Fare il bagno nei Navigli? Meglio di no, ecco perché
Con l’arrivo dell’estate e le temperature roventi che trasformano Milano in una fornace urbana, il desiderio di trovare refrigerio anche solo immergendo i piedi in acqua diventa sempre più forte. Ma quando si parla di Navigli, la domanda sorge spontanea: è davvero possibile farci il bagno?
La risposta breve è no. O, meglio, non è permesso. Nonostante l’acqua che scorre nei canali milanesi possa sembrare meno torbida rispetto al passato e alcuni tratti siano oggettivamente più puliti, tuffarsi è vietato. Lo stabilisce il regolamento della Polizia Locale, che considera balneazione e immersioni nei corsi d’acqua urbani attività pericolose e quindi sanzionabili.
Chi pensa di emulare scene da laguna veneziana o fare il bagno come in un vecchio film in bianco e nero dovrà ripensarci. Oltre al rischio di multe, c’è anche quello – non trascurabile – di infezioni o incidenti dovuti alla profondità irregolare, alle correnti e alla presenza di ostacoli sommersi.
Negli anni si è discusso più volte della possibilità di rendere alcune zone balneabili, soprattutto durante eventi speciali come il Fuorisalone o l’Estate Sforzesca, ma ad oggi non ci sono progetti concreti o permessi che lo rendano realtà. L’idea è suggestiva, certo, e piace a molti – soprattutto a chi sogna una città più vivibile, con spazi d’acqua fruibili come avviene in altre metropoli europee.
Per ora, però, il consiglio è quello di cercare refrigerio altrove: una gita sui laghi lombardi, una piscina comunale o, per i più avventurosi, un weekend al mare. I Navigli restano una cornice perfetta per l’aperitivo, non per un tuffo.