Come riporta Sky, la protesta non era stata autorizzata dalla questura ma il movimento aveva annunciato che sarebbe sceso comunque in piazza. Alcuni manifestanti hanno lanciato petardi e oggetti contro le forze dell’ordine schierate in tenuta antisommossa
Petardi, bombe carta, bottiglie e manganellate alla manifestazione di IoApro a Roma. La piazza che chiede le riaperture delle attività commerciali è divisa: l’estrema destra in prima fila cerca lo scontro, mentre in tanti chiedono di non arrivare alla violenza e di “essere scortati fino a Montecitorio”. C’è chi grida: “Libertà, libertà”. In molti chiedono alle forze dell’ordine di togliere i caschi e di unirsi alle proteste, ma ci sono anche insulti e cori contro gli agenti in divisa e i giornalisti, oggetto delle rabbia dei manifestanti. Ben visibile in testa alla manifestazione una rappresentanza del movimento di estrema destra CasaPound, che ha condotto anche le trattative con la Questura. I manifestanti chiedono al Governo Draghi non tanto nuovi ristori e sostegni, ma di poter riaprire le proprie attività commerciali, non solo per l’asporto o il pranzo ma a pranzo e cena con i clienti seduti ai tavoli.
La manifestazione: piazza blindata e controlli
Blindati e idranti schierati in varie strade attorno alla piazza, transenne e strade chiuse attorno a Montecitorio. Il centro storico di Roma è blindato per la manifestazione non autorizzata del movimento IoApro. Impegnate anche diverse pattuglie della polizia Locale nei servizi di viabilità. Durante i controlli organizzati dalle forze dell’ordine un pullman, con a bordo 39 persone dirette alla manifestazione, è stato fermato al casello di Roma Nord e i passeggeri sono stati identificati, nella giornata di oggi altre 13 persone sono state fermate e controllate.
I manifestanti vogliono raggiungere Montecitorio
I primi gruppi di manifestanti si sono radunati in piazza San Silvestro e hanno intonato cori “Libertà, libertà”, poi alcuni manifestanti con in testa Casapound si sono spostati, con le mani alzate e al grido “Siamo lavoratori fateci passare”, verso il cordone di sicurezza che sigilla piazza San Silvestro dove sono stati bloccati dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa e si sono registrati attimi di tensioni. Un gruppo si è poi staccato dal sit-in in piazza San Silvestro e, passando per le vie laterali, si è diretto verso piazza del Popolo, raggiungendo via del Corso. I manifestanti sono poi arrivati in via dei Prefetti, a due passi dalla Camera, ma sono stati bloccati da un cordone delle forze dell’ordine.
Gli slogan
“La paura di morire non ci sta facendo vivere” recita uno striscione esposto. “Siamo qui a sostegno delle categorie colpite perché lavorare è un diritto” dice un militante.
“Non siamo partite Iva, siamo persone, siamo famiglie – dice un manifestante arrivato da Napoli – non siamo delinquenti, siamo persone che lavoravano 14 ore al giorno”. Mentre un altro aggiunge: “Ci negano anche il diritto di manifestante. È stata un’impresa arrivare qui”.
“Lamorgese a casa”, hanno poi gridato i presenti dopo le tensioni con la polizia. Mostrando le manette, simbolo degli “arresti domiciliari ai quali siamo costretti da un anno”, i manifestanti rivolti al ministro dell’Interno hanno detto: “Noi non siamo criminali ma pacifici. Siamo qui solo per dire che vogliamo lavorare, è un nostro diritto”.
Covid: tensioni alla manifestazione in piazza S.Silvestro a Roma
ristoratori: “Non siete lavoratori, cosa volete?”, hanno gridato. Intanto gli agenti in tenuta antisommossa hanno posizionato i blindati per evitare che i manifestanti possano arrivare a Montecitorio.