19.2 C
Milano
domenica, Maggio 4, 2025
Advertisement

DECRETO RILANCIO: la nuova bozza ufficiale in versione PDF

1583651978058.jpg coronavirus  conte firma il decreto  chiuse lombardia e 14 province
1583651978058.jpg coronavirus conte firma il decreto chiuse lombardia e 14 province

La riunione a Palazzo Chigi tra i vertici del Governo è stata convocata alle ore 17 di oggi, mercoledì 13 maggio 2020. A seguire, a termine dell’incontro si terrà la nuova conferenza stampa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Dopo tre giorni di tensioni e rinvii i nodi politici sono stati sciolti e il governo può finalmente annunciare un provvedimento monstre di aiuti per famiglie e imprese. Superati anche quasi tutti i problemi tecnici di copertura, sebbene il pacchetto lavoro non sia ancora completamente definito. Per trovare la quadra sui conti, però, sono saltati i premi da mille euro previsti per i medici e gli infermieri impegnati in corsia durante l’emergenza covid.

SCARICA LA BOZZA PDF DECRETO RILANCIO

La nuova bozza del “decreto Rilancio” (aggiornata alle ore 13 di oggi) include anche il complicato compromesso raggiunto in maggioranza sulla regolarizzazione dei lavoratori stranieri.

All’articolo 110 bis si parla infatti di “Emersione dei rapporti di lavoro” prevedendo che nei settori dell’agricoltura, assistenza alla persona e lavoro domestico gli stranieri con permesso di soggiorno scaduto possano chiederne uno temporaneo della durata di sei mesi. Contemporaneamente può essere dichiarato un rapporto di lavoro irregolare (anche con italiani) oppure può essere concluso un contratto di lavoro subordinato. La presentazione dell’istanza di regolarizzazione comporta il pagamento di un contributo di 400 euro.

Stop alla rata Irap
Le imprese e i lavoratori autonomi con un volume di ricavi non superiore a 250 milioni non sono tenute al versamento del saldo dell’Irap dovuta per il 2019 nè della prima rata, pari al 40 per cento, dell’acconto per il 2020. Rispetto alle vecchie bozze non c’è più il requisito del calo dei ricavi del 33 per cento per usufruire dello sconto.

Regolarizzazione di migranti, colf e badanti
I cittadini stranieri, con permesso di soggiorno scaduto al 31 ottobre 2019 potranno richiedere un permesso di soggiorno temporaneo, valido solo nel territorio nazionale, della durata di 6 mesi per svolgere lavori in agricoltura o come colf e badanti. Nella sanatoria rientrano anche i lavoratori italiani impiegati illegalmente. Non potranno presentare istanza di regolarizzazione i datori di lavoro che siano stati condannati negli ultimi cinque anni, anche con sentenza non definitiva, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina o per reati diretti al reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento di minori.
Cambia ancora il bonus vacanze
Altra norma protagonista del duello interno all’esecutivo giallorosso. Il tax credit è destinato alle famiglie con Isee non superiore a 40 mila euro (e non più a 50 mila) e potrà essere utilizzato dal 1 luglio al 31 dicembre 2020 per il pagamento dei servizi delle imprese turistico ricettive e dei bed and breakfast. Il credito massimo è di 500 euro per ogni nucleo, scende a 300 per due componenti e a 150 per i single, e sarà fruibile nella misura dell’80 per cento come sconto sul pagamento dovuto e per il 20 per cento in forma di detrazione in dichiarazione dei redditi.
Stop Imu per alberghi, stabilimenti e campeggi
Esenzione dalla prima rata dell’Imu in scadenza il 16 giugno per alberghi, stabilimenti balneari, termali, agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventù e campeggi, a condizione che i proprietari siano anche gestori delle attività.
Ecobonus al 110 per cento
Super sconto sui lavori di efficientamento energetico, messa in sicurezza anti sismica, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici. La detrazione al 110 per cento verrà rimborsata in 5 rate annuali per le spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Sarà possibile cedere l’agevolazione alle banche o ai costruttori.

Per l’ecobonus la condizione richiesta è il miglioramento di due classi energetiche dell’edificio oppure il raggiungimento della classe più alta. La percentuale non sale invece per gli interventi sulle facciate dei palazzi, che restano quindi agevolati al (comunque conveniente) 90 per cento.
Risorse a fondo perduto per le imprese
Per le attività fino a 5 milioni di ricavi che hanno avuto un danno di almeno un terzo dei ricavi a causa dell’emergenza covid arrivano i ristori che verranno calcolati su tre percentuali, da applicare sulla differenza tra il fatturato di aprile di quest’anno e quello del 2019. Si tratta del 20% per i soggetti con incassi non superiori a 400 mila euro; il 15 per chi fattura sopra i 400 mila e il 10 per cento oltre un milione di euro.
Le risorse non saranno inferiori a mille euro per le persone fisiche e a duemila euro per gli altri soggetti e verranno accreditate direttamente dall’Agenzia delle entrate.
Sgravi del 30 per cento per investimenti nel capitale
Chi investe nel capitale sociale di una o più imprese con fatturato tra 5 e 50 milioni di euro, aventi sede in Italia, o in stabili organizzazioni con sede nell’Ue, beneficerà di una detrazione del 30 per cento. La somma massima detraibile è di un milione di euro.
Il soccorso della Cdp
Nasce “Patrimonio destinato”: il piano della Cassa depositi e prestiti  per sostenere la patrimonializzazione e il rilancio del sistema economico produttivo italiano, rivolto alle aziende che fatturano più di 50 milioni di euro.
Nuovo piano di dismissioni immobiliare
Per razionalizzare le procedure di dismissione del proprio patrimonio la Difesa potrà alienare anche “in blocco” unità immobiliari libere e presenti in singoli comprensori rendendo più appetibile sul mercato commerciale un’offerta che sarà aperta direttamente a imprenditori e cooperative del settore.
Banche
Nell’ultima bozza resta il sostegno pubblico fino a 100 milioni di euro per gli acquirenti di piccoli istituti di credito posti in liquidazione coatta con asset da 5 miliardi di euro.

Serie A, la Lega propone il 13 giugno per la ripresa del campionato

C’è una data per la ripresa della Serie A. L’assemblea di Lega ha proposto il 13 giugno come giorno per la ripartenza del campionato, con l’obiettivo di chiudere la stagione entro il 2 agosto e poi pensare alle coppe europee. Il calendario prevederebbe di giocare ogni tre giorni, con pause solo per la disputa delle semifinali di ritorno e della finale di Coppa Italia, che potrebbero disputarsi rispettivamente l’1 e il 22 luglio. Il tutto è stato delineato mentre la Figc accettava formalmente il protocollo sanitario con le modifiche apportate dal Comitato Tecnico Scientifico e il ministro Spadafora dava il via libero definitivo agli allenamenti di squadra a partire dal 18 maggio.

Conferenza Conte oggi 13 maggio 2020: diretta tv e streaming

Grande attesa per l’incontro in programma stasera al quale, con buona probabilità, parteciperà anche il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Non appena arriverà l’ufficialità della conferenza stampa di Conte di oggi, 13 maggio, la redazione riporterà il link per seguire in live streaming l’incontro.

Per chi desidera seguire la conferenza stampa in televisione sarà possibile collegarsi su Rai 1 (qualora l’incontro si terrà durante il Tg1) o, in alternativa, sui canali come SkyTg24, RaiNews24 e TgCom24.

 

Advertisement

Coronavirus Monza : nessun nuovo caso in città per la prima volta dopo più di due mesi

coronavirus monza zero contagi
coronavirus monza zero contagi

Monza, zero nuovi positivi al coronavirus tra lunedì e martedì

Ecco il messaggio del Sindaco di Monza Dario Allevi

Dopo tanta attesa quel giorno che tutti aspettavamo è arrivato: è oggi
Sono passate più di 10 settimane dall’inizio dell’epidemia in città e finalmente, per la prima volta, ATS mi ha comunicato che i nuovi contagi a #Monza nelle ultime 24 ore sono stati pari a ZERO!
Credetemi ho sperato tanto in questo risultato che voglio dedicarlo a tutti gli #infermieri, cui oggi ricorre la Festa e la Giornata Internazionale: una professione che, si sa, spesso sfiora la vocazione.
Senza retorica, senza ripetere frasi fatte su chi sono o non sono i veri eroi di questa lotta contro il #Covid19, dico semplicemente che molte delle storie a lieto fine dei malati che sono guariti saranno legate per sempre al volto o ad una parola di
incoraggiamento di un infermiere.
Per usare le parole di Papa Francesco, “i Santi della porta accanto”.

