Fino al 30 settembre 2021 le Partite Iva, i professionisti e gli autonomi possono richiedere l’esonero dei contributi all’INPS, ovvero un “bonus” pari a 3.000 euro. Inizialmente il termine per la presentazione delle domande era fissato al 31 luglio, ma il decreto attuativo della misura è stato approvato a meno di 48 ore dalla scadenza. Inevitabile, quindi, la proroga delle scadenze.
Dunque, c’è ancora qualche giorno per richiedere l’esonero dei contributi all’INPS, ma a chi spetta? Vediamo come funziona l’esonero contributivo per le Partite Iva e come si può richiedere.
Partite Iva, esonero contributi INPS: cos’è?
La Legge di Bilancio per il 2021 aveva introdotto l’anno bianco fiscale per lavoratori autonomi, Partite Iva e professionisti. La dote complessiva di risorse stanziate per l’esonero contributivo – grazie al decreto Sostegni – è pari a 2,5 miliardi di euro. Ma che cosa significa?
In altre parole, i beneficiari dell’esonero contributivo INPS non dovranno versare alcun contributo fino a un bonus di 3.000 euro. Ma per ottenere questa agevolazione occorre soddisfare alcuni requisiti e appartenere a una determinata categoria di lavoratori.
L’esonero dei contributi è pensato per andare incontro a una serie di lavoratori particolarmente danneggiati dalla pandemia, che non hanno avuto accesso ad altri aiuti statali.
Esonero contributi INPS: a chi spetta?
L’esonero dei contributi spetta a tutte le Partite Iva, i lavoratori autonomi e i professionisti, purché siano iscritti a una delle seguenti casse di previdenza di categoria:
- Gestioni speciali dell’AGO, ovvero gestioni autonome speciali degli artigiani, dei commercianti, dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri;
- Gestione separata;
- Professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza.
Possono richiedere l’esonero contributivo anche medici, infermieri e altri professionisti e operatori di cui alla legge numero 3 dell’11 gennaio 2018.
Quali sono i requisiti richiesti?
Tutti i suddetti beneficiari, inoltre, devono soddisfare i seguenti requisiti per ottenere il bonus:
- aver registrato un calo di fatturato pari ad almeno il 33% dei corrispettivi nel 2020 rispetto al 2019;
- possedere un reddito complessivo non superiore a 50 mila euro.
Per le Partite Iva o le attività aperte nel 2019, invece, non si applica il requisito del calo di fatturato.
Infine, l’esonero contributivo spetta alle Partite Iva e ai professionisti che non siano titolari di contratto di lavoro subordinato o pensione diretta (eccezion fatta per l’assegno ordinario di invalidità).
Come richiedere l’esonero contributivo all’INPS
Per richiedere l’esonero contributivo occorre accedere al proprio Cassetto previdenziale sul sito dell’INPS, tramite SPID, CIE, CNS o PIN rilasciato prima del 1° ottobre 2020. Compilando l’apposita istanza entro i termini, tutti gli aventi diritto riceveranno l’esonero dei contributi entro un bonus massimo di 3.000 euro.
La scadenza per la presentazione delle domande è slittata dal 31 luglio 2021 al 30 settembre 2021, in quanto i provvedimenti attuativi della misura sono stati adottati in ritardo.