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martedì, Maggio 6, 2025
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NUOVO DECRETO: Tutte le misure per gli spostamenti fino al 31 luglio 2020

polizia controllo coronavirus blocco stradale
polizia controllo coronavirus blocco stradale

l testo del Decreto-Legge , in corso di pubblicazione in Gazzetta,  necessario per l’avvio della fase 3 contiene le disposizioni riguardanti le “Misure di contenimento della diffusione del COVID-19” che entrano in vigore a partire dal 18 maggio 2020 e fino al 31 luglio 2020.

Ecco i 16 punti da rispettare fino al 31 luglio 2020:

1. A decorrere dal 18 maggio 2020cessano di avere effetto tutte le misure limitative della circolazione all’interno del territorio regionale di cui agli articoli 2 e 3 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, e tali misure possono essere adottate o reiterate, ai sensi degli stessi articoli 2 e 3, solo con riferimento a specifiche aree del territorio medesimo interessate da particolare aggravamento della situazione epidemiologica.

2. Fino al 2 giugno 2020 sono vietati gli spostamenti, con mezzi di trasporto pubblici e privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

3. A decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti interregionali possono essere limitati solo con provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020, in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree.

4. Fino al 2 giugno 2020sono vietati gli spostamenti da e per l’estero, con mezzi di trasporto pubblici e privati, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute o negli ulteriori casi individuati con provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020; resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. A decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti da e per l’estero possono essere limitati solo con provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020, anche in relazione a specifici Stati e territori, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico e nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea e degli obblighi internazionali.

5. Gli spostamenti tra lo Stato della Città del Vaticano o la Repubblica di San Marino e le regioni con essi rispettivamente confinanti non sono soggetti ad alcuna limitazione.

6. È fatto divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora alle persone sottoposte alla misura della quarantena per provvedimento dell’autorità sanitaria in quanto risultate positive al virus Covid-19, fino all’accertamento della guarigione o al ricovero in una struttura sanitaria o altra struttura allo scopo destinata.

7. La quarantena precauzionale è applicata con provvedimento dell’autorità sanitaria ai soggetti che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di soggetti positivi al virus Covid-19 e agli altri soggetti indicati con i provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020.

8. È vietato l’assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura con la presenza di pubblico, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e fieristico, nonché ogni attività convegnistica o congressuale, in luogo pubblico o aperto al pubblico, si svolgono, ove ritenuto possibile sulla base dell’andamento dei dati epidemiologici, con le modalità stabilite con i provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020.

9. Il sindaco può disporre la chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

10. Le riunioni si svolgono garantendo il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

11. Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle rispettive confessioni contenenti le misure idonee a prevenire il rischio di contagio.

12. Le disposizioni di cui ai commi 7, 8, 10 e 11 sono attuate con provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020, che possono anche stabilire differenti termini di efficacia.

13. Le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, nonché i corsi professionali e le attività formative svolte da altri enti pubblici, anche territoriali e locali e da soggetti privati, sono svolte con modalità definite con provvedimento adottato ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020.

14. Le attività economiche, produttive e sociali devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi, adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome (qui il testo delle Linee Guida) nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali. In assenza di quelli regionali trovano applicazione i protocolli o le linee guida adottati a livello nazionale. Le misure limitative delle attività economiche, produttive e sociali possono essere adottate, nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità, con provvedimenti emanati ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020 o del comma 16.

15. Il mancato rispetto dei contenuti dei protocolli o delle linee guida, regionali, o, in assenza, nazionali, di cui al comma 14 che non assicuri adeguati livelli  di protezione determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.

16. Per garantire lo svolgimento in condizioni di sicurezza delle attività economiche, produttive e sociali, le regioni monitorano con cadenza giornaliera l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e, in relazione a tale andamento, le condizioni di adeguatezza del sistema sanitario regionale. I dati del monitoraggio sono comunicati giornalmente dalle regioni al Ministero della salute, all’Istituto superiore di sanità e al comitato tecnico-scientifico di cui all’ordinanza del Capo del dipartimento della protezione civile del 3 febbraio 2020, n. 630, e successive modificazioni. In relazione all’andamento della situazione epidemiologica sul territorio, accertato secondo i criteri stabiliti con decreto del Ministro della salute del 30 aprile 2020 e sue eventuali modificazioni, nelle more dell’adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri di cui all’articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020, la Regione, informando contestualmente il Ministro della salute, può introdurre misure derogatorie, ampliative o restrittive, rispetto a quelle disposte ai sensi del medesimo articolo 2.

Per le sanzioni previste per il non rispetto di quanto stabilito dal provvedimento in discussione e per gli organi competenti ai relativi controlli in ambito Regionale si rimanda a quanto recita l’articolo 2 del Decreto il cui testo integrale è in allegato.

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MAHMOOD rinvia al 3 Novembre 2020 il concerto previsto All’Alcatraz

mahmood concerto 2020
mahmood concerto 2020

Il 2020 sarà un anno importante per Mahmood: dopo aver annunciato il tour europeo, in arrivo un nuovo singolo, un nuovo album e un nuovo tour italiano.

Il concerto in programma a Milano (Alcatraz) il 14 aprile è stato posticipato al 3 novembre.

Le date:
14 aprile Milano, Alcatraz – Posticipato al 3 novembre 2020
21 aprile Londra, O2 Shepherds Bush Empire – Posticipato al 16 febbraio 2021
4 novembre Firenze, Tuscany Hall
9 novembre Milano, Alcatraz
13 novembre Napoli, Casa Della Musica
14 novembre Roma, Atlantico Live
17 novembre Venaria Reale (To), Concordia
19 novembre Nonantola (Mo), Vox Club
21 novembre S. Biagio Di Callalta (Tv), Supersonic Arena

In attesa di maggiori dettagli sull’album, cresce l’attesa per il primo singolo ufficiale, una ballata urban in pubblicazione giovedì 16 gennaio 2020 e già disponibile in presave / preorder dal titolo RAPIDE.

E’ sicuramente straordinario il percorso di Mahmood – dalla doppia vittoria a Sanremo Giovani e Sanremo nel 2019, al secondo posto all’Eurovision Song Contest di Tel Aviv, al successo del primo tour europeo e la vittoria del premio per il Best Italian Act agli Mtv EMA dello scorso autunno – in meno di dodici mesi grazie a pubblico e critica, è riuscito a ritagliarsi un suo percorso di genere unico, fatto di testi e di un nuovo sound urban frutto di sperimentazioni e contaminazioni che ne hanno fatto la sua cifra.

INFO BIGLIETTI MAHMOOD 2020

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GHALI: i concerti in programma al Fabrique Milano sono rinviati ad ottobre 2020

ghali a sanremo 2020
ghali a sanremo 2020

”Stavo preparando da tempo le tre date del Fabrique per invitare tutti a Milano, a casa mia.

L’entrata a Sanremo sarebbe dovuto essere un assaggio delle idee di spettacolo che avevamo in mente, sia sul palco che fuori. Purtroppo la mia città in questo ultimo periodo di emergenza sanitaria non può ospitare facilmente tutti e, non sapendo quanto durerà questo momento, preferiamo rimandare i concerti ad ottobre. In questi ultimi giorni di Instore ho avuto la fortuna di incontrare tanti di voi e siete testimoni di quanto mi impegni a dedicare un po’ di tempo ad ognuno, dal primo all’ultimo.
È una questione di rispetto. Voglio tornare, come mi avete chiesto in tanti, e voglio farlo sui palchi delle vostre città oltre che quelli europei già in programma. Ci vediamo presto, promesso.” – Ghali

Le  NUOVE date:
8 maggio Milano, Fabrique – POSTICIPATO AL 9 OTTOBRE

9 maggio Milano, Fabrique – POSTICIPATO AL 10 OTTOBRE
10 maggio Milano, Fabrique – POSTICIPATO ALL’8 OTTOBRE

Attenzione! La disponibilità dei biglietti è limitata.

I biglietti già acquistati rimangono validi per la nuova data corrispondente.

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Iron Maiden: il concerto di Bologna rinviato al 24 giugno 2021

Iron Maiden Legacy 2020 1
Iron Maiden Legacy 2020 1

Il concerto in programma a Bologna (Arena Parco Nord) il 20 luglio 2020 nell’ambito del Bologna Sonic Park è stato posticipato al 24 giugno 2021. 

