Mentre sono ancora in fase di erogazione gli 11 miliardi stanziati dal primo decreto Sostegni, la bozza del nuovo provvedimento stanzia ulteriori 14 miliardi per i titolari di partita IVA colpiti dalla crisi da Covid.
I nuovi contributi a fondo perduto previsti dalla bozza del decreto Sostegni bis vengono ad oggi disegnati con un meccanismo di erogazione in due rate.
La prima verrebbe riconosciuta a chi ha richiesto e ottenuto a prima tornata di aiuti del 2021. Il pagamento è automatico e per lo stesso importo già riconosciuto; verrebbe inoltre replicata anche la modalità di erogazione, tramite accredito diretto sul conto corrente o riconoscimento di un credito d’imposta da utilizzare in compensazione.
C’è poi la seconda rata, calcolata sulla base della perdita media mensile di fatturato e corrispettivi registrata dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 rispetto allo stesso periodo 2019-2020. Viene confermato il limite di 10 milioni di euro di ricavi e compensi.
Potranno accedere al contributo a fondo perduto alternativo i titolari di partita IVA esercenti attività d’impresa, arte o professione o che producono reddito agrario che nel nuovo periodo preso in esame abbiano registrato un calo di fatturato pari almeno al 30 per cento.
A chi ha già ottenuto l’erogazione automatica della prima rata, la nuova quota di aiuto a fondo perduto verrebbe riconosciuta qualora l’importo della seconda rata dovesse risultare maggiore. La somma effettivamente spettante corrisponderebbe alla differenza dei due risultati.
Ai fini del calcolo dell’importo riconosciuto, la bozza del Sostegni bis ripropone il meccanismo per scaglioni di ricavi e compensi, con percentuali che vanno dal 60 al 20 per cento.
Decreto Sostegni bis, torna il bonus affitti del 60 per cento
La bozza del decreto Sostegni bis prevede la riedizione del bonus affitti del 60 per cento per le partite IVA, pari al 30 per cento in caso di affitto d’azienda.
Si tratta del credito d’imposta introdotto dal decreto Rilancio e successivamente prorogato che, secondo quanto delineato dal testo in esame, spetterebbe per i canoni di locazione relativi ai mesi da gennaio a maggio 2021.
I beneficiari dell’aiuto sarebbero i titolari di partita IVA in possesso dei requisiti per ottenere il fondo perduto del primo decreto Sostegni, ovvero:
- limite di ricavi e compensi pari a 10 milioni di euro nel 2019;
- calo medio mensile di fatturato e corrispettivi del 2020 inferiore almeno al 30 per cento rispetto al 2019.
Per le imprese del settore turistico-ricettivo, il testo in bozza dispone inoltre la proroga anche per maggio 2021 del credito d’imposta già previsto fino ad aprile dalla Legge di Bilancio 2021, senza alcun limite relativo a ricavi e compensi.
Decreto Sostegni bis, le novità in bozza in materia di IMU e TARI
Via l’acconto IMU e riduzione della TAI per le attività economiche maggiormente colpite dalla crisi da Covid-19.
Il testo del decreto Sostegni bis mira ad intervenire anche in materia di imposte locali.
Per quel che riguarda l’IMU, la bozza prevede l’esenzione dal versamento della prima rata dovuta entro il 16 giugno 2021 per le partite IVA che possiedono i requisiti per l’accesso al contributo a fondo perduto del decreto n. 41/2021.
L’esenzione si applicherebbe ai soli immobili in cui il soggetto passivo svolge la propria attività economica.
Per quel che riguarda la TARI, vengono stanziate nuove risorse in favore dei comuni per introdurre agevolazioni e riduzioni in favore delle imprese più colpite dalle restrizioni imposte nel 2021 per contrastare la diffusione del Covid.
Decreto Sostegni bis, esonero canone Rai 2021
Per il 2021, le strutture ricettive, di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico non pagano il canone Rai speciale.
L’esonero previsto dalla bozza del decreto Sostegni bis è finanziato da 60 milioni di euro e non è escluso che venga introdotto già in sede di conversione del primo decreto Sostegni.
