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sabato, Aprile 26, 2025
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DECRETO NOVEMBRE: contributi a fondo perduto per le partite IVA

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DECRETO NOVEMBRE: Ci arrivano le prime anticipazioni sulle misure economiche necessarie per fronteggiare la seconda ondata di contagi.

Non solo le nuove misure restrittive del Dpcm 24 ottobre. Nelle ultime ore, il Governo è impegnato a definire anche le misure da inserire in quello che viene chiamato “Decreto novembre”, chiamato Decreto RISTORI.

ECCO LA BOZZA DEL DECRETO “RISTORI” APPROVATO OGGI 27 NOVEMBRE 2020.

Si tratta di una serie di misure economiche che dovrebbero consentire al sistema produttivo italiano di reggere l’urto della seconda ondata di contagi da SARS-CoV-2, che nelle ultime settimane si è abbattuta con particolare vigore sul nostro Paese.

Il pacchetto lavoro contenuto nel decreto novembre (o risparmio) dovrebbe contenere un finanziamento per la proroga di 10 settimane per la cassa integrazione per covid. La misura dovrebbe essere rivolta alle imprese in forte difficoltà che stanno per esaurire le precedenti 18 settimane previste dal decreto agosto.

Per molti datori di lavoro, infatti, la possibilità di accedere alla cassa integrazione speciale per covid scadrà tra la metà e la fine di novembre. Le nuove 10 settimane consentiranno di cig dovrebbero 31 gennaio prima che, con la manovra 2021 si possano aggiungere almeno altre 8 settimane, per arrivare così complessivamente a 18.

La proroga della cassa integrazione, ovviamente, è legato a doppia mandata al blocco dei licenziamenti. La bozza del decreto novembre vorrebbe estendere il divieto fino al 31 gennaio (legandolo quindi alle nuove 10 settimane di cassa integrazione covid). Tuttavia, da una parte i sindacati insistono per estendere il blocco dei licenziamenti, dall’altra le imprese chiedono il contrario pur rivendicando la proroga della cig per covid.


Sempre con il decreto novembre, il governo vorrebbe introdurre un nuovo contributo a fondo perduto per i lavoratori autonomi e le partite Iva con volumi d’affari fino a 5 milioni di euro. In attesa delle misure della legge di Bilancio 2021, per gli ultimi mesi del 2020 la bozza del decreto novembre conterrebbe un sussidio simile a quello introdotto già dal decreto rilancio per garantire un ristoro alle partite Iva.

Con il decreto novembre, però, i requisiti per accedere al contributo a fondo perduto per le partite Iva dovrebbero essere individuati sul calo di fatturato nell’intero semestre 2020 e non solo su quello mensile rispetto al 2019. Sulla percentuale del “rosso” – nella prima edizione del fondo perduto era stata fissata in due terzi del fatturato o dei corrispettivi – la decisione resta vincolata alle risorse effettivamente disponibili.

Nuovi contributi a fondo perduto in arrivo per le attività colpite dalle restrizioni covid. I contributi, secondo quanto detto dal ministro Roberto Gualtieri, potrebbero arrivare “già entro metà novembre, forse persino entro l’11 novembre”.

“Pensiamo che l’Agenzia delle Entrate possa erogare questi contributi già entro metà novembre, forse persino entro l’11 novembre, perché ci sarà lo stesso meccanismo già autorizzato per il vecchio fondo perduto. Quindi tutti quelli che hanno già fatto domanda per questi contributi lo riceveranno in automatico”, ha ribadito Gualtieri.

Le imprese che dovranno chiudere totalmente avranno un contributo a fondo perduto maggiore di quelle che invece abbasseranno la serranda alle 18, stando alle parole del viceministro dell’Economia, Antonio Misiani ai microfoni Rtl.

Chi chiude in toto quindi (cinema, teatri, palestre, piscine, centri benessere, sale gioco, sale scommesse, bingo, discoteche) riceverà un contributo maggiore, rispetto a bar, ristoranti e gelaterie, che dovranno invece tirare giù le serrande alle ore 18 (salva la possibilità del rake away e domicilio).

Con il Decreto Agosto si era deciso un finanziamento di aiuti a fondo perduto per gli esercizi di ristorazione con perdita di fatturato di almeno il 25% da marzo a giugno 2020, rispetto allo stesso periodo 2019. Con il nuovo decreto Ristoro questa limitazione verrà tolta e il sostegno sarà garantito a tutte le attività colpite dal Dpcm 24 ottobre.

L’automatismo nel pagamento dei contributi a fondo perduto di novembre dovrebbe riguardare le partite IVA che già hanno beneficiato del bonus previsto dal decreto Rilancio. Per le altre attività – comprese quelle che superano la soglia dei 5 milioni di euro – bisognerà invece presentare istanza all’Agenzia delle Entrate, e l’erogazione dovrebbe avvenire entro la fine del 2020.

Intanto, durante la conferenza stampa in cui ha presentato il nuovo Dpcm in vigore dal 26 ottobre al 24 novembre, il premier ha spiegato che “sono già pronti” indennizzi e ristori per le categorie più colpite dalle nuove restrizioni.

Rinnovo reddito di emergenza 2020

Il Reddito di emergenza sarà rinnovato di un mese. È questa un’altra decisione presa dal Governo, per aumentare il sostegno alle famiglie in difficoltà. Non vale più quindi la scadenza al 15 ottobre, ma sarà ancora possibile fare domanda.

Indennità covid una tantum lavoratori spettacolo, stagionali turismo

Un altro aiuto in arrivo è una nuova indennità mensile una tantum per stagionali del turismo, spettacolo e lavoratori a intermittenti dello sport, che non usufruiscono della cassa integrazione. Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha annunciato che saranno 800 euro per novembre.

Affitti e stop 2° rata Imu

Il premier Conte in conferenza stampa ha annunciato anche ulteriori aiuti, ad esempio:

  • un nuovo credito d’imposta per gli affitti per le attività penalizzate dalla crisi Covid
  • uno stop alla seconda rata IMU in scadenza il 16 dicembre, che sarà cancellata in toto

Bonus Agosto, arriva il fondo perduto: come funziona e a chi spetta.

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INAUGURATA A SEGRATE LA PRIMA CICLOSTAZIONE D’ITALIA

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INAUGURATA A SEGRATE LA PRIMA CICLOSTAZIONE D’ITALIA. Siamo a Segrate, alle porte di Milano, dove lo scorso lunedì 19 ottobre è stata inaugurata la prima ciclostazione italiana “fondamentale per la mobilità alternativa”.

INAUGURATA A SEGRATE LA PRIMA CICLOSTAZIONE D'ITALIA
INAUGURATA A SEGRATE LA PRIMA CICLOSTAZIONE D’ITALIA

Inaugurata nella mattinata di lunedì 19 ottobre alla presenza del sindaco Paolo Micheli, dell’assessore comunale ai Trasporti Antonella Caretti e del mobility manager del Comune Andrea Belloni, la struttura, che si trova strategicamente proprio accanto all’ingresso della stazione ferroviaria, si ripropone di agevolare chiunque si rechi in bicicletta a prendere il treno garantendo un punto di appoggio sicuro e controllato.

