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lunedì, Giugno 9, 2025
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MILANO: riapre la mostra dedicata a Philippe Daverio

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MILANO: riapre la mostra dedicata a Philippe Daverio

MILANO: riapre la mostra dedicata a Philippe Daverio Alla Cittadella degli Archivi (in zona Bicocca) è stata allestita una mostra interamente dedicata a Philippe Daverio ed in particolare ai 4 anni – dal 1993 al 1997 – nei quali è stato assessore alla Cultura del Comune di Milano. L’esposizione si struttura ripercorrendo il contesto storico di quegli anni a partire dalla trasformazione di Palazzo Reale in polo espositivo sino ad arrivare alla nuova ricostruzione del Teatro Strehler e alle mostre da lui fortemente volute.

 

MILANO: riapre la mostra dedicata a Philippe Daverio

La mostra è un omaggio al grandissimo studioso, critico, divulgatore televisivo e gallerista che fu. All’interno della mostra potrete trovare anche documenti originali, i suoi papillon iconici e un video inedito registrato durante il periodo del primo lockdown, uno degli ultimi antecedenti alla sua morte, avvenuta il 2 settembre 2020.

 

La mostra dal titolo “Philippe Daverio a Milano” è curata da Nicola Manna.

INGRESSO GRATUITO.

ORARI:

DAL LUNEDI AL VENERDI DALLE 8.00 ALLE 17.00

La mostra sarà fruibile fino al 20 marzo 2021.

VIA GREGOROVIUS, 15

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PAN: presto anche Milano avrà il suo anfiteatro verde!

Anfiteatro Rendering progetto low
Anfiteatro Rendering progetto low

PAN: presto anche Milano avrà il suo anfiteatro verde!

Il progetto si chiama PAN che sta per Parco Amphitheatrum Naturae e nel 2022 regalerà alla città di Milano un bellissimo anfiteatro verde. Si tratterà del più vasto parco archeologico della città, situato vicino alla fermata ancora in costruzione della M4, De Amicis-Anfiteatro. I lavori, cominciati nel dicembre del 2018, sono promossi e diretti dalla Soprintendente Antonella Ranaldi in accordo con il Comune di Milano e realizzati con finanziamenti del MiBACT e contributi di sponsorizzazioni private. PAN, rispetto alla struttura originaria, ha raddoppiato la sua estensione recuperando poi l’intero basamento dell’Anfiteatro Antico antico. I lavori hanno inoltre rispolverato le fondamenta dell’Anfiteatro romano triuscendo a tracciarne la pianta dell’ellisse. L’obiettivo del progetto, opera dell’architetto Attilio Stocchi, non è solo riportare alla luce un pezzo di storia ma farlo attraverso un’impronta tecnologica e green. PAN si ispira al viridari romani ovvero i giardini circoscritti da colonnati presenti nelle antiche dimore patrizie. Al suo interno saranno infatti piantati oltre 105 alberi e 1700 metri quadri di di siepi (saranno presenti il bosso, il ligustro e il mirto) a sottolineare le fondamenta dell’anfiteatro sia nelle parti mancanti che in quelle riportare alla luce durante gli scavi. Il tutto in un progetto che sottolinea l’importanza del tema della simbiosi tra natura e antichità, tra verde e ruderi cittadini.

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“I DORMIENTI” DI MIMMO PALADINO: in mostra alla Cardi Gallery di Milano

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“I DORMIENTI” DI MIMMO PALADINO: in mostra alla Cardi Gallery di Milano

“I Dormienti”, di Mimmo Paladino, sono in mostra alla Cardi Gallery di Milano fino al 30 aprile 2021.

Si tratta nello specifico di opere realizzate dall’artista, alla fine degli anni ’90, in terracotta ed esposte per la prima volta alla mostra Arte dell’Arte, a Poggibonsi. Durante una seconda mostra, tenuta dall’artista negli spazi sotterranei della Roundhouse di Londra vennero aggiunti altri “Dormienti” e dei “Coccodrilli” sempre in terracotta, a cui poi si aggiunse un impianto sonoro appositamente ideato dal musicista britannico Brian Eno. A Milano possiamo dire che non è la prima volta che vengono esposte le opere di Mimmo, fu infatti Palazzo Reale, nel 2011, ad ospitare per la prima volta le sue costruzioni in terracotta. Vent’anni dopo, a cura personale dell’artista, una nuova esposizione vede ben 32 sculture, riordinate secondo un nuovo ordine concettuale. Come per l’esibizione di Londra, le sculture verranno accompagnate da un arrangiamento musicale di Brian Eno in segno di liberazione dalla pesantezza del sonno dei Dormienti. Sempre ad opera della mano di Mimmo Paladino, al primo piano della Galleria, troverete l’opera  “Sunday Mornin’ Comin’ Down”, un’opera che si sviluppa come un puzzle nel quale cento pezzettini collimano in un grande capolavoro che racchiude tutto il mondo dell’artista, alla costante ricerca dell’armonia perfetta tra intimismo e memoria collettiva.

CARDI GALLERY, Corso di Porta Nuova, 38

ORARI GALLERIA:

  • DA LUNEDÌ A VENERDÌ DALLE 9.30 ALLE 18.30
  • SABATO DALLE 11.00 ALLE 18.00
  • DOMENICA CHIUSO

 

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Museo City 2021: la quinta edizione in versione ibrida

museo scienza
museo scienza

Torna Museo City a Milano con una quinta edizione speciale che durerà un’intera settimana: dal 2 al 7 marzo 2021.

Museo City 2021

A partire dal 2 marzo i musei coinvolti aprono al pubblico le loro porte fisiche o virtuali, proponendo centinaia di appuntamenti tra visite guidate, laboratori per bambini, conferenze, incontri, aperture straordinarie e iniziative speciali tutte caratterizzate da un unico filo conduttore, I MUSEI CURANO LA CITTÀ, che intende mettere in luce la funzione di guida dei Musei anche nei momenti bui, quando ancora più importante si rivela la forza terapeutica, consolatoria e rasserenante dell’arte e dei tesori conservati nei musei, ognuno con una propria storia e connotazione, evidenziando così il contributo positivo che gli artisti e le diverse istituzioni hanno offerto alla comunità.

