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DECRETO NOVEMBRE: Ci arrivano le prime anticipazioni sulle misure economiche necessarie per fronteggiare la seconda ondata di contagi.

Non solo le nuove misure restrittive del Dpcm 24 ottobre. Nelle ultime ore, il Governo è impegnato a definire anche le misure da inserire in quello che viene chiamato “Decreto novembre”, chiamato Decreto RISTORI.

ECCO LA BOZZA DEL DECRETO “RISTORI” APPROVATO OGGI 27 NOVEMBRE 2020.

Si tratta di una serie di misure economiche che dovrebbero consentire al sistema produttivo italiano di reggere l’urto della seconda ondata di contagi da SARS-CoV-2, che nelle ultime settimane si è abbattuta con particolare vigore sul nostro Paese.

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Il pacchetto lavoro contenuto nel decreto novembre (o risparmio) dovrebbe contenere un finanziamento per la proroga di 10 settimane per la cassa integrazione per covid. La misura dovrebbe essere rivolta alle imprese in forte difficoltà che stanno per esaurire le precedenti 18 settimane previste dal decreto agosto.

Per molti datori di lavoro, infatti, la possibilità di accedere alla cassa integrazione speciale per covid scadrà tra la metà e la fine di novembre. Le nuove 10 settimane consentiranno di cig dovrebbero 31 gennaio prima che, con la manovra 2021 si possano aggiungere almeno altre 8 settimane, per arrivare così complessivamente a 18.

La proroga della cassa integrazione, ovviamente, è legato a doppia mandata al blocco dei licenziamenti. La bozza del decreto novembre vorrebbe estendere il divieto fino al 31 gennaio (legandolo quindi alle nuove 10 settimane di cassa integrazione covid). Tuttavia, da una parte i sindacati insistono per estendere il blocco dei licenziamenti, dall’altra le imprese chiedono il contrario pur rivendicando la proroga della cig per covid.


Sempre con il decreto novembre, il governo vorrebbe introdurre un nuovo contributo a fondo perduto per i lavoratori autonomi e le partite Iva con volumi d’affari fino a 5 milioni di euro. In attesa delle misure della legge di Bilancio 2021, per gli ultimi mesi del 2020 la bozza del decreto novembre conterrebbe un sussidio simile a quello introdotto già dal decreto rilancio per garantire un ristoro alle partite Iva.

Con il decreto novembre, però, i requisiti per accedere al contributo a fondo perduto per le partite Iva dovrebbero essere individuati sul calo di fatturato nell’intero semestre 2020 e non solo su quello mensile rispetto al 2019. Sulla percentuale del “rosso” – nella prima edizione del fondo perduto era stata fissata in due terzi del fatturato o dei corrispettivi – la decisione resta vincolata alle risorse effettivamente disponibili.

Nuovi contributi a fondo perduto in arrivo per le attività colpite dalle restrizioni covid. I contributi, secondo quanto detto dal ministro Roberto Gualtieri, potrebbero arrivare “già entro metà novembre, forse persino entro l’11 novembre”.

“Pensiamo che l’Agenzia delle Entrate possa erogare questi contributi già entro metà novembre, forse persino entro l’11 novembre, perché ci sarà lo stesso meccanismo già autorizzato per il vecchio fondo perduto. Quindi tutti quelli che hanno già fatto domanda per questi contributi lo riceveranno in automatico”, ha ribadito Gualtieri.

Le imprese che dovranno chiudere totalmente avranno un contributo a fondo perduto maggiore di quelle che invece abbasseranno la serranda alle 18, stando alle parole del viceministro dell’Economia, Antonio Misiani ai microfoni Rtl.

Chi chiude in toto quindi (cinema, teatri, palestre, piscine, centri benessere, sale gioco, sale scommesse, bingo, discoteche) riceverà un contributo maggiore, rispetto a bar, ristoranti e gelaterie, che dovranno invece tirare giù le serrande alle ore 18 (salva la possibilità del rake away e domicilio).

Con il Decreto Agosto si era deciso un finanziamento di aiuti a fondo perduto per gli esercizi di ristorazione con perdita di fatturato di almeno il 25% da marzo a giugno 2020, rispetto allo stesso periodo 2019. Con il nuovo decreto Ristoro questa limitazione verrà tolta e il sostegno sarà garantito a tutte le attività colpite dal Dpcm 24 ottobre.

L’automatismo nel pagamento dei contributi a fondo perduto di novembre dovrebbe riguardare le partite IVA che già hanno beneficiato del bonus previsto dal decreto Rilancio. Per le altre attività – comprese quelle che superano la soglia dei 5 milioni di euro – bisognerà invece presentare istanza all’Agenzia delle Entrate, e l’erogazione dovrebbe avvenire entro la fine del 2020.

Intanto, durante la conferenza stampa in cui ha presentato il nuovo Dpcm in vigore dal 26 ottobre al 24 novembre, il premier ha spiegato che “sono già pronti” indennizzi e ristori per le categorie più colpite dalle nuove restrizioni.

Rinnovo reddito di emergenza 2020

Il Reddito di emergenza sarà rinnovato di un mese. È questa un’altra decisione presa dal Governo, per aumentare il sostegno alle famiglie in difficoltà. Non vale più quindi la scadenza al 15 ottobre, ma sarà ancora possibile fare domanda.

Indennità covid una tantum lavoratori spettacolo, stagionali turismo

Un altro aiuto in arrivo è una nuova indennità mensile una tantum per stagionali del turismo, spettacolo e lavoratori a intermittenti dello sport, che non usufruiscono della cassa integrazione. Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha annunciato che saranno 800 euro per novembre.

Affitti e stop 2° rata Imu

Il premier Conte in conferenza stampa ha annunciato anche ulteriori aiuti, ad esempio:

  • un nuovo credito d’imposta per gli affitti per le attività penalizzate dalla crisi Covid
  • uno stop alla seconda rata IMU in scadenza il 16 dicembre, che sarà cancellata in toto

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