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martedì, Agosto 5, 2025
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Il FAI riapre i suoi Beni in tutta Italia, ecco le nuove regole per visitarli

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Il FAI riparte in sicurezza

Il FAI, dopo due mesi di isolamento, riapre i suoi Beni su tutto il territorio nazionale e inaugura una nuova fase, per guardare con fiducia al futuro del Paese ed esaudire il desiderio degli Italiani di ricongiungersi con la bellezza dell’Italia e ritrovare e riscoprire il proprio patrimonio di arte, natura e bellezza. Da venerdì 22 maggio 2020 la maggior parte dei Beni storici, artistici e paesaggistici della Fondazione saranno nuovamente aperti al pubblico, che potrà usufruire di visite libere o guidate esclusivamente su prenotazione, al fine di garantire la massima sicurezza per tutti.

In tutti i luoghi storici, artistici e paesaggistici d’Italia, informa una nota, la visita sarà contingentata per numero di visitatori e, ove possibile, organizzata a “senso unico” per evitare eventuali incroci .

Anche in Lombardia ha riaperto numerosi luoghi per conoscerli clicca QUI

Riapriamo le porte (in sicurezza) fai riapre

Regole generali che raccomanda il FAI

In questi mesi tante cose sono cambiate, per tutti e anche per noi. Ci siamo organizzati e siamo felici di tornare a offrirvi un’esperienza di visita ricca e serena, in totale sicurezza. Abbiamo bisogno, però, della vostra collaborazione.
Vi chiediamo di rispettare poche semplici regole. Siamo certi che sarete pazienti, comprensivi e benevoli.

  • L’accesso è vietato a chi abbia una temperatura corporea superiore a 37.5°. Lo staff FAI è dotato di misuratori di temperatura.
  • L’accesso è consentito solo a chi indossi una mascherina protettiva. Se ne siete sprovvisti, chiedetela allo staff FAI.
  • Utilizzate il gel igienizzante messo a vostra disposizione lungo il percorso.
    Evitate in ogni caso di toccarvi il viso (naso, bocca e occhi) con le mani.
  • Mantenete la distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri dalle altre persone.

Il giorno precedente la visita, i partecipanti riceveranno una mail con le indicazioni sulle modalità di accesso e un link da cui scaricare i materiali di supporto, che non saranno più distribuiti in formato cartaceo. In alternativa, i materiali saranno accessibili su supporti digitali grazie a un QR Code scaricabile direttamente in biglietteria.

Per controllare tutti i luoghi visitabili con tutte le informazioni, visita il sito fondoambiente.it

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PIAZZA CORDUSIO: restyling da 8 milioni di euro, ecco come cambierà

progetto piazza cordusio freyre 2
progetto piazza cordusio freyre 2

Dopo i palazzi, ora sono pronti a cambiare anche l’arredo urbano e la viabilità della piazza e delle vie limitrofe, con un investimento da otto milioni di euro.

L’investimento per metà sarà sostenuto dagli operatori immobiliari che finalmente hanno siglato l’accordo (Generali Re, Hines, Savills e Dea Capital per Fosun) e l’altra metà invece sarà di pertinenza del Comune di Milano.

Anche la Soprintendenza guidata da Antonella Ranaldi, altro soggetto chiave, ha appena dato il via libera al progetto coordinato dagli studi Freyrie Flores architettura e Mic (Mobility in chain). Prossimo passo la convenzione con l’assessorato all’Urbanistica.

L’obiettivo è di iniziare i lavori preliminari in estate e finire per l’autunno 2021. Chissà se il Covid, insieme ai drammatici momenti cui ha costretto la città, ha portato anche nuova energia ai progetti di semplificazione urbana, riflettono diversi architetti. Certo per Cordusio è stato così. Ritornerà alle origini storiche, il più possibile pedonale, e alla fine ricorderà quella che era tempo fa, quando Luca Beltrami la chiamò Ellittica e il fascismo piazza Costanzo Ciano. Lo slargo spento e grigio, pieno di uffici della finanza, non esiste più, gli operatori immobiliari non si stancano di dirlo.

piazza cordusio nuovo progetto milano

La nuova Cordusio diventerà invece «ariosa e vitale da mattina a sera» e i palazzi-vetrina, che valgono centinaia di milioni, «saranno a vocazione mista, aperti verso la città».

Il progetto ripristina allora l’antica ellisse, cuore di Milano. Il tratto finale di via Dante verrà chiuso alle auto private (da via Meravigli si proseguirà solo in tram o taxi) mentre in via Orefici, verranno allargati i marciapiedi, con le rotaie del tram al centro. Quanto alla piazza, dove transitavano 30 mila persone al giorno e dove è collocato il semaforo più antico d’Italia, «verrà ripulita». Là dove oggi ci sono i masselli del pavé sconnessi e tanto disordine – dissuasori, cartelli stradali e panettoni – «lo spazio riconquisterà coerenza». Sarà risistemata la pavimentazione storica, su cui la Soprintendenza tanto insiste. Verranno aggiunti filari di alberi in vaso (sotto la piazza non c’è purtroppo spazio per le radici). Ancora, saranno eliminati i dislivelli e il flusso dei tram diventerà lineare, con prosecuzione a binario unico in via Tommaso Grossi.

In questo contesto verrà valorizzata la statua bronzea del Parini, così come quella di Carlo Cattaneo in largo Santa Margherita. Di fianco a quest’ultima sarà piantato un «albero della Liberta» come quelli che i repubblicani interravano a Parigi dopo la Rivoluzione francese. Del resto qui c’era il famigerato hotel Regina dove venne imprigionato Silvio Pellico e le SS torturarono i partigiani.

 Le linee guida generali dettate dal post Coronavirus sono chiare: aree il più possibile pedonali, più larghi i marciapiedi (anche nell’ottica del distanziamento sociale e dell’ampliamento dei dehors), nuovo impulso alla mobilità dolce.

A sinistra la torre del Filarete e il Castello, dunque, a destra l’area pedonale che arriverà al Duomo a San Babila fino a largo Augusto e attraverso la riqualificazione di piazza Santo Stefano, alla Statale. Cordusio sarà l’atteso e necessario anello di congiunzione di tutto questo.

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LA SCALA: con le nuove linee guida a rischio la riapertura del Teatro milanese

teatro alla scala
teatro alla scala

La Scala perderà 50 mila euro al giorno se rispetterà le linee guida inserire nel decreto legge approvato dal governo lo scorso 17 maggio. La stima è sulla scrivania del sovrintendente Dominique Meyer.

Una somma che si aggiungerebbe ai 20 milioni di euro già persi dalla Scala per colpa del lockdown imposto dall’emergenza per il Covid 19 dallo scorso 25 febbraio mettendo seriamente a rischio il futuro del teatro lirico più famoso del mondo.