Dal 2 al 7 marzo torna l’itinerario MUSEO SEGRETO dedicato al tema Visitare il Museo: cura dell’anima, che permette a ogni istituzione partecipante di far conoscere una o più opere della propria collezione, scelta per la bellezza rasserenante e terapeutica che è in grado di comunicare oppure per la sua portata educativa o di stimolo sociale.

Tantissimi gli eventi in programma ma la novità più bella che la riapertura di alcuni musei della città che ancora non avevano riaperto al pubblico dal 4 novembre come il Museo del Novecento, il Museo di Storia naturale, Fondazione Prada e WOW Spazio fumetto.

Il programma completo di tutte le iniziative è disponibile su www.museocity.it , su www.yesmilano.it e sull’app MuseoCity.

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Torre Generali si illumina per il 190° anniversario del Gruppo

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Un anno importante per la ripartenza e anche per la rinascita. Una rinascita che conta 190 candeline per Generali che ha lanciato una serie di iniziative per festeggiare.

Torre Generali si illumina per il 190° anniversario del Gruppo

Fondata a Trieste il 26 dicembre 1831, Generali ha attraversato i tre secoli nei quali si è formata la modernità ed è tra le poche società al mondo che possono vantare una storia di 190 anni. È un patrimonio unico di conoscenze, esperienze e iniziative di business che ha sempre permesso al Gruppo di affrontare efficacemente le sfide di oggi e di orientare il futuro delle comunità in cui opera, sia come assicuratore sia come innovatore sociale, trovando le soluzioni migliori per essere Partner di Vita dei propri stakeholder.

Il 190° anniversario di Generali cade in un anno particolare, quello della ripresa dopo la più grave crisi mondiale dal dopoguerra. È una ripresa che, anche in linea con il Green Deal e il Next Generation dell’Unione Europea, sarà fondata soprattutto sulla sostenibilità e sulla cittadinanza attiva di individui e aziende. Al fine di lasciare un segno tangibile e duraturo del legame tra la Compagnia e il territorio in cui è nata e cresciuta, Generali celebra il proprio anniversario con il lancio di Fenice 190, un piano d’investimenti per sostenere il rilancio delle economie europee colpite dal Covid–19.

Le celebrazioni per i 190 anni di vita del Gruppo vedranno susseguirsi una serie di iniziative durante l’intero 2021. In particolare, a dicembre sarà completato il restauro delle Procuratie Vecchie a Venezia, che saranno riaperte al pubblico dopo 500 anni e che diventeranno la sede della Fondazione The Human Safety Net. A settembre si terrà poi la prima edizione di SME EnterPRIZE, iniziativa dedicata alle piccole e medie imprese europee che si sono distinte per l’integrazione della sostenibilità nel proprio modello di business. Inoltre, a Trieste, dove la Compagnia è stata fondata, aprirà al pubblico l’Archivio storico nei nuovi spazi di Palazzo Berlam, dove sarà inaugurata anche l’Academy internazionale di Gruppo.

Fino a fine settimana Torre Generali sarà illuminata con immagini e frasi – visibili da tutta la città – che raccontano la visione condivisa e sostenibile del gruppo.

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BICOCCA: siglata nuova partnership con le Maldive per la tutela della barriera corallina

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BICOCCA: siglata nuova partnership con le Maldive per la tutela della barriera corallina

L’Università Bicocca di Milano e il Governo della Repubblica delle Maldive hanno siglato una partnership che darà il via al progetto per lo sviluppo di linee di ricerca collaborative per la tutela della barriera corallina. Questo ecosistema infatti, tra i più complessi e ricchi di biodiversità sulla faccia della terra è costantemente minacciato da una gestione non sostenibile dell’ambiente e delle sue risorse. La partnership stipulata prevede l’avvio di un vero e proprio censimento di tutte le tecniche utilizzate per il restauro delle scogliere coralline (coral reef restoration), con l’obiettivo di individuare quelle più efficaci per garantire la sopravvivenza di questi delicati organismi presenti alle Maldive e di mettere a punto le linee guida nazionali per la loro applicazione e il loro monitoraggio.

“L’accordo firmato oggi con il governo della Maldive rappresenta un ulteriore tassello della collaborazione che da oltre 11 anni va avanti con gli obiettivi di proteggere la scogliera corallina e di ridurre l’inquinamento nei mari”, ha sottolineato la Rettrice dell’ateneo, Giovanna Iannantuoni.

BICOCCA: siglata nuova partnership con le Maldive per la tutela della barriera corallina L’accordo prevede il coinvolgimento di più dipartimenti a partire dal dipartimento di Scienze dei materiali dell’ateneo per l’ottimizzazione e le sperimentazioni di nuovi biopolimeri in ambito marino; seguito poi dal dipartimento di Biotecnologie e bioscienze per l’analisi dei patterns fisiologici in animali marini stressati e infine dal dipartimento di Scienze umane per la formazione “R. Massa” per gli aspetti di “citizen science” per aumentare la sensibilità sulla qualità ambientale e sull’importanza degli oceani.

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MIRABILIA: torna visibile alla Triennale di Milano!

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MIRABILIA: torna visibile alla Triennale di Milano!

Con la riapertura della Triennale torna l’esposizione Mirabilia, a cura della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.

A ingresso gratuito, sarà fruibile fino al 4 aprile, per il momento dal martedì al venerdì, dalle 11 alle alle 20, con prolungamento fino alle 21:30 il giovedì e il venerdì. Gli ingressi sono contingentati e tutte le norme di sicurezza rigorosamente applicate.

Fondazione Cologni e Triennale Milano hanno avviato una collaborazione per presentare nello spazio della Quadreria di Triennale il ciclo di mostre Mestieri d’Arte e Design. Crafts Culture, che propongono un punto di vista inedito sulle arti applicate contemporanee.

