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giovedì, Agosto 7, 2025
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Milano: una città in trasformazione continua, tra disuguaglianze e solitudine

Milano: una città in trasformazione continua, tra disuguaglianze e solitudine

Milano: una città in trasformazione continua, tra disuguaglianze e solitudine

Milano, la città del lavoro e delle opportunità, è da sempre in perenne trasformazione. Le forti dinamiche sociali e economiche stanno plasmando una metropoli che, negli ultimi anni, vede crescere le differenze e spinge chi ha meno risorse e famiglie numerose lontano dal centro. Non solo fuori dalla cintura urbana, ma spesso anche oltre l’area metropolitana. Milano si sta trasformando in una città in cui la sostenibilità economica per molte famiglie diventa un miraggio sempre più distante.

Una popolazione che cambia

Secondo i dati più recenti, gli anziani e le persone con un background migratorio rappresentano oggi circa il 45% della popolazione milanese. Questa cifra riflette una città sempre più divisa e popolata da chi, per diversi motivi, fatica a mantenere un tenore di vita dignitoso. Le difficoltà economiche e il costo della vita hanno spinto sempre più cittadini a vivere soli, rimandando il momento di mettere su famiglia. In una Milano dove il lavoro è il motore principale della vita, fare figli diventa spesso una scelta non percorribile.

Il lavoro al centro, la famiglia in attesa

«Non si viene a Milano per fare figli», ha dichiarato il professor Francesco Longo del Cergas della Bocconi durante il Forum del Welfare del Comune, inaugurato ieri a Base, in via Bergognone. Il motivo? Milano non è una città sostenibile per le famiglie, soprattutto dal punto di vista economico. Il 45% dei lavoratori italiani dipendenti non supera un reddito mensile di 1.500 euro, una cifra che rende difficile far fronte ai costi della vita nella metropoli. E per i lavoratori stranieri, la situazione è ancora più critica: il 90% non riesce a guadagnare più di questa soglia.

Una Milano per chi?

Questo scenario pone una domanda cruciale: per chi è davvero Milano? La città del lavoro e del business, che da sempre attira talenti e professionisti, rischia di escludere chi non riesce a sostenere un’economia in continua crescita, ma senza adeguati supporti per le famiglie. La spinta verso una popolazione sempre più composta da single e persone anziane, che lottano per rimanere nel tessuto urbano, mette in evidenza la necessità di un ripensamento del welfare cittadino. Una sfida che il Comune e le istituzioni stanno cercando di affrontare con iniziative come il Forum del Welfare, ma che richiede soluzioni concrete e a lungo termine.

In conclusione, Milano continua a essere il simbolo del dinamismo italiano, ma con un costo sempre più alto. Una città che, per molti, è sinonimo di opportunità e crescita professionale, ma che rischia di diventare un luogo inaccessibile per chi sogna di mettere radici e costruire una famiglia.

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Milano, la città dai costi in continua crescita: affitti, asili, spesa e bollette in aumento

Milano: i costi della vita in crescita costante
Milano: i costi della vita in crescita costante

Milano: i costi della vita in crescita costante
Negli ultimi dieci anni, il costo della vita a Milano ha subito notevoli aumenti in vari settori. Affitti, spesa, bollette e trasporti sono tra gli elementi che hanno visto un’impennata.

Un carrello della spesa più caro

Dal 2015 a oggi, i prezzi degli alimentari hanno continuato a crescere. Se confrontiamo con il periodo post-Expo (base 100), il costo è ora pari a 127,1. Ciò significa che, per fare la spesa settimanale, nel 2024 servono più di 127 euro rispetto ai 100 del 2015. Questo aumento si è verificato soprattutto tra il 2022 e il 2023, dopo la pandemia, e il 2024 non ha mostrato segnali di miglioramento.

Affitti in costante aumento

Anche il mercato degli affitti non dà tregua. Nel 2015, un affitto medio era di circa 1.000 euro, ma oggi supera facilmente i 1.200 euro. Molte persone si trovano costrette a valutare soluzioni nelle zone periferiche o addirittura fuori Milano.

Bollette energetiche più care

L’aumento dei costi energetici ha avuto un forte impatto sul bilancio familiare. Dal 2022, con la crisi energetica, le bollette di luce e gas sono salite del 76% rispetto a dieci anni fa. Questo ha reso più difficile per molte famiglie riscaldare le proprie case senza pesare eccessivamente sul portafoglio.

Aumento delle rette scolastiche e dei trasporti

Le rette degli asili hanno registrato un aumento del 23% negli ultimi dieci anni. Questo incremento ha portato molte famiglie a scegliere tra coprire i costi dell’istruzione dei propri figli o sostenere altre spese importanti. Anche i costi dei trasporti sono cresciuti del 30%, complicando la vita di chi si sposta quotidianamente per lavoro o altre necessità.

Ristorazione: costi in salita

Anche bar e ristoranti hanno visto un aumento dei prezzi. In dieci anni, i costi sono cresciuti del 27%. Questo rende ogni pausa caffè o pranzo fuori casa più costoso rispetto al passato.

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Langosteria: il segreto di un successo stellare

Langosteria: il segreto di un successo stellare

Langosteria: il segreto di un successo stellare

Il ristorante fondato da Enrico Buonocore continua a essere un punto di riferimento nonostante i prezzi da locale stellato. Ma qual è il segreto dietro questo successo?

Un’esperienza che va oltre il cibo

Langosteria non è solo un ristorante, ma una vera e propria community. Enrico Buonocore ha spiegato che l’obiettivo è far sentire i clienti accolti in un ambiente caldo e familiare, lontano dalla rigidità tipica dei ristoranti di lusso. Il focus non è solo sulla qualità del cibo, ma anche sull’atmosfera e sull’accoglienza, creando un’esperienza che fa tornare i clienti.

Una struttura aziendale solida

Dal 2015, Langosteria è organizzata come una vera azienda, con ruoli definiti e una struttura precisa. Questo approccio ha permesso al brand di crescere a livello internazionale, con sedi in città come Parigi e progetti in espansione verso nuove mete. Nonostante i prezzi elevati, la formula vincente sta nell’offrire un’esperienza di lusso accessibile, dove il sorriso e l’accoglienza fanno la differenza.

Un modello di lusso senza rigidità

Il ristorante mantiene prezzi simili a quelli dei locali stellati, ma senza la freddezza spesso associata a questi ambienti. I clienti non si preoccupano del conto, ma si concentrano sul piacere dell’esperienza, proprio come accade con prodotti di lusso. Moncler ha investito in Langosteria, confermando la sua posizione nel segmento luxury.

