È l’arte moderna e contemporanea la protagonista assoluta del programma espositivo 2024-2025 del Comune di Milano. Molti gli artisti, italiani e internazionali, e diversi i linguaggi, dalla pittura alla fotografia, dalla performance alla scultura, che vanno a comporre una proposta complessiva di sicuro interesse per l’ampiezza dell’orizzonte artistico considerato.
In primo piano il rapporto tra l’Italia e la Francia, tra Milano e Parigi, e si inizia con il grande ritorno di Pablo Picasso, spagnolo di nazionalità ma di fatto francese dall’età di 19 anni, presente con ben due esposizioni: una a Palazzo Reale, in collaborazione con il Musée national Picasso-Paris, che seguirà proprio il filo rosso del suo status di “eterno straniero” in Francia; e l’altra al MUDEC – Museo delle Culture di Milano, in collaborazione con i principali musei spagnoli e gli eredi di Picasso, che metterà in dialogo le sue opere con le fonti artistiche ‘primigenie’ che lo influenzarono sin dagli inizi della sua carriera. La Francia è protagonista anche della mostra che inaugura la stagione espositiva 2024 di Palazzo Reale, con la prima e più completa monografica di Giuseppe De Nittis, che vede esposti novanta dipinti provenienti da collezioni nazionali e internazionali. De Nittis è stato, insieme a Boldini, il più grande degli italiani a Parigi, dove resse il confronto con Manet, Degas e gli impressionisti. Anche le immagini esposte da febbraio a Palazzo Reale nella mostra dedicata al fotografo Brassaï, ungherese di nascita ma parigino d’adozione, sono immagini iconiche che identificano immediatamente il volto di Parigi. Brassaï lavorò infatti in stretta relazione con artisti come Picasso, Dalì e Matisse, fu vicino al movimento surrealista e partecipò al grande fermento culturale che investì Parigi in quegli anni. Un confronto epico tra due figure chiave dell’Impressionismo, Cézanne e Renoir, abiterà le stanze di Palazzo Reale in primavera: cinquanta capolavori che ripercorrono la vita di due maestri che hanno contribuito alla nascita di uno dei movimenti più importanti della storia dell’arte moderna, che vide a Parigi la sua nascita e la sua affermazione. In maggio, sempre a Palazzo Reale, l’artista Ercole Pignatelli reinterpreterà in chiave performativa Guernica, il capolavoro di Picasso, dipingendo nell’arco di sei giorni una tela della stessa dimensione. In occasione dei settant’anni dalla straordinaria esposizione di Guernica in Sala delle Cariatidi, l’intervento vuole restituire emozioni e riflessioni che il capolavoro aveva suscitato nell’artista ancora diciottenne, filtrati attraverso l’esperienza dei suoi ottantotto anni. L’onda lunga della Parigi di inizio Novecento arriverà fino nel 2025 con la grande retrospettiva a Palazzo Reale di Chaïm Soutine, straordinario artista che a 20 anni si trasferì nella capitale francese dalla Russia zarista per diventare uno dei più intensi ed emozionanti pittori del Novecento. Ma non solo: in occasione del centenario dell’Exposition internationale des arts décoratifs et industriels modernes, che si è svolta a Parigi appunto nella primavera del 1925, una mostra racconterà i quasi dieci anni di affermazione italiana ed europea dell’Art Déco; e ancora, sempre in primavera, la mostra “Napoleone a Milano. Appiani e i percorsi del Mito” seguirà la parabola storica di Bonaparte attraverso le opere di diversi artisti, in un percorso realizzato in collaborazione con il Museo di Malmaison e la Réunion des Musées Nationaux. La mostra sarà allestita a Parigi per poi arrivare nella primavera del 2025 nelle sale di Palazzo Reale, dove sarà declinata con particolare attenzione alle opere realizzate per il Palazzo stesso. La GAM Galleria d’Arte Moderna di Milano, che mantiene ormai da anni una serie di rapporti stretti con la Francia, e in particolare con il Museo d’Orsay, ha appena concluso il progetto scientifico di una grande monografica dedicata allo scultore di origini russe ma italianizzato Paolo Troubetzkoy. La mostra, che sarà curata congiuntamente da GAM, Museo d’Orsay e Getty Museum di Los Angeles, sarà realizzata in doppia sede, a Parigi e a Milano, dove arriverà all’inizio del 2026. Tornando al 2024 e cambiando media espressivo, da febbraio il MUDEC proporrà un nuovo appuntamento, in collaborazione con Magnum Photo, con la fotografia di reportage e documentaria di Martin Parr. In mostra oltre duecento scatti del grande fotografo inglese, che ha scandagliato la società contemporanea e le sue pieghe più contraddittorie, senza filtri e fuori da ogni retorica. La grande fotografia contemporanea sarà protagonista anche a Palazzo Reale dove in autunno sarà allestito il grande progetto espositivo dedicato a Ugo Mulas. La mostra seguirà tutte le tappe della carriera del fotografo: dagli esordi nella Milano del Bar Jamaica alla Biennale d’Arte di Venezia, alle esperienze con il design, la moda, il teatro. L’arte contemporanea troverà come sempre il suo luogo d’elezione al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, che in primavera proseguirà l’indagine sui grandi nomi della scena internazionale con la prima retrospettiva europea dell’artista afro-americana Adrian Piper. Con prestiti dai più importanti musei internazionali tra i quali il MoMA e il Guggenheim di New York e la Tate Modern di Londra, la mostra ripercorrerà oltre sessant’anni di carriera dell’artista e racconterà la sua lotta permanente contro il razzismo, la misoginia, la xenofobia, l’odio e l’ingiustizia sociale. Quest’estate, invece, un progetto espositivo, coprodotto con il Kunstmuseum Liechtenstein e in collaborazione con Magazzino Italian Art di New York, vedrà protagonista Liliana Moro; mentre, da novembre, un progetto pensato appositamente per il PAC e dedicato a Milano ripercorrerà l’intera produzione di Marcello Maloberti. Nel 2025, sempre al PAC, è in programma la mostra di Shirin Neshat, prima ampia personale in Italia dell’artista iraniana che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura, attraverso la lente delle sue esperienze di appartenenza e di esilio. Dall’autunno 2024 a Palazzo Reale si tornerà ai grandi protagonisti italiani e internazionali dell’arte moderna, con la grande mostra dedicata a Enrico Baj, pensata in occasione dei cento anni dalla nascita, e l’ampia retrospettiva di Edvard Munch, realizzata in occasione degli ottant’anni dalla sua scomparsa e dopo quarant’anni dalla sua ultima mostra a Milano. L’arte di Munch sarà esplorata dal 1880 fino alla sua morte, avvenuta nel 1944, attraverso cento opere tra dipinti, disegni e stampe, tutti provenienti dal Munch Museet di Oslo. La programmazione di Palazzo Reale proseguirà nel 2025 con la prima antologica di Felice Casorati dopo l’esposizione del 1990, che rievocherà la parabola creativa dell’artista attraverso capolavori provenienti da prestigiose istituzioni pubbliche italiane e da collezioni private, con alcuni selezionati prestiti da musei europei; la mostra monografica dedicata a Leonor Fini, artista surrealista e poliedrica che ha affrontato temi fondamentali come l’identità di genere e l’analisi e la critica dei modelli familiari consolidati nella società a lei contemporanea; e, in autunno, la prima personale dedicata al lavoro di Leonora Carrington in Italia, che prenderà in considerazione la sua figura a tutto tondo di donna artista, migrante, esule, madre, femminista d’avanguardia, ecologista ed artista. Le forti connessioni tra arte e moda sono il fulcro di due importanti progetti espositivi a Palazzo Reale: “Dal Cuore alle Mani: Dolce&Gabbana”, che durante la prossima primavera presenterà le creazioni uniche della casa di moda, per la prima volta in mostra, ripercorrendo il processo creativo di Domenico Dolce e Stefano Gabbana; e, nell’autunno del 2025, la mostra “Dalì e la moda”, che cercherà di esplorare gli aspetti più intimi e intensi del processo creativo dell’artista, dove moda e arte alimentano una forma di espressione in continua evoluzione. In occasione dei 70 anni della RAI, Palazzo Reale racconterà la sua storia di media per eccellenza, dal secondo Dopoguerra in poi, ripercorrendo la vicenda personale e professionale di uno dei suoi principali protagonisti, Mike Bongiorno, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Il MUDEC prosegue il suo percorso di approfondimento sull’espressione artistica delle culture del mondo, dall’antico al contemporaneo, con un taglio antropologico. In primavera, “Tatuaggio. Storie dal Mediterraneo” racconterà la storia del tatuaggio fin dalle sue più remote origini, percorrendo oltre settemila anni di storia umana; mentre nelle sale Focus la mostra “Exposure” rifletterà sulla centralità della vetrina nei progetti espositivi, con interventi contemporanei di Theo Eshetu, Mark Dion, Sam Durant e Monia Ben Hamouda. In autunno, il MUDEC proporrà due diversi progetti originali: il primo, una retrospettiva sulla scultrice franco-americana Niki de Saint Phalle, nota anche in Italia per il suo capolavoro realizzato sulle colline senesi, Il Giardino dei Tarocchi; il secondo, invece, illustrerà genesi e sviluppo del genere conosciuto come Art Brut a partire dal suo ideatore, Jean Dubuffet, che per primo coniò questo termine per indicare le creazioni spontanee realizzate da bambini o adulti completamente estranei agli ambienti culturali e privi di qualsiasi educazione artistica, spesso in condizioni di alienazione e sofferenza mentale. Il PAC completa la programmazione 2025 con due importanti progetti: in estate la prima mostra antologica del duo di artisti italo-americani Alessandro Codagnone e John Lovett nato a Milano nel 1995; in autunno, un progetto collettivo di ampio respiro che rappresenterà uno spaccato sull’arte e sulla vita nell’India di oggi, partendo dal basso, dalle strade, allegoriche e non: percorsi solcati da flussi migratori e autostrade informatiche, collegamento (e frattura) tra realtà rurale e innovazione tecnologica. Nessuna atmosfera new age, né esotiche divinità o seducenti star di Bollywood, dunque, per questo nuovo progetto con cui il PAC prosegue l’esplorazione delle culture del mondo attraverso lo sguardo degli artisti contemporanei. Negli spazi di Fabbrica del Vapore durante il 2024 sarà allestita, tra le altre, la mostra “Labirynth” di Tim Burton, un emozionante viaggio nell’universo creativo del regista di Beetlejuice, Batman, Edward mani di forbice, Nightmare Before Christmas, La sposa cadavere, la Fabbrica del Cioccolato, e altri film ancora. Da dicembre 2024, nelle diverse stanze del labirinto si potranno esplorare i diversi temi del regista, produttore, scrittore e artista, grazie a tecnologia, luci, suoni, opere d’arte originali e scenografie dei suoi film. I MUSEI CIVICI contribuiscono alla proposta espositiva temporanea con mostre e focus che partono concettualmente dalle loro collezioni, con affondi, aperture e connessioni che rinnovano lo sguardo sul loro patrimonio. Il Castello Sforzesco, sede del Civico Archivio Fotografico, valorizzerà la donazione dell’Archivio dello Studio Fotografico “Ballo & Ballo”, acquisito nel 2022, con una mostra (da giugno) che racconterà lo straordinario percorso professionale dello Studio di Aldo Ballo e Marirosa Toscani Ballo, che divenne punto di riferimento internazionale per la fotografia del design italiano. A maggio, un focus nelle Sale delle Grafiche, realizzato in collaborazione con l’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte di Firenze, vedrà in esposizione i disegni in “Matita rossa” più importanti per qualità e storia collezionistica. In autunno, sempre nelle Sale delle Grafiche, nell’ambito delle celebrazioni di Alberto Martini, organizzate nel 2024 per commemorare il settantesimo anniversario dalla sua morte, il Castello esporrà l’importante nucleo di lavori martiniani presenti nelle collezioni civiche, indagando il tema dell’allegoria della morte e della danza macabra. A Palazzo Moriggia, sede del Museo del Risorgimento e laboratorio di storia moderna e contemporanea, in occasione dei 100 anni dell’anniversario dell’omicidio di Giacomo Matteotti, la Fondazione Anna Kuliscioff realizzerà in autunno, in collaborazione con le Civiche Raccolte Storiche, una mostra storico-documentaria per indagare a fondo la figura di Matteotti e la sua relazione con la città di Milano. A partire da marzo, sarà aperta al Museo Archeologico una piccola ma preziosa esposizione dal titolo “Immagini eterne. L’arte nell’antico Egitto”, che offrirà una presentazione dell’arte egizia e delle sue specificità attraverso una selezione di reperti provenienti dalla collezione del Museo stesso. Il Museo del Novecento, in occasione di Milano Art Week 2024, proporrà nei suoi spazi tre diversi progetti: “Ritratto di Città”, grande installazione audio-video multicanale, progetto di Masbedo, che parla della rinascita culturale di Milano; un focus dedicato all’artista olandese Magali Reus, vincitrice della VII edizione del Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura; “Futurist Drama”, progetto site-specific dell’artista cipriota Haris Epaminonda, promosso dalla Fondazione Henraux. Dal 24 gennaio il Museo di Storia Naturale racconterà nella mostra “Mimesis” il mondo animale e il rapporto uomo-ambiente attraverso l’espressione pittorica di Marco Grasso, giovane artista naturalistico, mettendo in relazione i ritratti degli animali rappresentati, molti dei quali in via d’estinzione, e il materiale museale. Quest’estate l’Acquario proporrà, tra le altre, una mostra di Louise Manzon che, attraverso le sue opere, farà riflettere sia sulla fragilità che sulla grande potenza del nostro ecosistema, sottolineando come il mare nostrum sia anche onus nostrum, e cioè una nostra precisa responsabilità. Palazzo Morando – Costume Moda Immagine proporrà a partire dal prossimo febbraio una mostra di Daniele Tamagni, uno dei pochi italiani a vincere (nel 2011) il World Press Photo Award, uno dei premi di fotografia più importanti al mondo. Scomparso nel 2017, ha saputo catturare nelle strade dei continenti emergenti la ridefinizione creativa dei canoni estetici della cultura Occidentale: dai sapeurs congolesi alle donne di Dakar, dai dandy sudafricani alle lottatrici cholita boliviane, una globalizzazione rielaborata in nuove identità.Le iniziative per il 27 gennaio, Giorno della Memoria
Il Giorno della Memoria, istituito in Italia nel 2000 e nel 2005 dalle Nazioni Unite per commemorare ogni anno, nella data simbolo della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, le vittime dello sterminio nazifascista, si presenta a Milano ancora più ricco di eventi, testimonianze e momenti di riflessione rispetto all’edizione del 2023. La sempre più ampia partecipazione a questa ricorrenza, che da anni si celebra nel mondo, è la dimostrazione di un’accresciuta coscienza, da parte della città e dei suoi attori, della necessità storica e culturale di trasmettere la memoria dei fatti che hanno segnato il Novecento e tutta la storia dell’umanità. WebTvRadio del Comune o sulla pagina YouTube dedicata.
