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Le nuove restrizioni potrebbero durare dal 4 dicembre fino al 10 gennaio. Ma questo dipenderà da quanto saremo in grado di tenere sotto controllo i contagi durante le vacanze di Natale.

C’è l’apertura da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte ai ricongiungimenti familiari tra Regioni per Natale.

Il governo non arretra sulla linea del rigore. Secondo quanto emerge al termine del vertice con le Regioni, convocato oggi in vista del Dpcm Natale che detterà le regole anti Covid per le feste, l’esecutivo sembra determinato a non fare ulteriori concessioni dopo il recente cambio di zona per le regioni “virtuose”.

La disponibilità alla riflessione per consentire in via eccezionale gli spostamenti è arrivata, spiegano fonti all’agenzia Ansa, durante la riunione con i capigruppo sulle misure che saranno nel prossimo dpcm del 3 dicembre. Resterebbe comunque un’eccezione, perché, come ha ricordato il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia dopo l’incontro con i governatori, “si chiederà la limitazione temporanea degli spostamenti tra Regioni gialle” proprio in occasione delle feste.

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Così, fermo restando che sarà sempre consentito rientrare nella propria città di residenza o domicilio, tra le ipotesi allo studio c’è quella di autorizzare gli spostamenti tra Regioni gialle per ricongiungersi con i “parenti di primo grado“, mentre non è ancora chiaro se verrà raccomandato un tetto ai commensali presenti a cena nei giorni di festa.

Si pensa poi di mantenere il coprifuoco alle 22 anche per il 25 dicembre e Capodanno.

I ristoranti potrebbero essere aperti solo a pranzo (come già avviene nelle zone gialle) e resta escluso il via libera agli impianti sciistici.

Conte però ha espresso dubbi sull’ipotesi di chiudere gli hotel a Natale nelle aree dello sci. Il premier si è invece espresso a favore di “rigorosi controlli per chi rientra e quarantena per chi va all’estero per produrre effetto deterrente”.

Con il fatto che, ad esempio, in Svizzera potrebbero essere aperti gli impianti da sci, c’è il rischio che italiani vadano in Svizzera e poi rientrino. Di qui l’ipotesi di misure rigide.

Dpcm, ipotesi messa di Natale alle 20 della vigilia

La messa di Natale potrebbe svolgersi alle 20 del 24 dicembre. E’ l’ipotesi che è emersa nel corso dell’incontro del governo con i capigruppo, a quanto si apprende da fonti di maggioranza.

Sulle funzioni religiose il governo si sta confrontando, spiegano le stesse fonti, con la Cei.

Scuole riaperte dopo l’Epifania

Altro tema caldo è quello della scuola, la cui riapertura al 100% ci sarà solo dopo l’Epifania. Il prossimo Dpcm potrebbe contenere una misura, proposta proprio dal ministero dell’Istruzione, che affida ai prefetti il compito di coordinare, nei rispettivi territori, l’organizzazione del sistema del trasporto legato all’attività scolastica

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