VENERDI’ 31 GENNAIO 2020
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Per partecipare all’evento è necessario compilare correttamente il seguente Form di Registrazione con i propri DATI PERSONALI:
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VENERDI’ 31 GENNAIO 2020
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Malpensa si mobilita contro il rischio che il coronavirus 2019-nCoV, isolato in Cina, possa arrivare ed essere trasmesso a Milano e in Lombardia. L’aeroporto più trafficato del Nord Italia non ha voli diretti con Wuhan, metropoli dell’Hubei dove è scoppiata l’epidemia di polmonite.Nello scalo del Varesotto sono stati attivati i protocolli dell’Oms a livello preventivo, per evitare che il virus possa arrivare in Lombardia, anche se non esistono voli che arrivino da Wuhan, la metropoli dell’Hubei epicentro dell’epidemia. L’obiettivo è individuare eventuali soggetti colpiti dall’infezione tra i passeggeri in transito, in modo da scongiurare il rischio contagio.
Ad aspettare i passeggeri in arrivo e in partenza dall’aeroporto di Malpensa, dove sono attesi numerosi turisti cinesi anche in vista del Capodanno, dei cartelli informativi del ministero della Salute con informazioni e raccomandazioni sul temuto Novel coranavirus. Lo scalo varesino è collegato con diverse città della Cina come Pechino e Hong Kong, mentre in Italia solo l’aeroporto di Fiumicino ha voli diretti per Wuhan. In questo aeroporto è stato chiesto a tutte le compagnie aeree con voli provenienti dalla Cina di effettuare controlli sui passeggeri. Per quanto riguarda i viaggiatori italiani, il consiglio del ministero della Salute è quello di limitare le visite in Cina e di vaccinarsi contro l’influenza almeno due settimane prima di recarsi nel Paese.
ll nuovo coronavirus cinese ha già ucciso sei persone, come hanno reso noto le autorità locali, mentre un primo caso sospetto è stato registrato in Australia e un altro nelle Filippine. Per quanto riguarda il sospetto malato registrato in Australia, si tratta di un uomo appena rientrato proprio da Wuhan, dove si è sviluppata l’infezione, che ora si trova in isolamento a Brisbane, in Australia, dopo aver manifestato sintomi simili a quelli provocati dalla nuova misteriosa infezione. Un bambino cinese di cinque anni, originario di Wuahn e ricoverato mentre si trovava nelle Filippine, è risultato positivo al test sul nuovo coronavirus. Lo ha fatto sapere il Dipartimento alla Salute delle Filippino.
I timori per un’espansione del contagio del virus preoccupano la comunità mondiale dopo che gli esperti cinesi hanno confermato che l’infezione, simile al virus della Sars, potrebbe trasmettersi da persona a persona. Venerdì inizia il nuovo anno Lunare in Cina, una festività importante che porta milioni e milioni di persone a viaggiare in tutto il Paese e a muoversi anche all’estero.
Il 22 gennaio a Ginevra è prevista una riunione d’emergenza dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) per valutare il rischio presentato dal contagio e segnalarlo come minaccia sanitaria globale. Alla riunione con gli esperti dell’Oms parteciperò anche la Cina – ha fatto sapere il portavoce della diplomazia cinese Geng Shuang, come riportano i media locali – condividendo le informazioni in suo possesso sul nuovo coronavirus con gli altri partecipanti.
VENERDI’ 14 FEBBRAIO 2020
In Occasione di San Valentino
MilanoEvents.it
Ha il Piacere di Invitarti
c/o DVCA Milano
ristorante ricercato ed elegante situato in Via Rovello
nel cuore del quartiere romantico di Brera a Milano.
Il ristorante italiano dove la tradizione incontra l’innovazione.
Incastonato all’interno di un palazzo storico del 1500 nel cuore di Brera,
il ristorante D V C A è la meta perfetta per la clientela del centro città.
Tutto il lavoro è incentrato sullo stile e l’eleganza.
La genuinità dei prodotti e la consapevolezza di cosa si sta scegliendo e di cosa si sta proponendo è uno dei nostri maggiori punti di forza.
Promo #MilanoEvents per CENA ROMANTICA :
Menu’ 110€ a coppia all’ inclusive.
Disponibilità limitata
Possibilità di prenotare anche CENA ALLA CARTA.
AMUSE-BOUCHE
Piccolo flan di erbette con piccola fonduta di pomodoro e basilico.
ANTIPASTO
Uovo di montagna a bassa temperatura con spinaci appena
scottati, crema di Castelmagno e crumble alla nocciola.
PRIMO PIATTO
Mezzi paccheri neri con carciofi d’Albenga e scaglie di pecorino
di fossa.
SECONDO PIATTO
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e fondo bruno.
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Millefoglie di cioccolato fondente e frutti rossi.
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1 bottiglia di vino ogni 2 persone
Merlot 100% “l’altra meta del cuore” Prime Alture 2014
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Per Info & Prenotazioni:
Tel. +39 0284106534
DVCA MILANO
Via Rovello, 18 – Brera
20121 Milano MI
Il Capodanno Cinese, conosciuto in Cina anche come Festa di Primavera o capodanno lunare, è una delle più importanti festività della tradizione cinese, e nel 2020 cadrà sabato 25 gennaio, giorno in cui, secondo il loro calendario zodiacale, avrà inizio l’anno del Topo.
