Festa di capodanno al Forum di Milano con Max Pezzali
Max Pezzali ha annunciato una nuova data di “Max Forever – Questo Forum non è un albergo” con cui saluterà il 2024: uno show di Capodanno arricchito dal Deejay Time all’Unipol Forum di Milano il prossimo 31 dicembre.
Fenomeno senza tempo della cultura pop italiana – i cui testi e parole sono diventati memoria collettiva e colonna sonora della vita di almeno tre generazioni – Max Pezzali è uno degli artisti di maggior successo per i concerti dal vivo. Da Sei fantastica ad Hanno ucciso l’Uomo Ragno fino ad arrivare a Sei un mito, La dura legge del gol e La regina del Celebrità, Forum di Assago si riempie così di quei colori, gioia e allegria che solo i concerti di Max Pezzali sono in grado di offrire, in uno nuovo show completamente rinnovato.
Questa serata speciale arricchisce l’evento “Questo Forum non è un albergo”, divenendo un’ulteriore occasione per chi desidera chiudere l’anno in bellezza e cominciare quello nuovo sulle note che hanno segnato diverse generazioni.
Gerry Scotti presenta il libro “Quella volta. Un viaggio nel passato di tutti noi”
Giovedì 7 novembre 2024, alle ore 18.30, presso la Sala Buzzati di Milano (via Balzan 3) è in programma un incontro con Gerry Scotti, che presenta il suo libro Quella volta in dialogo con Beppe Severgnini.
In Quella volta Gerry Scotti riannoda il filo invisibile dei suoi, dei nostri anni passati. Quanti ricordi si nascondono nelle pieghe della memoria? Momenti fugaci, emozioni intense, persone e oggetti che hanno lasciato un segno indelebile nel cuore, sono come piccoli frammenti di un puzzle che, messi insieme, compongono il mosaico della nostra vita. I ricordi sono un tesoro prezioso che portiamo con noi per tutta la vita.
Tutti noi, infatti, ricordiamo con nostalgia le lunghe giornate estive dell’infanzia, i giochi all’aperto con gli amici, i primi giorni di scuola, l’emozione di ricevere un regalo, la paura del buio… E poi le prime infatuazioni, le amicizie profonde dell’adolescenza, ma anche le insicurezze, i dubbi, la ricerca di una propria identità. I primi lavori, le vacanze e i viaggi avventurosi, le notti insonni passate a studiare. E le delusioni, le difficoltà, le scelte difficili da affrontare.
Con l’età adulta sono poi arrivati i momenti di riflessione, il bilancio di quanto abbiamo fatto e di quanto ci manca ancora da fare. Ricordiamo i successi professionali, le relazioni affettive, le gioie e i dolori della vita. Senza però dimenticare i rimpianti, le occasioni mancate, i sogni rimasti nel cassetto. Tutti questi attimi, legati nella nostra memoria ai grandi eventi della Storia, quelli che tutti ci ricordiamo, sono un tesoro prezioso che portiamo con noi per tutta la vita. Ci permettono di rivivere emozioni uniche, di imparare dagli errori del passato, di apprezzare il presente e di guardare al futuro con speranza. Sono un ponte tra il passato e il futuro. Un ponte che percorriamo, pagina dopo pagina, insieme con l’autore, divertendoci e commuovendoci di fronte ai suoi, ai nostri ricordi.
MI.O e MassaBon sono i panettoni che lo chef Daniel Canzian propone per il prossimo Natale, due ricette originali che si caratterizzano per la morbidezza del loro impasto e che si distinguono per le farciture racchiuse nella loro alveolatura. MI.O è il grande lievitato firmato da Daniel Canzian proposto per la prima volta nel 2019, un dolce che coniuga tradizione, semplicità e raffinatezza. Ciò che lo rende unico è l’utilizzo della Pasta di arance arrosto, preparazione iconica dello chef, priva di aromi e conservanti, con una bassissima percentuale di zuccheri, creata nelle cucine di DanielCanzian Ristorante secondo il metodo di preparazione e conservazione italiano classico.
MassaBon, dal dialetto veneto “troppo buono”, è il secondo grande lievitato proposto dallo chef, nato nel 2023 è caratterizzato da una sorprendente morbidezza, un gusto delicato e un aroma fruttato conferito dalle albicocche arrosto; la polpa della frutta, cotta al forno e lavorata appena per garantire un sapore naturale, è racchiusa nell’alveolatura dell’impasto e offre un aroma delicato al prodotto, oltre che una consistenza estremamente cremosa.
Entrambe le ricette nascono dalla collaborazione tra Daniel Canzian e Albertengo, realtà piemontese nota in Italia e all’estero per la produzione di grandi lievitati, che predilige l’utilizzo di materie prime di origine italiana, seleziona uova da galline allevate a terra e non impiega aromi lavorati.
il consiglio dello chef è quello di riscaldare i panettoni in forno a 160° per 5-7 minuti prima dell’assaggio, uno step che consentirà di enfatizzare la fragranza dolce e naturale della frutta rendendola ancora più cremosa al palato.
Lo Sheraton Diana Majestic hotel chiude i battenti
A Milano chiude lo storio hotel “Sheraton Diana Majestic” di viale Piave.
