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martedì, Maggio 6, 2025
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Conte: “Non sarà un’estate di quarantena, potremo andare in vacanza”

visual club esse famiglia tuffo mare stintino
visual club esse famiglia tuffo mare stintino

Il Premier Giuseppe Conte ottimista sulle riaperture della stagione estiva

“Quest’estate non staremo al balcone e la bellezza dell’Italia non rimarrà in quarantenaPotremo andare al mare, in montagna, godere delle nostre città, anche se lo faremo in modo diverso, con regole e cautele”.

Al momento l’inizio della stagione estiva non può coincidere oggi con una data precisa. A tal proposito, infatti, il Primo Ministro ha specificato che il Governo attende l’evoluzione del quadro epidemiologico prima di “fornire indicazioni precise su date e programmazione”.

“Stiamo raccogliendo i dati dell’ultimo monitoraggio – ha ribadito in fine Conte – e con gli esperti stiamo definendo regole chiare sulla sicurezza per lavoratori e clienti”. Quindi si andrà in vacanza ma, come è stato spiegato, a determinate condizioni.

BONUS VACANZE

Nel testo bozza del nuovo decreto di rilancio si legge che “Per il periodo d’imposta 2020 è riconosciuto un credito in favore dei nuclei familiari con un reddito ISEE non superiore a 35.000 per il pagamento dei servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive”. Tale credito è utilizzabile dal 1° luglio al 31 dicembre 2020, da un solo componente per nucleo familiare, e sarà pari a 500 euro per famiglia: “La misura del credito è di 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e di 150 euro per quelli composti da una sola persona”.

Il credito sarà composto per il 90 per cento dallo sconto sul corrispettivo dovuto, “anticipato dai fornitori presso i quali la spesa è stata sostenuta”, e per il 10 per cento verrà corrisposto in forma di detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi da parte del cittadino che lo richiede. Sarà l’Agenzia delle entrate, sulla base dei dati forniti dall’INPS, a individuare i nuclei familiari e le modalità di rimborso dello sconto sul corrispettivo dovuto ai fornitori dei servizi. Lo sconto in questione è rimborsato al fornitore dei servizi “sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, con facoltà di cessione ai propri fornitori di beni e servizi ovvero ad altri soggetti privati, nonché a istituti di credito o intermediari finanziari”.

 

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MUSEI CIVICI di MILANO: riapertura dal 19 maggio su prenotazione

MuseodelNovecentoSalaFontanaPhotoThomasPaganiMuseodelNovecentoMilano“CopyrightComunediMilano–tuttiidirittidileggeriservati”
MuseodelNovecentoSalaFontanaPhotoThomasPaganiMuseodelNovecentoMilano“CopyrightComunediMilano–tuttiidirittidileggeriservati”

Musei Civici, un piano di riapertura sperimentale in città a partire dal prossimo 19 maggio, graduale e fino all’estate, per conciliare la necessità della ripresa con la sicurezza dei lavoratori e del pubblico.

Aperture contingentate in base alla diversa capienza dei musei e “a scacchiera” rispetto al territorio della città, in modo da coprire nell’arco di una settimana diversi distretti urbani e, al tempo stesso, favorire i servizi culturali “di prossimità” in coerenza con gli indirizzi del documento “Milano 2020”.

Evitando, anche, che durante il weekend la presenza di visitatori contribuisca ad aumentare l’affluenza nei parchi cittadini: e per questo i musei che affacciano su parchi pubblici resteranno chiusi nel fine settimana. Per quanto riguarda le sedi espositive, Palazzo Reale riaprirà le sue sale al pubblico a partire dal 28 maggio, dal giovedì alla domenica, con orari che saranno comunicati successivamente.

Chiuse in base alle disposizioni governative dell’8 marzo scorso, riapriranno quindi la mostra dedicata a Georges de la Tour (fino al 27 settembre), “Tuthankamon. Viaggio oltre le tenebre” (fino al 30 agosto) e “Roberto Cotroneo. Genius Loci” (fino al 26 luglio). Anche per le mostre, ingressi contingentati in base alla capienza delle sale con prenotazione obbligatoria per fasce orarie e acquisto dei biglietti online.

Il PAC|Padiglione d’Arte Contemporanea ha già riprogrammato il calendario espositivo spostando a ottobre l’inaugurazione della personale di Tania Bruguera, uno degli highlights del palinsesto “I talenti delle donne”, e durante tutta l’estate, a partire dal 25 giugno, proporrà una nuova versione di “Performing PAC. Made of Sound”, che racconterà l’interazione tra arte contemporanea e musica.

Il piano è stato presentato ieri in Commissione Cultura e Turismo dall’assessore Filippo Del Corno e dal direttore Cultura Marco Minoja: l’applicazione del piano a partire dal prossimo 19 maggio è subordinata all’emanazione di un provvedimento, annunciato dal governo, che consenta la riapertura dei musei a partire dal 18 maggio e dall’esito positivo di tutte le verifiche tecniche, tuttora in corso, relative a sanificazione e sicurezza degli ambienti e alla disponibilità dei presidi richiesti dalle autorità competenti in materia sanitaria.

In particolare, lunedì 18 maggio i musei resteranno chiusi, martedì 19, mercoledì 20 e giovedì 21 maggio è prevista l’apertura (con modalità che verranno definite in questi giorni) di Musei del Castello Sforzesco, Museo di Storia Naturale, GAM|Galleria d’Arte Moderna, Acquario Civico, Casa Museo Boschi-Di Stefano. Venerdì 22, sabato 23 e domenica 24 maggio è invece in programma l’apertura di Museo del Novecento, Museo Civico Archeologico, Palazzo Morando|Costume Moda Immagine, MUDEC|Museo delle Culture.

Dal 26 maggio e fino a inizio estate (quindi fino al 21 giugno, a parità di quadro sanitario e normativo di riferimento), il piano sarà articolato secondo questo calendario: lunedì i musei restano chiusi, martedì e mercoledì aperti GAM, Museo di Storia Naturale, Museo del Risorgimento, Acquario, giovedì aperti Musei del Castello Sforzesco, Casa Boschi-Di Stefano e Studio Museo Francesco Messina, venerdì aperti Musei del Castello Sforzesco, Casa Boschi-Di Stefano, Studio Museo Francesco Messina e MUDEC, sabato e domenica aperti Museo del Novecento, Palazzo Morando, Museo Archeologico, MUDEC.

