Morgan sindaco milano
Morgan sindaco milano
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Ha sconvolto Milano e l’Italia intera la notizia di alcuni giorni fa che vedeva Morgan come papabile sindaco del capoluogo lombardo. Nelle ultime ore le domande ricevute dall’artista riguardano principalmente questo argomento.

Durante l’intervista a “Ogni Mattina” la conduttrice Adriana Volpe non ha potuto fare a meno di toccare il tema.

La conversazione verteva sulla situazione preoccupante che la città di Milano sta vivendo a causa del Covid. C’è chi dice che le decisioni prese dai sindaci lombardi siano troppo dure, c’è chi dice che siano troppo deboli, ma Morgan cosa ne pensa?

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“Accetto la candidatura a sindaco di Milano, per queste ragioni:  
Amo profondamente questa città, ci vivo e ci sono nato, la considero un luogo intelligente e dalle infinite potenzialità. Vorrei valorizzare la profondità culturale intendendo la cultura e l’istruzione la base sulla quale si fonda un’economia e non viceversa. Vorrei dare spazio a progetti di giovani ingegnosi e pieni di energia e creatività per togliere il grigiore deprimente. 
Vorrei ripristinare dove è possibile le via d’acqua di Leonardo e renderle luoghi belli, piacevoli, adatti a bambini, cittadini turisti e commercio. L’acqua, la storia, l’arte, la natura e la convivenza sociale un po’ meno sui social network e un po’ più nella realtà sociale”.

Morgan sindaco di Milano programma: ecco come ha risposto

Il cantante comincia dicendo: “Prima di tutto farei in modo che vengano rispettate tutte le direttive decise sul territorio nazionale”. La frase iniziale testimonia la responsabilità che Morgan avrebbe nei confronti del governo centrale e delle decisioni del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Con questa affermazione avrà sicuramente accumulato numerosi consensi.

Poi continua: “Se Milano ha un allarme maggiore… Bisognerà capire perché non so se Milano ha più problemi di altre città. Ce li ha?”. Notiamo una leggera incertezza nelle sue parole. Infatti il candidato sindaco chiede conferma della notizia ai presenti in studio, che prontamente gli riferiscono l’ormai ben nota a tutti (o quasi) situazione del capoluogo.

Infine conclude, tornato pienamente in pista: “Bisogna non impedire… cioè esiste il distanziamento che è un concetto già stato applicato. Quando non viene applicato ok. Ma non bisogna più togliere gli spettacoli, togliere le riunioni, togliere le assemblee perché questo uccide completamente sia l’economia che la cultura, quindi la società”. I

l pensiero di Morgan è chiarissimo: va bene il distanziamento sociale, ma giù le mani dalle istituzioni culturali!

Non mancano commenti alla probabile candidatura di Berlusconi per lo stesso ruolo. Morgan propone ironicamente di rendere la campagna elettorale un talent show canoro con tanto di punti e televoto. Propone anche di allestire una giuria.

“Se Berlusconi scende in campo come candidato sindaco per Milano propongo di trasformare la campagna elettorale in talent show canoro classico, con tanto di assegnazioni e televoto. Bisogna però fare la squadra di giudici. Vincerà il miglior interprete, sceglierà veramente il pubblico, c’è il rischio che si entri in democrazia…”

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