A seguito della situazione creatasi con la diffusione del Coronavirus, IRON MAIDEN hanno posticipato al 24 giugno 2021 la data italiana inizialmente prevista per il 20 luglio 2020. I biglietti acquistati per la data del 2020 rimangono validi per la nuova data del 2021.

La band e tutti coloro i quali sono coinvolti nella realizzazione dello show concordano che la salute e la sicurezza siano al primo posto.

Special guest: Airbourne e Lord Of The Lost.

“Legacy Of The Beast Tour” ha portato la band inglese in ben 39 paesi del mondo, davanti a 2 milioni di fan, compreso lo show headliner sul palco del leggendario Rock In Rio che ha visto 100.000 di presenze!

Bruce Dickinson, cantante di IRON MAIDEN, con molto entusiasmo dichiara: “Ci siamo divertiti molto durante il Legacy Tour, le reazioni allo show sono state positive e tutte le persone coinvolte (Eddie compreso) sono state fenomenali. IRON MAIDEN sono soddisfatti di quello che è stato e non vedono l’ora di tornare sul palco italiano per suonare davanti a tutti i fan!”

INFO BIGLIETTI IRON MAIDEN BOLOGNA 2021

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NOTRE DAME DE PARIS al Teatro Arcimboldi: rinviate le date a maggio 2021

Notre Dame de Paris milano
Notre Dame de Paris milano

Notre Dame de Paris : Causa Coronavirus, molte date  annullate o rinviate nel 2021! Scopri tutti gli aggiornamenti…

MISURE URGENTI IN MATERIA DI CONTENIMENTO E GESTIONE DELL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19

Secondo l’ordinanza emanata dal governo che prevede la sospensione di eventi e spettacoli di qualunque natura fino a data da destinarsi, Vivo Concerti comunica lo spostamento dell’intera tournèe di Notre Dame de Paris a partire da aprile 2021.

I biglietti già acquistati restano validi per le nuove date.
Le date in programma a Pula (Ca), Forte Arena dall’31 luglio al 2 agosto 2020 sono state annullate.

Di seguito, il calendario aggiornato:

Dal 31 luglio al 2 agosto 2020, Pula (Ca), Forte Arena – ANNULLATA
dal 27 al 29 novembre 2020 Ancona, PalaPrometeo – Posticipato dal 9 aprile all’11 aprile 2021
3 e 4 ottobre 2020 Eboli (Sa), PalaSele – Posticipato al 17 e 18 aprile 2021
dal 24 al 27 settembre 2020 Catania, PalaCatania – Posticipato dal 22 al 25 aprile 2021
dal 6 all’8 novembre 2020 Jesolo (Ve), PalaInvent – Posticipato dal 7 al 9 maggio 2021
dal 13 al 15 novembre 2020 Firenze, Nelson Mandela Forum – Posticipato dal 14 al 16 maggio 2021
dal 21 ottobre all’1 novembre 2020 Milano, Teatro degli Arcimboldi – Posticipato dal 19 al 30 maggio 2021
24 e 25 luglio 2020 Napoli, Arena Flegrea – Posticipato al 23 e 24 luglio 2021
dal 13 al 15 agosto 2020 San Pancrazio Salentino (Br), Forum Eventi – Posticipato dal 12 agosto al 14 agosto 2021
18 e 19 settembre 2020 Soverato (Cz), Summer Arena – Posticipato al 27 e 28 agosto 2021
dal 4 al 10 settembre 2020 Palermo, Teatro di Verdura – Posticipato dal 3 settembre al 9 settembre 2021

Gli spettacoli in programma dal 3 al 5 luglio 2020 a Nichelino (To), Palazzina di Caccia di Stupinigi, e dal 10 al 12 luglio 2020 a Mantova (Piazza Sordello) sono stati posticipati a data da destinarsi. Seguiranno maggiori informazioni.

Gli spettacoli in programma a Reggio Calabria (PalaCalafiore) in programma l’11, 12 e 13 marzo 2020 sono stati annullati.

Per gli eventi che sono stati rinviati, di norma, non sono previsti rimborsi.

Per info e acquisto biglietti, clicca QUI


UN PO’ DI STORIA

Un’ascesa incredibile che, soltanto nella stagione 2016, ha superato in Italia 1 milione di spettatori e affollato le 43 tappe, per un totale di 283 repliche a colpi di sold out, in 31 città. Nello stesso anno, NOTRE DAME DE PARIS è diventato un vero e proprio cult, ha fatto impennare le vendite dei biglietti teatrali, capitanando la classifica dei titoli e superando le presenze dei più grandi live della musica rock e pop, tanto da essere insignito del BigliettOne d’Oro TicketOne ai Rockol Awards 2016. Sempre nel 2016, la versione italiana continua a collezionare prestigiosi riconoscimenti e ottiene ben tre Premi agli IMA (Italian Musical Awards): Migliore Spettacolo Social, Migliori Musiche (Riccardo Cocciante) e Migliore Spettacolo Classico.

Solo in Italia, in 17 anni sono state visitate 47 città per un totale di 145 appuntamenti e 1.246 repliche complessive. Il musical, inoltre, è stato tradotto e adattato in 9 lingue diverse (francese, inglese, italiano, spagnolo, russo, coreano, fiammingo, polacco e kazako) e ha attraversato 23 Paesi in tutto il mondo con più di 5000 spettacoli, capaci di stupire e far sognare 13 milioni di spettatori internazionali.

NOTRE DAME DE PARIS racchiude un’alchimia unica e irripetibile, la firma inconfondibile di Riccardo Cocciante rende le musiche sublimi, regalando allo spettacolo un carattere europeo. Il magistrale adattamento di un romanzo emozionante, come quello scritto da Victor Hugo, ad opera di Luc Plamondon e di Pasquale Panella, diretto dal sapiente regista Gilles Maheu, si affianca alle coreografie e ai movimenti di scena ideati da Martino Müller. I costumi sono di Fred Sathal e le scene di Christian Ratz. Un team di artisti di primo livello che ha reso quest’opera un assoluto capolavoro.

NOTRE DAME DE PARIS debuttava nella sua versione originale francese il 16 settembre 1998, al Palais des Congrès di Parigi, dove fu subito trionfo. Quattro anni dopo, David Zard produceva la versione italiana con l’adattamento di Pasquale Panella. Il 14 marzo 2002, al Gran Teatro di Roma, costruito per l’occasione, si teneva la “prima” di quello che sarebbe stato l’opera dei record, un’emozione che, da allora, ha “contagiato” milioni di spettatori. Un successo travolgente che ha raggiunto non solo il pubblico di Francia e Italia, ma quello di tutto il mondo: Inghilterra, Svizzera, Russia, Canada, fino a Cina, Giappone, Corea del Sud, Libano, Turchia, insieme a decine di altri paesi, riscuotendo ovunque un numero di presenze senza precedenti.

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Decreto Rilancio : 4 milioni per i videogame, confermato il Fondo per l’Intrattenimento Digitale

fondo per i videogames
fondo per i videogames

Nel decreto Rilancio è stato introdotto un fondo per finanziare lo sviluppo di videogiochi commerciali

Si tratta di un fondo ad hoc, presso il Ministero dello Sviluppo economico, diretto al sostegno della produzione italiana di videogiochi analogamente a quanto già adottato da Paesi europei ed extra-europei quali Francia, Germania, Regno Unito, Canada, Polonia e Danimarca.

Il Decreto Rilancio dà sostegno economico a chi si occupa di videogame, un’industria digitale ricca di professionalità e di opportunità di business. Il testo del Decreto, annunciato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte il 13 maggio 2020, prevede, tra le altre cose, l’istituzione di un Fondo presso il ministero dello Sviluppo economico che, partendo da una dotazione di 4 milioni di euro per il 2020, eroghi contributi a fondo perduto a chi concepisce e produce videogiochi.

Lo prevede il testo definitivo del decreto Rilancio

“Il videogioco è un’opera complessa, che richiede un’ampia gamma di profili professionali altamente specializzati: game designer, programmatori, artisti, designer di interfacce, grafici 3D, grafici 2D, animatori, compositori, ingegneri del suono, tester, traduttori, doppiatori, ecc. Il prototipo di un videogioco rappresenta la prima versione giocabile dell’opera, contenente le funzionalità di base e distintive del prodotto finito. È lo strumento attraverso il quale le imprese del settore possono presentare il loro progetto di sviluppo a editori e/o investitori per ottenere finanziamenti necessari per la successiva produzione del prodotto finale e per la sua distribuzione sul mercato internazionale”.