In teatro c’è molta preoccupazione. Il rischio è che la Scala possa decidere di non riaprire, se le regole non cambieranno. Visto che la presenza del pubblico è indispensabile per far reggere i conti nei prossimi mesi.

Le linee guida sugli spettacoli al chiuso che il governo ha adottato in vista di una possibile riapertura a partire dal 15 giugno infatti prevedono per un teatro come il Piermarini un numero massimo di 200 persone presenti. Tra spettatori e interpreti. Oltre alla distanza tra i posti in sala di almeno un metro non solo lateralmente, ma anche in avanti.

Limiti che di fatto costringerebbero la Scala a cancellare, per esempio, le recite già annunciate a settembre dei tre titoli che dovrebbero chiudere la stagione in corso, che è stata interrotta dopo il debutto de “Il Turco in Italia” di Gioacchino Rossini e durante le prime prove di “Salomè” di Richard Strauss, mai andata in scena.

Basti pensare che i due allestimenti storici di “Aida” e ” Bohème” firmati da Franco Zeffirelli esaurirebbero il tetto massimo previsto dalle nuove norme solo con le comparse.

Stesso discorso anche per “La Traviata” con la regia di Liliana Cavani visto che nel computo si dovrà tener conto anche del personale di sala, dei pompieri e dei tecnici che consentono al teatro di alzare il sipario.

Si salverebbe, probabilmente, solo la “Messa da Requiem” di Verdi diretta da Riccardo Chailly per commemorare le vittime dell’epidemia solo perché l’esecuzione è prevista in Duomo, dove, come è noto, l’acustica non è il massimo ma lo spazio non manca.

Mentre sarebbe impossibile confermare la “Nona sinfonia” di Ludwig van Beethoven in teatro perché solo orchestrali, coristi e solisti supererebbero il numero massimo di persone consentite dalle linee guida. Un vero rebus per il nuovo sovrintendente, che si è dato come primo obiettivo quello di cercare di mettere in sicurezza i conti del teatro e di scongiurare la chiusura prolungata.

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Il surf riprende all’Idroscalo, Wakeparadise Milano riapre al pubblico

IDROSCALO
IDROSCALO

 Il più grande watersports park d’Italia è pronto a ripartire

La famosa onda artificiale dell’ Idroscalo è pronta a ripartire !

L’attività della struttura è ripartita in piena sicurezza grazie a una serie di accorgimenti necessari per garantire la protezione dei propri associati.

Wakeparadise ha stabilito regole precise per riaprire l’attività e ha definito fasce orarie in cui la clientela può praticare sport all’interno del park, che sarà aperto tutti i giorni dalle 12:30 alle 20:30, salvo maltempo: gli associati potranno prenotare, tassativamente online, il proprio slot all’interno di quattro fasce orarie della durata di due ore.

Allo scopo di diminuire ulteriormente i contatti, il servizio bar rimane momentaneamente sospeso, così come le docce, gli spogliatoi e gli armadietti, che sono attualmente inaccessibili. Anche il noleggio di mute è al momento sospeso.

 

Wakeparadise provvede regolarmente alla pulizia e alla sanificazione degli ambienti di cui dispone. Sarà importante e fondamentale per tutti, in un’ottica di ripresa e per salvaguardare la salute reciproca, mantenere i dispositivi di sicurezza come mascherine e guanti e rispettare le distanze necessarie: almeno 1,5 metri negli spazi comuni e 2 metri sul pontile di cui la struttura è dotata.

wakwparadise IDROSCALO Surf Pool e wakeboard

“L’emergenza sanitaria che ha colpito il nostro Paese ci ha costretti alla chiusura, come tante altre strutture abbiamo affrontato un momento non facile, ma siamo ripartiti con forte grinta, tutelando nel migliore dei modi i dipendenti e i clienti” afferma Ludovico Vanoli, Presidente di Wakeparadise. “Vogliamo rimanere il punto di riferimento per i professionisti che proseguono con i loro allenamenti ma anche per coloro che desiderano trascorrere una piacevole giornata nel nostro park, all’insegna del divertimento, seppur vivendo una situazione per tutti nuova e inaspettata”, conclude Vanoli.

Wakeparadise Milano dispone di impianti wakeboard dedicati ai principianti che desiderano approcciarsi alla disciplina e ai riders più esperti. Il watersport park dispone inoltre della Surf Pool più grande al mondo nel proprio genere, in grado di creare un’onda stazionaria alta fino a 1,6 metri e larga 10. Situata a sud dell’Idroscalo – il polmone verde di Milano, punto di riferimento naturale per tutti i cittadini – la struttura consente di passare la giornata all’insegna degli sport d’acqua, in un ambiente rilassante e familiare, con il supporto di uno staff altamente qualificato.

Per maggiori info potete consultare il sito : wakeparadise.it

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ESTATE 2020: ecco il piano del Comune per chi resterà in città

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Il primo provvedimento di un’estate anomala e orfana dei turisti internazionali e con più milanesi, arriverà dalle piscine comunali, che riapriranno in modo graduale — ma senza il Lido di Milano — dal primo giugno.

E, in fondo, in questa anomala stagione che nasce tra regole anticontagio e vacanze annullate anche per la necessità di lavorare, la strategia di Palazzo Marino punta soprattutto a chi sarà costretto a restare in città.

Dalla summer school e dai centri estivi del Comune che, non a caso, daranno priorità ai bambini con entrambi i genitori lavoratori, ad “Aria di cultura”, la piattaforma che unirà l’offerta di mostre- teatro- musica- spettacoli dell’amministrazione con quella delle altre realtà.

L’immagine di una piazza Duomo piena anche ad agosto di visitatori stranieri non la vedremo. Ma l’assessora Roberta Guaineri sta comunque lavorando, anche con un’alleanza tra Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova per conquistare un turismo di prossimità.

Il messaggio da inviare (prima) ai lombardi e (da quando sarà possibile) agli italiani: tornate in una “Milano bella” che è anche una “Milano sicura”. Il target: famiglie, appassionati di cultura e outdoor tra i 26 e i 45 anni, che magari hanno girato il mondo, ma non conosco “i segreti” della città.

In attesa di rivedere il mare, si riaccendono anche le piscine.

Si parte il 1° giugno con le primissime cinque — Saini, Procida, Cozzi, Murat e Carella Cantù — scelte con un mix tra più zone, vasche aperte, chiuse, e con giardino.

Un test per dieci giorni. “Poi, se le nuove misure funzioneranno, entro giugno riapriremo anche tutte le altre. Comprese le piscine coperte, che solitamente rimangono chiuse durante l’estate e che invece più avanti vorremmo arrivare a prolungare anche fino a mezzanotte”, spiega la presidente di Milanosport Chiara Bisconti. Tutte ad eccezione di tre, che devono ancora affrontare lavori congelati causa Covid.