Per l’ingresso a tutti i musei civici sarà prevista la prenotazione sulla piattaforma web realizzata ad hoc dal concessionario per i servizi di biglietteria (www.vivaticket.it) con l’indicazione della fascia oraria di preferenza e l’acquisto del biglietto online.

La (sola) prenotazione è necessaria anche per i musei a ingresso gratuito (Casa Museo Boschi-Di Stefano, Studio Museo Francesco Messina, Museo del Risorgimento, Palazzo Morando|Costume Moda immagine).

Gli orari di apertura dei musei sono ancora allo studio ma tenderanno a essere omogenei per tutti.

Anche l’Area Biblioteche si appresta alla riapertura, il prossimo 18 maggio, della Biblioteca Sormani e di un primo contingente di rionali, con la riattivazione su prenotazione del servizio di prestito delle prenotazioni effettuate a marzo e la restituzione dei prestiti in corso.

Le biblioteche interessate a questa prima fase resteranno aperte da martedì a sabato con orario ridotto. Se il quadro sanitario e giuridico di riferimento sarà confermato, dal 1° al 13 giugno si apriranno progressivamente altre rionali e sarà regolamentato l’accesso contingentato del pubblico alle aree a scaffale aperto.

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Silvia Romano è stata liberata : la cooperante milanese era stata rapita 18 mesi fa

silvia romano
silvia romano

La cooperante milanese era stata rapita il 20 novembre 2018, sottratta alla sua attività umanitaria in Kenya

«Sono stata forte e ho resistito. Sto bene e non vedo l’ora di ritornare in Italia». É il primo commento di Silvia Romano, la volontaria milanese della Ong Africa Milele di Fano (Pesaro-Urbino), rapita in Kenia e liberata da un’operazione dell’Aise, condotta con la collaborazione dei servizi turchi e somali . Era alla sua seconda esperienza di volontariato in Kenya. Era tornata in Italia qualche settimana prima del rapimento e poi era ripartita per l’Africa. L’annuncio è giunto con un tweet del premier Giuseppe Conte: «Silvia Romano è stata liberata! Ringrazio le donne e gli uomini dei nostri servizi di intelligence. Silvia, ti aspettiamo in Italia!».Era stata rapita il 20 novembre 2018, sottratta alla sua attività umanitaria a Chakama, un villaggio a 80 chilometri da Malindi, in Kenya. Sotto casa di SilviaRomano i vicini sui balconi cantano una canzone degli 883 per celebrarne la liberazione

Attualmente è in sicurezza, domenica sarà in Italia

L’operazione dell’Aise, diretta dal generale Luciano Carta, che portato alla liberazione di Silvia Romano è stata condotta con la collaborazione dei servizi turchi e somali ed è scattata la scorsa notte. La volontaria si trova ora in sicurezza nel compound delle forze internazionali a Mogadiscio. Silvia Romano rientrerà in Italia domenica 10 maggio con un aereo dell’Aise che atterrerà a Ciampino alle 14, accolta dal ministro Luigi Di Maio. La volontaria, «sta bene ed è in forma. Provata ovviamente dallo stato di prigionia, ma sta bene», ha detto il presidente del Copasir, Raffaele Volpi. È «una bella notizia attesa da tempo. I complimenti vanno al generale Carta, agli uomini e donne dell’Aise che con il loro incessante lavoro, mai alla luce della ribalta, hanno permesso questo importantissimo risultato. Grazie ragazzi e ben tornata a casa Silvia».

Chi è Silvia Romano

Silvia Romano era stata rapita il 20 novembre 2018 nel poverissimo villaggio di Chacama, a circa ottanta chilometri dalla capitale Nairobi. Prelevata con forza da un gruppo di uomini armati di fucili e machete. La polizia locale aveva ipotizzato una pista interna: un rapimento ad opera di criminali comuni a scopo di estorsione, magari anche con la possibilità che la ragazza venisse venduta oltre confine, in Somalia, ai jihadisti di al Shabaab. Tre dei responsabili del blitz erano stati arrestati e dalle indagini, portate avanti in Italia dalla Procura di Roma, era in effetti emerso che la ragazza potesse essere stata trasferita in Somalia subito dopo il sequestro: un trasferimento lampo organizzato da un gruppo islamista legato al Al-Shabaab che aveva fornito alla banda di criminali comuni kenyoti, autori materiali del sequestro, denaro e mezzi. Queste informazioni erano emerse un anno dopo il sequestro, nel novembre scorso, e da quel momento non era trapelato più nulla.

l sequestratori

Tre dei sequestratori – Moses Luwali Chembe, Abdalla Gababa Wario e Ibraihm Adam Omar – sono stati arrestati e sono, tutt’ora sotto processo, anche se le udienze sono state interrotte a causa dell’epidemia di coronavirus che sta colpendo anche il Kenya. Uno dei tre, Adam Omar, in libertà su cauzione e considerato l’uomo più pericoloso dei tre, è latitate, ha fatto perdere le sue tracce. Da allora, dal giorno dell’arresto dei tre uomini, il 26 dicembre 2018, non si è saputo piu’ nulla, oltre al fatto che il giorno di Natale Silvia Romano era viva

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Palazzo Reale riaprirà il 28 maggio, le mostre saranno prorogate

palazzo reale milano
palazzo reale milano

Palazzo Reale aprirà i battenti al pubblico il 28 maggio e rimarrà aperto dal giovedì alla domenica: gli orari saranno comunicati successivamente. Sarà dunque possibile visitare la mostra su Georges de la Tour, che è stata prorogata fino al 27 settembre (doveva chiudere il 7 giugno). Per quanto riguarda le altre mostre, proroga fino al 30 agosto (anziché chiusura al 14 giugno) per vedere Tuthankamon. Viaggio oltre le tenebre e proroga fino al 26 luglio per Roberto Cotroneo. Genius Loci (la chiusura era inizialmente prevista per il 29 marzo). Anche per le mostre gli ingressi saranno contingentati sulla base della capienza delle sale, e sarà obbligatoria la prenotazione online.

