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domenica, Maggio 4, 2025
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Autocertificazione spostamento tra Regioni dal 18 maggio, il nuovo modello Pdf

polizia controllo coronavirus blocco stradale
polizia controllo coronavirus blocco stradale

Autocertificazione 18 maggio, il nuovo modello: ecco il Pdf editabile.

Il modulo da compilare soltanto in caso di spostamento tra regioni.

Con il nuovo dpcm firmato ieri dal premier Conte, da oggi, 18 maggio, non sarà più necessaria l’autocertificazione per spostarsi all’interno della propria regione di residenza. Questo significa che non servirà più un modulo per gli spostamenti? No, servirà ancora a chi deve spostarsi di regione.

Quattro le motivazioni straordinarie contemplate: comprovate esigenze lavorative; assoluta urgenza; situazione di necessità; motivi di salute. Chi vuole vedere i propri congiunti, quindi, dovrà aspettare ancora fino al 3 giugno.

Nel nuovo modulo, sarà necessario anche indicare l’indirizzo di partenza e quello di arrivo, dichiarare di non essere sottoposti a misura di quarantena, e  di essere a conoscenza delle sanzioni previste per chi viola la norma: in quest’ultimo caso la multa andrà da un minimo di 400 euro a un massimo di 3.000.

Ecco il Pdf della nuova autocertificazione: clicca qui e scarica il file.

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MALPENSA: ripresa graduale di voli, Easyjet riparte dal 15 giugno nel Regno Unito e Francia

liquidi aerei malpensa riprendono i voli in italia

Malpensa, si torna a viaggiare. Milano torna a collegarsi con più voli giornalieri aperti ai normali passeggeri anche con l’estero e con il Sud Italia.

 

È atterrato ieri al Terminal 2 di Malpensa il primo aereo di Qatar Airways proveniente da Doha, che segna la ripresa del traffico intercontinentale di linea e che, spiega Alessandro Fidato, chief operating officer di Sea, società che gestisce gli scali milanesi, “lascia ben sperare per un aumento dei passeggeri”.

Da questo, infatti, dipende l’attuazione del piano di graduale riapertura previsto dalla società: al superamento della soglia di 3 mila passeggeri, che è la capienza del Terminal 2, questo sarà chiuso e il traffico spostato sul Terminal 1, mentre solo in un terzo momento si tornerà a volare da Linate.

Da ieri su Malpensa sono attivi circa 22 voli al giorno, per una media di 1.000 passeggeri, con picco di 1.200 nei giorni (non più di un paio a settimana) in cui sono in programma voli di rimpatrio.

L’aumento dei voli sarà graduale, da qui all’estate. Oggi, per esempio, si riattiva il collegamento Emirates con Dubai, che andrà ad aggiungersi a quelli già ripresi da Klm e Belavia, che da inizio maggio collegano Milano rispettivamente con Amsterdam e Minsk, e a quelli di Alitalia e Lufthansa, che hanno continuato a lavorare nello scalo anche durante il lockdown.

La compagnia italiana, che attualmente effettua 8 voli (tra andata e ritorno) su Roma e 4 su Cagliari, dal primo giugno riattiva 2 collegamenti giornalieri con Bari e dal 3 giugno ne fa ripartire altrettanti con Alghero e Olbia e con Catania e Palermo (a meno che la Regione Sicilia non decida di prolungare le restrizioni attualmente in vigore che consentono di collegare l’isola solo con Roma). E sempre da inizio giugno Lufthansa aumenta i voli su Malpensa e torna il collegamento Tap con Lisbona.


Easyjet riprende voli dal 15 giugno

La compagnia aerea Easyjet prevede la ripresa di alcuni voli a partire dal 15 giugno.

La compagnia britannica ha annunciato che riprenderà “essenzialmente voli interni nel Regno Unito e in Francia “applicando misure sanitarie a bordo. “Un limitato numero di voli riprenderà sulle tratte che pensiamo abbiano una domanda sufficiente” sottolinea l’azienda in un comunicato.

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SALA: “da stasera più controlli sulla Movida, pronti a chiudere i locali inosservanti”

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Milano, il sindaco Sala: «È un problema, da stasera più multe e controlli»

Un “piano di intervento più deciso” per evitare che si creino assembramenti in città nelle zone della movida, con la richiesta di chiudere “quei locali che sono lontanissimi dal rispetto delle regole”. E’ quanto ha chiesto il sindaco di Milano Beppe Sala al prefetto Renato Saccone.

“Sulla questione movida – ha spiegato Sala nel quotidiano video sui suoi profili social – purtroppo ero stato buon profeta, arrabbiandomi per le immagini sui Navigli: abbiamo un problema, e lo hanno tutte le città italiane, i ragazzi ma non solo loro hanno bisogno di socialità, ma questo comporta un rischio elevato”. Per questo, spiega il sindaco, “ieri sera ho incontrato il prefetto e abbiamo definito un piano di intervento più deciso, per cui da stasera, avremo più pattuglie della polizia locale e ho chiesto al comandante dei vigili di procedere con più severità con le multe. E ho chiesto al prefetto di chiudere quei locali che sono lontanissimi dal rispetto delle regole”.

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POLICLINICO: anticorpi in un milanese su 20 già prima dell’epidemia

prontosoccorso coronavirus
prontosoccorso coronavirus

l virus SARS-CoV-2 stava circolando a Milano già diverse settimane prima di quel 21 febbraio 2020, in cui si è individuato il paziente 1 di Codogno.

A inizio epidemia infatti un donatore di sangue su 20 (4,6%) aveva già sviluppato gli anticorpi, percentuale salita al 7,1% ai primi di aprile. Lo indica uno studio sui donatori di sangue del Policlinico di Milano, pubblicato su medRxiv, sito che ospita lavori non ancora rivisti dalla comunità scientifica. Si tratta della “prima vera conferma scientifica che nell’area metropolitana era presente un sommerso di persone contagiate, già prima che si verificassero i primi casi di malattia conclamata, è anche il primo studio sierologico su persone asintomatiche che ci dice chiaramente che siamo ben lontani dall’immunità di gregge”, spiega Daniele Prati, tra i coordinatori dello studio.

Assieme a Luca Valenti, altro coordinatore del Policlinico di Milano, e con Gianguglielmo Zehender della Statale di Milano, i ricercatori hanno esaminato circa 800 donatori di sangue sani presentatisi al Policlinico tra il 24 febbraio e l’8 aprile. All’inizio dell’epidemia la sieroprevalenza era nel 4,6% dei donatori, cioè una persona su 20 era già venuta in contatto con il coronavirus. Durante il distanziamento sociale c’è stato un aumento fino al 7,1%. “Lo scopo di questo studio – commenta ancora Daniele Prati – era di esaminare la presenza dell’infezione da SARS-CoV-2 in adulti asintomatici in una delle aree italiane più colpite, e nello stesso tempo raccogliere più elementi possibili per comprendere i fattori di rischio e i valori di laboratorio associati alla malattia”.

La pratica del distanziamento sociale sembra aver favorito soprattutto i più giovani, che hanno avuto il tempo di sviluppare un’immunità a lungo termine. In tutti i donatori, che hanno mostrato positività al virus, si sono verificate alterazioni nella conta delle cellule del sangue e nel profilo lipidico: due indizi che, secondo i ricercatori, potrebbero aiutare a inquadrare meglio le persone asintomatiche, cioè quelle che pur avendo il virus in circolo (ed essendo per questo contagiose) non manifestano la malattia.

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Lucciole al Parco delle Cave : anche quest’anno torna la “lusiroeula” ecco le regole

NON POTEVA MANCARE LO SPETTACOLO DELLE LUCCIOLE AL PARCO DELLE CAVE

L’emergenza sanitaria non ferma la “lusiroeula” del Parco delle Cave, tra gli appuntamenti più amati e frequentati degli ultimi anni, ci sarò ugualmente anche quest’anno ma con qualche regola .

ECCO IL MESSAGGIO E LE ISTRUZIONI DEGLI ORGANIZZATORI

 

Nel rispetto dei provvedimenti adottati per il contrasto alla diffusione del Virus Covid-19, per il 2020 non potremo organizzare le consuete, e molto partecipate, serate nel Parco delle Cave per l’osservazione delle Lucciole nel magico periodo della loro Danza Nuziale.

In base alle ultime disposizioni emesse, l’accesso ai parchi è però consentito, ma a condizione di non creare assembramenti, mantenendo una distanza di almeno un metro gli uni dagli altri e con apposita mascherina.

In alternativa alle classiche “Lusiroeule Linternine” segnaliamo quindi la possibilità di effettuare ugualmente la visita ma in totale autonomia e sicurezza, seguendo un percorso semplificato e ad “anello”, con partenza ed arrivo in Via Cancano, costeggiando il laghetto Cabassi, l’Area Naturalistica e le aree agricole di Cascina Linterno.

“Non ci sembrava giusto rinunciare a quest’esperienza, che ogni anno richiama migliaia di persone, e così abbiamo pubblicato sul nostro sito (www.cascinalinterno.it) delle indicazioni utili per organizzare mini lusiroeule in sicurezza – spiega Gianni Bianchi, presidente dell’associazione Amici della Cascina Linterno, che di solito organizza le uscite serali guidate nel parco – Si può seguire un percorso semplificato ad anello, con partenza e arrivo in via Cancano, costeggiando il laghetto Cabassi, l’area naturalistica e le aree agricole di Cascina Linterno”.