Crescita interna e valorizzazione delle persone

Un altro punto di forza di Langosteria è il valore dato alle persone: molti dei manager attuali sono ex camerieri o cuochi che hanno fatto carriera all’interno dell’azienda. Questa filosofia di crescita interna ha creato una squadra motivata e affiatata, che condivide gli stessi valori.

Langosteria è molto più di un ristorante: è una comunità che punta all’eccellenza, un esempio di come il lusso possa essere accessibile e accogliente allo stesso tempo.

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“Pink Floyd History”: concerto tributo a Milano

Pink Floyd History

Concerto tributo ai Pink Floyd

Giovedì 20 aprile 2025, alle ore 21.00, torna in scena al Teatro Repower di Assago (Milano), il concerto Pink Floyd History, che fa viaggiare gli spettatori attraverso 50 anni di creatività musicale di una delle band che hanno definito la storia della musica mondiale.

Dal debutto con The Piper at the Gates of Dawn fino ai capolavori di The Wall e oltre, lo show attraversa cinquant’anni di musica che hanno profondamente segnato la storia del rock, con una cura meticolosa per i dettagli sonori e visivi.

Attivo dal 2016, “Pink Floyd History” ha conquistato il pubblico europeo grazie al talento dei musicisti e alla maestosità delle proiezioni e dei giochi di luce. La serata sarà quindi un’occasione unica per rivivere le emozioni di brani iconici come “Wish You Were Here” e “Another Brick in the Wall”, in uno spettacolo che unisce passato e presente con grande rispetto per l’eredità artistica dei Pink Floyd.

Biglietti: poltronissima vip 43 euro; poltronissima 36 euro (visibilità ridotta 11 euro); prima poltrona 29 euro; seconda poltrona 23 euro (visibilità ridotta 11 euro); terza poltrona 18 euro.

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Percezioni ed esperienze: anche a Milano il Museum of Senses

Museum of Senses

Arriva a Milano il Museum of Senses

Dopo Praga e Bucarest, arriva dal 14 marzo a Milano il Museum of Senses, il Museo dei Sensi, dedicato alle nostre diverse percezioni attraverso esperienze che sono scientifiche, spettacolari e culturali.

Ogni ambiente è progettato per mettere alla prova i limiti della percezione, con installazioni che giocano con la luce, il suono e il tatto. Un’occasione per riscoprire i propri sensi e lasciarsi affascinare dalle infinite possibilità della percezione umana.

“All’interno del nostro museo, come suggerisce il nome stesso – ha aggiunto Giulia Gallinaro, museum manager del Museum of Senses di Milano – ci sarà la possibilità di esplorare i sensi attraverso delle installazioni immersive. Noi pensiamo sempre ai cinque sensi, ma in realtà i sensi sono di più, c’è una ricerca continua in questo ambito e oggi gli esperti sono concordi nel dire che possiamo parlare anche di senso dell’equilibrio, di senso della propriocezione, della percezione della temperatura e anche del dolore. All’interno del nostro museo si potranno esplorare tutti questi sensi attraverso delle esperienze”.

Tra le tante installazioni, una delle più affascinanti è la stanza in cui l’acqua sembra scorrere contro ogni logica, sfidando la gravità. Basta fermarsi un attimo per rendersi conto che la vista potrebbe ingannare, mentre l’udito conferma il suono dell’acqua che cade. Poco più in là, una stanza completamente immersa in una luce monocromatica trasforma ogni colore in una singola sfumatura, cambiando la percezione dello spazio e degli oggetti. Un percorso che stimola la curiosità e lascia spazio alla meraviglia.

Per chi ama le sfide, il labirinto di laser richiede destrezza e rapidità per attraversare il percorso senza toccare i fasci di luce. Mentre chi vuole mettere alla prova il proprio coraggio può provare a sdraiarsi su un letto di chiodi, scoprendo il segreto che permette di sostenere il peso del corpo senza alcun dolore. E per chi preferisce un’esperienza più creativa, il grande muro di spilli consente di modellare forme e lasciare un’impronta tridimensionale del proprio corpo.

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Perché il Comune ha fatto marcia indietro sul Salva Milano?

Stop al Salva Milano

Stop al Salva Milano

L’amministrazione comunale di Milano, guidata dal sindaco Beppe Sala, ha deciso di «non sostenere più la necessità di proseguire nell’iter di approvazione della proposta di legge cosiddetta Salva Milano». La norma, che avrebbe dovuto sbloccare lo stallo sull’urbanistica, è stata approvata alla Camera ed è al momento in Senato: il termine per la presentazione degli emendamenti e degli ordini del giorno scade il 12 marzo.

“Gli elementi di novità, e purtroppo di maggiore gravità, descritti negli atti di accusa” nei confronti dell’ex dirigente Giovanni Oggioni, che è stato arrestato, “inducono questa amministrazione a non sostenere più la necessità di proseguire nell’iter di approvazione della proposta di legge cosiddetta ‘Salva Milano'”, sottolinea l’amministrazione, che considera la possibilità di costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario.

Nell’ordinanza di custodia cautelare a carico di Oggioni è riportata una chat tra lui e l’assessore Bardelli in cui quest’ultimo – sei mesi prima di diventare assessore – parlava della necessità di far cadere la giunta di cui poi sarebbe entrato a far parte, accusata di adeguarsi troppo alle contestazioni della Procura. Bardelli è citato anche a proposito delle manovre di Oggioni per far approvare il Salva Milano, la norma per sanare i presunti abusi nel capoluogo lombardo: Marco Cerri, un altro dirigente indagato, afferma di aver dato “in accordo con Guido” il testo dell’emendamento a Tommaso Foti, deputato di Fratelli d’Italia e attuale ministro agli Affari europei.

La parole del Sindaco: “Onestamente, con quello che abbiamo saputo mi è sembrata una cosa onesta e matura fare un passo indietro”. Poi allontana ogni responsabilità sui comportamenti dei dirigenti comunali sotto accusa: gli atti dell’inchiesta, dice, “mi fanno pensare che delle mele marce ci siano”, ma, aggiunge, “dalle ricostruzioni che tutti leggiamo, da un lato abbiamo sostenuto la necessità del Salva Milano, dall’altro lato ci siamo già molto allineati alle contestazioni della Procura. Abbiamo già cambiato modalità, sia nel modo in cui vengono concesse le autorizzazioni sia nei rapporti tra uffici e imprenditori. Dalle intercettazioni sembrerebbe che questo avesse dato fastidio a qualcuno”, afferma. E a proposito del pressing di Oggioni sul Salva Milano taglia corto: “Non ho avuto sospetti che all’interno della struttura dirigenziale ci fosse un comportamento illecito. Oggioni si muove su parti del governo e del Parlamento, e l’avrà fatto ma certamente non in nome del Comune ma per sua iniziativa privata e personale”.