Infine, le biblioteche: riaprirà il 18 maggio la Biblioteca Sormani assieme a un altro numero non ancora precisato di biblioteche di quartiere. I prestiti saranno riattivati, e gli istituti apriranno dal martedì al sabato, con orario ridotto. Quelle che rimarranno chiuse nella prima fase riapriranno progressivamente dal 1° al 13 giugno. Tutto sempre con accessi contingentati.

“Cominciamo dal 18 maggio un percorso che conduce alla ripresa delle attività culturali, attraverso misure sperimentali che sono funzionali a un ritorno alla normalità della fruizione culturale nella nostra città”, ha dichiarato l’assessore Filippo Del Corno. “Accoglieremo quindi proposte, suggerimenti e richieste che arriveranno dai visitatori o da altri soggetti e istituzioni culturali, e utilizzeremo gli spazi dei musei nei giorni di chiusura per attività didattiche e progetti dedicati ai bambini, da vivere in sicurezza. Intendiamo cogliere questa opportunità di sperimentazione anche per offrire una prospettiva nuova sulla modalità di fruizione delle collezioni museali, lontana da criteri di valutazione basati sui numeri e più vicina al valore della scoperta o della rilettura più intima e consapevole delle opere: un nuovo approccio che può essere fattore di crescita personale e collettivo”.

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Smart Helmet : ai carabinieri di Milano i caschi che misurano la febbre a distanza

smart helmet carabinieri caschi milano
smart helmet carabinieri caschi milano

Partita la sperimentazione con il dispositivo in dotazione alla polizia cinese

I carabinieri delle Stazioni Porta Genova e San Cristoforo stanno sperimentando a Milano i nuovi “smart helmet”, gli speciali caschetti che consentono di rilevare la temperatura corporea delle persone. Si tratta di dispositivi sperimentali a raggi infrarossi che permettono al militare che li indossa di individuare se le persone che sta guardando in un raggio di circa cinque metri hanno una temperatura superiore a 37.3 gradi. Nel caso di sospetta febbre, lo segnalano all’operatore all’interno della visiera e su un tablet collegato via bluetooth.“ Chiaramente in caso di temperatura rilevata superiore ai 37.5 gradi, scattano poi tutti i controlli e le verifiche del caso.

Questi dispositivi sono quelli già in dotazione alla polizia cinese.

In tutto sono 8 i militari che a rotazione adopereranno l’elmetto, non prima di aver frequentato un breve corso di formazione per imparare ad usarlo. Assieme alla novita’ tecnologica e’ necessario comunque indossare i dispositivi di protezione individuali.

I NUMERI DEI CONTAGI AGGIORNATI A Venerdì 8 Maggio

Sono 609 i nuovi casi accertati di coronavirus in Lombardia per un totale di 80.723 ai quali vanno aggiunti nel totale complessivo 25 casi riguardanti il mese di aprile e rendicontati oggi. Si tratta quindi di un dato inferiore a quello degli ultimi giorni. I decessi sono arrivati a 14.939 (+94), i ricoverati nei reparti normali a 5.703 (in diminuzione di 146) mentre il numero di ricoverati in terapia intensiva è sceso a 400 (-80 rispetto a ieri). I tamponi effettuati sono stati 10.993 per un totale di 466.287. –

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SALDI ESTIVI: ipotesi al via dal 1 agosto 2020 in tutte le regioni italiane

saldi estivi  1
saldi estivi 1

Due settimane alla riapertura degli store il 18 maggio, e la moda già pensa ai saldi. Molti retailer confidano nella voglia di shopping dei consumatori, nonostante la crisi economica causata dal Covid-19. Per questo motivo, vorrebbero avere più tempo possibile per vendere a prezzo pieno, posticipando l’avvento dei saldi estivi.

Idea saldi estivi dal 1° agosto

Federmoda Confcommercio, l’associazione che riunisce 27mila negozi sui 115mila censiti tra abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, tessile per la casa e articoli sportivi, ha somministrato un questionario agli iscritti per sondare il loro orientamento. L’esito si conoscerà domani, ma già nella serata di domenica 3, con la ricezione di circa 4.100 risposte, è emerso che la maggioranza sarebbe favorevole al rinvio dei saldi di circa un mese, quindi verso i primi di agosto, considerando che solitamente iniziano il 4 luglio.

La Conferenza delle Regioni, presieduta da Stefano Bonaccini, ha stabilito, nella riunione del 7 maggio, di posticipare i saldi estivi al primo agosto 2020.

La decisione nasce da una «sollecitazione degli assessori alle attività produttive ed è motivata dalle necessità derivanti dalla gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 e dalle conseguenti misure».

Il Presidente Bonaccini ha poi scritto ai presidenti di Regioni e Province autonome invitandoli a «dare seguito alla suddetta decisione per una omogenea applicazione della stessa su tutto il territorio nazionale»

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REGIONE LOMBARDIA: tamponi a domicilio, contact tracing per evitare il contagio diffuso

coronavirus test afp scaled
coronavirus test afp scaled

REGIONE LOMBARDIA: L’obiettivo è la “nuova normalità”. Alla quale però è faticoso arrivare, visti i numeri dei contagi e la paura di una ripresa dell’epidemia per la maggior parte dei cittadini.

E allora cosa fare per limitare il contagio? Tamponi a domicilio e contact tracing.

Sono queste le due novità principali approvate ieri da Palazzo Lombardia. Un’approvazione faticosa, la giunta si è riunita tre volte e il documento è stato limato fino all’ultimo (eliminando, per esempio, l’obbligo del tampone a domicilio nell’arco di 24-48 ore).