E in tutta Italia le varie comunità cinesi si stanno preparando per celebrare il Capodanno, con grandi festeggiamenti che dureranno ben due settimane.
ATTENZIONE LA PARATA DEL 2 FEBBRAIO e’ STATA ANNULLATA ! TUTTE LE INFO, CLICCA QUI
E domenica 2 febbraio anche a Milano, come sempre, non mancheranno le celebrazioni concentrare in particolare nella sua Chinatown, in zona Paola Sarpi, cuore della festa nel capoluogo meneghino, con la famosa e coloratissima sfilata del Dragone cinese, seguita dalle varie scuole di danza ed arti marziali che, a tappe, tra dragoni di carta, ombrellini colorati, figuranti, si esibiranno nel pomeriggio con partenza in Piazza Gramsci. L’evento è a cura dell’Associazione Diamoci La Mano con la partecipazione di tutte le associazioni cinesi di Milano.
A breve seguiranno ulteriori info sui festeggiamenti ufficiali a Milano.
Domenica 2 febbraio 2020, ore 14.00
TUTTE LE INFO, CLICCA QUI
Posizionato nell’attuale area del Parco Sempione, in pieno centro, è stato oggetto per 3 anni di un lungo restauro che ha riportato l’esterno all’antico splendore e ha completamente rinnovato gli interni con nuove vasche, pur mantenendo l’interesse originale: offrire una dettagliata visione degli ambienti acquatici d’acqua dolce e marini italiani.
INGRESSO GRATUITO DOMENICA 2 FEBBRAIO 2020
DOMENICA 2 FEBBRAIO 2020
GROTTE DI CATULLO
All’estremità della penisola di Sirmione, in un’eccezionale posizione panoramica, si conservano i resti della più grande e lussuosa residenza privata dell’Italia settentrionale.
Dal Rinascimento le strutture sono state chiamate “Grotte di Catullo” ad indicare i vani crollati, coperti dalla vegetazione, entro i quali si poteva entrare come in cavità naturali. Il riferimento a Catullo deriva dai versi del poeta latino, morto nel 54 a.C., che canta Sirmione, gioiello tra tutte le isole e penisole dei mari e dei laghi. I primi scavi con finalità scientifiche del sito risalgono a metà Ottocento ma, solo dopo l’acquisizione pubblica dell’area fra il 1947 e il 1949, vennero eseguite ampie ricerche che portarono alla pubblicazione (1956) di una prima guida del complesso, correttamente interpretato come sontuosa villa.
ORARI
Ingresso GRATUITO 8.30-14.00
CASTELLO SCALIGERO DI SIRMIONE
La visita del possente maniero, completamente circondato dalle acque, prevede l’accesso ai cortili attraverso un porticato interno dove è allestito un lapidario romano e medievale e, oltrepassando il ponte levatoio che porta al secondo recinto, la possibilità di salire sul mastio e sui camminamenti delle mura da cui si ammira la suggestiva darsena, antico rifugio della flotta scaligera, e un bellissimo panorama.
ORARI:
08.30 – 13.30
ULTIMO INGRESSO: 13.00
INGRESSO GRATUITO
Il Mediolanum Forum di Assago (Milano) ospita il nuovo spettacolo sul ghiaccio della Disney da uno dei film di animazione più amati e premiati di tutti i tempi, per la prima volta in Italia dopo il grande successo ottenuto in tutto il mondo. Dopo le date romane, dal 23 al 26 gennaio 2020 arriva anche a Milano Disney on Ice: Frozen, il Regno di Ghiaccio.
Assago (Milano) –Anna è una ragazza dal cuore grande che intraprende un viaggio epico alla ricerca della sorella Elsa, decisa a rimanere nascosta finché non riuscirà a usare liberamente tutti i suoi poteri. Il rude Kristoff, con la sua fida renna Sven, il simpatico pupazzo di neve Olaf e i magici troll, aiuteranno Anna lungo il percorso che la porterà a vincere le sue paure. Il pubblico è coinvolto al ritmo di brani musicali davvero entusiasmanti come All’alba sorgerò, Facciamo un pupazzo insieme e Un problemino da sistemare.
Assago (Milano) –Disney on Ice: Frozen, il Regno di Ghiaccio va in scena al Mediolanum Forum nei seguenti orari: giovedì 23 e venerdì 24 gennaio alle ore 19.00; sabato 25 e domenica 26 sono previste tre repliche alle ore 11.00, 15.00 e 19.00. I biglietti per Disney on Ice: Frozen, il Regno di Ghiaccio a Milano sono in vendita on line ai seguenti prezzi:
The Chemical Brothers in Italia; Dopo i due grandi show dello scorso novembre a Milano e Livorno, il duo britannico è pronto a tornare in Italia col tour di “No Geography” per due eventi estivi. Il duo inglese si esibirà in due concerti esclusivi sui palchi di Bologna Sonic Park e Rock in Roma rispettivamente i giorni 11 e 26 luglio.