La proprietà dell’edificio ha infatti deciso di non rinnovare la gestione alla catena Marriott International. Niente più prenotazioni per chi voleva rifarsi gli occhi tra le pareti che hanno visto scorrere decenni di lusso, moda e storia.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la proprietà avrebbe espresso l’intenzione di procedere a una ristrutturazione degli interni dello stabile. Marriott International ha dichiarato: “Ringraziamo di cuore per il loro prezioso lavoro tutti i dipendenti dell’hotel, che nel corso degli anni hanno accolto e continuano ad accogliere gli ospiti e i soci provenienti da tutto il mondo.” Marriott si è attivata per assistere i lavoratori nella transizione, avviando le procedure previste dalla legge e collaborando con le organizzazioni sindacali per supportare il personale in questa fase delicata.
Al momento, il futuro dell’edificio rimane incerto. Tra le ipotesi al vaglio, vi è anche l’ingresso di una nuova catena alberghiera, mentre l’ipotesi più chiacchierata è la trasformazione in sede di un importante marchio di moda. La proprietà non ha ancora reso noti i dettagli sui progetti futuri, lasciando spazio a speculazioni e attese da parte della comunità locale e degli operatori del settore turistico.
Venerdì 15 novembre 2024, alle ore 21.00 presso il Teatro Pime di via Mosè Bianchi 94 a Milano, il Balletto di Milano celebra e omaggia il grande cinema, mettendo in scena la colonna sonora del celebre film “La dolce vita”, capolavoro di Fellini, attraverso una performance di danza di grande emozione e coinvolgimento a sostegno del Centro Pime.
Il Balletto di Milano, attraverso coreografie raffinate e suggestive, rievoca l’atmosfera onirica e malinconica della Roma degli anni ’60, celebrando le colonne sonore indimenticabili del film, che, come diceva il grande Ennio Morricone, “devono essere musica in se stesse, prima che per il cinema”. Le musiche di Nino Rota, che hanno accompagnato e amplificato la magia visiva di Fellini, saranno protagoniste della serata, unite alla bellezza della danza per offrire al pubblico un omaggio affascinante alla settima arte.
Un pezzo di storia di Milano chiude: addio allo Sheraton Diana Majestic
Milano dice addio a un’icona storica. Lo Sheraton Diana Majestic, uno degli hotel più celebri della città, chiude definitivamente le sue porte. Dal 1908, questo elegante albergo in viale Piave ha rappresentato un simbolo di lusso e stile, ma la decisione della proprietà, una società immobiliare milanese, di non rinnovare il contratto con il gruppo Marriott International ha segnato la fine di un’era.
La Fine di un’Epoca
Lo Sheraton Diana Majestic non accetterà più prenotazioni e i suoi cinquanta dipendenti, purtroppo, sono rimasti senza lavoro. Il gruppo Marriott ha ringraziato lo staff per l’eccellente lavoro svolto, promettendo supporto legale e sindacale durante la loro transizione verso nuove opportunità lavorative. Per molti, la chiusura di questo hotel rappresenta una perdita culturale significativa per Milano, poiché il Diana è stato non solo un luogo di soggiorno, ma anche un simbolo di moda, feste esclusive e una lunga storia.
Cosa Succederà Ora?
Il futuro del civico 42 di viale Piave è ancora avvolto nel mistero, ma non mancano le speculazioni. Si parla di due principali scenari: la possibile trasformazione in un nuovo hotel di lusso o la conversione in sede per un importante brand di moda. Non sarebbe una sorpresa, considerando che lo Sheraton è stato spesso scelto come location per sfilate e party esclusivi.
Pare che la proprietà voglia un restyling totale, con particolare attenzione agli interni, eliminando definitivamente gli ultimi dettagli dell’originale stile Liberty. Questo rinnovamento potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per l’edificio, anche se il legame con il passato rimarrà sempre forte.
Un Luogo Carico di Storia
Oltre al suo prestigio nel mondo dell’hotellerie, lo Sheraton Diana Majestic è stato anche teatro di un evento tragico che ha segnato la storia di Milano. Il 23 marzo 1921, un attentato anarchico mirato al questore Giovanni Gasti causò la morte di ventuno persone. Anche Benito Mussolini si recò sul luogo subito dopo l’attacco, che divenne uno dei primi episodi della cosiddetta “strategia della tensione.” Questo fatto ha reso l’hotel non solo un luogo di lusso, ma anche un simbolo di un’epoca caratterizzata da violenza e instabilità politica.
Con la chiusura del Diana, Milano perde uno dei suoi simboli storici, e non resta che attendere per vedere quale futuro riserverà questo luogo ricco di significato.
Il Cenacolo Vinciano passa alla Pinacoteca di Brera: cosa cambierà?
Grande novità per Milano: il Cenacolo Vinciano, capolavoro di Leonardo da Vinci e una delle opere d’arte più iconiche al mondo, sarà ora gestito dalla Pinacoteca di Brera. Una svolta importante che promette di rafforzare il polo museale milanese, anche se non mancano le perplessità.
La Riforma Ministeriale: Un Lento Processo
Tutto parte da una riforma del Ministero della Cultura, iniziata nel 2019 sotto la guida dell’allora ministro Alberto Bonisoli. Questo progetto, ripreso dopo diverse battute d’arresto, mira a ridisegnare la gestione dei musei statali e a riorganizzare competenze e risorse. Il risultato più significativo? Il Cenacolo passa sotto il controllo di Brera, un “colpo” che molti vedono come un’opportunità per Milano di diventare un punto di riferimento culturale ancora più forte.
