C’è tempo fino al 5 maggio per iscriversi ed è richiesta la presentazione di un progetto di attività. Queste le modalità: per l’iscrizione all’elenco i gruppi informali di cittadinanza attiva dovranno essere costituiti da due o più persone maggiorenni, senza condanne penali, residenti nel Comune di Milano, comunitari o stranieri purché in possesso di idoneo titolo di soggiorno. Le attività dei gruppi informali dovranno essere illustrate singolarmente all’interno di un “progetto”, inoltrato da una persona referente, che non comprenderà le consuete attività quotidiane, ma solo quelle iniziative la cui realizzazione sia configurabile quale vero e proprio progetto.
Lo stesso progetto, sottoposto a valutazione di ammissibilità da parte di una commissione con adeguate competenze tecniche, dovrà indicare la specifica attività che si intende svolgere, la durata presunta dell’impegno assunto nel complesso, il numero di persone impegnate nell’attività, il nominativo di un responsabile, referente nei confronti del Comune.
I gruppi informali iscritti nell’elenco avranno la possibilità di essere coinvolti dall’amministrazione in attività di tipo sociale e concludere accordi in relazione alla specificità dei singoli progetti. Sarà chiesto a ciascun gruppo di identificare un referente che terrà le relazioni con il Comune.
La collaborazione tra i “Gruppi informali di cittadinanza attiva” e l’amministrazione, si spiega ancora nella nota, “sarà guidata da valori condivisi a cominciare dal perseguimento di finalità di interesse generale. Saranno richieste la massima conoscibilità delle opportunità di collaborazione, delle proposte pervenute, delle forme di sostegno assegnate, delle decisioni assunte, dei risultati ottenuti e delle valutazioni effettuate, riconoscendo nella trasparenza lo strumento principale per assicurare l’imparzialità nei rapporti con i cittadini attivi e per verificare le azioni svolte e i risultati ottenuti. Le parti saranno responsabili reciprocamente affinché la collaborazione risulti effettivamente orientata alla produzione di risultati utili e misurabili. Saranno rispettati i principi di inclusione e di apertura affinché gli elenchi siano accessibili periodicamente anche ad altri cittadini. Per questo motivo saranno aggiornati ogni sei mesi”.