Inchiesta urbanistica a Milano: cosa accade e cosa cambia
Milano è al centro dell’attenzione per una maxi-inchiesta sull’urbanistica che coinvolge decine di persone, tra cui l’assessore, l’ex presidente della Commissione paesaggio, un noto imprenditore immobiliare e persino il sindaco Beppe Sala.
Un’inchiesta che scuote Palazzo Marino
La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta tre anni fa su un presunto “sistema” di speculazione edilizia fuori controllo. Finora risultano indagate 74 persone, tra dirigenti, professionisti e imprenditori. I magistrati hanno chiesto sei misure cautelari, tra domiciliari e arresti di queste figure, sospettate di corruzione e abuso di potere
I protagonisti del caso
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Giancarlo Tancredi, all’epoca dirigente e ora assessore alla Rigenerazione urbana, è accusato di concorso in corruzione e falso. I pm lo ritengono favorevole a interessi privati
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Giuseppe Marinoni, fino ad aprile presidente della Commissione paesaggio, è indagato per corruzione. Secondo le chat intercettate, avrebbe promosso un “Piano ombra” urbanistico e percepito parcelle elevate
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Manfredi Catella, fondatore di Coima, è stato raggiunto da richiesta di arresto. L’accusa è di corruzione per aver influenzato scelte urbanistiche
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Tra gli indagati figurano anche Stefano Boeri, coinvolto nel progetto “Pirellino”, e Andrea Bezziccheri, titolare di Bluestone
Il sindaco indagato
Anche Beppe Sala è indagato per false dichiarazioni e induzione indebita legate alle nomine in Commissione e al progetto “Pirellino”. Il sindaco ha dichiarato di aver appreso la notizia solo dai giornali e non dagli inquirenti, definendo il metodo «inaccettabile».
L’inchiesta punta a oltre 100 cantieri lasciati incerti sul futuro, tra cui il Pirellino, l’Arena di Santa Giulia e lo scalo Farini. Maggiori controlli potrebbero bloccare progetti già avviati e generare rallentamenti strutturali.
Perché serve un piano attuativo
Il Comune ha già introdotto regole nuove: ora serve un piano attuativo obbligatorio per gli edifici sopra i 25 metri, o con densità elevata e grandi superfici coperte. Il Comune intende rafforzare la trasparenza, richiedendo iter più controllati e partecipativi.
La giunta Sala reagisce criticamente. Il centrodestra avanza richieste di dimissioni. Il Pd difende il sindaco in attesa di chiarimenti. Sala ha annunciato che riferirà ai consiglieri comunali nella seduta del 21 luglio.
L’inchiesta porta ora Milano a una svolta: dovrà bilanciare lo sviluppo con legalità e trasparenza. I prossimi passaggi, tra interrogatori e verifiche, saranno decisivi per il futuro urbanistico della città.