Primo progetto della collaborazione è proprio Mirabilia, che riunisce una serie di oggetti straordinari di grandi artigiani milanesi, tra eredità rinascimentali e alta manifattura contemporanea. In mostra una quarantina di opere che rappresentano i “segreti del mestiere” di atelier artigianali e manifatture presenti a Milano, prodotti in pezzi unici, dal profondo significato artistico e culturale. Opere speciali e significative, oggetti, o per meglio dire “beni”, per i quali il valore del fatto a mano evoca la centralità del talento artigiano e il dialogo con la creatività progettuale per cui Milano è giustamente celebre.

Sin dalla dominazione viscontea e poi sforzesca Milano è stata uno dei centri produttivi più importanti per la creazione di “capolavori”, realizzati spesso con tecniche rare e pregevoli: dai panni auroserici alla lavorazione del cristallo di rocca, dalle armature ageminate ai gioielli e ai merletti, dagli stipi intarsiati agli argenti sbalzati agli strumenti musicali. Questa preziosa eredità è rimasta presente sottotraccia nel tessuto produttivo milanese: e se oggi la metropoli lombarda è la capitale riconosciuta del design e della moda, è anche perché nel suo DNA scorre questa vocazione all’eccellenza artigianale che ha sempre saputo mettersi in dialogo con lo spirito dei tempi, spesso anticipandolo.

La mostra è arricchita da quattro ricercati oggetti rinascimentali, prestati da importanti istituzioni culturali, che si pongono in relazione con la creazione contemporanea. Mirabilia dunque ha anche l’intento di federare, intorno ai valori dell’alto artigianato, le principali istituzioni milanesi legate alle arti applicate come la Fondazione Milano, il Museo Poldi Pezzoli, il Museo Bagatti Valsecchi, la Biblioteca Trivulziana, le Civiche Raccolte di Arti Applicate del Castello Sforzesco, la Civica Scuola di Liuteria del Comune di Milano.

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Un anno de il Muro della Gentilezza a Milano

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Si trova in via Luigi Nono, all’esterno del Tempio del Futuro Perduto e con la pandemia ha favorito, sempre di più, l’incremento di oggetti donati per i più bisognosi. Avete già indovinato? Si, stiamo parlando del Muro della Gentilezza.

IL MURO DELLA GENTILEZZA A MILANO

Ha da poco compiuto un anno il Muro della Gentilezza di Milano e ha reso noti i numeri degli oggetti ricevuti: oltre 10 tonnellate di vestiti usati, più di 13.000 libri, 400 coperte invernali, centinaia di giocattoli per bambini di ogni età, letti, materassi, mascherine, passeggini, strumenti musicali e moltissimo altro.

Tutti gli oggetti vengono resi disponibili per i più bisognosi. Il muro della gentilezza è sempre aperto in modo che tutti possano lasciare o ritirare gli oggetti.

Nel corso del 2020 la risposta solidale dei milanesi è andata ad intensificarsi nonostante la pandemia dando vita ad una raccolta che abbiamo avuto non poche difficoltà a gestire. Inizialmente erano principalmente senza fissa dimora, famiglie in stato di necessità e anziani a usufruire dei doni dei milanesi, poi, complice l’arrivo dell’emergenza Covid-19, sempre più famiglie da tutta Milano e hinterland hanno iniziato a fare la fila per chiedere aiuto e sempre più donazioni sono arrivate spontaneamente: non abbiamo mai dovuto lanciare un appello o un invito a dare una mano, manifestazione del fatto che questa città ha un cuore immenso“

racconta Mariangela Vitale, segretaria di Nuovo Rinascimento, il collettivo che gestisce il Muro della Gentilezza e anche delle attività realizzate al Tempio del Futuro Perduto.

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La Regione Lombardia rimodula la strategia vaccinale, focus sui focolai locali

letizia moratti lombardia
letizia moratti lombardia

Rallentare la somministrazione del vaccino ( fino a 6 mesi) per chi è già stato positivo al Covid e, al tempo stesso, concentrarsi sulle zone dove ci sono focolai, per evitare di riempire gli ospedali.

Sui vaccini la Lombardia vuole cambiare strategia.

A spiegarlo, in Consiglio provinciale, dopo aver illustrato la situazione del Bresciano, è stata la vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, Letizia Moratti.  “Abbiamo deciso una rimodulazione della strategia vaccinale e chiesto al ministero – sottolinea – la rimodulazione delle schedule vaccinali per soggetti” che sono stati “positivi al Covid-19, in modo da prevedere o la somministrazione di una sola dose o il posticipo di sei mesi della sua somministrazione, ipotesi validata da dati di letteratura e esperienze in corso. Una risposta positiva ci consentirebbe di avere più dosi di vaccino, ora scarse”. 

Attenzione ai focolai

Si prevede una “rimodulazione della strategia vaccinale come strumento prioritario di contenimento: verranno concentrati nei limiti del possibile e delle linee guida del ministero le vaccinazioni partendo dai Comuni al confine tra la provincia di Brescia e di Bergamo con presenza importante di focolaio e situazione di tensione legata alla saturazione delle terapie intensive locali”.

Si tratta di 120mila abitanti, mettendo insieme tutti i Comuni. “Incominceremo tenendo conto come priorità degli over 80 – ha aggiunto Guido Bertolaso – ma continueremo a vaccinare in tutta la Lombardia. Non si riduce nessuna vaccinazione agli over 80 in Regione”, ha tenuto a precisare più volte Bertolaso. Piuttosto, ha chiarito, “ci si concentrerà su categorie professionali e rivedremo le categorie da aggredire e vaccinare”. Dai territori al confine tra le due province, “andremo man mano verso Brescia. Non abbiamo dimenticato i quattro Comuni in zona rossa, tra cui Bollate: questi 4 Comuni rientrano nelle attività di vaccinazione”, ha aggiunto. “Cercheremo di utilizzare le poche munizioni che abbiamo a disposizione e moduleremo quel poco che abbiamo in modo da concentrarlo là dove dobbiamo contrastare il più possibile il nemico”.

