18.7 C
Milano
lunedì, Aprile 28, 2025
Advertisement

Cesare Picco agli Arcimboldi per “Live in the Lobby”

cesare picco

Cesare Picco agli Arcimboldi

Live in the Lobby” è il cartellone degli aperitivi musicali, organizzati con l’Orchestra Filarmonica Italiana e accolti presso il foyer del TAM.

Domenica 6 novembre ore 11.00, “The Last Gate”, con Cesare Picco al pianoforte, Leonardo Sapere al violoncello e l’Orchestra Filarmonica Italiana.

Cesare Picco è pianista e autore di balletti, opere, musica per il teatro e progetti speciali eseguiti in tutto il mondo. Sulla tradizione della sua formazione classica si innesta la vena della sperimentazione, in un processo che rifiuta ogni limitazione di stile e ispirazione. La sua proposta musicale è quindi una sintesi tra diversi generi, con un approccio pianistico che unisce forza espressiva e leggerezza melodica.

Nella sua carriera si è esibito nei più importanti teatri del mondo, suonando a fianco di nomi celebri del panorama musicale internazionale.

Nel concerto saranno eseguiti brani tratti dal suo ultimo album “The Last Gate”, uscito nel 2021.

Advertisement

Concerto dei Bon Iver al Forum di Assago

bon iver

Bon Iver in concerto

Sabato 5 novembre ore 19.45, il gruppo dei Bon Iver approda al Forum di Assago nell’unica tappa italiana del tour.

Il gruppo è stato fondato da Justin Vernon, cantautore folk americano che si è fatto conoscere tra il 2007 e il 2008 registrando in solitaria il suo primo album, “For Emma, Forever Ago”.

La band inizia ad affermarsi a poco a poco, apparendo in spettacoli televisivi e facendo uscire nel 2009 un album “Blood Bank”, seguito da “Bon Iver, Bon Iver” dove Vernon si allontana dal folk acustico per intraprendere nuove strade sonore.

Dopo 5 anni esce nel 2016 “A million”, presentato dal vivo in un festival organizzato dallo stesso Vernon e infine nel 2019 arriva l’ultimo album dell’enigmatico titolo “i, i” che sintetizza le precedenti esperienze musicali tra radici acustiche, atmosfere eteree e complesse stratificazioni strumentali.

 

Biglietti disponibili CLICCA qui.

Advertisement

The Cure ritornano al Forum di Assago

the cure

The Cure al Forum di Assago

Venerdì 4 novembre, alle ore 19.00, The Cure, guidati da Robert Smith, ritornano al Forum di Assago con un concerto che riassumerà le tappe salienti della loro lunga carriera.

In scaletta, i brani dell’album capolavoro “Disintegration” datato 1989 e dell’altrettanto importante “Wish” di cui quest’anno si celebra il trentennale, oltre a inediti che usciranno a breve in “Songs Of A Lost World”.

Il gruppo inglese si è formato nel 1978 e negli anni ha subito numerosi cambi d’organico; l’unico membro costante è il chitarrista, cantante e cantautore Robert Smith.

The Cure sono considerati tra i maggiori rappresentati del cosiddetto rock gotico, benché lo stesso Smith abbia spesso contestato questa etichetta. I tratti musicali fondamentali della loro musica si esprimono nelle linee dominanti del basso a sei corde, nella chitarra acustica e nella voce di Smith, nella stratificazione di sintetizzatori e chitarre elettriche, il tutto unito alla propensione nei testi per la disperazione esistenziale.

Aprirà il concerto la band scozzese dei Twilight Sad.

 

Biglietti disponibili qui.

Advertisement

Un capolavoro per Milano 2022: un’eccezionale opera di Raffaello in mostra

Un capolavoro per Milano 2022

Un capolavoro per Milano 2022

Capolavoro per Milano 2022, l’iniziativa giunta alla sua 14° edizione, vede in mostra la Predella della Pala Oddi di Raffaello Sanzio.

La mostra, aperta dal 4 novembre 2022 al 29 gennaio 2023, verrà allestita presso le sale del Museo Diocesano.

L’opera, una tempera su tavola (cm 39 x 188), è suddivisa in tre scomparti raffiguranti l’Annunciazione, l’Adorazione dei Magi e la Presentazione al Tempio.

In previsione dell’iniziativa Capolavoro per Milano 2022, sull’opera è stato condotto un intervento di restauro, a cura del Laboratorio di Restauro Pitture dei Musei Vaticani ed eseguito dal maestro Paolo Violini. Un’operazione che restituisce ai colori di Raffaello piena brillantezza e riconoscibilità.

La Predella della Pala Oddi è esposta ad ingresso gratuito.

Advertisement

55 Milano venerdì aperitivo, dinner show e discoteca

53093795 2245676272121120 6079457655514988544 n 5

55 MILANO VIA PIERO DELLA FRANCESCA

Ritorna il grande appuntamento del venerdì al 55 Milano con la cena spettacolo e il nostro ricco aperitivo con ISOLE A BUFFET con la serata che proseguirà fino alle 4 con dj set.

Venerdì aperitivo – Dinner Show e club con DJ Set 

Il Lounge Bar 55 Milano completamente rivisitato nel design, moderno ed accogliente, con qualche tocco vintage, promette di diventare uno dei nuovi punti di riferimento per l’aperitivo e l’after dinner della nightlife milanese .
L’ ampia scelta del cibo Verranno servite specialità gastronomiche sia calde che fredde, adatte ad ogni tipo di esigenza e gusti .