Da mercoledì Parco di Monza aperto per tre giorni di test

Tre giorni di test prima di pianificare una eventuale riapertura graduale dopo la chiusura imposta per l’epidemia di Covid-19. Da mercoledì, per tre giorni, fino a venerdì 15 maggio il parco di Monza riapre le porte ai visitatori che potranno accedere solo a piedi o in bicicletta.

Si tratta di uno “stress test”, come annunciato nei giorni scorsi dallo stesso sindaco Allevi che aveva preferito mantenere chiusi i cancelli del polmone verde monzese in attesa di dati confortanti sull’andamento della curva epidemiologica. Si potrà accedere al Parco con l’obbligo di mascherina, da indossare sempre, ad eccezione del tempo di svolgimento di attività sportiva. L’area sarà aperta dalle 7 alle 20.30. L’accesso al Parco sarà consentito a pedoni e ciclisti che potranno entrare dai cinque varchi principali e dall’ingresso di Santa Maria delle Grazie. Accessibile anche il parcheggio di Porta Monza.

Sarà obbligatorio indossare la mascherina, che potrà essere tolta solo durante l’attività motoria, bisognerà mantenere un metro di distanza dagli altri, anche sulle panchine e due metri di distanza durante l’attività sportiva. Vietato utilizzare aree giochi, attrezzi sportivi, svolgere attività ludico ricreative, fare feste e pic-nic.

 
Advertisement

LA ESSE : i nuovi negozi di quartiere lanciati da Esselunga, a Milano saranno almeno 5 entro fine anno

la esse negozi esselunga
la esse negozi esselunga

Esselunga lancia La Esse: 5 negozi a Milano entro la fine dell’anno

 

Nasce una nuova esperienza firmata Esselunga: un caffé con cucina per i tuoi momenti di pausa e un negozio per i tuoi acquisti quotidiani o per ritirare velocemente ai locker la spesa che hai fatto online scegliendo tra gli oltre 15.000 prodotti disponibili…proprio come se fossi in un grande superstore.

Ora il progetto guarda all’inaugurazione di almeno una decina di punti vendita entro la fine dell’anno, molti dei quali a Milano, la città che ha vissuto in modo più forte l’emergenza. Sono così ripartiti i cantieri in via Arco, in Via Melchiorre Gioia, in zona Magenta e in prossimità di Piazza Piola che porteranno quindi a cinque i nuovi store entro pochi mesi.

Il primo supermercato occupa una superficie di vendita di 850 mq e si sviluppa su 6 corsie. Gli store propongono i reparti serviti di gastronomia, panetteria e pasticceria Elisenda e a libero servizio di frutta e verdura, carne e pesce. Il negozio è dotato di casse tradizionali e self-checkout, e di un parcheggio. Anche in questo store, Esselunga sta adottando il servizio di consegna a domicilio e l’app ufirst, pensata per digitalizzare le code. Il negozio di Barzanò si estende, invece, su un’area di 1.480 mq, si sviluppa su 9 corsie e impiega 52 persone.

Le strutture sono state adattate per rispondere alle misure di sicurezza sanitaria necessarie in questa fase: tutti i dipendenti sono muniti di mascherine, guanti monouso e occhiali di protezione e sono state installate barriere in plexiglass alle casse. I clienti hanno a disposizione erogatori di gel igienizzante, guanti monouso e vengono distribuite mascherine a chi ne è sprovvisto. Infine, viene eseguita la misurazione della temperatura corporea all’ingresso.

Ogni supermercato che Esselunga apre dà lavoro a 150-200 persone. Anche questo è un segnale di fiducia per la ripartenza

Attualmente in città è possibile effettuare il servizio d’asporto presso il punto vendita in Corso Italia. All’interno dei nuovi punti vendita sarà presente anche un bar, ma la novità più grossa sarà quella inerente alla spesa online. Infatti, si potranno ordinare i prodotti da casa e ritirare la spesa nel punto vendita più vicino.

Advertisement

RYANAIR riparte dal primo luglio con 1000 voli al giorno e obbligo di mascherina a bordo

ryanair ripartono i voli a luglio
ryanair ripartono i voli a luglio

Ryanair  :almeno mille voli giornalieri, coprendo  il 90% del proprio network

La data fissata è quella del primo luglio: da allora, se verranno revocate le restrizioni sui voli all’interno dell’UE,Ryanair ripristina il 40% dei suoi voli, oltre mille al giorno in tutta Europa, in vista delle vacanze estive. Tra le novità, obbligo di mascherina a bordo per passeggeri e personale dell’equipaggio e misurazione della temperatura in aeroporto. L’ad Eddie Wilson: “Così aiutiamo a riavviare l’industria turistica europea”.

La programmazione

«L’idea è volare meno volte al giorno ma in più località possibili», sintetizza O’Brien. I decolli in tutta Europa dovrebbero così salire attorno al migliaio ogni 24 ore. Una ripresa graduale che però, avverte il manager, dipende tutta dalle decisioni dei governi. Ad oggi infatti in Italia non ci si può spostare al di fuori della propria Regione se non per i motivi previsti dal dpcm. E in generale nel Vecchio Continente le restrizioni imposte rendono quasi impossibile muoversi. «Ma notiamo una convergenza sul 1 luglio come data di riapertura», dice. Non c’è il rischio che quel momento venga spostato più avanti e intanto Ryanair ha venduto biglietti su voli che non potranno essere operati? «A un certo punto bisogna pur iniziare a riaprire le attività», replica.

I clienti italiani

Barriere rimosse o meno O’Brien pensa che a trainare il trasporto aereo all’inizio saranno i collegamenti domestici. «Nelle ultime due settimane stiamo registrando un incremento di ricerche e prenotazioni degli italiani del Nord verso le località del Sud», rivela. Il piano nel nostro è di partire il 1° luglio con circa 2.000 voli alla settimana da/per l’Italia su un totale di 7.000 a livello di network complessiv. Ma le incognite non sono poche. Intanto il distanziamento sociale. L’Italia è l’unico che lo impone a bordo e questo costringe le compagnie che volano queste settimane a non vendere 1/3 dei sedili. Una misura che secondo O’Brien non ha senso. «Come fai a tenere distanti le persone 1-2 metri? Nemmeno bloccando il posto centrale della fila ci riesci: sono 45 centimetri, comunque insufficienti». Non solo. Secondo lui da un punto di vista sanitario è inutile. Per non parlare dell’aspetto economico: i vettori sarebbero penalizzati nei ricavi dovendo rinunciare al 33-35% degli introiti. «Sono sufficienti due misure: coprire bocca e naso e farsi controllare la temperatura del corpo».

 

Advertisement

FASE 2: ecco le nuove misure che dovranno adottare ristoranti e Bar in servizio

1587805954273.jpg
1587805954273.jpg

Fase 2, da lunedì 18 maggio si potrà tornare a mangiare nei ristoranti, ecco le regole da rispettare per riaprire in sicurezza.

Capienza prestabilita, prenotazioni obbligatorie, mascherine, plexiglass, gel igienizzanti e eliminazione del buffet e del menu’ cartaceo. Ecco tutte le nuove regole per bar e ristoranti dal 18 maggio.

Secondo la classificazione Inail il settore della ristorazione è ritenuto a rischio di aggregazione medio alto. Nulla sarà quindi come prima dell’emergenza Covid: la regola più importante sarà quella che imporrà agli esercenti di determinare un limite di capienza per i locali. Se ci sono andranno comunque privilegiati gli spazi aperti. La prenotazione sarà altamente consigliata.