Dopo il primo “ciclobus” d’Italia e la “ciclopolitana”, Segrate si aggiudica ancora una volta il primato anche per la prima “ciclostazione“, una struttura a misura di ciclista – con bagni, area ristoro e biglietteria – che è stata inaugurata lunedì 19 ottobre.

“Sono aperti i servizi comunali connessi alla stazione ferroviaria di Segrate: i bagni, l’area ristoro e la biglietteria che erogherà i tagliandi Trenord – si legge in una nota del comune di Segrate -. La nuova struttura di via Caravaggio sarà accessibile dal lunedì al sabato dalle ore 7 alle 19. Un custode garantirà anche l’accesso alla zona chiusa e recintata della ‘ciclostazione’, gratuito fino al 31 dicembre“.

Al taglio del nastro erano presenti il sindaco Paolo Micheli, l’assessore comunale ai Trasporti Antonella Caretti e il mobility manager del Comune Andrea Belloni. Durante l’evento inaugurale è stato presentato anche il ‘ciclobus’, il mezzo a pedalata assistita (donato dalla LeoPharma Italia) già entrato in servizio nelle scuole della cittadina a est di Milano.

“Questo è un presidio che abbiamo fortemente voluto e che siamo orgogliosi di fornire ai cittadini e ai pendolari che ogni giorno scelgono la bicicletta o il treno per andare a scuola, al lavoro o per raggiungere Milano – ha spiegato il sindaco Paolo Micheli -. Ringrazio per questa novità l’ex assessore alla Mobilità Roberto De Lotto, che con grande impegno si è dedicato all’attivazione della convenzione del quartiere della stazione, l’assessore ai Trasporti Antonella Caretti e gli uffici comunali che sono riusciti nell’impresa di superare tutti i blocchi burocratici”.

“La nostra stazione acquista finalmente una sua dignità – ha dichiarato il primo cittadino – diventando un luogo fondamentale da cui partire per progettare modalità di spostamenti alternativi all’auto privata e favorire in sicurezza l’interscambio dei mezzi pubblici con la bicicletta”.

Per maggiori informazioni, clicca qui.
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COVID, GUALTIERI: “Indennizzo a 350mila aziende entro metà novembre”

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Gualtieri: “Indennizzo a 350mila aziende entro metà novembre, sarà superiore al precedente”

“Daremo un indennizzo superiore a quello ricevuto la volta scorsa. Perché sappiamo che anche i mesi passati sono stati mesi difficili”. Lo ha annunciato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, specificando che il governo lavora affinché gli indennizzi “arrivino il più presto possibile. Pensiamo che l’Agenzia delle Entrate possa erogarli già entro metà novembre, forse persino entro l’11”. Le aziende interessate sono 300-350mila.

In particolare, l’indenizzo riguarda “tutte le aziende ed esercizi pubblici che sono oggetto delle restrizioni introdotte dal Dpcm”. A chi aveva già fatto domanda arriveranno in automatico, mentre chi non l’ha fatta e le aziende con fatturato oltre i 5 milioni (che sono state aggiunte) dovrà pazientare qualche settimana in più per i ristori, che comunque potranno essere incassati “entro l’anno”.

“Sappiamo di chiedere un sacrificio importante e necessario a contenere il virus e quindi per tutti costoro ci saranno questi indennizzi che sono solo una parte delle misure – ha aggiunto Gualtieri -. Poi avremo per tre mesi il credito di imposta sugli affitti, l’eliminazione della rata Imu e, naturalmente, la cig per i lavoratori e l’indennità di 1000 euro per i collaboratori”.

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MILANO COR: attivato il portale per chi risulta positivo

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L’Ats di Milano ha attivato il portale ‘Milano Cor‘ dedicato ad affiancare con informazioni e indicazioni i cittadini positivi al Covid che si trovano a vivere un momento difficile e delicato a contatto con la malattia”. Ad annunciare la novità è stato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera.

“Fino a questo momento, la grande maggioranza delle persone che risultano positive al Covid – ha spiegato Gallera – è asintomatica o presenta pochissimi sintomi. Le loro condizioni non richiedono pertanto un ricovero ospedaliero. Per questo, il supporto a domicilio è fondamentale e permette di gestire le fasi della malattia con informazioni adeguate, per proteggere se stessi e i contatti più stretti. A partire da lunedì, inoltre potenzieremo le nostre centrali di telesorveglianza, che arriveranno a coprire oltre 900 pazienti al giorno, partendo dai più fragili”.

I cittadini, a seguito dell’accertata positività al tampone molecolare, spiega Walter Bergamaschi, direttore generale di Ats Città Metropolitana di Milano “ricevono un sms attraverso il quale potranno registrarsi al portale ed ottenere così informazioni, consigli e servizi per essere supportati durante il periodo di isolamento a cui devono sottostare. Collegandosi al portale i pazienti positivi al domicilio aiutano anche Ats nel tracciamento e nella raccolta dei sintomi. Già 3.433 pazienti si sono attualmente accreditati sul portale e di questi 2.026 hanno inserito i loro sintomi e le informazioni relative a 3.169 conviventi”.

In particolare, attraverso Milano-Cor saranno fornite: istruzioni sulle modalità dell’isolamento domiciliare, un diario in cui segnalare l’insorgenza di eventuali sintomi, la prenotazione self-service del tampone di guarigione dopo il periodo di isolamento e la possibilità di segnalare i dati anagrafici di eventuali conviventi che dovranno essi stessi rimanere in quarantena, con la possibilità, anche per loro di prenotare il tampone di controllo al termine della quarantena.


Sono già 3.433 i milanesi che si sono registrati a Milano-Cor, il “portale dei positivi“ inventato dall’Ats Metropolitana per cercare di risolvere il problema di un tracciamento diventato impossibile nella provincia che ieri è arrivata a registrare 2.589 casi nuovi di coronavirus in un giorno, di cui 1.217 a Milano città (mentre la Lombardia, con 35.285 tamponi processati, bruciava un nuovo record di 5.762 positivi in un giorno).

Solo per tracciare i nuovi contagiati di ieri nel Milanese servirebbero da 18mila a 26mila telefonate: impraticabile con l’organico dell’Agenzia di tutela della salute, che ha aperto Milano Cor per consentire ai positivi di indicare i loro “contatti stretti” (e di prenotarsi il tampone di guarigione alla fine dell’isolamento). Gli interessati ricevono un sms per registrarsi al numero lasciato al momento di fare il tampone; dei quasi settemila contattati mercoledì, come anticipato dal Giorno, 1.715, cioè uno su 4, hanno aderito nelle prime ventiquattr’ore. A ieri le registrazioni erano raddoppiate, e 2.026 positivi avevano segnalato in tutto 3.169 “contatti” e inserito le informazioni sui propri sintomi, ha spiegato l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, ricordando che al momento “la grande maggioranza” dei nuovi contagiati “è asintomatica o ha pochissimi sintomi”.

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Nuovo Dpcm firmato da Conte in vigore da domani. Ecco tutti i dettagli

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1583651978058.jpg coronavirus conte firma il decreto chiuse lombardia e 14 province

Il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm con le misure restrittive anti-Covid, tra le quali la chiusura alle ore 18 di tutti i ristoranti, bar e gelaterie, che però saranno aperti la domenica. Asporto consentito fino alle ore 24.00.