Il palinsesto degli eventi 2024, raccolto da Milano è Memoria, si articola in due settimane che ruoteranno intorno al 27 gennaio. Si tratta di oltre 60 iniziative di diverso tipo, da incontri con studenti e studentesse a celebrazioni ufficiali, e diversi linguaggi comunicativi, dalla musica alla parola, dalle immagini ai documentari, fino alle instagram story e sono tutte descritte dettagliatamente sulla piattaforma di Milano è Memoria al link Oggi, nella Sala dell’Orologio di Palazzo Marino, il programma è stato presentato dal Sindaco di Milano Giuseppe Sala, accompagnato dalla Senatrice Liliana Segre, alla presenza di molte associazioni ed istituzioni milanesi che hanno contribuito alla realizzazione del palinsesto. Un primo fondamentale appuntamento sarà la posa di 26 nuove pietre di inciampo in memoria di uomini, donne, bambini e bambine milanesi morti nei campi di sterminio. Tra loro ebrei, oppositori politici, lavoratori e lavoratrici, intere famiglie. Le prime 13 pietre saranno posate dal Comune di Milano e dal “Comitato Pietre di inciampo” la mattina di giovedì 25 gennaio. Ulteriori 13 saranno collocate il 7 marzo, nella settimana in cui saranno ricordati gli scioperi iniziati nel 1944 a Milano e Torino e in altre città d’Italia contro la guerra che stava provando duramente la popolazione e per fermare la produzione bellica. Operaie e operai pagarono con la vita per aver manifestato contro il regime. Molti di loro furono arrestati e deportati nei lager. Le storie di questi milanesi e di queste milanesi saranno raccontate, a beneficio delle giovani generazioni, in cinque podcast dal titolo «Voci silenziose»; la prima puntata sarà online sui canali dell’Istituto Europeo di Design e del Comitato il 27 gennaio. Anche quest’anno saranno pubblicate delle Instagram story grazie al lavoro di un gruppo di studenti e studentesse sempre dello Ied. Dalla prima pietra di inciampo, posta nel 2017 in memoria di Alberto Segre, padre della senatrice a vita, in corso Magenta 55, sono 197 le persone ricordate in città, in 158 vie diverse (23 nuove quest’anno). Un mosaico della memoria che ogni anno aggiunge nuove presenze dove queste persone vissero fino al momento dell’arresto, della deportazione e della morte. Il programma di iniziative per il Giorno della Memoria propone numerosi appuntamenti alcuni dei quali luoghi in luoghi rappresentativi per l’intera città. Il primo si svolgerà questo pomeriggio a Palazzo Marino. Alle ore 16.30 il Consiglio comunale si riunirà, su iniziativa della Presidente Elena Buscemi, per una seduta dedicata al linguaggio dell’odio. In Aula come relatori siederanno la senatrice a vita, farmacologa e biologa Elena Cattaneo, il Country Director META Italia Luca Colombo, il Rettore dell’Università IULM Gian Battista Canova, la professoressa di Pedagogia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e Vicepresidente Fondazione Memoriale della Shoah, Milena Santerini e il professore di Italian Studies and Linguistics presso l’Università di Reading e Coordinatore della rete nazionale contro il linguaggio d’odio Federico Faloppa. L’evento è pubblico e aperto alla cittadinanza e potrà essere seguito anche in streaming sullaNel Giorno della Memoria, sabato 27 gennaio, l’Università Statale conferirà la laurea honoris causa in Scienze storiche alla senatrice a vita Liliana Segre, testimone straordinaria della Shoah da sempre impegnata contro ogni forma di antisemitismo, razzismo e intolleranza. All’evento sarà presente la Vicesindaco Anna Scavuzzo.