Un Successo per Brera, un Duro Colpo per i Musei Lombardi
Per Brera, questo è un grande passo avanti. Il Cenacolo Vinciano è un’attrazione che richiama visitatori da ogni parte del mondo e potrebbe fare la differenza per le entrate e la visibilità della Pinacoteca. Come ha affermato il direttore di Brera, Angelo Crespi, “è un onore e una grossa responsabilità”, paragonando l’ambizione di creare una “Grande Brera” a quella degli Uffizi di Firenze. La visione è quella di un polo museale che integri il Cenacolo, la Pinacoteca e la Biblioteca Braidense, creando una struttura culturale di livello internazionale.
Ma non tutti sono entusiasti. La Direzione regionale dei musei lombardi esprime preoccupazione, perché il Cenacolo era il gioiello più importante tra i 12 musei regionali. Ora, senza di esso, dovranno puntare su altre sedi, come quelle sul Lago di Garda, che però non hanno lo stesso richiamo internazionale.
Le Sfide per la “Grande Brera”
Non mancano le sfide per questo ambizioso progetto. Gestire il Cenacolo e Brera insieme non è solo una questione di visione culturale, ma anche di risorse e personale. Già nel 2019, Emanuela Daffra, allora direttrice dei musei lombardi, aveva sollevato dubbi sul costo e sulla logistica di questa nuova gestione congiunta.
Nonostante ciò, Crespi rimane ottimista e vede in questa operazione un’opportunità unica per far risplendere l’eredità storica della città e potenziare la collaborazione tra la Pinacoteca di Brera e l’Accademia di Belle Arti. L’obiettivo è chiaro: trasformare Milano in un centro culturale di caratura mondiale, valorizzando al massimo il patrimonio artistico lombardo e italiano.
Con il Cenacolo sotto la gestione di Brera, ci si aspetta un aumento significativo dei visitatori e degli incassi per la Pinacoteca. Ma oltre agli aspetti economici, questa riforma potrebbe consolidare l’identità culturale della città, trasformando Milano in un punto di riferimento per l’arte e il turismo culturale a livello internazionale.
Insomma, un cambiamento epocale che potrebbe ridefinire il futuro del sistema museale lombardo e dare nuovo lustro al patrimonio storico-artistico della città.
La Rinascita della Torre dei Moro: Nasce la Torre Seta
Dopo tre anni dall’incendio devastante del 2021, la Torre dei Moro in via Antonini, Milano, rinasce con un nuovo volto e un nuovo nome: Torre Seta. Il progetto, firmato dall’architetto Marco Piva, punta a trasformare la torre in un simbolo di resilienza e innovazione, mantenendo una connessione con il passato e guardando al futuro con soluzioni moderne e sostenibili.
Il Tragico Incendio del 2021
Il 29 agosto 2021, un incendio ha distrutto la Torre dei Moro, lasciando sgomento tra i residenti e i cittadini. L’incidente ha sollevato interrogativi che ancora attendono risposte definitive, come ribadito dal sindaco di Milano, Beppe Sala, durante l’evento di presentazione della nuova Torre Seta. Tuttavia, il focus si sposta ora sulla ricostruzione, con un progetto che non solo mira a restituire una casa ai residenti sfollati, ma anche a trasformare la torre in un modello di architettura contemporanea.
Un Progetto di Innovazione e Sostenibilità
La Torre Seta, così chiamata per la sua struttura fluida e avvolgente, si distingue per l’uso di enormi finestre che offrono una vista panoramica su Milano e un “nastro” di terrazzi che circonda l’edificio. Piva ha spiegato che il concetto nasce dall’esperienza diretta della distruzione e sopravvivenza della torre: alcuni appartamenti carbonizzati, altri miracolosamente intatti. Da questa dicotomia nasce l’idea di non cancellare il passato, ma di costruire qualcosa di nuovo e migliorato, partendo da ciò che esisteva.
La sicurezza è al centro del progetto: l’uso di materiali ignifughi certificati e soluzioni strutturali innovative garantiranno la massima protezione. Inoltre, l’edificio sarà costruito con materiali sostenibili, come l’alluminio riciclabile, per ridurre l’impatto ambientale.
La Cerimonia della Prima Pietra
Alla cerimonia di posa della prima pietra, Agenore Maciocia, amministratore delegato di Imprecom, ha sottolineato che la priorità è ridare una casa alle famiglie rimaste senza tetto per tre anni. Anche il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha definito la nuova Torre Seta come un simbolo di “resilienza e innovazione”, lodando il lavoro dei progettisti e dei tecnici coinvolti.
Difficoltà per i Residenti
Nonostante la bellezza del progetto, i residenti affrontano ancora numerose difficoltà. Da tre anni sfollati, continuano a pagare mutui per appartamenti che non possono abitare e devono affrontare spese di demolizione a loro carico. Mirko Berti, portavoce del comitato inquilini, ha espresso frustrazione per le lungaggini burocratiche, con le banche che impiegano mesi per rispondere e assicurazioni che non coprono i danni in modo adeguato.