PISCINE ALL'APERTOÈ quello che accadrà al Lido, dove il cantiere per cambiare i filtri dell’acqua rischia di terminare a stagione quasi finita. In ogni caso, le regole sulle distanze ridurranno le presenze. Tanto che, “per cercare di garantire l’accesso a più persone possibili”, il nuoto libero sarà consentito per due ore, la fruizione dei centri balneari per mezza giornata. Ci sarà però la possibilità di prenotare online e di controllare gli slot liberi. Un’altra novità: i corsi sportivi saranno aperti anche ad agosto.

Dalla fine della prossima settimana, invece, partiranno le iscrizioni ai centri estivi per i bambini del Comune che saranno organizzati dal 29 giugno al 7 agosto in 41 scuole.

Solo un pezzo di quella “mappa della summer school”, che il Comune disegnerà chiamando a raccolta oratori, centri sportivi, operatori privati. E una sorta di prova corale sarà anche quella della cultura. Perché anche questa estate, e nonostante le regole anti-contagio, assicura l’assessore Filippo Del Corno, “Milano sarà straordinariamente vivace”.

Il centro del calendario del Comune ruoterà attorno al cortile del Castello Sforzesco, dove andranno in scena gli spettacoli e i concerti dell’Estate Sforzesca. Ma Palazzo Marino promuoverà un palinsesto più ampio — “Aria di cultura” — insieme a tutti gli altri attori del settore.

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Mercati comunali scoperti: da lunedì 25 maggio ripartono tutti i 94 mercati a Milano

mercati scoperti milano
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Man mano riaprono tutti i mercati comunali scoperti di Milano e tornano anche le bancarelle non alimentari.

Il sindaco Beppe Sala ha firmato oggi il provvedimento che consente la ripartenza, rispettando sempre le misure anticontagio. Sabato 23 saranno 9 i mercati a disposizione dei cittadini. Oltre a Papiniano, Benedetto Marcello, Fauché, Tabacchi, Falck e Ciccotti si aggiungeranno anche Osoppo, Garigliano/Lagosta e Martesana; mentre da lunedì 25 maggio riprenderanno tutti e 94 i mercati settimanali secondo la composizione e il calendario ordinario.

A tutela della salute di clienti e operatori nel provvedimento viene confermata la delimitazione delle sedi mercatali che rimarranno recintate e presenteranno varchi obbligatori di accesso e uscita al fine di limitare l’incrocio delle persone. I varchi saranno presidiati da personale appositamente dedicato che regolerà l’afflusso dei cittadini prima dell’ingresso nell’area di mercato. Ciascun operatore commerciale dovrà obbligatoriamente usare mascherina e guanti. I banchi di vendita saranno posti con un distanza minima di 1 metro. L’accesso del pubblico sarà consentito solo indossando guanti a mascherine. Il Comune si farà carico del transennamento e della delimitazione con i nastri delle aree mercatali e dei servizi della Polizia Locale.

Agli operatori viene chiesta  una compartecipazione alle sole per spese di vigilanza.

Questa settimana l’attività si allarga al non alimentare nei mercati in programma e da lunedì riprenderà l’attività dei 94 mercati di Milano secondo le consuete scadenze: 2.600 aziende ferme ritorneranno ad operare – sottolinea Giacomo Errico, presidente di Apeca, l’associazione ambulanti di Confcommercio Milano – I criteri di ripresa garantiranno la piena sicurezza per cittadini e operatori con il contingentamento degli ingressi e l’attiva collaborazione dei nostri associati”.

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Compagnie Low Cost: Ecco quando ripartiranno EasyJet & Ryanair

liquidi aerei malpensa riprendono i voli in italia

La compagnia aerea Easyjet prevede la ripresa di alcuni voli a partire dal 15 giugno. 

EasyJet riprende a volare in Italia a partire dal 15 giugno. Lo annuncia il country-manager Lorenzo Lagorio spiegando che i primi voli collegheranno tra di loro gli aeroporti italiani di Milano, Palermo, Catania, Bari, Lamezia Terme, Napoli, Olbia e Cagliari. A questi si aggiunge il collegamento internazionale tra Brindisi e Ginevra.

Ryanair ripristina il 40% dei voli dal primo luglio – L’annuncio di Easyjet segue quello di pochi giorni fa di un’altra compagnia low cost: Ryanair ripristinerà il 40% dei propri voli dal primo luglio. Attualmente oltre il 99% degli aeroplani della compagnia rimangono a terra.

Sui mezzi, spiega durante un’intervista al Corriere della Sera David O’Brien, chief commercial officer della compagnia, non ci sarà distanziamento: “Come fai a tenere distanti le persone 1-2 metri? Nemmeno bloccando il posto centrale della fila ci riesci: sono 45 centimetri, comunque insufficienti. Anche perché economicamente parlando non ha senso. Sono sufficienti due misure: coprire bocca e naso e farsi controllare la temperatura del corpo”.

La compagnia aerea irlandese dal 21 giugno riattiverà la tratta per Bologna e, da luglio, i collegamenti nazionali con Pisa e Bergamo Orio al Serio e quelle internazionali con Malta, Praga e Karlsruhe/Baden-Baden, nel sud-ovest della Germania. “Stiamo tornando verso la normalità”, dice al Giornale di Sicilia Salvatore Ombra, il presidente di Airgest, società di gestione dell’aeroporto Vincenzo Florio.

L’accordo con Ryanair si aggiunge a quello con Alitalia che ripristinerà i voli giornalieri diretti da e per Roma Fiumicino e Milano Linate. Altre due nuove rotte per Cuneo e Milano Malpensa saranno operate dalla compagnia spagnola Albastar dal 10 luglio.

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La Spagna riapre ai turisti, ingressi agli stranieri consentito da Luglio

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Incoraggio gli spagnoli a pianificare le loro vacanze adesso. Inoltre, a partire da luglio, riprenderà l’ingresso dei turisti stranieri in Spagna in condizioni di sicurezza”.

Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez in una conferenza stampa sulle fasi di riaperture del Paese dall’emergenza coronavirus.

“Garantiremo che i turisti non corrano alcun rischio e che non ci portino alcun rischio. Non c’è contrasto tra salute e affari”, ha aggiunto.


SITUAZIONE VOLI

Dal 2 giugno Alitalia ripristina il collegamento non-stop fra Roma e New York, i voli con la Spagna (Roma-Madrid e Roma-Barcellona) e i collegamenti di- retti fra Milano e il Sud Italia. La Compagnia effettuerà complessivamente il 36% di voli in più rispetto al mese di maggio: 30 rotte da 25 aeroporti, 15 in Italia e 10 all’estero.

Tra gli altri voli esteri: Bruxelles, Francoforte, Ginevra, Londra, Monaco, Parigi e Zurigo. Oltre ai voli nazionali incrementati ogni giorno.