Nello stesso giorno il Comune di Milano renderà pubblica la geo-mappa della popolazione ebraica censita a Milano nel 1938, sulla base della documentazione contenuta nel Fondo Israeliti conservato presso la Cittadella degli Archivi. La mappa sarà consultabile per tutta la giornata del 27 gennaio. Si terrà invece venerdì 26 gennaio alle 9.30, all’ex Albergo Regina in via Silvio Pellico, alla presenza dell’assessore al Bilancio, Emmanuel Conte, la deposizione delle corone in memoria di partigiani, operai scioperanti, resistenti, ebrei torturati nel Comando generale nazista di Milano. A seguire, in Sala Alessi a Palazzo Marino, ANED, ANPI e UCEI incontreranno studentesse e studenti delle scuole milanesi. All’evento sarà presente la Presidente del Consiglio Comunale, Elena Buscemi. La mattina del 27 gennaio alle ore 10, al Monumento al Deportato al Parco Nord, avrà luogo l’ultima commemorazione. Alla Casa della Memoria i visitatori conosceranno la storia della “Menestrella del Lager’’, la testimonianza inedita con disegni e filastrocche di Aura Pasa. Nata a Belluno nel 1907 e diplomata alla Reale Accademia delle Belle Arti di Venezia partecipa alla Resistenza partigiana con il battaglione ‘’Montanari’’. Arrestata a Verona l’11 ottobre del 1944 è rinchiusa nel campo di concentramento e transito di Bolzano. Sopravvive e viene liberata il 29 aprile del 1945. L’ingresso alla mostra è gratuito. Luogo simbolo e cardine della memoria cittadina, il Memoriale della Shoah in piazza Edmond Safra 1, il 27 gennaio sarà aperto tutto il giorno con visite gratuite. Oltre al luogo i visitatori potranno vedere ‘’After Images’’, la mostra fotografica realizzata in collaborazione con il “Centro Primo Levi” di New York. Le immagini trasportano il visitatore al 3 agosto 1944, quando la storia della famiglia Einstein Mazzetti entra nella Grande Storia, e le vicende del popolo ebraico, dei gruppi valdesi, dei partigiani, si ritrovano in un piccolo angolo di Toscana. La visita è inclusa nel biglietto di ingresso al Memoriale. Il 30 gennaio alle ore 18, nell’ottantesimo anniversario, si ricorderà il giorno in cui la senatrice Liliana Segre e il padre Alberto furono prelevati insieme ad altri milanesi dal carcere di San Vittore e nell’indifferenza di tanti trasferiti al binario 21 sotterraneo della Stazione Centrale per essere caricati sul treno che li avrebbe deportati ad Aushwitz. All’evento parteciperà la Vicesindaco Anna Scavuzzo. Non mancheranno le iniziative dell’Associazione Gariwo. Al Giardino dei Giusti al Monte Stella, altro luogo importante della memoria di Milano, martedì 23 gennaio alle ore 16, partirà “comunità di memoria 2024”, il viaggio di oltre 300 studenti tra Cracovia e il campo di Auschwitz-Birkenau. Per il Giorno della Memoria sono in programma la pubblicazione podcast, la proiezione di film e l’esordio della rivista “GariwoMag”. Anche quest’anno Sea, in collaborazione con l’Associazione Figli della Shoah, organizza una mostra a Linate in area partenze. Il progetto espositivo “Stelle senza Cielo” sarà inaugurato mercoledì 24 gennaio, alle ore 14.30 con la partecipazione dell’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi. È diviso in capitoli tematici e propone alcuni argomenti simbolici del mondo infantile drammaticamente perseguitato in tutte le comunità ebraiche d’Europa. Incontri musicali, culturali saranno organizzati da importanti realtà cittadine: dai Municipi, dai cinema, dal Teatro alla Scala e dal Conservatorio di Milano, dall’Accademia di Brera e dalla Cittadella degli Archivi.Ha aperto a Milano “Autelier”: un negozio per l’inclusione
Ha aperto a Milano “Autelier”: un negozio per l’inclusione
In via dei Valtorta 30 a Milano c’è una nuova boutique: si tratta dell’Autelier, un outlet shop che unisce moda, editoria e sostenibilità.
All’interno del negozio – realizzato dall’Associazione di Promozione Sociale Diesis, che dal 2010 valorizza le potenzialità di adolescenti e giovani adulti nello spettro autistico, sostenendo il raggiungimento della massima autonomia possibile e partecipazione al mondo del lavoro – lavorano giovani nello spettro dell’autismo, affiancati da operatori e terapeuti.
L’opening è stato reso possibile grazie ad aziende che condividono la filosofia di base di questo progetto, ossia l’opportunità di un lavoro dignitoso e soddisfacente per tutti, senza barriere. Trovare un lavoro per chi vive una disabilità non è facile. Solo il 31,3% delle persone disabili, infatti, riesce a inserirsi nel mondo del lavoro (18,1% nel caso di gravi limitazioni). È per questo motivo che i progetti che facciano vera inclusione – dando quindi la possibilità di avere un reale impiego – sono utili e preziosi.
Delle persone che lavoro nell’outlet – dove si possono trovare principalmente libri, capi d’abbigliamento e accessori – sono impegnati otto giovani,che lavorerano a turni di due e si alternano ogni mezza giornata; insieme a loro c’è anche un educatore, che non li lascerà mai soli. Oltre ai commessi, verranno anche formati dei ragazzi per un inserimento successivo in altre realtà aziendali. Le persone in negozio hanno situazioni differenti, qualcuno è più indipendente, altri hanno bisogno di un maggiore accompagnamento.
Magic Tram: a lezione di magia sul tram storico in centro a Milano
Magic Tram: a lezione di magia sul tram storico in centro a Milano
Sabato 2 marzo 2024 a Milano grandi e piccini possono salire a bordo del Magic Tram e partecipare a una suggestiva lezione di magia in compagnia dei pluripremiati cosplayer italiani del gigante Rubeus Hagrid, che intrattiene i partecipanti con una lezione sugli animali fantastici mostrando i suoi eccezionali reperti, e il professor Severus Piton che insegna formule e segreti per i duelli con le bacchette magiche.
Un’esperienza unica – non solo per i più piccoli ma anche per gli adulti, un viaggio esclusivo (solo 42 posti) di 45 minuti a bordo di un tram storico degli anni Venti del Novecento, nel cuore delle città, a due passi dal Duomo, tra Piazza Castello, Brera, e Cordusio.
Chi vuole può portare la propria bacchetta magica (sono comunque disponibili delle bacchette magiche per chi ne è sprovvisto, da restituire al termine del viaggio) e vestirsi a tema.
Il costo del biglietto è di 19,50 euro a persona +1,50 di prevendita con prenotazione obbligatoria. I bambini nati negli anni 2021, 2022, 2023 e 2024, che viaggiano in braccio ai genitori, entrano gratis.
Max Mariola apre un ristorante a Milano
Max Mariola apre un ristorante a Milano
Ormai è ufficiale. Dopo giorni di storie Instagram, dove il piacionissimo chef romano invitava ad iscriversi alla newsletter e spiegava che presto avrebbe comunicato la data d’apertura, oggi è sicuro.
Divenuto una celebrità su Tiktok con le sue ricette romane, Max Mariola sbarca a Milano, dove il 24 gennaio aprirà il suo nuovo ristorante. Il locale si troverà in via San Marco, come riferisce il Gambero Rosso, poco distante dalla storica vecchia Latteria che ha chiuso pochi giorni fa.
Per quanto riguarda il menù, lo chef romano ha deciso di puntare sulla rivisitazione di piatti romani e di arricchire l’esperienza di sala con un importante bancone per cocktail.
Mariola annuncia una cucina con prezzi moderati, visto che lo chef, divenuto incredibilmente popolare con i suoi video Tik Tok vuole essere coerente e offrire una cucina di qualità anche a chi non voglia spendersi tutto lo stipendio in una cena sola.
Le foto di Zoe Leonard in mostra a Milano
Le foto di Zoe Leonard in mostra a Milano
A partire dal 17 novembre 2023 e fino al 9 marzo 2024, Galleria Raffaella Cortese a Milano presenta alcuni degli scatti appartenenti al ciclo fotografico di Zoe Leonard (1961, Liberty, New York) intitolato Al río / To the River.
La mostra racconta il suo viaggio lungo i duemila chilometri del Rio Grande/Rio Bravo; una collezione di quasi seicento fotografie che riassumono l’esperienza di Zoe Leonard, vissuta su quel fiume che separa geograficamente e politicamente gli Stati Uniti dal Messico.
Artista e attivista statunitense, che si esprime principalmente con la fotografia e la scultura, Zoe Leonard indaga una varietà di temi tra cui la migrazione e lo sfollamento, il paesaggio urbano e la gentrificazione, la perdita e il lutto, il genere e la sessualità.
Ogni immagine, stampata ai sali d’argento, ha una cornice nera che simula l’occhio: un espediente con cui l’artista ci accompagna con sé donandoci il suo sguardo sul mondo.