Info e prezzi

Aperitivo :

  • Ingresso in lista 15€ a Persona con
  • Aperitivo con 1 Drink
  • Tavolo Riservato fino alle 22.30 ( poi si può comunque rimanere per la serata)

Serata :

(dalle 22.30 alle 02.00)
1 Bottiglia Base 200€ (5 Ingressi inclusi)
1 Bottiglia Premium 250€ (5 Ingressi inclusi)
Serata Inclusa con Dj Set fino alle 04.00

 

Prenotazione obbligatoria

Tel. 02 84106534

 

55 milano

Prenotazione obbligatoria

Tel. 02 84106534

Via Piero della Francesca 55/A
55 Milano

Advertisement

Ritorna Zelig con 6 imperdibili serate

zelig

Ritorna Zelig agli Arcimboldi

Nato nel 1997 e inizialmente trasmesso in seconda serata su Italia 1, Zelig negli anni è diventato un cult della comicità e del cabaret, riempiendo costantemente l’ampia platea degli Arcimboldi.

Dopo il successo della precedente edizione, lo spettacolo ritorna dal vivo, nuovamente affidato a Claudio Biso (primo conduttore nel 1997) che avrà al suo fianco Vanessa Incontrada.

Il cartellone prevede 6 appuntamenti, il 7, 8, 11, 12, 16, 17 novembre 2022 alle ore 21.00, dove sfileranno i più grandi talenti della comicità italiana. Già confermate le presenze di Mago Forest, Ale & Franz, Teresa Mannino e Maurizio Lastrico.

Lo spettacolo sarà successivamente trasmesso in prima serata su Canale 5.

 

Biglietti disponibili qui.

Advertisement

Concerto di Gigi D’Alessio al Teatro Lirico

gigi dalessio

Gigi D’Alessio in concerto a Milano

Martedì 8 novembre ore 21:00, “Noi due tour” di Gigi D’Alessio fa tappa al Teatro Lirico. La tournée ha preso il via da Napoli agli inizi di ottobre e sta facendo registrare sold out in tutte le città.

La carriera artistica di Gigi D’Alessio è iniziata col genere neomelodico, ma negli anni l’artista ha saputo rinnovare le sue proposte musicali, facendosi conosce da un pubblico non solo italiano ma anche internazionale.

In scaletta, 30 anni di successi, spaziando dai brani storici quali “Non mollare mai” e “Il cammino dell’età”, fino a quelli recenti come “Noi due” e “Quanto amore si dà”.

Biglietti disponibili qui.

Advertisement

Torna a Milano Body Worlds, la mostra di preparati anatomici veri

body worlds

Body Worlds a Milano

Dal 4 novembre 2022 al 26 febbraio 2023 presso la stazione di Milano Centrale – Galleria dei Mosaici si tiene l’esposizione Body Worlds – Il Ritmo Della Vita, che ha già entusiasmato oltre 52 milioni di visitatori in tutto il mondo.

L’esposizione permette di esaminare l’anatomia e la fisiologia umana, comprendere le funzioni dell’organismo e dei suoi organi, mediante preparati anatomici che sono stati sottoposti a un rivoluzionario metodo detto “plastinazione” (scoperto dallo scienziato tedesco Gunther von Hagens) che consente di preservare il corpo per scopi scientifici, in un modo estremamente dettagliato.

I preparati plastinati sono utili strumenti didattici non solo per gli studi di medicina, ma anche per un pubblico più ampio.

Tutti i preparati sono reali e derivano dalla donazione del proprio corpo dopo la morte, disposta da migliaia di persone per fini scientifici e di ricerca.

Advertisement

Festival della Peste 2022 a Milano

festival della peste

Festival della Peste 2022

Dal 3 al 6 novembre si tiene alla Fondazione Lazzaretto, il Festival della Peste 2022, con mostre, eventi, performance, conferenze e laboratori.

La manifestazione, giunta alla sua quinta edizione, affronta quest’anno il tema della relazione tra Ragione e Sentimento, chiamando a raccolta artisti, intellettuali, scienziati, pubblico, per “contagiare” il quartiere e l’intera città.

Ad inaugurare il Festival della Peste! 2022 sarà il concerto “Meglio stasera che domani o mai. Musiche da film in 12 nuances sentimentali” che vedrà la straordinaria cantante e performer milanese Camilla Barbarito tornare anche quest’anno sul palco del Lazzaretto insieme a un inedito quintetto di musicisti per presentare il suo nuovissimo progetto, interamente dedicato alle colonne sonore.

La Fondazione, Il Lazzaretto, dal 2014 mette in cantiere progetti culturali all’insegna della sperimentazione e della contaminazione nell’ambito delle arti visive, della letteratura, della fotografia, delle arti performative.

Advertisement

Il crogiuolo di Arthur Miller al Piccolo Teatro

il crogiuolo

Il crogiuolo

Dal 1° all’8 novembre, va in scena al Piccolo Teatro “Il crogiuolo”, un testo di Arthur Miller, diretto e interpretato da Filippo Dini.

L’opera prende spunto dalla caccia alle streghe che travolse la cittadina di Salem nel 1692, per stigmatizzare il clima di psicosi anticomunista causata dal maccartismo negli Stati Uniti nei primi anni 50.

La torbida vicenda prese inizio da un gruppo di ragazze che destarono sospetti per i loro strani atteggiamenti. Queste, furono costrette ad accusare altri, per cui alla fine si arrivò a processare 144 persone, 19 delle quali condannate a morte per impiccagione.

Nel clima di guerra fredda tra Russia e Stati Uniti, lo stesso Miller, insieme ad altri intellettuali, era finito sotto il controllo della Commissione per le attività antiamericane che cercava di colpire veri o presenti simpatizzanti comunisti, che in tal modo vedevano compromessa la loro carriera. Chiaramente l’opera ne è una cruda e accusatoria metafora.