Fumata nera, invece, per i test sierologici a pagamento, da fare in cliniche private grazie a convenzioni tra aziende o comuni, per sottoporre all’analisi i loro dipendenti o cittadini: la questione rimane in sospeso. Per la difficoltà di capire chi dovrebbe processare, per i casi positivi al test, i tamponi necessari a capire se chi ha gli anticorpi ha avuto la malattia e l’ha superata. O è ancora malato.

Punto focale del provvedimento di ieri, l’individuazione dei casi di Covid-19: alle aziende viene rinnovato l’obbligo di misurare in entrata a tutti i dipendenti la temperatura. Il lavoratore che avrà più di 37,5 sarà segnalato dal medico dell’azienda all’Ats e al medico di base.

Che richiederà per lui il tampone, fatto a domicilio dai medici delle Usca, le task forse di guardia medica. Nell’attesa dell’esito del tampone, sia la persona con più di 37,5 sia i suoi contatti stretti (familiari ma anche i colleghi di ufficio) saranno individuati e messi in quarantena. “Le nostre finalità in questa fase molto delicata — sottolineano il  governatore Attilio Fontana e l’assessore Gallera — sono intercettare e gestire tempestivamente i casi di sospetti Covid-19 con il concorso dei diversi soggetti sanitari e insieme ai datori di lavoro, per controllare l’insorgenza di nuovi focolai di malattia, monitorando in tempo reale l’andamento epidemico”.

La giunta ha poi stilato anche le linee guida per la ripartenza degli ospedali, che potranno tornare alla loro attività fino al 70 per cento, realizzando una divisione netta tra le aree Covid- free e quelle che rimarranno dedicate ai pazienti con Sars-Cov-2.

L’obiettivo è essere pronti in caso di una ripresa della curva, facendo scattare nuove misure di lockdown: i nuovi casi dovranno essere sulla soglia dei 500 al giorno. Per monitorare la situazione, la Regione nei prossimi giorni nominerà un pool di esperti con un “cruscotto” di una ventina di parametri.

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FASE 2: per Teatri e Cinema ipotesi di riapertura da giugno

teatro.it teatro nazionale 03
teatro.it teatro nazionale 03

I teatri e i cinema potrebbero seguire lo stesso “esempio” delle chiese, mettendo a punto regole per permettere agli spettatori, così come per i fedeli, di partecipare a spettacoli rispettando distanziamenti sicurezza. E’ una delle ipotesi al vaglio del governo, sulla base delle misure suggerite dal Comitato tecnico scientifico. Ciò consentirebbe una riapertura di teatri e cinema in anticipo rispetto al previsto, seppure non prima della fine di maggio.

Le prescrizioni del Comitato tecnico scientifico per il settore dello spettacolo sono molto restrittive e prevedono adeguamenti dei locali. Per i cinema, ad esempio, il distanziamento suggerito sarebbe di un metro intorno allo spettatore.

Per quanto riguarda i teatri, le misure indicate dai tecnici prevedono distanziamenti diversi a secondo del tipo di spettacolo, con indicazioni differenziate anche per i
diversi strumenti all’interno, per esempio, di un’orchestra.

teatro alla scala riaperturaUn’apertura è arrivata anche dal presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro: “Si stanno valutando forme di partecipazione con numeri limitati di persone in luoghi confinati previo rispetto delle regole e con un percorso di garanzia, dalla fasce orarie agli ingressi. Questo vale per tutti gli eventi che hanno tali caratteristiche”.

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Raoul Bova in Lombardia a supportare i volontari della Croce Rossa

raul bova croce rossa
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Raoul Bova oggi in vari paesi della Lombardia

Una sorpresa particolarmente gradita per la Croce Rossa, che ha festeggiato oggi, 8 maggio, la sua Giornata Mondiale: ad accompagnare il presidente nazionale, Francesco Rocca, è approdato in città  l’attore Raoul Bova, di cui è amico. L’attore, che da sempre è impegnato nel sociale e che è Ambasciatore della Croce Rossa Italiana, ha voluto far visita alle zone più colpite dal Coronavirus. “Ho visto il vostro impegno e sono orgoglioso di indossare la vostra divisa” ha detto ai volontari che hanno festeggiato insieme la Giornata Mondiale.

Ricorda Raul Bova : «Avevo iniziato a collaborare con loro dai tempi del terremoto di Amatrice per la raccolta fondi, e all’inizio di questa emergenza ho messo a disposizione – dice all’Ansa – la mia masseria in Puglia, poi ho cercato di fare qualcosa attivamente, avevo voglia di aiutare e sono stato accolto a braccia aperte, la Croce Rossa mi ha dato la possibilità di entrare in questa grande famiglia, mi ha aiutato ad aiutare».

Bova nell’aprile 2020 ha messo a disposizione dei volontari la sua masseria di Montalbano (Fasano) nel pieno dell’emergenza Covid-19 e insieme alla compagna Rocio aiuta l’unità operativa della CRI a distribuire pasti caldi, coperte e intimo ai senzatetto di Roma.

I numeri di Oggi.

Sale a 80.723 il numero di positivi al coronavirus in Lombardia, +609 rispetto a ieri ai quali vanno aggiunti nel totale complessivo 25 casi riguardanti il mese di aprile e rendicontati oggi. È quanto emerge dai dati diffusi dalla Regione Lombardia. Quanto ai decessi, nelle ultime 24 ore se ne sono registrati 94 in più per un totale di 14.839 vittime dall’inizio dell’emergenza. I ricoverati in terapia intensiva sono 400 (-80), quelli non in terapia intensiva 5.702 (-146). Il totale dei tamponi effettuati è invece di 466.287 (+10.993).

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Milano Digital Week 2020 : la terza edizione online dal 25 al 30 maggio

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Oltre 200 eventi in programma.

Assessora Cocco: “Oltrepassiamo i confini della città per lanciare un messaggio a tutta l’Italia: il digitale non è un accessorio ma una risorsa imprescindibile”

 Torna Milano Digital Week, la manifestazione promossa dal Comune di Milano – Assessorato alla Trasformazione digitale e Servizi civici – e realizzata da IAB Italia, Cariplo Factory e Hublab. Un’edizione completamente online a tema “Città trasformata”. Da lunedì 25 a sabato 30 maggio 2020, Milano Digital Week riparte dalle riflessioni sulle trasformazioni del vivere quotidiano, con una possibilità ridotta di fruire fisicamente gli spazi, di vivere le relazioni interpersonali, di far parte di una comunità. Da qui la necessità di riformulare l’evento, in modo ancora più̀ collettivo: un progetto sulla capacità connettiva di trasformazione della città.