La compagnia aerea Easyjet prevede la ripresa di alcuni voli a partire dal 15 giugno. La compagnia britannica ha annunciato che riprenderà “essenzialmente voli interni Nel Regno Unito e in Francia” applicando misure sanitarie a bordo. “Un limitato numero di voli riprenderà sulle tratte che pensiamo abbiano una domanda sufficiente” sottolinea l’azienda in un comunicato.

Ryanair ripristina il 40% dei voli dal primo luglio – L’annuncio di Easyjet segue quello di pochi giorni fa di un’altra compagnia low cost: Ryanair ripristinerà il 40% dei propri voli dal primo luglio. Attualmente oltre il 99% degli aeroplani della compagnia rimangono a terra.

Sui mezzi, spiega durante un’intervista al Corriere della Sera David O’Brien, chief commercial officer della compagnia, non ci sarà distanziamento: “Come fai a tenere distanti le persone 1-2 metri? Nemmeno bloccando il posto centrale della fila ci riesci: sono 45 centimetri, comunque insufficienti. Anche perché economicamente parlando non ha senso. Sono sufficienti due misure: coprire bocca e naso e farsi controllare la temperatura del corpo”.

La compagnia aerea irlandese dal 21 giugno riattiverà la tratta per Bologna e, da luglio, i collegamenti nazionali con Pisa e Bergamo Orio al Serio e quelle internazionali con Malta, Praga e Karlsruhe/Baden-Baden, nel sud-ovest della Germania. “Stiamo tornando verso la normalità”, dice al Giornale di Sicilia Salvatore Ombra, il presidente di Airgest, società di gestione dell’aeroporto Vincenzo Florio.

L’accordo con Ryanair si aggiunge a quello con Alitalia che ripristinerà i voli giornalieri diretti da e per Roma Fiumicino e Milano Linate. Altre due nuove rotte per Cuneo e Milano Malpensa saranno operate dalla compagnia spagnola Albastar dal 10 luglio.

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Milano è memoria. Le commemorazioni per il 28° anniversario della Strage di Capaci

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IL TRIBUTO A FALCONE,BORSELLINO E ALLA  MEMORIA DELLA STRAGE DI CAPACI

Si terranno domani, sabato 23 maggio, in occasione del 28° anniversario della Strage di Capaci, l’attentato mafioso nel quale furono uccisi il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Montinaro, Schifani e Dicillo, due momenti di commemorazione.

Alle ore 10:30, a Palazzo Marino, alla presenza della vicesindaco Anna Scavuzzo, sarà esposto dal balcone su piazza della Scala uno striscione realizzato dall’artista Tv Boy e donato alla Fondazione Falcone, che resterà esposto tutta la giornata insieme ad un lenzuolo bianco, simbolo della lotta alle mafie. La stessa opera sarà esposta in contemporanea al Comune di Palermo; mentre il lenzuolo bianco sarà esposto da tutti i comuni che hanno scelto di aderire alla proposta di ANCI.

Alle 17:45, davanti alla targa in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (nei giardini di via Benedetto Marcello), è prevista la deposizione di un mazzo di fiori dell’Amministrazione in memoria dei due magistrati. Il momento di raccoglimento sarà accompagnato alle 17:58 dal suono della sirena di un automezzo dei Vigili del Fuoco del vicino Distaccamento Cittadino del Corpo; inoltre, il trombettista Raffaele Kohler eseguirà alcuni brani.

Alla commemorazione saranno presenti la vicesindaco Anna Scavuzzo, il Presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé, la Presidente del Municipio 3 Caterina Antola e Lucilla Andreucci di Libera Milano.

Il Pirellone illuminato per l’anniversario della strage di Capaci

Il Pirellone illuminato per l'anniversario della strage di Capaci
Il Pirellone illuminato per l’anniversario della strage di Capaci
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Fase 2 Shopping : Scalo Milano Outlet & More riapre e punta sulla sicurezza

Scalo Milano moda
Scalo Milano moda

Anche i negozi per lo shopping provano a ripartire 

Scalo Milano Outlet & More riapre le porte per accogliere nuovamente i suoi visitatori e collaboratori. In queste settimane di chiusura, la proprietà e il management hanno strategicamente lavorato al piano di riapertura, avvenuta lo scorso lunedì 18 maggio, per permettere a quanti lavorano al suo interno di riaccendere i motori e garantire ai clienti la massima sicurezza possibile.

Le misure concepite per gestire l’accoglienza e la permanenza delle persone spaziano su più livelli. Il primo è quello legato all’entrata: gli ingressi sono regolati, non obbligatoriamente, attraverso l’ausilio dell’app ufirst e possono essere prenotati da remoto attraverso il cellulare o comunicando all’ingresso il proprio nominativo da mettere in lista. Qui viene poi rilevata la temperatura corporea attraverso termo scanner a tutti i visitatori e ai lavoratori al momento del loro arrivo. I controlli verranno ulteriormente potenziati con dei tornelli termo scanner a partire dall’8 giugno, per automatizzare ulteriormente il processo d’entrata all’outlet.
Superato questo filtro, diventa operativo il secondo livello di interventi che gestisce i movimenti all’interno dell’area, ovvero: contingentamento dei flussi, utilizzo obbligatorio delle mascherine, una costante sanificazione degli ambienti, l’installazione di pannelli e punti informativi sulle principali regole e comportamenti da osservare scrupolosamente.

Interventi mirati al mantenimento della distanza sociale sono stati applicati anche per quanto riguarda le aree ristoro e la mobilità: la disposizione dei tavoli di bar e ristoranti è funzionale a garantire il distanziamento prescritto per legge, le aree di sosta sono state riadattate per ottenere un maggiore spazio fra i visitatori e infine il servizio navetta – arricchito con una ulteriore fermata – adegua gli accessi a bordo secondo la normativa regionale.

“Abbiamo approcciato la gestione di questa emergenza senza lasciare nulla al caso e ci affacciamo alla ripartenza con rinnovata energia, spirito di responsabilità e attenzione verso le persone – ha spiegato Davide Lardera, Amministratore Delegato di Scalo Milano Outlet & More – Siamo un outlet espressione di un territorio, bacino principale dal quale provengono i nostri collaboratori e i nostri clienti: fin dai primi giorni di lockdown abbiamo lavorato con coscienza pensando a oggi, mettendo a punto tutto ciò che è necessario per garantire la loro sicurezza e regalare una nuova normale esperienza di shopping.

I primi dati degli afflussi e del fatturato sono molto positivi e ci tengo a fare i complimenti ai nostri clienti in quanto molto disciplinati e ligi alle regole dimostrando grandissima responsabilità civica”.

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REDDITO DI EMERGENZA è online, ecco come fare la richiesta sul sito dell’INPS

reddito di emergenza coronavirus
reddito di emergenza coronavirus

Reddito di emergenza, si parte con le richieste online

È da oggi attivo il servizio per la presentazione delle domande di Reddito di Emergenza, misura straordinaria di sostegno al reddito introdotta per supportare i nuclei familiari in condizioni di difficoltà economica causata dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, istituita dall’articolo 82 del decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020.