 

Biglietti disponibili qui.

 

Advertisement

La Cineteca Milano Arlecchino festeggia i 40 anni di E.T.

et

E.T. l’extra-terrestre: proiezione speciale

Sabato 5 novembre alle ore 20.30, si inaugura la 15ma edizione della rassegna Piccolo Grande Cinema alla Cineteca Milano Arlecchino con una proiezione speciale del film cult  “E.T. l’extra-terrestre”, in occasione dei 40 dall’uscita.

Sarà presente l’attore Henry Thomas (il bambino Elliott del film) cui si aggiungerà un contributo video del regista Steven Spielberg.

In mostra nel foyer una chicca: la bicicletta Kuwahara, protagonista di una delle scene più emozionanti ed iconiche, a disposizione di tutti per una foto ricordo.

In concomitanza, dal 6 novembre 2022 al 31 gennaio 2023 sarà allestita al MIC Museo Interattivo del Cinema, un’esposizione straordinaria “E.T. La mostra 1982-2022”, curata dalla Fondazione Culturale Carlo Rambaldi.

Tante curiosità e suggestioni, per un percorso affascinante tra differenti arti e forme visive, con gli E.T. e i reperti restaurati dal laboratorio per la carta di Cineteca, in collaborazione con l’Accademia di Brera.

Advertisement

Musica di Bach: concerto dei Cameristi della Scala

Cameristi Scala

Bach con i Cameristi della Scala

Concerto interamente dedicato alla musica di Bach, quello che i Cameristi della Scala eseguiranno domenica 6 novembre alle ore 20.00 alla chiesa di San Giuseppe (Largo De Sabata), nel quarantesimo anno di attività.

 

In programma, quattro brani tra i più noti ed eseguiti del repertorio bachiano:

Concerto Brandeburghese n. 2 in Fa maggiore

Concerto in Re minore, per due violini ed archi

Suite n. 3 in Re maggiore

Concerto Brandeburghese n. 4 in Sol maggiore

 

Jérôme Correas, direzione e clavicembalo

 

Ingresso gratuito con prenotazione:

Advertisement

Tre idee di ristoranti per gli amanti della cucina vegana

MU Fish 5 Alghe 2
MU Fish 5 Alghe 2

Ogni anno il 1° novembre si celebra il World Vegan Day, la Giornata Mondiale Vegana. Eppure, un numero sempre più alto di ristoranti è in ormai in grado di integrare tutti i giorni l’alimentazione vegana nei propri menù. Nell’area metropolitana di Milano è disponibile una vasta scelta per chi è vegano ma anche per chi prova semplice curiosità per questo regime alimentare. Tra i tanti, le proposte del ristorante Koinè a Legnano, di Caciara a Milano e di MU fish a Nova Milanese ci regalano un ventaglio di possibilità che va da Oriente a Occidente.

In Italia, con circa il 9% della popolazione che si dichiara vegetariana o vegana,i ristoranti che hanno compreso l’importanza di garantire un’offerta inclusiva, inserendo nei menù piatti plant based, sono in costante crescita.

La cucina vegana 1MQ

Alberto Buratti lo ha capito già un anno fa, quando nel suo ristorante Koinè a Legnano ha introdotto il menù vegetariano “1MQ d’orto”. Una cucina impostata dalla natura, ricca di contaminazioni , materie di prima qualità e tecniche capaci di lasciare intatti i valori nutritivi e i sapori di ogni singolo ingrediente.  Il menù – che affianca e non sostituisce quelli classici del ristorante – compie un anno proprio a ottobre ed è, per lo chef, sempre più un terreno di sperimentazione in cui trovano spazio anche ricette vegane.

Tra i suoi piatti vegani, creati con le primizie di stagione, i più amati sono sicuramente:
Biete colorate, carote, pasta e spezie
Fagiolini, patate e basilico
Spaghettino freddo con lime cipollotto e spuma di peperone
Fake panna prosciutto e piselli, un piatto che potrebbe trarre in inganno anche il palato più sensibile e che è composto da pappardelle di barbabietola, “panna” vegetale di semi di lino e piselli.

Il vegano divertente

Caciara, locale appena aperto a Milano, ha fatto dell’accoglienza letteralmente per tutti un punto di forza: tra le pagine dei suoi menù trovano infatti perfetta ospitalità gli onnivori, i vegani, gli intolleranti al glutine e al lattosio e, in generale, chiunque desideri una cucina capace di adattarsi a tutte le esigenze alimentari senza mai perdere di vista il piacere della buona tavola.

A pranzo, a cena o all’aperitivo, da Caciara le opzioni vegane sono tante e tutte gustose, colorate, divertenti, con ricette originali e dai nomi curiosi.

Tra tutti i piatti del menù vegano, ecco alcune proposte imperdibili, dall’antipasto, al dolce fino alla pizza:
Mazzolin di Fiori veg: fiori di zucca bio in pastella di ceci, ripieni di mozzarella vegana, macinato Beyond Meat e foglie di basilico fresco),
Shake your Gricia, ovvero a’ gricia vegana: mezzemaniche di Gragnano ‘Gerardo di Nola shakerate con salsa cremosa di pecorino vegano, con gondino al pepe di cajun macinato, seitan croccante.
Polpette che la nonna non ti ha mai fatto: polpettine vegane Beyond Meat cotte nel pomodoro presidio slow Vincenzo Egizio con gondino affumicato grattugiato.
I caciaroni: straccetti di pasta fritta con crema al cioccolato fondente e crema di pistacchio
Da provare anche le pizze napoletane gourmet, 100% vegane e ricche di gusto. Una su tutte,  la deliziosa Fuori di zucca: crema di zucchine, mozzarella fior di vegan, salsiccia Beyond Meat. Fuori forno: fiori di zucca, vegan créme fraîche.