L’edizione, che conta già oltre 200 eventi in programma, si svolgerà interamente online sulla piattaforma www.milanodigitalweek.com e rappresenta un’opportunità di riflessione e confronto per cittadini, istituzioni, aziende, università e centri di ricerca, studenti e millennials con particolare attenzione ai temi contemporanei e a quelli di prospettiva.

“In questi due mesi la nostra vita e le nostre abitudini sono state completamente stravolte – commenta l’assessora alla Trasformazione digitale e Servizi Civici Roberta Cocco – È innegabile che il digitale abbiamo giocato un ruolo fondamentale nel consentire al Paese di non bloccarsi del tutto ma di trovare nella tecnologia e nelle soluzioni innovative la formula vincente per continuare a lavorare, studiare, relazionarsi e vivere in un quotidiano diverso. Proprio questo racconteremo nella Milano Digital Week online, un’edizione che oltrepassa i confini della città per lanciare un messaggio a tutta l’Italia: il digitale non è un accessorio ma una risorsa imprescindibile”.

Il “digitale” è entrato in maniera pervasiva in questi ultimi tre mesi nella vita di tutti i giorni. In un mondo che ha improvvisamente ridotto le sue tante relazioni, a partire da quelle fisiche, il digitale ha messo a disposizione i suoi asset per attivare un paradigma diverso, che partiva da necessità che non potevano più̀ venire soddisfatte e trasformando le connessioni dell’intero Pianeta. Il lavoro, la formazione, le relazioni, appunto, e ancora il tempo libero nei luoghi di cultura e intrattenimento, all’aperto, e tanto altro: tutti i pilastri portanti di una vita attiva che, da un momento all’altro, sono stati azzerati nelle forme che conoscevamo finora. Il digitale, già essenziale per molti aspetti a partire dal tessuto produttivo, si è rivelato provvidenziale per la vita quotidiana.

I temi della terza edizione: il Lavoro, quello che arriverà e quello che forse non ci sarà più, le competenze trasversali necessarie e le nuove economie, le governance e le ipotesi di Sviluppo (geopolitica, innovazione sociale e progettazione), 8 Hackathon focalizzati su otto dei 17 challenge legati ai Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite, supportati da otto aziende: una vera e propria assemblea di confronto – patrocinata da SDG Global Action – per vedere come il pensiero e la conoscenza ci potranno aiutare nel definire i nuovi paradigmi che ci aspettano o che probabilmente dovremo inventarci.

L’Educazione, legata principalmente al mondo delle Università e alla formazione permanente, Sostenibilità e Ambiente (nuovi ecosistemi e strategie urbane), Salute e Privacy (accesso, etica e tecnologie necessarie), Disuguaglianze (modelli e pratiche per un futuro più equo, mappe delle disuguaglianze sociali e digitali), Arte, Musica e Cultura (nuovi mercati dell’arte, live performance, concert e live cinema), Media (Infotainment, Fake news, nuovi linguaggi).

Se la protagonista resta Milano e le molte connessioni dentro e fuori Italia, sarà però una piattaforma e una regia digitale a creare un palinsesto con format diversi: talk, conference, Lectio magistralis, webinar, Hackathon oltre all’accesso all’Archivio della MDW con approfondimenti sul sito o su piattaforme esterne (blog, articoli). Una maratona di sei giorni – ideata e curata appositamente per la manifestazione – rivolta a cittadini, professionisti, giovani imprenditori, addetti ai lavori, curiosi e appassionati di tutte le età che vogliono scoprire i tanti volti della Milano digitale, o del mondo digitale in generale.

La MDW, solo due mesi fa, era concentrata su “Città aumentata”, un laboratorio di una transizione sostenibile, con oltre 600 eventi già definiti da una call di grande partecipazione. Da questa call una buona parte parteciperà ancora confrontandosi con le trasformazioni in atto e gli scenari che collettivamente dovranno essere disegnati. A fine anno, verrà lanciata la call per la prossima Milano Digital Week, prevista per marzo 2021: un progetto per riannodare le fila del vecchio e del nuovo dentro questo nuovo Millennio già profondamente mutato al suo inizio.

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Rabbia del sindaco Sala : ” vergognosa folla di gente sui Navigli, sono pronto a chiuderli “

sala arrabbiato chiude i navigli
sala arrabbiato chiude i navigli

L’ira del sindaco Sala: “Folla sui Navigli vergognosa: pronto a chiuderli “

Qualcuno corre, altri chiacchierano bevendo una birra. A soli quattro giorni dall’inizio della ‘fase 2’ i Navigli di Milano tornano ad affollarsi. Come documentano le immagini, intorno alle 19 del 7 maggio, erano numerosi i cittadini in Darsena che non indossavano la mascherina e non rispettavano le misure di distanziamento sociale disposte dal governo .

In particolare l’ora dell’aperitivo il centro della movida milanese viene preso d’assalto, quasi come prima della pandemia. Tanti capannelli e molte mascherine abbassate. L’ira del sindaco: “Immagini vergognose. Se le cose restano così, chiudo anche l’asporto. Poi lo spiegate voi ai ristoratori. Non è un guardie e ladri, non è un gioco”. Il primario del Sacco: “Questo è il momento della responsabilità, l’ingresso nella fase 2 non è un liberi tutti”

sindaco sala navigli probabile chiusura

Il Comune invierà più vigili a presidiare la Darsena e dintorni. È quello che conferma anche la vicesindaca con delega alla Sicurezza, Anna Scavuzzo: “Abbiamo bisogno di capire che le esagerazioni non portano a nulla di buono. E siccome la lezione la abbiamo imparata con l’esperienza, i Navigli che pullulano di persone tutte vicine vicine e senza mascherina, bevendo e scherzando come fossimo nella fase 8… anche no. Noi avremo più vigili e il prefetto ha già promosso un coordinamento della presenza delle forze dell’ordine. E ciascuno ci metta testa: ne abbiamo tutti bisogno”.