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I Negrita in concerto a Milano

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Concerto Negrita a Milano

Domenica 13 aprile 2025, alle ore 21.00, fa tappa all‘Alcatraz di Milano, il Negrita in Tour 2025 dei Negrita, in cui la band aretina presenta dal vivo il nuovo album di inediti Canzoni per anni spietati, concept album che rappresenta un vero e proprio atto di libertà creativa e di pensiero e che arriva a sei anni di distanza dall’ultimo lavoro in studio.

Il percorso dei Negrita è iniziato nel 1994 con l’uscita del loro album di debutto Negrita. Da allora, la band ha pubblicato 9 album in studio, 3 live album e una serie di hit diventate icone per le generazioni italiane. Brani come Cambio, Ehi Negrita, Mama Mae, Rotolando verso sud, Gioia Infinita, Ho Imparato a Sognare, Magnolia, A Modo Mio e In Ogni Atomo testimoniano la loro prolifica e influente carriera.

Con questo nuovo ciclo di concerti, la celebre band aretina segna il ritorno nei club italiani, presentando un nuovo album di inediti, atteso a sei anni di distanza dall’ultimo lavoro in studio. Dopo il trionfale sold out di settembre all’Unipol Forum di Assago, con cui hanno celebrato i 30 anni di carriera, i Negrita sono pronti a far cantare i fan con una scaletta che unirà i brani storici ai nuovi pezzi come Non Esistono Innocenti Amico Mio, il singolo lanciato di recente.

Biglietti (escluse commissioni) 46 euro posto unico in piedi; terrazzina vip 230 euro.

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Merlata Bloom: 70 posti di lavoro con l’apertura del primo store multibrand in Italia

Merlata Bloom: 70 posti di lavoro con l’apertura del primo store multibrand in Italia

Merlata Bloom, un gigante multibrand apre il suo primo store in Italia: 70 opportunità di lavoro

Un’importante novità è in arrivo per la prossima primavera: l’apertura di un nuovo store e 70 posti di lavoro disponibili. Diversi marchi stanno cercando personale, e una giornata di selezione è stata annunciata per reclutare i nuovi talenti.

Il 13 marzo, Merlata Bloom Milano ospiterà un recruiting day organizzato da Afol Metropolitana, durante il quale ci sarà la possibilità di partecipare a colloqui per oltre 70 opportunità lavorative. L’evento coinvolgerà i brand già presenti nella galleria commerciale, oltre a una nuova apertura che porterà all’assunzione di diverse figure professionali, come confermato dal centro commerciale.

Il nuovo marchio in arrivo

Merlata Bloom ha annunciato l’arrivo di un importante retailer multibrand, alla sua prima apertura in Italia. Anche se il nome ufficiale non è stato ancora comunicato, secondo le indagini di Milanotoday, il marchio sarebbe HalfPrice, un colosso multibrand già presente in numerosi paesi europei come Polonia, Austria, e Repubblica Ceca. Con oltre 130 negozi all’attivo, questa catena offre prodotti di marca a prezzi scontati, tra cui abbigliamento, accessori, cosmetici e articoli per la casa. Ora è pronta ad espandersi anche in Italia con il primo punto vendita a Milano, presso il Centro Commerciale Merlata Bloom.

Dettagli sull’apertura e su come candidarsi

L’apertura è prevista per la primavera e i preparativi sono già in corso. La giornata di selezione si terrà presso l’area food del centro commerciale, dalle 9.30 alle 13. L’evento inizierà con la registrazione dei candidati e la presentazione delle aziende coinvolte, seguita dai colloqui conoscitivi con i recruiter. Saranno disponibili informazioni dettagliate sui requisiti richiesti e sulle modalità di candidatura per le diverse posizioni aperte.

Marchi che partecipano alla selezione

Tra i brand che cercano nuovo personale ci sono: Antony Morato, Barazzoni, Flying Tiger, Il Mannarino, Jaggy, NOTORIOUS Cinemas, Paragon Shop, Roadhouse, Wonderwood Green Forest, Billy Tacos, Calavera e Ric. Merlata Bloom ha anche annunciato che nei prossimi mesi ci saranno ulteriori eventi di recruiting e giornate di networking per agevolare l’incontro tra aziende e candidati. Per partecipare, è necessario registrarsi all’evento compilando un modulo dedicato.

Questa nuova apertura rappresenta un’importante occasione non solo per i consumatori, ma anche per chi cerca lavoro nel settore del retail e della moda, contribuendo alla crescita del centro commerciale Merlata Bloom e della sua offerta di marchi di prestigio.

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I Tokio Hotel in concerto a Milano

Tokio Hotel

Concerto dei Tokio Hotel a Milano

Sabato 15 marzo 2025, alle ore 21.00, l’Alcatraz di Milano ospita l’unica data italiana del nuovo tour europeo dei Tokio Hotel.

Formatosi nel 2001 il gruppo composto dai gemelli Bill e Tom Kaulitz, insieme a Georg Listing e Gustav Schäfer, ha venduto oltre dieci milioni di dischi in tutto il mondo, con singoli in cima alle classifiche e tournée sold out. Sette album in studio, l’ultimo registrato nel 2022, e ora il ritorno sulla scena live in Europa con il “The Tour” e un’unica data in Italia proprio a Milano.

Un percorso che è iniziato nella piccola città di Magdeburgo in Germania e che, rapidamente, è diventato un fenomeno mondiale. Ma questo successo non è mai stato per i Tokio Hotel un motivo per riposare sugli allori: canzone dopo canzone, album dopo album, show dopo show Tom, Georg, Gustav e Bill hanno sempre cercando di spingersi in avanti e ampliare i confini dell’universo dei Tokio Hotel. Durante i numerosi tour, la band ha ripetutamente innalzato i propri standard, con produzioni sonore brillanti, scenografie sorprendenti e costumi sensazionali che sono parte integrante dei loro show dal vivo.

Biglietti 30 euro + diritti di prevendita (35 euro in cassa).

