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domenica, Maggio 25, 2025
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MILANO: aprirà un hotel 5* nell’ex sede di Generali

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MILANO: aprirà un hotel 5* nell’ex sede di Generali

MILANO: aprirà un hotel 5* nell'ex sede di Generali
MILANO: aprirà un hotel 5* nell’ex sede di Generali

Sarà dotato di 70 camere, ristorante gourmet, terrazze e rooftop bar il Gran Meliá che sorgerà dalla riconversione di palazzo Venezia in piazza Cordusio a Milano.

Il progetto è frutto dell’accordo tra la compagnia alberghiera spagnola e Generali Real Estate, gestore di un fondo che include l’asset meneghino. Dopo la ristrutturazione, l’edificio mira a essere in linea con i criteri richiesti per ottenere la certificazione di sostenibilità Leed Gold. L’obiettivo è quello di inaugurare il nuovo 5 stelle lusso meneghino per il 2023.

Lo storico palazzo Venezia è uno degli edifici più riconoscibili di piazza Cordusio, a pochi metri da Piazza del Duomo. L’edificio deve il suo nome alle radici veneziane di Generali, essendo stato progettato alla fine del diciannovesimo secolo dall’architetto Luca Beltrami e costruito dal gruppo Generali come propria sede a Milano, e avendo ospitato gli uffici della compagnia di assicurazioni fino al trasferimento nella torre Generali a CityLife.

“Con questo importante investimento confermiamo la nostra fiducia nella forza di Milano e nel suo ritorno tra le più importanti destinazioni per il business e i viaggi, dopo la crisi pandemica” 

ha commentato Aldo Mazzocco, amministratore delegato di Generali Real Estate.

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ERBA BRUSCA: la freschezza dei prodotti dell’orto, direttamente a casa tua!

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ERBA BRUSCA: la freschezza dei prodotti dell’orto, direttamente a casa tua!

ERBA BRUSCA: la freschezza dei prodotti dell'orto, direttamente a casa tua!
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Ogni settimana il menu è differente, e va a ruba molto in fretta (vi abbiamo avvisati). Il box comprende due antipasti, un primo piatto, un secondo, dolce e frutta. Come sempre, gli ingredienti di Erba Brusca sono freschissimi, con tanta verdura e frutta fresca direttamente dal loro orto o da fornitori selezionatissimi (hanno attivato anche le consegne del loro “Farmers box”).

Le box, sono per una persona e sono pensate per il delivery da assemblare/riscaldare a casa. Poche e semplici operazioni per gustare i piatti al meglio. Un pasto da godersi comodamente a casa!

IL MENU DI QUESTA SETTIMANA PREVEDE:

ANTIPASTI:

  • Biscuits al timo, burro montato al miele e limone
  • Insalata dell’orto, semi di girasole piccanti, melograno, dressing rafano e parmigiano

PRIMO:

  • Vellutata alla zucca e curry, panna acida

SECONDO:

  • Tacchino di Macelleria Zivieri alle erbe ripieno con salsiccia, salvia e mela, puré di patate, salsa cranberry

DOLCE:

  • Apple crumble spice bars, crème anglaise alla verbena

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Ti abbiamo convinto? clicca qui.

Alla loro proposta gastronomica è possibile anche abbinare del vino. Sei curioso di scoprire la loro selezione di vini? Clicca qui.

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Dal mercoledì al venerdì → 18.00-20.00
Sabato → 11.00-13.00 o 18.00-20.00
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ATTENZIONE: Per la consegna il giorno stesso l’ordine va effettuato prima delle 16 
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GUIDA GAMBERO ROSSO: ecco Le Tre Forchette della Lombardia

guida ristoranti 2021 articolo
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Trentunesima edizione della guida Ristoranti d’Italia di Gambero Rosso.

Torna l’appuntamento con il Gambero Rosso e la  guida “Ristoranti d’Italia 2021” , nell’anno in cui il ciclone Covid si è abbattuto sul settore della ristorazione.

La guida immortala non solo l’eccellenza della cucina e del servizio in sala ma soprattutto un’imprenditoria che tiene duro e cerca di salvare insegna e posti di lavoro ripensando proposte, menu, servizi.

I campioni del fine dining hanno studiato proposte alternative per avvicinare la clientela locale e le nuove generazioni all’alta cucina.

Sono 38, in totale, i ristoranti meritevoli delle Tre Forchette, di cui 10 sono presenti in Lombardia:

Da Vittorio – Brusaporto (BG)
Dal Pescatore – Canneto sull’Oglio (MN)
Miramonti l’Altro – Concesio (BS)
D’O – Cornaredo [MI]
Lido 84 – Gardone Riviera (BS)
Enrico Bartolini Mudec Restaurant – Milano
Berton – Milano
Cracco – Milano
Seta del Mandarin Oriental Milano – Milano
Vun Andrea Aprea dell’Hotel Park Hyatt Milan – Milano

Nella 31/a edizione si alternano realtà a conduzione familiare, brigate al femminile e l’alta cucina negli hotel mentre i premi speciali si spalmano dall’Alto Adige alla Calabria, fino alle isole di Ponza, Ischia, e Salina.

La geografia delle 38 Tre Forchette premia Piemonte (2), Lombardia (10), Veneto (2), Trentino Alto Adige (1), Friuli Venezia Giulia (2), E.R (1), Toscana (4), Marche (2), Umbria (1), Lazio (6), Abruzzo (1), Campania (4), Sicilia (2).

Dieci i ristoranti lombardi:

Da Vittorio sempre al top «Tre Forchette» del Gambero Rosso

Quest’anno, 4 nuovi ingressi nella Guida del Gambero Rosso:

  • Vun Andrea Aprea dell’hotel Park Hyatt Milan,
  • Il Piccolo Principe del Grand Hotel Principe di Piemonte a Viareggio,
  • Glass Hostaria a Roma chef Cristina Bowerman,
  • Imàgo dell’Hotel Hassler a Roma chef Andrea Antonini

e un’uscita:

  • Idylio by Apreda

A dare l’emozione del sorpasso in gara le Due Forchette rosse ovvero i locali che hanno maggiori potenzialità di raggiungere il vertice. Sono quattro:

  • Andreina a Loreto (Ancona) di Enrico Recanati;
  • Enoteca La Torre a Villa Laetitia a Roma chef Domenico Stile;
  • Danì Maison a Ischia (Napoli) di Nino di Costanzo;
  • Signum a Salina (Messina) chef Martina Caruso
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DECRETO RISTORI TER: buoni spesa per le famiglie in difficoltà dal Comune

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Bonus spesa: dal ristori ter buoni per le famiglie in difficoltà

Il testo del decreto ristori ter prevede inoltre il ritorno in questa ultima parte del 2020 del bonus spesa: buoni che saranno riconosciuti alle famiglie in difficoltà.

Una misura analoga era stata introdotta durante il lockdown e ora viene riproposta con le stesse modalità, con 400 milioni di euro che andranno ai Comuni.

Le singole amministrazioni comunali decideranno quali saranno i requisiti per richiedere il bonus spesa, con buoni che potranno arrivare fino a 500 euro e che andranno usati solo per l’acquisto di beni di prima necessità, come quelli alimentari, nei negozi aderenti. I fondi del decreto ristori ter saranno erogati al Comune entro una settimana dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo del decreto ristori ter.

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Prima della Scala : quest’anno l’inaugurazione di stagione del famoso Teatro sarà online

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Parte registrato e parte in diretta. L’inaugurazione della stagione come sempre il 7 dicembre quest’anno non potrà essere con il pubblico in sala ma solo trasmessa in tv e online.

Come riportato da Ansa.it, la presentazione ufficiale alla stampa sarà in videoconferenza il 25 novembre, ma già la direzione ha dato alcune indicazione agli orchestrali su quello che succederà per Sant’Ambrogio quando per la prima volta non andrà in scena un’opera. Impossibilitati a realizzare la Lucia di Lammermoor che era in programma (causa anche il focolaio Covid fra i coristi) si è optato per una sorta di gala, anzi qualcosa di più di un gala, che coinvolgerà anche il ballo.
Fra le star della lirica che si esibiranno Lisette Oropesa e Juan Diego Florez (già previsti nel cast di Lucia) ma anche Vittorio Grigolo, Francesco Meli e Ildar Abrazakov.

 La regia sarà affidata a Davide Livermore reduce dal successo di Tosca dello scorso anno. Fra le certezze al momento c’è quella che sarà allestita una pedana sopra la platea dove si esibirà l’orchestra.

prima teatro alla scala

PERCHE’ IL 7 DICEMBRE ?