Ed ecco, appunto, l’ultimatum di Sala: “Sono un politico dei fatti: o le cose cambiano oggi, non domani, non è un penultimatum è un ultimatum, o domani prenderò provvedimenti. Chiudo i Navigli e poi lo spiegate voi ai baristi perché non possono lavorare”. Un avvertimento che, però, si incrocia ancora con un appello al senso di responsabilità di tutti: “Questo non è guardie e ladri, non è un gioco. Non possiamo permettercelo in una città da 1,4 milioni di abitanti e 1.700 chilometri di strade, ma non permetterò che l’1 per cento di chi non ha testa metà in difficoltà tutti”.

 

Coronavirus Fase 2, l’infettivologo Galli: Milano è un bomba attenzione

“Se non passa la cultura della responsabilità passeremo dei guai”, ha commentato Massimo Galli, direttore del reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco, in collegamento con Agorà su Rai3, a proposito delle immagini dei Navigli pieni di persone. “E’ la cronaca di un evento annunciato – osserva – dopo tutto questo periodo di compressione evidentemente si apre uno spiraglio e diventa una breccia speriamo che non cada la diga. Ma dico speriamo”.

ECCO IL VIDEO

Un ultimatum

Un ultimatum

Posted by Beppe Sala on Friday, 8 May 2020

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Fase 2 : in Lombardia via libera a tutte le attività sportive individuali all’aperto

tennis joueurs
tennis joueurs

Riaprono impianti e centri sportivi, ma con alcune limitazioni e regole da seguire per i gestori 

A partire da oggi sono consentite in Lombardia le attività sportive individuali all’aria aperta nell’ambito dei rispettivi impianti sportivi, centri e siti sportivi. È quanto stabilisce un’ordinanza della Regione, di cui riportiamo il testo completo.

Le attività sportive individuali all’aria aperta (a titolo esemplificativo e non esaustivo golf, tiro con l’arco, tiro a segno, atletica, equitazione, vela, canoa, attività sportive acquatiche individuali, canottaggio, tennis, corsa, escursionismo, arrampicata sportiva, ciclismo, mountain-bike, automobilismo, motociclismo, go-kart) possono essere consentite nell’ambito dei rispettivi impianti sportivi, centri e siti sportivi, subordinatamente all’osservanza delle misure di cui ai successivi commi del presente articolo.

2. I gestori di impianti sportivi, di centri sportivi e di siti sportivi che rendono accessibili le aree adibite alla pratica sportiva all’aria aperta, vietano la fruizione di spazi e servizi accessori (ad esempio, palestre, luoghi di socializzazione, bar e ristoranti, docce e spogliatoi), fatto salvo per quanto riguarda i locali di transito necessari agli accessi e i locali adibiti a servizi igienici.

3. I suddetti gestori, oltre garantire la corretta e costante sanificazione e igienizzazione degli ambienti al chiuso e dei servizi igienici, devono assicurare il contingentamento degli ingressi, l’organizzazione di percorsi idonei e l’adozione di tutte le misure utili per assicurare il distanziamento sociale e il divieto di assembramento (a titolo esemplificativo prenotazione online o telefonica degli spazi, turnazioni, gestione degli accessi al sito sportivo e dei percorsi degli utenti).

4. E’ fatto salvo quanto previsto dall’Ordinanza n. 539 del 3 maggio 2020 e in particolare dal punto 1.1 dell’art. 1 sull’utilizzo della mascherina e di altre protezioni individuali.

Quest’ordinanza sarà valida almeno fino al prossimo 17 maggio.

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Bonus bicicletta e monopattini: rimborso al 70% delle spese con tetto a 500 euro, fondo da 120 milioni di euro

Milano Bike city
Milano Bike city

 

Il ministero dell’Ambiente ha stanziato  oltre 120 milioni di euro per il bonus per l’acquisto di biciclette che sarà inserito nel Decreto Maggio. Lo ha annunciato il ministro Sergio Costa. Il sussidio, studiato in collaborazione col ministero dei Trasporti, prevede fino a 500 euro di finanziamento per l’acquisto di bici, bici elettriche e monopattini.

“E’ allo studio e in dirittura d’arrivo il riconoscimento di un buono di mobilità alternativa, per i residenti nelle città metropolitane e aree urbane con più di 50.000 abitanti, fino ad un massimo di 500 euro per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, e monopattini”, ha annunciato la ministra. Ha precisato che il bonus sarà “erga omnes”, per cui non sarà legato a parametri di reddito e disponibile a tutti quelli che ne faranno richiesta.

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Armocromia: test online e consulenza d’immagine professionale

teoria stagioni armocromia 1
teoria stagioni armocromia 1

L’Armocromia è tra gli argomenti più amati del momento e appassiona centinaia di persone che si interrogano insistentemente su “quale stagione sono?”. Quello che in molti sottovalutano è come questa disciplina costituisca una scienza esatta che viene praticata da consulenti d’immagine professionale: pertanto l’analisi dell’armocromia test online o offline richiedono tempi e luoghi appositi che consentano agli esperti di svolgere il proprio lavoro con precisione e dedizione.

Che cosa è l’Armocromia

L’Armocromia è una disciplina basata sullo studio del colore in relazione al tono naturale della persona. Lo scopo ultimo di questa vera e propria scienza consiste nel perfezionare l’immagine che vogliamo esternare e mettere in luce i punti di forza del proprio corpo, in particolare gli occhi, il viso e i capelli.

L’Armocromia si fonda sulla consapevolezza che ciascuno di noi possiede dei colori naturali, i quali possono essere valorizzati – oppure penalizzati – dall’abbinamento con determinate sfumature.

