“Art from Inside”
Quante informazioni si celano dentro un’opera d’arte? Come è possibile ricostruire la genesi di capolavori realizzati centinaia di anni fa? In che modo scienza e tecnologia possono aiutarci a studiare l’arte e a prendercene cura? Lo racconta la mostra Art from Inside. Capolavori svelati tra arte e scienza, inaugurata il 9 ottobre a Palazzo Reale, un viaggio sotto la pelle di nove tesori d’arte restaurati di recente, ripercorrendo passo dopo passo le indagini diagnostiche condotte dagli esperti per portare alla luce la “vita segreta” di ogni opera, ovvero ripensamenti dell’artista, variazioni compositive, stratificazioni di materiali e figure, e perfino cambi di committenza. In programma fino al 6 gennaio 2026, la mostra invita i visitatori a immergersi nei processi creativi di maestri come Caravaggio, Piero della Francesca, Beato Angelico, Piero del Pollaiolo, Giovanni Antonio Boltraffio, Giovanna Garzoni, per finire con un prezioso violino settecentesco di Lorenzo Storioni, tra i più illustri liutai della scuola cremonese.
L’esposizione presenta otto capolavori dell’arte italiana tra Quattrocento e Seicento, analizzati con metodologie come raggi X, infrarossi, ultravioletti, imaging iperspettrale e spettroscopia. Tali tecnologie – derivate dalla diagnostica medica – permettono di rivelare elementi invisibili all’occhio umano: disegni preparatori, pentimenti, materiali e tecniche pittoriche, contribuendo alla conoscenza, conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico.
Un’esperienza immersiva e multidisciplinare che mostra come la scienza possa dischiudere la “vita segreta” delle opere d’arte, restituendole nella loro complessità materica e storica.