“La realizzazione del prototipo, che di solito coincide con le fasi di concezione e preproduzione, richiede un investimento rilevante in termini di risorse da parte delle imprese e solitamente avviene in regime di autofinanziamento da parte delle imprese stesse, senza poter contare su apporti finanziari di editori e/o investitori, che possono intervenire nelle successive fasi della produzione. Altri paesi europei sono già intervenuti in questo senso: la Germania nel 2019 ha istituito il “Computerspieleförderung des Bundes”, un fondo finanziato con 50 milioni di euro; la Francia dal 2008 ha istituito il “Fonds d’aide au jeu vidéo”, investendo in media 4 milioni di euro su 40 progetti ogni anno. In Italia ad oggi non esiste alcuna misura di sostegno paragonabile.

Nel 2018, l’88% delle imprese italiane attive nel settore dei videogiochi dichiaravano di ricorrere a risorse proprie per finanziare lo sviluppo delle proprie opere. Ogni nuovo videogioco è destinato alla distribuzione diretta sul mercato internazionale, con effetti benefici diretti sulla bilancia commerciale del paese in cui l’impresa sviluppatrice è basata.

Il mercato dei videogiochi, infatti, non conosce limitazioni geografiche o logistiche, essendo largamente basato sulla distribuzione digitale: nel 2018, l’83% delle imprese italiane indicava nella vendita digitale il modello di distribuzione più utilizzato, con il 61% del proprio fatturato generato sul mercato internazionale e solo il 39% sul mercato nazionale; in particolare, le aree che concorrono maggiormente al fatturato oltreconfine sono America (28%), Europa (23%) e Asia (7%). Da un’indagine effettuata da AESVI l’Associazione di categoria (ora IIDEA), rispetto al mercato software dei videogiochi in Italia nel 2018, la quota di mercato dei videogiochi prodotti da imprese italiane rappresenta il 3,7% del totale. Ciò significa che le imprese italiane necessitano di un supporto per poter competere sul mercato”.

L’articolo prevede l’istituzione presso il Ministero del cd. «First Playable Fund».

Il nome riprende la definizione di “First Playable”, letteralmente “prima versione giocabile” di un videogioco, ossia il prototipo che tipicamente viene realizzato per essere valutato dagli investitori privati. Si specifica che il Fondo è finalizzato a sostenere le fasi di concezione e preproduzione dei videogames, necessarie alla realizzazione di prototipi, tramite l’erogazione di contributi a fondo perduto, riconosciuti nella misura del 50% delle spese ammissibili, e per un ammontare compreso dai 10.000 euro e 200.000 euro per singolo prototipo. Vengono specificate le spese ammissibili, includendo le voci di costo che incidono maggiormente per la realizzazione del prototipo, ovvero il personale dell’impresa, le commissioni esterne, le attrezzature hardware, le licenze software. Il videogioco viene distribuito al pubblico, attraverso canali di distribuzione commerciale diretta, digitali e/o fisici; sono pertanto da ritenersi esclusi videogiochi sviluppati per committenti pubblici o privati, non destinati alla distribuzione commerciale.

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TOTEM Cirque du Soleil rinviato al 2021, le nuove date dal 17 al 20 giugno a Milano

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CIRQUE DU SOLEIL: A sedici anni dall’esordio in Italia dell’acclamato spettacolo Saltimbanco, la magia del Cirque du Soleil torna nella sua massima forma con Totem.

In seguito all’emergenza COVID-19, le repliche di TOTEM sono riprogrammate come segue:

Roma (Tor di Quinto), Under The Grand ChapiteauNUOVE DATE: dal 17 marzo al 25 aprile 2021

Milano, Piazzale Cuoco -NUOVE DATE: dal 5 maggio al 20 giugno 2021

I biglietti acquistati per le repliche del 2020 sono validi per le nuove date del 2021.

Lo spettacolo, che a dieci anni dal suo debutto ha ipnotizzato più di 6 milioni di persone provenienti da oltre 50 città in tutto il mondo, si presenta come un viaggio affascinante nella storia dell’umanità. Scritto e diretto dal regista di fama mondiale Robert Lepage, TOTEM debutterà il 1° aprile 2020 al Grand Chapiteau di Tor di Quinto.

Ambientato su un’isola che evoca la forma di una tartaruga gigante, TOTEM è pensato come un viaggio multisensoriale che ripercorre le principali tappe della specie umana, dagli anfibi fino al desiderio dell’uomo di riuscire a volare.

Con esibizioni acrobatiche che evocano i momenti della storia dell’evoluzione, lo spettacolo descrive un mondo di personaggi archetipici che, in perfetta armonia con la Natura che li ospita, assistono e mettono in scena le perenni ed esistenziali domande sulla vita, raccontando, in alternanza tra scienza e leggenda, i sogni nascosti e le infinite possibilità dell’essere umano. Disseminato di storie aborigene sulla creazione, TOTEM esplora il progresso evolutivo della specie in relazione all’ambiente circostante, la continua ricerca dell’uomo di equilibrio e la curiosità che lo spinge sempre più lontano, più veloce e più in alto.

Dal punto di vista tecnico, TOTEM è uno degli spettacoli più avanguardistici e innovativi mai realizzati dal Cirque du Soleil. Lo show prevede l’utilizzo delle più avanzate tecnologie di videomapping, capaci di creare straordinari effetti ottici e dar vita a proiezioni che interagiscono armoniosamente con i movimenti degli artisti in scena, producendo increspature, schizzi, e riflessi nell’acqua e nelle fiamme.

TOTEM vanta la sinergia di maestranze uniche e irripetibili. Alla firma inconfondibile di Guy Laliberté, fondatore del Cirque du Soleil, si affianca quella di uno dei registi più apprezzati del mondo dell’intrattenimento a livello mondiale, Robert Lepage, visionario maestro dell’uso della luce e già collaboratore dell’organizzazione con Ka, presentato al MGM Grand Hotel & Casino di Las Vegas dal 2004. Lo spettacolo prevede un cast che si compone di 48 acrobati, attori, musicisti e cantanti che si muovono sul palcoscenico in armonia, in un mix eccitante di acrobazie e stupefacenti effetti visivi capaci di toccare l’anima dello spettatore.

Dalla sua prima mondiale di Montreal, il 22 aprile 2010, TOTEM è stato rappresentato più di 3000 volte in oltre 45 città in Australia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Regno Unito e Stati Uniti. Nel 2013, inoltre, ha vinto il Drama Desk Awards per l’eccezionale Esperienza Teatrale Unica, confermandosi come uno degli show più longevi e apprezzati del Cirque du Soleil.

Biglietti disponibili in vendita online su TicketOne.it 

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CONTE: “Dal 25 maggio riaprono le palestre e dal 15 giugno riaprono teatri e cinema

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1583651978058.jpg coronavirus conte firma il decreto chiuse lombardia e 14 province

“Abbiamo predisposto un piano articolato per la riapertura”, ha dichiarato il premier GIuseppe Conte in serata, chiarendo che “in questo  momento la Lombardia sta affrontando una prova più difficile rispetto alle altre regioni, quindi consiglio a tutti i lombardi di essere particolarmente attenti. Ma in questo momento non abbiamo motivo di dire alla Lombardia che non apre. Perché non è nella fascia che giustifica la chiusura”.

Il premier ha quindi ribadito che da lunedì non saranno più necessarie le autocertificazioni per spostarsi “all’interno della regione senza alcuna limitazione. Si potrà andare dove si vuole: nei negozi, in montagna, al mare.

riprende la vita sociale. Rimane il divieto di uscire per chi è positivo al virus e per chi è in quarantena o ha sintomi. Resta il divieto di creare assembramenti. In questa fase bisognerà comunque rispettare la distanza di un metro. Raccomandiamo di portare la mascherina, in alcuni casi saràobbligatoria. Da una regione a un’altra ci si può spostare per i motivi già noti. Gli spostamenti interregionali sono limitati fino al 3 giugno. Se i dati continueranno a essere incoraggianti, potremo tornare a muoverci in tutta Italia senza limitazioni”. E dal 3 giugno “sarà possibile spostarsi anche tra gli Stati Ue senza obbligo di quarantena per chi arriva in Italia. Questo favorirà anche la ripresa del turismo”.