Nel realizzare una corretta analisi armocromia, test online e il metodo del draping possono essere inconciliabili in apparenza. Questa tecnica consiste nell’abbinare drappi di tessuto di colori differenti al viso, per poterne trarre la combinazione vincente e definire le nuance più adatte al cliente. Ciò permette di creare la palette cromatica ideale, in grado di illuminare i lineamenti della persona e dare vita a una bellezza pura e inimitabile.

Uno dei primi studiosi dell’Armocromia è Johannes Itten, artista svizzero che all’interno della sua opera, L’arte del colore, ha presentato una teoria cromatica del tutto nuova, basata su due aspetti fondamentali: la temperatura, secondo sui colori freddi sono a base blu e quelli caldi a base gialla, e il valore – chiaro o scuro – insito nel colore.

Questa classificazione ha permesso di delineare quattro categorie cromatiche, ciascuna corrispondente a una stagione ben precisa: primavera, estate, autunno e inverno.

Armocromia test online

Se sei indeciso de digitare sui motori di ricerca “armocromia test online” sappi che affidarsi al supporto di un consulente d’immagine esperto è la chiave per trovare le nuance che più si addicono ai propri colori naturali. In ogni caso, è possibile scoprire la palette in grado di valorizzare la bellezza racchiusa in ognuno di noi attraverso vari tesi di Armocromia disponibili in rete.

Affidarsi ad un’analisi di armocromia test online può essere rischioso dal momento che il draping richiede, necessariamente, la compresenza tra il cliente e il consulente: infatti, solo avvicinando un determinato colore al volto della persona è possibile verificare concretamente l’effetto che ne consegue. Tuttavia, per chi desidera scoprire in poco tempo a quale stagione appartiene secondo l’armocromia, il test online costituisce una valida prima approssimazione.

In particolare, tra i principali ostacoli alla scoperta della stagione alla quale si appartiene secondo l’armocromia con test online ci sono:

  • Risoluzione della webcam: a seconda della qualità delle immagini prodotte dalla fotocamera è possibile che i colori possano cambiare in maniera spesso significativa. In questo caso, di conseguenza, è possibile che il consulente d’immagine – anche il più competente – possa commettere degli errori.
  • Esperienza del cliente: applicare l’armocromia con un test online riduce in maniera significativa l’esperienza che il cliente vive. Infatti, uno dei capisaldi della consulenza d’immagine è il rapporto empatico che si deve creare tra il consulente e il proprio interlocutore: solo in questo modo è possibile effettuare un servizio adeguato e di qualità indiscutibile.
  • Draping: la parte di accostamento dei drappi al viso del cliente è una delle più importanti dell’intera analisi armocromatica. Appare evidente come, per quanto si possano trovare soluzioni “d’emergenza”, questa prassi possa essere svolta nel migliore dei modi vis a vis con il cliente.

Solo i consulenti d’immagine più qualificati possono eseguire l’armocromia test online garantendo la giusta esperienza al cliente e un servizio che sappia superare i limiti degli strumenti digitali. È opportuno sottolineare, inoltre, come sia fondamentale – non appena se ne presenta la possibilità – effettuare un’analisi armocromatica completa rivolgendosi personalmente ad un consulente d’immagine che, attraverso il draping, può stabilire con certezza la stagione di appartenenza.

Infine, è molto importante tenere presente un aspetto: la variabilità degli esseri umani può essere difficilmente “incasellata” nella pur varia classificazione proposta dall’armocromia (a prescindere che si utilizzi la teoria delle 12 stagioni, delle 16 o delle 24). Pertanto, sebbene ci si debba servire dell’appartenenza ad una determinata stagione dell’armocromia con test online è fondamentale che un buon consulente d’immagine realizzi una palette personalizzata in base alle caratteristiche di ciascun individuo.

In conclusione, è opportuno sottolineare come, sebbene sia possibile limitarsi a cercare sui motori di ricerca “armocromia test”, è preferibile rivolgersi a consulenti d’immagine a Milano che sappiano gestire questa parte alla luce della propria consolidata esperienza.

Isabella Ratti, image consultant italiana, si impegna quotidianamente per supportare le persone a migliorare e valorizzare appieno la propria immagine. Trasmettendo il suo savoir faire e la grande passione per il mondo del fashion, Isabella Ratti pone la moda al servizio delle persone, esaltandone la bellezza più intima.

 

 

 

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SALA: stop alla tassa sul suolo pubblico all’aperto per bar e ristoranti

occupazione suolo pubblico
occupazione suolo pubblico

“Sul tema bar e ristoranti la buona notizia ieri l’ha comunicata il ministro Franceschini. Si potranno chiedere spazi all’aperto antistanti a bar e ristoranti senza vincoli della soprintendenza, l’unico vincolo rimane quello della sicurezza. Noi non faremo pagare nessuna tassa, per cui baristi e ristoratori cominciate a pensare di quali spazi all’aperto avete bisogno”.

Lo ha spiegato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel consueto video sui social. “I Comuni attraverso l’Anci stanno chiedendo un contributo al governo per poter esentare bar e ristoranti dal pagamento della tassa sui rifiuti, o della tassa di occupazione suolo per il periodo in cui sono stati chiusi. Speriamo di avere notizie a breve”.

Coronavirus Fase 2, alle famiglie 2 milioni per i buoni spesa

Il Comune di Milano ha stanziato, intanto, 2 milioni di euro per garantire i buoni spesa ad altre 5 mila famiglie della città. “Stiamo utilizzando dei fondi del governo con cui copriamo oggi 15 mila famiglie – ha detto il sindaco Beppe Sala nel suo video quotidiano sui social – Siccome le richieste sono molte di più domani porterò una delibera in giunta e il Comune ci metterà altri 2 milioni di euro per arrivare ad altre 5 mila famiglie”.

Coronavirus Fase 2, arriva il bonus per le bici

Sul tema della micromobilità “dall’inizio ho chiesto alla task force di Colao e poi alla ministra de Micheli un bonus per chi acquista una nuova bici o un monopattino. Ieri il ministro ha confermato che ci saranno questi bouns, vanno fino a 500 euro per una bici elettrica ma copriranno anche le bici normali”, ha detto ancora Sala spiegando che il decreto, che sarà approvato nei prossimi giorni, “dovrebbe essere retroattivo al 4 maggio. Vi terrò informati – ha assicurato -. E’ una buona cosa ed è in linea con il nostro invito a utilizzare le biciclette.