Allungare i tempi per la seconda dose

Secondo Bertolaso, “possiamo allungare il lasso di tempo tra la prima e la seconda dose, anche dopo i canonici 21-28 giorni per Pfizer e Moderna. Per Astrazeneca sappiamo che si può andare tranquillamente a 90-100 giorni tra la prima e la seconda dose”. Una strategia già utilizzata in Israele e in Inghilterra. In questo modo, secondo Bertolaso, “sarebbe possibile raddoppiare la disponibilità dei vaccini andando a immunizzare più cittadini possibili”. Si parte giovedì.

Al 21 febbraio in Lombardia 354.450 persone hanno ricevuto la prima dose (3,53%), 236.262 anche la seconda dose (2,36%).

Si tratta di operatori sanitari, personale del soccorso, pazienti e operatori delle Rsa e ora gli over 80.

E i dati mostrano che lì dove la vaccinazione è stata più completa, cioè nelle case di riposo, la curva dei contagi è praticamente crollata. Anche in provincia di Brescia.   

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Kuiri, sharing kitchen raddoppia a Milano

Vetrina via Melchiorre Gioia 1
Vetrina via Melchiorre Gioia 1

KUIRI, SHARING KITCHEN RADDOPPIA A MILANO

A Milano ormai c’è proprio di tutto. E in un settore che ha sofferto e sta soffrendo ancora molto come quello della ristorazione, reinventarsi non solo fa bene ma diventa anche necessario.                                                                                                                    A ottobre 2020, in zona Solari è nato il primo servizio di Kitchen sharing e ora, a distanza di poco tempo, il successo raggiunto ha permesso di arrivare ad aprire il secondo punto in città. “Kuiri”, il servizio di Kitchen sharing inaugurato lo scorso ottobre, apre il suo secondo laboratorio milanese in via Melchiorre Gioia, in una zona molto strategica della città, a cavallo tra il Palazzo Lombardia e il passaggio luminoso di Porta Nuova.

È una struttura di ben 400 mq che, a partire dai primi di aprile, ospiterà in un primo momento 8 “Smart kitchen” ripartite su due livelli, per poi aggiungerne in seguito altre due nel piano inferiore, dedicate a Brand sperimentali. L’obiettivo finale è arrivare ad avere in totale 20 Virtual brand, due per ogni postazione. Tutto questo, a pochi mesi dall’apertura del primo Kuiri Lab in via California (zona Solari), dove ormai operano stabilmente 5 Virtual brand che offrono servizi di delivery e take away. A differenza delle tradizionali Dark Kitchen, il servizio promosso da “Kuiri”, infatti, offre cucine a vista che, oltre a permettere al cliente di vedere cosa succede al loro interno, consentono anche il servizio d’asporto.

Il format si articola in spazi di circa 15 mq attrezzati con le migliori tecnologie a supporto: le cucine preallestite sono comprensive di zona per il lavaggio e deposito per lo stoccaggio, ma anche di un servizio di pulizie delle zone comuni, con possibilità di personalizzazione in base alle esigenze del Brand, un servizio di sorveglianza, nonché un servizio di assistenza costante e di formazione per l’utilizzo del software gestionale. Un pacchetto completo, insomma, al quale è possibile accedere con un investimento iniziale davvero contenuto.

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SANREMO 2021, svelati i cachet del Festival. Ecco quanto prenderà Ibrahimovic

amadeus sanremo ibrahimovic lukaku
amadeus sanremo ibrahimovic lukaku

SANREMO 2021 – Sono stati svelati da poco i compensi del conduttore Amadeus e degli altri protagonisti che animeranno le serate rigorosamente senza pubblico.

Dopo qualche polemica, che secondo alcuni avrebbe persino portato Amadeus a presentare le dimissioni da conduttore del Festival, alla fine il Festival di Sanremo 2021 si farà.

Come ogni anno, c’è molta curiosità riguardo le cifre che i protagonisti del festival andranno a percepire per la loro presenza a Sanremo 2021.

E chissà se anche questa volta si accenderanno le polemiche dei cittadini italiani sui compensi, trattandosi di somme erogate da un servizio pubblico.

Ma quanto guadagneranno quest’anno Amadeus e gli altri?

 Andiamo a scoprirlo di seguito.

Pubblicati i compensi del conduttore Amadeus e gli altri protagonisti

Le prime informazioni riguardo i cachet di Sanremo 2021 sono state fornite dal giornale Libero, che ha in primo luogo confermato come il compenso per Fiorello e Ibrahimovic, entrambi presenti per tutta la durata del festival, sarà rispettivamente di 250 mila euro per il comico, e 200 mila euro per il calciatore del Milan.

Per quanto riguarda Amadeus invece, il compenso previsto per la sua conduzione dovrebbe rimanere identico a quello dello scorso anno, per un totale di circa 400 mila euro. C’è poi la questione di Elodie e Achille Lauro.

I due artisti, infatti, saranno dei veri e propri conduttori anche se per loro il cachet previsto è molto più basso, in quanto gli si richiede un impegno minore rispetto agli altri partecipanti.

La cifra stabilita per Elodie dovrebbe essere di circa 25 mila euro, la stessa inoltre proposta a Diletta Leotta per la sua partecipazione al Festival. Nessuno invece è ancora riuscito a scoprire la cifra che andrà a percepire Achille Lauro, anche se il sospetto è che tutto sommato sia identica a quella percepita dalla sua collega.

Ma al di là dei costi degli ospiti, chi sarà il favorito alla vittoria finale del Festival?

Ecco le previsioni a pochi giorni dall’inizio della kermesse.

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REEVO: in arrivo dagli USA la bici senza raggi del futuro!

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REEVO: in arrivo dagli USA la bici senza raggi del futuro!