L’imbarazzo della scelta è sicuramente l’ingrediente principale, sempre unito a un gusto unico che conquista anche i palati più esigenti. Non per nulla il leit motiv che li guida il menù di Caciara è “trova ciò che ami e lascia che ti riempia”.

La cucina vegana orientale

La cucina orientale si presta particolarmente a proposte vegane creative e, nel ristorante MU fish di Nova Milanese, poco a nord est di Milano, chef Jun Giovannini, originaria di Tokyo e italiana per amore, si diverte a introdurre piatti gustosi capaci di conquistare palati vegani e non.

Tra le proposte più intriganti c’è senz’altro la 5 Alghe, un’insalata di alghe rosse, bianche, verdi, nere e mozuku con salsa ponzu, crema di sesamo, pomodoro e avocado. L’uso delle alghe, compresa la “mozuku”, un’alga di Okinawa conosciuta come superfood per le sue proprietà nutritive antitumorali e antiossidanti, ne fa un piatto solo apparentemente semplice: il 5 Alghe è infatti pieno di gusto e di materie prime utili per il benessere della persona.

Tra le tante proposte creative di Jun non mancano mai le opzioni vegane, che possono essere a scelta della chef, secondo l’ormai celebre omakase – il rito giapponese del pasto in cui allo chef si lascia carta bianca nella scelta delle pietanze – oppure ordinabili direttamente dal menù, tra cui sono assolutamente da assaggiare gli hossomaki di avocado e fiore di zucca fritto in tempura con alga nori Hayashiya, oppure ancora i nigiri con avocado e tartufo. 

Advertisement

Torna The Milan Coffee Festival

GLI ITALIANI E IL CAFFE
GLI ITALIANI E IL CAFFE

The Milan Coffee Festival torna dal 12 al 14 novembre – dopo due anni di stop – con un ricco palinsesto di eventi, performance e competizioni che trasformeranno la dinamica metropoli lombarda nella capitale dei “coffee lovers”. Anche quest’anno, l’edizione italiana dell’evento internazionale che celebra il caffè in tutte le sue declinazioni si terrà al Superstudio Più di via Tortona, location simbolo di uno dei distretti storici e più vivaci della città, che ben si sposa con lo spirito creativo e all’avanguardia del format.

Organizzato sulla scia del successo delle analoghe manifestazioni di Londra, Amsterdam e New York, il festival è un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti dell’iconica bevanda, grazie anche alle innumerevoli esperienze “live” proposte dalle aziende partner. Il pubblico potrà assaggiare i migliori specialty coffee, partecipare a workshop e osservare i migliori torrefattori italiani sfidarsi durante il prestigioso contest The Roast Masters. E ancora, scoprire il mondo della “latte art”, testare le innovative macchine da espresso per uso domestico e concludere in bellezza la propria visita con un aperitivo a base di caffè con un Espresso Martini o un Negroni al caffè.

In calendario, degustazioni gratuite dei chicchi di caffè più pregiati al mondo, sapientemente tostati dai migliori torrefattori italiani tra cui Cafezal, Ditta Artigianale, Orso Laboratorio, La Sosta, Bugan Coffee Lab, Pacamara, Nowhere e 1895 Coffee Designers by Lavazza.

Inoltre, The Milan Coffee Festival ospita anche quest’anno un’entusiasmante serie di competizioni e performance scenografiche dedicate all’universo del caffè. In particolare, Latte Art Live, un’area interattiva dedicata alla popolare disciplina della “latte art” con laboratori pratici, esibizioni e sfide, e The Lab che include un ampio programma di laboratori studiati per offrire ai visitatori dimostrazioni interattive, conferenze e vivaci dibattiti su temi di attualità relativi al mondo del caffè. Il pubblico potra’ imparare a creare il perfetto caffe’ espresso e migliorare le sue performance di Latte Art partecipando alle masterclass della Global Coffee School Live di Sage e scoprire come preparare un Espresso Martini alla  Cocktail Masterclass di Smirnoff, mentre all’interno del The Roaster Village i piccoli torrefattori italiani di qualità avranno la possibilità di servire e far conoscere i loro pregiati specialty coffee. Al Brew Bar di DM Italia il pubblico potrà assaggiare il caffè filtro degli espositori del roast village preparati utilizzando i macinini del Brand e le macchine Tone Swiss.

La terza edizione vede il ritorno di The Roast Masters, con un format tutto nuovo: il divertente contest, focalizzato sull’arte della tostatura degli specialty coffee e riservato ai migliori torrefattori italiani, vedrà la partecipazione di 20 italiani che si sfideranno, in squadre di 3, in frenetici testa a testa a eliminazione diretta. Quattro le discipline – The Espresso Smackdown, The Latte Art Showdown, The Brew Faceoff e The Signature Drink – in cui si cimenteranno i candidati, esaminati da una giuria di esperti.

La giornata al The Milan Coffee Festival non potrà dirsi conclusa senza una sosta all’Aperitivo corner dove scoprire gli strepitosi cocktail proposti da Cafezal, Mr. Black e Smirnoff. Qui si potrà sorseggiare una rivisitazione del classico aperitivo milanese con un drink d’autore a base di caffè, a scelta tra Cold Brew Negroni, con vermouth, Campari, gin, orange bitter o Classic Espresso Martini con vodka, liquore al caffè, zucchero ed espresso. In abbinamento, la sfiziosa pasticceria proposta da Cafezal.