La decisione di far coincidere l’inaugurazione della stagione nel giorno di Sant’Ambrogio, patrono di Milano, risale al 1951 ed esprime il legame strettissimo tra la città e il suo Teatro ricostruito 5 anni prima, dopo i bombardamenti del 1943. Il primo 7 dicembre il sipario si aprì sui Vespri Siciliani di Verdi con la direzione di Victor de Sabata, la regia di Herbert Graf e Maria Callas protagonista. Il significato del 7 dicembre non è cambiato da allora: la Scala, in una Milano colpita ma decisa a non fermarsi, realizzerà una serata straordinaria ripresa dalla Rai con le sue masse artistiche e alcuni grandi cantanti che vogliono esprimere la loro vicinanza al teatro ma anche la determinazione a continuare a fare musica nel momento drammatico che stiamo vivendo. Lo scorso 7 dicembre Tosca diretta da Riccardo Chailly ebbe più di 2.850.000 spettatori televisivi solo in Italia. Il presidente della Rai Marcello Foa e l’amministratore delegato Fabrizio Salini hanno ribadito il loro sostegno al Teatro con queste parole: “La Rai continuerà a essere vicina alla Scala per il suo 7 dicembre: grazie a Rai Cultura riprenderemo e trasmetteremo il concerto che il teatro proporrà a Sant’Ambrogio. Saremo assieme al maestro Riccardo Chailly, all’orchestra e ai grandi interpreti che calcheranno il palcoscenico di uno dei teatri più importanti del mondo, perché la grande musica deve andare avanti, e la Rai, nello spirito del servizio pubblico, deve continuare a portarla nelle case di tutti gli italiani”.

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Apertura piste da sci : la settimana bianca con la mascherina, ecco le nuove regole proposte

piste da sci covid
piste da sci covid
 

Condizioni quasi impossibili per le stazioni invernali. In arrivo le «linee guida» per la neve. Il documento sarà portato in Conferenza delle Regioni oggi lunedì  23 novembre per essere poi sottoposto al Governo e al Cts.

Sulla neve nelle zone gialle e arancioni indossando la mascherina chirurgica obbligatoria – meglio tenerla sotto lo scaldacollo – ma con la riduzione del 50% di presenze in funivie e cabinovie rispetto alla capienza massima, che resta al 100% per le seggiovie. Ma anche tetto massimo di skipass giornalieri, acquisto on-line di biglietti per evitare le code eaprès ski consentito solo con posti a sedere.

Le prime linee guida

Per chi vuole passare una giornata sulla neve deve rispettare delle regole che molto probabilmente saranno validate oggi, 23 novembre, e con le attuali ordinanze del ministero della Salute in vigore nelle varie regioni, le vacanze sulla neve sarebbero off limits in diverse catene alpine.

Secondo le linee guida, se ci si reca sulla neve nelle zone che sono gialle o arancioni si deve:

  • sempre indossare la mascherina, meglio se è sotto lo scaldacollo
  • le funivie e le cabinovie funzioneranno, ma la capienza sarà ridotta al 50%
  • tetto massimo di skipass giornalieri: “limitare il numero massimo di presenze giornaliere mediante l’introduzione di un tetto massimo di skipass giornalieri vendibili, determinato in base alle caratteristiche della stazione/area/comprensorio sciistico, con criteri omogenei per Regione o Provincia Autonoma o comprensorio sciistico da definire successivamente, sentiti anche i rappresentanti di categoria, concordati con i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali competenti per territorio”
  • acquisto on-line di biglietti per evitare le code e après ski consentito solo con posti a sedere.

Per quanto riguarda gli impianti sciistici delle zone rosse, come quelle che si trovano in Valle D’Asta, saranno chiusi quelli destinati agli sciatori amatoriali.

Sono in arrivo le regole sulla settimana bianca anti-Covid previste dalle linee guida delle regioni per l’utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici.

Di sicuro, i gestori dovranno assicurare il “distanziamento interpersonale di un metro in tutte le fasi precedenti il trasporto” dei turisti. Questa regola vale anche per i nuclei familiari, i conviventi ed i congiunti. Fanno eccezione i soggetti che hanno necessità di un accompagnatore come i mancini sotto il metro e 25 cm o di assistenza.

Chi dovrà controllare che vengano rispettate le regole? Saranno sia le autorità di Pubblica Sicurezza in raccordo con gli Enti locali e sia il personale del Dipartimento di Protezione Civile, del Corpo dei Vigili del fuoco, del Corpo Forestale e del Soccorso Alpino.

Per chi vuole fermarsi a fare uno spuntino o un aperitivo lo può fare, ma solo se si sta seduti e rispettando i protocolli sulla ristorazioni e pubblici esercizi.

Nel documento, come riportato anche dal Sole 24 ore, si legge: “si suggerisce di prevedere dei sistemi di informazione a valle che comunichino ai turisti che nelle strutture in quota potrà non essere assicurata l’accoglienza laddove sia stata raggiunta la massima capienza dei locali” e andranno studiate “soluzioni integrate con i gestori di impianti che dovranno regolare i flussi ed alleggerirli in caso di maltempo“.

Quando l’utente acquista uno skipass deve “ritenersi responsabile e informato (con l’ausilio di materiale informativo affisso o reperibile sul sito, se l’acquisto viene effettuato on-line) circa lo stato di salute proprio e dei propri conviventi o costituenti nucleo familiare (inteso come persone con le quali si condividono spazi confinati quali mezzi di trasporto, camere d’albergo, unità abitative ecc…), impegnandosi nel caso contrario a non utilizzare gli impianti di risalita e segnalando secondo le procedure, l’insorgenza di eventuale sintomatologia“.

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LOMBARDIA verso la zona arancione. Ecco cosa può cambiare dal 27 Novembre

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La Lombardia si prepara ad essere promossa dalla zona rossa (quella a rischio Covid più elevato) a zona arancione (fascia di rischio intermedio). 

Formalmente la zona rossa per la regione più colpita (insieme a Piemonte, Val D’Aosta e Calabria) è stata rinnovata fino al 3 dicembre, ma in realtà è possibile che possa arrivare già il 27 novembre l’allentamento delle misure.

E a livello nazionale?

Fatto salvo le ’promozioni’ verso restrizioni minori (con la Lombardia in zona arancione dovrebbe passare anche il Piemonte), però, l’intenzione del Governo sarebbe di mantenere tutto chiuso fino al 3 dicembre.

 Intanto si cerca la quadra attorno al nuovo Dpcm che deciderà, gioco forza,  la gestione del Natale 2020.

NUOVO DPCM: le anticipazioni

Per le feste Natalizie è probabile che si vada infatti verso due Dpcm – o verso un Dpcm a due stadi – il primo valido dal 3 al 23 dicembre il secondo dal 23 dicembre al 6-15 gennaio.

È probabile che si vada verso due Dpcm – o verso un Dpcm a due stadi – il primo valido dal 3 al 23 dicembre il secondo dal 23 dicembre al 6-15 gennaio.

Spostamenti per Natale e Capodanno

L’intenzione del governo è quella di concedere una limitata riapertura dei confini per le regioni che si trovano in fascia gialla, in modo da consentire le riunioni familiari per le feste.

Riguarderebbe non solo chi è ancora residente o domiciliato nell’altra regione ma anche chi ha in quella regione i genitori o il coniuge oppure i figli.

Il nulla osta avrebbe valore per una settimana.

Il Cts sarebbe però contrario e anche alla salute hanno parecchi dubbi. L’ala ’rigorista’ vorrebbe norme più rigide dal 23 dicembre al 6 gennaio, con coprifuoco alle 22 o al massimo alle 23, in modo da rendere difficili i cenoni e impossibile la celebrazione in compagnia del Capodanno. Ma c’è anche chi, almeno per le zone gialle, almeno per viglia di Natale e ultimo dell’anno, vorrebbe allungare il coprifuoco fino all’una di notte.

Orari dei negozi e coprifuoco, cosa cambia?

Dal 3 al 23 dicembre il coprifuoco dovrebbe scattare alle 23, non è ancora chiaro invece cosa accadrà sotto le feste.

Sempre dal 3 al 23 dovrebbe essere consentito lo shopping, con i negozi che potranno rimanere aperti in una fascia oraria più ampia – si ipotizza fino alle 21 o 22 – per evitare assembramenti.

Ci sarà anche l’apertura dei centri commerciali nei weekend e saranno contingentati gli ingressi non solo nei negozi ma anche nelle strade dello shopping.

Ristoranti e bar, si va verso la riapertura?

Dal 3 al 23 dicembre i ristoranti dovrebbero riaprire anche la sera, fino alle 22, nelle zone gialle.

Via libera anche ai bar, fino alle 21. Possibile una riapertura dei ristoranti e dei bar fino alle 18 nelle zone arancioni.

Confermata la regola del massimo quattro persone per tavolo.

Dal 23 al 6 gennaio nel governo si confrontano due linee opposte. Quella rigorista vuole bar e ristoranti chiusi nelle zone arancioni e aperti fino alle 18 nelle zone gialle.

L’altra manterrebbe le regole previste dal 3 al 23.

Musei, cinema e teatri. Ma anche palestre e piscine

In tutta Italia per tutto il periodo festivo dovrebbero rimanere chiusi musei, mostre, teatri e cinema oltre a piscine, palestre, sale giochi, sale bingo. La sola possibile eccezione sono i musei,che nelle zone gialle potrebbero effettuare una apertura su prenotazione per una capienza del 30-50% rispetto ala normale. Lo si deciderà alla luce dei dati dei prossimi giorni.

