Stato punta sul vaccino italiano di ReiThera e scommette sul nostro prodotto investendovi 81 milioni di euro.

Lo Stato crede nel vaccino italiano ReiThera

Invitalia acquisirà una partecipazione del 30% della società in seguito a un aumento del capitale di Reithera: si tratta di un finanziamento industriale e di ricerca pari a 81 milioni di euro. Gran parte dell’investimento, 69,3 milioni, andrà alla Ricerc&sviluppo per il vaccino anti-Covid, i restanti 11,7 milioni serviranno ad ampliare lo stabilimento di Caste Romano, dove sarà prodotto l’antidoto.

Aifa dichiara: il vaccino italiano disponibile da settembre

Alcuni milioni di dosi del vaccino dell’azienda ReiThera potranno essere somministrate a partire da settembre. Lo ha detto il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco Giorgio Palù a SkyTg24. Le dosi del vaccino, ha aggiunto, “potrebbero integrare la disponibilità di oltre 200 milioni di dosi che era stata messo in preventivo di acquisto, ma che sta ritardando”.

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CARNEVALE E PASQUA 2021: le date e come calcolarle

carnevale ambrosiano
carnevale ambrosiano

CARNEVALE E PASQUA 2021: le date e come calcolarle

Normalmente le feste cadono in giorni fissi. Natale il 25 dicembre, Capodanno il 1º di gennaio e l’Epifania il 6 (sempre di gennaio). Per Carnevale e la Pasqua però le cose funzionano diversamente. Il Carnevale si “muove ogni anno” ma come vedremo in seguito ciò è una diretta conseguenza delle date Pasquali. Di seguito, vi spieghiamo meglio.

QUANDO SI CELEBRA IL CARNEVALE QUEST’ANNO?

Purtroppo quest’anno, vista la pandemia ancora in corso, non assisteremo alle solite manifestazioni alle quali eravamo abituati; questo non toglie però che non sia importante conoscere le date del Carnevale 2021. Diamo dunque un’occhiata.

GIOVEDì GRASSO sarà l’11 febbraio, mentre il martedì grasso sarà il 16 febbraio. La domenica di Carnevale cadrà invece il 14 febbraio. Quindi ricapitolando:

  • Giovedì grasso, 11 febbraio 2021
  • Domenica di Carnevale: 14 febbraio 2021
  • Martedì grasso: 16 febbraio 2021

E LA PASQUA? 

Nel 2021, la Pasqua sarà il 4 aprile, mentre Pasquetta il 5 aprile 2021.

CARNEVALE E PASQUA 2021: le date e come calcolarle

Ma in che modo si calcolano le date? E come si collega la Pasqua al Carnevale?

CALCOLARE LA DATA DI PASQUA

Per calcolare la data di Pasqua (e quindi di conseguenza anche il Carnevale, che si tiene 6 settimane prima di Pasqua), bisogna vedere quando si ha la prima Luna piena dopo l’equinozio di primavera.

Quest’anno, l’equinozio di primavera avverrà il 20 marzo.

In quella giornata, le ore di luce e di buio saranno le stesse ed entreremo ufficialmente nella stagione primaverile.

La prima luna piena dopo l’equinozio sarà il 28 marzo. La prima domenica dopo questo plenilunio cade il 4 aprile. Ecco perché quest’anno la Pasqua si celebrerà in quel giorno.

Visto che le fasi lunari si ripetono in media ogni 29 giorni, la Pasqua non può cadere oltre un certo periodo. Ecco perché la domenica di Pasqua oscilla sempre fra due date “limite”: verso il “basso”, non succede mai che la Pasqua arrivi prima del 22 marzo, e verso l'”alto” non può mai cadere oltre il 25 aprile.

PERCHÈ LE DATE DI PASQUA E CARNEVALE CAMBIANO OGNI ANNO?

La Pasqua cristiana, secondo quanto deciso durante il Concilio di Nicea, nel 325, si celebra nella prima domenica dopo il primo plenilunio di primavera. Visto che la Luna è piena in date diverse ogni anno, il risultato è che la Pasqua è una festa mobile.

Il Carnevale, ed in particolare il giorno del Martedì Grasso, si tiene ogni anno 6 settimane prima della Pasqua. Ecco quindi che se la Pasqua è mobile, lo è anche il Carnevale. Nel 2021 il giorno di Pasqua sarà il 4 aprile. Se andiamo indietro di sei settimane, arriviamo a metà febbraio, periodo in cui cadrà il Carnevale 2021.

 
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