Anche l’arte avrà il suo spazio al The Milan Coffee Festival con “Un sorso di bellezza”, la mostra del fotografo Patricio Reig – argentino di nascita e italiano di adozione -, che vedrà esposte le sue suggestive opere concepite per l’evento, con la curatela di Claudio Composti, art director di mc2gallery. Nei ritratti Patricio mostra al pubblico il suo mondo interiore attraverso i volti di amici e personaggi noti, la conduttrice televisiva Federica Fontana, l’imprenditrice digitale e conduttrice televisiva Chiara Maci, il direttore creativo della terza generazione di Casa Rubinacci, Luca Rubinacci, e il modello e influencer Marco Fantini. Il racconto dell’artista prende forma sulla carta anticata dalla magica “pozione nera”, il caffè. Reig rende visivamente questo salto temporale all’indietro esaltando il senso di antico grazie al colore giallognolo dei ricordi che la carta assume dopo essere stata impregnata nel caffè. L’artista fissa la vita che scorre davanti al suo obbiettivo e lo fa in modo semplice, proprio come bere “un sorso di bellezza” al pari di un caffè

Advertisement

Al via il festival della peste

unnamed 1
unnamed 1

Torna anche quest’anno, da giovedì 3 a domenica 6 novembre 2022Il Festival della Peste!, l’appuntamento annuale promosso dalla Fondazione Il Lazzaretto che da cinque anni coinvolge ospiti speciali e pubblico in un format originale e dinamico, sempre aperto al cambiamento.

Al centro della quinta edizione, la relazione tra Ragione e Sentimento – tema guida del Lazzaretto per il biennio 2022-2023 – che sarà indagata attraverso quattro giorni di spettacoli, concerti, workshop e laboratori aperti al pubblico.

Cristina Nuñez, Camilla Barbarito, Jacopo Jenna, Rachele Maistrello, Vittorio Cosma, Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani, Nicoletta Cinotti saranno i protagonisti di questa nuova edizione del Festival che presenta una serie di lavori, frutto di un percorso partecipativo condotto dal team creativo del Lazzaretto grazie agli incontri realizzati all’interno del ciclo dei Salotti: luogo fisico, oltre che simbolico, attraverso il quale la Fondazione ha sviluppato in questi anni network e nuove collaborazioni. Nel corso del 2022 sono stati ospiti dei Salotti diversi artisti, curatori, filosofi, scienziati, ai quali è stato chiesto di lasciare domande, spunti, bibliografie, tracce sonore sul tema.

Ad inaugurare il Festival della Peste! 2022 sarà il concerto “Meglio stasera che domani o mai. Musiche da film in 12  nuances  sentimentali” che vedrà la straordinaria cantante e performer milanese Camilla Barbarito tornare anche quest’anno sul palco del Lazzaretto insieme a un inedito quintetto di musicisti per presentare il suo nuovissimo progetto, interamente dedicato alle colonne
sonore.

Durante i giorni del Festival il pubblico potrà partecipare ad una serie di workshop e laboratori per riflettere e confrontarsi sul rapporto controverso tra Ragione e Sentimento. Fra questi, ad esempio, “The Self-Portrait Experience (SPEX)” a cura di Cristina Nuñez – artista-fotografa autodidatta, il cui lavoro è stato pubblicato ed esposto a livello internazionale – presenta un workshop sul tema dell’espressione di emozioni difficili, che vede al centro la tecnica dell’autoritratto come strumento di terapia e crescita. Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani – compagnia di spicco della nuova ricerca teatrale italiana – tornano al Lazzaretto con il laboratorio-spettacolo che presenta il loro nuovo lavoro Mio padre non è ancora nato (fresco vincitore del Premio Museo Cervi – Teatro per la memoria 2022) abbinandolo ad un’esperienza di laboratorio teatrale per indagare il tema del Festival a partire dai legami familiari che spesso, come una cascata, investono e precipitano ogni ragione nel sentimento. E ancora, attraverso il laboratorio sensoriale “Riprendere i sensi tra ragione e sentimento”, Nicoletta Cinotti – figura di riferimento della Mindfulness nel nostro paese – guiderà i partecipanti in un percorso che attraversa vista, udito e tatto con la curiosità dell’esperienza in diretta.

Spazio anche ai più piccoli con “Désir Mimétique”, un laboratorio di danza dedicato ai bambini dai 7 ai 10 anni, nuovo progetto del coreografo e performer italiano Jacopo Jenna – tra i nomi di spicco della sua generazione – che vuole porre l’attenzione sulla percezione di alcuni elementi legati alla danza contemporanea partendo dal concetto di imitazione, come elemento basilare della trasmissione culturale.

Anche quest’anno nell’ambito del Festival della Peste! sarà presentata in anteprima l’opera vincitrice del Premio Lydia, riconoscimento annuale dedicato all’arte italiana emergente ideato dalla Fondazione Il Lazzaretto. A vincere l’edizione 2022 è “Blue Diamond: Chapter 4” di Rachele Maistrello (1986). L’opera è un’installazione sonora parte del più ampio “Blue Diamond”, una ricerca artistica che assume diversi formati sui confini tra reale e fittizio, sviluppato nel corso degli ultimi due anni e presentato questa primavera al MAXXI di Roma. L’installazione – quarto capitolo inedito del progetto, creato in collaborazione con il sound designer Simonluca Laitempergher e con la curatela di Claudia D’Alonzo – presenta un’esperienza d’ascolto che evoca l’immersività ispirandosi alla pratica apneistica e alle sue fasi, cadenzate dai suoni che avvolgono i corpi.