Impianti sciistici

Le Regioni vorrebbero da dicembre la riapertura delle piste da sci con l’obbligo di mascherina e la riduzione del 50% di presenze in funivie e cabinovie rispetto alla capienza massima, che resterebe al 100% per le seggiovie. Ma Cts e governo vorrebbero consentirla solo per le zone gialle.

Zone d’Italia: tutti i cambiamenti in arrivo

Tra 5 giorni la cartina geografica Covid è però destinata a cambiare in Italia.

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EXTRA CASHBACK: rimborso fino a 150 euro per gli acquisti di Natale con carta di credito

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EXTRA CASHBACK: rimborso fino a 150 euro per gli acquisti di Natale con carta di credito

Per rilanciare i consumi in vista del Natale, il governo starebbe lavorando a un extra cashback. Ma di cosa si tratta esattamente? Secondo le prime informazioni, ci sarebbe un rimborso del 10% — fino a una soglia massima di 150 euro — per chi usa carte e app per pagare le spese nel mese di dicembre.

Per poter ottenere il rimborso da 150 euro aggiuntivo servirà spendere almeno 1.500 euro e pagare con moneta elettronica, ovvero le carte di credito o debito, bancomat, bonifici bancari e app installate sul proprio telefonino, come Apple Pay, Samsung Pay o Satispay.

Per accedere al rimborso di Natale dovrebbero servire almeno 10 transazioni su carta, con gli stessi limiti di spesa che si applicheranno a regime (tetto per singole spese a 150 euro, divieto di frazionare i pagamenti per aumentare le transazioni). Quando il meccanismo sarà a regime, presumibilmente da gennaio 2021, le operazioni minime richieste saranno 50 da distribuire nel primo semestre e altre 50 per il secondo.

Secondo le prime segnalazioni, il rimborso potrebbe arrivare subito, entro la fine dell’anno, via bonifico sul conto corrente.

Per usufruire del rimborso bisognerà:

  • essere maggiorenni
  • residenti in Italia
  • dichiarare che le carte registrate vengono utilizzate solo acquisti esterni all’esercizio di attività di impresa, arte o professione
  • iscriversi sulla app «Io» della pubblica amministrazione o su eventuali altri sistemi messi a disposizione dagli operatori convenzionati con PagoPa
  • fornire il codice fiscale e gli estremi di «una o più» carte e l’Iban, perché i rimborsi arriveranno direttamente sul conto corrente

Secondo le prime indiscrezioni, lo shopping online è escluso dall’incentivo che inizierà nel mese di dicembre. Come già anticipato, i 150 euro dovrebbero essere aggiunti a quanto già previsto dal piano cashback. In totale, dunque, chi usa i metodi di pagamento digitali potrà ottenere fino ad un massimo di 3450 euro nel prossimo anno sommando i vari rimborsi:

  • extra cashback di Natale (150 euro)
  • il cashback (da 300 euro)
  • il super cashback (da 3000 euro)
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CARNE MILANO PROPONE:special box a base di carne con ricette da tutto il mondo

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CARNE MILANO PROPONE:special box a base di carne con ricette da tutto il mondo

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Quante volte avreste voluto cucinare una ricetta di carne particolare, ma non sapevate quale fare? O magari decidevate di cucinare una ricetta esotica vista in televisione, ma poi iniziando a cercare gli ingredienti vi rendevate conto che, pur vivendo in una grande città, alcuni erano pressoché introvabili. Per non parlare delle volte che, una volta trovati tutti gli ingredienti, poi passavate le ore a cercare la ricetta giusta, senza mai trovarne una davvero convincente. E poi? E poi niente, si riponevano gli ingredienti in frigo e si lasciava perdere qualsiasi ricetta.

Le special box di Carne  nascono con l’idea di mettere fine a tutto questo! 

Cosa troverete nelle box?

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La merce viaggia su corrieri nazionali all’interno di contenitori isotermici e pack gel a rilascio graduale. Questo permette di mantenere la temperatura degli ingredienti fra 0°/6° fino ad un massimo di 60 ore.

Tutte le SPECIAL BOX vengono spedite il mercoledì e raggiungono la destinazione entro 24/48 ore.

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BONUS VACANZE: l’utilizzo (anche online) è prorogato fino al 30 Giugno 2021

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Bonus vacanze spendibile fino al 30 giugno 2021: come utilizzarlo

Più strutture e possibilità di pagamento anche con l’intermediazione di piattaforme e portali online per incentivare l’utilizzo della misura.

Le vacanze, in tempi di zone rosse, arancioni e gialle, sembrano un lontano ricordo, eppure nello stress pandemico in atto ne avremmo quanto mai bisogno.

È pienamente fruibile in questo senso, quando le normative restrittive ce lo consentiranno, l’aiuto dello Stato, il bonus vacanze appunto, istituito dal decreto Rilancio, in vigore dal primo luglio e che i provvedimenti governativi hanno modificato non poco. Per questo l’agenzia delle Entrate il 17 novembre scorso ha ripubblicato, con le ultime novità, l’utile guida che spiega passo passo come fruire dell’agevolazione.

Stessa procedura, durata più lunga

La procedura resta la stessa, ed è solo telematica, ma i provvedimenti che si sono susseguiti hanno apportato innanzitutto due novità rilevanti: il bonus ha durata più lunga, fino al 30 giugno 2021 come prorogato dal Dl 137/2020, cosiddetto decreto Ristori, e poi la legge 126/2020 ha modificato la norma istitutiva dell’agevolazione, prevedendo che il pagamento del servizio possa essere corrisposto anche con l’ausilio, l’intervento o l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici, oltre che – come già previsto inizialmente – di agenzie di viaggio e tour operator.

Le Faq

La guida rinnovata si è arricchita di un capitolo tutto dedicato poi alle domande e risposte, molto utile per ribadire alcuni concetti o sciogliere dubbi, a partire dal concetto stesso di nucleo familiare ai fini Isee, ovvero l’insieme dei componenti della famiglia anagrafica alla data di presentazione della Dichiarazione sostitutiva unica; una famiglia anagrafica che comprende persone legate da vincoli di matrimonio, unione civile, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti o aventi dimora abituale nello stesso comune e che può essere costituita anche da una sola persona.

Del bonus non si può usufruire  se al momento della richiesta il nucleo familiare esposto nella app IO non corrisponde alla situazione aggiornata.

La composizione infatti è molto importante perché sulla base del numero dei componenti viene calcolato l’importo dell’agevolazione spettante (500 euro se il nucleo familiare è composto da tre o più persone, 300 euro se è composto da due persone e 150 euro se è composto da una sola persona).

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Ministro Speranza: “Puntiamo all’immunità di gregge senza l’obbligo del vaccino”

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ministro speranza vaccino

Per il vaccino puntiamo su persuasione, non su obbligo

L’Italia deve provare a raggiungere l’immunità di gregge e quindi una vaccinazione anti-Covid di massa “con la persuasione”, ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, a Che tempo che fa su Rai 3.

“Penso che con una campagna vera possiamo provare a raggiungere l’immunità di gregge senza partire dalla obbligatorietà ma è una valutazione che faremo nel corso dei mesi. Lo valuteremo in corso d’opera”.

“Attenzione a dare messaggi sbagliati sui vaccini – prosegue il ministro – siamo alla vigilia di una campagna mondiale, una delle più grandi che si siano mai viste, e io ho massima fiducia nelle istituzioni preposte. Per avere un ok dell’Ema o dell’Aifa c’è bisogno di processi molto rigorosi”.

Prime dosi vaccino a gennaio,  “arriverà con le prime dosi già alla fine di gennaio, ma ci vorrà del tempo. Nella migliore delle ipotesi avremo vaccini per 1,7 mln di persone a fine gennaio. Poi un po’ alla volta ci auguriamo l’arrivo di altri vaccini e a primavera ci sarà la vaccinazione di massa. All’inizio il tema sarà selezionare a chi dare il vaccino e penso sia giusto partire dalle categorie più esposte e in prima linea e dai più fragili”.

Spostamenti solo se tutte regioni gialle

Lo spostamento tra regioni per Natale, «per il modello che utilizziamo, può avvenire solo se tutte le regioni andassero in zona gialla ma in questo momento dobbiamo evitare tutti gli spostamenti che non sono necessari. Dobbiamo panificare le vacanze con prudenza». Lo ha detto il ministro Roberto Speranza a Che tempo che fa su rai 3.

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Covid-19: un vademecum utile per curare la malattia a domicilio per sintomi lievi

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La malattia provocata dal Sars-CoV-2, soprattutto quando colpisce persone giovani e in buona salute, può essere curata tra le mura domestiche nella maggior parte delle situazioni, senza aumentare la pressione sulla rete ospedaliera. Ecco dei consigli utili.

Gli scenari possibili da considerare sono due. Uno rimanda a una persona in buona salute o con sintomi blandi e molto vaghi (paucisintomatica), che ha avuto un contatto stretto con un positivo ed è in attesa del tampone. L’altro è riferito invece a chi ha dei sintomi compatibili con il Covid-19, anche in questo caso però non ancora confermato dal tampone molecolare.