Il Futuro della Torre Seta
La Torre Seta rappresenta una nuova speranza per i residenti e per la città di Milano. Una torre che non solo riporterà alla normalità chi ha perso la propria casa, ma offrirà anche un esempio di come architettura e tecnologia possano rispondere a sfide moderne, garantendo sicurezza e sostenibilità.
Si chiama “Vite sospese” la mostra di Alessandro Bergonzoni e Bill Viola alla Fondazione Mudima di Milano, dove si potrà visitare fino al 6 dicembre.
L’idea di mettere insieme questi due artisti è venuta al curatore Davide Di Maggio perché entrambi, seppure di formazione e provenienza diverse, si sono sempre occupati della condizione umana, dell’incertezza e del rischio che caratterizzano l’avventura dell’uomo nel cosmo. Entrambi hanno avvertito l’angoscia che immancabilmente sale dalle profondità dell’essere e le hanno dato voce e immaginazione.
La mostra si svolge in tre momenti e spazi differenti. Le installazioni di Bergonzoni occupano i primi due piani ed è solo alla fine che Bill e Alessandro si incontrano idealmente, ma volutamente, in quella destinazione metaforica e metafisica che è soglia tra invisibile inviso e visibile.
Le tematiche di vita, morte e rinascita, del salvare, avere e dare cura, senza vendette antropologiche né crudeltà collaterali, in nome della ragione o del torto, sono sempre state alla base dell’opera dei due artisti. La percezione concreta della morte aiuta a renderci conto della nostra (im)permanenza, a percepire come stiamo abitando e arredando la nostra vita, e magari a captare e tradurre tutto quello che ci circonda, nell’avvertire ogni universo.
CityLife: Picasso in mostra gratis all’ultimo piano della Torre PwC
Un’opera di Pablo Picasso in mostra all’ultimo piano della Torre PwC, a Milano nel cuore del quartiere di CityLife. Torna Sguardi dalla Torre, l’iniziativa di PwC Italia dedicata all’arte e alla cultura, dal 9 al 10 e dal 16 al 17 novembre 2024.
“La loge (Le balcon)”, esposta eccezionalmente nella Torre PwC, rappresenta una delle incursioni di Picasso nel mondo del teatro. Il dipinto, realizzato nel 1921 come scenografia per lo spettacolo “Cuadro Flamenco” della compagnia dei Ballets Russes, racconta un teatro nel teatro: sipari rossi, palchetti dorati in stile Secondo Impero e un’atmosfera tipicamente francesizzante danno vita a una composizione dove lo spazio dell’osservatore e quello degli spettatori raffigurati si fondono. L’opera, conservata nei depositi della Pinacoteca di Brera, è uno dei frammenti originali dell’intera scenografia, che nel 1926 fu smembrata dallo stesso Djagilev per esigenze economiche e venduta in parti firmate dallo stesso Picasso.
L’iniziativa è gratuita (previa iscrizione on line e fino a esaurimento posti) e consente di immergersi nell’arte abbinando una vista dall’altezza di 130 metri sulla città di Milano, all’interno dell’opera d’arte architettonica disegnata dall’architetto Daniel Libeskind.
Milano torna a essere la capitale mondiale delle due ruote con l’Esposizione Internazionale EICMA 2024. Pronta a partire l’edizione numero 81, quest’anno dal 7 al 10 novembre a Fiera Milano Rho, che si appresta ad accogliere ancora centinaia di migliaia di visitatori con numeri già record per quanto riguarda la presenza di espositori (770 per più di 2100 marchi) e la superficie occupata (oltre 300mila metri quadri).
Anche quest’anno, come accaduto nel 2023, le novità attese sono molte, inclusa una cospicua presenza di quadricicli elettrici leggeri e non, accanto ovviamente a monopattini elettrici, biciclette a pedalata assistita e tanto altro.
Confermato anche il Temporary Bikers Shop, lo spazio commerciale dedicato ai motociclisti dove acquistare accessori, abbigliamento, caschi, componenti e attrezzatura di ogni tipo per la moto, mentre per celebrare il 110° anniversario di Eicma (1914-2024) sarà allestita alla Porta Sud una mostra di moto storiche e moderne che più hanno lasciato il segno per l’originalità e il primato con le loro forme, le proporzioni e i materiali impiegati.
Sul portale di EICMA è possibile acquistare i biglietti d’ingresso: 20 euro (più 1,50 euro di spese fisse di gestione) il prezzo dell’intero, mentre il biglietto ridotto, riservato ai visitatori tra i 4 e 13 anni, è in vendita a 10 euro (più 1,50 euro di spese fisse di gestione), due euro in meno rispetto al 2023.
Sconto sui Parcheggi per Abbonati ATM: Tutti i Dettagli
Il Comune di Milano, in collaborazione con ATM e SEA, ha annunciato un nuovo accordo per offrire 200 posti auto a tariffa agevolata presso il parcheggio P3 Smart dell’aeroporto di Linate, dedicati agli abbonati del trasporto pubblico milanese. Questa iniziativa è stata progettata per incentivare l’uso dei mezzi pubblici, facilitando l’accesso a chi proviene dai comuni limitrofi e vuole evitare il traffico cittadino.