Il governo, si apprende, sta accelerando sulle misure di ristoro da 1,5-2 miliardi per le categorie messe più in difficoltà dalle misure.

Il Nuovo Dpcm sarà in vigore da lunedì 26 ottobre al 24 novembre.

Per tutta la giornata di ieri e ancora oggi le Regioni avevano proposto al governo di lasciare aperti i locali fino alle 23 e in qualche caso i governatori avevano proposto di “scambiare” questa richiesta con una didattica a distanza alle superiori al cento per cento, circostanza che l’esecutivo voleva evitare.

Ecco in attesa della Conferenza Stampa di Conte , le principali anticipazioni:

– fissata alle 18 la chiusura dei locali pubblici. La domenica e i giorni festivi bar e ristoranti possono rimanere aperti.

– la scuola: «L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a volgersi in presenza (…), le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica (…) incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, per una quota pari almeno al 75 per cento delle attività»

– gli spostamenti tra Regioni restano liberi

Spostamenti – Nella versione definitiva del Dpcm viene “fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”. Nessun riferimento a spostamenti tra Comuni o tra Regioni che restano quindi consentiti, ma andrebbero fatti soltanto se veramente necessari.

– i trasporti pubblici: «È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute»

Palestre e piscine – Il decreto prevede la chiusura di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali.

Cinema e teatri – Il nuovo dpcm prevede la chiusura di cinema, teatri, casinò e sale scommesse.

Matrimoni – Vietate le feste dopo le cerimonie religiose, come battesimi, comunioni e matrimoni.

Concorsi Pubblici e Privati – In base al nuovo dpcm con le misure restrittive anti-Covid, si potranno ancora svolgere i concorsi pubblici e privati. Nel testo del decreto firmato dal premier Giuseppe Conte è infatti saltato il divieto di svolgimento previsto nella bozza.

Le norme saranno in vigore dal lunedì 26 ottobre a martedì 24 novembre.

SCARICA IL NUOVO DPCM VERSIONE INTEGRALE

Conferenza Stampa Conte alle 13.30 in diretta TV per illustrare il Nuovo DPCM.

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ORDINANZA LOMBARDIA: ritorna il divieto di vendere cancelleria, giochi ecc.

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Articoli per la casa, piatti e bicchieri anche di plastica, cancelleria, biancheria, pile, giocattoli: sembra di essere tornati indietro a qualche mese fa in alcuni supermercati della Lombardia.

 Corsie sbarrate, scaffali “transennati” con il nastro bianco e rosso e un cartello evidente: “Informiamo la gentile clientela che in base all’ordinanza 623 della Regione Lombardia del 21 ottobre 2020 non è possibile acquistare i prodotti presenti in quest’area nelle giornate di sabato e domenica”.

I cartelli sono comparsi nei negozi della catena Esselunga – che precisa che, come da ordinanza, questo vale solo per le grandi superfici di vendita -, in quelli di Coop Lombardia, e in tanti altri market e ipermercati: perché nell’ordinanza firmata pochi giorni fa dal governatore Fontana, che chiude i centri commerciali nei fine settimana, si dice esplicitamente all’articolo 2 che “Nelle giornate di sabato e domenica è disposta la chiusura delle grandi strutture di vendita nonché degli esercizi commerciali al dettaglio presenti all’interno dei centri commerciali. La disposizione di cui al precedente periodo non si applica alla vendita di generi alimentari, alimenti e prodotti per animali domestici, prodotti cosmetici e per l’igiene personale, per l’igiene della casa, piante e fiori e relativi prodotti accessori, nonché alle farmacie, alle parafarmacie, alle tabaccherie e rivendite di monopoli“.

Quindi, per tutte le altre categorie, la vendita è vietata.

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BOZZA NUOVO DPCM: bar e ristoranti chiusi dalle 18, stop a piscine e palestre

ristoranti milano
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Sono 19.644 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, a fronte di 177.669 tamponi eseguiti. Venerdì i contagi erano stati 19.143. La Regione con più casi giornalieri è la Lombardia (+4.959). Sono 151, invece, i decessi nelle ultime 24 ore, per un totale di 37.210 dall’inizio della pandemia. A livello nazionale aumentano di 79 unità le terapie intensive (1.128 in tutto), mentre sono 738 in più i pazienti ricoverati nei reparti Covid.

E’ in corso una conference call tra il presidente del Consiglio e i capigruppo di maggioranza e opposizione: si discute delle nuove misure restrittive che saranno introdotto nel prossimo decreto. Nel pomeriggio confronto tra Speranza e il comitato tecnico scientifico.

Le novità per i servizi di ristorazione – L’esecutivo è intenzionato a chiudere i servizi di ristorazione la domenica e i giorni festivi e, durante la settimana, a partire dalle 18. Resterebbe invece consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive “limitatamente ai propri clienti”. Tra le novità previste ci sarebbe anche il limite di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. La stretta è prevista “a decorrere dal 26 ottobre 2020” e le attività dei servizi di ristorazione sono: bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. “Dopo le 18”, si legge nella bozza, “è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico”. Resta invece, “sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 24,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”. Infine, “continuano a essere consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, nei limiti e alle condizioni di cui al periodo precedente”, conclude.

Spostamenti – Nella bozza inoltre non si prevede più un divieto di spostamento, come fu per il lockdown in primavera, ma “è fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un Comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.

Piscine, palestre e centri termali

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LICEO MANZONI: per il prossimo anno ammesso solo chi ha la media del 9 e vive in centro

Liceo Ginnasio Alessandro Manzoni Milano scaled
Liceo Ginnasio Alessandro Manzoni Milano scaled

LICEO MANZONI: Media del nove in seconda media e preferenza per chi abita in zona per poter essere ammessi nel prossimo anno scolastico.

E’ questa una delle novità, già contestata dagli studenti, introdotte in una delle superiori più note delle città a causa del Covid.

Al Manzoni – tenendo conto delle esigenze di distanziamento – il prossimo anno scolastico si prevede di poter formare solo otto prime. Senza contare che gli altri studenti, in particolare quelli che si trovano in prima quest’anno, hanno bisogno di “riorientamento”.

Di conseguenza “il Liceo Manzoni – si legge nella premessa ai criteri di ammissione approvati dal Consiglio d’istituto con 15 voti a favore e 4 contrari – ha deciso di sospendere la sua tradizionale apertura a tutti gli studenti” integrando al criterio territoriale quello “meritocratico”. Detto più precisamente: “sarà data precedenza agli studenti che in seconda media avranno ottenuto una media del 10 o del 9 in italiano, matematica e inglese”. Per quello che riguarda invece il criterio territoriale sarà data precedenza a chi vive in zona 1 (il centro: il Manzoni è in zona Sant’Ambrogio) e poi a seguire nelle altre.

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Regione Lombardia cerca personale medico e sanitario per far fronte all’emergenza

mascherine medici coronavirus bando
mascherine medici coronavirus bando

Regione Lombardia cerca personale medico e personale sanitario del comparto per far fronte alle esigenze sanitarie del territorio.

