beppe sala musei milano coronavirus
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 La riapertura “va pianificata” e non “ce lo dovranno dire 48 ore prima”. È la richiesta del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel video che ogni giorno posta sui social per parlare ai cittadini dell’emergenza coronavirus. “Quello che voglio dire è che non ci vengano a fare una comunicazione il sabato sera dicendo ‘da lunedì si riapre’, va pianificata la cosa”, ha aggiunto.

Trasporto pubblico

Sala ha invitato il Governo a “fare chiarezza” in particolare sul trasporto pubblico “Oggi sento dire che c’è la possibilità che sul trasporto pubblico si possa stare solo seduti e a distanza- ha detto Sala -. Ve lo dico io vuol dire che la capacità di trasportare passeggeri scende al 10-15% rispetto ai normali orari di punta. Per quanto riguarda invece quello che il Comune può fare, invece, “per esempio sulle metropolitane possiamo limitare l’accesso alle stazioni quando vediamo che l’afflusso è eccessivo. Possiamo disegnare dei cerchi sui pavimenti del metrò o del tram – ha aggiunto – possiamo, in questa fase, continuare a tenere sospese l’area B e l’area C. Mi dispiace per il tema dell’inquinamento ma dobbiamo promuovere ancora di più lo sharing dei veicoli e in particolare delle biciclette elettriche e degli scooter”.

Scuole

Sulla riapertura delle scuole, “trovo inaccettabile questa idea che ci si arrenda di fronte a un problema che è grosso e che non nasce oggi. E non mi rivolgo solo ed esclusivamente al nostro ministero dell’Istruzione». Per Sala, “è una ferita nel cuore sapere che il sistema educativo italiano è così buono in termini di offerta per i nostri ragazzi ma in questo momento la riposta è così debole. Altri pensano di riaprire e noi diciamo ‘forse a settembre’, qui ci vuole la capacità di aver gestito la complessità e anche un pò di fantasia”.

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Negozi e attività

Per quanto riguarda il commercio, ha aggiunto il sindaco, “ieri ne ho parlato al presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, e mi ha dato ampia disponibilità a ragionare, ma bisogna trovare di nuovo un diverso spirito collaborativo. Noi possiamo ad esempio non far pagare la Cosap, la tassa di occupazione del suolo, a quei bar e ristoranti che quando potranno aprire potranno allargarsi sui marciapiedi e sulle piazze”.

I DATI DEI CONTAGI 

 I dati aggiornati a luned’ 20 aprile e diffusi dalla Regione Lombardia: 66.971 contagiati e 12.376 decessi (+163) dall’inizio dell’epidemia. In provincia di Milano altri 287 casi rispetto ai 279 di ieri, a Milano città +160 (ieri +128)

La Provincia più colpita è quella di Milano: i casi sono passati a 16.112 (+287, la crescita ieri era stata +279). Seguono Brescia 12.004 (+58), Bergamo 10.738 (+49), Cremona 5.491 (+74), Monza 4.157 (+59). Milano città registra 6.709 casi (+160), ieri l’aumento era stato +128.

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