Via Lincoln: la Burano di Milano che non ti aspetti
Via Lincoln: la Burano di Milano che non ti aspetti
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Via Lincoln: la Burano di Milano che non ti aspetti

A pochi passi da piazza Cinque Giornate, in una zona residenziale apparentemente comune, si nasconde uno dei luoghi più pittoreschi e sorprendenti di Milano: via Lincoln. Conosciuta come la Burano milanese, questa stradina colorata regala scorci inaspettati, tanto da sembrare un piccolo villaggio sospeso tra poesia e quotidianità.

Un progetto ottocentesco

Via Lincoln nasce nella seconda metà dell’Ottocento come progetto di edilizia popolare. L’idea era quella di creare un quartiere immerso nel verde, accessibile alle famiglie dei ceti medi e popolari. Le casette a schiera, costruite con giardini privati e facciate sobrie, furono progressivamente trasformate dai loro abitanti, che decisero di dipingerle con colori vivaci.
Col tempo, la via ha acquisito un fascino unico, trasformandosi in una gemma nascosta della città.

La magia dei colori

Passeggiando lungo la strada, ogni casa regala una sfumatura diversa: giallo, rosa, verde, azzurro. Le tonalità richiamano le atmosfere delle isole veneziane come Burano, da cui deriva il soprannome, e creano un contrasto sorprendente con l’immagine più austera e dinamica di Milano.
In primavera e in estate, i giardini privati si animano di fiori e piante rampicanti che rendono la via ancora più pittoresca.

Un angolo segreto da vivere con rispetto

Nonostante il suo crescente successo su Instagram e tra i turisti, via Lincoln rimane una strada privata e abitata. Per questo, chi la visita deve ricordarsi di rispettare la tranquillità dei residenti, evitando rumori eccessivi o foto invadenti.
Il modo migliore per godere della bellezza di questo luogo è passeggiare in silenzio, lasciandosi sorprendere dall’armonia dei colori e dall’atmosfera sospesa nel tempo.

Via Lincoln si trova vicino a piazza Cinque Giornate ed è facilmente raggiungibile a piedi dal centro o con i mezzi pubblici (tram 9 e 19, fermata Piazza Cinque Giornate). Non servono biglietti o prenotazioni: basta un po’ di curiosità per scoprire questo gioiello milanese.

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