Come comportarsi, in questi casi?

 Il primo passo da compiere – sempre con l’ausilio del medico di medicina generale – è la valutazione delle condizioni di chi è un «sospetto» infetto.

Le forme lievi, come tali gestibili tra le mura domestiche, possono essere caratterizzate dalla tosse, dalla febbre, dal mal di gola e, più in generale, da un malessere diffuso a tutto il corpo. Non è detto che questi sintomi siano presenti contemporaneamente, anche se la tosse è considerata il minimo comune denominatore di tutte le infezioni sintomatiche.

Un caso di Covid-19 più serio e preoccupante è invece accompagnato da un calo importante della pressione arteriosa (ipotensione), dall’emissione di sangue con la tosse (emottisi), dalla difficoltà a respirare (si può andare dalla dispnea fino all’insufficienza respiratoria).

Particolare attenzione deve invece essere posta se il possibile infetto è affetto da una malattia cronica quale il diabete di tipo 2, la Bpco, l’anemia, l’insufficienza renale cronica, un tumore o una malattia autoimmune in corso di trattamento.

Quanto all’età, partendo dalle informazioni deducibili dai rapporti sulla mortalità, i pazienti più a rischio sono gli ultraottantenni: a cui è sempre raccomandato il ricovero in ospedale. A partire dall’avvento della terza età, in ogni caso, la valutazione deve essere «ad personam». Toccherà al medico di base – con cui il rapporto in questa fase deve essere quotidiano – dare o meno l’indicazione al trasferimento in ospedale.

Una volta identificato il paziente che si ha di fronte e completata la diagnosi Covid, occorre capire se avviare il trattamento o meno.

IL CASO ASINTOMATICO

Al momento, di fronte a un infetto asintomatico, non vi è un’indicazione a riguardo. Questa è la situazione in cui si ritrova il contatto stretto di un positivo che, in buona salute, scopre soltanto attraverso il tampone di essere stato contagiato.

Al di là dell’isolamento domiciliare, obbligatorio, nel suo caso non è raccomandata l’assunzione di farmaci.

CASO SINTOMATICO ( ANCHE LIEVE )

Diverso invece è il discorso se dei sintomi ci sono, seppur blandi.

PARACETAMOLO, ACQUA E SEDATIVI PER LA TOSSE

Nel caso in cui si renda necessario trattare la febbre, è consigliato «l’uso del paracetamolo, unito all’abbondante idratazione per via orale e all’uso di sedativi per la tosse, al bisogno».

ANTIBIOTICI DA ASSUMERE IN POCHI CASI

 Gli antibiotici devono essere prescritti a chi sta affrontando il Covid-19 tra le quattro mura di casa?

«È fortemente sconsigliato l’utilizzo di azitromicina», si legge nel vademecum redatto dai medici lombardi. Una risposta che si allinea al parere dato dall’Agenzia Italiana del Farmaco quando sembrava che la terapia antibiotica in abbinamento con l’idrossiclorochina potesse funzionare.

Una sola è l’eccezione contemplata: «Fatti salvi quei casi in cui vi sia il fondato sospetto di una contestuale infezione batterica».

Tradotto: i macrolidi (categoria di antibiotici a cui appartiene l’azitromicina) non sono da utilizzare a scopo preventivo, ma soltanto quando l’evoluzione delle condizioni del paziente lascia supporre la comparsa di una (contestuale) infezione provocata da un batterio.

In questi casi (anche se non è possibile accertare la causa dell’eventuale nuovo patogeno) si può fare riferimento all’azitromicina, che in diversi studi si è rivelata in grado di mitigare la risposta infiammatoria: uno dei fenomeni che contribuisce a complicare la malattia provocata dal coronavirus. Si ricorda di assumere anche la protezione gastrica 40 mg.

I medici ricordano come non basti osservare una ripresa della febbre (dopo un primo calo della temperatura) per essere certi della presenza di una sovrainfezione.

CORTISONE: SI O NO?

Nel documento viene dato ampio spazio anche all’uso della terapia cortisonica, usata con efficacia nei pazienti più gravi.

Partendo da questo assunto, i medici sostengono che sia «ragionevole l’uso di analoga terapia anche a domicilio», categorizzando però i pazienti a cui potrebbe essere riservata.

Ovvero: coloro che mostrano una saturazione d’ossigeno inferiore al 94 per cento (da qui l’importanza di munirsi di un saturimetro in casa), hanno la febbre da 5-7 giorni o una polmonite diagnosticata dal medico dopo la visita o con un’ecografia.

Quanto al dosaggio, l’indicazione è quella di assumere 6 milligrammi al giorno di desametasone (per via orale o endovena), per un massimo di dieci giorni.

L’Agenzia Italiana del Farmaco ricorda però come questa indicazione potrebbe non essere valida se i pazienti infetti soffrono anche di coliteulcerosa, ascessidiverticoliteulcera pepticainsufficienza renaleosteoporosiglaucoma, miastenia grave ipertensione.

In questi casi l’uso del cortisone non è da escludere a priori, ma da valutare caso per caso.

IN QUALI CASI OCCORRE L’EPARINA

Sempre partendo da quanto osservato nei pazienti ospedalizzati, i camici bianchi hanno approfondito anche la possibilità di prescrivere l’eparina a basso peso molecolare (enoxaparina) a chi convive con il Covid-19 tra le mura domestiche.

L’obbiettivo, in questo caso, è prevenire la comparsa di fenomeni di ipercoagulabilità e trombosi, possibili complicanze di Covid-19.

Da qui l’indicazione rivolta agli infetti che presentino una o più di queste condizioni: più di 65 anni, essere obesi (indice di massa corporea superiore a 30), essere dei malati oncologici in trattamento (la stessa indicazione riguarda chi indossa ancora un catetere venoso centrale), avere già un precedente di trombosi venosa o tromboembolia polmonare alle spalle, essere da poco reduci da un intervento chirurgico, da un lungo periodo di immobilizzazione o essere incinte, fare uso di contraccettivi orali o della terapia ormonale sostitutiva, soffrire di una trombofilia congenita.

Per quanto tempo assumere la terapia antitrombotica?

Secondo gli esperti, sebbene le prove a riguardo siano deboli, «fino alla completa scomparsa dei sintomi clinici e alla piena ripresa funzionale del paziente».

QUANDO RICORRERE ALL’OSSIGENO?

Il ricorso all’ossigenoterapia nei pazienti curati a domicilio è indicato – sempre dopo consulto medico – a fronte di una saturazione inferiore a 94 o nel caso in cui le condizioni del paziente ne suggeriscano la somministrazione a priori.

In questi casi, però, è opportuno che il suo stato di salute venga monitorato almeno due volte al giorno (anche telefonicamente).

Nel rammentare quanto sia raccomandato vaccinarsi contro l’influenza e lo pneumococco, i medici lombardi ricordano comunque che «al momento, nessun trattamento ha dimostrato un chiaro beneficio in pazienti la cui severità imponga l’ospedalizzazione».

Covid-19, in sintesi, può essere gestito a casa fino a un certo punto (ma non con il fai-da-te). Ma se la progressione della malattia non si arresta, l’unica risposta può essere trovata all’interno di un ospedale.

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Pos in chiesa : le offerte si potranno fare con bancomat e carta di credito

pos chiesa offerte carta di credito bancomat
pos chiesa offerte carta di credito bancomat

“Così rispettiamo anche le norme anti-Covid”

I tempi cambiano. Le offerte in chiesa potranno essere fatte anche con bancomat o carta di credito. Da oggi si può a Cicognara, paese in provincia di Cremona, dove la Diocesi ha installato un bussolotto, una sorta di pos, per le offerte in cui si può scegliere se fare una donazione alla comunità, alle opere di carità o ‘ai nostri preti’, ovvero alla parrocchia, alla caritas o all’Istituto diocesano per il sostentamento del clero. Per ora è una sperimentazione ma potrebbe presto allargarsi, tenuto conto che le norme anti Covid suggeriscono di evitare contatti e maneggiare denaro il meno possibile.

 

ECCO LE NOVITA’ SPIEGATE DALLA DIOCESI

Proprio in questa giornata in diocesi si “inaugura” un dispositivo digitale installato in modo sperimentale nella chiesa di Cicognara, la parrocchia dove don Primo Mazzolari “imparò” a fare il parroco. Si tratta di un bussolotto elettronico che consente di ricevere offerte attraverso bancomat e carte di credito. Il frutto di un progetto diocesano in sinergia con un’azienda italiana leader dei pagamenti elettronici. Ogni fedele può scegliere la destinazione della sua offerta: per la parrocchia, la Caritas diocesana o l’Istituto diocesano per il sostentamento del clero. Sarà naturalmente garantito l’anonimato di ogni donatore, che comunque potrà dedurre le spese presentando nella dichiarazione dei redditi l’estratto conto come giustificativo.