Dal 25 maggio riaprono le palestre e poi, dal 15 giugno “riaprono teatri, cinema, e sarà a disposizione dei nostri bambini un ventaglio di offerte e di attivita’ ludico e ricreative. Le regioni potranno ampliare queste misure e nel caso restringerle”. Per la ripresa del campionato di calcio, invece, “servono più garanzie, che ora non ci sono”

Dal 18 maggio, intanto, “riapriranno tutte le attività di commercio al dettaglio, tutte le attività di cura della persona, estetisti, parrucchieri, ma anche bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Sempre rispettando le misure e i protocolli di sicurezza”. Conte si è detto “consapevole che per alcuni settori riapertura non significherà ripresa economica e rilancio degli affari”, ma anche se “il decreto rilancio, nonostante una cifra considerevole di 55 miliardi, non potrà essere la soluzione di tutti i problemi, stiamo comunque dando una mano a chi può ripartire”.

SCOPRI LE LINEE GUIDA PER LA RIAPERTURA IN SICUREZZA DAL 18 MAGGIO

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ATM: ecco le regole per la metro,tram e bus. Kit di protezione al distributore automatico

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Indossate la mascherina e i guanti e rispettate il distanziamento di un metro.

L’Atm, l’azienda dei trasporti di Milano, ricorda alla viglia della riapertura di uffici e negozi, in programma lunedì, gli obblighi dei passeggeri per scongiurare il contagio del coronavirus. L’azienda sottolinea anche che i mezzi potranno garantire circa il 25% della normale capacità di carico.

Intanto si preannuncia un rimborso per gli abbonamenti dei mezzi pubblici.

Fase 2, così si viaggia in metropolitana

Per gestire al meglio il flusso dei viaggiatori, in 36 stazioni Atm ha avviato la sperimentazione del conteggio automatico dei passeggeri, uno strumento aggiuntivo al controllo svolto dal personale di stazione. Il sistema automatico conterà i passeggeri in ingresso ai tornelli ad intervalli di dieci minuti, segnalando il valore percentuale di riempimento in tempo reale rispetto al numero di ingressi consentiti, che è stato significativamente ridotto in relazione alla attuale limitata capacità dei treni. Sulla base di questo dato e verificate le condizioni di affollamento della banchina attraverso l’uso delle telecamere, il personale potrà bloccare i tornelli della stazione qualora necessario.

Fase 2, la segnaletica nelle stazioni

Lunedì saranno 20 le stazioni contraddistinte da segnaletica con percorsi guidati tra cui  Centrale FS, Duomo, Garibaldi FS, Cadorna FN, Loreto, Porta Genova, Affori FN, Lambrate FS, Lotto, Sesto FS, Famagosta, Domodossola FN, Rho Fiera, Rogoredo FS. Entro il 1° giugno saranno allestite ulteriori 20 stazioni per raggiungere quindi un totale di 40, selezionate sulla base del flusso di passeggeri e della conformazione della stazione stessa. Per agevolare i passeggeri all’acquisto di dispositivi di protezione individuale, gel igienizzante e kit di protezione composti da mascherina e guanti saranno in vendita in oltre 200 distributori automatici di bevande presenti nella maggior parte della rete metropolitana.

Fase 2, le regole per prendere bus e tram

Su autobus, tram e filobus i passeggeri sono invitati a salire a bordo solo se lo spazio all’interno del mezzo consente il distanziamento. La porta anteriore dei mezzi di superficie continuerà a non essere utilizzabile.  In caso di affollamento, il conducente avviserà la sala operativa, in costante contatto con le forze dell’ordine per eventuali azioni da intraprendere. Sia in metropolitana sia in superficie annunci ad hoc informeranno sulla situazione a bordo e segnaleranno eventualmente la necessità di scendere e di attendere i mezzi successivi.

Fase 2, il servizio a pieno regime

Come già avviene dall’inizio della Fase 2, il servizio Atm prosegue al 100% su tutta la rete con orari e frequenze di un normale giorno lavorativo.  In ogni caso, Atm invita la clientela a pianificare i propri spostamenti, cercando di evitare gli orari di maggior affluenza, vale a dire le tradizionali ore di punta del primo mattino (6.30-8.30) e del pomeriggio (17-19). Tutto il personale Atm disponibile sarà in campo, con circa 350 addetti, per supportare e indirizzare i passeggeri nelle principali stazioni e fermate.  Da lunedì, inoltre, sarà possibile acquistare tramite l’App Atm Milano tutti i biglietti ordinari e giornalieri validi in tutte le zone coperte dal nuovo sistema tariffario (Mi1 – Mi9).

Fase 2, la sanificazione dei mezzi

Fin dall’inizio dell’emergenza, Atm ha messo in atto una sanificazione straordinaria quotidiana di tutti i treni, autobus, tram e filobus in circolazione, dai sostegni ai sedili, a tutte le superfici di contatto, alle stazioni e banchine con prodotti a base di candeggina/cloro, solventi, etanolo, acido paracetico e cloroformio.

Ogni notte oltre 100 persone sono impegnate per sanificare circa 1.600 mezzi e tutte le 113 stazioni delle quattro linee metropolitane.

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Mobilità : a Milano in arrivo 3.500 nuovi monopattini elettrici in sharing

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Comune autorizza quattro nuovi operatori per lo sharing

Si allarga la flotta dei monopattini in condivisione: nelle prossime settimane a Milano saranno in strada 3.500 nuovi monopattini elettrici. L’Amministrazione ha infatti selezionato e autorizzato cinque nuove società ad operare in città per la condivisione di mezzi di micromobilità elettrica. I veicoli si aggiungono ai 2.250 già presenti come alternativa per gli spostamenti nella fase post lockdown.

Le società che potranno fornire servizio di sharing di monopattini sono EM Transit, Ride Hive Operations, LMTS Italy, Govolt e Bird Rides Italy e si aggiungono alle aziende già presenti sul territorio da alcuni mesi, Wind Mobility, Bit Mobility e Helbiz Italia.

Le aziende selezionate dovranno ora ultimare le formalità e l’iter di autorizzazione e non appena pronte potranno avviare la loro attività di sharing nel rispetto delle regole che erano già state definite dall’Amministrazione alla pubblicazione del bando e che riguardano sia le caratteristiche dei mezzi sia le modalità di utilizzo in strada dei monopattini elettrici.

Seguendo la normativa nazionale in vigore, i monopattini elettrici possono circolare su tutto il territorio comunale nelle strade con limite a 50 km/h, sulle strade extraurbane, sulle piste ciclabili sempre mantenendo una velocità massima di 25 km/h quando circolano sulla carreggiata e di 6 km/h nelle aree pedonali.

I monopattini possono sostare esclusivamente negli stalli di sosta dedicati alle biciclette o a lato strada, dove non sia espressamente vietato e comunque sempre secondo le regole del Codice della strada. Nella Cerchia dei Navigli, dove non esiste sosta libera, i monopattini possono attivare e chiudere il noleggio solo in uno degli oltre 4.300 stalli sosta per biciclette attraverso sistemi tecnologici realizzati a cura delle società di gestione. A Milano ci sono oltre 32mila stalli per la sosta delle biciclette in tutta la città, di questi 6.900 sono esterni al Municipio 1 e collocati nelle aree adiacenti alle fermate della metropolitana e 3.350 si trovano lungo le piste ciclabili. Gli stalli per le bici crescono in modo continuativo per nuove installazioni che tengono conto anche dell’introduzione dei nuovi veicoli.

“Lavoriamo per allargare l’offerta di mobilità – dichiara Marco Granelli, assessore alla Mobilità e Lavori pubblici -. Un obiettivo che abbiamo da tempo ma che ora, considerate le limitazioni del distanziamento sulla rete di trasporto pubblico, è diventato un imperativo. Dare ai cittadini alternative e consentire un trasporto flessibile e leggero complementare a bus e metropolitane ci permetterà di contenere la congestione e anche i livelli di inquinamento in città. E’ però importante rispettare le regole della strada e muoversi sempre, qualunque sia il mezzo adottato per i nostri spostamenti, con buonsenso e rispetto per tutti”.

L’Amministrazione sta anche lavorando con tutte le società che gestiscono i mezzi in sharing per migliorare la sicurezza dei mezzi e la loro costante sanificazione.