Quattro sono i metri quadrati che ogni cliente dovrà avere a disposizione.

Due sono i metri di distanza che dovrà esserci tra un tavolo e l’altro. Per capire quante persone alla volta potranno entrare in un locale andrà quindi divisa la superficie per i quattro metri quadrati destinati a ciascun cliente, “Fatta salva la possibilità di adozioni di misure organizzative come, ad esempio, le barriere divisorie”, si legge nel “Documento tecnico su ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore della ristorazione”. Per le famiglie che siedono allo stesso tavolo dovrebbe bastare l’autocertificazione, ciò consentirebbe la riduzione della distanza tra un coperto e l’altro.

Saranno obbligatorie le mascherine per il personale di cucina, per quello che svolge il servizio nei tavoli per chi si occupa di amministrazione e sta alla cassa. Questa dovrà essere separata dal cliente con una barriera in vetro o plexiglass. I clienti ovviamente mentre mangiano non dovranno tenere la mascherina, protezione che invece sarà obbligatoria per andare i bagno o alla cassa.

fase 2 regole ristoranti e barLe altre norme di igiene da rispettare

Viene raccomandata una frequente igiene delle mani per i lavoratori, dispenser di gel igienizzante dovranno essere messi a disposizione anche per i clienti in più punti del locale.

Quando i clienti finiscono di mangiare il tavolo dovrà essere immediatamente igienizzato. Vanno evitati tutti quei contenitori riutilizzabili come saliere e oliere.  Allo stesso modo non potranno essere più utilizzati i menù cartacei.

Per evitare assembramenti il servizio a buffet è vietato. Le posate e le stoviglie dovranno essere sempre ben separate e mai condivise.

Advertisement

Regione Lombardia lancia la banca del plasma iperimmune

coronavirus farmaco artrite gratis
coronavirus farmaco artrite gratis

La banca del plasma iperimmune: “Tutti i guariti Covid sono invitati a donare”

Regione Lombardia lancia la banca del plasma iperimmune. Ad annunciarlo l’assessore al Welfare Giulio Gallera che ha spiegato che “con le indicazioni del Policlinico San Matteo di Pavia verrà definito un protocollo per la donazione del sangue e del plasma in tutta la regione”. Il centro di Pavia e l’ospedale di Mantova sono stati i primi a sperimentare la terapia con il plasma iperimmune su 46 pazienti guariti dal coronavirus. E proprio dai “tanti guariti che abbiamo in tutta la regione – ha chiarito Gallera – verrà creata la banca del plasma iperimmune: ogni Asst chiamerà chi è guarito dal Covid19 e lo inviterà a donare il plasma”. Saranno circa 500 mila le persone che saranno testate. In un primo momento “sarà verificato il livello di immunità e di forza degli anticorpi nel loro plasma e una volta individuata la capacità, verrà loro chiesto di fare la donazione”.

Ridotta mortalità dei pazienti

“In altre parole – ha detto ancora Baldanti – da un decesso atteso ogni 6 pazienti, si è verificato un decesso ogni 16 pazienti. Contemporaneamente constatavamo – ha aggiunto – che i parametri erano migliorati al termine della prima settimana, così come la polmonite bilaterale, calata in maniera drastica”.

Questa strategia è stata utilizzata fin dall’inizio del secolo scorso ma ha ricevuto un crescente interesse nella terapia della MERS (Middle East Respiratory Syndrome da coronavirus), nella influenza aviaria (H1N1 e H5N1), nella SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome) e nella infezione da Ebola.

Le tappe dello studio

“L’idea di effettuare questo studio – ha ricordato Nicora – è nata nella prima decade di marzo, tra la seconda e la terza settimana in cui il Covid 19 era presente in Lombardia”.

‘Nella prima decade di marzo – ha chiarito Nicora – quando è stato scritto il protocollo di studio, il Ministero della Salute Italiano il giorno 9 segnalava 8.514 persone positive, di cui il 59,2% ricoverati con sintomi, il 10,3% ricoverati in terapia intensiva; il 30,5% in isolamento domiciliare, il 9,9% guariti’.

I ricercatori hanno pensato quindi di studiare l’effetto della immunizzazione passiva somministrando anticorpi specifici contro il Coronavirus contenuti nel plasma ottenuto dai soggetti guariti.

Procedura per ottenere il plasma

“Una volta stabilito il plasma da raccogliere, bisogna raccoglierlo bene, in sicurezza – ha detto Cesare Perotti, Direttore servizio Immunoematologia Policlinico San Matteo Pavia – e in modo rapido. Possiamo fare tutto questo grazie ai separatori cellulari che sono delle apparecchiature in funzione in almeno 36 centri in Lombardia e quindi è una possibilità di raccolta molto vasta e molto ampia, però c’è un percorso, chi si siede a donare il plasma convalescente, quindi è guarito dalla patologia, deve garantire la sicurezza di avere in circolo questi anticorpi”.

 

Advertisement

FASE 2: Il Governo dà l’ok dal 18 maggio a ristoranti, bar e parrucchieri ed estetiste

ristoranti milano
ristoranti milano

Svolta in vista per la fase 2. È iniziato alle 18.40  l’incontro in videoconferenza tra i presidenti delle Regioni e il governo, con il premier Giuseppe Conte e i ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari Regionali Francesco Boccia. E sembra maturata l’intesa.

“Conte – dice il governatore ligure Giovanni Toti – ha accolto la richiesta di autonomia delle Regioni nella gestione della Fase 2. Dal 18 maggio si potranno quindi aprire le attività sotto la nostra responsabilità e in base alle esigenze del territorio. Il Governo farà le sue proposte che verranno integrate da quelle degli enti locali”.

Le regioni avranno la possibilità dunque di discostarsi dal quadro nazionale non più solo per restringere. Ma nello stesso tempo il governo potrà intervenire se i dati lo richiederanno per bloccare eventuali crescite dei contagi. Tra le attività che potrebbero riaprire in caso di dati compatibili ci sono il commercio al dettaglio, ristoranti, centri estetici, parrucchieri.

E’ quanto emerso nel corso dell’incontro tra governo e Regioni.

Le linee guida e i protocolli di sicurezza saranno indicati per ogni attività affinché possano riaprire nella massima sicurezza.

Advertisement

PIANO CITY: Il festival diventa online in attesa di poter decidere una nuova data

Piano City Milano Castello
Piano City Milano Castello

Rinviata a data da destinarsi: la nona edizione di Piano City Milano, il festival di pianoforte con centinaia di concerti ed eventi diffusi in tutta la città, non si terrà come previsto dal 22 al 24 maggio a causa delle restrizioni imposte ancora dal perdurare della pandemia da coronavirus.

Le nuove date saranno presto comunicate: ma l’organizzazione del festival sta lavorando a un’anteprima online, un evento simbolico che si svolgerà proprio nelle date in cui avrebbe dovuto svolgersi Piano City.

Sulla pagina Facebook dell’evento la spiegazione: “Non vorremmo dirvi che siamo costretti a rinviare la nona edizione del festival ma, per la situazione che tutti conosciamo, stiamo lavorando con il Comune di Milano e con gli altri nostri partner, per riprogrammarla non appena potremo spostarci serenamente e stare insieme.

Vogliamo, però, anche dirvi che stiamo preparando una sorpresa per stringerci tutti, online, intorno alla musica, proprio nel weekend che ci avrebbe visto accogliervi in giro per la nostra bellissima Milano. A breve vi daremo tutte le informazioni”.

Advertisement

GIORGIO ARMANI : ” è tempo di decisioni coraggiose, riporterò l’alta moda a Milano “

giorgio armani dona agli ospedali milioni di euro coronavirus scaled
giorgio armani dona agli ospedali milioni di euro coronavirus scaled

Armani porta l’Alta moda da Parigi a Milano

Giorgio Armani, ancora davanti a tutti, annuncia senza esitazioni il suo progetto post crisi. Lo stilista che è stato il primo a sfilare a porte chiuse non senza sollevare perplessità, ora nel comunicare il nuovo calendario del prêt-à-porter di settembre, informa che a gennaio porterà da Parigi a Milano il suo defilé di alta moda Armani Privé.