La più toccante e poetica sezione? Sono i Prologue: momenti di dialogo intimo in cui Zoe, seduta su uno scoglio, dialoga con l’acqua del fiume in un ritorno all’elemento ancestrale. Il liquido diventa corpo e si racconta.
Vietato lanciare palloncini in aria in 7 comuni della Lombardia
Vietato lanciare palloncini in aria in 7 comuni della Lombardia
Colorati e festosi, i palloncini sono la decorazione onnipresente delle celebrazioni, must have di matrimoni e compleanni. Dentro casa e nei locali, ma troppo spesso anche all’aperto, dove vengono abbandonati o, ancora peggio, rilasciati in aria per intrattenere i presenti.
L’ultimo in ordine di tempo è stato il piccolo paese di Argera (Varese): è il settimo comune lombardo a dire stop al lancio deliberato in volo dei palloncini, delle lanterne cinesi e dei coriandoli in plastica.
In tutta Italia sono oltre 80 i comuni che hanno sposato l’iniziativa a tutela dell’ambiente: prima di Argera, in Lombardia avevano già emesso provvedimenti i comuni di Barzana (Bergamo), Borgo Virgilio (Mantova), Brugherio (Monza e Brianza) e il capoluogo Monza nonché, in maniera autonoma, Lodi Vecchio (Lodi) e Alzate Brianza (Como).
Aderiscono all’iniziativa lanciata nel 2019 dall’associazione Plastic Free Onlus, che precisa come “i palloncini sono al terzo posto tra i rifiuti più pericolosi per foche, tartarughe e uccelli marini”. Una volta depositati sul suolo o in acqua, “arrecano danni alla natura, ma anche agli animali che rimangono intrappolati nei fili o li scambiano per cibo”.
«Vogliamo che siano felici i bimbi di oggi ma anche quelli di domani», dichiara Andrea Barcellesi, referente lombardo di Plastic Free Onlus: «la sfida nell’affrontare il problema dei palloncini è una piccola ma importante campagna di sensibilizzazione che portiamo avanti perché crediamo nelle alternative non impattanti e nel responsabilizzare rispetto a gesti come questo.
Mahmood lascia messaggi sui materassi a Roma, Napoli e Milano: cosa sta succedendo?
Mahmood lascia messaggi sui materassi a Roma, Napoli e Milano
Dai Navigli al Colosseo Quadrato, passando per il Vomero, centinaia di cittadini si sono svegliati il 19 gennaio con una “sorpresa” particolare.
Materassi abbandonati ai lati della strada, come vecchi rifiuti, frasi d’amore e una firma, quella di Mahmood. Le strade di Milano, Napoli e Roma si sono trasformate in una galleria d’arte a cielo aperto, dove ogni materasso diventa un medium per esprimere creatività e mistero.
“Sembravamo impazziti…siamo mai stati felici?”, “Scusa se non mi ricordo mai il tuo compleanno”, “Mi chiedevo un giorno se avrei guadagnato per invitare degli amici a cena” sono queste le frasi scritte a mano con la vernice spray, come dei graffiti, accompagnate da una data: 22 gennaio 2024. La curiosa iniziativa non ha ancora un senso chiaro, ma sicuramente è qualcosa che si lega alla partecipazione al Festival di Sanremo.
Lo Schiaccianoci On Ice: al Teatro degli Arcimboldi
Lo Schiaccianoci On Ice
Ritorna al Teatro Arcimboldi di Milano, dal 25 al 28 gennaio, l’incantevole spettacolo di pattinaggio su ghiaccio che ha già conquistato il pubblico milanese: “Lo Schiaccianoci On Ice” presentato dagli straordinari Imperial Ice Stars.
Lo Schiaccianoci On Ice è un balletto classico raccontato attraverso un pattinaggio fatto di morbide coreografie, salti estremi ad alta velocità, piroette e acrobazie aeree. Il pubblico rimane meravigliato per le imponenti scenografie, per gli effetti visivi e gli sfarzosi costumi e, non ultimo, per lo stupore di vedere un palcoscenico teatrale trasformato in una pista da ghiaccio dove i ballerini scivolano leggeri interpretando i personaggi di un affascinante racconto.
Uno straordinario incontro tra teatro e virtuosismo atletico che rompe tutti gli schermi del pattinaggio sul ghiaccio. Effetti speciali e costumi mozzafiato insieme alla bellezza del palcoscenico ghiacciato renderanno questa esperienza assolutamente indimenticabile!
Le coreografie sono di Tony Mercer (direttore artistico della Compagnia) e dei pluripremiati Evgeny Platov e Maxim Staviski.
‘Le sfide della città’, torna il 25 e il 26 gennaio il Forum del Welfare
Il 25 e il 26 gennaio torna il Forum del Welfare che, quest’anno, si svolgerà nella cornice di BASE Milano in via Bergognone 34.
Due giorni dedicati alle sfide sociali che investono la dimensione locale, con l’obiettivo di rafforzare l’alleanza tra i diversi attori del territorio e la consapevolezza che, senza un’assunzione di responsabilità anche sul piano nazionale e regionale, i centri urbani si trovano a operare con strumenti insufficienti di fronte alle grandi trasformazioni sociali.
Oltre 70 relatori, provenienti dal mondo delle istituzioni, del Terzo settore, dell’università e delle fondazioni, esperti e professionisti che lavorano sul territorio saranno protagonisti di questa importante occasione di confronto per la città e con la città sulle prospettive dell’invecchiamento e dell’immigrazione, sul disagio giovanile e il progetto di vita delle persone con disabilità, sul lavoro sociale e le disuguaglianze.
Si parte giovedì 25 gennaio alle ore 9.30 con la plenaria di apertura che ospiterà gli interventi del Sindaco di Milano Giuseppe Sala, dell’assessore Bertolé, del Direttore generale del Comune di Milano Christian Malangone, della direttrice dell’UONPIA del Policlinico Antonella Costantino, della presidente del Tribunale per i minorenni di Milano Maria Carla Gatto, della rettrice dell’Università Bicocca Giovanna Iannantuoni, della portavoce di Sea-Watch Italia Giorgia Linardi, della direttrice del PRAP (Provveditorato regionale amministrazione penitenziaria) Lombardia Maria Milano, della vicepresidente di Fondazione Cariplo Valeria Negrini, del presidente della Commissione intergovernativa per la riforma dell’assistenza agli anziani Monsignor Vincenzo Paglia, della presidente di Arcigay Milano Alice Redaelli, del presidente del fondo Con i Bambini Marco Rossi Doria, del sindaco di Verona Damiano Tommasi, della presidente della Casa di accoglienza delle donne maltrattate Manuela Ulivi. Voci che costruiranno un racconto corale per alzare lo sguardo su alcuni temi che verranno poi approfonditi in sei panel tematici che si terranno nel pomeriggio del 25 gennaio e nel corso di tutta la giornata di venerdì 26.
