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Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione presentata dal Pd con la quale si chiede alla Giunta lombarda di prevedere un rimborso per i cittadini fragili che dal primo novembre, pur rientrando nelle categorie target con diritto alla gratuità (anziani e particolari problemi di salute), sono stati costretti a rivolgersi ai privati per la vaccinazione anti-influenzale.

Il rimborso sarà pari a un prezzo di riferimento, che dovrà essere stabilito dalla Regione.

«In questo momento di emergenza sanitaria la vaccinazione antinfluenzale è fondamentale, sia per la tutela della salute dei cittadini, sia per semplificare la diagnosi tra i pazienti affetti da Covid o da influenza stagionale. La Regione però non ha rispettato i tempi: i vaccini, per gli errori di approvvigionamento non ci sono» ha commentato Samuele Astuti, consigliere del Pd e primo firmatario della mozione. «Con questo provvedimento – ha aggiunto Astuti – abbiamo impegnato la Giunta lombarda a risarcire i pazienti che sono stati costretti, pur rientrando nelle categorie con diritto alla gratuità, a rivolgersi alle strutture private.

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E a proposito di vaccini anti-influenzale, Giulio Gallera ha fatto sapere che la Regione sta valutando di avviare una causa legale contro le aziende fornitrici che hanno accumulato ritardi nella consegna delle dosi.

Parole che sono inevitabilmente suonate come un’accusa rivolta alla stessa centrale acquisti lombarda. «Oggi noi abbiamo acquistato 2 milioni e 500mila vaccini – ha infine rendicontato l’assessore regionale – e ne abbiamo ricevuti 2 milioni e 48mila, di cui sono in distribuzione 1 milione e 957mila che sono già in mano ai medici di medicina generale e alle Aziende Socio Sanitarie Territoriali».

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