Percorso consigliato:

da Via Cancano (possibilità di parcheggio), raggiungere il pontile della Cava Cabassi (1) e costeggiarla sulla destra fino in fondo (2). Al termine del laghetto, all’altezza della Cava Aurora, inizia l’Area del “Boscaccio” con l’ex Cabina Elettrica (3) il Fontanile Corio e tantissime lucciole a volo radente. Proseguire sullo sterrato e svoltare a destra lambendo lo Stagno (spettacolo “mozzafiato” con ancora migliaia di lucciole) per poi (4) ammirare (sulla sinistra ma senza entrare) le lucciole nel bosco di Cava Casati e giungere (5) alle aree agricole di Cascina Linterno.

Svoltare nuovamente a destra costeggiando lo Stagno e quindi piegare a sinistra per raggiungere il ponticello (6) sulla destra che riporta nell’Area della Cava Cabassi ed in Via Cancano, al punto di partenza.

Il consiglio degli Amici della Cascina Linterno è quello di andare a passeggiare alla ricerca delle lucciole “in settimana, dato che nel weekend si trova più gente. E per chi non conosce bene la zona è meglio fare una prima ricognizione quando il buio non è ancora totale, intorno alle ore 21, mentre per vedere le lucciole bisogna aspettare almeno fino alle 22”.

REGOLE DA RISPETTARE

Si raccomanda vivamente di non usare assolutamente flash fotografici (del tutto inutili), di camminare sulle stradine principali e di non debordare nell’erba per il pericolo di schiacciare le lucciole, stare in silenzio, camminare lentamente e limitare l’utilizzo delle torce tascabili (anche cellulari) per evitare il disturbo che potremmo arrecare (anche inconsapevolmente) alle lucciole nel momento più importante della loro breve esistenza : la “Danza Nuziale”, tenendo ben presente, in queste occasioni, che siamo noi “umani” gli “intrusi” nel delicato ecosistema notturno (ed anche diurno) del Parco delle Cave!

E ovviamente mascherina obbligatoria e rispetto del distanziamento sociale !!!

 

LUSIROEULA lucciole al parco delle cave

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ZONA CENTRO: a Milano ci sarà una mega area pedonale al posto dei cantieri M4

2020 Urbanfile Mialno San Babila Riqualificazione area dopo cantiere M4 2
2020 Urbanfile Mialno San Babila Riqualificazione area dopo cantiere M4 2

Zona Centro Milano: mega area pedonale tra piazza San Babila, largo Augusto, Duomo e la Statale. Alla fine dei lavori per la linea Blu della metropolitana la riqualificazione delle zone centrali ex cantieri.

La creazione di un’area continua che dal Duomo, attraverso corso Vittorio Emanuele e piazza San Babila, porta a largo Augusto e, attraverso la riqualificazione di piazza Santo Stefano, fino all’area pedonale dell’Università Statale tra via Festa del Perdono e largo Richini, riqualificando un ambito storico a forte vocazione pedonale, è l’obiettivo del progetto di risistemazione delle aree oggi occupate dai cantieri della M4 che caratterizza piazza San Babila e largo Augusto e concede più spazio ai pedoni, al verde e alle biciclette oltre che alla connessione con il trasporto pubblico e i taxi.

Con la realizzazione della linea Blu che che proviene dai quartieri a Est della città e da Linate in direzione Ovest – San Cristoforo e viceversa, piazza San Babila diventa uno dei nodi di interscambio del trasporto pubblico più importanti e per questo le risistemazioni tengono fortemente conto delle connessioni con la metropolitana, i mezzi di superficie e le fermate dei taxi.

Il progetto di risistemazione di piazza San Babila e Largo Augusto è stato presentato da Marco Granelli, assessore alla Mobilità e Lavori pubblici, dal presidente di M4 spa, Fabio Terragni e dai rappresentanti dell’assessorato all’Urbanistica al presidente Fabio Arrigoni e ai consiglieri del Municipio 1 e alle associazioni dei commercianti e dei cittadini.

Granelli: si riprende il progetto del 1996 di Caccia Dominioni

“La risistemazione dell’area, al termine della costruzione della nuova linea della metropolitana,  – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità – rappresenta una grande occasione per ridare coerenza a tutto l’ambito Duomo-San Babila-largo Augusto e valorizzarne la forte vocazione pedonale riprendendo anche il progetto del 1996 di Caccia Dominioni. Con la realizzazione di questo progetto miglioreremo la mobilità in città agevolando le connessioni fra linee di superficie e sotterranee oltre che con i taxi e daremo più vivibilità a una delle zone più centrali e conosciute di Milano”.

L’ampliamento dell’area pedonale di piazza San Babila consente di collegare i due lati della piazza e di estendere l’area pedonale fino a largo Toscanini creando un percorso per pedoni lungo  corso Europa che mediante la creazione di una Ztl sarà reso accessibile solo al trasporto pubblico, ai taxi e ai mezzi del carico/scarico negli orari consentiti, integrandolo con una nuova pista ciclabile.  Corso Europa è pensato a senso unico di marcia nel tratto tra via Borgogna e il parcheggio di largo Corsia dei Servi e tra via Cavallotti e largo Bersaglieri. Di conseguenza, in via Borgogna si ipotizza la manovra torna indietro riservata ai soli taxi e ai veicoli privati. Per largo Augusto, la proposta è di chiudere al traffico i due corselli laterali, garantendo ai veicoli la continuità dell’itinerario via Cesare Battisti – via Cavallotti- corso Europa – via Larga, mantenendo anche la svolta a sinistra da largo Bersaglieri a via Verziere.

Per quanto riguarda la risistemazione dell’area i progetti presentati prevedono una nuova pavimentazione in cubetti di granito nazionale posati in file parallele in continuità con largo Toscanini, corso Europa e largo Bersaglieri, Verziere e largo Augusto; una grande ricucitura urbana fatta di piccoli dettagli monocromatici su cui emergono i monumenti, le fontane e  nuove aree verdi. Largo Toscanini, per esempio, è ridisegnato con pavimentazione a raso con nuove alberature e con accesso consentito al solo servizio di trasporto pubblico e ai taxi. Anche il tratto da largo Bersaglieri a largo Augusto iprevede nuove alberature che ricordino gli ombrelloni tondi del vecchio mercato.

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PISTA CICLABILE MILANO CORSO BUENOS AIRES : contestata da negozianti,residenti e automobilisti

pista ciclabile corso buenos aires porta venezia
pista ciclabile corso buenos aires porta venezia

La Ciclabile che divide la città

“Un ingorgo pazzesco di auto, bici e pedoni”. Così i commercianti della zona di Porta Venezia e in particolare del primo tratto di corso Buenos Aires, grande arteria dello shopping milanese, commentano la mobilità della zona nella fase 2, con la nuova pista ciclabile realizzata dal Comune che arriverà fino a Sesto San Giovanni e con il traffico che è aumentato perché molti più persone decidono di spostarsi in auto dopo l’emergenza Covid.
La pista ciclabile scontenta molti negozianti perché, secondo loro, da quando è stata realizzata sono aumentati gli ingorghi.
“È un orrore, non ho parole. Se vogliamo contenere l’inquinamento, questa era l’ultima cosa da fare – ha detto la dottoressa Licia Traversio, titolare della farmacia che si trova all’inizio di corso Buenos Aires -. Qui si formano ingorghi ed è pericoloso, io e i miei clienti respiriamo solo aria tossica”.

Confcommercio boccia senza appello la nuova pista ciclabile da piazza San Babila a viale Monza pensata dal Comune per la fase 2 dell’emergenza coronavirus. L’idea di Palazzo Marino di ridurre la dimensione delle carreggiate di marcia per le auto e inserire tra i marciapiedi e le aree di sosta i percorsi per le bici proprio non piace ai rappresentanti dei commercianti, preoccupati che il traffico possa aumentare e gli affari dei negozi diminuire con arterie in cui parcheggiare diventerà più difficile. Certo, l’obiettivo del Comune è quello di incentivare l’uso delle due ruote perché la capienza dei mezzi pubblici nella Fase 2 sarà limitata per garantire il distanziamento anti-contagio. Ma i commercianti guardano alla crisi economica dopo due mesi di lockdown e non fanno sconti all’amministrazione.

Vista dal taxi. Il 18 maggio «ha rappresentato senza dubbio un ulteriore nuovo inizio per la città e i suoi lavoratori», ha commentato Emilio Boccalini, presidente di Taxiblu, il più grande consorzio di auto pubbliche di Milano. “Si può già constatare come in alcune zone sia tornato il traffico e, anzi, in altre si è riuscito persino ad acuirlo o crearlo rispetto alla Fase 1. Esempio è “lo snodo” tra piazza all’inizio di Buenos Aires, dove il tracciato ciclabile ricavato con una striscia di vernice a terra, oltre che a restringere la carreggiata, proseguirà sino a Loreto in maniera piuttosto pericolosa e rischiosa per tutti, creando incagli che poi si ripercuoeranno lungo tutti gli assi commerciali dell’area. Chi di dovere spero stia prendendo appunti ed eviti di replicare questi disastri lungo altre strade di Milano”.

La finestra sulla pista. Critiche piovono dal presidente di Automobile Club Milano, Geronimo La Russa. Dalle sue finestre, lo storico palazzo del club di corso Venezia, la segnaletica orizzontale pare disegnare una pista di atletica leggera. Le incomprensibili e profonde trasformazioni, almeno dal punto di vista del reale bisogno di mobilità di una metropoli messa tanto in ginocchio dalla pandemia, hanno cancellato una carreggiata su due, piazzato i parcheggi (anche per disabili) al centro della strada e cancellato di conseguenza qualsiasi possibilità di sostare, anche a pagamento, o di effettuare una fermata: “Nel primo vero giorno di riapertura il piano mobilità del Comune ha dimostrato tutta la sua fragilità. Noi siamo sempre disponibili con i nostri esperti a dare una mano per migliorare la situazione. Purtroppo qualcuno al Comune lo aveva detto, ma non è stato ascoltato”.