Reevo, progettata negli USA e prodotta in Malesia, è con ogni probabilità quella che per il momento possiamo chiamare la bici del futuro. Elettrica e dal design estroso,  vede infatti unirsi al telaio, due ruote senza raggi né mozzi. Secondo i progettisti, Revoo sarebbe infatti in grado di muoversi grazie all’utilizzo di un doppio cerchione: uno mobile che mantiene il pneumatico e l’altro fisso, dotato di cuscinetti che permette alla ruota di scorrere.

Il telaio fatto di alluminio resistente, ha un peso di circa 25kg e permette il trasporto di una persona che arriva fino ai 120kg. Inoltre, il motore permette di arrivare a una velocità massima di 25 km/h: negli Usa sarà disponibile anche un secondo modello che consentirà di raggiungere i 64 km/h. Ma non finisce qua. Sono infatti presenti anche dei sensori di movimento e fari led installati direttamente sulle ruote. Trattandosi poi di un gioiellino raro, Reevo è stata poi munita di un sistema di antifurto basato sull’ autenticazione biometrica con il quale si può mettere in moto la bici solo conseguentemente alla scansione dell’impronta digitale del proprietario. A tutto questo si aggiunge un modulo GPS che permette di tracciare ogni spostamento. Infine la scheda tecnica informa che la batteria di Reevo consente di percorrere 60 km con una ricarica completa. Il prezzo? Si parla all’incirca di 1.877 euro.

VI ABBIAMO CONVINTI?  Se si e siete disposti a spendere questa “modica cifra” non vi resta che preordinare questa meraviglia, cliccando qui.

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MILANO: l’arte fotografica di Tina Modotti presto al Mudec

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MILANO: l’arte fotografica di Tina Modotti presto al Mudec

Tra le mostre in arrivo, da segnare in calendario, c’è sicuramente quella di Tina Modotti al Museo delle culture di Milano (MUDEC). Tina è stata una fotografa, attivista e attrice italiana che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della fotografia contemporanea.
I suoi celebri scatti, che compongono le collezioni dei più importanti musei del mondo, sono il simbolo di una donna emancipata e moderna, la cui arte fotografica è indissolubilmente legata al suo impegno sociale.

MILANO:  l'arte fotografica di Tina Modotti presto al Mudec
Poverissima e costretta ad emigrare, Tina avrebbe potuto seguire la carriera di attrice, e sfruttare la sua rara bellezza per il facile ottenimento di agi economici ma la sua scelta di libertà la porta invece verso lo studio e l’approfondimento delle sue innate doti artistiche. Ed è proprio attraverso la fotografia e l’impegno civile soprattutto in Messico, Paese che l’aveva accolta e di cui divenne un’ icona, che riesce a esprimere i suoi ideali di libertà. Durante la sua breve vita, insieme al compagno Vittorio Vidali, si batte in prima linea per un’umanità più libera e giusta, per portare soccorso alle vittime civili di conflitti come la Guerra di Spagna. Non potrà mai tornare nella sua amata terra natale a causa delle sue attività antifasciste e di una morte prematura avvenuta ad appena 46 anni, alla quale resero omaggio artisti come Picasso, Rafael Alberti e Pablo Neruda che le dedicò una celebre poesia.

La mostra, di cui non si conoscono ancora le date certe, offrirà un centinaio di fotografie, stampe originali ai sali d’argento degli anni Settanta, lettere, documenti e video che avvicineranno il pubblico a questo spirito libero che attraversò miseria e fama, arte e passione politica, arresti e persecuzioni, ma che suscitò ammirazione per il pieno e costante rispetto di sé stessa, del suo pensiero e della sua libertà.

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MANTOVA: Palazzo Te dedica il 2021 alla celebrazione del mito di Venere

Palazzo Te Mantova
Palazzo Te Mantova

MANTOVA: Palazzo Te dedica il 2021 alla celebrazione del mito di Venere

Dalla Venere pudica a quella nuda e perfetta, poi la Venere coinvolta nel matrimonio con l’anziano Vulcano o travolta dalla passione erotica con Marte. La Venere delle stagioni e quella dei travestimenti nei personaggi di favole antiche, diventando di volta in volta simbolo dell’amore, della fecondità, e, per eccellenza, della femminilità, ma soprattutto della rinascita. Un tema quanto mai attuale in tempi in cui si è alla ricerca di spunti per ricominciare, riprendersi, trasformarsi dopo la catastrofe mondiale della pandemia. Definito anche ‘il sacrario di Venere’, con le sue oltre 25 rappresentazioni della dea tra stucchi e affreschi, Palazzo Te, a Mantova dedica al mito il 2021 tre grandi progetti espositivi, sotto il titolo ‘Venere Divina-Armonia sulla terra‘ che si articolerà dal 21 marzo al 12 dicembre.

Gli eventi, organizzati da Fondazione e Museo Civico di Palazzo Te, e promosso dal Comune di Mantova con il patrocinio del Mibact e con il contributo di Fondazione Banca Agricola Mantovana, partiranno proprio da una ricognizione sul patrimonio iconografico del cinquecentesco edificio mantovano. Fino a creare incontri con alcuni dei grandi capolavori dell’arte occidentale provenienti da importanti musei europei, dai dipinti di Cranach, Guido Reni, Tiziano (con il suo splendido Venere che benda Amore, conservato alla Galleria Borghese di Roma), e Dosso Dossi, sculture, arazzi e libri.

MANTOVA: Palazzo Te dedica il 2021 alla celebrazione del mito di Venere

Ad inaugurare il percorso espositivo il 21 marzoVenere a Palazzo Te‘ (che resterà allestito fino alla chiusura del 12 dicembre). Sarà possibile riscoprire la dea dell’Olimpo nelle varie raffigurazioni, come la sontuosa stanza di Amore e Psiche, fra gli ambienti più decorati da Giulio Romano e dai suoi allievi.

Dal 22 giugno al 5 settembre, sarà invece esposto il capolavoro di Tiziano, ‘Venere che benda amore‘, in prestito dalla Galleria Borghese di Roma. Il quadro, datato tra il 1560 e il 1565, negli ultimi anni di vita dell’artista, è considerato uno dei dipinti più affascinanti anche perché di difficile interpretazione e lettura.