Nell’ambito dell’emergenza sanitaria Coronavirus Regione Lombardia ha approvato due avvisi pubblici volti a raccogliere manifestazioni di interesse per prestare attività assistenziale in favore delle Aziende/Enti Sociosanitari lombardi.

Gli avvisi sono rivolti al personale medico (medico specializzato, laureato o specializzando), ai dirigenti sanitari (biologo, farmacista, psicologo o dirigenti delle professioni sanitarie), e al personale sanitario del comparto (infermieri, ostetriche, Operatori Socio Sanitari-OSS, tecnici di laboratorio o di radiologia, tecnici della prevenzione (vigilanza e ispezione o assistenti sanitari) o altro, al fine di costituire degli appositi elenchi da cui da cui attingere per far fronte alle esigenze del territorio regionale per l’affidamento di incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa.

Se vuoi segnalare la tua disponibilità ad aiutare le Aziende e gli Enti Sanitari e Sociosanitari della Lombardia, invia la tua candidatura cliccando qui.

regione lombardia cerca personale

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Verso un coprifuoco nazionale, ecco le nuove restrizioni allo studio del Governo

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E’ un weekend decisivo per sapere quale saranno le nuove misure restrittive che il governo adotterà per cercare di porre un argine alla seconda ondata del Coronavirus in Italia dopo quelle adottate dal Dpcm di domenica scorsa 18 ottobre e che sembra già carta straccia di fronte all’impennata dei contagi.

Ma quali sono le linee sulle quali si sta muovendo il governo?

Due le tendenze: una rigorista interpretata dai ministri Franceschini e Speranza. L’altra più cauta interpretata appunto al presidente del Consiglio.

Stretta sugli spostamenti

Una delle possibilità sulle quali si sta lavorando è che si preveda una stretta sugli spostamenti “non essenziali”. Cioè che si possa uscire di casa per scuola, lavoro, attività produttive, acquisto di beni. Sarà possibile continuare a spostarsi tra le Regioni? Ancora nessuna decisione è presa ma è possibile che si possa stabilire un limite per le Regioni che hanno un indice Rt molto alto. Se si arriverà a una stretta sia pur soft sarebbero comunque garantiti i viaggi per lavoro, famiglia o per raggiungere le seconde case.

Coprifuoco è l’altra parola che a Conte non piace. Se ne sta discutendo da giorni. I tecnici vorrebbero la chiusura delle città dalle 21 in poi (con la conseguenza della chiusura a quell’ora di bar e ristoranti). Nel Pd si vorrebbe anticipare addirittura alle 20. Lombardia, Campania e Lazio l’hanno già adottata sia pure con orari diversi. Il tema è divisivo. Comunque sarà certamente previsto un coprifuoco nazionale: ancora da stabilire se dalle 21 o magari dalle 22. Comunque sia dopo l’ora fissata si potrà uscire di casa solo per motivi di salute, lavoro e urgenza. E sarà necessaria l‘autocertificazione.

Palestre e piscine

Piscine e palestre rientrano tra le attività non essenziali. Domenica scorsa Conte aveva dato loro i “7 giorni” per adeguarsi ai protocolli.  Gli ultimi rumors di oggi sembrerebbero accreditare una scelta di chiusura. Anche se ci sono molte resistenze.

La scuola

Le scuole resteranno aperte. Durissimo è stato lo scontro ad esempio tra la ministra Azzolina, i sindaci e il governatore della Lombardia, Attilio Fontana. Ma inevitabilmente il nuovo Dpcm prevederà una quota di didattica a distanza per le scuole superiori. Elementari e medie resteranno in presenza.

Centri commerciali

Anche qui si va verso una stretta. Il rischio di assembramenti nei centri commerciali è elevato. Si va verso una chiusura in tutt’Italia nei weekend (restano esclusi i opunti vendita alimentari). Dovrebbero restare a perti i negozi al dettaglio.

Barbieri e parrucchieri

Questa tipologia di negozi dovrebbe restare aperta sia pur con protocolli ancora più rigidi

Teatri, cinema e musei

Dipende dall’entità della stretta. Ancora non è stata presa una decisione definitiva.

 

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GIRO D’ITALIA: chiusa Fermata Metro Duomo M1 e modifiche per bus e tram a Milano

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GIRO DI ITALIA: ARRIVO IN PIAZZA DUOMO PREVISTO PER DOMENICA POMERIGGIO

I corridori partiranno da Cernusco sul Naviglio e pedaleranno a turno su un percorso piattissimo di 15,7 chilometri fino in Duomo. La polizia locale avverte che il circuito verrà chiuso al traffico dalle 9 alle 18 e saranno 450 gli agenti a presidiare i punti principali del tracciato.

L’invito al pubblico da parte degli organizzatori è di ridurre il più possibile la partecipazione al traguardo per evitare assembramenti: l’arrivo del Giro a Milano in passato era capace di mobilitare anche 50mila persone.

Anche se si tratta di una cronometro e non di una tappa in linea con relativa volata per gli appassionati si tratta di un’occasione ghiottissima. Che non potranno gustare fino in fondo, però. Piuttosto, il suggerimento agli spettatori più interessati è quello di seguire il passaggio dei corridori lungo il percorso. O, ancora meglio, dalla tv.

L’interesse per l’ultima tappa è piuttosto alto per gli appassionati perché, nonostante l’arrivo di oggi in salita al Sestriere, sarà decisiva per assegnare la vittoria del Giro. L’olandese Kelderman, in maglia rosa, e il britannico Gheoghegan Hart dovrebbero giocarsela sul filo dei secondi.

Il primo atleta è atteso al traguardo intorno alle 13,20, l’ultimo circa tre ore dopo.

In piazza Duomo il traguardo verrà allestito sul lato sinistro della piazza guardando la cattedrale. Ci saranno le forze dell’ordine e il servizio di sicurezza dell’organizzazione a presidiare i varchi d’ingresso al cuore della piazza dove ci saranno i corridori e tutta la macchina organizzativa, chiusa nella ” bolla” da inizio Giro. L’affluenza sarà dunque contingentata e le forze dell’ordine sorveglieranno che non si creino concentrazioni di persone.

L’ingresso a Milano avverrà da via Palmanova e la tappa proseguirà poi su via Cesana (in contromano), in largo Tel Aviv, in via Anacreonte (in contromano), poi lungo via Padova, piazzale Loreto, corso Buenos Aires, corso Venezia fino in piazza San Babila. Da qui il tracciato avanzerà lungo corso Matteotti, piazza Meda, via San Paolo, corso Vittorio Emanuele II e piazza Duomo.

Dopo l’arrivo in piazza Duomo, i corridori proseguiranno lungo via Mercanti, piazza Cordusio, via Dante, largo Cairoli, via Beltrami e piazza Castello, dove sarà allestito il villaggio della manifestazione.

Lungo il percorso sono stati individuati alcuni punti dove sarà possibile attraversare il percorso, per pedoni e veicoli di emergenza. Gli incroci sono tra via Padova e le vie Cambini e Clitumno per i pedoni, ancora tra via Padova e via Giacosa (per i veicoli di emergenza e i pedoni), corso Buenos Aires all’incrocio con via Stradivari, via Plinio, piazza Oberdan e piazza San Babila.