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CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO: chi ne avrà diritto e come richiederli all’AdE

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Partite Iva e PMI, come funzionano i contributi a fondo perduto: Requisiti, calcolo del contributo a fondo perduto e domanda all’Agenzia delle Entrate.

Contributi a fondo perduto anche dall’INAIL nel Decreto Rilancio per l’acquisto di dispositi di sicurezza.

Il Decreto Rilancio, annunciato mercoledì sera dal presidente del Consiglio e in attesa che arrivi il testo, conterrà fra le altre cose gli attesi contributi a fondo perduto (sovvenzione statale) a favore di PMI, lavoratori autonomi e titolari di reddito agrario che fatturano meno di 5 milioni all’anno e che nel mese di aprile 2020 abbiano un fatturato inferiore ai due terzi di quello dello stesso mese 2019. In pratica, deve esserci stata una riduzione superiore a un terzo di fatturato.

Il contributo minimo è pari a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per le imprese. La somma precisa – evidenzia il sito delle piccole-medie imprese pmi.it – dipende dal fatturato, il decreto stabilisce con precisione come si calcola.

Per alcune tipologie di soggetti, ad esempio coloro che hanno iniziato l’attività a partire dal primo gennaio 2019 (Startup o nuove Partite IVA), il contributo spetta indipendentemente dalla riduzione di fatturato.

Chi ne ha diritto
“Soggetti esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo, titolari di partita IVA, comprese le imprese esercenti attività agricola o commerciale, anche se svolte in forma di impresa cooperativa, con fatturato nell’ultimo periodo d’imposta inferiore a 5 milioni di euro”.
Dunque, hanno diritto al contributo a fondo perduto le imprese o le Partite IVA che nel 2019 hanno avuto ricavi o compensi fino a 5 milioni di euro. Il requisito fondamentale è la riduzione degli incassi di aprile 2020 superiore ad un terzo (ammontare del fatturato e dei corrispettivi inferiore ai due terzi rispetto a quello di aprile 2019). Importante: per effettuare correttamente questo calcolo, bisogna fare riferimento alla data di effettuazione dell’operazione.


Contributi a fondo perduto, no al cumulo con bonus 600

finanziamenti a fondo perduto previsti in favore dei professionisti non spettano a chi ha ricevuto il bonus 600 euro. Infatti, le partite Iva iscritte alla Gestione separata INPS, alle Casse di previdenza private e i lavoratori dello spettacolo non potranno cumulare i due aiuti pubblici


Importo
Il contributo  non concorre alla formazione del reddito o della base imponibile, quindi è esentasse. Per conoscere la somma a cui si ha diritto bisogna prima di tutto calcolare la differenza di fatturato aprile 2020/aprile 2019. A questa cifra si applica poi una percentuale, che varia nel seguente modo:

  • 20% per chi nel 2019 ha ricavi o compensi fino a 400mila euro;
  • 15% per imprese e partite IVA con incassi 2019 fra 400mila e 1 milione di euro;
  • 10% per chi ha fatturato l’anno scorso fra 1 e 5 milioni di euro.

In ogni caso, ci sono dei tetti minimi: il contributo non può essere inferiore ai mille euro per le persone fisiche e ai 2mila euro per le imprese.

Esempi (fonte pmi.it)
Impresa con differenza di fatturato pari a 50mila euro.

  • Fatturato 2019 900mila euro: contributo a fondo perduto pari al 15% di 50mila euro, quindi a 7mila 500 euro.
  • Fatturato 2019 2 milioni di euro: sovvenzione di 5mila euro.
  • Fatturato 2019 300mila euro: contributo di 10mila euro.

Per ottenerli bisognerà presentare domanda all’Agenzia delle Entrate in modalità digitale, autocertificando la sussistenza dei requisiti previsti. I controlli da parte dell’Agenzia e della Guardia di Finanza verranno effettuati solo in seguito, in modo da accorciare i tempi di erogazione. 

I beneficiari potranno presentare la richiesta entro 60 giorni dalla data che sarà comunicata dall’Agenzia delle Entrate, e la domanda dovrà essere accompagnata dalla autocertificazione di regolarità antimafia. A quel punto, il contributo verrà erogato tramite accredito diretto sul conto corrente o postale del beneficiario.

Controlli successivi all’erogazione

Solo in seguito all’erogazione del contributo, l’Agenzia delle Entrare comunicherà i dati ricevuti alla Guardia di Finanza, che li riscontrerà con quelli in possesso dal Ministero dell’Interno. E se si verificasse che ai beneficiari non spettavano contributi richiesti, nella loro totalità o in parte, il rischio è quello di incappare nell’accusa di indebita percezione e truffa ai danni dello Stato. L’importo erogato sarebbe recuperato e sarebbero applicate le sanzioni previste dalla legge.


Contributi a fondo perduto anche dall’INAIL nel Decreto Rilancio

lI decreto Rilancio approvato dal Governo lo scorso 13 maggio,   tra le numerose misure di sostegno alle imprese prevede anche all’art. 102 importante norma che  riguarda i  fondi già disponibili per il Bando ISI 2019 .
Si tratta  di una dote di 403 milioni di euro che saranno destinati  anche a  finanziare a fondo perduto le spese per la sicurezza anticontagio da Coronavirus sostenute dalle imprese , di tutte le dimensioni, per rispettare gli obblighi previsti dalle linee guida INAIL /ISS e dal  Protocollo  aziende sindacati del 24 aprile 2020. 

Il Bando ISI 2019 quindi  contemporaneamente viene revocato dallo stesso art. 102..
Potranno rientrare nel finanziamento i costi per :

  •  apparecchiature e attrezzature per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori, compresi i relativi costi di installazione;
  •  dispositivi elettronici e sensoristica per il distanziamento dei lavoratori;
  • apparecchiature per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori rispetto agli utenti esterni e rispetto agli addetti di aziende terze fornitrici di beni e servizi;
  • dispositivi per la sanificazione dei luoghi di lavoro; sistemi e strumentazione per il controllo degli accessi nei luoghi di lavoro  (ad esempio i rilevatori di temperatura corporea)
  • dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale.

Tutti i dispositivi dovranno essere certificati secondo le normative vigenti in materia.
Gli importi massimi dei contributi  sono fissati a:

  •  15mila euro per le imprese fino a 9 dipendenti,
  •  50mila euro per quelle da 10 a 50 dipendenti,
  • 100mila euro per le aziende con oltre 50 addetti.

Coome detto l’intervento straodinario è destinato a tutte le imprese, anche individuali, iscritte al Registro delle imprese o all’Albo delle imprese artigiane ed alle imprese sociali.

La procedura sarà gestita da INVITALIA, sulla base delle indicazioni INAIL,   come  successo per la dote di 50 milioni inserita nel Decreto Cura Italia di marzo, e già attivata con il Bando “Impresa sicura” .

(In merito si veda l’articolo “Invitalia rimborsa l spese per i DPI”: la fase di prenotazione dei fondi scade il 18 maggio 2020).

La norma nel decreto Rilancio specifica che questi ulteriori fondi Inail sono incompatibili con altre agevolazioni, anche fiscali,   previste per questo tipo di spese;  non dovrebbero quindi essere  cumulabili con il credito di imposta del 50% già previsto dal Cura Italia e ora in attesa di  un decreto del Mise per l’attuazione.

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METRO: a Milano da lunedì si testa un contatore automatico di ingressi in metro

distanza metro milano
distanza metro milano

Un sistema automatico di conteggio dei passeggeri per scongiurare sovraffollamenti in metropolitana.

Il sistema è stato ideato da Atm e sarà attivo a partire da lunedì in 36 stazioni della metropolitana di Milano: conterà i passeggeri in ingresso ai tornelli ad intervalli di dieci minuti, segnalando il valore percentuale di riempimento rispetto al numero di ingressi consentiti.

Milano dunque  si prepara alla “Fase 2”. Alle fermate di bus e tram, l’Atm, l’azienda di trasporto pubblico della città, inoltre ha creato dei segnaposto per garantire a chi è in attesa il rispetto della distanza di sicurezza. “Stai qui”, è il messaggio che compare all’interno di un cerchio rosso.

Segnaletica per il distanziamento sociale anche sui treni della metropolitana.


