Stop alle mascherine allaperto
Stop alle mascherine allaperto
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Il Consiglio federale ha revocato quasi tutte le misure anti Covid. Resta in vigore fino al 31 marzo l’obbligo di indossare la mascherina sui mezzi pubblici e negli ospedali .

Giovedì 17 febbraio, è “liberi tutti” in materia di restrizioni anti Covid. Non saranno più obbligatori mascherine e certificati Covid (Green pass) per entrare nei negozi, nei ristoranti, nei locali culturali, in altri ambienti chiusi e per partecipare a eventi pubblici. Terminerà anche l’obbligo di indossare la mascherina sul posto di lavoro e la raccomandazione di lavoro da casa (smart working).

Tutto ciò è stato deciso nell’odierna riunione del Consiglio federale che ha deciso di revocare la maggioranza delle misure di prevenzione già adottate per contrastare la diffusione del Covid. Resteranno in vigore fino alla fine di marzo solo le prescrizioni di isolamento in caso di test positivo e di indossare le mascherine sui mezzi pubblici e negli ospedali per proteggere le persone a rischio elevato. Oltre il 31 marzo anche queste misure dovrebbero venire revocate.

Non ci sono più restrizioni all’ingresso sul territorio svizzero.
 Il certificato Covid non sarà più obbligatorio in nessuno stabilimento in Svizzera.
 La mascherina non sarà più obbligatoria anche nei negozi, ristoranti, eventi, fitness e al lavoro.
 Resta comunque obbligatorio nei trasporti pubblici e nelle strutture sanitarie, ma solo fino al 31 marzo.

I certificati

Con la revoca dell’obbligo del certificato non verranno più emessi certificati Covid validi soltanto in Svizzera. I cosiddetti certificati Covid elvetici sono stati introdotti nell’autunno del 2021 per consentire a ulteriori gruppi di persone l’accesso in Svizzera a strutture e manifestazioni per le quali vige obbligo del certificato. La Svizzera continua tuttavia a rilasciare certificati Covid riconosciuti dall’Ue.

I Cantoni avranno ancora la possibilità di prescrivere l’obbligo del certificato, come da loro auspicato.

I test

La raccomandazione generale e il finanziamento dei test ripetuti nelle aziende sono revocati. I testi ripetuti continuano a essere finanziati soltanto in ambiti circoscritti, ad esempio nelle strutture sanitarie e medico-sociali o nelle imprese, definite dal Cantone, importanti per l’operatività delle infrastrutture essenziali.

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In questo modo le persone particolarmente a rischio sono protette e si evita che gran parte del personale debba assentarsi dal lavoro per malattia o a causa dell’isolamento.

Per quanto riguarda le scuole, la raccomandazione e il finanziamento dei test ripetuti da parte della Confederazione sono mantenuti fino alla fine di marzo del 2022, poiché il virus continua a diffondersi a velocità molto elevata tra i più giovani. I test individuali continuano a essere rimborsati: i test antigenici in ogni caso, i test PCR per le persone che presentano sintomi o che hanno avuto un contatto stretto con una persona risultata positiva. Il pagamento dell’indennità di perdita di guadagno continua ad essere garantito per determinati gruppi di persone.

Ingresso in Svizzera

I provvedimenti sanitari di confine all’entrata in Svizzera sono revocati. Non è più necessario presentare un certificato di vaccinazione o di guarigione o il risultato negativo di un test e non occorre più compilare il modulo di entrata.

I nuovi medicamenti che possono essere impiegati per pazienti Covid a rischio di decorso grave sono finanziati in un primo momento dalla Confederazione e saranno elencati nell’allegato dell’ordinanza sulle epidemie. Il mandato di consulenza della Task force scientifica termina il 31 marzo 2022.

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