Tariffe Convenienti
Le tariffe per gli abbonati ATM sono particolarmente vantaggiose: si pagano solo 3 euro per una sosta fino a 5 ore, mentre per chi lascia l’auto fino a 10 ore il costo sale a 3,5 euro. Chi necessita di soste più lunghe può optare per abbonamenti settimanali a 25 euro o mensili a 60 euro. Queste tariffe offrono una valida alternativa per chi desidera parcheggiare comodamente fuori dalla città e spostarsi con i mezzi pubblici verso il centro.
Origine dell’Accordo
L’accordo iniziale tra Comune, ATM e SEA risale al 2022, quando è stata aperta la tratta della M4 fino a San Babila. L’obiettivo era quello di creare un interscambio ottimale per i pendolari che utilizzano il trasporto pubblico. La M4, infatti, è particolarmente utile per chi proviene dai comuni di prima cintura, offrendo un accesso rapido e diretto verso il cuore della città. Dato il successo del progetto, l’accordo è stato esteso fino al 31 dicembre 2026, con la possibilità di essere prorogato per altri tre anni.
Benefici per i Pendolari e la Città
Arianna Censi, assessora alla Mobilità, ha sottolineato come l’efficacia del trasporto pubblico non dipenda solo dalla qualità del servizio offerto, ma anche dalla capacità di rispondere alle esigenze di mobilità di un’ampia gamma di utenti. L’accordo per il parcheggio a Linate rappresenta un passo in avanti per migliorare l’accessibilità ai mezzi pubblici e ridurre il traffico cittadino. “Il parcheggio di interscambio a tariffe agevolate, in un luogo strategico come questo, consentirà a molti pendolari di spostarsi più facilmente, lasciando l’auto fuori dalla città”, ha spiegato Censi. Questo contribuirà a ridurre non solo il traffico e la congestione, ma anche l’inquinamento nelle strade di Milano.
L’iniziativa si allinea con gli obiettivi del Comune per migliorare la mobilità sostenibile e promuovere l’uso del trasporto pubblico, offrendo un’opzione conveniente e pratica per chiunque desideri evitare di percorrere le vie milanesi in auto.
Cohabs Arriva a Milano: Co-living di Lusso a 1200 Euro al Mese
A Milano sbarca Cohabs, una soluzione abitativa in stile co-living già affermata in paesi come Stati Uniti, Regno Unito e Francia, e ora disponibile anche in zona Dateo. L’idea è nata in Danimarca e punta a favorire la convivenza in un ambiente condiviso e ben attrezzato, perfetto per chi ama la socialità e vivere in gruppo.
Una Casa per 27 Coinquilini
Il primo appartamento milanese di Cohabs si trova in un edificio in stile Liberty di via Caltanissetta, ed è in grado di ospitare fino a 27 persone. Con i suoi 700 metri quadrati, la casa offre stanze private per ogni inquilino, oltre a numerosi spazi comuni, tra cui un grande salone, una cucina attrezzata, una sala TV con Netflix, un giardino privato con barbecue, amache e un forno per pizza, una palestra e persino una lavanderia.
Un’esperienza di Condivisione
Questo tipo di abitazione è pensato per chi apprezza la vita in comunità. Vivere con altre persone può essere un’esperienza arricchente, soprattutto se si ha la fortuna di condividere gli spazi con persone simpatiche. Cohabsorganizza regolarmente eventi sociali come brunch e masterclass, rendendo la convivenza un’esperienza simile a una vita da “Grande Fratello,” ma senza le telecamere.
Costo e Tipologie di Stanze
Non si tratta di una soluzione economica. I prezzi partono da 1200 euro al mese per una stanza Essential di circa 9-13 metri quadrati con bagno condiviso, ma chi preferisce maggiore comfort può scegliere stanze più grandi con bagno privato. Le stanze Classic, ad esempio, costano circa 1300 euro, mentre le Classic+, dotate di bagno più spazioso, arrivano a 1500 euro al mese.
Il canone mensile include vari servizi, come pulizie settimanali, Wi-Fi, bollette e tasse comunali, oltre all’accesso a piattaforme di streaming TV. Nonostante il costo non sia tra i più accessibili, il city manager di Cohabs, Emanuele Bressan, sottolinea che l’esperienza di convivenza, insieme ai servizi offerti, giustifica il prezzo. Inoltre, la città di Milano, con la sua natura internazionale, è considerata perfetta per questo tipo di progetto.
E il Bidet?
Una curiosità che ha fatto sorridere molti è la presenza di soli due bidet per 27 inquilini. Secondo i responsabili di Cohabs, la maggior parte degli affittuari sono stranieri, e il bidet non è considerato una priorità.
Entro il 2025, Milano vedrà la nascita del suo primo parco lineare, ispirato alla famosa High Line di New York. Il cavalcavia Monte Ceneri, attualmente utilizzato come strada sopraelevata, verrà trasformato in un boulevard verde. Questo nuovo spazio offrirà ai cittadini e ai turisti un’area di passeggio e relax, seguendo l’esempio di città come New York, Parigi e Seul, dove infrastrutture simili sono state riqualificate con successo.
Un progetto di riqualificazione ambizioso
Il Comune di Milano ha pianificato il lancio di un bando nel 2025 per avviare il progetto di fattibilità della riqualificazione del cavalcavia Monte Ceneri. L’obiettivo è trasformare questa struttura ormai superata in un parco lineare, creando un nuovo punto di incontro e svago. Secondo Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione Urbana, il progetto rappresenta un’occasione unica per recuperare infrastrutture obsolete e restituirle ai milanesi in una veste moderna e sostenibile.