Preferenziali “riaccese”. Chi non usa mezze misure nel bocciare il nuovo assetto di Porta Venezia, è l’ex vice sindaco di Milano, Riccardo De Corato (FdI): “Il Comune sta facendo tracciare altre righe su tutti i maggiori assi stradali: verrà a crearsi una situazione paradossale, nella quale i ciclisti rischiano la vita e gli automobilisti di investirli, con tutto quello che ne consegue… . Ma la politica dissennata della giunta avanza nonostante le critiche piovute da ogni parte. Intanto la mia petizione online contro queste modifiche chiamate piste ciclabili continua a raccogliere adesioni: a oggi abbiamo superato quota 1.000, segno che la gente è stufa di decisioni piovute dall’alto». E che aggravano i problemi della viabilità cittadina.

pista ciclabile porta venezia corso buenos aires

Per il Comune di Milano, invece, gli ingorghi di piazza Oberdan sarebbero stati causati dai restringimenti del cantiere, ancora aperto, quindi sarebbero disagi temporanei. Del resto, lo stesso assessore alla Mobilità del Comune, Marco Granelli, lo aveva detto in tempi non sospetti: “Ci aspettiamo – aveva dichiarato prima della fine del lockdown – che a partire da lunedì 18 vi sia un nuovo incremento di traffico. Per noi è importante dare sempre la priorità al trasporto pubblico”. Mentre i milanesi, per tanti ed eventi motivi, preferiscono ricorrere ai mezzi personali, la dichiarazione è bastata per riaccendere le telecamere che fanno multe in automatico sulle corsie preferenziali.

Molto duro anche Gabriel Meghnagi, presidente della rete associativa delle vie di Confcommercio Milano e di Ascobaires, che definisce “lunare” la pista ciclabile in corso Buenos Aires: “Saranno tolti quasi tre metri di strada e il traffico finirà su una sola corsia per ogni senso di marcia. Quanti andranno a fare lo shopping in bici e come trasporteranno i sacchetti di grandi dimensioni? I parcheggi esistenti saranno spostati verso il centro della carreggiata. Quindi un automobilista che parcheggia per fare manovra e scendere dall’auto dovrà bloccare l’unica corsia di scorrimento”.

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BONUS DECRETO RILANCIO: ecco da quando si potranno chiedere i bonus

inps 600 euro
inps 600 euro

Dalla baby sitter alle biciclette, passando per le vacanze e per i lavori in casa. Il decreto Rilancio – pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 maggio – mette in campo un ventaglio di bonus a favore degli italiani. La possibilità di richiederli subito, però, non vale per tutti.

Bonus 600 euro

Il bonus da 600 euro a professionisti non iscritti agli ordini, co.co.co. in gestione separata, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, lavoratori del settore spettacolo e operai agricoli viene confermato anche per il mese di aprile. Per chi lo aveva avuto a marzo – assicura il Governo – verrà pagato in modo automatico da oggi 20 maggio nel giro di 2-3 giorni.

Per chi, invece, non ha fatto la richiesta dell’indennità per marzo, il decreto Rilancio ha previsto la possibilità che la domanda possa essere presentata entro 15 giorni dalla sua entrata in vigore (entro il 3 giugno) attraverso il sito dell’Inps. Fatto questo, in attesa di istruzioni dell’Istituto di previdenza, l’accredito del mese di aprile dovrebbe essere automatico, senza dover presentare ulteriori richieste.

AGGIORNAMENTO:Bonus 600 euro, Inps: già 1,4 milioni di pagamenti per il mese di aprile

Ne seguiranno altri 2 milioni lunedì 25 maggio. Si tratta della seconda rata delle indennità a favore dei lavoratori autonomi, dei collaboratori e degli stagionali del turismo e degli stabilimenti termali

Bonus 1.000 euro

Per il mese di maggio il bonus sale a 1.000 euro ma se ne potrà beneficiare a determinate condizioni:
 i collaboratori devono aver concluso il rapporto di lavoro alla data di entrata in vigore del Dl rilancio (19 maggio);
● i titolari di partita Iva, ancora attiva al 19 maggio, devono aver conseguito un fatturato nel mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.

Le richieste, come dichiarato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, si potranno presentare a giugno.

Contributo a fondo perduto

Artigiani, commercianti e coltivatori diretti che a marzo hanno ricevuto il bonus da 600 lo avranno in automatico anche per il mese di aprile, mentre per maggio possono fare richiesta del contributo a fondo perduto introdotto dal decreto rilancio per i soggetti esercenti attività d’impresa, di lavoro autonomo e di reddito agrario titolari di partita Iva e con redditi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo di imposta antecedente al 19 maggio.

Il contributo, in questo caso, è gestito dall’agenzia delle Entrate, e varia dal 10 al 20% del fatturato perso in relazione ai ricavi o compensi dell’anno di imposta precedente: 20% con ricavi fino a 400mila euro; 15% se oltre 400mila e fino a un milione; 10% oltre un milione e fino a cinque. In ogni caso non può comunque essere inferiore a mille euro per le persone fisiche e a duemila euro per gli altri.

Il contributo – in base alle dichiarazioni del ministro Gualieri – potrà essere chiesto a giugno in base alle modalità che saranno definite da un provvedimento delle Entrate.

Quindi le condizioni per l’ammissione al contributo:

  • che i ricavi (o compensi) siano stati non superiori a 5.000.000 di euro nel periodo d’imposta precedente a quello di entrata in vigore del decreto (il 2019 per quelli con periodo coincidente all’anno solare);
  • che la somma del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi di quello di aprile 2019 (oppure che l’attività sia iniziata a partire dal 1° gennaio 2019, nel qual caso il contributo spetta comunque, almeno nella misura minima).

Sono esclusi dai contributi a fondo perduto esplicitamente:

  • i soggetti la cui attività risulti cessata al 31 marzo 2020;
  • gli enti pubblici;
  • gli intermediari finanziari e le società di partecipazioni;
  • i professionisti iscritti alla gestione separata (che, oltre ai 600 euro di aprile, se rispettano le condizioni previste godono del bonus 1000 euro Inps di cui al comma 2 dell’art. 89);
  • i lavoratori dello spettacolo (che fruiscono per aprile e maggio dell’indennità da 600 euro di cui al comma 9 dell’art. 89);
  • i lavoratori dipendenti ed i professionisti iscritti alle casse di previdenza di diritto privato.

Colf, badanti e baby sitter

Con l’entrata in vigore del decreto Rilancio debutta l’indennità da 500 euro per aprile e maggio per colf , baby sitter e badanti che al 23 febbraio avevano uno o più contratti per almeno 10 ore settimanali complessive e non conviventi presso il datore di lavoro. Il canale per l’invio delle domande all’Inps dovrebbe essere attivato da subito. Per il momento però si resta in attesa di una circolare dell’Inps con le istruzioni per presentare la domanda. «L’Inps pagherà le indennità in un’unica soluzione – spiega Andrea Zini, vice presidente Assindatcolf, Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, componente Fidaldo -. Il contributo sarà riconosciuto anche nel caso in cui il domestico abbia continuato a lavorare, abbia fruito di un periodo di ferie, di un permesso non retribuito o di una sospensione extraferiale. Le modalità operative per la presentazione delle richieste e per la fruizione del contributo saranno specificate con un altro provvedimento».

Bonus baby sitter

Da oggi 20 maggio, come ha assicurato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, dovrebbe essere possibile fare domanda per i 1.200 euro per il bonus per la baby sitter che possono essere utilizzati anche per pagare i centri estivi che riapriranno a partire dal 15 giugno.

Reddito di emergenza

Per il reddito di emergenza il decreto Rilancio stabilisce che le domande per il sussidio tra i 400 e gli 800 euro vadano presentate entro giugno.

A partire da oggi 22 maggio, le domande per il Reddito di Emergenza (REm) possono essere inoltrate all’Inps utilizzando il servizio online disponibile sul sito internet dell’Istituto.

Le domande dovranno essere presentate all’Inps esclusivamente in modalità telematica entro il 30 giugno 2020autenticandosi con PIN, SPID, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica.
Per la presentazione della domanda ci si potrà avvalere anche degli Istituti di Patronato.

Previsto dal DL 34/2020 per supportare i nuclei familiari in difficoltà economica a causa dell’emergenza sanitaria da COVID-19, il REm è subordinato al possesso dei requisiti di residenza, economici, patrimoniali e reddituali indicati all’articolo 82 del decreto.

Bonus biciclette, ebike e monopattini elettrici

L’incentivo per la mobilità “sostenibile” arriva a un massimo di 500 euro e copre fino al 60% dell’acquisto di biciclette, ebike, monopattini elettrici. Per avere lo sconto bisognerà aspettare l’applicazione web del ministero dell’ambiente (operativa entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto Rilancio, quindi entro la metà di luglio). Va conservata la fattura e alternativamente al rimborso si potrà chiedere un buono spesa digitale .

Il bonus vale per gli acquisti effettuati a partire dal 4 maggio ed è riservato ai residenti delle città metropolitana e dei comuni con più di 50mila abitanti.

Bonus vacanze

Con un Isee fino a 40mila euro, le famiglie potranno richiedere il bonus vacanze (da 150 a 500 euro a seconda del numero di componenti del nucleo familiare): funzionerà come sconto dell’80% quando si paga la vacanza, mentre il 20% si traduce in uno sconto fiscale. Il bonus può essere utilizzato dal 1° luglio al 31 dicembre 2020: le spese vanno sostenute in un’unica soluzione, serve la fattura elettronica o un altro documento commerciale, dove sia indicato il codice fiscale del beneficiario.