“E’ tempo di decisioni coraggiose. E a me piace far seguire i fatti alle parole. Perciò, dopo anni di sfilate a Parigi ho deciso di portare la mia alta moda a Milano”. Lo ha dichiarato Giorgio Armani in un’intervista a La Stampa. “Il prossimo gennaio – ha spiegato – inviterò clienti e stampa nella sede storica della Giorgio Armani, a Palazzo Orsini, in via Borgonuovo. E da giugno metterò a disposizione su appuntamento i servizi della sartoria”.

Si tratta, ha proseguito, di “una scelta coerente e pratica, nata dal desiderio di valorizzare il patrimonio del marchio, così come quello della città e del nostro Paese che sono strettamente legati. In questo, Milano potrà riavere un ruolo di prestigio internazionale. Spero che il mio esempio venga seguito anche da altri colleghi italiani che sfilano a Parigi. Sarebbe un’ottima occasione per fare squadra – ha concluso Armani – Cosa in cui noi, finora, non siamo stati bravi a fare come i francesi”.

A settembre il pret à porter uomo e donna

«Giorgio Armani ed Emporio Armani uomo e donna saranno presentate a settembre 2020 a Milano, secondo modalità in via di definizione — fa sapere la maison in una nota —. La sfilata Armani Privé verrà posticipata a gennaio 2021 e si terrà nella storica sede di Palazzo Orsini in via Borgonuovo a Milano. La collezione, che non avrà stagionalità, prevederà capi adatti all’inverno così come capi più leggeri per l’estate».

Inoltre lo stilista fa sapere che a partire da giugno 2020 metterà a disposizione delle clienti i servizi della sua sartoria: «un ampio repertorio di modelli, attuali e delle precedenti collezioni, riproposti e rivisti in base ai tessuti scelti e alle modifiche richieste». Gli abiti saranno presentati su appuntamento, come già avviene abitualmente in atelier.

Advertisement

Asili nei condomini, autobus a due piani e musei aperti di notte : ecco le idee arrivate per la ripartenza di Milano

PIAZZA CASTELLO sforzesco
PIAZZA CASTELLO

LE IDEE PER LA RIPARTENZA INVIATE DAI CITTADINI MILANESI

La costruzione della Milano post coronavirus viene suggerita dai suoi abitanti, dovrebbero esserci vie dedicate alle biciclette, autobus a due piani come a Londra e i bambini potrebbero viaggiare su vagoni del metrò a loro dedicati o imparare in asili di condominio dove sarebbero le educatrici ad andare a domicilio nei cortili degli stabili più grandi. Una Milano che, almeno sfogliando l’album delle 1.800 idee arrivate sinora da quanti — e sono stati oltre mille — hanno risposto alla sfida lanciata loro dal Comune, avrebbe musei aperti anche la notte, distributori pubblici di mascherine ai bordi delle strade, orari differenziati per i parchi, piazze trasformate in drive-in per poter finalmente tornare al cinema o musica diffusa per fare meditazione. Ma soprattutto, dice l’assessore alla Partecipazione Lorenzo Lipparini, quella che emerge dai suggerimenti e dalle osservazioni inviate all’amministrazione è una “città pronta al cambiamento che, anche partendo da una situazione drammatica, ha voglia di immaginare un futuro diverso”.

Alcune trasformazioni della città sono già in corso . Come la pista ciclabile che sta nascendo solo con la segnaletica lungo corso Venezia. E come la delibera per dare la possibilità ai tavolini di bar e di ristoranti di spuntare all’aperto — “uno degli elementi portanti della strategia”, la definisce l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran — che giovedì sbarcherà in Consiglio comunale. Ma Palazzo Marino vuole costruirla anche con il contributo e “l’inventiva” dei suoi abitanti, la città che risorgerà dall’emergenza e dovrà convivere con il virus. Una chiamata di un mese, in questo momento: tanto durerà la richiesta di spedire osservazioni al piano. Ma che, spiega Lipparini, da giugno, “quando avremo la piattaforma per la partecipazione, diventerà strutturale e dinamica”. In dieci giorni di “sondaggio”, il Comune ha ricevuto, appunto, oltre 1.800 suggerimenti da un migliaio tra cittadini, professionisti, associazioni che hanno inviato progetti con tanto di allegati. E questi sono alcuni degli spunti — anche irrealizzabili — e le voci venute dal basso.

La maggior parte delle idee, ben 679  riguarda i tempi, gli spazi e i servizi. Anche se è la mobilità ad aver scatenato davvero il dibattito e ad aver polarizzato la discussione. Da una parte, c’è la città che spinge per muoversi in modo dolce e sostenibile, che propone di dedicare alcune strade solo a chi pedala o, come si legge in una scheda, di “creare sul modello della stazione Centrale di Amsterdam un silos per le biciclette a Rogoredo”. Dall’altra, chi teme di veder sottratto troppo spazio alle auto e di non saper più dove parcheggiare. Tanti invocano in modo trasversale la tecnologia: per dirigere le code, prenotare l’ingresso al parco o, addirittura, il viaggio in metrò. Un altro fronte caldo riguarda il lavoro, con 332 idee. “Per necessità visto che le scuole sono ancora chiuse o per aumentare la qualità della vita, moltissimi ci chiedono di continuare con il lavoro agile”, dice Lipparini. Tra chi vorrebbe Internet gratis per lo smart working e chi arriva persino a proporre di trasformare i padiglioni della Fiera in un gigantesco co-working.

Invece i bambini più piccoli come torneranno a giocare e a studiare? I suggerimenti vanno dall’asilo di condominio alla possibilità di abbattere i muri delle aule per farle diventare open space, fino alle scuole da riorganizzare con i turni. Qui si ritorna alla Milano che deve cambiare ritmo, per dirla con l’assessora Cristina Tajani. Una sfida che i milanesi sembrano pronti a cogliere. Almeno a leggere le proposte di chi vorrebbe far ripartire le attività per fasce orarie, dai musei da aprire di notte, ai parchi usati “dalle 6 alle 9,30 e dalle 19 alle 20” dai proprietari dei cani e per il resto della giornata da famiglie e sportivi.

Advertisement

La mappa dei contagi coronavirus a Milano e nell’hinterland

contagi coronavirus mappa milano
contagi coronavirus mappa milano

La foto del virus a Milano: ecco la mappa dei contagi in città e nell’hinterland

La città ha cominciato in sordina e in poco tempo l’emergenza Covid-19 si è allargata toccando vari quartieri cittadini. Milano, che conta 1,4 milioni di residenti, accoglie quotidianamente un altro milione di pendolari. I più colpiti risultano essere i quartieri a Nord e le periferie rispetto alle zone centrali. In Centro si registrano invece pochi casi. Bresso è stato il primo focolaio dove oggi ci sono 293 contagi su 26mila abitanti. Poi è toccato ad Affori, Niguarda e Bruzzano, praticamente confinanti con Bresso. Come sottolineato da Repubblica, il virus è molto presente anche a Quarto Oggiaro, Crescenzago, De Angeli e Baggio.

L’Unità operativa di Epidemiologia dell’Ats metropolitana di Milano ha fotografato l’epidemia in città e nell’area metropolitana, andando a scovare i luoghi dove il Covid ha trovato casa e anche come è riuscito a insediarsi. Vittorio Demicheli, direttore sanitario di corso Italia ed epidemiologo della cabina di regia che monitora la Fase 2, ha spiegato che “Rispetto ad altre grandi città europee, Milano ha retto, anche grazie al lockdown che ha permesso di ridurre gli spostamenti e l’utilizzo del trasporto pubblico. Nelle epidemie è come se si raggiungesse una soglia, oltre la quale i contagi avanzano in modo rapido, esponenziale: a Milano quella soglia, per fortuna, non è stata ancora raggiunta. Non è detto, però, che questo non avvenga in futuro: per questo la guardia non si deve abbassare, la situazione rischia di essere ancora in bilico“.

mappa dei contagi coronavirus milano

In poco tempo il virus ha raggiunto Milano

In Regione il coronavirus continua a esserci. La mappa disegnata rende bene l’idea. Differenti le fasce di contagio a seconda dei quartieri, ognuna di colore diverso, creata sulla base del codice di avviamento postale dei contagiati. Si parte da un giallo chiaro che appare dal mese di gennaio, nell’area metropolitana e lodigiana, per passare poi, tra il 17 e il 18 febbraio, a un rosso scuro, esattamente due giorni prima della diagnosi di contagio del paziente 1 a Codogno, nella provincia di Lodi. Il colore rosso medio compare man mano a macchia di leopardo, fino a raggiungere la città all’inizio di aprile, toccando Baggio, De Angeli, Affori, Niguarda, Comasina, Crescenzago, Quarto Oggiaro.

