Bastioni Aperti: il progetto per una Milano più vivibile
Bastioni Aperti: il progetto per una Milano più vivibile
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Bastioni Aperti: il progetto per una Milano più vivibile

Milano potrebbe avere nuove aree pedonali dedicate allo sport, ai bambini e a chi vuole vivere la città in modo diverso. Il progetto Bastioni Aperti, presentato dall’architetta Chiara Quinzii dello Studio Quinzii Terna, propone di chiudere alcune strade al traffico la domenica. L’idea è stata illustrata giovedì 27 marzo in commissione consiliare.

Un’idea ancora in fase di sviluppo

Al momento non esiste un piano dettagliato, ma solo una proposta concreta. “L’ipotesi è di aprire i Bastioni la domenica mattina, iniziando con una sperimentazione una o due volte al mese durante le Olimpiadi”, ha spiegato Marco Mazzei, consigliere comunale della Lista Sala.

Oggi i Bastioni sono una grande arteria a sei corsie. L’idea è di lasciarne quattro al traffico e di dedicare le altre due a pedoni e ciclisti. “Potremmo trasformarle in un luogo di relax e socialità, con un impatto minimo sulla mobilità”, ha proposto Quinzii. L’obiettivo è riconquistare un’area simbolica della città e renderla più accessibile.

Un modello già testato a Milano

Milano ha già sperimentato iniziative simili. Alcuni tratti dei Bastioni vengono chiusi durante eventi come la Stramilano, la Milano Marathon e la Deejay Ten. Secondo Mazzei, la recente mezza maratona cittadina del 23 marzo “non ha avuto un grande impatto sul traffico”.

L’idea si inserisce in una visione più sostenibile della città. “Alcuni spazi sembrano accessibili, ma in realtà non lo sono davvero”, ha sottolineato Quinzii. Anche Alessandro Giungi ha evidenziato l’importanza di questi esperimenti in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi. “Questo è il momento giusto per ripensare Milano, anche considerando l’arrivo di molti turisti”, ha aggiunto.

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I costi e la sfida dell’overtourism

Uno dei principali ostacoli resta il finanziamento. “Progetti come questo richiedono investimenti importanti”, ha spiegato Mazzei. Tuttavia, potrebbe essere visto come un’opportunità turistica per affrontare il problema dell’overtourism. “Alcuni luoghi sono congestionati. Creando nuove aree pedonali, i turisti potrebbero scoprire una Milano diversa, meno affollata”.

La consigliera Alice Arienta ha ribadito che “i Bastioni non devono essere solo delle auto”. Il piano potrebbe migliorare la vivibilità della città e aiutare a decentralizzare il turismo, spostando i visitatori oltre le zone più frequentate come il Duomo. Anche Guia Biscaro, presidente della Consulta cittadina per la mobilità attiva, ha evidenziato la necessità di una sperimentazione graduale. “Possiamo iniziare con la chiusura domenicale, quando il traffico è più ridotto. Milano è pronta a vivere la città in modo diverso”.

Mazzei ha concluso sottolineando la necessità di coinvolgere cittadini e politica. “Dobbiamo capire se c’è interesse per questo progetto. Se ci sarà sostegno, potremo procedere con uno studio tecnico ed economico per trasformarlo in realtà, magari iniziando con un test durante le Olimpiadi”.

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