Da oltre vent’anni ridefiniscono il concetto di musica elettronica dal vivo. Fino ad oggi, la proposta dello show si è evoluta fino a diventare una vera e propria esperienza uditiva e visiva, tanto che la band è diventata l’headliner più richiesta in tutti i festival del mondo.
Sabato 11.07.2020, Bologna, Sonic Park
Domenica 26.07.2020, Roma, Rock In Roma
ORARI Bologna
Inizio concerto: ore 21.30
Apertura porte: ore 18.00
ORARI Roma
Inizio concerto: ore 21.45
Apertura porte: ore 19.00
La sensazione era quella avvertita durante le ultime vacanze di Natale, con il centro — e non solo — pieno di turisti e le code davanti ai musei. Adesso arrivano i dati. Perché è (anche) sulle ali di quel dicembre d’oro che, da solo, ha visto salire gli arrivi del 26,9 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, che Milano e l’area metropolitana allargata fino a Monza, hanno chiuso il 2019 con un ulteriore balzo del 9,2 per cento a quasi 11 milioni di visitatori. Mai così tanti. È un sigillo a un percorso iniziato con Expo, quello che arriva con un numero di turisti che Palazzo Marino definisce “da record”: per la precisione, 10.861.071. Di questi, gran parte sono stati attratti da Milano che, da sola, ha sfiorato quota 7,5 milioni, il 9,4 per cento in più rispetto al 2018, quando in termini assoluti erano state 6,8 milioni le persone che avevano trascorso almeno una notte in città. Il picco delle presenze è stato registrato a settembre (1.028.013) e a ottobre (1.078.623), ma ad aver moltiplicato in maniera più evidente il risultato è stato proprio dicembre. Così come, spiega ancora il Comune, a essere cresciute rispetto al passato sono soprattutto le famiglie (oltre 3,6 milioni nell’anno) e i turisti dai 46 ai 60 anni (3,2 milioni). L’identikit del visitatore tipo di Milano: ha tra i 31 e 45 anni (3,4 milioni), viaggia da solo (5,3 milioni) e ama fermarsi in autunno. Gli uomini (6,2 milioni) prevalgono sulle donne (4,5 milioni). Eppure, nonostante “l’orgoglio per il lavoro che stiamo facendo per rendere Milano ancora più attrattiva e accogliente”, l’assessora al Turismo Roberta Guaineri, che mercoledì sarà a Madrid per presentare la convention internazionale sul turismo Lgbtq+ (in città da 6 al 9 maggio), invita a non “rilassarsi”. Milano, dice, “ha trovato un ottimo equilibrio tra offerta culturale, di servizi e di business”, ma “bisogna continuare per affermarci tra le mete internazionali più ambite”.
Milano, grazie alle piogge di venerdì sera, interrompe la propria striscia nera di inquinamento e per la prima volta nel nuovo anno vede il Pm10 andare sotto la soglia di allerta di 50 microgrammi per metro cubo.
Sabato e domenica, infatti, i valori di particolato nell’atmosfera sono rientrati nei limiti, con le centraline che hanno fatto registrare medie di 48,9 e 41,3. Il miglioramento più netto si è avuto domenica: a Milano Marche ci sono stati valori di 48 microgrammi per metro cubo, 44 a Milano Verziere, 48 a Milano Senato e 41 a Città Studi.
Da martedì 21 gennaio, quindi, decadono tutte le misure – tra cui il blocco traffico – previste dalle misure di secondo livello di “Protocollo Aria” che erano scattate lo scorso 15 gennaio.
“Sono bastati due giorni di condizioni meteo climatiche appena un po’ più favorevoli – spiega l’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Raffaelle Cattaneo – qualche pioggia e un po’ di vento e la qualità dell’aria in Lombardia è rientrata al di sotto del limite di 50 microgrammi per metro cubo. Oggi i dati ci dicono che in tutta la Lombardia i dati del Pm10 sono al di sotto del limite. La qualità dell’aria è certamente migliorata. Tutto questo conferma che la criticità dei giorni passati è legata a condizioni climatiche sfavorevoli, non appena il clima diventa più amico i valori della qualità dell’aria rientrano sotto i limiti, a conferma dell’efficacia e l’adeguatezza dei provvedimenti adottati da Regione Lombardia”.
E proprio in tema di provvedimenti, domenica il sindaco di Milano Beppe Sala ha annunciato che nel “Piano Aria clima” di palazzo Marino sarà inserito anche il divieto – poi da approvare – di fumare alle fermate dei mezzi pubblici e in coda per i servizi comunali. Dal 2030 – ha poi fatto sapere il sindaco – il divieto sarà estero a tutta la città.
Milano si prepara alla nuova edizione di Piano City Festival: appuntamento a fine maggio.
Piano City Milano è il primo festival diffuso di Milano, nato nel 2011, cresce negli anni e si evolve accompagnando la metamorfosi e la rinascita di Milano.
