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Alle 15.00 di oggi il consiglio dei ministri che varerà il nuovo provvedimento di emergenza da 4-5 miliardi. Gli indennizzi raddoppieranno, rispetto a quanto già ricevuto in estate, per le attività chiuse tout court, come piscine, palestre, fiere, enti sportivi, terme, centri benessere, e quadruplicheranno per le discoteche. Ci sarà la proroga di 6 settimane della Cig Covid, un nuovo credito d’imposta sugli affitti e la cancellazione della seconda rata dell’Imu. Indennità una tantum per gli stagionali del turismo, spettacolo e lavoratori dello sport.

Un nuovo pacchetto di aiuti da 4-5 miliardi per dare un contributo economico immediato ai settori di nuovo costretti a chiudere, o quasi, per contenere il dilagare dalla pandemia di coronavirus.

Indennizzi che raddoppieranno, rispetto a quanto già ricevuto in estate dopo il lockdown, per le attività chiuse tout court, come piscinepalestre, fiere, enti sportivi, terme, centri benessere, catering, cinemasale giochi e sale bingo, mentre saranno maggiorati del 50% per ristoranti, alberghi, affittacamere, villaggi turistici, ostelli e rifugi.

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Il ristoro dovrebbe invece restare uguale a quello previsto dal decreto Rilancio per gelaterie e bar. Per discoteche, sale da ballo e night-club, invece, il contributo quadruplica ( 400%)

I nuovi ristori a fondo perduto: come funzionano – Per i ristori a fondo perduto ci sono 2 miliardi. Arriveranno “in tempi record entro il 15 novembre” alle attività che avevano già chiesto il contributo a fondo perduto alle Entrate la scorsa estate.

Chi invece fa domanda per la prima volta (attraverso la procedura web sul sito delle Entrate) riceverà il bonifico entro metà dicembre, ha promesso il titolare del Tesoro.

Il nuovo intervento a fondo perduto sarà più generoso rispetto a quello dei mesi scorsi ma i parametri saranno gli stessi del decreto Rilancio, che prevedeva contributi a fondo perduto commisurati alla riduzione del fatturato nel mese di aprile rispetto all’aprile 2019 e stabiliva come requisito la perdita di almeno un terzo di ricavi (o in alternativa aver iniziato l’attività dopo il gennaio 2019). Gli aiuti ammontavano, in base a quel provvedimento, al 20% della differenza di fatturato tra aprile 2020 e aprile 2019 per chi avesse avuto ricavi 2019 sotto i 400mila euro, al 15% in caso di ricavi tra 400mila euro e 1 milione e al 10% con ricavi tra 1 e 5 milioni. Con un minimo, comunque, di 1000 euro per le persone fisiche e 2.000 per le aziende.

Ora salta il tetto dei 5 milioni di fatturato e i contributi per i settori più colpiti saranno maggiorati: i ristoranti avranno diritto per esempio a 1,5 volte la cifra ricevuta in estate (l’indennizzo sarà dunque superiore del 50%), chi si è visto chiudere l’attività riceverà il doppio. La percentuale dipenderà dal codice Ateco della categoria.

Le categorie beneficiarie – Nell’elenco ci saranno sicuramente bar, pasticcerie, ristoranti costretti a chiudere alle 18, ma anche cinema, teatri, parchi divertimento, discoteche, centri sportivi, piscine. Sono tutte quelle categorie che devono chiudere alle 18 o tenere del tutto le serrande abbassate. Ma le maglie potrebbero allargarsi ad altri settori: la questione è ancora sul tavolo, perché è difficile stabilire un criterio per decidere quali categorie non oggetto di chiusura o divieti hanno diritto agli indennizzi e quali no. Si stanno valutando, appunto, anche gli alberghi e le strutture turistiche, così come i tassisti. Intanto verrà allargata la platea dei lavoratori che hanno diritto agli aiuti: una nuova indennità una tantum per gli stagionali del turismospettacolo e lavoratori dello sport, che dovrebbe essere di 800-1000 euro.

La rata Imu e il credito d’imposta sugli affitti – Per le imprese ci sarà anche un nuovo credito d’imposta sugli affitti per i mesi di ottobre e novembre e cancellazione della seconda rata dell’Imu del 16 dicembre. Anche in questo caso lo stralcio della rata Imu dovrebbe riguardare sia chi chiude tutto il giorno sia chi ha orari di apertura ridotti. Chi paga un affitto avrà invece un credito d’imposta, cioè uno sconto sulle tasse future, pari al 65% dell’affitto pagato per tre mensilità. Il credito potrà essere anche girato al proprietario del locale e quindi scontato dal canone d’affitto.

La proroga della Cig e il Rem – Nel decreto ci sarà la proroga della Cassa integrazione a carico dello Stato per altre 6 settimane fino a fine anno. La ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha assicurato che si arriverà a 18 settimane totali di proroga, ma per il resto delle settimane bisognerà aspettare la manovra o un altro provvedimento. Infine sarà finanziata una ulteriore mensilità del reddito di emergenza per le famiglie che non avranno accesso a nessuna di queste misure. L’aiuto può arrivare fino a 800 euro, a seconda di quante persone ci sono in famiglia.

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