Per chi avesse già versato l’importo dovuto, verrebbe invece riconosciuto un credito d’imposta pari all’importo del versamento eseguito
Decreto Sostegni bis, doppia novità in materia di compensazioni
Si appresta a salire a 3 milioni di euro il limite per le compensazioni con modello F24, rispetto alla soglia attualmente fissata a 700.000 euro.
La bozza del decreto Sostegni bis punta a rendere più agevole l’utilizzo dei crediti d’imposta maturati dai titolari di partita IVA e, per quel che riguarda i limiti alle compensazioni, il nuovo tetto di 3 milioni di euro partirebbe dal 1° gennaio 2021.
Sempre in materia di compensazioni, si va verso la proroga fino al 31 dicembre 2021 della possibilità di compensazione dei crediti vantati verso le pubbliche amministrazioni per il pagamento dei debiti derivanti da importi iscritti a ruolo entro il 31 ottobre 2020.
Decreto Sostegni bis, bonus prima casa giovani e moratoria prestiti
Come anticipato all’interno del Documento di Economia e Finanza, il testo in bozza del decreto Sostegni bis introduce un nuovo e più corposo bonus per l’acquisto della prima casa in favore dei giovani.
Dalla data di entrata in vigore del nuovo decreto e fino al 31 dicembre 2022 è prevista l’esenzione dal versamento delle imposte di registro, ipotecarie e catastali relative all’acquisto dell’abitazione principale da parte di under 36.
In parallelo, sono cancellate le imposte sostitutive sui finanziamenti erogati in favore di giovani under 36 per comprare, costruire o ristrutturare la prima casa.
Sempre a tutela dei giovani, viene prevista l’estensione della possibilità per gli under 36 di accedere in via prioritaria al Fondo di garanzia prima casa.
In materia di accesso al credito e a tutela della liquidità di famiglie e imprese, la bozza del decreto Sostegni bis dispone la proroga delle misure in deroga del Fondo Gasparrini fino al 31 dicembre 2021.
Per quel che riguarda invece la moratoria dei prestiti per le PMI, si prevede la proroga della sospensione fino al 31 dicembre 2021 ma esclusivamente per la quota capitale dei finanziamenti.
La proroga non opererebbe più in materia automatica ma su richiesta dell’impresa beneficiaria.
Decreto Sostegni bis, bonus stagionali, turismo e sport
Come già preventivato, parte dei 40 miliardi del decreto Sostegni bis verrebbero destinati per introdurre nuovi bonus per le categorie di lavoratori più colpiti dalla crisi e dalle restrizioni.
Si tratta in particolare dei lavoratori stagionali e del turismo per i quali potrebbe essere confermato il bonus INPS una tantum di 2.400 euro.
Nuovi aiuti in arrivo anche per i lavoratori del settore sportivo e, ancora una volta, si presume che la gestione della misura verrà affidata alla società Sport e Salute S.p.a.
Decreto Sostegni bis, proroga REM per due mensilità
Per il 2021 si va verso il riconoscimento di ulteriori due mensilità di reddito di emergenza.
Il decreto Sostegni bis punta a prorogare il REM per i mesi di giugno e luglio 2021, secondo i requisiti e gli importi già previsti dal prima decreto Sostegni.
Le quote di Rem verrebbero riconosciute anche ai soggetti che hanno terminato tra il 1° marzo 2021 e il 30 aprile 2021 la Naspi e la Dis-Coll.
Decreto Sostegni bis, buoni spesa e affitto
Come richiesto dall’ANCE, la bozza del decreto Sostegni bis prevede il rifinanziamento della dote stanziata per l’erogazione di buoni spesa in favore delle famiglie in difficoltà.
Nel dettaglio, è prevista l’assegnazione di 500 milioni di euro per il 2021 da utilizzare per l’erogazione di buoni spesa e misure di sostegno per il pagamento di canoni d’affitto e utenze domestiche.
Le risorse verrebbero ripartite tra i Comuni italiani entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto Sostegni bis.