Un progetto per la città che sin dall’inizio si è caratterizzato come progetto della e con la città, grazie all’innovativo metodo di lavoro che vede il coinvolgimento di istituzioni, artisti, associazioni, reti e partner.
Una rivoluzione silenziosa che, lungi dall’essere al suo termine, ribalta le dinamiche: la musica che non aspetta il pubblico, ma gli va incontro nelle piazze, nelle case e in spazi non convenzionali; una diffusione che non concentra l’attenzione verso il centro ma invade pacificamente tutto lo spazio urbano; qualità culturale inclusiva, non per pochi, ma donata a tutti, in modo da generare nuova cultura.
Piano City Milano non è solamente apripista della serie di festival diffusi nati a Milano successivamente, ma la colonna sonora della città: ispirazione e strumento della sua rigenerazione.
Piano City Milano è un progetto di Associazione Piano City Milano con Comune di Milano, a cura di Accapiù srl e Ponderosa Music&Art srl .
Le candidature per la nona edizione di Piano City Milano sono aperte fino al 31 gennaio 2020 ( a grande richiesta si prolunga di una settimana l’apertura delle iscrizioni: si potranno infatti mandare le diverse candidature al festival fino a domenica 9 febbraio ) cliccando qui.
È possibile iscriversi come pianisti, proporre la propria casa (già dotata di pianoforte) o cortile per ospitare un concerto, oppure candidarsi come guest (per realtà a vocazione culturale e/o organizzazioni senza scopo di lucro) con concerti autoprodotti.
PIANO CITY: Il festival diventa online in attesa di poter decidere una nuova data
Dorothea Lange e Margaret Bourke-White, i loro nomi sono leggendari, per essere state a fianco degli eventi più epocali e per il modo ardito e partecipativo di raggiungere alcuni degli avvenimenti generativi del senso della nostra contemporaneità.
La mostra dedicata alle due più grandi photoreporter del XX secolo è composta da 75 fotografie in bianco e nero Original print e alcune Vintage print.
La loro fotografia mette in luce la tenacia e uno sguardo autentico all’uomo che vive, condividendo il fascino e il dolore della storia, a fianco, e dentro, i fatti di popolo, persone, grandiosità e sconfitte del secolo breve.
Le comunità e la persona nella più grande crisi di sistema, la depressione a seguito della crisi del 1929, l’ascesa della tecnologia industriale, le nuove scoperte aereodinamiche, la guerra, il fronte europeo e russo, la liberazione dei campi di sterminio, le nuove città, la nascita dell’India moderna, le minoranze, l’apartheid, questi alcuni dei temi e avvenimenti in mostra secondo una scelta originale e diversa dai consueti itinerari editoriali.
Entrambe allieve dello stesso maestro di Fotografia, Clarence H. White di New York, differenti età di dieci anni, incrociano in America luoghi di intervento e l’apertura di studi fotografici similari tra east e west coast.
Unite e diverse nella malattia che segna fin da piccola Dorothea e invece Margaret nella maturità. In modo diverso alle stesse origini della rivista Life (la Bourke-White firma la copertina del primo numero), di Magnum e della mitica galleria Aperture.
La mostra si affaccia sulla sensibilità contemporanea di quest’arte e del suo approccio contemporaneo. Le opere esposte sono provenienti dall’Archivio CSAC dell’Università di Parma –in particolare Dorothea Lange una parte della raccolta di Arturo Quintavalle- dalla Fondazione Rolla, geniale collezione internazionale moderna e contemporanea, dall’Archivio di LIFE di New York.
La Lange, la prima donna cui il MoMa di N. Y. a un anno dalla scomparsa, dedica una intera retrospettiva, percorre la realtà come una fedele e instancabile ricerca volta a documentare e “toccare” la situazione sociale, l’evento e nel contempo il contesto. “Vivere la vita come visione è un’impresa immane, praticamente irraggiungibile. Io l’ho solo sfiorata, appena sfiorata” (D. Lange).
Nella Bourke-White è forte la ricerca sociale e documentaria riguardante gli impatti del capitalismo, come il fascino per la tecnologia del secolo. I suoi temi sono simboli del moderno: sconfitte, grandiosità, povertà, umanità, atmosfere. Con grande forza compositiva e narrativa delle immagini e chiari rimandi a eventi conosciuti.
Ha cercato e accolto con coraggio gli avvenimenti che le si sono presentati di fronte. «Trovare qualcosa di nuovo, qualcosa che nessuno avrebbe potuto immaginare prima, qualcosa che solo tu puoi trovare perché, oltre ad essere fotografo, sei un essere umano un po’ speciale, capace di guardare in profondità ove altri tirerebbero dritto» (M. Bourke-White)
Bellissime poesie di Daniele Mencarelli accompagnano l’esposizione, originali testi composti dal poeta e scrittore (Storie d’amore, Lietocolle; La casa degli sguardi, Mondadori) nati dalla sua immedesimazione dinanzi alle fotografie. Ponendo in luce un filo non interrotto di tempi, con rimandi a mutazioni della natura già avvenute, a promesse commerciali, a sogni già venduti e perciò oggi rivenduti, ad attese e speranza di uomini che caratterizzano le donne e uomini di un terzo millennio come di un novecento lontano e vicinissimo.