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Dardust in concerto a Milano

Dardust in concerto a Milano

Concerto Dardust a Milano

Il 12 marzo 2025, la Sala Palazzi Celesti del Pirelli HangarBicocca di Milano ospiterà il concerto di Dardust, celebre pianista e compositore italiano.

Con una carriera decennale, Dardust è pianista, produttore e compositore tra i più influenti e premiati, artefice di uno stile personalissimo e innovativo in grado di ridisegnare i confini di classico e contemporaneo gettando la sua musica ben oltre le definizioni e creando da sempre atmosfere non convenzionali in un equilibrio perfetto tra pianoforte ed elettronica.

Con il suo stile inconfondibile, l’artista presenterà dal vivo i brani del suo ultimo album Urban Impressionism, una nuova tappa nel suo percorso musicale che mescola elementi classici e contemporanei. Dardust, noto per la sua capacità di creare atmosfere suggestive e intime, offrirà al pubblico un’occasione unica per scoprire le sue composizioni più recenti.

Accanto ai brani tratti dal nuovo lavoro, il concerto includerà anche alcuni dei suoi successi più amati, che ne hanno consolidato la fama a livello internazionale.

Biglietti: da 49,45 euro.

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Claudio Casisa a Milano con lo spettacolo “Spaiato”

Claudio Casisa

Claudio Casisa a Milano

Il 14 aprile 2025, al Teatro Martinitt di Milano, andrà in scena Spaiato, uno spettacolo di e con Claudio Casisa. La storia ruota attorno a Wilson, un calzino rimasto senza il suo compagno dopo una lavatrice fin troppo movimentata. Ma non è l’unico a trovarsi solo: anche Claudio, dopo dieci anni di relazione, si ritrova a fare i conti con una nuova quotidianità. Così, tra dialoghi surreali e momenti più profondi, il protagonista condivide con Wilson pensieri ed emozioni, dando vita a una narrazione molto originale.

Lo spettacolo alterna comicità e riflessione, mostrando come anche un semplice calzino possa diventare il confidente perfetto. Wilson, pur non parlando, diventa un punto di riferimento importante per Claudio, che attraverso di lui affronta le sue insicurezze e trova nuove prospettive. Un racconto interessante e divertente, capace di far ridere ma anche di lasciare spazio a pensieri più profondi.

Biglietti: da 25 euro.

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The Sisterhood: Sarah Jane Morris in concerto a Milano

Sarah Jane Morris

Sarah Jane Morris al Blue Note

Venerdì 14 e sabato 15 marzo 2025, sul palco del Blue Note di Milano, torna la grande Sarah Jane Morris, icona della musica mondiale che ha saputo imporsi sulla scena internazionale grazie a uno stile sofisticato e a produzioni importanti che nel tempo hanno spaziato dal pop al blues, fino al jazz.

Sarah Jane Morris è una delle più grandi interpreti inglesi della scena jazz e soul. La notorietà internazionale arriva per Sarah negli anni ’80, sull’onda di quella che fu definita la seconda “British invasion”, con band politicamente attive come The Republic e The Communards: indimeticabile la sua iconica performance nella hit “Don’t Leave Me This Way” in coppia con Jimmy Somerville. Da allora ha pubblicato 15 album da solista, ottenendo consensi unanimi da parte della critica e grande successo di pubblico, per quella sua incredibile voce di contralto dalla gamma unica che si estende da toni bassi riverberanti in un falsetto bruciante e pieno di soul. Un’interprete potente, dallo stile unico, di innegabile statura.

Per l’occasione presenta dal vivo il suo nuovo album The Sisterhood (La Sorellanza), omaggio alle più grandi interpreti femminili della musica contemporanea, legate tra loro da un sentimento di vicinanza per scelte artistiche e lotte personali e che sono state l’ispirazione di Sarah Jane Morris lungo l’arco di tutta la sua carriera. Dalle grandi voci black del jazz americano, alle stelle del rock e del pop, cantautrici di generi musicali diversi che si sono passate il testimone da una generazione all’altra: da Bessie Smith a Billie Holiday, da Nina Simone a Miriam Makeba, da Aretha Franklin a Janis Joplin, da Rickie Lee Jones a Patti Smith, fino ad Annie Lennox e Sinead O’Connor.

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Candlelight: tributo a Vasco Rossi

Candlelight: tributo a Vasco Rossi

Candlelight: tributo a Vasco Rossi

Domenica 6 aprile 2025 tornano a Milano i concerti a lume di candela dedicati ai grandi successi di Vasco Rossi, inseriti nel format di concerti Candlelight organizzati da Fever: l’appuntamento è presso lo Spazio Filippetti di Milano (viale Angelo Filippetti 41).

I pianisti Luca Morelli e Francesco Parrino eseguono in una suggestiva atmosfera, illuminati dalla sola luce delle candele, alcuni tra i maggiori successi di Vasco Rossi: la scaletta spazia da Vita spericolata a Ogni volta, da Sally a Ridere di te, da Gli angeli a Senza parole.

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Lewis Hamilton acquista casa a Milano: dove vivrà e i prezzi stratosferici

Lewis Hamilton acquista casa a Milano: dove vivrà e i prezzi stratosferici

Lewis Hamilton acquista casa a Milano: dove vivrà e i prezzi stratosferici nel quartiere esclusivo

Il campione della Ferrari, Lewis Hamilton, ha ampliato il suo già vasto impero immobiliare, che include proprietà in Svizzera, Monte Carlo, Londra e negli Stati Uniti, con un nuovo acquisto a Milano.

Dopo aver preso in considerazione varie opzioni tra Modena e Bologna per avvicinarsi a Maranello, Hamilton ha scelto di stabilirsi nel prestigioso quartiere di Porta Nuova, la zona più moderna e futuristica della città. Questo quartiere rappresenta uno dei progetti di riqualificazione urbana più ambiziosi d’Europa, famoso per i suoi grattacieli innovativi, spazi verdi e infrastrutture all’avanguardia.

Perché Hamilton ha scelto Porta Nuova

Con il suo gusto per il lusso e l’architettura d’avanguardia, Hamilton ha trovato a Porta Nuova la residenza ideale. Questo quartiere è diventato il simbolo della Milano contemporanea, un luogo che unisce modernità e comfort, offrendo un ambiente perfetto per il sette volte campione del mondo.

I costi nel quartiere

Il mercato immobiliare di Porta Nuova è tra i più esclusivi d’Italia. Le abitazioni di lusso in questa zona hanno un prezzo medio di 9.497 euro al metro quadro, con appartamenti che possono facilmente superare 1,48 milioni di euro, come riportato da Immobiliare.it Insights.