Il primo panel di approfondimento inizierà alle ore 14 e partirà da una domanda molto attuale sul tema dell’invecchiamento: “come ci prepariamo al futuro?”. Seguendo il trend demografico del resto del Paese, Milano è una città che invecchia velocemente. Le persone vivono sempre più a lungo, ma sono più sole e spesso convivono con malattie croniche che ne limitano l’autosufficienza. L’attuale sistema di assistenza inizia a mostrare limiti di sostenibilità economica e di adeguatezza rispetto ai nuovi bisogni. È necessario, quindi, immaginare e costruire risposte innovative, centrate sull’integrazione socio-sanitaria e il welfare territoriale, il senior housing diffuso, l’invecchiamento attivo e un approccio intergenerazionale. Se ne parlerà insieme all’assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi, alla docente di sociologia della famiglia Carla Facchini, alla referente di Donne In Myriam Bergamaschi, al direttore generale di ATS Milano Walter Bergamaschi, alla segretaria di UILP Lombardia Valeria Cavrini, alla presidente della Commissione consiliare Pari opportunità del Comune di Milano Diana De Marchi, alla responsabile scientifica della Fondazione Ravasi Garzanti Elisabetta Donati, al referente per il senior housing di Fondazione Housing sociale Roberto Iannaccone, alla presidente di Equa Sara Mariazzi, alla presidente della cooperativa Cogess Sabina Nanti e alla responsabile della progettazione di AUSER Lombardia Rosa Romano.
Il secondo panel, alle ore 16, affronterà il tema dell’immigrazione e di come l’inclusione possa rappresentare una risorsa per tutti e tutte. L’Italia continua a guardare alla questione solo come un’emergenza e una criticità, senza davvero coglierne le opportunità, anche perché il quadro normativo nazionale genera illegalità e non aiuta a gestire razionalmente il fenomeno. A intervenire nella discussione saranno l’assessora ai Servizi civici Gaia Romani, il rettore dell’Università Bocconi Francesco Billari, il Sindaco di Prato e responsabile immigrazione di ANCI nazionale Matteo Biffoni, il presidente di ANOLF CISL Milano Maurizio Bove, la coordinatrice dei servizi per i minori stranieri non accompagnati di Farsi Prossimo Elena Jona, la consulente giuridica del centro servizi WeMi inclusione Sarah Nocita, il direttore dell’Area Diritti e Inclusione del Comune di Milano Angelo Stanghellini e la coordinatrice dei progetti del Sistema di accoglienza e inclusione di Milano Barbara Vajani.
Venerdì 26 gennaio, la discussione si aprirà alle 9.30 con il terzo panel di approfondimento del Forum, dedicato alla disabilità. Il decreto attuativo della Legge Delega sulla disabilità mette giustamente al centro dell’attenzione pubblica il progetto di vita delle persone. L’attribuzione di importanti competenze e responsabilità ai comuni, però, deve essere sostenuta con adeguati trasferimenti di risorse, senza le quali il ruolo di prossimità dell’ente locale non potrà essere svolto efficacemente. Interverranno la vicesindaco Anna Scavuzzo, il delegato del Sindaco per le politiche sull’accessibilità Giuseppe Arconzo, il presidente del Comitato parenti FSF Paolo Caimi, il fondatore di Casa della Carità don Virginio Colmegna, la rappresentante del Tavolo permanente disabilità Elena Dottore, la presidente della Consulta per le persone con disabilità del Comune Haydée Longo, la direttrice generale della Direzione Famiglia, Solidarietà, Disabilità e Pari Opportunità di Regione Lombardia Claudia Moneta, il rappresentante di LEDHA Milano Marco Rasconi, la presidente del Coordinamento familiari dei CDD Maria Spallino e il presidente di ANFFAS Milano Umberto Zandrini.
Alle 11.30 il quarto panel si concentrerà sul lavoro sociale che troppo spesso diventa lavoro povero e eccessivamente gravoso per gli uomini e le donne che se ne occupano tutti i giorni, influendo negativamente sulla capacità del sistema di welfare di costruire risposte. Sul tema si confronteranno il direttore di Vita Stefano Arduini, il co-fondatore di Base Italia Marco Bentivogli, il presidente di Confcooperative Federsolidarietà Stefano Granata, la direttrice del Dipartimento di Scienze per la formazione dell’Università Bicocca Cristina Palmieri, la portavoce del Forum del Terzo settore di Milano Rossella Sacco, il segretario della Camera del Lavoro metropolitana Luca Stanzione, la presidente di Legacoopsociali Eleonora Vanni e la presidente del Consiglio Regionale degli assistenti sociali Manuela Zaltieri.
Alle ore 14, il quinto panel avrà come focus il disagio adolescenziale e il malessere psicologico di ragazze e ragazzi che, spesso, si riflettono anche sulla coesione sociale nei quartieri. Introduce il sociologo e co-fondatore di Codici Stefano Laffi e intervengono il direttore dell’UONPIA dell’ASST Santi Paolo e Carlo Alessandro Albizzati, la dirigente scolastica dell’IIS Galilei Luxemburg Annamaria Borando, la prorettrice dell’Università Statale di Milano Marina Brambilla, la coordinatrice pedagogica di Comunità Progetto Cristina De Michele, il delegato del Sindaco per la sicurezza e la coesione sociale Franco Gabrielli, la referente dell’area dipendenze del CNCA regionale Rita Gallizzi, il presidente della Commissione Economia civile del Comune di Milano Valerio Pedroni, il fondatore di Comunità Nuova don Gino Rigoldi, il presidente de La Strada Gibo Sbaraini.
Alle ore 16, per il sesto e ultimo panel, si parlerà di “Disuguaglianze: come rendere Milano più giusta?”, superando la frammentazione del welfare territoriale, consolidando reti sociali, costruendo misure locali di contrasto alla povertà e alla marginalità che siano adeguatamente accompagnate da misure nazionali altrettanto importanti. Introduce il portavoce di Oxfam Italia Francesco Petrelli e intervengono l’assessore alla Casa Pierfrancesco Maran, la referente del Programma QuBì di Fondazione Cariplo Laura Anzideo, la presidente di Spazio aperto servizi Maria Grazia Campese, l’epidemiologo Giuseppe Costa, la delegata del Sindaco per le Pari opportunità Elena Lattuada, la responsabile dell’Unità Diritti e grave emarginazione del Comune di Milano Miriam Pasqui, il responsabile dell’area Grave emarginazione di Caritas Ambrosiana Alessandro Pezzoni e la direttrice dei servizi di Progetto Arca Tina Regazzo.
Previsti, infine, sia giovedì che venerdì, nel tardo pomeriggio, due momenti di dialogo che hanno l’obiettivo di allargare la partecipazione anche alle persone non addette ai lavori.
Il 25 gennaio alle 18 si terrà l’incontro dal titolo “Come difendere lo stato sociale?”: la giornalista Lorenza Ghidini condurrà la discussione tra l’assessore Bertolé e l’economista Tito Boeri.