Il Centro Culturale di Milano in collaborazione con l’Assessorato Cultura del Comune di Milano –nell’ambito del Palinsesto del Comune I talenti delle donne che coinvolgerà tutta la città da gennaio a giugno 2020 – con il Patrocinio del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America di Milano, organizza nella propria Sala esposizioni (Largo Corsia dei Servi, 4 Milano) la grande mostra fotografica dedicata a due straordinarie artiste che, attraverso preziosi scatti, hanno saputo restituire vicende storiche del XX secolo, sorprendenti e di assoluto significato.
La mostra composta da 75 scatti in bianco e nero è ideata da Camillo Fornasieri, direttore del Centro Culturale di Milano e curata da Angela Madesani, docente allo IED e a Brera, oltre che autrice per Art Tribune.
Orari Mostra:
da lunedì – venerdì
ore 10,00-13,00; 14,30-18,30
Sabato e domenica
Ore 15,30 – 19,00
Ingresso: Donazione suggerita € 10,00
Amici CMC, studenti, insegnanti, over 65 : € 5
Un deposito Atm con due piani interrati destinati a tutte le attività di manutenzione e movimentazione di bus e filobus, che così non occuperanno il piano strada. Un deposito “full electric”, primo tassello della strategia di riconversione all’elettrico di Atm e del Comune di Milano, che su strada avrà invece una grande area verde e un edificio per ospitare uffici, spazi di aggregazione, una biblioteca e un ristorante. E, poco distante, la nuova stazione sopraelevata della linea ferroviaria S9. Sono i progetti che Milano sta mettendo a punto – anche se con qualche contrarietà, in alcuni casi, della zona – per l’area sud della città, quella compresa tra viale Toscana e viale Tibaldi e che si trova proprio davanti al nuovo campus dell’università Bocconi.
Il progetto del nuovo deposito Atm è stato già presentato ai cittadini, e ci saranno altri incontri nella zona, anche se il presidente del Municipio 5 Alessandro Bramati attacca: “Nella delibera di parere sul Pgt abbiamo espresso l’assoluta contrarietà alla trasformazione di quell’area da Pparco (peraltro sancito da un Accordo di Programma datato negli anni e non ancora realizzato) a deposito per i mezzi Atm”.Il nuovo deposito dovrebbe sorgere in un’area oggi inutilizzata tra viale Toscana, via Bazzi e la cintura ferroviaria, dove un tempo sorgeva l’industria delle ex Officine Meccaniche.
Magliette, giacche, cappotti, vestiti. E ancora collane, bracciali, anelli e spille. Sono 1.166 i capi e gli accessori sequestrati dal nucleo antiabusivismo della polizia locale in un negozio in zona Paolo Sarpi, la cui titolare – una cinese di trentotto anni – è stata indagata per il reato di contraffazione.
I capi d’abbigliamento e gli accessori esposti per la vendita erano infatti con etichette e loghi contraffatti di alcuni tra i più famosi marchi di moda: da Chanel a Gucci passando per Moncler, Valentino, Louis Vuitton, Fendi, Burberry, Dior, Bulgari, Balenciaga, Hermès, Yves Saint Laurent, Kenzo, Moschino, Prada.
“Un’operazione importante – il commento della vicesindaco e assessore alla sicurezza, Anna Scavuzzo – che dà un ulteriore segnale di attenzione da parte del comune a esercenti e cittadini, a maggior ragione in un periodo di aumento degli acquisti come questo. Il settore della moda, dell’abbigliamento e della pelletteria è strategico: tuteliamo i compratori e le imprese oneste colpendo chi mette in commercio i falsi”.
Durante il blitz, avvenuto in borghese, i ghisa hanno trovato anche centinaia di etichette con i loghi dei marchi pronte per essere applicate agli abiti da mettere in vendita.
Testo e musica del sindaco di Milano, Beppe Sala, che sabato mattina – durante l’ormai consueto incontro “colazione col sindaco”, ha annunciato l’avvio della sua personale lotta al fumo.
La proposta, ha spiegato il primo cittadino dal “Frida”, all’Isola, entrerà a far parte “del Piano Aria Clima che verrà discusso in consiglio comunale e che speriamo di poter adottare per marzo”.
Il piano del sindaco è chiaro: da subito – dal momento in cui sarà approvato il piano aria clima – sarà vietato fumare alle fermate di bus e tram e durante le file presso gli uffici del comune, dal 2030 invece stop alle sigarette in tutta la città.
Il divieto di fumo, ha chiarito ancora Sala, potrebbe essere regolato “attraverso un’ordinanza” e “se verrà approvato il regolamento, conterrà la regolamentazione di tanti aspetti perché il vero rischio è che si riduca a traffico e riscaldamento, ma c’è altro”.