Arriva rimborso per abbonamenti di bus, metro e treno non utilizzati: a chi spetta e come chiederlo

Gli italiani che hanno acquistato un abbonamento per i mezzi di trasporto (bus, metro, treni) e non hanno potuto usufruire del servizio, potranno chiedere un rimborso. Il decreto Rilancio, approvato dal Consiglio dei ministri, prevede la possibilità per gli utenti dei mezzi pubblici di chiedere un ristoro.

In sostanza, i pendolari che per motivi di lavoro o di studio affollano quotidianamente i mezzi pubblici, potranno vedersi rimborsata parte dell’abbonamento già pagato. Il ristoro vale per gli utenti delle aziende di trasporto ferroviario e del trasporto pubblico locale, quindi autobus e metropolitane. Ci sono, ovviamente, alcune condizioni e requisiti da considerare. Andiamo a vederli e capiamo come chiedere il rimborso.

I requisiti per avere il rimborso: a chi spetta
Per accedere al rimborso bisogna possedere un abbonamento ferroviario o del trasporto pubblico locale in corso di validità durante il periodo in cui sono state adottate le misure governative riguardanti le restrizioni agli spostamenti.

In particolare, si fa riferimento all’istituzione delle zone rosse e al lockdown in tutta Italia, con la chiusura di molte attività produttive e commerciali. Chi ha questi requisiti deve dichiarare, attraverso un’autocertificazione, che non ha potuto utilizzare, del tutto o in parte, il titolo di viaggio già acquistato a causa delle misure governative, ovvero delle restrizioni sugli spostamenti e le chiusure.

Come chiedere il rimborso dell’abbonamento su bus, metro e treni
Gli utenti dei mezzi di trasporto che hanno questi requisiti devono comunicare all’azienda di trasporto per cui hanno acquistato l’abbonamento di rientrare tra le condizioni richieste. Devono, quindi, allegare la documentazione necessaria. Che consiste nel possesso del titolo di viaggio (ovvero l’abbonamento) e nell’autocertificazione con cui dichiarano di non aver potuto usufruire dei servizi per cui hanno pagato.

Rimborso abbonamenti, in cosa consiste il ristoro per i pendolari
Entro 15 giorni dalla richiesta il vettore (ovvero l’azienda di trasporto) provvede al ristoro. Può farlo attraverso due diverse possibilità, a sua discrezione. La prima è quella di emettere un voucher, di pari importo rispetto a quello corrispondente al periodo di mancata fruizione, da utilizzare entro un anno dall’emissione.

La seconda opportunità è quella di prolungare la durata dell’abbonamento per un periodo di tempo corrispondente a quello durante il quale non è stato possibile utilizzare i mezzi di trasporto a causa delle restrizioni causate dal Coronavirus.

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Linee guida per le riaperture di Ristoranti, Parrucchieri,Estetisti, Spiagge, Uffici e Palestre

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Si riportano nelle sezioni successive le schede tematiche relative ai principali settori di attività per la riapertura del 18 maggio, redatte tenendo in considerazione le priorità condivise.

Il plexigass sui tavoli del ristorante non sarà richiesto, ma è necessario il distanziamento dei tavoli.

RISTORAZIONE
ATTIVITÀ TURISTICHE (balneazione)
STRUTTURE RICETTIVE
SERVIZI ALLA PERSONA (parrucchieri ed estetisti)
COMMERCIO AL DETTAGLIO
COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PUBBLICHE (mercati, fiere e mercatini degli hobbisti)
UFFICI APERTI AL PUBBLICO
PISCINE
PALESTRE
MANUTENZIONE DEL VERDE
MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE

Tutte le indicazioni riportate nelle singole schede tematiche devono intendersi come integrazioni alle raccomandazioni di distanziamento sociale e igienico-comportamentali finalizzate a contrastare la diffusione di SARS-CoV-2 in tutti i contesti di vita sociale.

Buona lettura!

PER LA RISTORAZIONE:

Le presenti indicazioni si applicano per ogni tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie (anche se collocati nell’ambito delle attività ricettive, all’interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali), nonché per l’attività di catering (in tal caso, se la
somministrazione di alimenti avviene all’interno di una organizzazione aziendale terza, sarà necessario inoltre rispettare le misure di prevenzione disposte da tale organizzazione).
▪ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità.
▪ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
▪ È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale anche in più punti del locale, in particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici, che dovranno essere puliti più volte al giorno.
▪ Negli esercizi che dispongono di posti a sedere privilegiare l’accesso tramite prenotazione, mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato, per un periodo di 14 giorni. In tali attività non possono essere presenti all’interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere.
▪ Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti.
▪ Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.
▪ I tavoli devono essere disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro di separazione tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.

Tale distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
▪ La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.
▪ La consumazione a buffet non è consentita.
▪ Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima di ogni servizio al tavolo.
▪ Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.
▪ La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, possibilmente al tavolo.
▪ I clienti dovranno indossare la mascherina tutte le volte che non si è seduti al tavolo.
▪ Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di disinfezione delle superfici,
evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, ecc). Per i menù
favorire la consultazione online sul proprio cellulare, o predisporre menù in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere.
*La Regione Campania ritiene che la distanza di un metro vada calcolata dal tavolo.

ATTIVITÀ TURISTICHE (STABILIMENTI BALNEARI E SPIAGGE)

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Dal 3 giugno l’Italia riapre le frontiere. Sì agli arrivi dall’ Unione Europea senza quarantena

italia si ritorna a viaggiare apre le frontiere
italia si ritorna a viaggiare apre le frontiere

Con il provvedimento il governo mira a far riprendere il flusso turistico in vista dell’estate

Il lockdown sta per finire. Anche per chi deve tornare dall’estero. Nel decreto e nel successivo Dpcm che saranno varati nelle prossime ore dal governo, sembrerebbe infatti inserita la norma che prevede la riapertura parziale delle frontiere a partire del 3 giugno: sarà possibile entrare in Italia dai paesi dell’Unione europea, dell’area Schengen compresi Svizzera e Monaco, senza più l’obbligo di quarantena con isolamento di 14 giorni.

Il provvedimento voluto dai ministri Amendola, Franceschini e Di Maio sarebbe pensato nell’ottica di una riattivazione dei flussi turistici in vista dell’estate.

I ministri degli Esteri di Italia e altri otto Paesi Ue si riuniranno lunedì in videoconferenza per avviare il processo di coordinamento sulla riaperture graduale delle frontiere interne per rilanciare il turismo. È quanto è emerso dopo il Consiglio affari esteri di oggi: i Paesi coinvolti, oltre all’Italia, sono Malta, Grecia, Cipro, Slovenia, Portogallo, Germania, Spagna e Croazia.

«Oggetto della riunione – ha spiegato la ministra degli Esteri spagnola Arancha Gonzalez Laya – non è stabilire un calendario, dal momento che nessun Paese è al momento in grado di farlo con certezza, ma di allineare le misure per facilitare i flussi turistici e le operazioni delle imprese turistiche».

I DATI A LIVELLO MONDIALE

Al 15 maggio, sono 4.444.670 i casi di coronavirus in tutto il mondo e 302.493 i decessi.

coronavirus nel mondoBollettino Italia delle ore 18:00 aggiornato al 15 maggio:

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 15 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 223.885 con un incremento rispetto a ieri di 789 nuovi casi.

Il numero totale di attualmente positivi è di 72.070, con una decrescita di 4.370 assistiti rispetto a ieri.

Tra gli attualmente positivi, 808 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 47 pazienti rispetto a ieri.

10.792 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 661 pazienti rispetto a ieri.

60.470 persone, pari all’ 84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.

Rispetto a ieri i deceduti sono 242 e portano il totale a 31.610. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 120.205, con un incremento di 4.917 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 27.746 in Lombardia, 11.113 in Piemonte, 6.001 in Emilia-Romagna, 4.439 in Veneto, 3.168 in Toscana, 2.603 in Liguria, 4.088 nel Lazio, 2.795 nelle Marche, 1.736 in Campania, 2.181 in Puglia, 406 nella Provincia autonoma di Trento, 1.760 in Sicilia, 741 in Friuli Venezia Giulia, 1.454 in Abruzzo, 359 nella Provincia autonoma di Bolzano, 90 in Umbria, 461 in Sardegna, 77 in Valle d’Aosta, 505 in Calabria, 227 in Molise e 120 in Basilicata.