CHIUSURE E MODIFICHE AI PERCORSI DI TRAM/BUS/METRO

Chiusa la stazione e l’Atm Point di Duomo
Su disposizione delle autorità di pubblica sicurezza, dalla prima mattina fino alle 18 i treni della M1 e della M3 saltano la fermata Duomo. Per raggiungere la piazza vi consigliamo di usare le fermate vicine di Cordusio, San Babila, Montenapoleone o Missori. Per cambiare linea usate Cadorna, Centrale e Loreto.

Rimane chiuso anche l’ATM Point di Duomo. In alternativa, potete rivolgervi agli sportelli di Cadorna e Centrale, aperti dalle 10:15 alle 13:15 e dalle 14: 00 alle 17:30 (prenotate l’appuntamento dall’app Atm).

Tram 1
In entrambe le direzioni, devia tra via Cusani e piazza Firenze, passando per Foro Buonaparte, Lanza M2, via Legnano, via Bramante, via Cenisio, p.za Firenze, viale Certosa. Non passano da Cadorna M1 M2, largo Quinto Alpini, Arco della Pace, corso Sempione.

Tram 4
Fa servizio tra Niguarda Parco Nord e Monumentale M5. Non passa da piazza Lega Lombarda, Lanza M2, Cairoli M1.

Tram 5
Fa servizio tra Ortica e piazza Fontana, passando in via Bixio, viale Piave, p.za 5 Giornate, c.so P.ta Vittoria. Non passa da viale Regina Giovanna, viale Tunisia. Tra Lazzaretto/Settembrini e Ospedale Maggiore usate il tram 33.

Tram 9
Fa regolare servizio tra Porta Genova FS M2 e viale Monte Nero/piazza 5 Giornate. Poi segue un percorso alternativo fino a viale Molise, dove fa capolinea. Non passa da viale Premuda, viale Piave, Porta Venezia M1, Repubblica M3, Centrale FS M2 M3. Tra 5 Giornate e viale Piave/Bixio usate i tram 5 e 19.

Tram 33
Fa regolare servizio tra Lagosta e via Lazzaretto. Poi segue un percorso alternativo fino in p.le Ospedale Maggiore, passando per via Settembrini, Centrale FS M2 M3, viale Lunigiana, viale Zara, viale Cà Granda.

Bus 39
In direzione Loreto M1 M2 percorre la carreggiata laterale di via Gran Sasso.

Bus 50
Fa regolare servizio tra Lorenteggio e Cadorna FN M1 M2 e fa capolinea in via Boccaccio. Non passa da Cairoli M1.

Bus 53
Fa regolare servizio tra Sesto Marelli M1 e via Padre Riccardi. Poi segue un percorso alternativo fino a Cimiano M2, dove fa capolinea provvisorio. Non passa da l.go Tel Aviv, via Cesana, Udine M2, via Ronchi, Lambrate FS M2.

Bus 55
Fa servizio tra il cimitero di Lambrate/quartiere Feltre e via Pecchio. Non passa dalle vie Stradivari, Palestrina e Andrea Doria.

Bus 56
Fa servizio tra il Q.re Adriano e Crescenzago M2. Non passa da via Padova, Palestrina (Loreto M1 M2) e A. Doria.

Bus 57
Fa regolare servizio tra Quarto Oggiaro e Largo Medici (via Canonica). Non passa da via Legnano, Lanza M2, Cairoli M1.

Bus 60
Fa servizio su 2 tratte: da l.go Augusto a Eustachi/Plinio e da Zara M3 M5 a Vitruvio/Benedetto Marcello. Non fa la fermata di p.za Lima e Plinio/Bacone.

Bus 61
Fa servizio regolare tra Murani – Monforte e piazza Napoli – Cadorna M1 M2. Non passa per via Durini, via Senato, via Pontaccio, Foro Buonaparte, Cairoli M1, via dell’Orso, Monte Pietà e via dei Giardini.

Bus 81
Fa servizio regolare tra Sesto Marelli M1 e Vitruvio/Benedetto Marcello. Non passa da p.le Bacone, v.le Abruzzi, via Porpora e Lambrate FS M2.

Filobus 90
Fa servizio regolare tra Piola M2 – Zara M3 M5, passando da Lodi M3 e piazzale Lotto. Non passa da Sondrio M3, Caiazzo M2 e Loreto M1 M2.

Filobus 91
Fa regolare tra Zara M3 M5 e Piola M2, passando da Lotto M1 M5 e Lodi M3. Non passa da Sondrio M3, Caiazzo M2 e Loreto M1 M2.

Filobus 92
Fa servizio su 2 tratte: da Bovisa FN a Zara M3/M5 e da Lodi M3 (Isonzo) a Piccinni/Bacone. Non passa da Sondrio M3 e Caiazzo M2.

Bus 94
Fa servizio su 2 tratte: da Cadorna M1 M2 a Visconti di Modrone e da Porta Volta a p.za Cavour Non passa in via Senato.

Bus 174
Fa servizio tra Q.re Turro e Centrale FS M2 M3. Non passa da via Spoleto, via Giacosa, Loreto M1 M2 e v.le Brianza.

Bus 925
Fa regolare servizio tra Segrate (Redecesio)/Udine M2 fino all’ Ospedale San Raffaele. Non passa da Cascina Gobba M2.

 
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Entro il Weekend un altro DPCM:l’ipotesi è un coprifuoco nazionale alle 21

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Potrebbero arrivare già nel fine settimana le nuove misure anti-Covid. Il premier Conte ha più volte escluso, per ora, il lockdown totale e il blocco di scuole e attività produttive. Il governo penserebbe a un coprifuoco nazionale e la chiusura di bar e ristoranti già dalle 18.

Con i contagi Covid che superano i 19 mila casi in un giorno, il governatore Vincenzo De Luca che annuncia un lockdown di almeno un mese in Campania e chiede al governo una misura analoga a livello nazionale, la situazione è in rapidissima evoluzione.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte vuole a tutti i costi «scongiurare un secondo lockdown generalizzato». No dunque al blocco di scuole e attività produttive.

Ma dopo le richieste sempre più pressanti arrivate dagli scienziati, dal ministro della Salute e dal Pd sembra essersi convinto della necessità di un’accelerazione per una stretta nazionale, con un nuovo Dpcm, forse già nel weekend.

Governo pronto a un nuovo Dpcm

Il tempo stringe. Sono necessarie nuove misure. Quali, è l’argomento delle riunioni di queste ore anche sulla base dell’allarme che arriva del monitoraggio settimanale del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di Sanità: «la situazione è grave vanno limitati i contatti, la popolazione resti a casa quando possibile. Servono restrizioni di attività non essenziali e della mobilità».

Le ipotesi sul tavolo sono dunque diverse e una decisione non è stata ancora presa: si va da un coprifuoco generalizzato che potrebbe essere anticipato alle 21, alla chiusura di bar e ristoranti già dalle 18 (niente aperitivo), fino al divieto di spostamento tra le regioni.

Nel mirino ci sarebbero anche palestre e piscine, nonostante il protocollo aggiornato con misure ancor più rigide per evitare la chiusura.

E poi le sale giochi e i centri commerciali, affollati soprattutto nel weekend.