Le proprietà di Hamilton

L’acquisto della casa a Milano si aggiunge alla lunga lista di immobili di lusso che Hamilton ha acquisito nel tempo, confermando il suo interesse per le residenze esclusive nelle località più rinomate del mondo. Con questa nuova proprietà, il pilota britannico consolida ulteriormente la sua presenza nel mercato immobiliare di fascia alta.

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Milano nella top 10 delle città più stressanti del mondo

Milano nella top 10 delle città più stressanti del mondo
Milano nella top 10 delle città più stressanti del mondo

Milano nella top 10 delle città più stressanti del mondo

Che Milano non fosse la città più tranquilla del pianeta era abbastanza risaputo. Ma che si meritasse un posto tra le dieci città più stressanti in assoluto? Beh, questa notizia ha colto molti di sorpresa, o forse no? A svelarlo è una ricerca condotta da una società internazionale, che ha esaminato le città più stressanti del mondo, includendo anche la nostra amata Milano nella lista.

I criteri della classifica

Per determinare questa classifica, lo studio ha preso in considerazione vari parametri, come il numero di visitatori, l’inquinamento acustico, la qualità dell’aria (e qui purtroppo non abbiamo brillato), il costo dei trasporti pubblici e i tassi di criminalità. Ogni città ha ricevuto un punteggio che va da 0 a 100, con numeri più alti che indicano livelli di stress più elevati.

Milano: non tra le prime tre, ma sempre presente

Per fortuna, Milano non figura tra le prime tre città più stressanti. In cima alla lista troviamo Las Vegas, che si è aggiudicata un punteggio di 95 su 100, seguita da San Francisco, fortemente penalizzata dalla criminalità, e da New York. La nostra Milano, invece, si posiziona all’ottavo posto, unica città italiana presente, con un punteggio di 73. Anche se questo non è motivo di vanto, possiamo almeno dire che non siamo tra i peggiori in classifica. Tuttavia, il tasso di criminalità e il traffico hanno certamente contribuito a farci guadagnare qualche punto indesiderato.

Perché Milano è stressante?

Con traffico caotico, smog persistente, prezzi sempre più alti e una costante frenesia quotidiana, Milano sembra proprio essere una città in cui si corre tanto… ma dove il relax è un lusso raro. Tuttavia, per molti abitanti e lavoratori, lo stress è diventato parte del vivere quotidiano, un aspetto che ormai si affronta con la stessa naturalezza con cui si beve un caffè al volo prima di iniziare la giornata.

La classifica delle città più stressanti al mondo

  1. Las Vegas
  2. San Francisco
  3. Città di New York
  4. Londra
  5. Los Angeles
  6. Zurigo
  7. San Diego
  8. Milano
  9. Portland
  10. Parigi

In conclusione, Milano è una città piena di opportunità e dinamismo, ma il prezzo da pagare è un livello di stress non indifferente. Forse è il momento di pensare a un po’ di relax, o almeno di trovare modi più efficaci per gestire la frenesia quotidiana!

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La città dei musei “in miniatura”: collezioni insolite e curiose a Milano

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia

La città dei musei “in miniatura”: collezioni insolite e curiose a Milano

Milano non è solo la capitale della moda e del design, ma anche una città ricca di cultura e arte. Oltre ai grandi musei famosi in tutto il mondo, come il Museo del Novecento o la Pinacoteca di Brera, esiste un altro lato affascinante del panorama museale milanese. Si tratta di piccole collezioni e musei insoliti, spesso poco conosciuti, che racchiudono curiosità e storie affascinanti. Questi “musei in miniatura” offrono un’esperienza diversa, lontana dalle folle, perfetta per chi desidera scoprire un lato più intimo e curioso della città.

Il Museo del Profumo: un viaggio tra fragranze storiche

Situato in una palazzina d’epoca in zona Porta Venezia, il Museo del Profumo è un vero e proprio scrigno di essenze e fragranze storiche. Nato dalla passione di un collezionista, questo museo ospita flaconi antichi, pubblicità vintage e profumi che raccontano la storia dell’olfatto attraverso i secoli. Entrare qui significa immergersi in un mondo di fragranze perdute e riscoprire l’evoluzione dell’arte profumiera, dagli antichi balsami egizi ai profumi dei grandi couturier francesi. Un’esperienza unica che stimola uno dei sensi spesso trascurati nei musei tradizionali.

Il Museo del Fumetto: l’arte delle strisce a colori

A pochi passi dal centro, nel quartiere di Porta Vittoria, sorge il Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine Animata. Questo spazio colorato è dedicato interamente alla nona arte: il fumetto. All’interno delle sue sale si possono ammirare tavole originali di grandi fumettisti italiani e internazionali, come Hugo Pratt o Milo Manara, e collezioni di fumetti che spaziano dai classici Disney fino ai manga giapponesi. Un museo che fa sognare appassionati di ogni età e che permette di scoprire l’impatto culturale del fumetto nel corso degli anni.

La Casa Museo Boschi Di Stefano: un tesoro nascosto tra le mura domestiche

In zona Lima, si trova uno dei segreti meglio custoditi di Milano: la Casa Museo Boschi Di Stefano. Questa dimora storica conserva una straordinaria collezione d’arte del Novecento italiano, con opere di artisti come Giorgio Morandi, Lucio Fontana e Carlo Carrà. Visitare questa casa è come fare un viaggio nel tempo: ogni stanza è arredata come una volta, offrendo uno spaccato della vita borghese milanese degli anni ’30 e ’40. Il fascino di questa casa museo risiede nell’atmosfera intima e autentica che si respira, lontana dalle grandi esposizioni museali.

Il Museo delle Culture del Mondo: uno sguardo sull’esotico

Nel cuore di uno dei quartieri più vivaci di Milano, il MUDEC (Museo delle Culture) offre uno spazio dove le culture del mondo si incontrano. Pur non essendo un piccolo museo, il MUDEC merita una menzione per le sue esposizioni temporanee dedicate alle culture meno conosciute. Dall’arte precolombiana ai tessuti asiatici, le sue collezioni esplorano il rapporto tra Milano e il resto del mondo attraverso oggetti unici e affascinanti. È un luogo che stimola la curiosità e permette di vedere il mondo da una prospettiva diversa.

