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Cashback, ecco le regole per ottenere un rimborso fino a 300 euro dal 1° gennaio

Dal 2021 il “Cashback standard”: ogni 6 mesi, se sarà effettuato un minimo di 50 pagamenti, si otterrà il 10% dell’importo speso, fino a un massimo di 150 euro.

Dopo una fase sperimentale nel periodo delle festività natalizie, il programma Cashback, che consiste nel rimborso di una parte delle spese effettuate con bancomat e carte di credito, guarda al 2021 con regole già definite.

Inserito all’interno del più ampio Piano Italia Cashless, è valido fino al 30 giugno del 2022.

Dopo la riduzione a 2mila euro del limite all’uso del contante, l’obbligo di tracciabilità delle spese detraibili al 19%, e il credito d’imposta del 30% sulle commissioni Pos di esercenti e professionisti – e in attesa della lotteria degli scontrini  – è dunque arrivata l’ora del cashback di Stato.

Un piano costoso – il governo ha stanziato 4,75 miliardi nel biennio 2021-22 – con un obiettivo altrettanto ambizioso: incentivare la fedeltà fiscale dei cittadini e combattere l’evasione.

Cosa accadrà l’anno prossimo

Una volta chiusa la finestra dell’Extra cashback di Natale il 31 dicembre, dal 1° gennaio partirà il “Cashback standard”: sarà possibile ottenere il rimborso del 10% sull’importo degli acquisti che verranno effettuati con carte o app di pagamento in negozi, bar e ristoranti, supermercati e grande distribuzione o per artigiani e professionisti.

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Saranno esclusi gli acquisti online.

Non ci sarà un importo minimo di spesa e sarà possibile ottenere rimborsi fino a 300 euro l’anno.

Ogni 6 mesi, se sarà effettuato un minimo di 50 pagamenti, si otterrà il 10% dell’importo speso, fino a un massimo di 150 euro di rimborso complessivo.

Il rimborso massimo per singola transazione sarà di 15 euro.

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