Il Festival si conclude con “Il mestiere della musica: Ragione e Sentimento” una sorprendente keynote, ideata ad hoc per la nuova edizione del Festival della Peste! da Vittorio Cosma, uno dei più importanti musicisti italiani in attività. In una lectio magistralis che unisce showcase e concerto, Cosma racconta il mestiere della musica e i difficili equilibri che ne garantiscono la riuscita: dall’idea all’emozione, dal pensiero alla magia, in un inedito percorso tra biografia e didattica che, partendo dalle colonne sonore, arriva a toccare le principali espressioni del linguaggio compositivo.

L’immagine scelta per la locandina della V edizione de Il Festival della Peste! è opera del fotografo e documentarista ungherese Tamas Dezsö.

Advertisement

La nuova installazione interattiva di arte digitale al Museo della Scienza

museo della scienza k
museo della scienza k

Da domenica 23 ottobre, il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia ospita Cave of Sounds di Tim Murray-Browne & Music Hackspace Ensemble, una nuova installazione artistica interattiva che esplora il potere della musica di connettere le persone e le potenzialità delle tecnologie digitali come strumenti per favorire l’espressione individuale e collettiva.

Cave of Sounds è composta da otto strumenti musicali elettronici organizzati in cerchio con un hub luminoso al centro. Ognuno è unico, progettato e creato da un artista diverso (Dom Aversano, Susanna Garcia, Wallace Hobbes, Daniel Lopez, Tadeo Sendon, Panagiotis Tigas, Kacper Ziemianin), e può funzionare singolarmente o insieme agli altri per dare vita a un ensemble. A differenza dei più classici strumenti, questi possono essere suonati in modo intuitivo e immediato: non serve essere esperti o avere competenze musicali, tutti possono creare liberamente, usando i movimenti del corpo secondo il proprio tempo e ritmo.

L’opera sfida la nozione di musica come processo lineare unidirezionale che parte dal produttore per arrivare al fruitore. Per animare l’installazione, è fondamentale raggiungere un equilibrio tra l’espressione individuale e i suoni prodotti dall’intero gruppo, la cui coesione dipende dalle azioni di ogni musicista. L’opera restituisce inoltre anche un feedback visivo fatto di ombre e luci.

Il pubblico è invitato a trovare un nuovo modo di esprimersi attraverso la creazione di suoni in una dimensione collaborativa che coinvolge a livello cognitivo, fisico ed emotivo. Tutti gli elementi combinano il gioco e il divertimento con un processo di indagine ed esplorazione creativa di musica e tecnologia.
Per la sua possibilità d’interazione diretta e intuitiva, l’opera è accessibile a tutti, superando l’idea dell’esperienza artistica come consumo passivo, e mette al centro l’espressione personale come azione individuale e collettiva.

Questo approccio trova molti legami e fondamenta nel movimento dei Makers, ponendo infatti l’individuo al centro, come protagonista delle proprie esperienze ma anche inserendolo in un contesto di condivisione molto più ampio, grazie alla diffusione di tecnologie aperte.

L’installazione, ospitata al Museo grazie alla collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti (CDP), fa parte del programma di arte digitale del Museo e si inserisce nell’ambito di Future Inventors, progetto realizzato insieme a Fondazione Rocca che esplora e promuove un approccio educativo innovativo con linguaggi e strumenti che coniugano arte, scienza e tecnologia, analogico e digitale in un’esperienza inclusiva, che si rivolge in particolare al mondo della scuola.

Inoltre, CDP sostiene la residenza artistica di Tim Murray-Browne presso il Museo per realizzare una serie di attività educative rivolte a insegnanti e studenti della scuola secondaria di I e II grado, a partire dall’esperienza di Cave of Sounds e dal laboratorio di cultura digitale Future Inventors. L’obiettivo è quello di proporre una nuova modalità per l’educazione alle STEAM che valorizza la creatività e l’espressione personale, potenzia l’interdisciplinarietà e crea un contesto più inclusivo in cui tutti gli studenti possano sentirsi partecipi e capaci.

L’iniziativa verrà presentata alle scuole il 22 ottobre, in occasione dell’Open Day, prima giornata della residenza durante la quale Murray Browne lavorerà con gli insegnanti. Gli studenti potranno invece partecipare ai laboratori con l’artista nelle giornate del 24, 25, 26 e 27 ottobre, prenotando l’attività tramite la propria scuola.

Advertisement

Nuova esposizione permanente al Museo della Scienza

museo della scienza k
museo della scienza k

Da venerdì 28 ottobre il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci apre al pubblico Oltrepassare, la nuova esposizione permanente dedicata ai valichi e i tunnel ferroviari, per esplorare in una dimensione storico-sociale e tecnologica gli aspetti più generali dell’infrastruttura ferroviaria e porre interrogativi sulla sua evoluzione, tra nuove traiettorie di sviluppo e prospettive.

La nuova esposizione al museo della Scienza

Grazie al progetto triennale MULM – Il Museo più lungo del Mondo, sviluppato nell’ambito del Programma Interreg di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera, è stato possibile compiere un primo fondamentale passo verso il rinnovo dello storico padiglione Ferroviario del Museo.

Il filo conduttore del progetto espositivo è il tema dell’oltrepassare.
Al centro i bypass – in particolare valichi e tunnel ferroviari – che accomunano tutte le infrastrutture di trasporto, per superare ostacoli naturali o prodotti dalle attività umane.

L’attenzione sarà dedicata ai più significativi valichi e tunnel ferroviari alpini ed appenninici che hanno avuto il loro esordio a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Queste infrastrutture mettono in contatto comunità e collegano in modo stabile e continuativo, a prescindere dalle condizioni meteoclimatiche, luoghi, territori, economie e soprattutto persone, altrimenti separati.