Il 26 gennaio, sempre alle 18, sarà la volta dell’incontro “Lo sport specchio della contemporaneità. La retorica dei valori e il difficile dialogo tra competizione e inclusione”, un momento di confronto tra gli assessori Martina Riva e Lamberto Bertolé e l’ex pallavolista e giornalista Andrea Zorzi.
Aperti i bandi per il Palazzo dei Portici Meridionali di piazza Duomo e un negozio in Galleria Vittorio Emanuele II
Il Comune di Milano ha pubblicato i bandi per le aste all’incanto del Palazzo dei Portici Meridionali di piazza Duomo e del negozio da 175 metri quadri in Galleria Vittorio Emanuele attualmente ad insegna Swarovski.
“Apriamo all’inizio del nuovo anno due procedure pubbliche – afferma l’assessore al Bilancio e Patrimonio, Emmanuel Conte – in continuità con il percorso di valorizzazione dei beni del Comune: un circolo virtuoso che stimola gli investitori, consente di valorizzare ulteriormente il nostro patrimonio e, soprattutto, di utilizzare i maggiori introiti per finanziare i servizi della città. Molte di queste risorse, nel bilancio approvato lo scorso dicembre, sono andate ad irrobustire i bilanci di Welfare, educazione e sicurezza. Nell’incontro fra l’attrattività di Milano e l’attenzione alle fasce più deboli della città continuiamo a individuare uno degli strumenti per liberare risorse destinate a nuovi servizi e per prenderci cura di un patrimonio storico e artistico unico”. Dopo le linee di indirizzo per la valorizzazione dei due beni demaniali, approvate dalla giunta a fine anno su proposta dell’assessore al Bilancio e Patrimonio, Emmanuel Conte, le due procedure pubbliche si aprono per il periodo di presentazione delle offerte: per il palazzo storico di piazza Duomo si concluderà il 27 febbraio, per la boutique in Galleria il 14 marzo. In entrambi i casi, all’apertura delle buste seguirà una prima fase di valutazione delle proposte tecniche presentate per l’utilizzo degli spazi, al termine della quale gli ammessi alla fase finale potranno partecipare all’asta all’incanto con rilanci minimi di 50mila euro. Il Palazzo dei Portici Meridionali è un complesso monumentale compreso fra via Dogana, via Marconi e via Mazzini. Realizzato nel 1875, fa parte con la Galleria Vittorio Emanuele II del progetto firmato da Giuseppe Mengoni per l’area del Duomo. Di proprietà del Comune di Milano, sarà dato in concessione per 36 anni per diventare una struttura alberghiera: per 8mila meri quadri il canone annuo a base d’asta è di 4 milioni di euro. La boutique in Galleria, in scadenza di contratto, è disposta su tre livelli con due vetrine affacciate sull’Ottagono. Il canone annuo a base d’asta è fissato in 506.000 euro, pari a 2.900 euro al metro quadro.Articolo 11: volti della Resistenza italiana 1943-1945, mostra fotografica di Andrea Brera
Articolo 11: volti della Resistenza italiana 1943-1945, mostra fotografica di Andrea Brera
Dal 19 gennaio al 18 febbraio 2024 presso l’Opificio della Fotografia di Milano (via Niccolò Jommelli 24) è aperta al pubblico la mostra fotografica Articolo 11: volti della Resistenza italiana 1943-1945 di Andrea Brera, a cura di Federicapaola Capecchi: una raccolta di 23 fotografie che ritraggono partigiani e cittadini italiani che hanno svolto un ruolo fondamentale nella Resistenza Italiana durante gli anni cruciali del 1943-1945.
“All’epoca erano giovani, hanno combattuto il regime rischiando la propria vita e a tutti loro dobbiamo rivolgere la nostra gratitudine – racconta Brera, fotografo per passione – Ogni foto cattura la forza e la determinazione che ancora in tarda età caratterizzava queste figure storiche”. “Sotto ciascuna – aggiunge – sono riportati i loro nomi veri e quelli di battaglia”. Si tratta, insomma, di ritratti semplici, ma evocativi. “Ho voluto scattare queste immagini non per pura celebrazione – spiega il fotografo -, ma per chiarire il messaggio che si tratta di persone unite dagli stessi valori e ideali di libertà e democrazia”.
La semplicità di questi ritratti tende a bilanciare il ruolo storico delle loro figure. Immagini scattate non per pura celebrazione, ma per identificare e chiarire un messaggio: persone unite da valori e un ideale. Questi ritratti possono far ricordare a chiunque la determinazione, il coraggio, il sacrificio e la resistenza, la trasmissione di ideali di libertà.
La stazione di Milano Centrale è sempre più green e sostenibile
La stazione di Milano Centrale è sempre più green e sostenibile
La mobilità pulita e sostenibile è al primo posto nell’agenda di tutti gli operatori del settore: non è da meno Ferrovie dello Stato che sta rivedendo le stazioni ferroviarie per traghettarle verso un processo di trasformazione significativo, orientato ad accessibilità e multimodalità.
Con oltre 800 treni passeggeri e più di 300mila persone al giorno, la stazione di Milano Centrale è il secondo scalo ferroviario italiano per grandezza e volumi di traffico e da oggi è anche un esempio di sostenibilità grazie all’impegno di Grandi Stazioni Rail, società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS che ha per capofila Rete Ferroviaria Italiana, guidata dall’Amministratore Delegato Gianpiero Strisciuglio.
Grazie a un investimento di circa 3,5 milioni di euro, l’impianto di climatizzazione della stazione è stato interamente rinnovato. In particolare, la centrale termica storica a vapore è stata dismessa e sostituita con pompe di calore di nuova generazione ad alta efficienza e due caldaie a condensazione a supporto. Un’operazione dal notevole impatto positivo per il capoluogo lombardo, in termini di emissioni di CO2 e riduzione delle emissioni inquinanti nel centro cittadino. L’intervento ha infatti consentito di ridurre il consumo di gas naturale del 70%, pari a circa 1.800 tonnellate di CO2 in meno, e di ridurre la bolletta di stazione di 800mila euro anno, con un recupero dell’investimento previsto in circa 8 anni.
L’installazione di nuovi contatori dedicati, inoltre, permette di monitorare in modo più puntuale i consumi energetici all’interno della stazione e consentire nuovi interventi mirati di efficientamento dei consumi. L’intervento rappresenta un ulteriore tassello per la svolta green di Milano Centrale, il cui fabbisogno di energia elettrica è già interamente coperto da fonti rinnovabili certificate con Garanzia di Origine. È inoltre in fase di studio la realizzazione di impianti fotovoltaici sulle coperture di stazione.
Chiara Ferragni e la beneficenza con Oreo sul Covid: un nuovo attacco del Codacons
Chiara Ferragni e la beneficenza con Oreo sul Covid
Il vaso scoperchiato dal pandoro Balocco Pink Christmas griffato Chiara Ferragni continua a creare problemi all’influencer milanese. Dopo le indagini per truffa sull’accordo di beneficenza con l’azienda dolciaria di Cuneo e i dubbi sulle operazioni commerciali riguardanti le uova di Pasqua in collaborazione con Dolci Preziosi e la bambola Trudi, ora al centro dell’attenzione ci finisce l’accordo con Oreo, i biscotti dell’azienda Mondelez.