L’ala più rigorista del governo ormai non esclude più neanche un lockdown, per un tempo limitato di due o tre settimane e con una nuova massiccia iniezione di aiuti all’economia. Anche se da Palazzo Chigi negano che l’idea sia sul tavolo.

I nodi trasporti pubblici e scuola

Alleggerire il trasporto pubblico, è la principale premura in queste ore, oltre al rafforzamento del sistema di tracciamento dei contagiati. Ma proprio sui trasporti e la scuola si starebbe consumando un rimpallo tra ministeri che avrebbe per ora frenato anche la convocazione della riunione con le Regioni ipotizzata per armonizzare le misure regionali.

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina è sulle barricate in difesa della didattica in presenza, spalleggiata da Luigi Di Maio e dal M5s: ci si contagia su bus e metropolitane, non in classe, insistono. La ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli difende le misure di contingentamento già adottate e resiste alle pressioni dei Cinque stelle per abbassare la capienza dall’attuale 80%.

Certo, una nuova stretta porterebbe un massiccio rafforzamento dello smart working. Ma a quel punto, sostengono fonti Dem, anche la didattica a distanza andrebbe aumentata, a partire dalle superiori. Quanto agli spostamenti, si discute sull’opportunità, vista la diffusione del virus, di intervenire impedendo di muoversi dalle Regioni.

FONTE: IlSole24ore


NESSUN COPRIFUOCO, ECCO IL NUOVO DPCM FIRMATO DAL PRESIDENTE CONTE DOMENIC 25 OTTOBRE 2020.

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Performing Raffaello: un dialogo “speciale” alla Pinacoteca di Brera

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“Performing Raffaello” è un dialogo “speciale” che va in scena da giovedì 22 ottobre alla Pinacoteca di Brera.

Da una parte lo Sposalizio della Vergine di Raffaello Sanzio, dall’altra il maestro del design Bruno Munari, che offre un modo nuovo per guardare uno dei quadri più famosi della storia dell’arte.

Torna in presenza – con le restrizioni imposte dal coronavirus – l’allestimento progettato nel 1976 da Bruno Munari per l’opera di Raffaello: davanti al quadro c’è una lastra di ferro con un buco che invita lo spettatore a chinarsi per dare un’occhiata.

Dietro la lastra Munari ha posizionato un pannello di plexiglass con inciso l’intreccio delle linee di fuga della prospettiva che tiene insieme il dipinto e, sovrapponendosi al quadro, mostra lo straordinario impianto dello Sposalizio. Basta guardare nel buco infatti per vedere che la porta aperta sull’infinito al centro del tempio è esattamente sulla stessa asse dell’anello che la Vergine sta per infilare e i piedi dei personaggi (uniti fra loro) formano un triangolo.

Il dialogo, visitabile solo la domenica fino a fine dicembre, prosegue online da novembre con la ricostruzione della storia degli allestimenti dello Sposalizio della Vergine dalla chiesa di San Francesco a Città di Castello (1504) fino alla sala XXIV di Brera disegnata nel 1982 da Vittorio Gregotti dove ancora oggi risiede.

Un documentario realizzato ad hoc messo a disposizione degli abbonati a Brera Plus, la nuova formula di ingresso che in un mese che ha già raccolto 50 mila iscritti.

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ATS: “Milano come Lodi a marzo, con Rt a 2,35 il lockdown è inevitabile”

milano ansa
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Coronavirus, nuova impennata dei casi in ITALIA: +19.143 contagi e 91 morti in 24 ore.

Situazione sempre più complessa soprattutto in Lombardia dove prosegue l’impennata di contagi e ricoveri. “Purtroppo la linea epidemiologica sta salendo: oggi 5mila positivi in più rispetto a ieri. Soprattutto 350 ricoveri in più tra terapia intensiva e non intensiva” ha riferito il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, in conferenza stampa in Regione, anticipando alcuni dati del bollettino di Palazzo Lombardia, previsto come di consueto nel pomeriggio.

In totale i posti letto di terapia intensiva occupati sono 170. Covid-19 non arresta la sua marcia in Città Metropolitana: “Il virus ha ripreso a circolare in maniera violenta. A Milano città attorno a mille contagiati” ha detto il presidente delle Regione. Intanto al Portello ha riaperto i battenti l’ospedale in Fiera, che ha iniziato a ospitare i primi pazienti.

FONTANA CONFERMA LA DIDATTICA A DISTANZA:

Il presidente Attilio Fontana tira dritto sulla didattica a distanza in Lombardia nonostante la contrarietà della maggior parte dei sindaci dei capoluoghi di provincia.

E conferma l’ordinanza che la prevede per le scuole superiori a partire da lunedì prossimo. “Mi assumo la responsabilità di questa scelta.

Ho chiesto la dad per un breve periodo e la dirigente scolastica regionale mi ha dato totale disponibilità ad accettare tale richiesta”, ha comunicato il governatore lombardo dopo l’incontro on line con i primi cittadini.


Ats: “Milano come Lodi a marzo, con Rt a 2,35 il lockdown è inevitabile”

A Milano il coprifuoco non basterà: è inevitabile e imminente un nuovo lockdown.

A dirlo è Antonio Giampiero Russo, responsabile di Epidemiologia dell’Agenzia di tutela della salute (Ats, l’ex Asl) del capoluogo lombardo, che prevede un’imminente e ulteriore stretta per contenere i contagi da Coronavirus che a Milano sembrano ormai fuori controllo: ieri sono stati 753 nella sola città, 1858 in tutta la provincia sugli oltre 4000 totali in Lombardia.

Il lockdown, secondo l’esperto contattato dall’agenzia “Ansa” “è inevitabile con un Rt a 2,35”. Si tratta del tasso che misura i contagi in un dato periodo di tempo, un valore che diventa a rischio quando è superiore all’1 e che ormai da dieci giorni, come aveva spiegato anche il sindaco Beppe Sala, a Milano è superiore a 2.

Il virus si è riattivato in estate
Non basterà a frenare il contagio, secondo Russo, il coprifuoco dalle 23 alle 5 che entrerà in vigore da questa sera a Milano e in tutta la Lombardia: “Oggi Milano è come era Lodi a marzo”, dice usando un paragone efficace. Secondo l’esperto il virus si è riattivato a Milano, che era stata lambita solo di striscio dalla prima fase dell’epidemia, in estate, “con le persone che sono andate ovunque in Spagna, Grecia e Croazia e hanno riportato il virus in casa”. La situazione rispetto a marzo è però un po’ diversa per quanto riguarda il numero di tamponi – se ne fanno di più – e la “coscienza sociale” dei cittadini che secondo l’esperto sta aumentando. Anche Russo ha confermato ciò che il direttore sanitario di Ats Milano Vittorio Demicheli aveva detto a Fanpage.ti e che è stato poi ribadito ieri anche dall’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera, e cioè che il tracciamento dei contatti dei positivi è ormai impossibile: “Sono diventati troppi i tracing: ogni caso porta a 50 interviste, della durata di due o tre ore ciascuna. Occorre una forza lavoro che non abbiamo”.