Spazi pedonali e nuove aree culturali
Il progetto non si limiterà alla parte superiore del cavalcavia, che sarà convertita in area pedonale. Anche la parte sottostante verrà valorizzata con spazi dedicati a servizi, attività commerciali e culturali. Questa trasformazione di Monte Ceneri rientra in un piano di rigenerazione urbana più ampio, che interesserà anche il cavalcavia del Corvetto, con l’obiettivo di rendere la città più vivibile.
Altri interventi per una Milano più verde
Il piano di rigenerazione urbana non si ferma al cavalcavia Monte Ceneri. Il Comune ha previsto 19 progetti di riqualificazione distribuiti in tutta la città. Tra questi, spicca la “Cerchia Verde dei Bastioni”, che prevede la creazione di nuove aree pedonali e la riqualificazione delle piazze vicine alle porte storiche.
Valorizzazione delle porte metropolitane
Inoltre, il Comune ha pianificato interventi sulle cosiddette Porte Metropolitane, i parcheggi di interscambio situati ai confini della città, e sui depositi ATM. Questi spazi urbani verranno sfruttati meglio per contribuire allo sviluppo abitativo e alla riduzione del traffico.
Milano verso una città più sostenibile
La riqualificazione del cavalcavia Monte Ceneri, insieme agli altri progetti previsti, punta a trasformare Milano in una città più verde e sostenibile. Questi interventi trasformeranno aree abbandonate o sottoutilizzate, offrendo nuovi spazi per la socialità, il commercio e la cultura. Milano segue così il modello di altre grandi metropoli internazionali, abbracciando un futuro più sostenibile e orientato al benessere dei suoi cittadini.
Scopri il Magico Mondo di Alice: Il Primo Lumina Park in Italia
Preparati a vivere un’esperienza incantata al primo Lumina Park in Italia, un viaggio straordinario che ti porterà nel magico mondo di Alice nel Paese delle Meraviglie! Seguendo le orme del Bianconiglio, sarai immerso in un universo di luci e stupore, dove oltre 200 installazioni luminose daranno vita a una fiaba indimenticabile.
Un Percorso Tra Magia e Fantasia
Il Lumina Park ti offre l’opportunità di passeggiare tra creature fiabesche illuminate e scenari surreali che trasformeranno la tua serata in un’avventura da sogno. Sarai circondato da fiori che ridono, gatti che cantano e personaggi incantati che ti faranno vivere la magia delle favole. Questo evento è perfetto per tutta la famiglia: adulti e bambini potranno lasciarsi sorprendere dalle meraviglie di questo parco luminoso e interattivo.
Divertimento per Tutti: Giochi e Quiz
Oltre allo spettacolo visivo, il Lumina Park offre anche attività coinvolgenti per rendere la tua esperienza ancora più speciale. Tra queste, un divertente quiz a tema Alice, dove potrai mettere alla prova le tue conoscenze e scoprire i segreti nascosti nel Giardino delle Meraviglie. Un modo per esplorare ancora più a fondo questo mondo incantato, rendendo la visita sia educativa che divertente.
Un Luogo di Storia e Trasformazione: Ex Macello
L’evento si svolge all’interno dell’area Ex Macello, un luogo che sta vivendo un’importante riqualificazione urbana dopo oltre 20 anni di inattività. Questo progetto vuole dimostrare come l’arte e la creatività possano trasformare spazi inusuali della città, valorizzandoli e restituendoli alla comunità in modo innovativo.
Il Lumina Park non è solo un’occasione per divertirsi, ma anche per riflettere su come l’arte può dare nuova vita a luoghi storici e farli risplendere sotto una luce completamente nuova.
Un’Esperienza per Tutti
Che tu sia un appassionato di Alice nel Paese delle Meraviglie o semplicemente alla ricerca di un’esperienza unica, il Lumina Park ti invita a vivere una serata di incanto e scoperta. Un viaggio tra luci, magia e divertimento che renderà indimenticabile la tua visita in questa suggestiva location. Non perdere l’occasione di esplorare questo mondo luminoso e lasciarti incantare da ogni dettaglio!
“Esploro Milano finché non è brutta”: la Torre Velasca finisce sotto accusa, ma merita davvero?
Il format di Natasha Gupta, influencer di Singapore che esplora le città con Google Street View fermandosi solo quando incontra un luogo “brutto”, ha scatenato discussioni su TikTok, soprattutto dopo il suo passaggio per Milano. Mentre molte zone della città hanno passato il test con successo, il suo viaggio si è interrotto in Piazza Velasca, proprio davanti alla storica Torre Velasca. E qui è scoppiata la polemica: la ragazza ha etichettato la Torre come “ugly”, provocando la reazione indignata di molti milanesi e amanti dell’architettura.
