Il primo provvedimento di un’estate anomala e orfana dei turisti internazionali e con più milanesi, arriverà dalle piscine comunali, che riapriranno in modo graduale — ma senza il Lido di Milano — dal primo giugno.
E, in fondo, in questa anomala stagione che nasce tra regole anticontagio e vacanze annullate anche per la necessità di lavorare, la strategia di Palazzo Marino punta soprattutto a chi sarà costretto a restare in città.
Dalla summer school e dai centri estivi del Comune che, non a caso, daranno priorità ai bambini con entrambi i genitori lavoratori, ad “Aria di cultura”, la piattaforma che unirà l’offerta di mostre- teatro- musica- spettacoli dell’amministrazione con quella delle altre realtà.
L’immagine di una piazza Duomo piena anche ad agosto di visitatori stranieri non la vedremo. Ma l’assessora Roberta Guaineri sta comunque lavorando, anche con un’alleanza tra Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova per conquistare un turismo di prossimità.
Il messaggio da inviare (prima) ai lombardi e (da quando sarà possibile) agli italiani: tornate in una “Milano bella” che è anche una “Milano sicura”. Il target: famiglie, appassionati di cultura e outdoor tra i 26 e i 45 anni, che magari hanno girato il mondo, ma non conosco “i segreti” della città.
In attesa di rivedere il mare, si riaccendono anche le piscine.
Si parte il 1° giugno con le primissime cinque — Saini, Procida, Cozzi, Murat e Carella Cantù — scelte con un mix tra più zone, vasche aperte, chiuse, e con giardino.
Un test per dieci giorni. “Poi, se le nuove misure funzioneranno, entro giugno riapriremo anche tutte le altre. Comprese le piscine coperte, che solitamente rimangono chiuse durante l’estate e che invece più avanti vorremmo arrivare a prolungare anche fino a mezzanotte”, spiega la presidente di Milanosport Chiara Bisconti. Tutte ad eccezione di tre, che devono ancora affrontare lavori congelati causa Covid.
È quello che accadrà al Lido, dove il cantiere per cambiare i filtri dell’acqua rischia di terminare a stagione quasi finita. In ogni caso, le regole sulle distanze ridurranno le presenze. Tanto che, “per cercare di garantire l’accesso a più persone possibili”, il nuoto libero sarà consentito per due ore, la fruizione dei centri balneari per mezza giornata. Ci sarà però la possibilità di prenotare online e di controllare gli slot liberi. Un’altra novità: i corsi sportivi saranno aperti anche ad agosto.
Dalla fine della prossima settimana, invece, partiranno le iscrizioni ai centri estivi per i bambini del Comune che saranno organizzati dal 29 giugno al 7 agosto in 41 scuole.
Solo un pezzo di quella “mappa della summer school”, che il Comune disegnerà chiamando a raccolta oratori, centri sportivi, operatori privati. E una sorta di prova corale sarà anche quella della cultura. Perché anche questa estate, e nonostante le regole anti-contagio, assicura l’assessore Filippo Del Corno, “Milano sarà straordinariamente vivace”.
Il centro del calendario del Comune ruoterà attorno al cortile del Castello Sforzesco, dove andranno in scena gli spettacoli e i concerti dell’Estate Sforzesca. Ma Palazzo Marino promuoverà un palinsesto più ampio — “Aria di cultura” — insieme a tutti gli altri attori del settore.