Il 12 settembre apre l’ultima parte (fino al 12 dicembre), la mostra ‘Venere. Natura ombre e bellezza‘, allestita grazie a prestiti da musei internazionali. In questa sezione ecco la dea nella visione iconografica italiana ed europea del Cinquecento. La mostra conclusiva dà anche il titolo al convegno che si svolgerà il 16 aprile, sempre a Palazzo Te (con diretta streaming). Nel convegno il mito analizzato in tutte le sue forme e in particolare per la sua capacità di sopravvivere dalla mitologia greca fino a diventare modello di confronto per le donne nell’esplosione di collezionismo di ritratti del Cinquecento. Erano anche gli anni in cui tra gli artisti affiorò l’idea che una bellezza contemporanea potesse prestare non solo il volto ma anche il corpo a Venere. Al punto che il re di Francia, Francesco I, ricevendo in dono dal marchese di Mantova una Venere di Lorenzo Costa, si informò subito se la modella fosse stata una dama di corte.

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“EPILOGUE”: così dopo 28 anni, i Daft Punk annunciano la loro separazione

Daft Punk
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“EPILOGUE”: così dopo 28 anni, i Daft Punk annunciano la loro separazione

Epilogue” è un video di 8 minuti, pubblicato ieri sui canali social del duo francese per annunciare ufficialmente la loro separazione. Si sciolgono così, dopo 28 anni di musica insieme, i Daft Punk. Il duo di dj francesi, formato da Thomas Bangalter e Guy-Manuel de Homem-Christo produceva musica insieme dal 1993.

"EPILOGUE": così dopo 28 anni, i Daft Punk annunciano la loro separazione Si può dire che i Daft Punk rimarranno senz’altro per sempre uno dei nomi più importanti del French touch, la declinazione francese del pop elettronico che li ha portati a scalare le  vette di tutte le classifiche anche negli ultimi anni, grazie alle collaborazioni con Pharrell Williams e Nile Rodgers degli Chic per Get Lucky e con Giorgio Moroder per Giorgio by Moroder.

Al momento, rimangono ancora sconosciuti i motivi dello stop alla loro attività musicale insieme.

 

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SUITE FRA GLI ALBERI: la ripartenza creativa e green di Park Hotel Olimpia

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SUITE SUGLI ALBERI: la ripartenza creativa e green di Park Hotel Olimpia

Una suite fra gli alberi sovrastata nella camera da letto da una cupola di vetro per poter scrutare le stelle e vivere a contatto con la natura, un’altra in legno realizzata sempre nel bosco, a 5 metri da terra, fra querce e faggi. Creatività, tecnologia, green: queste le ‘armi’ per combattere la pandemia, che ha travolto il settore turistico, dell’albergo Park Hotel Olimpia a Brallo di Pregola, in provincia di Pavia.

SUITE FRA GLI ALBERI: la ripartenza creativa e green di Park Hotel OlimpiaLa struttura ha riaperto i primi di febbraio dopo un periodo drammatico per il comparto. Di proprietà, e gestita dalla famiglia Bariani-Alberti – che ha una storia ricca di avventura come nelle migliori tradizioni italiane – ha alcuni obiettivi dichiarati: la resilienza, cioè la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici, l’attenzione alla salute, con sanificazioni in perossido d’idrogeno come consentito dalla legge, e il mantenimento dei livelli occupazionali altra nota dolente del Covid.

Le camere sono state realizzate dall’architetto Luigi Bariani, 71 anni, marito di Luigina Alberti, 69, figlia del costruttore Giovanni Alberti (quattro volte campione italiano di automobilismo in categorie diverse) che nel 1968 ha edificato l’hotel ed è scomparso nel 2019. Oggi vi lavorano anche i nipoti Camilla e Jacopo, lei 37 anni, economista, e lui, ingegnere meccanico alla Maserati di Modena dove progettava cambi fino a due anni fa.

SUITE FRA GLI ALBERI: la ripartenza creativa e green di Park Hotel Olimpia “Abbiamo accusato il colpo del coronoravirus e per reagire abbiamo scelto di sfruttare il cosiddetto turismo di prossimità – spiega Jacopo Bariani -. Abbiamo pensato di fare qualcosa di innovativo, di unico nel nostro Paese con la tipica capacità di reagire degli italiani. Creatività, originalità, ma anche tecnologia avanzata. Non scordando che si deve garantire l’occupazione ai lavoratori”.

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“SAFE TRICK”: bere con la mascherina, ora si può!

matteo bottin safe trick6 sempionenews
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“SAFE TRICK”: bere con la mascherina, ora si può!

Si chiama Matteo Bottin, il giovane imprenditore di Legnano che ha brevettato la Safe Trick, ovvero la valvola protettiva con tappo richiudibile che, applicata correttamente alla mascherina, permette l’utilizzo di una cannuccia con la quale poter bere. Matteo gestisce una società di servizi di logistica ed è un appassionato di invenzioni. Così, nei mesi di lockdown, pensa ad un piccolo congegno che permetta di bere in pubblico anche senza togliere la mascherina. “In questo periodo, uno dei momenti in cui ci troviamo maggiormente esposti al rischio di contagio – spiega Matteo – è quando abbassiamo la mascherina per compiere azioni che fanno parte della vita quotidiana. Ho pensato, quindi, che servisse un qualcosa che potesse essere la soluzione e cioè consentire in sicurezza di poter bere senza togliere la mascherina.”

La Safe Trick prende come modello di riferimento le valvole respiratore che ci sono già in commercio: si smonta ed è applicabile ad ogni modello di mascherina. Inoltre, contiene al suo interno una guaina in spicchi che funge da ulteriore schermo di protezione perché aderendo il più possibile all’elemento inserito, riduce il rischio di infiltrazione.

La valvola è acquistabile su Amazon a poco più di 12 euro.

