traffico milano auto compressed
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L’Arpa: «Sono in aumento i giorni fuorilegge». La concentrazione di polveri sottili a Milano e in Lombardia ancora alta

La concentrazione di polveri sottili a Milano e in Lombardia non è crollata nell’anno del lockdown. Tutt’altro, almeno stando ai dati contenuti nel tradizionale report dell’Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente.

«Ci saremmo aspettati un netto miglioramento della qualità dell’aria, ma così non è stato. Ciò significa che non è così evidente la correlazione tra traffico e smog», commenta l’assessore all’Ambiente del Pirellone Raffaele Cattaneo. A Milano la soglia massima di 50 microgrammi per metrocubo di Pm10 nell’atmosfera è stata superata più volte nel 2020 (90) che nel 2019 (72). Analogo discorso per le concentrazioni di Pm 2.5, col trend in progressiva diminuzione nel corso degli anni, ma col 2020 in leggera rimonta rispetto al 2019. Scenario invece capovolto per quanto riguarda un altro inquinante atmosferico: il biossido di azoto. In questa caso la riduzione delle auto in circolazione ha fatto precipitare i valori.

«Il report ci conferma che considerare il solo traffico privato come il principale responsabile dell’inquinamento dell’aria non ha evidenze scientifiche», dice Cattaneo. Un esempio? «Il 29 e 30 marzo, nei giorni in cui il traffico era praticamente azzerato, abbiamo avuto livelli alti di Pm10 perché le polveri dei deserti asiatici si erano depositate qui da noi». La tesi è chiara: lo smog è soprattutto faccenda di condizioni meteo. In ogni caso, la Regione lancerà un pacchetto di misure da 100 milioni di euro, finanziato in parte da risorse proprie e in parte da fondi statali, per il miglioramento della qualità dell’aria. In particolare, saranno 48 i milioni di euro sul piatto per il rinnovo del parco veicolare, per l’acquisto di auto e (per la prima volta) moto elettriche.

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Qualità dell’aria Milano, Granelli: “Velocizzare i miglioramenti”

“È vero – dichiara l’assessore Granelli – che il traffico non è il solo responsabile dello smog – sebbene, secondo i dati ARPA Regione Lombardia, a Milano l’auto pesi per il 70% del NOx e per il 45% del PM10 – ed è proprio per questo che abbiamo realizzato importanti azioni sul fronte del riscaldamento. Con il 2020 abbiamo portato a compimento l’eliminazione del gasolio da tutte le case popolari comunali e per la fine del 2021 lo elimineremo anche da tutti gli edifici di nostra proprietà. Inoltre abbiamo erogato più di 10 milioni di euro per sostenere i condomini privati nel cambio delle caldaie. Oltre alle case popolari, abbiamo deciso un piano per l’efficientamento energetico di alcune scuole del Comune per dimezzare i consumi del riscaldamento e le emissioni inquinanti. E dal 1° ottobre 2022 partirà il divieto di uso del gasolio in città, con azioni per semplificare l’accesso dei privati alle facilitazioni statali”.

A Milano rimangono però spente le telecamere di Area B e Area C, e resta gratuita la sosta nelle strisce blu. La giunta non è intenzionata a riconsiderare la decisione (ri)presa prima della creazione della zona rossa di novembre. «Fino a quando si sarà in emergenza pandemica, non torneranno le limitazioni al traffico privato»

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