Dalle analisi effettuate dal Comune sarebbe infatti emerso “che i maggiori responsabili dell’inquinamento sono il fumo, le pizzerie con i forni a legna e gli ambulanti che mantengono ancora i motori a benzina accesi. Non voglio fare promesse aleatorie ma – ha assicurato Sala – voglio fare un passo alla volta perché non sto sottovalutando il problema”.
“Il mio impegno è che tutti gli edifici del Comune abbandonino il gasolio o avviino la riconversione prima della fine del mio mandato”, ha annunciato sempre Sala. “Prometto che non ce ne sarà neanche uno più con il gasolio entro il 2021. Ci sono ancora a Milano 1500 condomini che vanno a gasolio e 200 che vanno a biomasse, cioè a legno. Bisogna trovare una formula – ha detto -, parlare con gli amministratori di condominio per risolvere il problema”.
Non solo fumo e smog, però. Perché il primo cittadino ha parlato anche di “credito di cittadinanza, che mi piace di più del reddito di cittadinanza”. “Ieri – ha aggiunto – ho sentito l’ad di Banca Intesa e ho visto la sua apertura sui temi ambientali. La banche, per statuto, devono devolvere una parte dei loro fondi anche per i bisogni della città. E io vorrei sedermi a quel tavolo per indirizzare quei fondi dove c’è più bisogno. Non bisogna vergognarsi di parlare con le banche”.
“Chiederò se rispetto a problematiche che ci sono su Milano, come il cambiamento delle caldaie, la banca – ha concluso il sindaco – è disponibile a migliorare le condizioni dei prestiti e dei finanziamenti”.
Musica dal vivo e grandi concerti in aumento, a dispetto dei live medio-piccoli.
Milano sarà, anche nel 2020, tra le tappe fondamentali per i tour dei big internazionali, oltre che per gli artisti italiani. San Siro e Assago Forum le location più gettonate.
E il web è al momento più potente e pervasivo che mai, lo sa bene Liberato, rapper senza volto esploso nel 2017 con un video diventato virale, quello del singolo «Nove maggio», per la prima volta al Forum il 25 aprile. Altre prime volte nel palazzetto alle porte della città saranno quelle del cantautore Brunori Sas (il 13/3) e del «king della Barona» Marracash, che dopo il successo del nuovo disco «Persona» salirà sul palco il 3, 4, 18 aprile e il 2 maggio: per le prime due date i biglietti sono andati esauriti in 48 ore.
In autunno toccherà a Emma (il 5/10) e a Tommaso Paradiso, al primo tour solista dopo l’addio a Telegiornalisti (l’11/11).
Il nostro Paese sembra sempre meno interessato alle novità dall’estero, si ama cantare in coro e l’inglese dà poco gusto, ma c’è curiosità per gli show delle popstar Halsey (il 13/2), Dua Lipa (il 30/4) e Camila Cabello (il 24/6).
Mentre a tenere alta la bandiera del rock ci penseranno icone come l’ex Oasis Liam Gallagher (il 16/2), Eric Clapton (il 6/6) e Nick Cave con i suoi Bad Seeds (il 9/6), oltre agli Hollywood Vampires, gruppo co-fondato dall’attore Johnny Depp (il 10/9). Questo al Forum.
E qui siamo ai live sotto le stelle, ambito con calendario in aggiornamento in cui s’inseriscono il «Milano Summer Festival» — all’Ippodromo con un cast in bilico tra il punk rock dei californiani Green Day (il 10/6) e le atmosfere ricercate del Thom Yorke solista, senza i suoi Radiohead (il 9/7).
E gli eventi a San Siro: a giugno conquisteranno il Meazza Tiziano Ferro (il 5, 6 e 8/6), Salmo (il 14), Ultimo (il 18 e il 19) e Cesare Cremonini (il 27); il 10 e l’11 luglio sarà in scena Max Pezzali, protagonista di quello che è stato annunciato come un enorme karaoke collettivo che dovrebbe coinvolgere anche Mauro Repetto, suo ex socio negli 883.
ASSAGO FORUM
La meta indoor più ambita è il Forum di Assago, dove sono attesi sia nomi storici della scena nostrana, da Renato Zero (l’11, il 12 e il 14/1) ai napoletani Gigi D’Alessio e Nino D’Angelo (il 20/1), sia «emergenti di successo» come Gazzelle, il 18 gennaio, e i Pinguini Tattici Nucleari, pronti per due show, il 29 febbraio e il 19 marzo, il primo già sold out. Già, perché oggi tutto scorre rapidamente, così ci sono giovani che si ritrovano a cantare di fronte a migliaia di fan dopo un solo album, magari senza nemmeno che le radio — non più così influenti nel condizionare gli ascolti del pubblico — trasmettano i loro brani: a spingerli i clic su YouTube, Spotify e affini.
I-DAYS Milano 2020 – Biglietti
I Rival Sons saliranno sul palco del MIND Milano Innovation District prima degli Aerosmith e Incubus nella giornata di sabato 13 giugno 2020.
Il programma:
12 giugno: System of a Down + Korn
13 giugno: Aerosmith + Incubus + Rival Sons
14 giugno: Foo Fighters
15 giugno: Vasco Rossi
Attenzione! La disponibilità dei biglietti è limitata.