Il Museo del Risorgimento: uno sguardo alla storia italiana

Un altro gioiello nascosto nel cuore della città è il Museo del Risorgimento, situato all’interno di Palazzo Moriggia. Questo piccolo museo offre un viaggio attraverso gli anni cruciali dell’unificazione italiana, con documenti storici, cimeli e dipinti che raccontano le lotte e i sacrifici che hanno portato alla nascita dell’Italia moderna. Nonostante le sue dimensioni ridotte, il museo riesce a trasmettere un senso di grandezza storica, offrendo uno spaccato fondamentale della nostra storia.

Scoprire Milano attraverso i suoi musei in miniatura

Milano, con le sue collezioni insolite e curiose, offre molto più delle grandi istituzioni museali. I musei in miniatura sono una porta d’accesso a storie intime, tesori nascosti e dettagli che spesso sfuggono ai visitatori più distratti. Per chi è alla ricerca di esperienze culturali alternative, lontano dai circuiti turistici tradizionali, questi piccoli musei rappresentano una tappa imperdibile. Un viaggio che attraversa arte, storia, profumi e fumetti, rivelando l’anima più autentica e sorprendente di Milano.

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I tram storici di Milano: un viaggio nel tempo sui binari della città

I tram storici di Milano: un viaggio nel tempo sui binari della città
IL TRAM CARRELLI

I tram storici di Milano: un viaggio nel tempo sui binari della città

Il tram storico di Milano non è solo un mezzo di trasporto, ma una vera e propria icona cittadina. Da oltre un secolo, i tram percorrono in lungo e in largo le strade di Milano, accompagnando generazioni di cittadini nel loro quotidiano. Il loro rumore caratteristico, il suono del campanello e le rotaie che scorrono sotto i piedi sono diventati parte del paesaggio sonoro della città.

I primi tram elettrici comparvero nel 1893 e da allora, i classici tram gialli della serie 1500, introdotti negli anni ’20, sono diventati simbolo della tradizione milanese. Nonostante il passare del tempo, questi tram sono ancora in servizio e rappresentano un modo suggestivo e romantico per esplorare Milano, soprattutto per i turisti che vogliono vivere un’esperienza autentica.

Uno dei percorsi più affascinanti è quello della linea 1, che attraversa il centro storico, passando davanti a monumenti come il Duomo, il Teatro alla Scala, il Castello Sforzesco e il Cimitero Monumentale. È un vero e proprio tour panoramico che offre la possibilità di vedere le principali attrazioni della città, comodamente seduti su uno dei mezzi di trasporto più amati dai milanesi.

Oltre al loro valore storico, i tram sono anche un’opzione di mobilità ecologica e sostenibile, sempre più utilizzata dai cittadini per gli spostamenti quotidiani. Milano, infatti, sta promuovendo l’uso dei mezzi pubblici per ridurre l’inquinamento e il traffico, e i tram ne sono una componente fondamentale.

Ma c’è di più: i tram storici possono essere noleggiati per eventi privati, completi di catering e servizi ristorativi a bordo. Questo rende possibile vivere Milano in modo unico e originale, trasformando un mezzo di trasporto in una location su rotaie, per un viaggio indimenticabile nel tempo.

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Milano da gustare: tour gastronomici alternativi tra street food e mercati locali

Milano da gustare: tour gastronomici alternativi tra street food e mercati locali
Milano da gustare: tour gastronomici alternativi tra street food e mercati locali

Milano da gustare: tour gastronomici alternativi tra street food e mercati locali

Quando si parla di cibo a Milano, il pensiero va subito ai suoi ristoranti stellati e alla cucina raffinata. Tuttavia, la città offre molto di più. Oltre alla ristorazione di lusso, esiste un lato più informale e autentico della gastronomia milanese. Questo mondo è fatto di mercati rionali, street food e locali che rispecchiano la vera anima della città.

I mercati locali: un viaggio tra i sapori genuini

Uno dei luoghi migliori per scoprire questa Milano alternativa è il Mercato di Via Fauche, uno dei mercati rionali più amati dai milanesi. Tra bancarelle colorate e profumi invitanti, è possibile trovare prodotti freschi e genuini. Si trovano formaggi, salumi, pesce e dolci artigianali. Passeggiare tra le file di bancarelle diventa un’esperienza sensoriale che permette di assaporare la vera essenza della città.

Il Mercato Centrale: piatti gourmet in un ambiente moderno

Per chi preferisce un’esperienza gastronomica più contemporanea, il Mercato Centrale di Milano è il posto giusto. Situato nella Stazione Centrale, questo spazio vivace e moderno ospita una vasta gamma di stand culinari. Qui, si possono gustare piatti gourmet, dalle specialità regionali italiane a proposte internazionali, come sushi e hamburger gourmet. È il luogo ideale per chi vuole provare cibo di alta qualità in un contesto informale e dinamico.

Lo street food milanese: sapori autentici e accessibili

Anche lo street food sta vivendo una vera rinascita a Milano. Un’icona del cibo di strada è il famoso panzerotto di Luini, che attira ogni giorno lunghe file di clienti desiderosi di gustare questa delizia croccante e ripiena. Tuttavia, per chi è alla ricerca di nuove esperienze culinarie, vale la pena esplorare i quartieri emergenti. Un esempio è NoLo (North of Loreto), dove piccoli chioschi e locali etnici offrono specialità da tutto il mondo, come baozi cinesi o kebab gourmet.

Con il suo mix di tradizione e innovazione, Milano è una città da gustare in ogni angolo. Che si tratti di un piatto stellato o di una specialità di strada, ogni assaggio racconta una storia. Una storia fatta di sapori, culture e tradizioni che si incontrano e si fondono in questa vibrante città.

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Milano e il suo skyline in continua evoluzione: il futuro dell’architettura urbana

Milano skyline
Milano skyline

Milano e il suo skyline in continua evoluzione: il futuro dell’architettura urbana

Negli ultimi anni, Milano ha vissuto una radicale trasformazione architettonica che ha ridefinito il suo skyline, proiettando la città nel futuro senza però dimenticare le sue radici. Se da una parte troviamo edifici storici come il Duomo e la Galleria Vittorio Emanuele II, dall’altra spiccano progetti architettonici moderni che stanno diventando il simbolo della Milano contemporanea. Uno degli esempi più iconici è il Bosco Verticale, ideato da Stefano Boeri, che con le sue torri ricoperte di alberi e piante ha portato una ventata di verde e sostenibilità nel cuore della città. Questo progetto, oltre a essere un miracolo di ingegneria ecologica, è diventato un simbolo dell’impegno di Milano verso la sostenibilità ambientale, con un’attenzione particolare all’integrazione tra natura e urbanizzazione.