In poco tempo, proprio a Milano, i positivi raggiungono un tasso compreso tra 7 e 10 casi ogni mille soggetti. Lorenteggio, Sant’Ambrogio, Chiesa rossa, Navigli, Tibaldi, corso Lodi, Corvetto, Calvairate, Santa Giulia, Porta Romana, Forlanini appartengono invece alla fascia tra 6 e 7 casi ogni mille persone. Tra 4,5 e 6 casi ogni mille abitanti si colorano di arancio chiaro Città studi, Porta Venezia, Parco Lambro e Lambrate, Garibaldi-Repubblica e Centrale, il Portello, Paolo Sarpi, il Gallaratese, San Siro e il Parco Trenno. Centro storico, corso Magenta, via Padova e il quartiere Adriano non vengono quasi toccati dall’emergenza.

In Centro città pochissimi casi

Carlo La Vecchia, epidemiologo della Statale ha spiegato che “ad essere risparmiate maggiormente sono le classi economicamente più agiate che vivono in centro cosa che ci aspettavamo perché succede spesso durante le epidemie. L’altro aspetto che si evince è che sono colpiti i quartieri nord, che sono a contatto con zone produttive, anche legate alla bergamasca, e anche questo potevamo aspettarcelo”. Oltre a Bresso, anche Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni registrano un grande numero di contagi. La Vecchia ha detto di non aspettarsi una seconda ondata a breve termine. Qualora ve ne fosse un’altra a lungo termine saremmo comunque più preparati ad affrontarla rispetto al passato.

 

SITUAZIONE CONTAGI CORONAVIRUS

aggiornamento a domenica 10 maggio ore 18.00

– i casi positivi sono: 81.507 (+282)
ieri: 81.225 (+502)
l’altro ieri: 80.723 (+609*) ai quali vanno aggiunti nel totale complessivo 25 casi riguardanti il mese di aprile e rendicontati l’altro ieri

– i decessi: 14.986 (+62)
ieri: 14.924 (+85)
l’altro ieri: 14.839 (+94)

– in terapia intensiva: 348 (+18)
ieri: 330 (-70)
l’altro ieri: 400 (-80)

– i ricoverati non in terapia intensiva: 5.428 (-107)
ieri: 5.535 (-167)
l’altro ieri: 5.702 (-146)

– i tamponi effettuati: 485.134 (+7.369)
ieri: 477.765 (+11.478)
l’altro ieri: 466.287 (+10.993)

Advertisement

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO: cosa prevederà il Decreto Rilancio di Maggio 2020

1583651978058.jpg coronavirus  conte firma il decreto  chiuse lombardia e 14 province
1583651978058.jpg coronavirus conte firma il decreto chiuse lombardia e 14 province

Continua il lavoro del Governo sul testo del Decreto Rilancio, già Decreto Maggio ed ex Decreto Aprile, che dovrebbe vedere la luce nelle prossime ore. Proseguono quindi anche discussioni e limature sui singoli provvedimenti annunciati, che dovrebbero avere l’obiettivo di risollevare l’economia italiana dalla crisi scatenata dalla pandemia Covid19.

Se il primo documento circolato giorni fa nelle redazioni dei giornali conteneva, in 770 pagine, le proposte dei singoli Ministeri e note della Ragioneria, l’ultima bozza comprende 258 articoli e alcune novità rispetto alla versione precedente. 

Contributi a fondo perduto per le imprese

Una delle principali riguarda, in particolare, i discussi contributi a fondo perduto destinati alle imprese provate dal lockdown. Stando all’ultima bozza, il provvedimento dovrebbe avere come beneficiari soggetti titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo con partita Iva, con ricavi fino a 5 milioni di euro. 

Per ricevere l’aiuto a fondo perduto, oltre al limite finanziario, le imprese dovranno garantire che il fatturato e i corrispettivi del mese di aprile 2020 siano “inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019”. In pratica, si dovrà dimostrare che la condizione economica dell’impresa è fortemente peggiorata nei mesi della pandemia. 

Il contributo verrà determinato “applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019”.

A ricavi non superiori a 100mila, 400mila e 5 milioni di euro, rispettivamente, corrispondono percentuali del 25%, del 20% e 15%, sempre nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del Decreto.

Credito di imposta dell’80% per riaprire in sicurezza

Altro provvedimento che dovrebbe favorire la ripartenza delle attività economiche presente nella bozza, un credito d’imposta dell’80%, che può arrivare a un massimo di 80 mila euro, da destinare alle spese di investimento necessarie per riaprire in sicurezza. Si potrà usufruire della misura, quindi, per provvedere a tutti gli adeguamenti necessari al rispetto delle misure di contenimento del virus e alle indicazioni sanitarie: per esempio, la messa a norma di studi medici, ingressi e spazi comuni, mense, il rifacimento di spogliatoi, l’acquisto di arredi di sicurezza, di tecnologie per l’attività lavorativa o di apparecchi per misurare la temperatura dei dipendenti. 

Ecobonus

Torna sul tavolo l’ecobonus, nella forma di un superbonus edilizio per gli interventi di riqualificazione energetica o il rifacimento di facciate (a condizione che nel pacchetto sia compreso uno dei seguenti interventi: cappotto termico dell’edificio, caldaia a condensazione o caldaia a pompe di calore). Lo sconto sarà del 110%. La novità introdotta è la possibilità di cessione del credito a banche o alle imprese che realizzano i lavori.

Clausole di salvaguardia, sugar e plastic tax

La bozza conferma la cancellazione delle clausole di salvaguardia, che avrebbero previsto l’aumento di Iva e accise dal 2021, e il rinvio di sugar e plastic tax al prossimo anno. 

Scadenze fiscali rimandate

Rimandate parecchie scadenze fiscali: slittano al 16 settembre i versamenti di Iva, ritenute d’acconto, contributi previdenziali e Inail, atti di accertamento, cartelle esattoriali, rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio e avvisi bonari. Si potrà effettuare i pagamenti in unica soluzione oppure in quattro rate di pari importo.

Reddito di emergenza

Novità anche sul reddito di emergenza, punto che ha letteralmente spaccato la maggioranza, tra il Movimento Cinque Stelle che avrebbe voluto renderlo una misura più strutturale e il Pd che avrebbe voluto limitarlo a un provvedimento una tantum. Si sarebbe optato, stando alla bozza, per liquidarlo in due quote tra i 400 e gli 800 euro, in base alle esigenze, e potrà andare a chi non ha diritto a ricevere altri sussidi. Il limite Isee previsto è di 15mila euro e quello patrimoniale è entro i 10mila euro, che potrebbe essere portato a 25 mila in caso di famiglie con disabili.

Bonus vacanze

Confermata l’idea del bonus vacanze, fino a 500 euro, per le famiglie con un reddito ISEE non superiore ai 35.000 euro. Il credito, che sarà di 150 euro per le famiglie con una sola persona e di 300 euro per i nuclei di 2 persone, dovrà essere utilizzato da un solo componente della famiglia in un periodo compreso tra il primo luglio e il 31 dicembre 2020. Quanto all’erogazione, per il 90% sarà sotto forma di sconto e per il 10% di detrazione nella dichiarazione dei redditi.

Colf e badanti

A lavoratori domestici e badanti con uno o più contratti di lavoro, al 23 febbraio 2020, per un monte orario superiore alle 10 ore settimanali, si riconosce un’indennità mensile di 500 euro per i mesi di aprile e maggio 2020. I lavoratori non devono però essere conviventi con le famiglie, devono essere rimasti esclusi dalle altre indennità previste dal Dl Cura Italia e non devono essere titolari di pensione.