I comportamenti di quest’estate e il progressivo ritorno alla vita sociale hanno comportato che “il virus è cresciuto di più, soprattutto nelle fasce giovani, quelle che hanno figli a scuola e contatti professionali. Se Milano è veloce, è veloce anche il virus”. La soluzione è quindi un lockdown, che però potrebbe durare per un tempo minore, magari due settimane, “proseguendo con eventuali altri brevi lockdown a ‘fisarmonica’”.

Secondo Russo “non è pensabile lasciare stabilmente aperte tante terapie intensive, troppo costose, perché stabilmente abbiamo bisogno di altri tipi di interventi”: bisogna quindi “diventare capaci ad aprire e chiudere rapidamente, come hanno fatto in Cina”.

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Cancellati i mercatini di Natale : causa coronavirus molti stanno annullando le manifestazioni

mercatino natale
mercatino natale

 

I tradizionali Mercatini di Natale a Verona nel 2020 non si faranno. Salta quindi, a causa dell’emergenza Covid, il tradizionale appuntamento con i mercatini natalizi che animano il centro storico della provincia scaligera durante il periodo delle feste. Lo hanno annunciato oggi con una nota inviata al sindaco il presidente del “Comitato per Verona” insieme ai direttori di Confcommercio e Confesercenti Verona.“

In questo periodo di incertezze a causa dell’epidemia, la difficoltà per gli organizzatori di imbastire la manifestazione senza poter fare un’adeguata programmazione, ad esempio anche con i fornitori.

Con la pubblicazione del DPCM e visto l’evolversi della pandemia i comuni dove si svolgono i mercatini di Natale si sono interrogati sulla fattibilità o meno dell’evento.  E in molti si sono risposti di no. Il primo a dare ufficialmente questa risposta è stato Trento. Il mercatino sarebbe dovuto iniziare il 21 novembre e sarebbe stata la 27esima edizione. Ma per la sicurezza della salute e per contenere la diffusione del coronavirus il sindaco Franco Ianeselli ha annunciato che il mercatino di Natale di Trento 2020 non ci sarà.

Annullato quasi certamente anche il mercatino di Natale di Bolzano e tutti i mercatini dell’Alto Adige. Manca in realtà ancora una conferma ufficiale, ma le parole del sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi, sono piuttosto evidenti. “E’ tutto molto complicato – ha detto il primo cittadino – non sono consentiti cibi e bevande che non vengano consumate al tavolo, difficile controllare la distanza e il numero delle persone. E’ molto difficile che si faccia”. Una conferma arriverà la prossima settimana dopo l’incontro fra tutti i sindaci dell’Alto Adige.

Da Aosta, stando a quanto riporta solonotizie24.it, si sta valutando la situazione con la giunta chiusa in consiglio. Fra un paio di giorni verrà data conferma su cosa succederà, ma le indiscrezioni sostengono che anche il mercatino di Natale di Aosta non si farà

Ufficialmente cancellata anche l’edizione 2020 del Mercatino di Natale di Loano

 
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LAGO DI GARDA: pacchetto scontato soggiorno + ingresso al Parco Termale

terme cola lazise
terme cola lazise

Il più grande tra i laghi italiani, il lago di Garda funge da cerniera per tre regioni e i borghi che costellano le sue rive sono memoria storica di un passato glorioso. Nobili, artisti e scrittori hanno vissuto in ville che si affacciano sulle acque limpide del lago, il quale è circondato da un anfiteatro morenico di dolci colline formate dalle deposizioni dei ghiacciai pleistocenici

Hotel Garda

Hotel Garda – Via Carducci 2/B, Affi, Provincia di Verona 37010

L’Hotel Garda è posizionato nell’entroterra Gardesano, a ridosso della zona dei marmi della Lessinia e della Valpolicella. Dista 20 minuti d’auto da Verona e 10 minuti dal Lago di Garda. Dall’hotel sono facilmente raggiungibili tutti i parchi divertimento della zona: Gardaland, Movieland Studios e il parco termale Aquardens.

Tutte le 71 camere, funzionali e confortevoli, dispongono di bagno privato con doccia e asciugacapelli, aria condizionata/riscaldamento regolabile autonomamente con il termostato, TV e telefono.

Il Ristorante Olivo, all’interno dell’hotel, propone agli ospiti deliziosi pasti e, grazie alla sua capienza, può accomodare ampie comitive per pranzi o cene di gruppo.

Parco Termale del Garda

IndirizzoVia Madonna, 23, 37017 Colà VR

Il Parco Termale del Garda è una Spa naturale di 13 ettari immersa tra piante rare e alberi secolari, dove si trovano laghi termali, piscine, idromassaggi e fontane. Il Lago Termale è attrezzato con idromassaggi, fontane cervicali, cascatelle e geyser, ed è illuminato di sera anche per la balneazione notturna. Il lago principale, che si trova di fronte alla Serra-Giardino d’inverno e a tutti i suoi servizi, si estende per circa 5000 m². La temperatura è mantenuta attorno ai 33-34 °C. L’offerta di balneazione comprende anche 2 vasche immerse nel lago e mantenute a temperatura di 37-39 °C. La serra, anche nota come giardino d’inverno, si trova in prossimità del lago termale principale, dove sono attivi i seguenti servizi:

  • spogliatoi (uomo e donna): dotati di cabine, spazi comuni, docce, toilette e asciuga capelli
  • noleggio armadietti: 3 € al giorno per deposito indumenti e borse – cassettine di sicurezza porta valori gratuite
  • zona relax: al piano superiore confortevole area riscaldata dotata di lettini con vista sul lago termale

Contenuto dell’offerta Promozionale

Incluso in tutte le opzioni

  • Soggiorno in camera doppia o matrimoniale per 2 persone
  • Colazione
  • 2 biglietti d’ingresso per il Parco Termale del Garda di Colà di Lazise (1 biglietto a persona), che includono accesso al Parco Termale con possibilità di balneazione nel Lago Termale, di utilizzo degli idromassaggi e delle vasche a temperature differenziate, degli spogliatoi attrezzati (WC, docce, asciugacapelli, cassettina di sicurezza) e della sala relax
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DESENZANO: soggiorno e ingresso Spa scontato all’Hotel Acquaviva del Garda

hotel acquaviva del garda head9
hotel acquaviva del garda head9

Hotel Acquaviva del Garda 4* a pochi km dal centro di Desenzano

La struttura è situata lungo la costa sud occidentale del lago di Garda, a soli 3 chilometri dal centro di Desenzano, e si distingue per il suo ambiente moderno e per la splendida vista sul lago.

All’esterno un parco di 8 mila m², al suo interno si trova un’ampia area benessere con sauna, bagno turco (al momento non disponibile), sala fitness, cabine dedicate ai trattamenti e una piscina interna riscaldata con idromassaggi. La calma, i colori e la bellezza del lago si riflettono anche nelle camere, dai comfort esclusivi e dal design raffinato.

Il ristorante propone agli ospiti una gastronomia legata al territorio con note internazionali e una carta dei vini che comprende i migliori vitigni locali, da gustare nelle sale interne o sulla terrazza. Qui è possibile ricevere una proposta alimentare completa e coerente con la filosofia termale con la supervisione della Dott.ssa Anna Villarini, una delle ricercatrici più valide a livello internazionale nell’ambito della scienza della nutrizione.


