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Galleria Milano: a due anni dalla chiusura nasce la Fondazione

Sono passati due anni dalla chiusura della storica Galleria Milano, che nel 2022 lasciava gli spazi tra via Manin e via Turati con la mostra Here. Between not-yet and no-more. Tuttavia, già al tempo non si trattava di un vero e proprio addio, tanto che dal prossimo 18 marzo 2024 verrà inaugurata in un’altra zona della città la Fondazione Galleria Milano, voluta con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio della galleria che aprì per la prima volta nel 1928 per volontà di Enrico Somarè e continuò successivamente, dal 1964 al 2019, sotto la direzione di Carla Pellegrini Rocca.

Strutturata su due piani, il piano superiore ospita un ampio spazio espositivo illuminato da grandi finestre in legno, mentre al piano inferiore si trova un’ulteriore saletta espositiva, una vasta biblioteca, l’archivio storico della Galleria Milano e una raccolta di materiali di più di mille artisti che hanno fornito e condiviso nei decenni documentazione e cataloghi inerenti alla propria attività.

La Fondazione non limiterà i suoi obiettivi alla conservazione dell’archivio preesistente, ma si impegnerà nell’offrire competenze e servizi per la conservazione e promozione di ulteriori archivi di artisti e di realtà legate all’arte contemporanea attraverso il progetto Archivi Riuniti.

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Ad inaugurare la Fondazione è la mostra «Piazza senza nome» (fino all’8 giugno) di Alexander e Sasha Brodsky (nati a Mosca, nel 1955 il padre, un grande artista, e nel 1995 il figlio, artista visivo, stampatore e musicista che oggi vive e lavora a New York).

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