Duomo bollente, terrazze affollate: l’estate estrema delle guide di Milano
Sotto il sole cocente che infuoca la città, le terrazze del Duomo risplendono di un bianco quasi accecante. I turisti, instancabili, si arrampicano fin lassù armati di cappellini, bottigliette d’acqua ormai tiepida e smartphone pronti a catturare ogni dettaglio. Per loro, l’esperienza è un’estasi visiva. Per chi li guida, invece, spesso si trasforma in un’odissea.
«Siamo tutti in burnout. Accompagnare un gruppo sulle terrazze è come salire su un Golgota barocco», racconta Valeria De Benedetti, 58 anni, guida turistica da oltre trent’anni, esperta in cinque lingue e instancabile voce narrante tra guglie e battisteri. Oggi, però, è stanca. Esausta.
«Già prima di iniziare sappiamo cosa ci aspetta: code infinite, caldo insopportabile, fiumi di selfie e l’insistenza dei turisti che vogliono a tutti i costi salire sul Duomo, anche nelle ore peggiori».