Premi operatori sanitari e Iva sulle mascherine

Confermati anche i premi per gli operatori sanitari, i medici, gli infermieri in prima linea nell’emergenza sanitaria. Il contributo ha un valore massimo di 1000 euro, ma le Regioni avranno la facoltà di incrementare i fondi della contrattazione integrativa. Tra le novità dell’ultima ora c’è anche l’azzeramento dell’Iva sulle mascherine per la durata di tutta l’emergenza, mentre poi sarà ridotta dal 22% al 5%. 

Advertisement

BONUS VACANZE: a chi spetta e come funzionerà tecnicamente il tax credit vacanze

c700x420 2
c700x420 2

Il Bonus Vacanze sarà utilizzabile dal 1° luglio al 31 dicembre 2020, da un solo componente per nucleo familiare, e sarà pari a max 500 euro per famiglia. La misura del credito è di 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e di 150 euro per quelli composti da una sola persona.

Lo sconto applicato sarà poi rimborsato al fornitore dei servizi turistici sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione.

Oltre a un fondo con una dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2020 per la concessione di contributi per le imprese ricettive, delle aziende termali e degli stabilimenti balneari, per sostenere le imprese del settore turistico nelle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, e di adeguamento degli spazi conseguente alle misure di contenimento contro la diffusione del Covid-19, nella parte relativa alle ‘Misure per il turismo e la cultura’ viene confermato il ‘Tax credit vacanze’.

Per il rilancio dei flussi turistici viene istituito un ‘Fondo per la promozione del turismo in Italia’, con una dotazione di 30 milioni di euro per l’anno 2020. Coldiretti calcola che per effetto della pandemia e del lockdown ci sono 81 milioni le presenze turistiche perse durante i tre mesi di primavera: i turisti che di solito arrivano a ridosso dei ponti per le festività di Pasqua, Festa della Liberazione, 1 maggio, soprattutto dall’estero, quest’anno non hanno viaggiato.

Il premier Giuseppe Conte in un’intervista sul ‘Corriere della Sera’ di oggi ha invitato gli italiani a trascorrere le vacanze in Italia, e le agevolazioni per le vacanze vogliono essere un incentivo per rimettere in moto il settore: “Quest’estate non staremo al balcone e la bellezza dell’Italia non rimarrà in quarantena. Potremo andare al mare, in montagna, godere delle nostre città”.

Come funziona il tax credit vacanze

Tax credit per le vacanze in Italia per le famiglie con Isee fino a 40mila. E’ una delle novità contenute in una nuova bozza del decreto Rilancio, ancora in fase di lavorazione. Il bonus resta di 500 euro a famiglia (300 se i componenti sono due, 150 per una persona sola), da spendere in imprese turistico-ricettivo o b&b. Sarà fruibile all’80% come sconto sul prezzo ( a fronte di fattura elettronica o documento in cui compaia il codice fiscale del destinatario) e per il 20% come detrazione in sede di dichiarazione dei redditi.

Tale credito è utilizzabile dal 1° luglio al 31 dicembre 2020, da un solo componente per nucleo familiare, e sarà pari a 500 euro per famiglia: “La misura del credito è di 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e di 150 euro per quelli composti da una sola persona”.

Il credito sarà composto per l’80 per cento dallo sconto sul corrispettivo dovuto, “anticipato dai fornitori presso i quali la spesa è stata sostenuta”, e per il 20 per cento verrà corrisposto in forma di detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi da parte del cittadino che lo richiede.

Sarà l’Agenzia delle entrate, sulla base dei dati forniti dall’INPS, a individuare i nuclei familiari e le modalità di rimborso dello sconto sul corrispettivo dovuto ai fornitori dei servizi.

Lo sconto in questione è rimborsato al fornitore dei servizi “sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, con facoltà di cessione ai propri fornitori di beni e servizi ovvero ad altri soggetti privati, nonché a istituti di credito o intermediari finanziari”.

Advertisement

Conte: “Non sarà un’estate di quarantena, potremo andare in vacanza”

visual club esse famiglia tuffo mare stintino
visual club esse famiglia tuffo mare stintino

Il Premier Giuseppe Conte ottimista sulle riaperture della stagione estiva

“Quest’estate non staremo al balcone e la bellezza dell’Italia non rimarrà in quarantenaPotremo andare al mare, in montagna, godere delle nostre città, anche se lo faremo in modo diverso, con regole e cautele”.

Al momento l’inizio della stagione estiva non può coincidere oggi con una data precisa. A tal proposito, infatti, il Primo Ministro ha specificato che il Governo attende l’evoluzione del quadro epidemiologico prima di “fornire indicazioni precise su date e programmazione”.

“Stiamo raccogliendo i dati dell’ultimo monitoraggio – ha ribadito in fine Conte – e con gli esperti stiamo definendo regole chiare sulla sicurezza per lavoratori e clienti”. Quindi si andrà in vacanza ma, come è stato spiegato, a determinate condizioni.

BONUS VACANZE

Nel testo bozza del nuovo decreto di rilancio si legge che “Per il periodo d’imposta 2020 è riconosciuto un credito in favore dei nuclei familiari con un reddito ISEE non superiore a 35.000 per il pagamento dei servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive”. Tale credito è utilizzabile dal 1° luglio al 31 dicembre 2020, da un solo componente per nucleo familiare, e sarà pari a 500 euro per famiglia: “La misura del credito è di 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e di 150 euro per quelli composti da una sola persona”.

Il credito sarà composto per il 90 per cento dallo sconto sul corrispettivo dovuto, “anticipato dai fornitori presso i quali la spesa è stata sostenuta”, e per il 10 per cento verrà corrisposto in forma di detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi da parte del cittadino che lo richiede. Sarà l’Agenzia delle entrate, sulla base dei dati forniti dall’INPS, a individuare i nuclei familiari e le modalità di rimborso dello sconto sul corrispettivo dovuto ai fornitori dei servizi. Lo sconto in questione è rimborsato al fornitore dei servizi “sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, con facoltà di cessione ai propri fornitori di beni e servizi ovvero ad altri soggetti privati, nonché a istituti di credito o intermediari finanziari”.

 

Advertisement

MUSEI CIVICI di MILANO: riapertura dal 19 maggio su prenotazione

MuseodelNovecentoSalaFontanaPhotoThomasPaganiMuseodelNovecentoMilano“CopyrightComunediMilano–tuttiidirittidileggeriservati”
MuseodelNovecentoSalaFontanaPhotoThomasPaganiMuseodelNovecentoMilano“CopyrightComunediMilano–tuttiidirittidileggeriservati”

Musei Civici, un piano di riapertura sperimentale in città a partire dal prossimo 19 maggio, graduale e fino all’estate, per conciliare la necessità della ripresa con la sicurezza dei lavoratori e del pubblico.

Aperture contingentate in base alla diversa capienza dei musei e “a scacchiera” rispetto al territorio della città, in modo da coprire nell’arco di una settimana diversi distretti urbani e, al tempo stesso, favorire i servizi culturali “di prossimità” in coerenza con gli indirizzi del documento “Milano 2020”.

Evitando, anche, che durante il weekend la presenza di visitatori contribuisca ad aumentare l’affluenza nei parchi cittadini: e per questo i musei che affacciano su parchi pubblici resteranno chiusi nel fine settimana. Per quanto riguarda le sedi espositive, Palazzo Reale riaprirà le sue sale al pubblico a partire dal 28 maggio, dal giovedì alla domenica, con orari che saranno comunicati successivamente.

Chiuse in base alle disposizioni governative dell’8 marzo scorso, riapriranno quindi la mostra dedicata a Georges de la Tour (fino al 27 settembre), “Tuthankamon. Viaggio oltre le tenebre” (fino al 30 agosto) e “Roberto Cotroneo. Genius Loci” (fino al 26 luglio). Anche per le mostre, ingressi contingentati in base alla capienza delle sale con prenotazione obbligatoria per fasce orarie e acquisto dei biglietti online.