Di seguito il video di presentazione realizzato da don Andrea Spreafico, incaricato diocesano per il Sostegno economico della Chiesa:

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Le Regioni seguano l’Alto Adige, con lo screening di massa evitati 95 mila nuovi casi

tamponi fai da te covid
tamponi fai da te covid

 

Coronavirus: screening di massa in Alto Adige, testato il 70% della popolazione Oggi l’ultimo dei tre giorni di monitoraggio organizzati dalla Provincia Autonoma di Bolzano. Si conferma il dato del tasso di positività all’1%  

Non cala l’afflusso allo screening di massa in Alto Adige nelle 600 linee di test allestite.

“Se l’andamento dovesse continuare così, questa sera supereremo il nostro obiettivo di 350.000 test”, che corrisponde al 70% della popolazione altoatesina. Lo riferisce il direttore generale dell’Azienda sanitaria Florian Zerzer.

Solo l’1 per cento degli altoatesini è positivo ai test per il coronavirus. Scende ulteriormente la percentuale dei contagiati rilevati dallo screening di massa in corso da venerdì in Alto Adige. Ieri sera era la percentuale era 1,3.

Straordinaria la risposta dei cittadini. Alle ore 10 di domenica si sono già sottoposti al tampone rapido 269.901 cittadini, pari al 48,8% dei residenti. Di questi 2.626 sono risultati contagiati.

A Bolzano (108.606 residenti) si sono sottoposte volontariamente al test 49.431 persone e 498 sono risultate positive (anche qui si tratta dell’1%). A Merano (41.605) su 18.413 testati, 305 sono risultati positivi (1,7%).

“In alcuni Comuni abbiamo già dovuto inviare dei rifornimenti, perché le scorte di tamponi rapidi erano esauriti”, aggiunge. Su 269.901 test effettuati finora in Alto Adige sono risultati positivi 2.626, l’1%.

Questi i risultati aggiornati alle 10 di oggi dello screening di massa per il Covid-19 che è iniziato venerdì nella Provincia Autonoma di Bolzano e che si concluderà stasera. Soddisfatto il governatore Arno Kompatscher: “I cittadini hanno assunto un ruolo attivo nella lotta anticovid. Quanto all’apertura della stagione sciistica, è prematuro parlarne, tutto dipenderà dall’andamento epidemiologico, ma anche dalla situazione nelle altre regioni: senza turisti non ci può essere turismo”, commenta. L’emergenza Sono sette i decessi Covid nelle ultime 24 ore in Alto Adige.

I laboratori dell’Azienda sanitaria hanno effettuato 2.889 tamponi e registrati 535 nuovi casi positivi. 323 persone sono ricoverate nei normali reparti ospedalieri, altre 38 in terapia intensiva. Kompatscher: senza screening rischiavamo 95.000 casi “Con lo screening di massa sono stati individuati oltre 3.000 asintomatici che ora si trovano in quarantena, altrimenti sarebbero rimasti nascosti.

Se non li avessimo individuati, avendo in Alto Adige un Rt di 1,5, avremmo rischiato 95.000 contagi nel giro di poco”. Lo ha detto il governatore altoatesino Arno Kompatscher in conferenza stampa.

Il presidente della Provincia autonoma ha invitato i cittadini a “non abbassare la guardia, altrimenti sarebbe come mollare al 89mo minuto una partita, essendo in vantaggio”. –

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FACEBOOK Dating: arriva anche in Italia il “Tinder” dell’app di Facebook

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Facebook Dating nasce con tutte le promesse e le proposte per essere un’idea rivoluzionaria nel campo del dating online perchè asseconda gusti e modalità di incontro che fin’ora erano rimasti un po’ nell’anonimato. Per attivarlo basta un profilo personale sull’app Facebook, non serve scaricare altre applicazioni distinte. Ecco come funziona.

 Facebook Dating non è un’app ma una sua funzione che permette di fare match e incontrare l’anima gemella attraverso il social network più diffuso attualmente.

Cos’è Facebook Dating

Facebook Dating è una funzionalità di Facebook che esordisce in Europa e in Italia il 22 ottobre 2020: sarà accessibile man mano a tutti gli utenti Facebook ovviamente con i dovuti tempi tecnici di rilascio e aggiornamento. Riservata ai maggiori di diciotti anni, ottiene informazioni dalla pagina madre, ma non viceversa.

Accedere a Facebook Dating non significa uscire da Facebook, e non serve naturalmente creare un nuovo profilo ad hoc per poter farne uso. Non preoccupatevi: potrete mantenere il vostro attuale profilo e nessuno fra i vostri contatti saprà se avete abilitato o meno la funzione di dating.

Nelle prime schermate Dating si presenta con tutte le informazioni utili a capire come il proprio profilo si differenzia da quello visibile comunemente su Facebook. Non appena si accede, vengono infatti messe in luce le norme e condizioni d’utilizzo e ci viene chiesto di flaggare le concessioni riguardo l’utilizzo dei dati, la condivisione della posizione, il regolamento della privacy.

Come funziona Facebook Dating

Quello che rende Dating diverso dalle app d’incontri già sul mercato non è tanto la modalità con cui i profili appaiono (è il normale swipe left-right), ma è la ricerca approfondita con cui si viene scelto il target di persone che vorremmo coinvolgere.

Le altre persone che usano Dating verranno raccolte da pagine Facebook, gruppi, community di pagine e profili che, per luoghi visitati e interessi comuni, si avvicinano alla nostra esperienza sul social.

Si tratta di contatti interni alla rete, ma non interni al nostro giro di amici. Riguardo alla privacy, viene spiegato accuratamente che gli utenti non possono vedere i rispettivi profili Facebook né scriversi su Messenger: tutto, dichiarano le norme, è pensato per rimanere custodito all’interno della funzione Dating.

Oltre a questo Dating permette, esattamente come Facebook, di scegliere e personalizzare il nostro profilo con interessi e curiosità. Suggerisce le mosse vincenti per costruire un profilo in linea con la nostra ricerca e permette di trovare persone con cui condividiamo preferenze

Questa nuova funzione di Facebook può in realtà diventare una sorta di ‘scrigno dei segreti‘ in cui raccogliere contatti presi da altri social – per esempio i follower Instagram – da inserire in una cartella ‘Crushes‘. Se due contatti si inseriscono nella cartella a vicenda Dating li mette subito in comunicazione. 

È poi possibile fare un check di gruppi/pagine/eventi per controllare i match. Sostanzialmente: più attivo sarà il profilo Facebook tanto più grande e fruttuosa l’attività su Dating.

Differenze fra Facebook Dating e Tinder

La differenza è principalmente filosofica: su Tinder, nella maggior parte dei casi, il meccanismo cardine rimane l’incontro occasionale. Alle volte si passa da Tinder solo per fare ‘swipe’ e farsi qualche risata con un’amica leggendo le descrizioni dei profili. Facebook Dating si prende molto più sul serio, vive del background cosmopolita di Facebook e offre un panorama più ampio di possibilità. L’amore duraturo e la ricerca dell’incontro perfetto sono le promesse della nuova proposta di Zuckerberg.

Facebook Dating è molto più mirato rispetto a Tinder: non è possibile mettere un cuoricino a chi non ha elementi in comune con noi, con i nostri gusti, con la geolocalizzazione o semplicemente con chi non soddisfa i requisiti da noi inizialmente richiesti. Mentre Tinder è un calderone di leggerezza ed erotismo, Facebook Dating si dota di un’aria carismatica e solo moderatamente osé.

Facebook Dating come attivare il profilo

Se tu a decidere se attivare Facebook Dating o se continuare ad utilizzare il “classico” Facebook. Clicca qui per attivare Dating: se ti appare il messaggio “Facebook Dating is Unavailable” attendi qualche ora. L’attivazione del profilo richiede l’utilizzo dell’app di Facebook (quella tradizionale): se la utilizzi già, non dovrai riscaricarla ma al massimo aggiornarla alla sua ultima versione.

Per poter utilizzare Facebook Dating devi essere maggiorenne. Tutte le attività che farai nella sezione Dating NON verranno MAI pubblicate sul tuo profilo Facebook: benché i due servizi co-abitino, sono due realtà totalmente distinte. L’unica cosa che li “collega” è la possibilità di utilizzare informazioni e foto che hai già caricato sulla piattaforma, così da non doverlo fare una seconda volta.

C’è però una funzione (ti spiegheremo le principali nel paragrafo sotto dedicato) che mette in comunicazione il tuo profilo su Dating con il tuo profilo standard di Facebook e – se lo hai collegato – anche di Instagram. La funzione in questione è molto curiosa ed interessante, a partire dal nome: Passioni Segrete. Altro non è che una lista di 9 persone tra i tuoi contatti, che “preferisci”, se anche loro ti hanno messo in lista, ci sarà il match. Diversamente mai nessuno saprà di essere stato inserito nella lista Passioni Segrete.

Se si crea il match sarà possibile avviare una conversazione o una videochiamata, ma non sarà possibile inviare foto, video, link, pagamenti. Le videochiamate possono essere rifiutate o ignorante, esattamente come avverrebbe con una normale videocall. E’ possibile segnalare e/o bloccare i profili.

