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In questo 2020, durante il Covid abbiamo assistito ad un aumento delle separazioni e dei divorzi per moltissime coppie. 

L’aumento di separazioni e divorzi durante il Covid nel 2020 è un problema diffuso in tutto il mondo. Il problema, dunque, è stato globale e non solo italiano. Non a caso sui social fin da marzo scorso spopola l’hashtag #coronadivorce, che raccoglie le storie e testimonianze di chi con il lockdown e le restrizioni più o meno limitate non ha retto alla situazione di coppia.

«In un anno ci sono state 30mila separazioni in più per crisi coniugali durante la pandemia, noi avvocati abbiamo assistito a una strage di matrimoni. I motivi sono diversi: la convivenza forzata, magari in appartamenti piccoli, smart working, lo stress, ma anche la scoperta di tradimenti che sono venuti a galla nei mesi del lockdown».

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Ormai la definizione di “famiglia tradizionale“, fatta da madre, padre e figli, si sta trasformando rapidamente: le famiglie oggi sono sempre più formate da coppie non sposate, anche composte da adulti dello stesso sesso e che crescono bambini; da genitori single che lavorano e non hanno il supporto dei nonni e perciò li lasciano soli o li affidano ad altri per intere giornate; infine da conviventi non sposati e senza figli.

Questo dato va confrontato con le previsioni di Euromonitor International, secondo cui che entro il 2030 le separazioni nel mondo aumenteranno del 78,5%, un vero record.

Aumento di separazioni e divorzi ne 2020 durante il Covid

Non ha dubbi Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani.

 I dati confermano la percezione degli addetti ai lavori: il 2020 ha portato un aumento di separazioni e divorzi del 30% in Italia, con punte record del 35% in alcune zone come la Liguria.

«Ancora adesso 10mila coppie stanno attendendo che un giudice si occupi del loro caso. Basti pensare che i processi rinviati a febbraio iniziano ad essere celebrati ora, a dicembre. Con la conseguenza che spesso nei mesi scorsi sono cresciuti la rabbia e l’odio reciproco tra coppie ormai al limite della sopportazione»

Aumentano i tradimenti in italia

«I tradimenti in Italia sono aumentati negli ultimi anni e durante il lockdown alcune situazioni si sono aggravate: penso a chi aveva un amante e non lo ha potuto vedere o a chi invece è stato scoperto. Io stesso ho ricevuto moltissime confessioni o richieste di aiuto, come al Pronto Soccorso.

Stress da pandemia, un motivo di separazione

Un altro motivo di separazione è stato il semplice stress da pandemia con il lavoro diventato per moltissimi smart working da casa. Questo ha costretto a trascorrere 24 ore sotto lo stesso tetto intere famiglie, con i figli a casa da scuola. In queste condizioni i problemi pregressi mai affrontati né risolti hanno creato un mix esplosivo. Secondo un’indagine della no-profit britannica Relate, già lo scorso luglio l’8% delle persone riteneva che il blocco avesse fatto capire loro che era il momento di porre fine alla propria relazione.

Da qui la decisione di trovare soluzioni “rapide”, decisa dal ministero della Giustizia.

Il Covid velocizza le procedure per separazioni e divorzi

Su impulso del Consiglio Nazionale Forense (CNF), il ministero della Giustizia ha dato la possibilità – insieme ai presidenti dei vari tribunali – di accelerare le procedure, rendendo valido il deposito esclusivamente telematico dei ricorsi in casi di separazione consensuale e divorzio congiunto. Di fatto le coppie hanno potuto dirsi addio tramite computer o tablet, senza dover aspettare i tempi sempre piuttosto lunghi delle udienze in presenza.

«L’obiettivo è quello di evitare che gli avvocati si rechino fisicamente nei tribunali, che sono sempre molto affollati: basti pensare che normalmente nelle aule dei palazzi di giustizia di città come Milano e Roma ci sono migliaia di persone.

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