 

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BAR: Approvazioni veloci per Dehors e Tavoli Esterni, niente Cosap fino ad ottobre

dehor stazione centrale
dehor stazione centrale

Un modo per consentire a bar e ristoranti di incrementare l’occupazione di spazi esterni, garantendo così il rispetto delle disposizioni sul distanziamento e sugli ingressi contingentati necessarie a prevenire la diffusione del coronavirus

Il Consiglio Comunale di Milano ha approvato la delibera sull’ampliamento delle occupazioni di suolo pubblico temporanee per le attività di somministrazione di cibi e bevande e ad altre attività commerciali.

Il testo approvato dall’aula prevede l’attuazione di una disciplina speciale e transitoria, in vigore fino al 31 ottobre, che renda più rapido e semplice l‘iter autorizzativo per gli esercenti che vogliano richiedere l’occupazione di suolo su piazze, strade, aree a verde, marciapiedi, aree dedicate alla sosta e zone pedonali.

In particolare, le richieste per la posa di tavolini, ombrelloni, pedane e analoghe strutture di carattere temporaneo rimovibili connesse all’esercizio dell’attività di somministrazione di cibi e bevande in bar, ristoranti, locali di intrattenimento e simili, nonché delle altre attività commerciali, potranno essere presentate in via telematica e saranno istruite ed autorizzate dall’Amministrazione Comunale entro 15 giorni.

Coerentemente con le previsioni del Decreto del Consiglio dei Ministri del 13 maggio, fino al 31 ottobre sarà sospeso il pagamento dell’occupazione di suolo (COSAP) sia per gli esercenti che richiedono la posa di strutture temporanee sia per quelli che dispongono di dehor permanenti.

Questi ultimi saranno esentati dal pagamento anche per i mesi di marzo, aprile e maggio e in via straordinaria potranno pagare il canone 2020 in 3 rate che saranno emesse con scadenze 15 ottobre-15 novembre- 15 dicembre 2020 oppure, per gli importi non soggetti a rateizzazione, in unica soluzione alla scadenza del 15 novembre.

Per favorire lo sviluppo di progetti in aree in cui siano presenti più attività commerciali che necessitino di spazi, l’Amministrazione potrà prevedere pedonalizzazioni temporanee e concedere la posa di tavoli anche non in prossimità dell’esercizio commerciale.

L’assegnazione di nuovi spazi dovrà tenere conto sia delle concessioni esistenti che richiedono un ampliamento, sia delle nuove richieste, mantenendo un rapporto equilibrato. Le occupazioni dovranno in ogni caso garantire il regolare transito dei mezzi di sicurezza e di soccorso, un passaggio per i pedoni di almeno 2 metri di ampiezza e la mobilità e il passaggio di persone con disabilità motoria e relativi accompagnatori. L’Amministrazione provvederà a specifici monitoraggi e controlli per verificare il rispetto delle autorizzazioni rilasciate e convocherà specifiche conferenze di Servizi che vedano la partecipazione e collaborazione dei Municipi.

Relativamente all’autorizzazione per la posa di strutture temporanee sono quindi sospese almeno fino al 31 ottobre, fatto salvo successivo provvedimento del Consiglio Comunale di ulteriore proroga relativamente all’emergenza sanitaria, le vigenti norme regolamentari in materia di occupazione di suolo pubblico, verde, municipi, arredo urbano, sotto-servizi connesse.

Restando comunque ferme ed inderogabili tutte le disposizioni vigenti in ambito di sicurezza e incolumità pubblica afferenti la sicurezza stradale, l’ordine pubblico, il contenimento dell’inquinamento acustico e il divieto di assembramento, oltre che le norme per il normale svolgimento della raccolta differenziata.

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LAGO MAGGIORE: da lunedì 18 maggio riaprono in sicurezza le Isole Borromee

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LAGO MAGGIORE:Da lunedì 18 maggio riapriranno le porte di questi splendidi luoghi, pronti a inaugurare la stagione estiva 2020.
 
L’Isola Bella incastonata nel lago Maggiore con i tesori e le opere d’arte conservate a palazzo Borromeo, l’Isola Madre con i suoi giardini fioriti e le piante esotiche e la passeggiata tra i viali alberati della Rocca di Angera.
 
La riapertura avverrà in tutta sicurezza sia per il personale sia per i visitatori, nel rispetto delle norme anticontagio.
I visitatori, infatti, avranno l’obbligo di indossare la mascherina, di rispettare il distanziamento di sicurezza, di lavarsi frequentemente le mani (sono disponibili dispenser con gel igienizzante lungo i percorsi di visita e nelle toilette). 
E’ consigliato acquistare prima dell’arrivo il biglietto online https://booking.isoleborromee.it/ per accedere direttamente al controllo agli ingressi dei musei, evitando eventuali assembramenti e code davanti alla biglietteria
Per motivi di sicurezza sanitaria non sono ammessi i gruppi e non è possibile noleggiare le audio guide.
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Bergamo e Brescia si candidano a Capitale della Cultura 2023 : le due città si uniscono dopo il dramma coronavirus

bergamo e brescia capitale della cultura 2023
bergamo e brescia capitale della cultura 2023

Le due città lombarde, duramente colpite dallʼepidemia, lanciano un alleanza per la ripartenza 

Bergamo e Brescia, due città simbolo del dolore causato dall’epidemia di coronavirus, mettono da parte la loro storica rivalità e si alleano per un obiettivo: lanciare la loro candidatura condivisa a Capitale italiana della Cultura 2023. I sindaci di Bergamo Giorgio Gori e Brescia Emilio Del Bono, con i rispettivi assessori alla cultura Nadia Ghisalberti e Laura Castelletti, hanno presentato il progetto come risposta alla grave crisi sociale determinata dalla pandemia che ha devastato i due territori. Così le due città, gravemente colpite dal coronavirus, hanno voluto stringere un’alleanza per diventare simbolo di rinascita e ripartenza. “Un messaggio di fiducia che vorremmo condividere con tutto il Paese” scrive su Twitter il sindaco di Bergamo Giorgio Gori.

“L’idea di lavorare ad un progetto comune è partita da Brescia – ha ammesso il sindaco Gori – e l’abbiamo accolta subito con entusiasmo. Bergamo aveva in programma la mostra dedicata a Peterzano e stava lavorando alla riapertura del teatro Donizetti. Dobbiamo cominciare a riaccenedere il motore e questo è un settore sul quale vogliamo puntare”.

Da Brescia stesso piglio. “In questi momenti è necessario progettare il futuro – ha spiegato il collega Del Bono -. I nostri territori escono da mesi di grande sofferenza. Ora abbiamo scelto di annunciare ora un cammino e un progetto condivisi”. Al dossier per la candidatura lavoreranno in stretta sinergia gli assessori alla cultura Ghisalberti e Castelletti, mentre il progetto ha già identificato una partnership importante con il gruppo Ubi Banca. Un modo per guardare al futuro con ottimismo e nel segno della rinascita dei due territori.

Dal 2016 ad oggi il progetto “Capitale Italiana della Cultura”, nato dalla riproduzione dell’omologo formato europeo nato nel 1985, “ha conosciuto una forte evoluzione”, diventando “un’occasione rara per ascoltare le voci delle comunità residenti e degli operatori culturali e raccogliere le idee, le energie e gli stimoli che il processo di candidatura innesca, a prescindere dagli esiti della virtuosa competizione con le altre città italiane”.

La capitale italiana della cultura è una città designata ogni anno dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e scelta da una commissione di sette esperti nominata dallo stesso ministero che, per il periodo di un anno, ha la possibilità di mettere in mostra la sua vita e il suo sviluppo culturale.

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Decreto Rilancio : confermato il rimborso per abbonamenti dei mezzi pubblici non utilizzati

sciopero mezzi
sciopero mezzi

Rimborso per abbonamenti di bus, metro e treno non utilizzati

Le persone che hanno un abbonamento per il trasporto locale (treni, bus e metro) e non hanno potuto usufruire dei servizi a causa dell’emergenza Coronavirus e del lockdown, potranno avere un rimborso di parte della spesa effettuata.

Il decreto Rilancio, approvato dal Consiglio dei ministri, prevede la possibilità per gli utenti dei mezzi pubblici di chiedere un ristoro. In sostanza, i pendolari che per motivi di lavoro o di studio affollano quotidianamente i mezzi pubblici, potranno vedersi rimborsata parte dell’abbonamento già pagato. Il ristoro vale per gli utenti delle aziende di trasporto ferroviario e del trasporto pubblico locale, quindi autobus e metropolitane. Ci sono, ovviamente, alcune condizioni e requisiti da considerare. Andiamo a vederli e capiamo come chiedere il rimborso.

