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Mercoledì verrà varato il nuovo dpcm, con restrizioni in arrivo in tutta Italia.

Non solo l’obbligo di mascherine all’aperto, che sembra ormai quasi scontato. Ma anche limitazioni sul numero di partecipanti alle feste private e la possibile stretta sugli orari di chiusura dei locali.

Verrà ristabilito per tutti il divieto di assembramento, a cui regioni come Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Abruzzo e Basilicata avevano consentito deroghe. I limiti resteranno quelli di 1000 persone all’aperto e 200 al chiuso e si applicheranno anche alle feste private e alle cerimonie – con multe per chi non li rispetta – oltre che agli stadi.

Gli ingressi nei negozi saranno sempre contingentati a seconda degli spazi, e i ristoranti dovranno rispettare il distanziamento e le discoteche resteranno chiuse. La quota di capienza dei trasporti pubblici rimarrà invariata all’80%

Gli incontri della serie A di calcio continueranno ad avere una capienza massima di 1000 persone, ma gli eventi sportivi minori rimarranno a porte chiuse.

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Il governo sta ancora valutando le misure da far rientrare nel dpcm, ma vuole aspettare il confronto con il Parlamento, che si terrà domani con l’informativa del ministro della Salute, Roberto Speranza. Tra le ipotesi allo studio ci sono quelle delle feste private con pochi partecipanti, i maggiori controlli nelle zone della movida e la possibile chiusura anticipata per bar e ristoranti.

Il dpcm dovrebbe arrivare già stasera in Consiglio dei ministri. Non la versione definitiva probabilmente: dopo l’intervento di Speranza in Parlamento si valuterà – magari insieme all’opposizione – cosa modificare. Lo stesso ministro dovrebbe, inoltre, annunciare ufficialmente la proroga dello stato d’emergenza fino al 31 gennaio. Probabile anche un confronto con le Regioni, alle quali verrà probabilmente impedito di emanare ordinanze meno restrittive rispetto a quelle governative. Si tornerebbe alla fase 1, quando i dpcm potevano essere limati dai presidenti di Regione solamente in senso restrittivo.

Cosa prevede il Nuovo dpcm: obbligo di mascherine all’aperto
Come confermato dal ministro Speranza, viene escluso l’allargamento del numero di spettatori che potranno entrare negli stadi: non saranno più di mille per il momento. Quasi certa l’estensione dell’obbligo di indossare le mascherine all’aperto, fondamentali soprattutto in alcuni contesti come le uscite delle scuole e fuori dai locali della movida. Rimane il divieto di assembramenti. L’obbligo di utilizzare le mascherine all’aperto è già in vigore in alcune Regioni come Lazio e Campania, dove il numero dei contagi è maggiore.

La stretta sulla movida e sulle feste private
Ancora da valutare l’ipotesi di una stretta sulla movida: l’ipotesi è quella di anticipare l’orario di chiusura dei locali (alle 23 o al più alla mezzanotte), con un aumento dei controlli. Prima di decidere, anche in questo caso, il governo sembra voler discutere con le Regioni dell’opportunità di emanare queste limitazioni orarie.

Altra stretta è quella sulle feste private, come matrimoni e battesimi: non potranno presenziare più di 200 persone, probabilmente.

Ribadita anche la chiusura delle discoteche e sale da ballo.


Coronavirus, Parigi: bar chiusi, ristoranti aperti ma con restrizioni

Il prefetto di polizia, Didier Lallement ha confermato che a Parigi, ormai zona di massima allerta, i bar saranno chiusi da martedì per 15 giorni, mentre i ristoranti resteranno aperti con un protocollo di restrizioni rafforzato e particolarmente stringente.

Sarà vietato il consumo di alcol nelle strade, i mercati resteranno aperti.

Palestre e piscine saranno chiuse ma resteranno aperte soltanto per i minorenni.

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