I-DAYS 2020 si tiene nello stesso spazio che nelle scorse stagioni ha accolto Eminem, Pearl Jam e Imagine Dragons, al MIND Milano Innovation District – Area Expo, una zona verde specifica attrezzata per i grandi concerti, altamente qualificata e dotata di tutti i servizi: treno e metropolitana che la collegano al centro di Milano, parcheggi, servizi igienici residenti, un’ampia zona food & beverage con una vasta e variegata offerta di cibi e bevande, anche vegetariani e vegani. Un ambiente adeguato per accogliere nel miglior modo il pubblico della musica live internazionale.
Alta, media, bassa: un piatto intramontabile, solo apparentemente semplice che esalta gli chef, anche famosi, e fa discutere gli appassionati. Ecco i locali migliori dove assaggiarla a seconda di gusti e tasche. Non ha senso cimentarsi sull’annoso tema se la cotoletta – anzi la costoletta – sia nata come variante milanese della Wiener Schnitzelaustriaca o al contrario siano stati i cuochi della Madonnina a ispirare i colleghi d’Oltralpe. Tanto, all’epoca il Lombardo-Veneto era sotto l’Impero quindi poco importa e in ogni caso, la nostra resta a base di carne di vitello e la loro di maiale. Invece è tutta un’altra storia discutere su un’amletica scelta iniziale: alta o bassa? L’importante, ovviamente, è che sia fatta a regola d’arte fermo restando che sondaggi informali fanno prevalere la seconda.
C’è anche chi ama la versione «a orecchio di elefante» – quella larga e sottile, che in dialetto si chiama «uregia d’elefant» – dove la carne viene battuta sino a sfibrarla. Teoricamente non è corretta, e in più, cuocerla come si deve è improbo, ma piace. Se la scegliete fatelo nel rispetto alla ricetta orginale: limone e rosmarino, pomodorini e rucola sono da bandire.
ECCO LE 10 MIGLIORI COTOLETTE DI MILANO
In zona Moscova un un ristorante fintamente rustico, con pavimento in cotto e travi di legno al soffitto: è un ristorante prêt-à-porter. Va bene per le tavolate familiari, per le cene natalizie delle aziende e, siccome si snoda tra nicchie e salette, non va male nemmeno per serate più intime. qui potrai degustare una gigantesca cotoletta con una panatura perfetta! Dove: Largo la Foppa, 5
La pizza è amore. Lo cantava anche Dean Martin in qualsiasi vecchio film dedicato all’Italia: “Quando la luna ti fa spalancare gli occhi come una grande pizza… è amore”. Un amore che si celebra ogni anno il 17 gennaio, Giornata Mondiale della pizza, prodotto simbolo dell’Italia amato in tutto il globo.
Un amore che vale un fatturato di 60 miliardi di euro: secondo gli ultimi rilevamenti del Centro Studi Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) su dati di Infocamere e Infoimprese, la produzione giornaliera solo in Italia, è di 8 milioni di pizze, ben due miliardi l’anno.
Quelli italiani sono ovviamente, numeri da campioni mondiali: sono quasi 127mila, infatti, le imprese che producono e vendono la pizza, di cui 76.357 sono veri e propri esercizi di ristorazione, 40mila sono ristoranti-pizzerie e circa 36.300 bar-pizzerie.E non dobbiamo dimenticarci di chi della pizza ne fa un’arte: i pizzaioli. Maestri degli impasti, sono quasi 105 mila, ma nel week-end superano addirittura i 200mila.
E i consumatori? Sul fronte pizza della tradizione vs. pizza gourmet, è di sicuro la prima a vincere: attaccati alle proprie radici, ben 8 italiani su 10 preferiscono la pizza tradizionale, meglio se napoletana, prediligendo la pizza tonda da accompagnare a delle fritture, da mangiarsi rigorosamente seduti al tavolo.La scelta dell’impasto ricade sulla farina 00 e sulla cottura nel forno a pietra e la spesa si aggira intorno ai 7 euro.
Ma come si fa davvero la pizza? Ecco la ricetta della pizza margherita, un classico della cucina partenopea.
Ingredienti:
pasta per pizza 800 g
pomodori pelati 1 kg
basilico fresco q.b.
mozzarella fior di latte (o di bufala) 400 g
olio extravergiine di oliva q.b.
sale q.b.
Procedimento:
Dividete l’impasto in 4 panetti uguali e date a ognuno una forma circolare. Lasciateli lievitare su un piano di lavoro infarinato e coperti per circa un’ora o fino al raddoppio di volume. Fate sgocciolare bene i pomodori pelati e la mozzarella tagliata a fette. Trascorso il tempo necessario, allargate ogni panetto con i polpastrelli, partendo dal centro e proseguendo verso l’esterno.
Cercate di mantenere la forma circolare e lasciate il bordo leggermente più spesso. Ungete le teglie per pizza con un filo d’olio e posizionatevi la pasta appena lavorata.