Il PAC|Padiglione d’Arte Contemporanea ha già riprogrammato il calendario espositivo spostando a ottobre l’inaugurazione della personale di Tania Bruguera, uno degli highlights del palinsesto “I talenti delle donne”, e durante tutta l’estate, a partire dal 25 giugno, proporrà una nuova versione di “Performing PAC. Made of Sound”, che racconterà l’interazione tra arte contemporanea e musica.

Il piano è stato presentato ieri in Commissione Cultura e Turismo dall’assessore Filippo Del Corno e dal direttore Cultura Marco Minoja: l’applicazione del piano a partire dal prossimo 19 maggio è subordinata all’emanazione di un provvedimento, annunciato dal governo, che consenta la riapertura dei musei a partire dal 18 maggio e dall’esito positivo di tutte le verifiche tecniche, tuttora in corso, relative a sanificazione e sicurezza degli ambienti e alla disponibilità dei presidi richiesti dalle autorità competenti in materia sanitaria.

In particolare, lunedì 18 maggio i musei resteranno chiusi, martedì 19, mercoledì 20 e giovedì 21 maggio è prevista l’apertura (con modalità che verranno definite in questi giorni) di Musei del Castello Sforzesco, Museo di Storia Naturale, GAM|Galleria d’Arte Moderna, Acquario Civico, Casa Museo Boschi-Di Stefano. Venerdì 22, sabato 23 e domenica 24 maggio è invece in programma l’apertura di Museo del Novecento, Museo Civico Archeologico, Palazzo Morando|Costume Moda Immagine, MUDEC|Museo delle Culture.

Dal 26 maggio e fino a inizio estate (quindi fino al 21 giugno, a parità di quadro sanitario e normativo di riferimento), il piano sarà articolato secondo questo calendario: lunedì i musei restano chiusi, martedì e mercoledì aperti GAM, Museo di Storia Naturale, Museo del Risorgimento, Acquario, giovedì aperti Musei del Castello Sforzesco, Casa Boschi-Di Stefano e Studio Museo Francesco Messina, venerdì aperti Musei del Castello Sforzesco, Casa Boschi-Di Stefano, Studio Museo Francesco Messina e MUDEC, sabato e domenica aperti Museo del Novecento, Palazzo Morando, Museo Archeologico, MUDEC.

Per l’ingresso a tutti i musei civici sarà prevista la prenotazione sulla piattaforma web realizzata ad hoc dal concessionario per i servizi di biglietteria (www.vivaticket.it) con l’indicazione della fascia oraria di preferenza e l’acquisto del biglietto online.

La (sola) prenotazione è necessaria anche per i musei a ingresso gratuito (Casa Museo Boschi-Di Stefano, Studio Museo Francesco Messina, Museo del Risorgimento, Palazzo Morando|Costume Moda immagine).

Gli orari di apertura dei musei sono ancora allo studio ma tenderanno a essere omogenei per tutti.

Anche l’Area Biblioteche si appresta alla riapertura, il prossimo 18 maggio, della Biblioteca Sormani e di un primo contingente di rionali, con la riattivazione su prenotazione del servizio di prestito delle prenotazioni effettuate a marzo e la restituzione dei prestiti in corso.

Le biblioteche interessate a questa prima fase resteranno aperte da martedì a sabato con orario ridotto. Se il quadro sanitario e giuridico di riferimento sarà confermato, dal 1° al 13 giugno si apriranno progressivamente altre rionali e sarà regolamentato l’accesso contingentato del pubblico alle aree a scaffale aperto.

Advertisement

Silvia Romano è stata liberata : la cooperante milanese era stata rapita 18 mesi fa

silvia romano
silvia romano

La cooperante milanese era stata rapita il 20 novembre 2018, sottratta alla sua attività umanitaria in Kenya

«Sono stata forte e ho resistito. Sto bene e non vedo l’ora di ritornare in Italia». É il primo commento di Silvia Romano, la volontaria milanese della Ong Africa Milele di Fano (Pesaro-Urbino), rapita in Kenia e liberata da un’operazione dell’Aise, condotta con la collaborazione dei servizi turchi e somali . Era alla sua seconda esperienza di volontariato in Kenya. Era tornata in Italia qualche settimana prima del rapimento e poi era ripartita per l’Africa. L’annuncio è giunto con un tweet del premier Giuseppe Conte: «Silvia Romano è stata liberata! Ringrazio le donne e gli uomini dei nostri servizi di intelligence. Silvia, ti aspettiamo in Italia!».Era stata rapita il 20 novembre 2018, sottratta alla sua attività umanitaria a Chakama, un villaggio a 80 chilometri da Malindi, in Kenya. Sotto casa di SilviaRomano i vicini sui balconi cantano una canzone degli 883 per celebrarne la liberazione

Attualmente è in sicurezza, domenica sarà in Italia

L’operazione dell’Aise, diretta dal generale Luciano Carta, che portato alla liberazione di Silvia Romano è stata condotta con la collaborazione dei servizi turchi e somali ed è scattata la scorsa notte. La volontaria si trova ora in sicurezza nel compound delle forze internazionali a Mogadiscio. Silvia Romano rientrerà in Italia domenica 10 maggio con un aereo dell’Aise che atterrerà a Ciampino alle 14, accolta dal ministro Luigi Di Maio. La volontaria, «sta bene ed è in forma. Provata ovviamente dallo stato di prigionia, ma sta bene», ha detto il presidente del Copasir, Raffaele Volpi. È «una bella notizia attesa da tempo. I complimenti vanno al generale Carta, agli uomini e donne dell’Aise che con il loro incessante lavoro, mai alla luce della ribalta, hanno permesso questo importantissimo risultato. Grazie ragazzi e ben tornata a casa Silvia».

Chi è Silvia Romano

Silvia Romano era stata rapita il 20 novembre 2018 nel poverissimo villaggio di Chacama, a circa ottanta chilometri dalla capitale Nairobi. Prelevata con forza da un gruppo di uomini armati di fucili e machete. La polizia locale aveva ipotizzato una pista interna: un rapimento ad opera di criminali comuni a scopo di estorsione, magari anche con la possibilità che la ragazza venisse venduta oltre confine, in Somalia, ai jihadisti di al Shabaab. Tre dei responsabili del blitz erano stati arrestati e dalle indagini, portate avanti in Italia dalla Procura di Roma, era in effetti emerso che la ragazza potesse essere stata trasferita in Somalia subito dopo il sequestro: un trasferimento lampo organizzato da un gruppo islamista legato al Al-Shabaab che aveva fornito alla banda di criminali comuni kenyoti, autori materiali del sequestro, denaro e mezzi. Queste informazioni erano emerse un anno dopo il sequestro, nel novembre scorso, e da quel momento non era trapelato più nulla.

l sequestratori

Tre dei sequestratori – Moses Luwali Chembe, Abdalla Gababa Wario e Ibraihm Adam Omar – sono stati arrestati e sono, tutt’ora sotto processo, anche se le udienze sono state interrotte a causa dell’epidemia di coronavirus che sta colpendo anche il Kenya. Uno dei tre, Adam Omar, in libertà su cauzione e considerato l’uomo più pericoloso dei tre, è latitate, ha fatto perdere le sue tracce. Da allora, dal giorno dell’arresto dei tre uomini, il 26 dicembre 2018, non si è saputo piu’ nulla, oltre al fatto che il giorno di Natale Silvia Romano era viva

Advertisement

Palazzo Reale riaprirà il 28 maggio, le mostre saranno prorogate

palazzo reale milano
palazzo reale milano

Palazzo Reale aprirà i battenti al pubblico il 28 maggio e rimarrà aperto dal giovedì alla domenica: gli orari saranno comunicati successivamente. Sarà dunque possibile visitare la mostra su Georges de la Tour, che è stata prorogata fino al 27 settembre (doveva chiudere il 7 giugno). Per quanto riguarda le altre mostre, proroga fino al 30 agosto (anziché chiusura al 14 giugno) per vedere Tuthankamon. Viaggio oltre le tenebre e proroga fino al 26 luglio per Roberto Cotroneo. Genius Loci (la chiusura era inizialmente prevista per il 29 marzo). Anche per le mostre gli ingressi saranno contingentati sulla base della capienza delle sale, e sarà obbligatoria la prenotazione online.