Accanto al Bosco Verticale, la Torre Libeskind, parte del progetto CityLife, si erge maestosa con il suo design unico e sinuoso, che le ha valso il soprannome di “Il Curvo”. Questo edificio non è solo un capolavoro architettonico, ma rappresenta il dinamismo di una città in continua evoluzione, sempre pronta a spingersi oltre i confini dell’innovazione.

Ma Milano non si ferma qui. Il quartiere di Porta Nuova è destinato a espandersi ulteriormente con progetti ambiziosi che fondono spazi verdi, edifici tecnologicamente avanzati e una maggiore attenzione al benessere dei cittadini. Nuove costruzioni come il Campus Bocconi e il Nuovo Policlinico stanno già tracciando la strada verso una città sempre più attenta alla qualità della vita, dove la sostenibilità si sposa con l’efficienza.

Il futuro dell’architettura milanese sarà sempre più orientato verso edifici intelligenti, capaci di adattarsi alle esigenze della città e dei suoi abitanti. Soluzioni che puntano su energie rinnovabili e design all’avanguardia renderanno Milano una delle città più innovative in Europa. Il risultato? Una metropoli capace di guardare avanti, senza perdere il suo legame con la tradizione.

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Al Museo Scienza va in scena la mostra sul palcoscenico della Scala

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia

Il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia presenta In Scena, un nuovo allestimento che racconta il rapporto tra teatro, musica e tecnica attraverso un manufatto storico del Teatro alla Scalaun modulo originale del palcoscenico a ponti mobili che, da sabato 15 marzo, sarà parte integrante del percorso espositivo del Museo. Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione con il Comune di Milano, la Fondazione Teatro alla Scala, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano e al generoso contributo di Fimesa – Famiglia Sordi.

“Il palcoscenico che oggi entra a far parte della collezione permanente del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia ci ricorda che anche quella teatrale è un’attività produttiva e che la capacità innovativa di chi ha progettato la “macchina” esposta, contribuisce alla produzione di meraviglia che è tipica di un teatro. Per il Museo è un’occasione non solo per documentare un pezzo di storia della città ma anche della stretta relazione fra arte, tecnica e scienza”, Paola Dubini – Vicepresidente Museo Nazionale Scienza e Tecnologia.

“L’allestimento che presentiamo oggi è, più ancora che in altre circostanze, una bella storia di diverse amicizie. Quella che tutti sentono di avere, milanesi e non, per il nostro Teatro alla Scala; quella che lega le due istituzioni; quella che accompagna la famiglia Sordi e il Museo e, a loro volta con la Scala stessa; l’amicizia intrecciata fra molti dei protagonisti che, negli anni e con ruoli diversi, si sono susseguiti in quella che è la straordinaria vita di palcoscenico e, non ultima, l’esperienza professionale che mi ha legato per qualche anno alla Fondazione Milano per la Scala. Il modulo del palcoscenico del 1938, progettato dall’ingegner Secchi, è già stato protagonista nel 2004 di una bella mostra presso il nostro Museo. Oggi torna con uno speciale allestimento condiviso fra il Museo e il Teatro, un’installazione permanente che rappresenta un punto di incontro tra ingegneria, arte e spettacolo, che racconta un’eccellenza milanese di rilievo internazionale e si inserisce a pieno titolo nella nostra idea di valorizzazione della cultura scientifica, tecnologica e artistica come patrimonio del nostro Paese”, Fiorenzo Marco Galli – Direttore Generale Museo Nazionale Scienza e Tecnologia.

“Il nuovo allestimento In Scena ha il valore di mettere in luce e rendere protagonista una parte dello spettacolo che rimane dietro le quinte, celata agli spettatori: il complesso meccanismo storico del palco a ponti mobili di uno dei teatri più importante del mondo, il Teatro alla Scala. I visitatori e le visitatrici del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia, grandi e piccoli, avranno da oggi la rara possibilità di vedere cosa accadeva nel retropalco mentre solitamente si assisteva ad un’opera, un concerto o un balletto. Un’esposizione preziosa che avvicinerà sempre di più i cittadini e le cittadine non solo al teatro ma anche alle tante maestranze e professioni che appartengono alla sua filiera creativa”, Tommaso Sacchi – Assessore alla Cultura Comune di Milano.

“La storia del Teatro alla Scala non è fatta solo dagli spettacoli che hanno animato il suo palcoscenico ma anche di innovazione tecnologica e ingegno produttivo. Dalle macchine sceniche settecentesche all’installazione pionieristica della luce elettrica nel 1883 e alla cupola luminosa di Fortuny per il Tristano e Isotta del 1900 fino alle grandi trasformazioni anche architettoniche degli ultimi anni, la Scala ha sempre cercato le soluzioni più moderne in un costante slancio verso il futuro. Di questa tradizione fa parte lo straordinario sistema di ponti mobili ad azionamento idraulico progettato dall’ingegner Secchi nel 1938 e rimasto operativo fino alla ristrutturazione del 2002. L’esposizione di un modulo di questo palcoscenico al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia è per noi un riconoscimento importante del ruolo che la Scala ha avuto non solo nella storia della musica ma in quella del progresso tecnico dell’arte del Teatro di cui vorrei ringraziare in particolare la Vicepresidente Paola Dubini e il Direttore Generale Fiorenzo Galli. Inoltre, questa collaborazione tra istituzioni culturali cittadine è un modello per la rete di sinergie che vogliamo costruire in vista delle celebrazioni per i 250 anni del Teatro alla Scala nel 2028”, Fortunato Ortombina – Sovrintendente e Direttore Artistico Teatro alla Scala.

“Il nuovo allestimento In Scena è il felice punto di arrivo di un percorso che inizia da lontano, da quando nel 2002 fu autorizzato lo smontaggio del palcoscenico del Teatro alla Scala progettato dall’ingegner Secchi, con la condizione che fossero garantite la successiva conservazione e musealizzazione di una sua parte rappresentativa. L’esposizione riesce a valorizzare efficacemente un modulo dei ponti mobili del palcoscenico realizzato nel 1938, inserendolo nel percorso espositivo del Museo e corredandolo di alcuni elementi funzionali alla sua lettura, compresi accorgimenti expografici e supporti audiovisivi di qualità”, Emanuela Carpani – Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano.