Le domande dovranno essere presentate all’Inps esclusivamente in modalità telematica entro il 30 giugno 2020, autenticandosi con PIN, SPID, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica.

Per la presentazione della domanda ci si potrà avvalere anche degli istituti di patronato.

Dopo aver effettuato l’autenticazione al servizio, sono consultabili i manuali che forniscono le indicazioni per la corretta compilazione della richiesta.

Previsto dal DL 34/2020 per supportare i nuclei familiari in difficoltà economica a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, il Reddito di Emergenza (Rem) è subordinato al possesso dei requisiti di residenza, economici, patrimoniali e reddituali indicati all’articolo 82 del decreto.

A breve sarà disponibile la circolare esplicativa, con le indicazioni di dettaglio relative alla disciplina della misura.

Per accedere al sito Inps nella apposita sezione, clicca QUI

LE DICHIARAZIONI

Catalfo: “Già ricevute diverse migliaia di richieste” Tweet Mattarella firma ed emana Decreto legge rilancio Dl Rilancio, Gualtieri: “Decreto bollinato, stasera in Gazzetta” Gualtieri e il decreto rilancio: “Pronta la base per ripartire: l’Italia ce la farà” Conte: varato decreto Rilancio da 55 miliardi Inps. Cassa integrazione in deroga al 7 maggio a 121.756 beneficiari​Inps: bonifico Cig da ritirare alle Poste se Iban errato di Tiziana Di Giovannandrea 22 maggio 2020 Solo online, sul sito Inps.

Così è possibile richiedere il Reddito di emergenza  previsto dal Decreto Rilancio per supportare i nuclei familiari in difficoltà economica a causa dell’emergenza causata dal Coronavirus.

Nelle prime ore sono già arrivate oltre 5mila domande per il Reddito di emergenza. La misura prevede che alle famiglie in difficoltà venga riconosciuto un sostegno straordinario, appunto il Rem, con un valore compreso fra 400 e 800 euro, a seconda dei componenti il nucleo familiare. Nelle famiglie in cui vi sono persone in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza la cifra passa a 840 euro.

Per ottenere il Reddito di emergenza il nucleo familiare deve avere un Isee non superiore ai 15mila euro. Sono esclusi i beneficiari di Reddito di cittadinanza e i pensionati, mentre il patrimonio finanziario giacente non deve superare i 10mila euro per un single.

Il limite viene però rimodulato in base al numero di figli e alla presenza di persone disabili. Per richiedere il Reddito di emergenza ci si può anche rivolgere ai Caf e ai Patronati, con cui l’Inps e Ministero del Lavoro stanno aggiornando le convenzioni. Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, a Rai Radio 1, ha evidenziato: “Già ci sono diverse migliaia di domande. con grande facilità si può accedere e richiederlo”. Catalfo ha rimarcato che si tratta di: “Una misura che aiuta tutte quelle famiglie che si sono trovate in difficoltà”.

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Frecce Tricolori sorvoleranno Lodi in omaggio a operatori sanitari vittime Covid19

frecce tricolori 2
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Le Frecce Tricolori cominceranno il loro viaggio sull’Italia lunedì 25 maggio, per concluderlo il 2 giugno a Roma.

Frecce Tricolori nei cieli di Lodi e  provincia, dove a fine febbraio sono stati scoperti i primi casi di coronavirus. Lo fa sapere la Prefettura di Lodi. L’omaggio delle pattuglie acrobatiche dell’Aeronautica Militare a tutte le vittime dell’epidemia e agli operatori impegnati nell’emergenza.

Lunedì 25 maggio alle 10.40 la formazione acrobatica dell’Aeronautica militare italiana delle Frecce Tricolori solcherà i cieli della provincia di Lodi, lambendo il Sudmilano, per ricordare le vittime dell’epidemia Covid-19 e tutti gli operatori impegnati nel drammatico momento.

Proprio a Codogno (Lodi), infatti, con il primo caso accertato, il 21 febbraio 2020, iniziò l’incubo dell’epidemia in Italia.

La manifestazione ha il patrocinio della Presidenza della Repubblica e del ministro della Difesa e anticiperà la Festa della Repubblica. A rendere nota l’iniziativa, che per la prima volta tocca la Provincia di Lodi, il prefetto Marcello Cardona.

Il calendario del giro d’Italia delle Frecce tricolori

Ecco, di seguito, il calendario completo delle tappe:

25 maggio: Trento, Codogno, Milano, Torino e Aosta;
26 maggio: Genova, Firenze, Perugia e L’Aquila;
27 maggio: Cagliari e Palermo;
28 maggio: Catanzaro, Bari, Potenza, Napoli e Campobasso;
29 maggio: Loreto, Ancona, Bologna, Venezia e Trieste;
2 giugno: Roma.

 
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MALTEMPO: temporali in arrivo su Milano, scatta l’allarme della protezione civile

pioggia milano
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Maltempo a Milano: allerta meteo per temporali forti | Temporale sabato 23 maggio.

Maltempo in arrivo a Milano. Alle 14 di sabato 23 maggio entra in vigore un’allerta meteo proclamata dalla protezione civile di regione Lombardia per temporali forti. La comunicazione prevede un livello di “criticità moderata”, codice arancione, livello tre su quattro. Nel contempo scatterà un’allerta meteo per rischio idrogeologico ma in quest’ultimo caso la criticità è “ordinaria”, codice giallo, livello due su quattro.

Venerdì 15 maggio le intense precipitazioni avevano fatto esondare il Seveso mentre il Lambro era arrivato al limite.

Le previsioni meteo per sabato 23 maggio

Sabato 23 maggio un fronte freddo perturbato in formazione nella mattinata sul Centro Europa valicherà le Alpi dal primo pomeriggio determinando piogge a tratti intense e temporali sul versante sudalpino e sulla Pianura fino alla prima serata, in generale esaurimento intorno alla mezzanotte. Nel dettaglio, sulla Lombardia le prime precipitazioni sono attese nel primo pomeriggio di domani 23/05 sul settore di Nordovest, in estensione verso est nel corso del pomeriggio a interessare le restanti zone alpine e prealpine e dell’Alta Pianura.

Durante la fase più intensa dell’evento, attesa tra le ore 16 e le ore 22, sulla fascia pedemontana sarà più alta la probabilità di sviluppo di celle temporalesche in movimento lungo direttrici est-ovest o nordovest-sudest: non si esclude che qualche cella temporalesca vada ad interessare localmente anche la fascia centrale ed infine meridionale della Pianura. Possibili accumuli locali di pioggia superiori ai 40-60 mm in 1-3 ore.

I fenomeni andranno ad esaurirsi nella serata, con residua instabilità sulla Pianura orientale. Domenica 24/05 temporanei rinforzi del vento dai quadranti settentrionali, a seguito del passaggio frontale di sabato 23/05. Residua instabilità sui rilievi, specie nel pomeriggio.