In generale Facebook Dating ti permette di venire a contatto con tutte le persone iscritte al servizio: se qualcuna di loro stuzzica il tuo interesse, non dovrai far altro che fare tap su “Mi piace” per farglielo sapere. Presenti anche Eventi e Gruppi, così come già accade su Facebook: anche queste due realtà sono ulteriori occasioni per entrare in contatto con persone con i tuoi stessi interessi.

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NATALE 2020: Diciotto alberi di Natale nelle piazze di Milano

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NATALE 2020 -Diciotto alberi, diciotto luoghi della città pronti a illuminarsi, per un Natale all’insegna di speranza, sostenibilità e solidarietà.

Il Comune ha selezionato i progetti per “Il Natale degli Alberi”, l’iniziativa offerta dalla Fondazione Bracco che ha deciso di donare alla città un’idea creativa sviluppata da Marco Balich e dalla sua società Bws.

Da piazza Duomo, al quartiere Greco, da piazza XXV Aprile a CityLife, l’atmosfera del Natale vuole portare a Milano un po’ di serenità in un anno così difficile per la città e per l’intero pianeta.

Gli alberi di questo “Natale degli alberi” sono segno della creatività ma portano in dono alla città anche diverse iniziative di solidarietà e di sostenibilità dei diversi partner.

Il grande albero di piazza Duomo racchiuderà in sè le energie della città rappresentando le sue mille anime. Una struttura portante accoglierà una serie di alberi veri che, dopo le festività, verranno donati per essere piantati in diversi luoghi di Milano.

L’albero con l’arrivare della sera si accenderà donando alla piazza uno show di luci, un abbraccio verde e colorato che diventerà il simbolo del Natale di questo anno particolare, con un invito a sostenere Banco Alimentare. Nella Galleria del Corso comparirà invece un albero realizzato con carta ecologica trattata al quarzo, in piazza San Simpliciano è stato scelto come materiale legno da recupero e denim riciclato.

In Piazza XXIV Maggio l’albero della musica, con un tributo alla sua storia e suoni nella notte.

In Piazzale Cadorna è stato lasciato spazio ai lavoratori dello spettacolo che hanno organizzato la protesta “bauli in piazza“. Il progetto prevede l’installazione di un albero di circa 6 metri realizzato con una struttura portante in traliccio modulare scenografato con bauli tecnici e luci a led.

All’interno di alcuni di questi verranno riportate frasi inerenti il lavoro dello spettacolo e degli eventi.

L’installazione ha lo scopo di tenere viva l’attenzione verso i lavoratori di questo settore ma anche di tutti gli altri in difficoltà.

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NATALE 2020 Milano : ecco dove saranno i 18 alberi allestiti per le festività natalizie

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Da piazza Duomo a Greco, arrivano gli alberi delle feste. 

Diciotto alberi, diciotto luoghi della città pronti a illuminarsi, per un Natale all’insegna di speranza, sostenibilità e solidarietà. L’Amministrazione comunale ha selezionato i progetti per “Il Natale degli Alberi”, l’iniziativa offerta da Fondazione Bracco che ha deciso di donare alla città un’idea creativa sviluppata da Marco Balich e dalla sua società BWS. Da piazza Duomo, al quartiere Greco, da piazza XXV Aprile a CityLife, l’atmosfera del Natale vuole portare a Milano un po’ di serenità in un anno così difficile per la città e per l’intero pianeta. Gli alberi di questo “Natale degli alberi” sono segno della creatività ma portano in dono alla città anche diverse iniziative di solidarietà e di sostenibilità dei diversi partner.

“A nome di tutta l’Amministrazione comunale – dichiara Roberta Guaineri, assessora al Turismo e alla Qualità della vita – ringrazio di cuore la Fondazione Bracco, Marco Balich e tutti gli sponsor che, con puro spirito ambrosiano, hanno deciso di investire nella realizzazione di questi alberi natalizi che con le loro luci e i loro effetti riscalderanno le strade e le piazze della nostra città nelle prossime settimane. Assumendo, in questo anno così difficile, un significato ancor più profondo di unità e solidarietà”.

“Sono molto felice che tante imprese abbiano risposto all’appello, dimostrando di avere a cuore il destino di Milano – afferma Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco -. Certo, il dramma che stiamo vivendo lascerà il segno in ognuno di noi, ma è il momento di reagire e soprattutto di ridare fiducia e serenità alle persone. Il Natale degli alberi è un progetto di bellezza e di rinascita con una forte valenza sociale che renderà meno buio il Natale 2020 delle famiglie milanesi”.

1. Piazza Duomo, Coca Cola

Il grande albero di piazza Duomo sponsorizzato da Coca Cola Italia racchiuderà in sè le energie della città rappresentando le sue mille anime. Una struttura portante accoglierà una serie di alberi veri che, dopo le festività, verranno donati per essere piantati in diversi luoghi di Milano. L’albero con l’arrivare della sera si accenderà donando alla piazza uno show di luci, un abbraccio verde e colorato che diventerà il simbolo del Natale di questo anno particolare, con un invito a sostenere Banco Alimentare.

NATALE 2020: l’albero in Piazza Duomo sarà targato COCA COLA

2. Piazza XXV Aprile Accenture

L’albero del Cambiamento

Disegnato e realizzato per Accenture Italia da Giorgio Palù, architetto lombardo già premiato dal Compasso d’Oro, “L’Albero del Cambiamento” è un’installazione mai uguale a se stessa, che cambia insieme alla città. Al suo interno alloggia uno schermo trasparente, le cui proiezioni cambiano dal giorno alla notte; un nuovo modo di entrare in contatto con la natura, un messaggio di sostenibilità. Una volta terminata l’iniziativa, l’opera verrà smontata e i materiali utilizzati per nuovi scopi.

3. Piazza Vigili del Fuoco, Gruppo Bracco

L’albero della Conoscenza

L’albero di Natale proposto da Bracco è una foresta del sapere. Tre citazioni di foresta saranno distribuite nella piazza e integrate con il verde residente, ognuna delle quali legate a una specifica azione del sapere: IMMAGINARE (arte e cultura), CONOSCERE (scienza), VIVERE (socialità). Gli alberi saranno addobbati in modo elegante e, riportando la tradizione natalizia, con le classiche luci che porteranno il calore del Natale alla comunità. Alla loro base, il sapere, espresso attraverso dei totem video e delle stele QR code, e legati da una grande infografica che collegherà tutti i contenuti in un’unica rappresentazione. Ognuna delle tre foreste genererà un quadro infografico illustrato interattivo, che verrà donato alle scuole.

4. Piazza della Scala, Engie

L’Albero del Vento

Il progetto vuole portare al pubblico l’impegno di Engie nello studio, ricerca ed erogazione di energie rinnovabili, rappresentante dal vento. L’albero di Natale è infatti immaginato con uno sviluppo architettonico ispirato alla forma della turbina eolica e sarà in costante movimento. Il basamento della pianta diventerà un diffusore sonoro che diffonderà la “voce di Eolo” attraverso le note di grandi compositori e racconterà la storia e la filosofia di Engie. L’albero sarà realizzato interamente con travi lamellari aventi un certificato di sostenibilità legato alla filiera forestale.

5. Piazza Gramsci, Nickelodeon(Viacom International Media network Italia)

L’Albero del Gioco

Un albero pensato per ricreare un’area playground dedicata ai più giovani e alle loro famiglie. L’albero di Nickelodeon sarà un’installazione altamente scenografica che vedrà alcuni personaggi intenti ad addobbare l’albero. Visibile da lontano, riprenderà la classica forma dell’abete, con sfere luminose. Una struttura tubolare esterna ricreerà il volume dove i personaggi del canale televisivo, arrampicati, interagiscono con l’albero, mentre il tronco interno, sarà personalizzato con i disegni tematizzati a tema Nickelodeon. La struttura, dopo il Natale, potrà essere donata ad un ente o una scuola e diventerà una vera e propria postazione gioco.

6. Corso Garibaldi, Paramount (Viacom International Media network Italia)

L’albero delle stelle

L’albero di PARAMOUNT NETWORK porta con sé la magia del mondo del cinema e delle sue stelle. Un’installazione artistica realizzata in metallo riciclabile sintetizza la forma dell’albero, che sarà illuminato da alcune stelle, incise sulla superficie della struttura per una notte magica.

7. Piazza XXIV MAGGIO, MTV (Viacom International Media network Italia)

L’albero della Musica

Un tributo alla musica e al suo mondo. L’albero MTV è un albero hi-tech, fatto di luce realizzato con elementi legati al mondo del live musicale. La struttura realizzata in maglia metallica accoglierà dei “cubi” luminosi ispirati alle grafiche che hanno fatto la storia di MTV negli anni. Le varie texture doneranno all’albero luce e colore e si accenderanno durante la notte, illuminate a ritmo di musica. Le light box immaginate come lampade cubiche diventeranno pezzi unici e di design destinati ad essere messi all’asta. Il ricavato potrà esser devoluto ad un’associazione benefica locale e al fondo dei lavoratori per lo spettacolo.