CHI PUO’ RICHIEDERLO

Per accedere al rimborso bisogna possedere un abbonamento ferroviario o del trasporto pubblico locale in corso di validità durante il periodo in cui sono state adottate le misure governative riguardanti le restrizioni agli spostamenti. In particolare, si fa riferimento all’istituzione delle zone rosse e al lockdown in tutta Italia, con la chiusura di molte attività produttive e commerciali. Chi ha questi requisiti deve dichiarare, attraverso un’autocertificazione, che non ha potuto utilizzare, del tutto o in parte, il titolo di viaggio già acquistato a causa delle misure governative, ovvero delle restrizioni sugli spostamenti e le chiusure.

Il rimborso dell’abbonamento dei mezzi pubblici prevede due modalità di erogazione:

tramite un voucher di importo pari all’abbonamento acquistato, da utilizzare entro un anno dall’emissione, oppure tramite il prolungamento della durata dell’abbonamento per un periodo corrispondente a quello durante il quale non è stato possibile utilizzarlo.

I gestori dei servizi a quel punto dovrebbero procedere entro 15 giorni a soddisfare la richiesta dei pendolari, riconoscendo il voucher o il prolungamento del periodo dell’abbonamento.

Nei prossimi giorni dovrebbero essere aggiornati i siti dei trasporti nazionali per prendere in carico le richieste

 

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Ospedale Fiera Milano potrebbe chiudere “entro un paio di settimane”

Attilio Fontana nuovo ospedale
Attilio Fontana nuovo ospedale

La sua apertura, all’inizio di aprile, ha coinciso con il calo dei pazienti ricoverati nei reparti lombardi di terapia intensiva: i pazienti transitati per la struttura sono stati in tutto 25, mentre quelli attualmente ricoverati sono 5.

Era stato uno dei simboli dell’impegno della collettività contro il Covid: un ospedale sorto dal nulla grazie alle donazioni dei privati. Poi erano arrivate le polemiche sulla scarsa affluenza, sulla mancanza di medici e sul fatto che non fosse attrezzato per gestire una pluralità di patologie – dai reni al cuore – legate al coronavirus. Adesso il Covid Hospital realizzato nella Fiera di Milano potrebbe chiudere i battenti.

L’annuncio arriva da Antonio Pesenti, direttore della Rianimazione del Policlinico di Milano, che gestisce la struttura: “Penso che a breve chiuderemo l’attività della Fiera se le cose vanno avanti così – ha detto in un’intervista a Fanpage.it – e intendo entro un paio di settimane”. In questo momento la struttura infatti conta solo 5 letti occupati.

Ma la Regione Lombardia frena, parlando di una decisione non ufficiale, bensì ancora “in fase di valutazione”.

“Oggi in tutta la Regione abbiamo ricoverato 10 pazienti in terapia intensiva nuovi – ha spiegato il direttore Pesenti – Ne abbiamo dimessi 13, quindi il numero di ricoverati in terapia intensiva continua a scendere. Io penso che resterà lì a disposizione delle future emergenze“, ha aggiunto. Poi ha menzionato il nuovo decreto del governo, “per cui le Regioni dovranno avere una scorta di posti di terapia intensiva” e quindi “se la Fiera corrisponderà ai requisiti che il governo chiederà, resterà in piedi”. Altrimenti “verrà chiusa o smantellata”.

E le attrezzature verranno impiegate in altri ospedali o in altre attività di assistenza. Per spiegare l’utilità dell’ospedale in Fiera, il primario lo ha paragonato alle scialuppe di salvataggio che ci sono su un traghetto. “Noi avevamo chiesto di avere a disposizione dei letti nel caso in cui l’epidemia avesse continuato a crescere, ma al 10 di marzo e nessuno poteva prevedere quando si sarebbe fermata”, ha concluso Pesenti, ricordando le “previsioni catastrofiche: fino a 140mila posti di terapia intensiva occupati in Italia”.

La Regione ha immediatamente risposto con una nota, in cui si spiega che “ogni decisione relativa alla rete ospedaliera lombarda va inserita nell’ambito di una programmazione che spetta esclusivamente alle scelte strategiche complessive della Direzione generale Welfare regionale.

In tal senso – prosegue la nota – si evidenzia che sia per l’ospedale della Fiera di Milano, sia per le altre strutture lombarde impegnate prevalentemente al contrasto del Coronavirus, si è ancora in una fase di valutazione generale e non è stata presa alcuna decisione

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MILANO ART WEEK Marathon 2020 : quest’anno sarà tutto online, ecco gli ospiti e il programma

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Nonostante l’emergenza, la Milano Arch Week non rinuncia all’appuntamento di maggio

Milano Arch Week è l’evento annuale da non perdere a Milano per esplorare l’evoluzione della realtà urbana contemporanea insieme ai protagonisti dell’architettura internazionale.

Solitamente il palinsesto copre un’intera settimana, ma quest’anno il format si trasforma per poter consentire a tutti di partecipare online e si concentra in un solo giorno, sabato 16 maggio 2020 dalle 11:00 alle 19:00.

La Milano Arch Week Marathon sarà visibile sui profili Facebook ufficiali di Triennale Milano e Milano Arch Week e sul canale Youtube di Triennale.

A partire dalle 11:00 l’Urban Center di Milano, spazio dedicato all’architettura alla Triennale di Milano, inaugurerà il suo programma annuale con una discussione aperta sulla strategia di adattamento di Milano 2020 tra il Comune di Milano e i gruppi selezionati nella call Urban Factor.

Nel pomeriggio inizierà la Maratona che coinvolgerà i grandi architetti internazionali che hanno lavorato a Milano, insieme agli architetti milanesi che hanno lavorato per riportare alla luce tesori nascosti della città del dopoguerra. Alcuni dei nomi che parteciperanno al dibattito sono Petra Blaisse (Parco Biblioteca degli Alberi), Peter Eisenman (Residenze Carlo Erba), BIG – Bjarke Ingels Group (nuova CityLife, in fase di progettazione), Rem Koolhaas (Fondazione Prada), Patrik Schumacher – Zaha Hadid Architects (City Life), Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa | SANAA (Campus Bocconi).

Infine Fondazione Giangiacomo Feltrinelli anticiperà pillole del suo programma “About a City: A Human Place”.

PROGRAMMA

URBAN CENTER IDEE PER MILANO 2020

 

11:00 Urban Center idee per Milano 2020

Video messaggio di saluto

Giuseppe Sala, Sindaco di Milano

Introduzione 

Pierfrancesco Maran, Assessore Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano

Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano

 

Strategia di adattamento Milano 2020 

Laura Galimberti, Assessora all’Educazione e Istruzione del Comune di Milano

apertura al confronto con gruppi Urban Factor

Paolo Limonta, Assessore all’Edilizia Scolastica del Comune di Milano

Filippo del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di Milano

Cristina Tajani, Assessora a Politiche del lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse umane del Comune di Milano

e i gruppi vincitori della call Urban Factor dell’Urban Center

modera Lorenza Baroncelli, Direttore Artistico Triennale Milano

I gruppi vincitori della call: 

Nel Perimetro (Sebastiano Leddi e Francesco G. Raganato)

100 Public Spaces For Milano (Chiara Quinzi e Diego Terna)

Pops Up (Francesco Garofalo / Openfabric)

Città Ex Post (untitled architecture | Studio PARE |+ Agenzia 2791)

Osservatorio Natura Italia (Salvatore Porcaro)

Hacking Monuments (Pietro Gaglianò e Simona Da Pozzo)

Milano Versus (Marco Minicucci, Gabriele Leo, Arianna Campanile, Francesca Calvelli, Giulia Pozzi e Mirko Andolina, Caterina Laurenzi e Grazia Mappa)

Scuola Patrimonio Urbano (Alessandro De Magistris, Federico Deambrosis, Federica Patti, Cristina Renzoni e Paola Savoldi)

Sex and The City (Florencia Andreola e Azzurra Muzzonigro)

Nudge In (Associazione Innovare x Includere)

I Ching (Che Fare)

Mobility as Urban Factor (MIC Mobility In Chain / Federico Parolotto)

Mega-events and The City (Davide Ponzini, Zachary Jones, Nicole De Togni, Stefano Di Vita)

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Milano
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