Ecobonus al 110%

Tempi più lunghi anche per fare richiesta delle agevolazioni sui lavori di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica. La nuova detrazione fiscale del 110% prevista dal decreto rilancio si applicherà alle spese documentate sostenute dall’1 luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, da suddividere tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo.

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ALITALIA: dal 2 giugno ripartono i voli per New York, per Spagna e verso il Sud Italia

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Dal 2 giugno Alitalia ripristina il collegamento non-stop fra Roma e New York, i voli con la Spagna (Roma-Madrid e Roma-Barcellona) e i collegamenti diretti fra Milano e il Sud Italia.

Lo annuncia una nota della Compagnia, specificando che effettuerà complessivamente il 36 per cento di voli in più rispetto al mese di maggio, operando 30 rotte da 25 aeroporti, dei quali 15 in Italia e 10 all’estero.

La previsione per il terzo trimestre (luglio-settembre) è di una progressione dell’attività attorno al 40% di quanto era stato pianificato prima dell’inizio della pandemia da Covid-19. L’offerta si adeguerà alla domanda di voli.

Il collegamento con gli Stati Uniti era stato oggetto di polemica nei giorni scorsi.

 Alitalia aveva replicato a inizio maggio alle critiche piovutele addosso dopo la decisione di chiudere (temporaneamente) i voli su New York. La compagnia ha spiegato allora “di aver proceduto alla sospensione del collegamento Roma Fiumicino – New York JFK dal 5 al 31 maggio a causa del forte rallentamento della domanda registrato negli ultimi dieci giorni di aprile e del preoccupante livello di casistica positiva al Covid-19 persistente a New York. Nello specifico -aggiunge Alitalia – sui diciotto voli operati dalla compagnia tra il 20 e il 30 aprile sono stati trasportati solo 580 passeggeri, mediamente 32 a volo, con un tasso di riempimento del 12 per cento rispetto ai 4.675 posti offerti”.

Oggi la ex compagnia di bandiera ha dettagliato che “da Milano Malpensa – aeroporto dove la Compagnia continuerà le proprie attività operative fino alla riapertura di Linate – Alitalia effettuerà, oltre agli 8 servizi giornalieri con Roma Fiumicino, due voli quotidiani andata e ritorno con Bari, Catania e Palermo (salvo eventuali proroghe delle restrizioni al trasporto aereo da e per la Sicilia attualmente in vigore) e 4 collegamenti al giorno in Continuità Territoriale con Cagliari, Alghero e Olbia.

Da Roma, dopo aver già aumentato i collegamenti con Cagliari (da 4 a 6 al giorno), Alitalia incrementerà da domani, 21 maggio, anche i voli con Catania e Palermo (da 6 a 8 al giorno) e, nel mese di giugno, collegherà l’hub di Fiumicino con Alghero, Bologna, Bari, Genova, Lamezia Terme, Milano, Napoli, Olbia, Pisa, Torino, Venezia e, all’estero, con Barcellona, Bruxelles, Francoforte, Ginevra, Londra, Madrid, Monaco, Parigi e Zurigo, oltre a New York.

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VILLA CARLOTTA: Per il Telegraph i suoi giardini sono un motivo per tornare in Italia

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Il Telegraph, celebre quotidiano del Regno Unito, ha elogiato l’Italia e le sue bellezze stilando una lista con 20 buoni motivi per tornare nel nostro Paese appena l’emergenza sanitaria sarà finita.

E tra le 20 bellezze non poteva certo mancare il lago di Como e i giardini di Villa Carlotta.

Villa Carlotta si trova a Tremezzo, in provincia di Como e si affaccia sul lago, proprio di fronte a Bellagio, da cui è raggiungibile in motonave.

La vista dalla villa e dai giardini è davvero meravigliosa e i colori della fioritura tolgono il fiato. Non a caso, qui si celebrano numerosissimi matrimoni, sulla terrazza che si affaccia sul lago.

Inseriti al secondo posto (solo dopo gli italiani) i giardini italiani sono conosciuti in tutto il mondo per il loro splendore. Tra i più belli il Telegraph inserisce i giardini di Ninfa, Villa Carlotta sul Lago di Como, La Mortella a Ischia e i Giardini di Hanbury a Ventimiglia.

Perché nessun altro paese ha le ricchezze italiane, la sua impareggiabile combinazione di arte, cultura, cibo, vino, moda, opera, persone e paesaggi“, sono queste le parole del quotidiano britannico.

Al terzo posto della classifica ci sono le piccole città storiche lontane dai grandi centri, seguono le attività all’aperto, la nostra meravigliosa lingua, i laghi (ancora una volta il nostro lago), l’opera, la cucina italiana, il bere, il caffè, le montagne, la moda, l’architettura, Venezia, le isole, le gemme della costa, musei e gallerie, i luoghi d’arte, il mondo antico e la Toscana, sempre amatissima dagli inglesi.


UN PO’ DI STORIA

Villa Carlotta accoglie i visitatori con il suo magnifico parco botanico e le sue sale ricche di capolavori d’arte: è un luogo di rara bellezza, qui capolavori della natura e dell’ingegno umano convivono armoniosamente in 70.000 mq tra giardini e strutture museali.

In una conca naturale, tra lago e montagne, il marchese Giorgio Clerici fece edificare alla fine del 1600 una splendida dimora, imponente ma sobria, circondata da un giardino all’italiana, di fronte ad uno scenario mozzafiato sulle Grigne e Bellagio.

Con Gian Battista Sommariva, il successivo proprietario, la villa toccò il sommo dello splendore, arricchendosi di opere d’arte e divenendo meta irrinunciabile per una visita sul lago di Como. Sommariva, che acquisì la proprietà agli inizi dell’Ottocento, volle che parte del giardino fosse trasformato in uno straordinario parco romantico e che la villa venisse impreziosita con capolavori di Canova, Thorvaldsen e Hayez.

ORARI
9.00-19.30 (dal 1 aprile al 1 ottobre)
9.00-21.00 (tutti i martedì di giugno e luglio)
10.00-16.30 (4-5-11-12-18-19-25-26 novembre e 8-9-10 dicembre)

Il parco di villa Carlotta (circa 8 ettari visitabili) è luogo di grande fascino, non solo per la posizione panoramica particolarmente felice, ma anche per l’armonica convivenza di stili, la ricchezza di essenze, le suggestioni letterarie che ne fanno una meta imperdibile per chi giunge sul lago di Como.

Dell’età seicentesca resta l’ampio giardino all’italiana con alte siepi a taglio geometrico, parapetti a balaustrate, statue e giochi d’acqua; del periodo romantico è ancora percepibile la struttura del giardino all’inglese, ricco di alberi pregiati di proporzioni eccezionali e di scorci di grande suggestione; alla fine del XIX secolo risale invece la grande architettura vegetale delle imponenti masse di rododendri, azalee e di specie rare, che fanno del parco di villa Carlotta un vero e proprio giardino botanico.

Le terrazze e il giardino all’italiana
Le cinque terrazze che fronteggiano la villa, sono animate da aiole geometriche, piccole peschiere, nicchie e fontane. Raggiungibili attraverso la seicentesca scalinata a tenaglia, le terrazze offrono molte sorprese botaniche: le alti siepi di camelie, le piante di papiro, i grandi e rinomati tunnel di agrumi e le numerose rose che decorano le pareti, in molti casi vecchissimi esemplari sopravvissuti nel corso degli anni. Questa fu la zona del giardino che il celebre scrittore francese Gustave Flaubert, durante il suo soggiorno sul lago di Como nella primavera del 1845 apprezzò più di ogni altro con la sua “scalinata di pietra che scende fino nell’acqua per imbarcarsi, i grandi alberi, le rose che spuntano su una fontana”. Dalle terrazze si gode di una straordinaria vista del giardino all’italiana con la balaustra in pietra a dodici pilastri a bugnato che sorreggono altrettante statue di divinità mitologiche e figure allegoriche in marmo di Candoglia, risalenti ai primi anni del Settecento: Notte, Ercole, Dejanira, Zefiro, Flora, Apollo, America, Pomona, Vertumno, Galatea, Eco, Aurora in un crescendo di significati simbolici riconducono ai ritmi e ai piaceri della vita agreste. Al centro, la fontana settecentesca con vasca sagomata e la statua di Arione di Metimna, celebre cantore e suonatore di cetra, che venne miracolosamente salvato dai flutti grazie all’intervento di un delfino.

Le camelie
A giudicare dalle dimensioni raggiunte da numerosi esemplari, l’impiego della camelia a Villa Carlotta risale molto indietro nel tempo. Passeggiando tra i giardini se ne possono ammirare diverse varietà, alcune assai rare, dai più diversi colori. Il nucleo più imponente è senza dubbio quello che decora il cortile posteriore della villa, attorno alla grande nicchia a rocaille che un tempo ospitava la statua di Ercole e l’idra e oggi è rigogliosamente coperta dal capelvenere.

Le azalee
In aprile e maggio Villa Carlotta offre un autentico mare di azalee multicolori, disposte in alti cuscini arrotondati lungo alcuni sentieri. L’effetto è straordinario, sia per la varietà cromatica, sia per le dimensioni raggiunte dagli arbusti. Si tratta di un percorso fiorito di grande fascino e portata che in Italia conosce davvero pochi eguali. Qui è realmente possibile verificare in modo tangibile l’abilità di chi, dai paesaggisti della famiglia Sassonia-Meiningen ai giardinieri odierni, ha saputo ideare, realizzare e mantenere un percorso di tale portata, interpretando in chiave moderno gli obiettivi e le tecniche dell’antica arte topiaria. Per osservare ancora meglio la scena, un corto sentiero lungo le azalee conduce ad un gazebo di schietto sapore romantico: da questo luogo si possono ammirare autentiche onde di azalee con retrostanti pareti di rododendri arborei che ne accompagnano la fioritura.