 

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COVID: La Statale di Milano è pronta a depositare il brevetto per il Vaccino

Festa del Perdono Facciata Milano scaled
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COVID: La Statale di Milano è pronta a depositare il brevetto per il Vaccino

“La Statale di Milano è pronta a depositare il brevetto per il vaccino contro il Covid”: è quanto ha annunciato Gianvincenzo Zuccotti, preside della facoltà di Medicina dell’Università Statale di Milano in un’intervista per il quotidiano la Repubblica.
Zuccotti ha spiegato che “abbiamo concluso la fase in vitro e abbiamo iniziato i test sugli animali. Una volta depositato il brevetto, cercheremo un’azienda che voglia svilupparlo e si passerà ai volontari” e quindi “se troviamo un’azienda interessata a partire subito con lo studio, entro la fine del 2021 potremmo già avere dei risultati“.

“Rispetto ai vaccini già prodotti – prosegue Zuccotti – potrebbe sicuramente raggiungere più facilmente le parti del mondo più povere, tagliate fuori da quelli approvati fino ad oggi, perché può essere conservato facilmente. Ma non posso aggiungere di più prima del deposito del brevetto”.
Il Presidente si è augurato che gli sforzi nella ricerca della Statale non vadano sprecati, ricordando il tampone salivare molecolare ideato da un gruppo di studiose dell’università: “Il ministro della Salute francese ha reso un tampone salivare come il nostro gratuito per tutti. Qui, nonostante la nostra attività documentata da tempo, nulla. Ed è un peccato perché in un momento in cui c’è bisogno di liberare personale per le vaccinazioni..”

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NUOVO DECRETO: stop spostamenti fino al 27 marzo, ecco le novità

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Il Consiglio dei ministri ha approvato, a quanto si apprende da fonti di governo, il decreto legge Covid. Il provvedimento proroga il divieto di spostamenti tra Regioni fino al 27 marzo. Tra le novità previste dal decreto, anche lo stop agli spostamenti in zona rossa verso abitazioni private. Resta invece nelle zone gialle e arancioni la possibilità, una sola volta al giorno, di spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le 22, in massimo due persone, con i figli minori di 14 anni.

Divieto di spostarsi fino a primavera

È il primo provvedimento sulla crisi pandemica del governo Draghi. Il vertice a Palazzo Chigi è iniziato intorno alle 10. L’obiettivo delle nuove misure è arginare la diffusione del Coronavirus e ridurre i rischi legati alle varianti Covid.

Le proposte delle Regioni in vista del prossimo Dpcm

Il ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini, secondo quanto si apprende, ha illustrato in Consiglio dei ministri le proposte messa a punto dalle regioni per la gestione dell’emergenza Covid. Le richieste sono state poi inviate dagli uffici del ministro a tutti i ministeri. Le proposte, sintetizzate in un documento, sono state delineate dai governatori delle Regioni in occasione di un vertice in videoconferenza con Speranza e Gelmini, che si è svolto domenica 21 febbraio. La richiesta dei presidenti delle Regioni è di inserire queste soluzioni nel prossimo Dpcm (quello attualmente in vigore scadrà il 5 marzo). Le Regioni chiedono misure nazionali di base «omogenee, come avviene nel resto del mondo, che superino l’attuale zonizzazione», salvo prevedere misure più stringenti per specifici contesti territoriali laddove i parametri rilevino significativi scostamenti.

Ristori subito

Tra le proposte avanzate dai governatori al governo, anche quella che riguarda ristori più rapidi e tempestivi, a qualsiasi livello, per le attività economiche che vengono colpite dalle misure restrittive adottate sia a livello nazionale, sia locale. «In via strutturale, lo stesso provvedimento che introduce restrizioni per il Paese e poi restrizioni particolari per singoli territori – si legge nel documento approvato dalla Conferenza – deve anche attivare gli indennizzi e salvaguardare le responsabilità, garantendo la contestualità a prescindere da chi adotta il provvedimento». I presidenti di Regione hanno chiesto di inserire nella cabina di regia politica – non quella del monitoraggio del contagio – anche i ministri economici «al fine di dosare gli impatti delle decisioni sui cittadini e le imprese».

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ADECCO: ecco i dieci profili lavorativi specializzati più richiesti sul mercato

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Il mondo del lavoro è in continua evoluzione e spesso il sistema educativo non riesce a tenere il passo. Avere una panoramica aggiornata dei ruoli e delle mansioni realmente richiesti dalle aziende e dai datori di lavoro è quindi fondamentale: Adecco, azienda attiva nella selezione del personale, ha stilato una lista dei dieci profili che in futuro saranno sempre più ricercati.

Broadband Architect ,  Il “regista” della tv via web – Nuova figura dei canali di informazione e più in generale del settore comunicativo, il Broadband Architect è l’architetto della televisione via web. Si occupa delle innovazioni interattive della rete e della cura dei contenuti. È una figura ricercata perché coniuga il mondo della rete e le sue novità con il settore più classico della televisione. Il Broadband Architect deve possedere un’ottima conoscenza di entrambi i canali d’informazione e preferibilmente aver conseguito una laurea in Comunicazione, Sistemi Informativi e Informatica applicata alla comunicazione multimediale.

Category Manager, il responsabile di prodotti dall’acquisto alla vendita – Il Category Manager è un esperto di marketing che studia il consumatore: cerca di capire quali prodotti gli interessano di più, all’interno della categoria di cui si occupa. Inquadra poi il modo migliore per esporre i prodotti, il prezzo più conveniente, le promozioni da prendere in considerazione e i risultati di vendita ottenuti. La figura professionale si occupa inoltre degli acquisti e delle scorte a disposizione. In sintesi, è il responsabile dell’intero percorso che inizia con l’acquisto di una categoria di prodotti e si conclude con la loro vendita. Per essere selezionati per questo ruolo, è utile aver conseguito una laurea magistrale a indirizzo economico o statistico, con specializzazione in Marketing e Comunicazione. Sono poi importanti la padronanza di una o più lingue straniere e la conoscenza delle normative che regolano il settore vendite.