Contenuto dell’offerta promozionale

Incluso in tutte le opzioni

  • Pernottamento in camera doppia con vista giardino per 1 persona. Necessario l’acquisto di 2 coupon (per l’utilizzo della camera doppia)
  • Colazione
  • Ingresso alla SPA dell’Hotel

Alcune opzioni includono

  • Trattamento di mezza pensione con colazione e cena da 4 portate a scelta dal menu del giorno (bevande escluse) presso il ristorante dell’hotel Acquaviva del Garda
  • 1 Floating experience (lettino nuvola) presso la SPA di Hotel Acquaviva del Garda per una persona
  • 1 ingresso Aquaria Day Lux (la validità di entrata varia in base all’opzione acquistata)
  • Massaggio da 25 minuti, fruibile presso la SPA dell’hotel (su disponibilità)
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Torna Milano Whisky Festival and Fine Spirits 2020 in versione online

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Una delle fiere più amate del settore beverage sta per tornare. Milano Whisky Festival and Fine Spirits spegne le sue quindici candeline in un’edizione tutta nuova con un programma interamente online.

Milano Whisky Festival and Fine Spirits 2020

L’edizione numero si svolgerà dal 16 al 22 novembre con un programma interamente ON-LINE. Sette giorni di eventi sulla piattaforma ZOOM, con gli assaggi che saranno inviati direttamente a casa dei partecipanti, i quali potranno seguire l’evento in diretta avendo l’opportunità di interagire via chat direttamente con il relatore della Masterclass tra un assaggio e l’altro.

Saranno inoltre disponibili i biglietti per gli incontri “dry”, con i protagonisti del mondo del whisky, unica possibilità per parlare con i grandi personaggi di questo mondo “incantato”.

Le Masterclass saranno pubblicate verranno pubblicate sul sito il 26 ottobre e, dopo aver scelto quale acquistare, si riceverà a casa il kit degustazione composto da boccette in vetro sigillate contenente i whisky della Masterclass, i codici per collegarti con la “stanza” della Masterclass

La Masterclass sarà inoltre trasmessa in diretta sulla nostra pagina facebook Milano Whisky Festival e sarà disponibile in differita sul nostro canale Youtube, ON LINE WHISKY SHOW.

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ORA LEGALE: Domenica lancette indietro di 60 minuti, forse per l’ultima volta

ottobret orna l ora solare cambio

Nella notte sabato 24 e domenica 25 ottobre torna l’ora solare. E dovremo portare le lancette un’ora indietro, dalle 3 alle 2. Guadagneremo un’ora di sonno, perderemo un’ora di luce al pomeriggio che guadagneremo invece la mattina.

L’ora solare resterà attiva fino all’ultimo weekend del mese di marzo (tra sabato 27 e domenica 28 marzo 2021) quando torneremo a spostare in avanti le lancette.

Poco più di due anni fa, tra luglio e agosto 2018, è stata avanzata la proposta di abolizione del cambio dell’ora: quasi cinque milioni di cittadini dell’Unione Europea hanno risposto a una consultazione, promossa a tale scopo dai Paesi nord-europei, capeggiati da Polonia e Finlandia. A esprimersi favorevolmente è stato il 76% dei votanti.

LA SOLUZIONE?

E’ molto probabile che si vada verso una decisione a blocchi: i Paesi meridionali dell’Unione potrebbero tenere l’ora legale per tutto l’anno, quelli settentrionali manterrebbero invece per 12 mesi l’ora solare.

L’Italia non ha ancora preso una posizione sul fatto di mantenere l’ora solare oppure di abolirla definitivamente, al contrario della Francia, che ha deliberato, dopo una consultazione popolare indetta dall’Assemblea Nazionale, di bandirla per sempre.

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ANTITRUST: da ora anche il rimborso biglietti dalle compagnie aeree

ryanair ripartono i voli a luglio
ryanair ripartono i voli a luglio

Ryanair, EasyJet, Vueling e Blue Panorama offrono anche il rimborso dei biglietti in caso di cancellazione dei voli e ora i consumatori possono scegliere tra rimborso o voucher.

E’ quanto informa l’Antitrust che ha deciso di non adottare alcuna misura cautelare a conclusione di quattro sub-procedimenti nei confronti delle compagnie.

Questi erano stati avviati a fine settembre per sospendere la vendita di biglietti per voli poi cancellati unilateralmente, motivata con il Covid, offrendo in cambio ai consumatori soltanto i voucher.


Ryanair e Wizzair: nuove rotte e offerte biglietti economici da 4,99 euro

La Ryanair ha annunciato che a partire dal 1° dicembre 2020 aggiungerà tre nuove rotte nazionali che collegheranno Cagliari con Brindisi, Palermo e Perugia. Avranno due frequenze settimanali e così il capoluogo sardo rafforzerà il suo rapporto con la compagnia low cost irlandese.

La Wizzair ha lanciato invece il motto “Say yes to flying” implementando, così come la Ryanair, misure stringenti per la salute e l’igiene: oltre ai filtri Hepa che bloccano il 99,7% di batteri dell’aria e di virus anche dei protocolli specifici per viaggiare in tutta sicurezza.

Detto ciò, ecco le migliori offerte di biglietti low cost a partire da 4,99 euro proposti sia dalla Ryanair che dalla Wizzair.

Ryanair: offerte biglietti low cost da 4,99 euro

Fino al 31 ottobre la compagnia aerea low cost Ryanair proporrà biglietti aerei a poco prezzo a partire da 4,99 euro. Ecco degli esempi: 1 volo di sola andata da Milano Bergamo per Cagliari partirà dalla cifra di 4,99 euro in tariffa Value il 27 ottobre. Con tale tipologia di biglietto si potrà portare a bordo solo una piccola borsa di 40x20x25 centimetri. Tornando al volo, la partenza sarà alle ore 6.55 mentre l’arrivo a destinazione alle ore 8.25 per una durata complessiva di viaggio di 1 ora e 30 minuti.

A partire da 4,99 euro ci sarà anche il volo di sola andata da Roma Fiumicino a Bari in tariffa Value del 3 novembre. La partenza sarà alle ore 8.15 mentre l’arrivo a destinazione alle ore 9.20 per una durata di viaggio complessiva di 1 ora e 5 minuti.

Wizzair: offerte low cost da 4,99 euro

Prenota ora a partire da 4,99 euro da Catania a Milano Malpensa, Roma Fiumicino, Bologna e Venezia è l’offerta del momento della compagnia aerea low cost Wizzair. Ecco un esempio a partire da 4,99 euro al mese: il volo di sola andata da Catania del 20 novembre verso Milano Malpensa partirà da questa cifra in tariffa economica.

A bordo si potrà portare soltanto una borsa delle dimensioni di 40x30x20 centimetri mentre il check-in sarà online da due giorni prima della partenza. L’orario sarà alle 19.05 mentre l’arrivo a destinazione alle ore 21 per una durata di viaggio di 1 ora e 55 minuti.

L’altra offerta a partire da 4,99 euro sarà il volo di sola andata da Catania a Roma Fiumicino del 12 gennaio con partenza alle ore 19.40 ed arrivo a destinazione alle ore 20.55. La durata del viaggio complessiva sarà di 1 ora e 15 minuti.

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