Il bosco dei rododendri
La sapiente cura di un’unica specie di rododendro (Rhododendron arboreum) ha permesso di creare un ambiente che in natura trova riscontro solo sulle montagne himalayane: decine di esemplari ultracentenari, dai rami e dai tronchi contorti creano qui un’atmosfera unica. Caratterizzata da un tronco spesso non ramificato in basso, dal diametro di 30-60 cm e di un’altezza variabile tra 1 e 15 metri, il Rhododendron arboreum è un vero e proprio albero dalla foglie lanceolate od oblunghe e dalle infiorescenze ad ombrella con 15-20 fiori di un bel rosso cremisi nella specie tipo oppure rosata o perfino bianca in alcune sottospecie.

Il giardino dei bambù
Oltre 3000 metri quadri ispirati ai principi e alle tecniche dell’arte dei giardini giapponesi qui ospitano ben 25 specie di bambù, alcune assai rare, in un contesto di grande armonia tra cascatelle, ruscelli e strutture in pietra. La scalinata di accesso al giardino è sovrastata dal portale Torii che segna l’ingresso alla parte del giardino più tipicamente orientale, una zona strutturata a stanza su due differenti livelli; quello più interno circondato da un boschetto di bambù giganti è un’oasi di tranquillità in cui si possono apprezzare appieno luci, forme, suoni e colori che nell’armonica unione tra acqua e bambù mutano nel corso delle ore della giornata.

La valle delle felci
L’abile mano del paesaggista ha saputo trasformare una comune forra naturale in un ambiente scenograficamente costruito al fine di destare stupore nel visitatore, mediante l’aggiunta di platani e tigli, ma soprattutto di piante esotiche come le grandi felci arborescenti e palmiformi originarie dell’Australia. Lo spettacolo per chi si affaccia dal belvedere appositamente creato è di sicuro effetto e di grande impatto.

Giardino roccioso
Area dalla configurazione vegetale particolare, costituita da una corona superiore di arbusti di ottimo impianto ornamentale, sovrastanti un mosaico di erbacee a fioritura primaverile ed estiva, alternate a tipi di palme dalle più diverse provenienze. Nella zona più ad est, tra ampie nicchie scavate nel terreno scosceso e separate fra loro mediante rocce e sassi, è ospitato un considerevole gruppo di piante grasse, con specie provenienti da una quindicina di generi diversi, che vengono qui sistemate nella buona stagione e ritirate poi in serra con i primi freddi.

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Si lavora alla riapertura del Cenacolo Viniciano, ma non prima di giugno

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In Lombardia i musei hanno potuto riaprire le porte al pubblico a partire dal 18 maggio, grazie all’ordinanza firmata dal presidente della Regione Attilio Fontana. A Milano, però, i musei civici riapriranno a partire dal 26 maggio, mentre il Cenacolo vinciano potrebbe accogliere nuovamente i turisti a partire dal 2 giugno. La direttrice del polo museale della Lombardia ha però un atteggiamento cauto: “Lavoriamo per quella data, ma non c’è ancora una comunicazione ufficiale”.

Dal 2 giugno il Cenacolo vinciano potrebbe ripartire, ma il condizionale è d’obbligo secondo Emanuela Daffra, direttrice del polo museale della Lombardia che include fra l’altro la Certosa di Pavia, il Castello scaligero e le grotte di Catullo a Sirmione, la cappella espiatoria di Monza e il parco nazionale delle incisioni rupestri in Val Camonica.
Non è dunque ancora il momento di acquistare i biglietti online, anche se al momento sul sito specializzato che li mette in vendita sono disponibili dal 2 giugno. “Ma è un errore”, ha spiegato Daffra.
“Immaginiamo di poter aprire a giugno – ha detto all’ANSA -.
Noi lavoriamo per quello, ma non c’è stato dato per ora nessun annuncio ufficiale”. Insomma si aspettano direttive precise prima di riaprire con tutte le cautele.

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Riapre il Parco di Monza con obbligo di mascherine e alcune regole da seguire

Parco di Monza
Parco di Monza

SI RITORNA AL PARCO DI MONZA

 Il sindaco di Monza, Dario Allevi, ha firmato un’ordinanza con la quale il 19 maggio riapre il Parco di Monza, giardini e spazi pubblici, così come disciplina i mercati cittadini.
L’ingresso al Parco di Monza sarà consentito da tutti i varchi a pedoni e biciclette, mentre viale Cavriga resterà ancora interdetto al transito auto. Per poter accedere a Parco e Giardini Reali è obbligatorio indossare la mascherina e mantenere le distanze di sicurezza, con il divieto di assembramento, attività ludico ricreative e di pic-nic.

Lo comunica tramite i social il Sindaco di Monza Dario Allevi :

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Il parco e i giardini della Villa reale riaprono tutti i giorni (compresi sabato e domenica) secondo l’orario estivo. L’ingresso è consentito da tutti i varchi esistenti solo a pedoni e biciclette, mentre viale Cavriga resterà interdetto al traffico veicolare.

L’accesso è consentito rispettando le regole già note: obbligo di mascherina e di mantenimento delle distanze di sicurezza; divieto di assembramento, di attività ludico ricreative e di pic-nic. ( la mascherina potrà essere tolta solo per attività motorie)

«Abbiamo programmato un piano di potenziamento dei controlli – spiega il sindaco – ma è evidente che gli agenti non potranno essere dappertutto: le parole d’ordine, quindi, restano prudenza e senso civico. Guai ad abbassare la guardia».

Riaprono anche 38 aree verdi e giardini della città, oltre al Parco della Boscherona. I restanti giardini verranno aperti progressivamente, mentre resta interdetto ovunque l’accesso alle aree gioco.

 

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RECOVERY FUND : 500 miliardi per aiutare i Paesi europei, 100 miliardi destinati all’Italia

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Il nuovo piano di aiuti Europei a fondo perduto e i 4 Paesi contrari

Meno risorse del previsto, ma distribuite interamente attraverso sovvenzioni a fondo perduto. C’è una proposta di compromesso sul Recovery Fund, il fondo europeo per la ripresa economica. Una proposta che, nonostante il mandato affidato dal Consiglio europeo a Ursula von der Leyen, non arriva da Bruxelles, ma da Parigi e Berlino. Angela Merkel ed Emmanuel Macron hanno trovato ieri un’intesa (a distanza) per un fondo da 500 miliardi. Secondo i due leader, il nuovo strumento dovrà essere finanziato attraverso debito comune Ue, con obbligazioni emesse dalla Commissione, e poi ridistribuito «alle regioni e ai settori più colpiti» con trasferimenti a fondo perduto.

Ora, ricevuta la direzione di marcia, toccherà a von der Leyen elaborarne i dettagli all’interno di un piano complessivo che includerà anche il prossimo bilancio Ue 2021-2027. La presidente della Commissione ha parlato di «una proposta costruttiva» e con ogni probabilità il 27 maggio presenterà l’intero pacchetto. Dopodiché i governi dovranno raggiungere un’intesa. Perché, come ha ricordato ieri Macron, «un accordo franco-tedesco è necessario, ma non sufficiente». Per il via libera serve l’unanimità, ma i negoziati sul bilancio 2021-2027 si erano interrotti a febbraio proprio per la mancanza di un accordo.

A puntare i piedi erano stati i «Quattro Frugali», vale a dire i leader di Austria, Paesi Bassi, Svezia e Danimarca. Che continuano sulla stessa linea. Ieri si sono sentiti dopo l’incontro Merkel-Macron: «La nostra posizione non cambia» ha avvertito Sebastian Kurz. «Siamo pronti ad aiutare i Paesi più colpiti» ha detto il cancelliere austriaco, ma «con prestiti». Non con trasferimenti a fondo perduto. Dietro le parole dei nordici c’è la loro fermezza, ma anche tanta tattica negoziale. Al contrario di Roma e Madrid che già parlano di «un passo nella giusta direzione», sottovalutando il fatto che – alla vigilia di una trattativa – non è molto saggio mostrarsi troppo ottimisti sulla proposta di partenza se la si vuole migliorare.

Nel compromesso con Berlino, il presidente francese ha accettato uno strumento con un volume di risorse nettamente inferiore ai mille miliardi chiesti da Parigi e dalle altre capitali del Sud. La cancelliera tedesca, dal canto suo, ha dato il via libera alla distribuzione delle risorse interamente attraverso trasferimenti diretti. Ma ha fatto scrivere nel comunicato che sarà necessario «un impegno chiaro da parte degli Stati membri ad applicare politiche economiche sane e un programma di riforme ambizioso». Per la distribuzione delle risorse, von der Leyen sta infatti pensando di utilizzare lo «Strumento di bilancio per la convergenza e la competitività» (Bicc), il cosiddetto Bilancio dell’Eurozona, che prevede fondi in cambio di riforme strutturali.