Cloud Architect, l’esperto di sistemi informatici distributivi – Questa figura è un architetto che si occupa di progettare e costruire ambienti cloud scalabili e resilienti, quindi facilmente gestibili, in grado di rispondere al cambiamento e che si adattino alle esigenze di business di un’impresa. Sempre più spesso infatti le aziende devono far migrare i propri dati nei public cloud, un’esigenza che al momento viene soddisfatta attraverso consulenze esterne. In futuro però sarà indispensabile poter disporre di queste figure anche all’interno dell’azienda. Chi vuole intraprendere la carriera di Cloud Architect, ovviamente deve conoscere i sistemi di cloud computing architecture e delle soluzioni IT più rilevanti, ma deve possedere anche una buona comprensione del back-end e delle sue risorse a basso livello: dalle reti, allo storage, all’hypervisor, in modo da fornire alle aziende soluzioni sicure.

Data Scientist, l’analista che fa crescere l’azienda – Il compito di questa figura è l’organizzazione e l’analisi di grandi quantità di dati. Questi big data sono di due tipi: i dati strutturati e i dati non strutturati. I primi sono organizzati per categorie e possono essere ordinati automaticamente da un sistema (per esempio i dati sul traffico di un sito web), i secondi sono più difficili da classificare perché sono input di persone (recensioni di clienti, messaggi sui social, etc). Sono proprio i dati non strutturati a rendere necessaria la figura del Data Scientist. Per essere selezionati è necessario essere in possesso di una laurea e avere competenze trasversali in base al settore in cui si lavora. Le principali skills richieste sono programmazione, analisi quantitativa, comprensione del prodotto, comunicazione e capacità di lavorare in team.

Energy Manager, un lavoro all’insegna del risparmio energetico – Professione nata in seguito alla crisi petrolifera del 1973, si è ridefinita nell’ultimo decennio con l’introduzione di specifiche normative sul risparmio di energia. I suoi punti di forza, oltre alla competenza tecnica e professionale, sono la capacità di dialogo con la struttura operativa e l’interesse a perseguire una reale politica aziendale di conservazione dell’energia. Per diventare un Energy Manager, è necessario aver presente i processi di produzione dei beni e avere un’approfondita conoscenza delle tecnologie idonee a conseguire un uso razionale dell’energia. Questa figura deve infatti elaborare progetti di investimento, da presentare alla direzione, insieme alla valutazione del loro ritorno economico.

Growth Hacker, il pirata richiesto nella Silicon Valley – Il “pirata della crescita” si occupa di ideare e sviluppare le strategie di crescita per la propria azienda. È una figura cross tra un ingegnere informatico e un esperto di marketing, ma deve anche saper gestire i canali social ed essere un ottimo content writer. Per ottenere risultati brillanti con budget ridotti deve sapersi muovere bene nel campo dell’ottimizzazione Seo, del content ed email marketing e della pubblicità. È quindi una figura trasversale all’interno dell’azienda che fa della multidisciplinarietà il suo punto di forza. Le sue competenze devono spaziare dal coding alla data analysis, dalla finanza al marketing, mantenendo un forte spirito imprenditoriale.

Plant Manager, l’occhio vigile delle fabbriche 2.0 – In Italia è il responsabile di stabilimento, il capo progetto o il manager di prodotto: è la figura che organizza le operazioni quotidiane degli impianti di produzione aziendali. Si occupa dei lavoratori, assegnando funzioni e ruoli, definendo orari di lavoro e produzione, formando i neo assunti. Raccoglie e analizza i dati di produzione per trovare eventuali spazi di miglioramento; si occupa della sicurezza dei lavoratori e quella degli impianti; monitora le apparecchiature di produzione. Chi vuole diventare un Plant Manager, deve avere nel cassetto almeno una laurea triennale in Ingegneria Industriale o in Gestione Aziendale.

Il Project Manager fa dialogare il progettista con le imprese – Il Project Manager è il responsabile di progetto, il suo core business è offrire consulenza ai committenti con l’obiettivo di difendere l’idea progettuale. È il “traduttore” del progetto, che si interfaccia quotidianamente con le imprese di costruzione e le pubbliche amministrazioni. Tutto ciò deve essere svolto assicurando il rispetto dei costi, dei tempi e della qualità del progetto. Per questo ruolo, le aziende cercano profili che abbiano una laurea in Economia, Marketing o Comunicazioni. Importanti sono anche le capacità relazionali, la creatività e l’inventiva, caratteristiche proprie dei laureati in studi umanistici (meglio se con un’esperienza sul tema della progettazione nel proprio curriculum).

Scrum Master, il coordinatore che sa comunicare – È un supervisore che non ha ruoli di comando, bensì di coordinamento, e per questo è chiamato “leader servitore”. Il suo compito è aumentare l’efficienza e il lavoro di chi è impegnato nello sviluppo di un progetto. È una persona capace di facilitare l’adozione delle pratiche Scrum (framework agile per la gestione del ciclo di sviluppo del software), non di imporle. Per lo stesso motivo deve essere una persona autorevole, ma non autoritaria, con spiccate doti comunicative e relazionali.

UX Designer: il cliente al primo posto – Secondo una ricerca di Talent Garden, questa sarà tra le professioni più ricercate dalle aziende nei prossimi tre anni. Lo User Experience (in breve UX) Designer si occupa degli utenti della propria azienda: analizza e interpreta il loro comportamento, le dinamiche e il contesto in modo da costruire un’esperienza positiva per il consumatore finale. In particolare progetta l’esperienza di un utente relativa all’uso di un prodotto digitale. L’obiettivo principale del professionista è migliorare la relazione tra consumatori e prodotti: è l’anello di congiunzione tra i bisogni dell’azienda e quelli dell’utente. Spesso il background della figura è un misto tra studi umanistici (Psicologia, Ergonomia cognitiva, Semiotica), Marketing Digitale e Design.

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