E’ finalmente stato firmato l’attesissimo Dpcm di Natale, in vigore da oggi, venerdì 4 dicembre, a venerdì 15 gennaio. Tra le indicazioni da seguire, quella che sta creando maggiori polemiche riguarda gli spostamenti: dal 21 dicembre al 6 gennaio sono vietati quelli da una Regione all’altra, anche per raggiungere le seconde case. Mentre, il 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio sono vietati anche gli spostamenti da un Comune all’altro.
Fontana: “Il 19-20 dicembre si rischia fuga dal Nord”
Molto preoccupato il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Il 19 e il 20 dicembre, ovvero l’ultimo week end in cui si può partire prima delle festività natalizie rischiamo di rivivere quello che successe nella notte fra il 7 e l′8 marzo”, ha detto a Mattino 5 rispondendo alla domanda se teme una nuova ‘fuga dal Nord’.
“Il rischio è proprio quello – ha sottolineato il presidente -. Proprio perché oggi possiamo prevederlo, dovremo cercare di attrezzarci perché ci sia particolare attenzione nelle stazioni, negli aeroporti e da tutti i luoghi da cui la gente potrebbe partire.
Bisognerà parlare con le Prefetture e con le forze dell’ordine per evitare che si creino più danni che lasciare la libertà a tutti di circolare nel periodo natalizio”.
Secondo Fontana, la parte del nuovo Dpcm in cui “si impedisce il passaggio da comune a comune” nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno “è una limitazione discriminante, nei confronti di chi vive in un piccolo comune ma anche di quelle attività commerciali, ristoranti, bar che se si trovano in un piccolo comune non hanno la possibilità di ricevere ospiti rispetto a quelli che si trovano in una grande città e questa possibilità ce l’hanno”. “
Questa valutazione soprattutto l’abbiamo fatta nei confronti dei tanti anziani che magari non hanno la possibilità di incontrare i propri cari nelle festività natalizie. Questo è l’aspetto sul quale abbiamo puntato le nostre critiche”, ha aggiunto.