Eurovision 2022, Alla fine sarà proprio Torino, il capoluogo piemontese, a ospitare l’edizione 2022 di Eurovision Song Contest, il festival canoro con artisti provenienti da tutta Europa che si terrà dal 10 al 14 maggio dell’anno prossimo.
La candidatura presentata la scorsa estate dal sindaco Chiara Appendino è stata preferita a quelle di Milano, Bologna, Rimini e Pesaro, arrivate fino in fondo nella selezione. Per quanto riguarda i conduttori, c’è ancora riservatezza, ma secondo i rumors la scelta potrebbe cadere su Mika o Alessandro Cattelan. Finale in programma al PalaOlimpico.
L’annuncio dell’Ebu: «È la città perfetta»
«Torino è la città ospitante perfetta per il 66esimo Eurovision Song Contest. Come abbiamo visto durante le Olimpiadi invernali del 2006, il PalaOlimpico supera tutti i requisiti necessari per mettere in scena un evento globale di questa portata e siamo rimasti molto colpiti dall’entusiasmo e dall’impegno della Città di Torino che accoglierà migliaia di appassionati il prossimo maggio. Questo sarà il primo Eurovision Song Contest che si terrà in Italia dopo 30 anni e, assieme alla nostra emittente ospitante Rai, siamo determinati a renderlo speciale», afferma in una nota il supervisore esecutivo dell’Eurovision Song Contest, Martin Österdahl. Sono state in tutto 17 le città e le regioni italiane che hanno gareggiato per ospitare l’evento che ha raggiunto quasi 190 milioni di spettatori in TV e online nel 2021.
La Grand Final si svolgerà al PalaOlimpico, una delle arene indoor più grandi d’Italia, sabato 14 maggio con le semifinali il 10 e 12 maggio. La Rai, assieme all’European Broadcasting Union (Ebu), organizzerà l’evento e formalizzerà i relativi accordi assieme alla Città di Torino nelle prossime settimane. «La scelta fatta dalla Rai assieme all’Ebu», spiega l’ad Carlo Fuortes, «non è stata facile visto l’altissimo livello delle proposte fatte dalle città concorrenti, che ringrazio per la loro entusiastica partecipazione. Da oggi inizia un viaggio emozionante per la Rai e la città di Torino che ci condurrà a maggio 2022. Una grande sfida per la Rai e per il nostro Paese».
La candidatura della Appendino
L’Italia ospita di diritto l’edizione 2002 dopo la vittoria dell’Eurovision Song Contest 2001, disputatasi a Rotterdam, da parte dei Maneskin con Zitti e buoni, brano che aveva anche vinto il Festival di Sanremo.
Arriva dunque sotto la Mole l’evento televisivo non sportivo tra i più seguiti al mondo, con centinaia di milioni di spettatori. Nel presentare la candidatura della città nei mesi scorsi, la sindaca Appendino aveva ricordato che Torino è dotata di «spazi con capienze adatte, in pieno territorio cittadino e facilmente raggiungibili», con una «offerta ricettiva in grado di accogliere le migliaia di persone che l’evento saprà attrarre».
Dopo l’ipotesi di Alessandro Cattelan, sembra che anche Mika sarebbe in pole position per condurre l’Eurovision Song Contest 2022
Le notizie trapelano ma non trovano, almeno finora, una conferma. Non sappiamo, infatti, se l’Eurovision Song Contest 2022 sarà presentato da Alessandro Cattelan che, secondo l’intenzione del direttore di Raiuno Stefano Coletta, sarebbe in pole position per il ruolo di conduttore dell’evento.
Chi conosce la formula dell’Eurovision sa bene, però, che Cattelan sul palco non sarà da solo: i presentatori, al momento, dovrebbero essere, come ha detto TvBlog, quattro per tre poltrone vacanti, anche una sembra già stata riempita.
Secondo quanto anticipato da Gabriele Corsi nel suo programma radiofonico Chiamate Roma Triuno Triuno, il nome che terrebbe a battesimo l’Eurovision 2022 avrebbe il sapore internazionale: si tratta di Mika, attualmente impegnato come giudice di X Factor su Sky. Se tutto fosse confermato, la popstar si ricongiungerebbe con Cattelan, conosciuto proprio a X Factor, e dimostrerebbe il talento nel tenere le redini di un grande show che aveva già dimostrato nel suo varietà Stasera Casa Mika.
Puntare su di lui sarebbe una scelta vincente un po’ perché il nome di Mika lo conoscono in tutta Europa e non ci sarebbero bisogno di presentazioni, e un po’ perché l’inglese, la lingua scelta per condurre la serata, è il suo pane quotidiano.
A novembre anche le Atp Finals a TORINO
Altro punto a favore del capoluogo piemontese è che si tratta di «un collaudato palcoscenico di appuntamenti internazionali», tra cui le Atp Finals in programma a novembre per la prima di cinque edizioni. Eventi grazie ai quali Torino «è diventata di recente hub Ryanair – aveva concluso Appendino – garantendo ancora più collegamenti aerei con il resto del mondo». La kermesse caonra è organizzata dall’Ebu, l’European Broadcasting Union di cui fa parte anche la Rai.