Condite con parte dei pomodori strizzati e tritati, il sale e un filo d’olio. Infornate la pizza margherita a 250° per circa 15 minuti, sfornatela e aggiungete qualche fogliolina di basilico coperta dalle fette di mozzarella ben asciutta.
Rimettete in forno per altri 5 minuti, fino a quando la mozzarella non sarà fusa. Servite immediatamente.
Il brand sportivo ha inaugurato una grande novità in tema di inclusività: ha introdotto dei manichini plus-size in alcuni dei suoi store. Si tratta di qualcosa di estremamente innovativo che dà finalmente spazio a ogni tipo di corpo, dando prova del fatto che non esiste uno stereotipo di bellezza universale. L’obiettivo? Seguire la linea body positive che negli ultimi tempi sta riscuotendo molto successo.
Dimenticate i manichini dai corpi perfetti e sodi, a partire da questo momento non ci si dovrà più confrontare con dei modelli di bellezza tanto irreali ogni volta che si entra in un negozio di abbigliamento. Nello store londinese di Oxford Street della Nike un intero piano è stato dedicato all’abbigliamento femminile e la cosa particolare è che sono stati introdotti dei manichi plus-size che hanno le sembianze di donne in carne con tanto di pancetta e maniglie dell’amore. In questo modo anche quelle che non portano la taglia XS possono capire fin da subito come calzano i leggings e i reggiseni sportivi del brand su un corpo formoso. L’obiettivo dell’azienda? Non solo ampliare il suo concetto di inclusività, proponendo un ideale di bellezza diverso da quello stereotipato, ma anche continuare a seguire la linea body positivity che già da diversi anni sostiene. Nel 2017 Nike aveva ampliato la propria offerta di taglie e successivamente aveva poi collaborato con delle fashion blogger curvy, solo oggi però è arrivato anche il manichino plus-size. A quanto pare il fashion system non è più un mondo elitario riservato a modelle magrissime, si sta finalmente aprendo anche alla normalità. A partire da questo momento anche le donne che non possono passare intere giornate tra pesi e allenamenti intensi potranno sentirsi rappresentate nei negozi del brand sportivo.
Dove andare, dunque, se si è in cerca di un locale gay friendly? A Milano ce ne sono davvero molti: ecco una selezione di 10 indirizzi per andare sul sicuro. Ci sono quelli per fare aperitivo e quelli che iniziano a fare musica all’alba. Certo, il Rainbow District di Porta Venezia detiene il primato ma anche nel nuovo quartiere di Nolo hanno aperto i primi indirizzi. Bar ma anche club che nel weekend propongono serate tra musica pop, elettronica, trash e un esercito di drag queen.
Leccomilano –Via Lecco, 5
Locale fra i più conosciuti ed apprezzati nell’ambiente gay, e non solo, si trova nel cuore della zona di Porta Venezia, denominata la “Rainbow District”, in quanto si concentra un alto numero di locali LGBT. Ottimi e rinomati gli aperitivi, ambiente particolare, irriverente e scanzonato. Aperto sino alle 2.
Memà- Largo fra Paolo Bellintani, 2
Risalendo via Lecco in direzione viale Tunisia, si incontra il bistrot Memà. Al contrario di molti altri locali del distretto queer, qui si beve seduti al tavolo, sia durante l’abbondante aperitivo che per l’after dinner.
Red Cafè – Via Lecco, 5
Come suggerisce il nome, il rosso è il colore predominante in questo bar dall’ampio bancone e una saletta interna affollata nel fine settimana.
La Boum Milano – Via Natale Battaglia, 14
Il venerdì sera, a Milano, è un appuntamento obbligato per chi vuole divertirsi in un ambiente particolare, all’interno di un’antica e conosciuta balera, dove si mischiano tradizionali ballerini di classici balli di un tempo al popolo gay, vivace, allegro e divertente, anche sino alle 4 del mattino.
Plastic – Via Gargano, 15
Impossibile non conoscerlo, da oltre 20 sinonimo di week end entusiasmanti nelle sue tre serate del fine settimana, dal venerdì alla domenica, con un pubblico variegato, particolarmente LGBT, che si divide nelle due sale e un privé.
Black Hole –Viale Umbria, 118
Prosegue una delle serate più coinvolgenti, trasgressive ed eccentriche di Milano … per ballare tutti i sabato notte fino al mattino, è quella firmata Toilet Club Milano, nella sua nuova casa: il Black Hole!
Q Club – Via Padova, 21
Q Club è un eclettico locale che ospita una grande varietà di eventi da sfilate di moda e esposizioni artistiche alle più pazze serate clubbing in città. Offre due serate di musica a settimana (venerdì e sabato) .
Blanco – Via G.B. Morgagni, 2
In 10 anni, (si ne sono passati così tanti dalla sua apertura) il Blanco si è affermato come uno dei locali più glam fra i gay friendly, con ottimi cocktail (sorseggiati spesso per strada, vista la limitata capacità del locale, preso letteralmente d’assalto nelle sere d’estate), fra cui spiccano spritz e mojito. Nel dopo cena si anima, con chiacchiere, conoscenze e drink fra i più trendy di Milano.