Infine, le biblioteche: riaprirà il 18 maggio la Biblioteca Sormani assieme a un altro numero non ancora precisato di biblioteche di quartiere. I prestiti saranno riattivati, e gli istituti apriranno dal martedì al sabato, con orario ridotto. Quelle che rimarranno chiuse nella prima fase riapriranno progressivamente dal 1° al 13 giugno. Tutto sempre con accessi contingentati.

“Cominciamo dal 18 maggio un percorso che conduce alla ripresa delle attività culturali, attraverso misure sperimentali che sono funzionali a un ritorno alla normalità della fruizione culturale nella nostra città”, ha dichiarato l’assessore Filippo Del Corno. “Accoglieremo quindi proposte, suggerimenti e richieste che arriveranno dai visitatori o da altri soggetti e istituzioni culturali, e utilizzeremo gli spazi dei musei nei giorni di chiusura per attività didattiche e progetti dedicati ai bambini, da vivere in sicurezza. Intendiamo cogliere questa opportunità di sperimentazione anche per offrire una prospettiva nuova sulla modalità di fruizione delle collezioni museali, lontana da criteri di valutazione basati sui numeri e più vicina al valore della scoperta o della rilettura più intima e consapevole delle opere: un nuovo approccio che può essere fattore di crescita personale e collettivo”.

Advertisement

Smart Helmet : ai carabinieri di Milano i caschi che misurano la febbre a distanza

smart helmet carabinieri caschi milano
smart helmet carabinieri caschi milano

Partita la sperimentazione con il dispositivo in dotazione alla polizia cinese

I carabinieri delle Stazioni Porta Genova e San Cristoforo stanno sperimentando a Milano i nuovi “smart helmet”, gli speciali caschetti che consentono di rilevare la temperatura corporea delle persone. Si tratta di dispositivi sperimentali a raggi infrarossi che permettono al militare che li indossa di individuare se le persone che sta guardando in un raggio di circa cinque metri hanno una temperatura superiore a 37.3 gradi. Nel caso di sospetta febbre, lo segnalano all’operatore all’interno della visiera e su un tablet collegato via bluetooth.“ Chiaramente in caso di temperatura rilevata superiore ai 37.5 gradi, scattano poi tutti i controlli e le verifiche del caso.

Questi dispositivi sono quelli già in dotazione alla polizia cinese.

In tutto sono 8 i militari che a rotazione adopereranno l’elmetto, non prima di aver frequentato un breve corso di formazione per imparare ad usarlo. Assieme alla novita’ tecnologica e’ necessario comunque indossare i dispositivi di protezione individuali.

I NUMERI DEI CONTAGI AGGIORNATI A Venerdì 8 Maggio

Sono 609 i nuovi casi accertati di coronavirus in Lombardia per un totale di 80.723 ai quali vanno aggiunti nel totale complessivo 25 casi riguardanti il mese di aprile e rendicontati oggi. Si tratta quindi di un dato inferiore a quello degli ultimi giorni. I decessi sono arrivati a 14.939 (+94), i ricoverati nei reparti normali a 5.703 (in diminuzione di 146) mentre il numero di ricoverati in terapia intensiva è sceso a 400 (-80 rispetto a ieri). I tamponi effettuati sono stati 10.993 per un totale di 466.287. –

Advertisement

SALDI ESTIVI: ipotesi al via dal 1 agosto 2020 in tutte le regioni italiane

saldi estivi  1
saldi estivi 1

Due settimane alla riapertura degli store il 18 maggio, e la moda già pensa ai saldi. Molti retailer confidano nella voglia di shopping dei consumatori, nonostante la crisi economica causata dal Covid-19. Per questo motivo, vorrebbero avere più tempo possibile per vendere a prezzo pieno, posticipando l’avvento dei saldi estivi.

Idea saldi estivi dal 1° agosto

Federmoda Confcommercio, l’associazione che riunisce 27mila negozi sui 115mila censiti tra abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, tessile per la casa e articoli sportivi, ha somministrato un questionario agli iscritti per sondare il loro orientamento. L’esito si conoscerà domani, ma già nella serata di domenica 3, con la ricezione di circa 4.100 risposte, è emerso che la maggioranza sarebbe favorevole al rinvio dei saldi di circa un mese, quindi verso i primi di agosto, considerando che solitamente iniziano il 4 luglio.

La Conferenza delle Regioni, presieduta da Stefano Bonaccini, ha stabilito, nella riunione del 7 maggio, di posticipare i saldi estivi al primo agosto 2020.

La decisione nasce da una «sollecitazione degli assessori alle attività produttive ed è motivata dalle necessità derivanti dalla gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 e dalle conseguenti misure».

Il Presidente Bonaccini ha poi scritto ai presidenti di Regioni e Province autonome invitandoli a «dare seguito alla suddetta decisione per una omogenea applicazione della stessa su tutto il territorio nazionale»

Advertisement

REGIONE LOMBARDIA: tamponi a domicilio, contact tracing per evitare il contagio diffuso

coronavirus test afp scaled
coronavirus test afp scaled

REGIONE LOMBARDIA: L’obiettivo è la “nuova normalità”. Alla quale però è faticoso arrivare, visti i numeri dei contagi e la paura di una ripresa dell’epidemia per la maggior parte dei cittadini.

E allora cosa fare per limitare il contagio? Tamponi a domicilio e contact tracing.

Sono queste le due novità principali approvate ieri da Palazzo Lombardia. Un’approvazione faticosa, la giunta si è riunita tre volte e il documento è stato limato fino all’ultimo (eliminando, per esempio, l’obbligo del tampone a domicilio nell’arco di 24-48 ore).

Fumata nera, invece, per i test sierologici a pagamento, da fare in cliniche private grazie a convenzioni tra aziende o comuni, per sottoporre all’analisi i loro dipendenti o cittadini: la questione rimane in sospeso. Per la difficoltà di capire chi dovrebbe processare, per i casi positivi al test, i tamponi necessari a capire se chi ha gli anticorpi ha avuto la malattia e l’ha superata. O è ancora malato.

Punto focale del provvedimento di ieri, l’individuazione dei casi di Covid-19: alle aziende viene rinnovato l’obbligo di misurare in entrata a tutti i dipendenti la temperatura. Il lavoratore che avrà più di 37,5 sarà segnalato dal medico dell’azienda all’Ats e al medico di base.

Che richiederà per lui il tampone, fatto a domicilio dai medici delle Usca, le task forse di guardia medica. Nell’attesa dell’esito del tampone, sia la persona con più di 37,5 sia i suoi contatti stretti (familiari ma anche i colleghi di ufficio) saranno individuati e messi in quarantena. “Le nostre finalità in questa fase molto delicata — sottolineano il  governatore Attilio Fontana e l’assessore Gallera — sono intercettare e gestire tempestivamente i casi di sospetti Covid-19 con il concorso dei diversi soggetti sanitari e insieme ai datori di lavoro, per controllare l’insorgenza di nuovi focolai di malattia, monitorando in tempo reale l’andamento epidemico”.

La giunta ha poi stilato anche le linee guida per la ripartenza degli ospedali, che potranno tornare alla loro attività fino al 70 per cento, realizzando una divisione netta tra le aree Covid- free e quelle che rimarranno dedicate ai pazienti con Sars-Cov-2.

L’obiettivo è essere pronti in caso di una ripresa della curva, facendo scattare nuove misure di lockdown: i nuovi casi dovranno essere sulla soglia dei 500 al giorno. Per monitorare la situazione, la Regione nei prossimi giorni nominerà un pool di esperti con un “cruscotto” di una ventina di parametri.

Advertisement
Milano
poche nuvole
19.2 ° C
20.2 °
18.8 °
75 %
4.1kmh
20 %
Dom
22 °
Lun
20 °
Mar
14 °
Mer
16 °
Gio
19 °