Cento miliardi per l’Italia

L’Italia, secondo fonti citate dai media e fatte risalire a Palazzo Chigi, si aspetta che le venga messa a disposizione una fetta sostanziosa degli aiuti previsti dal Recovery Fund: cento miliardi di euro. Ed è una cifra alla quale aveva fatto riferimento lo stesso ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, nel corso di un’audizione in Parlamento a inizio maggio: Il ministro aveva parlato di 200 miliardi di risorse in arrivo dalla Ue da tutto il ventaglio di strumenti Ue, incluso il Mes. «L’Italia – aveva detto Gualtieri – potrebbe avvalersi del Sure per circa 20 miliardi per gli ammortizzatori sociali», e la linea di credito della Bei «potrebbe produrre circa 40 miliardi di finanziamenti per l’Italia». A tali cifre va aggiunto l’eventuale uso del Mes (36 miliardi, ha detto Gualtieri) e «poi il Recovery Fund. Dipenderà dalle dimensioni, ma sono fiducioso che almeno un altro centinaio di miliardi di risorse potrebbero essere utilizzate per il nostro Paese».
Si tratta di risorse rilevanti, ovviamente, e che per giunto non rappresentano «prestiti», ma aiuti a fondo perduto. Come hanno spiegato Merkel e Macron dopo la videoconferenza di lunedì pomeriggio, gli aiuti «non saranno rimborsati dai destinatari» ma «dagli Stati membri» nel loro complesso, per citare le parole del presidente francese, Emmanuel Macron. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha peraltro sottolineato che il denaro arriverà «dal bilancio dell’Ue, quindi non prestiti» e sarà messo «a diposizione delle regioni e dei settori più colpiti dalla pandemia». Lo spread tra Btp decennale e Bund tedesco, nel frattempo, ha aperto in deciso calo martedì mattina, all’indomani della notizia della svolta franco-tedesca sugli aiuti Ue.

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FUORISALONE 2020: l’evento sarà DIGITAL, presentazioni, concerti e talk online

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Prima previsto prima ad aprile come da tradizione, e poi dal 16 al 21 giugno, alla fine il Salone del Mobile 2020 di Milano è stato annullato, con una nuova data già fissata per il 2021. Tra i tantissimi eventi saltati per Coronavirus, dunque, anche il Salone del Mobile ha dovuto capitolare, così come le migliaia di eventi del Fuorisalone che ogni anno invadono le strade e gli showroom di Milano.

Ma il Fuorisalone 2020 non si spegne del tutto: Fuorisalone.it ha infatti confermato che nelle date in cui era inizialmente stato rinviata l’intera Milano Design Week, è comunque in programma un format inedito per vivere in un nuovo modo l’esperienza del Fuorisalone con live talk, anteprime di prodotto, documentari, lezioni, interviste, format innovativi e concerti ad accesso totalmente gratuito. E ovviamente on line.

Da lunedì 15 a domenica 21 giugno 2020 l’appuntamento è con Fuorisalone Digital, l’evento digitale della Milano Design Week 2020. Ovvio, la Milano Design Week non può essere ridotta a una versione digitale, ma il digitale può essere importante per le aziende che hanno necessità di arrivare al pubblico del Fuorisalone anche senza esserci. In questa ottica al Fuorisalone Digital vengono proposti 4 nuovi formati digitali, che da quest’anno saranno parte integrante della piattaforma Fuorisalone.it e sono sviluppati in partnership con il comitato Fuorisalone (composto da Brera Design District, Ventura Projects, i referenti di Zona Tortona: Tortona rocks, Tortona Area Lab, Base e Superstudio Più, i distretti di inBovisa, 5vie e Porta Venezia in Design e il progetto Asia Design Milano). Di seguito i 4 progetti in programma.

  • Fuorisalone.tv: un palinsesto video che riempie le giornate da lunedì 15 a domenica 21 giugno di contenuti live (talk, interviste, presentazioni di prodotto, concerti) e contenuti confezionati da design e aziende che vogliono presentare i propri progetti
  • Fuorisalone Meets: un’opportunità per fare formazione e promozione, creando un contatto diretto tra aziende, addetti ai lavori e pubblico selezionato al fine di presentare nuovi prodotti, condividere le strategie con la forza vendita e incontrare nuovi potenziali clienti; per tutto il mese di giugno la piattaforma webinar di Fuorisalone.it
  • Fuorisalone Cina: il primo passo di un progetto di collaborazione e networking più ampio con le più importanti Design Week cinesi
  • Fuorisalone Japan: una nuova piattaforma web dedicata al Giappone; attiva da aprile, è rivolta ad architetti, designer e aziende oltre che al pubblico giapponese, pensata per comunicare il meglio del design e del lifestyle e promuovere la cultura della Milano Design Week grazie a un team operativo tra i due paesi e servizi di consulenza dedicati

Ma non finisce qui. A ottobre 2020, nel calendario milanese c’è la Fall Design Week che vede nei Brera Design Days il momento principale: in questa ottica gli attori del Fuorisalone stanno valutando un evento condiviso da definirsi tra settembre e ottobre.

A breve nuovi aggiornamenti

 

Come ogni anno noi supportiamo Isola Design District, che quest’anno sta diventando digitale!

Dal 16 al 21 giugno, non perdere l’evento lancio della nostra nuova piattaforma digitale e scopri un nuovo modo di sperimentare il design.

Ecco le funzionalità che saranno disponibili dal 16 giugno, tutto ciò grazie alle nuove sezioni del sito, che saranno costantemente aggiornate e sempre accessibili.

– uno spazio in cui sarà possibile vedere le schede dei vari designer, i loro progetti, video ed esibizione e mettersi virtualmente in contatto con loro.
-un’area dedicata alle novità del Distretto e alle ultime notizie sui trend del design, su idee ed iniziative innovative e molto altro.
– una vera e propria versione digitale del quartiere di Isola, all’interno della quale si potrà accedere a diversi contenuti come esposizioni virtuali, live streaming, giochi e molto altro.
– designer e brand potranno creare spazi virtuali dove ospitare installazioni in 3D. La prima location sarà Isola Virtual Exhibition: un’immaginaria fabbrica abbandonata dove poter visitare una mostra collettiva, curata direttamente dal team di Isola Design District.

Scopri di più sul progetto su isoladesigndistrict.com/isolagoesdigital
Il programma degli eventi online sarà presentato a inizio giugno!

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Fase 2, Il Centro commerciale di Arese riparte “in sicurezza”, aperti tutti i negozi

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IL CENTRO di Arese è più che pronto a ripartire applicando tutte le norme di sicurezza previste dal protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 perché a IL CENTRO di Arese, la tutela della salute e la sicurezza di clienti e dipendenti sono una priorità!

Nelle settimane di chiusura, IL CENTRO ha effettuato una profonda pulizia in maniera rigorosa e con l’ausilio dei prodotti indicati dal Ministero della Salute,procedendo a una attenta sanificazione di tutte le parti comuni, dei servizi igienici e di tutte le superfici del centro commerciale, dalle maniglie agli ascensori.

Per questa occasione, il mall ha anche ideato ILCENTROPeopleCare,la campagna di informazione che utilizza tutti gli strumenti disponibili in galleria verso i propri clienti per rendere la ripartenza un’occasione speciale da vivere in serenità e in totale sicurezza.


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Il numero di accessi al mall sarà, comunque, costantemente monitorato grazie alla presenza del personale di vigilanza e del sistema di conteggio del numero di persone che varcheranno gli ingressi, così da non creare sovraffollamenti all’interno della galleria. Per garantire totale sicurezza anche all’interno delle toilette, che verranno sanificate più volte al giorno, la Direzione ha disposto l’installazione di contapersone dotati di semaforo per regolamentare i flussi di entrata e di uscita. Inoltre, apposite colonnine per la distribuzione di gel igienizzanti saranno posizionate in corrispondenza degli ingressi, dei servizi igienici, della food court, dei pad automatici e dei bancomat all’interno della galleria. Infine, appositi cestini sono disponibili in galleria per la raccolta di mascherine, guanti e fazzoletti che verranno smaltiti separatamente.

Anche l’accesso ai negozi del mall è importante e, per questo, si dovranno seguire gli specifici percorsi resi visibili da segnaletica orizzontale che faciliteranno gli acquisti nel rispetto delle norme di prevenzione al Covid-19. Tutti i negozi, inoltre, hanno provveduto ad eseguire la sanificazione dei propri ambienti di cui hanno condiviso con la Direzione le certificazioni di legge e applicheranno tutti i protocolli necessari come da disposizioni normative.

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Negli spazi pubblicitari spunta l’infermiere tra i supereroi

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L’omaggio dell’artista Chiara Bigatti a una figura simbolo dell’emergenza Coronavirus compare su un cartellone pubblicitario

In mezzo ai vari Iron Man, Capitan America, Batman e Spiderman, si nota un altro supereroe. Forse non mascherato, ma che una mascherina la porta comunque: l’infermiere. L’omaggio di un’azienda di comunicazione e dell’artista Chiara Bigatti a una figura simbolo dell’emergenza Coronavirus

E’ visibile sui cartelloni pubblicitari in Brianza e nella Bergamasca gestiti dal Gruppo Publionda di Trezzo sull’Adda (nell’hinterland milanese)

“La pandemia e la conseguente crisi commerciale hanno colpito anche il nostro settore – spiega il titolare Andrea Solinas -. Per questo, trovandoci con molti spazi pubblicitari vuoti, abbiamo pensato di occuparli con l’opera ‘I veri supereroi’ dell’artista Chiara Bigatti“.

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I Dati del Contagio

Aggiornaento lunedì 18 maggio ore 18.00

I casi attualmente positivi sono 27073 in Lombardia,sono distribuite così: 252 in terapia intensiva (-3), 4482 ricoverati con sintomi (+2), 22339 in isolamento domiciliare (-356). I morti totali sono 15543 (+24), i guariti 42403 (+508).