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Summer school: ecco la mappa dei centri pubblici e privati per l’estate in città

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Summer school”, versione riveduta e corretta in chiave coronavirus dei centri estivi: il Comune di Milano ha deciso di mappare tutte le attività ludico-ricreative per i bambini e i ragazzi durante i mesi estivi.
Oggi la giunta ha approvato gli atti di indirizzo per la mappa di tutte le iniziative proposte dalle realtà educative, culturali e sportive del Comune di Milano, dagli operatori privati che operano in convenzione con l’amministrazione, dagli oratori e dalle altre istituzioni pubbliche e private. Le famiglie potranno in questo modo individuare la proposta più adatta per interessi e distanza da casa.

Il calendario della Milano Summer school riguarderà i mesi di giugno, luglio e agosto. Per coinvolgere i soggetti interessati, il Comune lancerà una ‘call’ a cui gli operatori potranno rispondere presentando una proposta coerente con le linee guida allegate al Dpcm del 17 maggio. Potranno inoltre essere messi a disposizione gratuitamente spazi e aree verdi in favore degli operatori per organizzare iniziative per bambini e adolescenti, mediante specifiche procedure selettive, anche promosse dai Municipi.

Verificate le offerte sulla mappa, le famiglie potranno rivolgersi direttamente ai soggetti promotori delle attività, come pure iscriversi ai servizi offerti in maniera diretta dal Comune. La Giunta ha infatti approvato anche le linee di indirizzo per la realizzazione dei Centri Estivi 2020 dedicati ai minori delle Scuole Primarie e speciali che si svolgeranno, dal 29 giugno al 7 agosto, in 41 sedi individuate tra i plessi scolastici cittadini. Nella formazione delle graduatorie per l’accesso ai centri estivi comunali, in considerazione della situazione di emergenza, la giunta ha agevolato con un punteggio maggiore i bambini con i entrambi i genitori lavoratori.

La precedenza verrà in ogni caso assegnata alle famiglie residenti nel Comune di Milano. Anche per le attività non gestite direttamente dal Comune, qualora le domande superassero il numero di posti disponibili, dovranno essere previsti criteri di selezione che tengano conto, per esempio, della condizione di disabilità dell’utente, della fragilità del nucleo familiare, ma anche dell’impegno lavorativo dei genitori.

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PIANO CITY Milano 2020 : concerti streaming e a sorpesa anche in giro per Milano, ecco il programma

Piano City Milano Castello
Piano City Milano Castello

PIANO CITY MILANO #PIANOMIPRELUDIO

Nel weekend dal 22 al 24 maggio 2020 torna Piano City, il festival del pianoforte che dal 2011 accompagna con la sua colonna sonora i cambiamenti della città, animando piazze, case, grattacieli, terrazze, parchi, giardini, cortili, ospedali e carceri, gallerie d’arte e teatri e allargandosi ogni anno anche in spazi rinnovati o inaspettati. Quest’anno, data l’emergenza che impedisce di riunirsi in grandi gruppi, il festival sarà online.

Tre giorni di concerti di piano in streaming sulla pagina Facebook e sul sito ufficiale. Da venerdì sera a domenica sera, uno dopo l’altro, i pianisti presenteranno in diretta musiche di ogni genere, dalla classica al jazz, al pop, al rock, in collegamento dalle loro case (che per l’occasione saranno aperte virtualmente al grande pubblico).
Tra i primi nomi già confermati vi sono: Ludovico Einaudi, Chilly Gonzales, Rufus Wainwright, Rosey Chan, Rami Khalife, Davide Cabassi, Iris Hond, Hania Rani e Paolo Jannacci.

Sono inoltre previsti alcuni concerti visibili in streaming in luoghi simbolo della città, come dal Museo del NovecentoMuseo Poldi Pezzoli, Casa Museo Boschi Di Stefano, Castello Sforzesco e GAM – Galleria d’Arte Moderna.
Tre concerti speciali saranno trasmessi da Porta Nuova, più precisamente dal Volvo Studio Milano.

Ma non è tutto: la musica di Piano City Milano Preludio 2020 arriverà per la prima volta dopo il lockdown per le strade della città. Nel corso del weekend infatti piano tandem e piano risciò circoleranno per le vie cittadine, dal centro ai quartieri periferici nel completo rispetto delle norme di sicurezza vigenti, e potranno essere ascoltati dalle finestre e dai balconi di casa.

IL PROGRAMMA

PianoBici: i concerti nelle strade

  • Venerdì 22 maggio, 20.00-23.00 – Simone QuatranaPiano Tandem Jazz nel quartiere Duomo
  • Venerdì 22 maggio, 20.00-23.00 – Fabrizio GrecchiPiano Risciò Beatles nel quartiere Stazione Centrale
  • Sabato 23 maggio, 20.00-23.00 – Fiamma VeloPiano Tandem Neoclassical nel quartere Dergano
  • Sabato 23 maggio, 20.00-23.00 – Ettore BovePiano Risciò Rock nel quartere NoLo
  • Domenica 24 maggio, 19.00-22.00 – Pietro FormaiPiano Tandem Musiche Originali nel quartere Corvetto
  • Domenica 24 maggio, 19.00-22.00 – Noemi PerronePiano Risciò Medley Pop-Rock-Classica nel quartere Isola

Venerdì 22 maggio: i concerti in streaming

  • 19.00-21.00 – Guido Coppin (classica, dal Museo del Novecento) e Angelo Trabace (Omaggio a Federico Fellini e Nino Rota)
  • 21.00-22.00 – Chilly Gonzales (Chilly Gonzales Live)
  • 22.00-24.00 – Iris Hond (musiche originali, neoclassical), Davide Boosta Dileo (Piccolo concerto per amici e diversi pianoforti) e Gloria Campaner (classica) e Rami Khalifé (classica, oriental)
  • 00.00-10.00 – Piano Sleep (SatiePandémie con pianisti da tutto il mondo)