L’associazione dei consumatori si riferisce all’edizione di una capsule collection del 2020 pubblicizzata sui social dall’imprenditrice cremonese con “messaggi rivolti al pubblico” nei quali, si legge nell’esposto, “si affermava che il cento per cento del ricavato delle vendite di tali abiti sarebbe andato in beneficenza per iniziative contro il Coronavirus”. Con questo esposto, Codacons chiede che vengano verificati i dati, le modalità di assegnazione delle donazioni arrivate e di uso dei fondi raccolti.
L’azienda Oreo – ha notato il Codacons – risulterebbe legata alla Ferragni da rapporti di tipo commerciale: lo attesterebbero diversi contenuti pubblicati su Instagram dalla stessa influencer dove si sponsorizzano prodotti Oreo attraverso l’apposita dicitura “Adv”. Un connubio tra beneficenza e sponsorizzazioni a pagamento che, alla luce della sanzione dell’Antitrust per il caso Balocco, desta più di un sospetto, e porta il Codacons a presentare un esposto all’Agcm e alle Procure che già indagano sul pandoro-gate, affinché si estendano le indagini anche all’operazione Oreo.
Tony Ann in concerto a Milano
Tony Ann in concerto a Milano
Giovedì 2 maggio 2024, alle ore 20.00, presso la Santeria Toscana 31 arriva in concerto il pianista e compositore canadese Tony Ann, unica data in Europa.
Dopo il sold out e il successo dei suoi quattro spettacoli al Le 360 di Parigi, il pianista si avventura ora nel suo primo tour europeo.
Con oltre 5 milioni di followers in tutto il mondo, Ann porterà in tour il suo spettacolo virtuosistico, regalando al pubblico un’esibizione che ridefinirà il genere neoclassico.
Il musicista fonde con effetti mozzafiato lo stile moderno e classico. Appassionato conoscitore d’armonia, Tony Ann utilizza con maestria tutti e ottantotto i tasti a sua disposizione e cerca costantemente nuovi modi non solo per oltrepassare i confini della musica neoclassica e strumentale, ma anche della musica popolare.
Biglietti: 25 euro.
Arriva a Milano la mostra fotografica di Thierry Le Gouès
La mostra fotografica di Thierry Le Gouès in arrivo a Milano
Un tuffo negli anni Novanta attraverso l’obiettivo sensibile di Thierry Le Gouès: l’esclusiva mostra fotografica “90’s” sbarca a Milano il 16 febbraio presso la Galleria Rubin in via Santa Marta 10.
Attraverso lo sguardo di Le Gouès, 90’s coglie l’identità di un periodo che continua a esercitare un fascino senza tempo e ad essere reinterpretato dalle nuove generazioni in una sorta di sindrome nostalgica. Gli anni Novanta sono stati un periodo storico di accelerazione nell’immaginario femminile, spingendo le donne a competere costantemente, stimolando un desiderio crescente di emancipazione.
A conclusione di questo immaginario, i 90’s sono diventati dunque l’emblema di una concezione di femminilità intramontabile, insuperabile, pura e dichiaratamente ribelle. La riprova si ritrova nella mostra 90’s: una serie di rappresentazioni autentiche di ciò che è stato; ritratti che catturano l’essenza del percepito dell’epoca e al contempo il motivo per cui ancora oggi suscita così tanto fascino.
Le opere saranno esposte fino al 21 febbraio con la possibilità di essere acquistate e rimarranno in vendita sino al 31 agosto 2024.
Milano: scritta antisemita vicino alla sinagoga
Milano: scritta antisemita vicino alla sinagoga
“Via Gaza, ebrei letame”. È la scritta antisemita comparsa sulla targa di marmo di via San Barnaba a Milano, praticamente a due passi dal tribunale e a poche decine di metri dal tempio ebraico di via della Guastalla.
La segnalazione arriva dal consigliere comunale Pd Daniele Nahum che parla di un “clima molto grave perché ci fa tornare a tempi bui per questa città. Arriviamo alla giornata della memoria con un clima non positivo e non bello in una città che ha subito le deportazoni. Con forza voglio dire che quel clima non lo voglio più vivere e che le istituzioni democratiche non possono permetterlo”.
Anche il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha condannato il gesto antisemita e, secondo quanto si apprende, ha telefonato al presidente della Comunità ebraica di Milano, Walker Meghnagi, per esprimere la “sincera vicinanza del Senato dopo l’ignobile scritta”.
“Vicinanza e solidarietà alla Comunità ebraica per un gesto tanto vergognoso, quanto vile. Ci auguriamo che i responsabili di questo atto siano individuati e puniti”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “L’amarezza per azioni del genere – ha aggiunto – diventa ancora più grande se penso alla visita che, proprio qualche giorno fa, abbiamo effettuato al Memoriale della Shoah con la senatrice Liliana Segre”.
Ma non è la prima volta. A metà ottobre erano comparse frasi antisemite in via Saint Bon e in via Soderini. Queste ultime due (“prima Hitler poi Hamas, per voi ebrei forni e camere a gas” e “Viva Hamas, ebrei vi facciamo saltare tutti”), sarebbero state vergate da un 57enne italiano. L’uomo era stato identificato dai carabinieri.
Sinfonie Quantistiche: Orchestra Sinfonica di Milano in concerto
Sinfonie Quantistiche: Orchestra Sinfonica di Milano in concerto
Sabato 20 gennaio 2024, alle ore 18.00, la stagione 2023/2024 dell’Orchestra Sinfonica di Milano prosegue con il concerto Sinfonie Quantistiche, il secondo del ciclo Musica & Scienza. L’appuntamento è all’Auditorium di Milano e l’orchestra è diretta per l’occasione da Ruben Jais ed accompagnata dall’astrofisico Simone Iuvenitti.
Torna in Auditorium un ospite graditissimo, già tra i protagonisti delle scorse edizioni di questa rassegna multidisciplinare: Simone Iovenitti, astrofisico di talento che ha ormai creato un binomio divulgativo di grande spessore insieme al Maestro Ruben Jais, che, insieme all’Orchestra Sinfonica di Milano, dialoga con lo scienziato a suon di musica.
In questo appuntamento, Ruben Jais e Simone Iovenitti sveleranno la vasta gamma di analogie che si possono trovare tra fisica e scienza: Rendering rappresenta un unicum, dal momento che si tratta di un lavoro di restauro che Luciano Berio realizzò sui pochi frammenti musicali isolati dell’incompiuta Decima Sinfonia di Schubert.
In questo caso, si tira in gioco proprio la nascita della fisica quantistica quando, un secolo fa, le menti più brillanti dell’epoca si riunirono per affrontarla e per codificarne i principi. Poche conoscenze frammentate, dati sperimentali inspiegabili, una situazione incerta e confusa aggravata dall’indeterminazione delle ipotesi, come fosse una nebbia che cela una traccia nascosta.