Il format e la “polemica” TikTok
Il video segue un format che ha già fatto il giro dei social, dove gli utenti esplorano a caso le città e si fermano solo davanti a luoghi esteticamente poco piacevoli. Fin qui, nulla di nuovo. Tuttavia, quando Natasha Gupta ha applicato il suo format a Milano, non si aspettava probabilmente di trovarsi davanti a una delle icone più discusse dell’architettura cittadina: la Torre Velasca. Dopo aver attraversato diverse zone della città, inclusa la Galleria Vittorio Emanuele, il suo viaggio si è interrotto in Piazza Velasca, con la torre brutalista sullo sfondo. E mentre molti si aspettavano un commento positivo, la sua sentenza è stata sorprendentemente negativa: “ugly.”
Le reazioni non si sono fatte attendere. Molti utenti hanno criticato la sua opinione, sottolineando l’importanza storica e culturale della Torre Velasca, mentre altri, forse meno affezionati all’edificio, hanno concordato con il suo giudizio. “Cmon Torre Velasca UGLY?!? Try again gurrrrrl” ha scritto un utente in difesa dell’architettura milanese. Ma la discussione non si è fermata qui: alcuni hanno ironizzato suggerendo altre zone di Milano che, secondo loro, avrebbero potuto meglio incarnare il concetto di “brutto”.
La Torre Velasca: icona o mostro architettonico?
Ma cosa rappresenta davvero la Torre Velasca e perché suscita reazioni così forti? Costruita tra il 1955 e il 1958 dal celebre gruppo BBPR, la torre è uno dei simboli più riconoscibili dello skyline di Milano. Il suo stile brutalista, con influenze medievali che richiamano le torri storiche lombarde, la rende un esempio unico di architettura del dopoguerra. La struttura, con la sua base slanciata e la parte superiore sporgente, è un omaggio all’evoluzione verticale delle città e alla capacità di coniugare passato e modernità.
Quando fu costruita, la Torre Velasca rappresentava un momento di rinascita per Milano, che stava emergendo dalla devastazione della Seconda Guerra Mondiale. Nonostante il suo stile non convenzionale, l’edificio è diventato negli anni un simbolo dell’innovazione e dell’identità architettonica della città. È inserita tra i palazzi più importanti del modernismo italiano e fa parte di numerose guide turistiche, proprio per la sua singolarità.
Tuttavia, la Torre Velasca non è amata da tutti. Il suo design audace ha sempre diviso l’opinione pubblica: alcuni la considerano un capolavoro del design moderno, mentre altri la vedono come un pugno nell’occhio, in netto contrasto con le eleganti facciate milanesi. Questa polarizzazione si riflette nelle reazioni al video di Natasha Gupta: chi ama la torre ne apprezza l’unicità e il valore storico, mentre i detrattori non riescono a digerirne le forme spigolose e la struttura massiccia.
Un simbolo di resilienza
Al di là del giudizio estetico, la Torre Velasca è un simbolo di resilienza per Milano. È stata costruita durante un periodo cruciale di ricostruzione, e la sua presenza ricorda l’importanza di innovare anche nei momenti di difficoltà. In un’epoca in cui le città si uniformano sempre di più, edifici come la Torre Velasca rappresentano un’importante testimonianza dell’identità culturale e architettonica della città.
La reazione al video di Natasha Gupta ci ricorda che la bellezza è soggettiva, e ciò che per qualcuno può apparire “brutto” può invece rappresentare un’icona culturale per altri. La Torre Velasca, con la sua storia e il suo impatto visivo, continuerà a essere discussa e, forse, proprio questa capacità di dividere l’opinione pubblica ne consolida lo status di simbolo milanese. Siamo certi che Natasha, tornando a Milano, potrebbe riscoprire la torre sotto una luce diversa, magari apprezzandola per ciò che rappresenta oltre il suo aspetto esteriore.
E voi? In quale angolo di Milano si sarebbe dovuta fermare secondo voi?
Onde magiche: concerto per bambini dell’Orchestra Sinfonica di Milano
Sabato 9 novembre 2024, alle ore 16.00 all’Auditorium di Milano (largo Mahler, Milano) si svolge il secondo appuntamento stagionale della rassegna Crescendo in Musica dell’Orchestra Sinfonica di Milano, storica programmazione in pomeridiana dedicata ai più giovani e alle loro famiglie in cui la grande musica viene proposta in una forma adatta ai piccoli spettatori e declinata in una forma interattiva di spettacolo.
L’Orchestra presenta lo spettacolo Onde magiche, in cui narrazione e teatro d’attore si mescolano per raccontare ai giovani spettatori una grande storia italiana.
Sul palco due attori ripercorreranno in modo fantasioso la grande scoperta di Marconi, la sua ricerca, le conseguenze dall’Ottocento ad oggi, proponendo una selezione musicale che celebrerà l’evento.
Giovedì 31 ottobre 2024 alle ore 21.00 al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, in occasione della festa di Halloween va in scena lo spettacolo Horror Musical Celebration.
L’evento racchiude i brani più famosi tra Nightmare Before Christmas, Addams Family, Thriller, Hocus Pocus, The Rocky Horror Show, Beetlejuice, La piccola bottega degli orrori, Ghostbusters e altro ancora… il tutto interpretato da grandi solisti, attori, performer, ballerini, musicisti che saranno supportati da un coro di 100 voci formato appositamente per l’occasione “The Horror Choir”.
Fantasmi, loschi individui e strani personaggi non vi daranno pace finché non morirete dalla paura o dalle risate! Un evento esclusivo con oltre 100 artisti sullo stesso palco.