Sabato 23 maggio: i concerti in streaming

  • 11.00-12.00 – Nicolas Horvath (contemporanea, moderna) e Arturo Stàlteri (musiche originali)
  • 12.00 – Flash mob su Imagine di John Lennon (ognuno può aprire le proprie finestre, cantarla, suonarla al pianoforte o farla falla risuonare ovunque dalle casse dei propri dispositivi)
  • 12.15-15.00 – Francesco Libetta (classica), Michele Fedrigotti (Piano Lesson su Luciano Chailly), Giulia Mazzoni (musiche originali), Geoff Westley (musiche originali e un omaggio a Lucio Battisti) e Andrea Rebaudengo (classica, dalla Casa Museo Boschi di Stefano)
  • 15.00-17.00 – Tatiana Larionova e Davide Cabassi (classica), Demian Dorelli (Journey to Pink Moon) e Remo Anzovino (musiche originali)
  • 17.00-19.00 – Elpidia Giardina (Omaggio agli Earth, Wind & Fire), Gaetano Liguori (jazz) e Michele Gamba (Piano Lesson: La Partita IV BWV 828 in Re Maggiore di J. S. Bach, dal Museo Poldi Peoli)
  • 19.00-21.30 – Eliana Grasso (classica, dal Volvo Studio Milano), AyseDeniz Gokcin (Romantic Minimalist Compositions by AyseDeniz), Marino Formenti (Floating in a Tin Can e un omaggio a David Bowie) e Vittorio Cosma (musiche originali)
  • 21.30-24.00 – Rosey Chan (Impro), Nico Morelli (jazz), Joep Beving (musiche originali), Sasha Pushkin (Piano Exprovisations) e Ludovico Einaudi (musiche originali)
  • 00.00-10.00 – Piano Sleep (SatiePandémie con pianisti da tutto il mondo)

Domenica 24 maggio: i concerti in streaming

  • 11.00-13.00 – Alfonso Alberti (classica), Silvia Lomazzi (Canti distanziati), Gabriele Baldocci (omaggio ai Queen) e Mario Rusca (jazz)
  • 13.00-15.00 – Cecilia Ferreri (classica), Silas Bassa (Silas) e Thomas Umbaca (musiche originali, dalla Sala della Balla del Castello Sforzesco)
  • 15.00-17.00 – Ginevra Costantini Negri (Piano Kids – Musica Classica: un gioco da ragazzi!), Francesco Taskayali (musiche originali e un omaggio a Ezio Bosso), Alessandro Commellato (classica) e Giuseppina Torre (Life Book)
  • 17.00-19.00 – Mariano Bellopede (musiche originali, elettronica), Thollem McDonas (Facing East Through The West) e Elisa D’Auria (classica, dai Bagni Misteriosi)
  • 19.00-21.00 – Roberto Cacciapaglia (I Giorni dell’Esperienza), Jany McPherson (jazz) e Enrico Intra (jazz, dai giardini della Gam)
  • 21.00-23.00 – Paolo Jannacci (Racconti piano e forti), Hania Rani (musiche originali, elettronica), Niklas Paschburg (musiche originali, elettronica) e Rufus Wainwright (pop)
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La Scala ripartirà con il Requiem di Verdi in Duomo, poi la Nona di Beethoven

teatro alla scala
teatro alla scala

IL TEATRO ALLA SCALA ripartirebbe con una dedica per tutti i morti di coronavirus

La Scala di Milano si prepara a ripartire a settembre con due eventi speciali. Il Requiem di Verdi diretto da Riccardo Chailly in Duomo “come pensiero per tutti i morti” provocati dal coronavirus e la Nona di Beethoven in teatro “con un messaggio di speranza, amicizia e calore”. Lo ha annunciato il sovrintendente Dominique Meyer.

La Messa da Requiem è un’opera sacra che Giuseppe Verdi ha composto nel 1874 per coro, voci soliste ed orchestra. È dedicata ad Alessandro Manzoni. “Tutta la Scala è pronta a ripartire a settembre se potremo farlo e con una bellissima programmazione”, ha detto Meyer nel corso di un webinair su ‘Quando riparte lo spettacolo?’ con il direttore della Treccani Massimo Bray. Pur non nascondendo i molti problemi, incertezze e i punti interrogativi sulla ripresa dell’attività del teatro, il sovrintendente ha espresso la volontà di riaprire “alla grande” per confermare il ruolo che il Piermarini “ha sempre avuto, di rilancio dopo momenti di calo”.

Meyer ha poi affrontato il tema del prezzo dei biglietti. “La maggior parte di chi decide i prezzi dei biglietti non paga o non ha problemi a pagare”. In un momento così difficile “in cui ci sono questi crolli, dobbiamo portare avanti la nostra arte e far provare il piacere di stare insieme, di avere una reazione, un’emozione di fronte allo spettacolo” anche se, ha ammesso, “far tornare il pubblico è un problema non dei prossimi mesi ma dei prossimi anni”. Per riuscirci, secondo Meyer, bisogna “lavorare con le famiglie e i bambini” e anche pensare ai prezzi, spesso troppo costosi.

“A Vienna ci sono 580 posti in piedi venduti a 3 o 4 euro – ha raccontato – così ognuno può venire e si permette agli amanti forti dell’opera di tornare più volte a vedere lo stesso titolo. Posti in piedi che alla Scala sono stati tolti, per ragioni di sicurezza, con il restauro di inizio anni 2000”.  E ha aggiunto: “Sarei così felice di avere anche a Milano un sistema di questo genere”.

 

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Sergio Rossi apre il primo hub digitale a Milano, il pop-up store è operativo in via Montenapoleone

sergio rossi hub digital milano
sergio rossi hub digital milano

Un hub digitale per rispondere alle sfide del mercato in era Covid

La fase 2 per l’azienda di scarpe Made in Italy riparte con Wonder Machine. “Voglio guardare al futuro con positività e innovazione” – ha dichiarato Riccardo Sciutto, CEO di Sergio Rossi – “per questo sono orgoglioso di inaugurare una hub digitale nel cuore di Milano, in un momento in cui è necessario muoversi in maniera nuova, con flessibilità e curiosità”.

Il primo pop-up store, con questo nuovo format, è stato inaugurato al numero 1 di via Montenapoleone a Milano: un ambiente femminile ma ironico, ricco di scatole di scarpe trasformate in mensole, mentre al centro un grande scivolo che si sviluppa su 5 metri di altezza collega lo store ai magazzini, facendo recapitare così le calzature direttamente al cliente.

Non solo: l’opening che segue tutte le norme di sicurezza attuate per il decreto legge della fase 2, fa un passo in avanti, perché sarà il primo negozio di Sergio Rossi a offrire un’esperienza digitale esclusiva. Il team sales sarà a disposizione degli utenti che navigheranno attraverso l’e-shop, con un servizio video di shopping experience o per ordinare un appuntamento in store

The new #SergioRossiMilano pop-up: the #WonderMachine Store

We’re happier than ever to announce the opening of the new #SergioRossiMilano pop-up: the #WonderMachine Store. Ready to write a new love story together?At this time we care most about your safety, so feel free to contact us directly on WhatsApp at +39 340 1518117 or via email milano.montenapoleone@sergiorossi.com to set up an appointment at the store or online!

Posted by Sergio Rossi on Thursday, 21 May 2020

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Il prestito di max 10 anni garantito 100% dallo Stato passa da 25 mila a 30mila euro

conte in lombardia
conte in lombardia

Importanti modifiche in tema di aiuti alle imprese. I prestiti garantiti al 100% dallo Stato erogati dalle banche ai privati passano da un tetto massimo di 25mila a 30mila euro. Ma non è l’unica novità, vediamo come funziona l’aiuto alle aziende colpite dalla crisi dovuta al covid e qual è il tasso d’interesse.