Il Progetto Quadro si focalizza sullo studio e sulla realizzazione di esposizioni dedicate al sistema dei trasporti transfrontalieri sviluppatisi nel corso dell’Ottocento e Novecento e collega il Museo con il Museo dei Trasporti di Lucerna, riunendo le progettualità di molte realtà culturali disseminate sul territorio lungo questa direttrice, valorizzando realtà locali e territori uniti dalle tematiche affrontate.

Nelle collezioni del Museo sono presenti ampie raccolte dedicate ai trasporti – terrestri, ferroviari, aerei e navali -con beni di provenienza pubblica e privata, a partire dalla metà dell’Ottocento. L’assetto espositivo del padiglione prende forma attraverso un articolato percorso, avviato dalla Mostra Storica dei Mezzi di Trasporto e scandito dalla realizzazione del padiglione Aeronavale e del padiglione Ferroviario. Si tratta di realizzazioni grandiose, che ancora oggi affascinano il pubblico per l’ampiezza degli spazi e la presenza di imponenti oggetti simbolici. L’esposizione risulta ancora fedele all’impianto originale che metteva grande accento – per numerosità, volumi occupati e informazioni fornite – sulle locomotive a vapore ed elettriche accompagnate (unico caso nelle esposizioni dedicate ai trasporti) anche da parte dell’infrastruttura abilitante: stazione, massicciata e strada, sistema di segnalamento, catenaria.

Il padiglione Ferroviario ha iniziato a rifarsi il look a cominciare dalla facciata esterna, grazie agli interventi dei partner tecnici NTAtsFESLa rivista del colore e ICRO.

La visita della nuova esposizione permanente è inclusa nel biglietto d’ingresso del Museo ed è pensata per essere realizzata sia in autonomia grazie all’esclusiva app in realtà aumentata Train Stories, che con la guida.

I visitatori potranno percorrere un viaggio attraverso i tunnel ferroviari guardando dai finestrini di un treno, tra oggetti storici e contemporanei, animazioni 3D e immagini scenografiche. Non mancherà il coinvolgimento anche per i più piccoli, che potranno spingere dei trenini lungo un labirinto di tubi colorati e costruire un tunnel con le loro mani.

Advertisement

BUILDINGBOX presenta l’opera ‘Alfabeto’ di Remo Salvadori

unnamed 1
BUILDINGBOX, Flashbacks, 11. Daniele Marzorati, Waste Land, 2013. 30 settembre - 14 ottobre 2022. Ph. Ilaria Maiorino

L’esposizione si inserisce nell’ambito di Flashbacks, progetto espositivo a cura di Alice Montanini che dal 9 aprile 2022 al 9 gennaio 2023 ripercorre le tappe più importanti dell’attività espositiva di BUILDING.

Flashbacks vuole rendere omaggio a tutti gli artisti, i curatori e i saggisti che hanno contribuito a plasmare l’anima di BUILDING, presentando per la prima volta in maniera organica una selezione di opere appartenenti alla collezione permanente della galleria, accompagnate dai cataloghi e dai materiali d’archivio che ne documentano l’attività espositiva degli ultimi cinque anni.

Dal 25 ottobre al 18 novembre 2022BUILDINGBOX presenta l’opera Alfabeto (2016) di Remo Salvadori (Cerreto Guidi, 1947), uno dei maggiori artisti italiani del nostro tempo, con il quale BUILDING ha inaugurato il 27 ottobre 2017, con la personale Continuo infinito presente.

L’opera Alfabeto di Buildingbox

Il titolo stesso Alfabeto è esemplificativo della cardinalità di quest’opera, che presenta gli elementi e le forme essenziali con cui l’artista si esprime: un abbecedario della sua pratica. L’opera si sviluppa verticalmente in una composizione armonica di sette elementi significanti, ciascuno realizzato con uno dei sette metalli archetipi: piombo, stagno, ferro, rame, mercurio, argento, oro. Sensibile al simbolismo alchemico, Salvadori plasma e forgia ciascun metallo, alterandone sapientemente materia e manifestazione attraverso un rigore geometrico-matematico che si accorda alla natura e all’essenza propria di ciascuna sostanza, con cui l’artista instaura sin dai primi anni ‘70 un dialogo continuo, infinito, sempre attuale e presente.

Una sintassi di forme elaborate volte a creare nuove assonanze tra tempo e spazio, vuoto e pieno, forma e materia, leggerezza e peso, finito e infinito, che l’artista genera nel momento, intervenendo sulle lastre metalliche con tagli e piegature. Ciascun materiale risponde alla mano interrogativa dell’artista, che agisce sempre in ascolto, ricettiva dell’energia, della temperatura e della musicalità che contraddistinguono ciascun metallo. Nell’equilibrio armonico di rigore e intuizione, queste forze interagenti generano di volta in volta infinite variazioni, che irradiano nello spazio e nel tempo presente tutta la portata metafisica della loro generazione.

Centrale nella riflessione di Flashbacks è il momento espositivo inteso come medium, specchio delle relazioni e delle dinamiche che si generano tra l’opera, l’artista e lo spazio della galleria, che vanno a confluire nell’ambito più complesso di quel sistema di categorie critiche ed estetiche che sono alla base della linea curatoriale e della programmazione di BUILDING.

Focus importante di Flashbacks saranno anche i cataloghi editi da BUILDING ad accompagnamento di ciascuna mostra. L’indirizzo fortemente orientato allo studio e alla ricerca che contraddistingue BUILDING, non solo come spazio di promozione per l’arte contemporanea, ma anche in quanto casa editrice, si evince anche dall’accurata selezione dei saggisti e dei testi presenti nelle diverse pubblicazioni.