Mercoledì 26 marzo 2025, alle ore 21.00, al Teatro Carcano di Milano fa tappa il tour Live 2025 di Nina Zilli.
E’ una delle artiste italiane più eclettiche e apprezzate nel panorama musicale. La cantautrice piacentina, nota per il suo stile unico che fonde soul, R&B e pop, è pronta a regalare al pubblico milanese una serata ricca di emozioni e di musica di qualità.
Con una carriera che ha attraversato diversi generi, Nina Zilli si è affermata come una delle voci più apprezzate del panorama musicale italiano. Il suo repertorio include brani che spaziano dalle sonorità più intime a quelle più ritmate, con hit celebri come “50mila” e “L’amore è femmina”.
L’Autunno a Milano: come vivere al meglio la magia del foliage in città
Quando l’autunno si affaccia su Milano, la città si trasforma in un quadro dipinto di rosso, arancio e giallo. Le temperature si fanno più miti, le giornate si accorciano e i parchi si riempiono di foglie cadenti, regalando uno spettacolo naturale che non ha nulla da invidiare ai paesaggi più celebri. Anche in una città dal cuore pulsante come Milano, è possibile trovare angoli tranquilli e rigeneranti per godere a pieno della bellezza autunnale. Ecco alcuni suggerimenti per vivere al meglio il foliage e la stagione dei colori nella metropoli.
1. Esplorare i parchi cittadini
Milano, con i suoi numerosi parchi e giardini, offre una vasta gamma di luoghi dove ammirare il foliage autunnale. Parco Sempione, con il suo lago e i suoi viali alberati, è uno dei posti migliori per immergersi nei colori della stagione. Le sue ampie distese verdi, incorniciate da alberi che si tingono di rosso e oro, creano un’atmosfera quasi fiabesca, perfetta per una passeggiata rilassante.
Un’altra meta imperdibile è il Giardino della Villa Reale, in zona Porta Venezia. Questo parco all’inglese, con i suoi sentieri tortuosi e gli alberi secolari, offre un’ambientazione perfetta per ammirare i cambiamenti di stagione. I riflessi delle foglie autunnali nello stagno e le panchine nascoste tra gli alberi sono ideali per una pausa di relax immersi nella natura.
2. Il fascino di una passeggiata lungo i Navigli
Per chi ama la commistione tra natura e storia, una passeggiata lungo i Navigli è un’opzione affascinante. Le rive dei canali sono punteggiate da alberi che, in autunno, si trasformano in una cornice di colori caldi. Camminare al tramonto lungo il Naviglio Grande o il Naviglio Pavese, con le foglie che galleggiano sull’acqua, è un’esperienza che mescola romanticismo e tranquillità.
3. Riscoprire i giardini nascosti
Milano è anche famosa per i suoi giardini segreti, piccole oasi verdi nascoste tra le vie cittadine. Uno di questi è il Giardino della Guastalla, uno dei più antichi della città. Situato nei pressi dell’Università Statale, questo parco poco conosciuto offre uno scenario incantevole per godersi una pausa autunnale, lontano dal caos cittadino. Qui, le foglie che cadono lente dai grandi alberi creano un’atmosfera raccolta e intima, perfetta per chi cerca un momento di quiete
Giardino della Guastalla
4. Scattare foto e immortalare l’autunno
L’autunno è la stagione perfetta per gli amanti della fotografia. Le strade di Milano, con le loro tonalità calde e la luce morbida tipica di questo periodo, offrono lo sfondo ideale per scatti suggestivi. Dal quartiere di Brera, con i suoi vicoli pittoreschi e i colori caldi che avvolgono i suoi edifici storici, al più moderno CityLife, dove il contrasto tra natura e architettura contemporanea crea effetti visivi sorprendenti, ogni angolo della città regala un’opportunità fotografica unica.
5. Assaporare i gusti autunnali
Vivere l’autunno a Milano significa anche concedersi del tempo per godere dei suoi sapori. Molti locali e ristoranti offrono menù stagionali che celebrano i prodotti tipici dell’autunno, come castagne, zucca e funghi. Fermarsi per un pranzo in un bistrot in zona Ticinese o una merenda in una delle storiche pasticcerie milanesi può essere il modo perfetto per concludere una giornata dedicata alla scoperta del foliage.
6. Fare sport all’aperto
Per chi preferisce mantenersi attivo, l’autunno è il periodo ideale per praticare attività fisica all’aperto. Milano offre diversi percorsi ideali per correre o andare in bicicletta, come il Parco delle Cave o il Parco Lambro, dove i sentieri si snodano tra prati e boschetti che esplodono in mille colori.
7. Godersi una pausa culturale
Infine, approfittare dell’autunno per visitare le tante mostre d’arte e gli eventi culturali della città è un ottimo modo per completare la giornata. Molti musei e gallerie sono situati nei pressi di giardini e parchi, come la Triennale al Parco Sempione, rendendo facile alternare momenti di cultura e relax all’aperto.
Che si tratti di una passeggiata in un parco, di una corsa lungo i Navigli o di una giornata dedicata a esplorare i giardini nascosti della città, Milano offre infinite opportunità per vivere al meglio l’autunno e il suo splendido fogliame. Non resta che indossare una sciarpa calda, preparare una fotocamera e immergersi nella magia di questa stagione.
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