I casi per provincia con l’aggiornamento rispetto agli ultimi giorni:

MI: 22.222 (+71) di cui 9.395 (+24) a Milano città

ieri: 22.151 (+110) di cui 9.371 (+56) a Milano città

l’altro ieri: 22.041 (+75) di cui 9.315 (+34) a Milano città

 

BG: 12.463 (+20)

ieri: 12.443 (+46)

l’altro ieri: 12.397 (+26)

 

BS: 14.158 (+11)

ieri: 14.147 (+56)

l’altro ieri: 14.091 (+83)

 

CO: 3.633 (+4)

ieri: 3.629 (+4)

l’altro ieri: 3.625 (+13)

 

CR: 6.323 (=)

ieri: 6.323 (+10)

l’altro ieri: 6.313 (+10)

 

LC: 2.648 (+3)

ieri: 2.645 (+11)

l’altro ieri: 2.634 (+18)

 

LO: 3.353 (+2)

ieri: 3.351 (+10)

l’altro ieri: 3.341 (+16)

 

MN: 3.291 (=)

ieri: 3.291 (+9)

l’altro ieri: 3.282 (+1)

 

MB: 5.296 (+9)

ieri: 5.287 (+22)

l’altro ieri: 5.265 (+46)

 

PV: 5.022 (+43)

ieri: 4.979 (+35)

l’altro ieri: 4.944 (+25)

 

SO: 1.369 (+2)

ieri: 1.367 (+4)

l’altro ieri: 1.363 (+4)

 

VA: 3.392 (+13)

ieri: 3.379 (+3)

l’altro ieri: 3.376 (+41)

 

e 1.849 in corso di verifica.

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VASCO ROSSI: i concerti vengono rinviati al 2021, le nuove date entro il 29 maggio

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Causa Covid-19, l’appuntamento con Vasco Non Stop Live Festival 2020 viene sospeso per quest’anno.

La conferma di quanto già immaginavamo è arrivata con il decreto legge del 16 maggio 2020 che vieta “assembramenti” e quindi i grandi concerti previsti per questa estate.

La notizia è arrivata proprio nei giorni in cui Vasco Rossi e tutto il suo staff al completo – band e tecnici – avrebbero dovuto riunirsi per iniziare le prove concerto di un tour da 360.000 spettatori, già “prenotati”.

L’Organizzatore Live Nation, in accordo con Big Bang Srl, sta già lavorando al calendario delle nuove date, previste per giugno 2021, che verranno annunciate entro il 29 maggio 2020.

Stesse le città, Firenze, Milano Roma e Imola, stessi i Festival Rock.

Per permettere a coloro che hanno acquistato il biglietto per i concerti 2020 di assicurarsi l’ingresso per il nuovo tour, i biglietti rimarranno validi per i rispettivi concerti del 2021.

Le VECCHIE date, in attesa delle nuove:
10 giugno Firenze, Visarno Arena – Firenze Rocks

15 giugno Milano, MIND Milano Innovation District (Area Expo) – I-Days 2020

19 e 20 giugno Roma, Circo Massimo – Rock in Roma
26 giugno Imola, Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari

INFO BIGLIETTI VASCO ROSSI 2021

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DPCM: Concerti e festival in programma per quest’estate definitivamente rinviati nel 2021

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Sarà un’estate senza i grandi concerti: Assomusica dà appuntamento al 2021

Dopo il nuovo Dpcm del Governo, lʼassociazione di categoria rinvia al prossimo anno il calendario di date previste per questa estate

Per questa estate i grandi eventi live si fermano, alla luce delle disposizioni governative in tema di salute pubblica che vietano assembramenti di persone. Il nuovo Dpcm del Governo ha stilato le nuove regole che prevedono il numero massimo per spettacoli all’aperto a 1000 persone (300 per quelli al chiuso). Quindi niente Vasco Rossi o Ligabue, Billie Eilish o Thom Yorke, Gianna Nannini o Nick Cave.

Assomusica: tutti i concerti rinviati al 2021

Di seguito l’elenco degli artisti coinvolti che rinvieranno al 2021 i live, sui quali verranno dati dettagli prossimamente da ogni singolo organizzatore

Ecco la comunicazione diramata da Assomusica Associazione :

Estate 2020. I grandi eventi live si fermano, alla luce delle disposizioni governative in tema di salute pubblica che vietano assembramenti di persone.

Una decisione condivisa dalla gran parte dei produttori e organizzatori di spettacoli di musica dal vivo, che fanno sentire unita la loro voce. Un segnale necessario che non significa che la musica dal vivo si arrenderà.

ARTISTI e organizzatori :

Anderson .Paak – dalessandroegalli.com
Afterhours – vertigo.co.it
Aiello – vivoconcerti.com
Phil Anselmo – vertigo.co.it
Bad Religion – vertigo.co.it
Devendra Banhart – vivoconcerti.com
Biagio Antonacci – friendsandpartners.it
Claudio Baglioni – friendsandpartners.it
Beck – dalessandroegalli.com
Benji e Fede – vivoconcerti.com
Jehnny Beth – comcerto.it
Mario Biondi – friendsandpartners.it
Black Pumas – comcerto.it
James Blunt – livenation.it
Andrea Bocelli – friendsandpartners.it e andreabocelli.com
Enrico Brignano – vivoconcerti.com
Brunori SAS – vivoconcerti.com
Camila Cabello – livenation.it
Nick Cave – dalessandroegalli.com
Eric Clapton – dalessandroegalli.com
Coma_Cose – vertigo.co.it
Cesare Cremonini – livenation.it
Francesco De Gregori – friendsandpartners.it
Lana Del Rey – livenation.it
Deep Purple – vertigo.co.it
Dido – livenation.it
Celine Dion – dalessandroegalli.com
Dope Lemon – comcerto.it
Billie Eilish – livenation.it
Emma – friendsandpartners.it
Niccolò Fabi – magellanoconcerti.it
Faith No More – livenation.it
Fasma – vivoconcerti.com
Tiziano Ferro – livenation.it
Foals – livenation.it
Fontaines DC – comcerto.it
Gemitaiz & Madman – magellanoconcerti.it
Conan Gray – vivoconcerti.com
Green Day – livenation.it
Guano Apes – vertigo.co.it
Ben Harper – dalessandroegalli.com
Helloween – vertigo.co.it
Rocco Hunt – friendsandpartners.it
Il Volo – friendsandpartners.it
Iron Maiden – vertigo.co.it
J-Ax – vivoconcerti.com
Katatonia – vertigo.co.it
King Gizzard and the Lizard Wizard – comcerto.it
King Krule – comcerto.it
Kiss – livenation.it
Michael Kiwanuka – livenation.it
Lenny Kravitz – dalessandroegalli.com
Mark Lanegan Band – livenation.it
Ligabue – friendsandpartners.it
LP – dalessandroegalli.com
Machine Gun Kelly – livenation.it
Mahmood – friendsandpartners.it
Maluma – dalessandroegalli.com
Fiorella Mannoia – friendsandpartners.it
Marlene Kuntz – vertigo.co.it
Marracash – friendsandpartners.it
Marco Masini – friendsandpartners.it
Nick Mason – dalessandroegalli.com
Francesca Michielin – vivoconcerti.com
Modà – friendsandpartners.it
My Chemical Romance – vertigo.co.it
Gianna Nannini – friendsandpartners.it
Negrita – vertigo.co.it
Nek – friendsandpartners.it
Notre Dame de Paris – vivoconcerti.com
Pearl Jam – livenation.it
Piero Pelù – friendsandpartners.it
Willie Peyote – magellanoconcerti.it
Max Pezzali – vivoconcerti.com
Placebo – livenation.it
Rammstein – vertigo.co.it
Salmo – vivoconcerti.com
Joe Satriani – vivoconcerti.com
DJ Shadow – vivoconcerti.com
Simple Minds – livenation.it
Yusuf Cat Stevens – dalessandroegalli.com
Subsonica – vertigo.co.it
Testament – vertigo.co.it
The Chemical Brothers – vertigo.co.it
The Killers – livenation.it
The Lumineers – comcerto.it
The Struts – livenation.it
Tove Lo – vivoconcerti.com
Louis Tomlinson – livenation.it
Tones and I – comcerto.it
Totem – Cirque du Soleil – vivoconcerti.com
Ultimo – vivoconcerti.com
Una. Nessuna. Centomila (Mannoia, Emma, Amoroso, Giorgia, Elisa, Nannini, Pausini) – friendsandpartners.it
Alberto Urso – friendsandpartners.it
Vasco – livenation.it
Venditti & De Gregori – friendsandpartners.it
Volbeat – livenation.it
Tom Walker – comcerto.it
Steven Wilson – vertigo.co.it
Woodkid – comcerto.it
Thom Yorke – livenation.it
Zucchero – friendsandpartners.it

FESTIVAL:

Bologna Sonic Park – vertigo.co.it
Collisioni – collisioni.it
Firenze Rocks – firenzerocks.it
I-Days – idays.it
Lucca Summer Festival – luccasummerfestival.it
Milano Summer Festival – milanosummerfestival.it
Pistoia Blues – pistoiablues.com
Rock In Roma – rockinroma.com
Rock The Castle – vertigo.co.it
Roma Summer Fest – auditorium.com
So 90’s Festival – vivoconcerti.com
Spilla – spillafestival.it
Stupinigi Sonic Park – vertigo.co.it
Umbria Jazz – umbriajazz.it
Unaltrofestival – unaltrofestival.it

QUANDO POSSONO RIPRENDERE I CONCERTI ?

Allegato 9 del decreto dei ministri- Spettacoli dal vivo e cinema 

Gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto restano sospesi fino al 14 giugno 2020.

Dal 15 giugno 2020, detti spettacoli sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala.

Le regioni e le province autonome possono stabilire una diversa data, in relazione al’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori. l’attività degli spettacoli è organizzata secondo le linee guida di cui all’allegato 9. restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui alla presente lettera, restano comunque sospese le attività in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, le fiere e i congressi.