La rassegna permetterà di ripercorrere i momenti salienti dell’attività curatoriale di BUILDING, proiettandosi al contempo sul futuro della sua programmazione. Guardare dunque al proprio recente passato con riconoscenza e gratitudine verso tutti coloro che hanno accompagnato BUILDING fino ad oggi, ma anche con sguardo critico, per delineare nuove coordinate con le quali interrogare il presente e meglio orientarsi verso il futuro.

Una rilettura a porte aperte della propria collezione, attraverso alcune opere rappresentative dei principali artisti promossi dalla galleria e dell’attività espositiva ed editoriale finora svolta, presentate negli spazi di BUILDINGBOX a cadenza irregolare e visibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7 dalla vetrina di via Monte di Pietà 23 a Milano.

Advertisement

Il panettone dello chef Canzian

Interni DanielCanzian Ristorante 2 Credits Gabriele Basilico
Credits Gabriele Basilico

C’è tutto il sapore della tradizione nostrana nel panettone “MI.O”, il dolce classico delle feste firmato da Daniel Canzian. Caratterizzato da morbidezza e profumi distintivi, “MI.O” ben rappresenta gli elementi della filosofia dello chef di Conegliano Veneto, coniugando la semplicità tipica della sua cucina con elementi innovativi, che definiscono una proposta contemporanea in continua evoluzione. A conferire raffinati sentori aromatici a questo speciale panettone è l’iconica Pasta di arance arrosto dello chef che, unita all’impasto, garantisce estrema sofficità.

Il panettone dello chef Canzian

“MI.O” – il cui nome richiama la città patria del panettone – nasce nel 2019 dalla collaborazione tra Daniel Canzian e Albertengo – marchio noto in Italia e all’estero per la produzione di grandi lievitati – con una ricetta che cambia ed evolve negli anni, mantenendo al centro l’alta qualità e l’attenzione alla selezione delle materie prime. Oggi “MI.O” è un panettone classico, particolarmente soffice, caratterizzato da un’alveolatura che racchiude la Pasta di arance arrosto dello chef – preparazione a base di arance, Navel o Tarocco, e olio di mandorle, senza conservanti, realizzata con una bassissima percentuale di zuccheri (non oltre il 10%) -, uno dei prodotti iconici dell’Emporio DanielCanzian, che sprigiona un profumo unico e riconoscibile a ogni fetta. Il risultato è una sorprendente morbidezza che regala al palato una raffinata fragranza.

Nella sua semplicità il panettone “MI.O” rappresenta perfettamente la filosofia dello chef: essenziale e classico, capace di raccontare l’Italia da Nord a Sud, unendo in una sola ricetta il profumo agrumato del Mediterraneo e la tradizione natalizia milanese.

“MI.O” si può comprare dall’Emporio DanielCanzian – il negozio online dello chef dove è possibile acquistare prodotti iconici, servizi e voucher – o al ristorante di Via Castelfidardo, nel cuore di Brera.

Da DanielCanzian Ristorante, a partire dal 19 novembre e per tutti i sabati, fino al 18 dicembre, sarà possibile scoprire “Mio” in occasione de “Le giornate del panettone”, gli speciali appuntamenti durante i quali – dalle ore 9:30 – si potrà fare colazione con il panettone firmato dallo chef. Esperienza disponibile su prenotazione.

Advertisement

Fondazione Elpis apre al pubblico la nuova sede espositiva a Milano

fondazione elpis
Ph. Nicolò Panzeri

Nasce a Milano un nuovo centro dedicato alle arti e alla creatività contemporanee: da sabato 29 ottobre 2022 apre in via Orti 25, nel cuore di Porta Romana, la nuova sede e spazio espositivo di Fondazione Elpis, costituita nel 2020 da Marina Nissim, imprenditrice e collezionista d’arte.

A inaugurare la sede è la mostra collettiva HAZE. Contemporary Art From South Asia, a cura di HH Art Spaces e Mario D’Souza, aperta fino al 5 marzo 2023, un progetto espositivo che esplora la ricchezza e l’eterogeneità dell’arte contemporanea in Asia meridionale.

Dopo un accurato intervento di restauro e riqualificazione dell’edificio, ex lavanderia industriale di fine Ottocento, gli spazi della Fondazione saranno dedicati a mostre e installazioni site specific, performance, incontri, reading e attività interdisciplinari rivolte a un pubblico allargato con l’obiettivo di promuovere visioni innovative, generare partecipazione, scambio e dialogo intorno ai temi dell’arte e supportare talenti emergenti della scena contemporanea, provenienti da culture e Paesi diversi, dando loro opportunità di crescita e di espressione.

Diretta da Bruno Barsanti, la Fondazione promuove valori quali inclusione e partecipazione, solidarietà e coesione sociale coinvolgendo diverse fasce di pubblico e attivando anche aree geografiche al di fuori dei circuiti tradizionali dell’arte.

L’apertura di una sede stabile scaturisce da un percorso che negli ultimi anni ha visto la Fondazione attivare collaborazioni e progetti su scala nazionale, consolidando attorno a sé una rete in evoluzione sempre più ampia e mettendo in atto nuovi modelli di partecipazione e fruizione culturale. Ne è un esempio Una Boccata d’Arte, il progetto d’arte contemporanea giunto alla sua terza edizione nel 2022, realizzato in collaborazione con Galleria Continua e con la partecipazione di Threes. Un’iniziativa diffusa in tutta Italia che ogni anno coinvolge 20 artisti nell’ideazione di installazioni visibili per l’intera estate in 20 borghi, uno per ognuna delle 20 regioni italiane.

Advertisement
Milano
nubi sparse
18.7 ° C
20.2 °
18.3 °
71 %
2.7kmh
25 %
Lun
22 °
Mar
23 °
Mer
25 °
Gio
26 °
Ven
27 °