A Milano apre Orizzonti, un nuovo ristorante “casual fine dining” – al tredicesimo piano dell’Uptown Palace in via Santa Sofia 10 – che unisce una proposta gastronomica di ispirazione mediterranea a un design contemporaneo e un’ineguagliabile vista a 360 gradi sullo skyline della città. Un luogo pensato per offrire un’esperienza completa, dove il piacere di mangiare si fonde con la bellezza, l’accoglienza e il benessere.
L’idea alla base di Orizzonti nasce dalla tradizionale passione italiana per il buon cibo e la convivialità, e va oltre il concetto puramente estetico di “ristorante panoramico” per creare un vero e proprio percorso sensoriale.
Fin dal suo ingresso, l’ospite si sente infatti avvolto da una proposta che si presenta a più livelli.
Il primo scenografico impatto è quello della vista. Lo sguardo sullo skyline di Milano – con il Duomo e la Torre Velasca in primo piano, per arrivare a quella che è l’essenza visiva, l’orizzonte delle Alpi sullo sfondo – diventa parte integrante dell’esperienza, ispirando il nome stesso del locale.
Il panorama che si dissolve nell’infinito dell’orizzonte lascia poi spazio alle scelte di interior design e conduce infine a una proposta culinaria “senza confini”.
Il progetto d’interni è stato studiato per creare un’atmosfera moderna e ricercata, sempre attuale nella sua internazionalità. Si caratterizza per un design curato, sofisticato e senza tempo, costruito intorno a materiali pregiati come marmo, legno e metallo, sviluppati all’interno di una palette cromatica calda e naturale, ispirata ai toni della terra. Pareti e soffitti si vestono di sfumature di marroni, grigi e beige, mentre il parquet in noce e il pavimento in marmo Zebrato Margraf, scelto per il suo forte impatto visivo e la sua eleganza organica, quasi ipnotica, completano una scatola materica raffinata e coerente.
Tra gli elementi più iconici spicca il social table in marmo Silver Stream, un blocco unico lungo quattro metri che interpreta la convivialità in chiave materica ed elegante. Accanto a questo, le opere scultoree della collezione Velata Drapes di Margraf, firmata dal designer Raffaello Galiotto, impreziosiscono l’ambiente: superfici marmoree scolpite per evocare la leggerezza dei tessuti, esposte per la prima volta al Salone del Mobile 2023.
Ogni dettaglio, dalla scelta delle sedute di qualità Pedrali selezionate per garantire massimo comfort, fino alla progettazione dei percorsi e della disposizione su pedane in parquet, è stato pensato per offrire un’esperienza fatta di comfort, privacy e accoglienza autentica.
A guidare la cucina è lo chef Luca Pedata, insieme a Giuseppe Robustella, suo sous-chef da anni.
Ogni piatto, frutto di istinto, ricerca e libertà creativa, è un racconto in cui si intrecciano radici profonde e visioni proiettate verso nuovi orizzonti.
La tecnica e l’innovazione sono strumenti al servizio del gusto in un percorso tra passato e presente, natura e cultura, tra chi cucina e chi assapora. Una connessione che lo chef cerca di trasmettere con i suoi piatti. Dai signature dishes come i Cappelletti alla Genovese 360° (piatto simbolo dell’etica del recupero), Uovo o Provola? (un gioco visivo e gustativo che cela un uovo affumicato) o la Pastiera Cruda (dessert che omaggia la memoria e l’infanzia, evocando la consistenza e il profumo dell’impasto della torta appena preparata), fino alle proposte stagionali, come ad esempio, per l’estate: Capesante, caviale e anguria (crudo di capasanta, anguria marinata all’acqua di mare, caviale e latte di mandorla), Spaghettone con datterino e lardo di seppia
(datterino giallo, lardo di seppia, fragole fermentate e nero di seppia), Ricciola all’acqua pazza
(ricciola semimarinata, pomodoro all’acqua pazza, latticello e basilico), Cioccolato, pesca e verbena (torta caprese, ganache fondente, gelato alla verbena, pesche al Moscato e cardamomo), solo per citarne alcune. Non mancano piatti vegetariani, vegani e gluten-free.
Alle proposte del menù, si affianca una carta vini attentamente studiata per offrire ai clienti un’ampia selezione sia di vitigni, che di regioni e lavorazioni. Il sommelier accompagnerà gli ospiti nella scelta tra oltre 200 etichette che spaziano tra prodotti italiani (focus principale in linea con la filosofia culinaria del ristorante) e grandi brand esteri quali champagne e vini francesi, oltre che referenze europee.
La zona bar sarà un vero e proprio punto di ritrovo e convivialità, per un aperitivo vista tramonto o un dopo cena degustando signature cocktails.