Le condizioni:

1. Mantenimento del distanziamento interpersonale, anche tra gli artisti.
2. Misurazione della temperatura corporea agli spettatori, agli artisti, alle maestranze e a ogni altro lavoratore nel luogo dove si tiene lo spettacolo, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
3. Utilizzo obbligatorio di mascherine anche di comunità per gli spettatori. 4. Utilizzo di idonei dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori che operano in spazi condivisi e/o a contatto con il pubblico.
5. Garanzia di adeguata periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti chiusi e dei servizi igienici di tutti i luoghi interessati dall’evento, anche tra i diversi spettacoli svolti nella medesima giornata.
6. Adeguata areazione naturale e ricambio d’aria e rispetto delle raccomandazioni concernenti sistemi di ventilazione e di condizionamento.
7. Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. In particolare, detti sistemi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento.
8. Divieto del consumo di cibo e bevande e della vendita al dettaglio di bevande e generi alimentari in occasione degli eventi e durante lo svolgimento degli spettacoli.
9. Utilizzo della segnaletica per far rispettare la distanza fisica di almeno 1 metro anche presso le biglietterie e gli sportelli informativi, nonché all’esterno dei luoghi dove si svolgono gli spettacoli.
10. Regolamentazione dell’utilizzo dei servizi igienici in maniera tale da prevedere sempre il distanziamento sociale nell’accesso.
11. Limitazione dell’utilizzo di pagamenti in contanti, ove possibile.
12. Vendita dei biglietti e controllo dell’accesso, ove possibile, con modalità telematiche, anche al fine di evitare aggregazioni presso le biglietterie e gli spazi di accesso alle strutture.
13. Comunicazione agli utenti, anche tramite l’utilizzo di video, delle misure di sicurezza e di prevenzione del rischio da seguire nei luoghi dove si svolge lo spettacolo.

Parliamo di condizioni teoriche, anche perché sono modificabili a seconda delle diverse disposizioni delle regioni e province autonome.

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Giorgio Armani riapre i negozi e devolverà in beneficenza il 10% degli incassi

giorgio armani riapre i negozi
giorgio armani riapre i negozi

Nuove iniziative dello stilista italiano sul tema Coronavirus: il 10% delle vendite andrà in beneficenza

La ripartenza firmata Giorgio Armani non finisce qui. Da oggi i negozi della Maison riaprono i battenti, e lo stilista ha già dichiarato che il 10% del ricavato delle vendite delle collezioni primavera estate 2020 dei propri brand sarà devoluto agli enti impegnati nella lotta al coronavirus. E questo non fermerà Re Giorgio dal continuare a produrre, oltre che i suoi abiti, camici protettivi monouso negli stabilimenti di Trento, Carrè, Matelica e Settimo Torinese, oltre che in altri centri del gruppo in Italia e all’estero: un impegno iniziato nel pieno della pandemia.

Per la ristorazione e il Museo bisognerà aspettare qualche giorno, ma il 18 maggio il Gruppo Armani riapre i suoi punti vendita e lo fa con una dedica al personale sanitario in prima linea durante questa emergenza. L’immagine della dottoressa con le ali che tiene tra le braccia l’Italia, diventata simbolo della lotta al Coronavirus, sarà infatti il nuovo soggetto dello storico murale della maison, in via Broletto a Milano. Accanto al disegno di Franco Rivolli, le parole di incoraggiamento di Giorgio Armani in questa delicata fase di ripresa: ‘Per ripartire in sicurezza abbiamo ancora bisogno di lei’.

Il nuovo murales di Giorgio Armani in via Broletto a Milano.

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CINA: cosa è successo ai mercati dopo il Lockdown? Quali settori sono ripartiti?

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Cosa è successo in Cina dopo il lockdown? Quali settori hanno ripreso meglio? Quale è il trend di crescita del mercato? Quali sono le aspettative per il settore moda?

In Cina è partito il “revenge spending”, presi d’assalto negozi di lusso.

Di questi temi hanno parlato, questa mattina, Edoardo Tocco, president Asia Pacific di BalenciagaMauro Maggioni, CEO Asia Pacific di Golden GooseErika Andreetta partner di Pwc e David Pambianco CEO di Pambianco, in occasione di un webinar organizzato da Pwc in collaborazione con Pambianco e il supporto del China Desk Pwc Tls.

In Cina la quarantena ha eroso i principali indicatori di settore dal 20 al 90 per cento. I settori più duramente colpiti sono stati trasporti e turismo, retail, real estate e costruzioni, industria e auto. Partendo dal mondo dell’auto, la produzione industriale ha subito una diminuzione del 16%, mentre le vendite sono scese del 92 per cento. Durante il lockdown, stando ai dati di febbraio e marzo, nel retail, che rappresenta il 10% del Pil cinese, le vendite in negozio sono crollate oltre il 30% nel sistema moda e casa.

Anche l’online dell’apparel & footwear è diminuito (-18% a febbraio e -15% a marzo). Andreetta, però, ha evidenziato una differenziazione tra i brand del lusso, che stanno performando bene, e il fast fashion, che è ancora in sofferenza. In notevole crescita l’online food & grocery, che ha messo a segno un +33% a marzo.

Per quanto riguarda la variazione su base annua, da febbraio ad aprile, dell’indice dei prezzi al consumo (importante perché collegato al tema dell’inflazione che a partire da ottobre in Cina ha iniziato a crescere in maniera importante e durante questo periodo è aumentata ulteriormente) si sono innalzati in particolare i prezzi del food, causando un rialzo del Consumer Price Index generale. L’abbigliamento, invece, è rimasto sostanzialmente stabile (-0,3%), ma sta soffrendo il settore calzaturiero (-1,1%).

Secondo Jing Daily, il lungo periodo di epidemia e di lockdown porterà conseguenze non soltanto economiche, ma anche psicologiche sui consumatori cinesi. Discutendo dei nuovi bisogni e valori dei consumatori post-Covid, tre sono i trend principali notati: consumo più consapevole con conseguente diminuzione delle spese in beni non essenziali; attenzione alla sostenibilità con un incremento, specie da parte dei millennial, nella scelta di acquistare prodotti che rispettino l’ambiente e gli animali; rinnovato neo-nazionalismo nelle scelte di acquisto per supportare i brand locali danneggiati dal virus.

Nei 76 giorni di lockdown, c’è stata una crescente ascesa del digital nel mercato retail. Tra i servizi offerti al fine di aumentare l’engagement, si è assistito a una moltiplicazione delle videoboutique (ad esempio Dolce & Gabbana) per veicolare i prodotti sulle piattaforme social WeChat e Weibo; prenotazione degli appuntamenti in store o a casa per i top client; spostamento importante di molti flagship store di lusso, come CartierGiorgio ArmaniPradaKenzo e Delvaux, tra gli altri, su Tmall e JD.com durante il primo trimestre.

In quest’ottica, Douyin, il “Tik Tok cinese” nato a settembre 2016, che conta circa 400 milioni di utenti e registra ogni giorno più di 1 miliardo di visualizzazioni, sta diventando una delle piattaforme più interessanti per poter veicolare i prodotti attraverso il lancio di video. Se a febbraio un consumatore medio trascorreva 120 minuti al giorno guardando livestream, nel periodo pre-Covid dedicava solo 45 minuti.

Di conseguenza, i brand stanno investendo per essere presenti sulle piattaforme digitali cinesi.

A inizio marzo, già l’80% dei department store aveva riaperto ed entro la fine del mese erano attive tutte le aziende manifatturiere della moda. Il Pmi (Purchase Manager Index), che riflette la capacità di acquisizione di beni e servizi, è aumentato del 46%, superando addirittura i livelli pre-crisi. Si consideri che in Italia questo indice a marzo era -60 per cento. Sebbene dunque gli altri Paesi siano ancora in lockdown, sembrerebbe che in Cina ci sia una ripresa abbastanza rapida, favorita dagli incentivi agli acquisti attivati dal governo. Tra i recenti sviluppi della normativa fiscale cinese che impatteranno sulla moda e sul lusso, si segnalano la riduzione dell’aliquota Iva dal 10% al 9% nell’industria tessile; non è più obbligatorio per le imprese italiane costituire delle jv in Cina per operare nei settori della creatività relativa alla moda e al design; apertura di nuove aree di e-commerce transfrontaliero che può rappresentare un’opportunità per il made in Italy di incrementare la presenza online sul mercato cinese; la riforma della Consumption Tax.


In Cina è partito il “revenge spending”, presi d’assalto negozi di lusso

Mentre resta un’incognita la riapertura graduale delle città gli economisti hanno già cominciato a ipotizzare che uno dei primi comportamenti dei consumatori dopo l’emergenza coronavirus sarà il cosiddetto “revenge spending”, o anche revenge shopping, ovvero “fare l’acquisto di prodotti per vendetta” contro l’isolamento, il virus e l’immobilità forzata.

Un primo assaggio si è avuto nei giorni scorsi, quando, entrati nella fase due, i cinesi si sono riversati nei negozi del lusso per fare shopping. Lo dimostra il boom di incassi riportati dalla nuova boutique di Hermès a Canton che, sabato scorso, ha riaperto i battenti dopo le lunghe settimane di lockdown.

In una solo giorno la maison francese ha registrato un incasso di 2,7 milioni di dollari, fatturato mai raggiunto prima da un negozio in Cina.

Le vendite record di Hermès suggeriscono che i ricchi cinesi, dopo lunghi mesi dedicati ai consumi essenziali, sembrano voler “consolarsi” con acquisti di lusso.

Se questa è la tendenza, i prossimi mesi si preannunciano decisamente brillanti per i conti del comparto del lusso.

Del resto, il revenge spending è un fenomeno nato in Cina subito dopo la rivoluzione culturale della metà degli ’80 del secolo scorso e in parte si era già manifestato nel 2003 dopo l’epidemia da Sars.

Oggi però la voglia di spendere sembra più forte rispetto al passato secondo quanto riporta il China Daily e si concentra soprattutto su beni non necessari: lusso, ristorazione, intrattenimento e viaggi saranno, almeno sulla carta, i settori maggiormente coinvolti in questa rinascita dei consumi nel post coronavirus.

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