8. Piazza Greco, Greco Immobili

Un Natale particolare ma ancora più speciale

Un albero alto sei metri e largo due, pensato per i bambini e le loro famiglie. Immobiliare Greco ha voluto regalare “un segnale di speranza per chi ha dovuto abbassare la vetrina ed è disperato, per chi è chiuso in casa e non ce la fa più, per i bimbi che stanno vivendo una situazione surreale e per molti anziani che rischiano di piegarsi alla solitudine”.

9. Piazza San Carlo, Stone Island

L’albero di domani

L’albero di Stone Island è un invito alla ricerca e si configura come la sintesi dell’incontro tra ricerca e tecnologia. Il classico abete natalizio diventa un albero di luce, realizzato in fibra ottica, che parte da una radice realizzata da tessuto bianco intrecciato a cui dà colore il suo riflesso, mentre una serie di specchi collocati attorno all’installazione daranno l’impressione di una moltiplicazione di luci e alberi, una sensazione di bosco urbano.

10. Via Luca Beltrami, Golden Goose

Un’istallazione “collettiva”, formata da più canestri che saranno poi donati ai vari playground di Milano, realizzati con la collaborazione di alcuni street artist. Per Golden Goose “l’albero non è solo un’attività di comunicazione natalizia ma rappresenta un atto di amore verso la città meneghina per accompagnarla nella sua graduale ripartenza attraverso un messaggio positivo di vicinanza, amore e di speranza in linea con i principi fondamentali della Famiglia Golden Goose”.

11. Piazza San Fedele, Cimento (Sai Industry)

Whispering Trees

Un progetto composto da una coppia di piante che sfrutta un fenomeno fisico noto come specchio acustico per far comunicare due persone distanti tra loro. I due alberi, astratti e tetraedri in multistrato rivestiti in Cimento, ospitano infatti una nicchia di forma parabolica e una seduta. La voce, rimbalzando sulla parete interna concava, viene riflessa e rimbalza sull’analoga parabola posta all’interno dell’altro albero, giungendo alle orecchie di chi vi si trova nei pressi.

12. Largo La Foppa, Saipem

Un albero tecnologico volto al futuro per lasciarsi alle spalle un passato e un presente pieno di incertezze. I rami tecnologici dell’albero infatti, riporteranno frasi di speranza e “vestiranno” l’albero di emozioni, pensieri e sensazioni incentrate sul futuro.

13. Galleria del Corso, Qwarzo

L’albero è prodotto con carta ecologica trattata al quarzo, stabilizzata ed impermeabilizzata, partendo da un’unica paletta di 3 cm di spessore e di circa 366 metri di lunghezza, avvolta in una sola spirale elicoidale che sale da una base di 2.50 m fino all’altezza di 4 metri. Delle spruzzature circolari in rame liquido ne enfatizzano la vocazione natalizia, senza intaccarne la sostenibilità. Nel basamento a terra delle luci led creano un’illuminazione dall’interno, rendendo l’albero visibile nottetempo attraverso gli spazi vuoti della spirale. L’albero ha una forte vocazione ecologica e con i suoi 366 metri di carta potrebbe risultare come l’albero di natale più alto/lungo al mondo.

14. Piazza San Simpliciano, Levi Strauss

“Condividendo l’obiettivo del progetto dedicato al simbolo del Natale per una voglia di rinascita che parte dalla città di Milano”, Levi’s realizzerà un’installazione che vedrà come elementi principali il legno da recupero e il denim riciclato.

15. Piazza Tre Torri, CityLife

EDEN di Annalaura di Luggo

Il progetto prevede due installazioni concettualmente collegate: Triunphus è un portale luminoso (fatto di scarti di alluminio riciclato compressi) che conduce all’albero; Pyramid, composto da una cascata di filamenti scintillanti in alluminio riciclato realizzato con l’ausilio di ragazzini dei Quartieri Spagnoli di Napoli, giovani provenienti da zone problematiche stimolati a diventare artisti scoprendo la meraviglia della creazione e le potenzialità dei materiali di scarto. Nei negozi del Citylife verranno inoltre venduti foglietti colorati e penne: il ricavato contribuirà ad un progetto benefico di sostegno ai senzatetto di Milano.

16. Piazza San Marco, Londonart

The Wallaper Tree

Il progetto prevede l’inserimento al centro dell’aiuola di un abete di 4 metri, illuminato con circa 1200 microluci a led e decorato con cerchi di diametri diversi rivestiti di scarti di carta da parati resinata. Alla fine dell’evento le decorazioni saranno interamente riciclate.

17. Piazza Cadorna, Bauli in piazza

Il progetto prevede l’installazione di un albero di circa 6 metri realizzato con una struttura portante in traliccio modulare scenografato con bauli tecnici e luci a led. All’interno di alcuni di questi verranno riportate frasi inerenti il lavoro dello spettacolo e degli eventi. L’installazione ha lo scopo di tenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica verso i lavoratori di questo settore ma anche di tutti gli altri in difficoltà. Durante il periodo di permanenza dell’installazione potranno essere programmati interventi di lavoratori dello spettacolo.

18. Piazza Sempione, A2A

Il Natale proposto da A2A arriverà in città con una danza di luce; sciami luminosi andranno a disegnare sull’architettura circostante generando una coreografia naturale. Al centro della piazza sarà infatti collocata un’installazione di canniccio con all’interno led luminosi sospesi e in movimento, visibile sia di giorno che di notte da ogni angolazione. Un’installazione visibile sia di giorno che di notte e da ogni punto.

 

 

Per pochi giorni la più grande svendita moda a Milano

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REGIONE: A Natale possibile deroghe sugli spostamenti, l’ipotesi di due DPCM

stazione centrale milano coronavirus
stazione centrale milano coronavirus

Diversi ministri, a partire da quello della Salute Roberto Speranza, e gli esperti, ripetono da giorni che per il momento quello sul Natale è un dibattito “surreale”fino al 3 dicembre, ovvero la data del nuovo provvedimento del governo.

Ma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte qualche giorno fa, fermo restando il ruolo centrale e decisivo che rivestirà l’andamento dei dati, ha fatto capire quale sarà la linea del governo: “Dobbiamo prepararci ad un Natale più sobrio; veglioni, festeggiamenti, baci e abbracci non saranno possibili”.

Questo non significa però chiusura totale, che equivarrebbe a dare il colpo finale al turismo e a migliaia di attività commerciali che nel periodo natalizio incassano più del 30% del fatturato annuo. “Pensiamo che sarà possibile scambiarci i doni – ha detto infatti Conte – e permettere all’economia” di crescere.

LE IPOTESI

La scuola

Non ci sarà alcun cambiamento rispetto al decreto ora in vigore: per i licei rimane la didattica a distanza almeno fino al 7 gennaio. Chiuse anche le università.

Licei chiusi almeno fino a gennaio, ristoranti aperti la sera ma non durante le festività, orario prolungato per i negozi, deroghe minime per lo spostamento tra le Regioni, “zone rosse” nelle province dove il contagio da Covid 19 è alto: in vista del 3 dicembre il governo discute i contenuti del nuovo Dpcm che fisserà le regole fino alla fine dell’anno.

Gli spostamenti

La formula con la quale saranno decise le misure non è ancora stata stabilita, fermo restando che non dovrebbe essere abbandonato il sistema dell’Italia divisa in fasce. L’ipotesi più attuale è che ci sia un Dpcm per il periodo dal 3 dicembre fino a ridosso di Natale e uno per le festività vere e proprie.

Per quanto riguarda gli spostamenti, al momento interdetti nelle zone rosse e limitati in quelle arancioni, l’apertura arriva dal sottosegretario Zampa. “Mancano 40 giorni a Natale e in questo momento i dati epidemiologici ci dicono che non ci si può spostare tra Regioni, ma ci aspettiamo che i numeri migliorino e che quindi siano possibili delle deroghe”.

Un’eventuale deroga agli spostamenti tra Regioni a Natale interessa oltre 10 milioni di italiani che nel 2019 hanno viaggiato nel periodo delle feste per raggiungere parenti, amici o per andare in vacanza. E’ quanto emerge da un’analisi Coldiretti/Ixè, in riferimento alle possibili misure per contenere il contagio di coronavirus.

Lo shopping

Stando a quanto emerso, circa gli orientamenti del governo, sarà consentito lo shopping per gli acquisti di Natale, con i negozi che potranno rimanere aperti in una fascia oraria più ampia per evitare assembramenti.

I negozi

Dal 4 dicembre l’orario dei negozi potrebbe essere prolungato fino alle 22 per garantire una minor affluenza ed evitare file agli ingressi.

Ci sarà anche l’apertura dei centri commerciali nei fine settimana e nei giorni festivi e saranno contingentati gli ingressi non solo nei negozi ma anche in strade e piazze, soprattutto in alcune grandi città e nel weekend.

Bar, ristoranti e cenoni

Apertura serale anche per ristoranti e pub mentre per il Cenone in casa ci saranno raccomandazioni e non divieti, che sono inapplicabili: plausibile che non si possa essere più di sei a tavola, quindi al massimo solo conviventi e parenti stretti.