Il palcoscenico storico a ponti mobili della Scala, in comodato al Museo dal Comune di Milano, è una straordinaria testimonianza dell’ingegneria teatrale: fu realizzato nel 1938 su progetto dell’ingegnere Luigi Lorenzo Secchi, conservatore del Teatro alla Scala dal 1932 al 1982. Questo innovativo sistema ha reso possibile la realizzazione di rapidi, sicuri e complessi cambi di scena, grazie a un avanzato impianto idraulico costruito dalle Officine Meccaniche Stigler di Milano. Utilizzato per oltre sessant’anni, il palcoscenico ha assistito alla messa in scena di alcuni degli spettacoli più iconici della storia del teatro, sopravvivendo anche ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale.

Cuore dell’allestimento è questo straordinario manufatto lungo 6 metri e largo 2,40, parte di un progetto di riforma del teatro iniziata con la costruzione della nuova buca orchestrale e le innovazioni illuminotecniche dell’artista poliedrico Mariano Fortuny: grazie al palco a ponti mobili l’allestimento degli spettacoli operistici, sinfonici e di balletto fu trasformato radicalmente. Il palcoscenico rimase in funzione dal 1938 al 2002, quando il Teatro fu sottoposto a un importante intervento di restauro e modernizzazione e ha visto la messa in scena di produzioni storiche con protagonisti i più importanti direttori d’orchestra, cantanti, ballerini, registi, scenografi e costumisti al mondo.

Sulla struttura dei ponti mobili di Secchi è stato modellato anche l’attuale palcoscenico del Teatro alla Scala, inaugurato nel 2004 e progettato dall’ingegner Franco Malgrande – Direttore dell’Allestimento scenico Teatro alla Scala, che commenta: “Palcoscenico mobile, ovvero innovazione tecnologica al servizio delle meraviglie. Ingegni e macchine teatrali hanno accompagnato l’evoluzione del teatro sin dalle origini. Da sempre il teatro è mimesi del reale, ma anche fabbrica di sogni, nel labile confine tra sala e palcoscenico.”

L’esposizione del modulo è integrata da due grandi pannelli riflettenti posizionati agli estremi per amplificare otticamente la struttura e restituire la percezione della sua estensione.
Nel pannello all’interno del modulo si trova l’animazione 3D del funzionamento dei ponti mobili e la loro struttura. Il secondo pannello ospita un audiovisivo dedicato alla storia del palcoscenico scaligero da Giuseppe Piermarini ai giorni nostri; l’audiovisivo è arricchito dalla traduzione LIS (Lingua Italiana dei Segni), nel solco delle azioni che il Museo sta portando avanti per migliorare l’accessibilità alla visita delle esposizioni.

Il racconto si avvale di un ricco corredo iconografico grazie alla collaborazione di numerose istituzioni tra le quali: il Politecnico di Milano, che conserva il fondo archivistico Secchi (che lì studiò e si laureò) e documenta più di mezzo secolo di progetti per il Teatro alla Scala e il Comune di Milano, nel campo dell’edilizia sociale e ricreativa; il Teatro alla Scala, con il Museo Teatrale e l’Archivio Fotografico; la Raccolta delle Stampe Bertarelli presso il Castello Sforzesco di Milano, la Biblioteca Comunale di Foligno, che conserva il prezioso fondo dei disegni di Giuseppe Piermarini, suo illustre cittadino.

Completano l’esposizione tre gruppi di beni storici. Il primo è dedicato al rapporto tra musica e teatro, con l’esposizione di alcuni di strumenti musicali del XIX secolo appartenenti alle collezioni del Museo, restaurati per l’occasione, tra cui una splendida Arpa Gotica Érard del 1844.
Questi strumenti sono esposti accanto al secondo gruppo che comprende filmati di rappresentazioni scaligere e due costumi di scena provenienti dai Laboratori del Teatro alla Scala: gli abiti disegnati da Franco Zeffirelli per l’Otello di Verdi della Stagione 1976/1977, indossati da Mirella Freni e Placido Domingo.
Il terzo gruppo è dedicato alla nascita delle tecniche di registrazione del suono e alla possibilità di immortalare musiche e voci dei grandi cantanti. Sono esposte due “macchine parlanti” parte della donazione dell’Associazione Museo Caruso e Luciano Pituello: un fonografo Edison del 1905 e un grammofono della Columbia Phonograph Company dello stesso anno. Accanto alla vetrina, un audiovisivo permette di ascoltare la musica di queste macchine grazie ad alcuni estratti del documentario “Le macchine parlanti di Luciano Pituello” con la regia di Francesco Clerici. Grazie a strumenti come questi fu possibile documentare per la prima volta la musica e le grandi voci dell’opera come Enrico Caruso, uno dei primi cantanti a intuire la potenzialità di questi strumenti.

“Il teatro, dagli antichi a oggi, porta in scena la meraviglia, mescolando musica, canto, drammaturgia, danza e tecnologia. Il palcoscenico del Teatro alla Scala è sempre stato all’avanguardia, da quando Giuseppe Piermarini lo realizzò nel 1778. Come un corpo vivente, il teatro si è modificato nei suoi quasi 250 anni di vita, al passo con i tempi e le innovazioni tecnologiche. Nelle ricerche d’archivio per la realizzazione di questo progetto, ho avuto il piacere di approfondire vita e opere di una delle sue colonne portanti nel XX secolo: Luigi Lorenzo Secchi, giovane studente che da Avenza arrivò al Politecnico per studiare ingegneria alla fine della Prima guerra mondiale. Come ingegnere del Comune di Milano, si occupò di edilizia sociale e ricreativa (chi di noi non conosce le piscine Cozzi e Ponzio) e fu conservatore del Teatro alla Scala per mezzo secolo, condividendone gioie e dolori, dallo storico palcoscenico a ponti mobili del 1938 ai bombardamenti del 1943, fino alla ricostruzione e agli anni d’oro che ne seguirono”, Claudio Giorgione – Curatore Collezioni Leonardo Arte e Scienza del Museo.

In Scena si inserisce nel più ampio impegno del Museo a raccontare l’evoluzione tecnologica e scientifica in relazione alla cultura e alle arti. La tutela e musealizzazione di un modulo del palcoscenico storico della Scala non solo preserva un patrimonio unico, ma lo rende accessibile a un pubblico più vasto, offrendo nuove chiavi di lettura sulla complessità e l’innovazione che hanno reso il Teatro un’eccellenza mondiale.

Nel corso del primo weekend di apertura al pubblico, il Museo propone anche una nuova esperienza in realtà virtuale, “Musica Maestro Opera Experience”, durante la quale il visitatore potrà provare in prima persona l’emozione di dirigere un’orchestra.

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