Il testo del nuovo decreto imprese, infatti, prevede un intervento sostanziale per i prestiti garantiti al 100% dallo Stato che le Pmi possono richiedere alle banche. Non si tratta solo della cifra massima che potrà essere erogata, che passa da 25mila fino a 30mila euro. Le modifiche sono state accolte dalle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera con intesa bipartisan tra maggioranza e opposizione.

Un’altra novità riguardo ai prestiti garantiti dallo Stato per le imprese e privati colpiti dalla crisi dovuta al coronavirus è quella che riguarda i prestiti fino a 800mila euro, con garanzia pubblica fino all’80% e quella di Confidi per arrivare al 100%, che ora potranno essere restituiti in fino a 30 anni.

Come funziona

Non cambiano i requisiti per richiedere il prestito garantito al 100% dallo Stato. Ne possono fare richiesta i privati colpiti dalla crisi dovuta al covid che rientrano in determinati parametri basati sulle dichiarazioni dei redditi precedenti. I prestiti erogati dalle banche non possono superare la quota massima del 25% dell’ammontare dei ricavi del soggetto beneficiario e, in ogni caso, saranno erogati per un importo massimo di 30mila euro (non più 25mila).

Per stabilire la somma di prestito erogabile, quindi, faranno fede i dati risultanti dall’ultimo bilancio depositato (ad esempio per le Srl) o dall’ultima dichiarazione fiscale presentata alla data della domanda di garanzia (quindi, ad oggi, quella dell’anno d’imposta 2018, presentata nel 2019).

Inoltre, proprio per velocizzare le procedure di erogazione dei prestiti garantiti dallo Stato delle aziende in difficoltà, viene introdotta un’autocertificazione che era stata richiesta specificatamente da alcuni esponenti della magistratura, della Banca d’Italia e delle banche. Nel testo si legge anche che verrà previsto un “protocollo d’intesa sottoscritto tra il Ministero dell’Interno, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e Sace per la prevenzione dei tentativi di infiltrazioni criminali”.

Interesse

Oltre all’aumento del tetto massimo di prestito erogabile, viene esteso anche periodo temporale per restituire il prestito garantito dallo Stato alle banche, che passa da 6 a 10 anni. L’emendamento accolto dalla Commissone abbassa contemporaneamente il tasso d’interesse applicato, che non potrà superare il tasso di rendistato con durata analoga al finanziamento maggiorato dello 0,2%.

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BONUS 600 Inps: altri 2 milioni di pagamenti effettuati lunedì 25 maggio

inps 600 euro
inps 600 euro

Si tratta della seconda rata delle indennità a favore dei lavoratori autonomi, dei collaboratori e degli stagionali del turismo e degli stabilimenti termali.

L’Inps ha erogato la settimana scorsa 1,4 milioni di pagamenti per il bonus da 600 euro previsti per il mese di aprile.

Il mega pay-day è stato annunciato dall’Istituto guidato da pasquale Tridico in una nota appena diffusa e arriva ad appena 48 ore dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dl Rilancio. Si tratta della seconda rata delle indennità a favore dei lavoratori autonomi, dei collaboratori e degli stagionali del turismo e degli stabilimenti termali. Completate anche le operazioni di pagamento a favore degli operai a tempo determinato dell’agricoltura, con la seconda rata dell’indennità fissata dalla legge nella misura di 500 euro.

Gli accrediti su Iban e card
Gli accrediti sono stati effettuati sui conti correnti e sulle carte dotate di Iban dei beneficiari, e altri 400.000 seguiranno il 22 maggio. Gli ulteriori 2.000.000 di pagamenti saranno accreditati lunedì 25 maggio.

«La distribuzione dei pagamenti su tre giornate lavorative si è resa necessaria in considerazione dei vincoli tecnici di funzionamento della rete interbancaria nazionale, che consente la gestione di non oltre 2,2 milioni di bonifici al giorno», scrive Inps nella nota appena diffusa, con riferimento indiretto alla piattaforma di pagamento che viene gestita dalla banca d’Italia. Domani i margini per le transazioni erano infatti già occupati da pagamenti già pianificati da altre amministrazioni pubbliche. Inps ha utilizzato per questa seconda rata gli stessi canali di erogazione del primo bonus di marzo. Allo scopo di favorire la tempestività di liquidazione della seconda rata dell’indennità, il pagamento è stato effettuato attraverso il medesimo strumento di riscossione utilizzato per il pagamento della rata di marzo.

Martedì i versamenti cash
Il pagamento in contanti per i 190.000 lavoratori che, all’atto della domanda inviata ad aprile scorso hanno scelto questa modalità di pagamento, avverrà a partire da martedì 26 maggio (74.000), mercoledì 27 maggio (19.000) e giovedì 28 maggio (97.000). Per riscuotere la seconda rata dell’indennità, questi lavoratori potranno rivolgersi a qualsiasi sportello postale del territorio nazionale con la comunicazione che riceveranno da Poste Italiane, oltre che del documento di identità e di un documento attestante il proprio codice fiscale.

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Torino-Reggio Calabria: dal 3 giugno parte il Frecciarossa

frecciarossa alta velocità compressed
frecciarossa alta velocità compressed

Dal 3 giugno il Frecciarossa collegherà Torino con Reggio Calabria e da oggi, sui sistemi di vendita di Trenitalia, sono già disponibili i biglietti. Secondo Gianfranco Battisti, amministratore delegato e direttore generale del Gruppo FS Italiane, “l’arrivo del Frecciarossa contribuirà alla ripartenza e al rilancio dell’economia e del settore turistico della Calabria e dell’intero Sud Italia

Il treno partirà da Torino Porta Nuova alle 8 del mattino e arriverà a Reggio alle 18.50; il ritorno, a partire dal 4 giugno, sarà con partenza alle 10.10 da Reggio e arrivo alle 21 a Torino. Inoltre, per collegare anche la Sicilia alle città servite dall’Alta velocità, insieme al biglietto delle Frecce sarà possibile acquistare anche quello della nave veloce BluJet (Gruppo FS Italiane) fra Villa San Giovanni e Messina. Gli orari delle navi e dei treni sono integrati per garantire un facile interscambio fra i due mezzi di trasporto.

Il collegamento giornaliero con Frecciarossa da e per Reggio Calabria è la principale novità dell’offerta di Trenitalia che da inizio giugno prevede 74 Frecce e 48 InterCity sulle principali direttrici del Paese, raddoppiando il numero di treni a disposizione dal secondo step della fase 2 dell’emergenza sanitaria, iniziato il 18 maggio. L’offerta di Trenitalia cresce con un numero di collegamenti congruo alla richiesta di mobilità di questo periodo, tenendo conto della disponibilità di posti al 50% per il sistema di prenotazione a scacchiera che garantisce il rispetto del distanziamento sociale.

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