Nelle zone gialle potrebbe essere concessa la riapertura di bar e ristoranti anche la sera, ma sempre con massimo 4 persone al tavolo. Al momento sembra invece molto difficile che questa deroga possa valere nel periodo delle festività. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha già detto di essere contrario e questo porta ad escludere l’ipotesi che si consenta di tenerli aperti a pranzo nelle zone arancioni.

“Questo Natale – conferma il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa – dobbiamo sforzarci di essere il meno numerosi possibile” perchè “più si allarga la cerchia di persone che non si frequenta abitualmente e maggiore è il rischio”. Dunque “immagino si possa dire 5-6 persone al massimo, ma è ovvio che non sarà possibile controllarlo”.

Il coprifuoco

Per quanto riguarda infine il coprifuoco, fissato attualmente alle 22.00 in tutta Italia, potrebbe essere spostato alle 23 o a mezzanotte, ma per la sera del 24 e per quella dei 31 c’è anche l’ipotesi che possa arrivare fino all’una di notte.

Nessuna deroga sarà invece concessa per eventi in piazza o in altri luoghi d’aggregazione, né per le feste private. Soprattutto per Capodanno. “Non saranno permessi ritrovi di piazza e feste – conferma Zampa – saranno adeguatamente normati anche quei giorni perché a differenza di questa estate, non ci saranno deroghe. Non possiamo immaginare una terza ondata”.

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SFERA EBBASTA : inaugurata la Piazza che porterà il suo nome a Cinisello Balsamo

sfera ebbasta piazza cinisello balsamo
sfera ebbasta piazza cinisello balsamo

 

Per celebrare l’uscita del nuovo album di Sfera Ebbasta, dal titolo “Famoso”, il Comune di Cinisello Balsamo ha intitolato una piazza al cantante. Il trapper e il sindaco Giacomo Ghilardi hanno svelato lo scorso giovedì una targa intitolata a Gionata Boschetti, su cui è presente anche la firma rossa di Sfera. “Come tutti saprete, – ha detto il sindaco – la nostra città ha visto crescere uno tra i più importanti artisti italiani e internazionali. Gionata Boschetti, in arte Sfera Ebbasta, nonostante la sua giovane età, ha raggiunto una serie di traguardi estremamente importanti nel corso della sua carriera e ottenuto milioni di ascolti sulla piattaforma di streaming musicale Spotify. Traguardi importanti che, uniti ad un impegno civico e sociale verso i giovani e la nostra città, non potevamo non riconoscere e premiare, proprio noi di Cinisello Balsamo. Ciny, così da lui chiamata, oggi vuole conferire un simbolo di riconoscimento a questo artista, al nostro caro Gionata, Sfera Ebbasta”. La targa, nello spiazzo accanto a Villa Ghirlanda, rimarrà per i prossimi tre mesi, nell’ambito di un’iniziativa che il Comune ha appoggiato nella speranza di incoraggiare altri giovani artisti.

sfera ebbasta piazza cinisello balsamo

Un’iniziativa che non è stata presa bene dai parenti delle vittime della strage di Corinaldo: la sera tra il 7 e l’8 dicembre 2018 cinque minorenni e una mamma persero la vita nella tragedia della Lanterna Azzura. Quella sera il trapper era atteso per un dj set. Doveva essere una serata all’insegna del divertimento, doveva essere la festa degli istituti scolastici, ma per tanti era anche l’occasione per vedere dal vivo il loro idolo: Sfera Ebbasta. Il trapper a Corinaldo non è mai arrivato, era atteso per un dj set, ma la discoteca si è trasformata in un inferno quando lui era ancora in autostrada per raggiungerla.

Ovviamente tanti non hanno mai attribuito le colpe al rapper, che a parer di molti non poteva centrare con la disgrazia di quella sera .

Dopo tutte queste polemiche il primo cittadino della città in provincia di Milano ha deciso di chiarire la situazione .

Ecco il pensiero di Giacomo Ghilardi il Sindaco di Cinisello Balsamo

Buonasera a tutti,
Ormai mi conoscete, sono abituato a metterci la faccia fino in fondo. È proprio in un momento di pausa dal lavoro, provo a mettere un po’ di ordine e a condividere con voi un pensiero sulla campagna di marketing legata al rapper Sfera Ebbasta, che in questi giorni ha fatto parlare tanto, non solo in città ma nel Mondo.
Proprio perché c’è stata un grande eco dal punto di vista mediatico e di marketing territoriale, possiamo dire, piaccia o no, che l’obiettivo di questa campagna è stato raggiunto.
Ci sono sempre molti modi di comunicare la propria opinione. Se alcuni hanno espresso il loro parere in maniera civile, altri sono scaduti nelle offese e nella maleducazione.
Addirittura alcuni giornali, per fortuna pochissimi, con l’unico intento di fare lo scoop, hanno scritto notizie totalmente inesatte.
L’allestimento è temporaneo, come ampiamente detto in ogni nostro comunicato e come anche motivato dalla legge che vieta la dedica ad una via o una piazza ad una persona non deceduta da almeno 10 anni.
Abbiamo in questi anni dedicato parchi gioco e luoghi della città a Don Gnocchi, Maria Cristina Cella, Falcone e Borsellino, il Carabiniere Giacomo Sessa, lo faremo con Carlo Alberto Dalla Chiesa. È su questa linea che è mia ferma intenzione proseguire.
Pertanto, tra qualche settimana, così come è stata collocata, la targa verrà riposta nel cassetto, per la contentezza di una parte e per il dispiacere di molti, anche commercianti, che mi hanno addirittura chiesto di lasciarla. Questo fa capire quante persone siano state richiamate a visitare il luogo.
Con questa installazione, Sfera ha deciso di omaggiare la sua città di origine. L’intervento si motiva con il lancio del suo nuovo disco, e l’artista è voluto partire simbolicamente proprio da Cinisello Balsamo, dove tutto è cominciato. Un attimo dopo, l’immagine dell’artista cinisellese era in tutte le piazze famose nel mondo: New York (Times Square), a Berlino, a Londra, a Milano.
E’ innegabile che la nostra città abbia avuto un’opportunità importante di farsi conoscere nel mondo e così è stato.
Indipendentemente dai gusti musicali, si sta parlando del cantante più in voga del momento. E a testimoniarlo il fatto che in un giorno ha già conquistato il Disco d’oro e raggiunto il record della canzone italiana più ascoltata di sempre nelle prime 24 ore.
Non siamo di fronte a un encomio civico. Peraltro quest’anno, con orgoglio, la nostra prestigiosa onorificenza l’abbiamo attribuita a medici, infermieri e personale ospedaliero.
Si tratta di una mera iniziativa di marketing: di promozione del nuovo album per l’artista e di valorizzazione territoriale per Cinisello Balsamo, che abbiamo accolto con piacere quando ci è stata proposta, con l’intento di riconoscere l’affetto per la città d’origine di un personaggio che oggi è famoso nel mondo. Un cinisellese!
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NATALE 2020: l’albero in Piazza Duomo sarà targato COCA COLA

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Sarà Coca Cola lo sponsor dell’albero di Natale di piazza Duomo a Milano. Albero di Natale, come ormai tradizione, solidale: perchè l’invito ai milanesi è quello a sostenere con le donazioni il Banco Alimentare, che fornisce aiuto a chi, ancor più in questi mesi di pandemia, ha bisogno.

 “Quest’anno abbiamo imparato a stare vicini anche quando siamo distanti. – ha osservato Giuliana Mantovano, Direttore Marketing di Coca-Cola Italia – L’Albero di Natale in piazza Duomo vuole essere un simbolo per celebrare il cuore solidale della città e quanto oggi sia ancora più importante lo spirito di condivisione. Invitiamo tutti ad unirsi a noi nel sostenere Banco Alimentare per rendere questo Natale speciale anche per chi ha bisogno“.

Quest’anno Banco Alimentare – ha aggiunto il presidente del Banco Giovanni Bruno – è stato messo a dura prova dall’emergenza Covid-19 e dalle conseguenti misure di contenimento. Abbiamo moltiplicato gli sforzi per rispondere al bisogno delle persone in difficoltà, che sono cresciute in maniera esponenziale.

La rinnovata collaborazione con Coca-Cola è, quindi, ancora più preziosa

L’albero principale sarà una struttura tecnologica, circondata da piccoli alberi veri che verranno ripiantati al termine del periodo natalizio, creando un’eredità verde per il capoluogo lombardo. Le luci che illumineranno l’albero saranno visibili da diversi punti della città: questo il progetto del “Natale degli Alberi” nato da un’idea di Marco Balich e donato al Comune di Milano da Fondazione Bracco.

Coca Cola sosterrà Banco Alimentare anche in occasione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, in programma sabato 28 novembre, con un importante supporto – il truck Coca Cola – che aiuterà la logistica in un momento in cui le restrizioni imposte dall’emergenza Covid-19 costringono a dover rinunciare all’ausilio di molti volontari.

 

NATALE 2020 Milano : ecco dove saranno i 18 alberi allestiti per le festività natalizie

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