Scuola Lombardia: vaccini obbligatori nei nidi: da settembre ci si iscrive solo con il certificato
Le nuove regole per i nidi verranno approvate entro giugno.
Salta l’accordo tra Pirellone e medici di famiglia per la somministrazione del vaccino anti-meningite: da mesi l’assessorato al Welfare è in trattativa con i sindacati, per far sì che anche i medici di base facciano le vaccinazioni, per sfoltire le lunghe code nei centri, dove oggi è tutto esaurito fino a fine 2017.
Se non fosse, però, che la quadra sembra impossibile da trovare: “A questo punto, se l’intesa non sarà chiusa entro lunedì, procederemo con accordi con i singoli medici che vorranno aderire”, dice l’assessore Giulio Gallera. Una disdetta, considerando che sul tema la Regione sta puntando tanto: entro l’estate, la giunta Maroni approverà nuove regole per gli asili nido.
Tra queste, l’obbligo per le strutture di richiedere alle famiglie i certificati vaccinali dei bimbi. Che quindi, se non vaccinati, non potranno essere iscritti.
La novità segue l’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale a inizio aprile, su proposta degli alfaniani di Lombardia Popolare. Il documento prevede che per iscrivere i bimbi al nido, questi abbiano fatto i quattro vaccini obbligatori, contro tetano, difterite, epatite B e poliomelite.
Per mettere in pratica la decisione, l’assessorato al Welfare (insieme con quello all’Inclusione sociale) ha deciso di “riformare” i requisiti di accreditamento degli asili. Ossia, le regole che i nidi (sia pubblici sia privati) devono rispettare per poter essere aperti.
L’idea del Pirellone, allora, è che le strutture d’ora in poi richiedano alle famiglie i certificati vaccinali: se i genitori non li presenteranno per le quattro vaccinazioni obbligatorie, i figli non potranno essere iscritti.
L’obiettivo è partire da settembre: “Sappiamo – puntualizza Gallera – che ci vorrà del tempo perché tutti si mettano in regola: l’idea è quella di dare agli asili alcuni mesi, tre o quattro, per adeguarsi alle nuove norme”.
Sui vaccini il Pirellone da mesi le sta provando tutte partendo dal tentativo (mancato) di far fare le vaccinazioni anti-meningite, a prezzi low cost, anche ai medici di base.