Ho chiesto e ottenuto dal governo che i negozi che vendono questi prodotti possano aprire e mi risulta che tanti abbiano  già aperto”. Infine un “invito ai ciclisti: io sto dalla vostra parte, è evidente, ma le regole sono regole, con il rosso non si passa e in contro mano non si va. Cercate di rispettarlo, questo è un momento in cui tutti dobbiamo darci una mano”.

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SAN SIRO 2.0 : ecco come verrà trasformato lo storico “Meazza” di Milano

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San Siro Stadio non viene abbattuto, non del tutto. Ne rimane almeno un quarto, ma “rifunzionalizzato”. Inter, Milan e comune di Milano hanno trovato l’accordo per salvare una parte del vecchio stadio.

In questo modo, arriverà successivamente il via libera al progetto per il nuovo impianto da 65 mila posti da realizzate nell’area dove un tempo sorgeva il palasport crollato sotto il peso della grande nevicata del 1985 e il nuovo quartiere con centro commerciale, albergo e spazi ricreativi.

I nuovi progetti sono stati sviluppati rispettivamente dagli studi di architettura Populous e Manica/Sportium, gli unici due rimasti in lizza per la scelta definitiva.

Dunque, i nuovi progetti ruotano proprio intorno al mantenimento di parte dell’attuale San Siro, che si trasformerà in un distretto per il tempo libero con attività commerciali, sportive e culturali.

“Milan e Inter hanno presentato al Comune di Milano un documento propedeutico al progetto di fattibilità relativo alla creazione nell’area di San Siro di un nuovo Stadio con i più elevati standard internazionali e di un Distretto moderno e innovativo per lo Sport e il Tempo Libero – si legge in una nota congiunta dei due club milanesi – Le due proposte presentate, frutto di un costante e proficuo dialogo con l’amministrazione, sono state realizzate in conformità alle 16 condizioni indicate, nel novembre 2019, dal Consiglio e dalla Giunta Comunale.

I nuovi progetti, sviluppati dagli studi di architettura Populous e Manica/Sportium, prevedono un nuovo Stadio, moderno e con i più elevati standard, e il mantenimento di elementi dell’attuale impianto Giuseppe Meazza nel contesto di un nuovo distretto dedicato al retail, allo sport e all’intrattenimento fruibile 365 giorni all’anno, con aree verdi per 106.000 mq (ovvero il doppio rispetto agli attuali 56.000 mq).

san siro stadio nuovo progettoSarà un ‘hub’ dedicato ad attività sportive, ricreative e culturali, localizzate sia ‘outdoor’ che ‘indoor’, ‘running track’, percorso ciclabile, palestra, ‘skateboard park’, campo da calcetto, il museo dello sport: la maggior parte dei servizi sportivi sarà disponibile gratuitamente al servizio dei milanesi e dei cittadini dei quartieri limitrofi. Un distretto innovativo per le nuove generazioni, all’avanguardia per il basso impatto ambientale e l’elevata sostenibilita’; un centro di aggregazione sicuro per il quartiere e la città.

Milan e Inter ritengono fondamentale, soprattutto in questo momento, poter avviare un progetto da oltre un miliardo di euro a Milano, un’opera di eccellenza internazionale che genererà migliaia di posti di lavoro e rappresenta una straordinaria opportunità di rilancio per la cittò e per il sistema calcio italiano”.

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Bergamo saluta i militari russi arrivati per combattere l’emergenza coronavirus

specialisti militari russi lasciano bergamo medici
specialisti militari russi lasciano bergamo medici

Missione compiuta : gli specialisti militari russi lasciano Bergamo

Bergamo ha salutato il contingente di medici e militari russi arrivato alla fine di marzo per aiutare la città alle prese con la grave emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di Coronavirus. “Siete arrivati in uno dei momenti più difficili nella storia degli ultimi ottant’anni della nostra Regione e della città di Bergamo – ha detto il governatore Fontana – e avete portato il vostro aiuto concreto, ma anche amicizia e solidarietà”. Il contingente tornerà in Russia domani. Intanto l’ospedale da campo allestito alla Fiera di Bergamo non verrà smantellato.

Adesso la missione “Dalla Russia con amore”, organizzata dopo gli accordi raggiunti tra il presidente della Russia Vladimir Putin e il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, volge al termine: domani i medici e i militari infatti torneranno in Russia. “Grazie al contingente russo e in particolare al personale sanitario che ci ha supportato nel nostro Presidio medico avanzato fin dal primo giorno della sua apertura, dando un contributo fondamentale nella gestione dei pazienti, in particolare quelli più gravi”, ha detto il direttore generale dell’Azienda socio sanitaria territoriale Papa Giovanni XXIII Maria Beatrice Stasi, -. Abbiamo fatto un lavoro importante e siamo un esempio di integrazione tra diverse istituzioni, che hanno dimostrato di saper lavorare insieme per dare una risposta veloce e qualificata ai bisogni di un territorio travolto da un’emergenza senza precedenti”.

«Non ho nessuna intenzione di smantellare né l’ospedale in Fiera a Bergamo, né quello in Fiera a Milano». Lo ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana, smentendo la voce di una chiusura della struttura bergamasca a fine mese al termine della cerimonia organizzata per salutare la brigata russa che da venerdì 8 maggio rientrerà a Mosca.

Il governatore ha spiegato che le due strutture, in base anche alle indicazioni del governo, serviranno nel momento in cui potrebbe esserci un ritorno del virus. «Non abbiamo alcuna intenzione di trasferire medici e modificare» le due strutture perché dobbiamo essere pronti» per qualsiasi eventualità.

Lo ha confermato anche l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera: «L’ospedale allestito all’interno della Fiera di Bergamo rimarrà dov’è, fino alla fine di questa emergenza e anche oltre, quale supporto indispensabile in caso di ulteriori necessità. Si tratta, infatti, di una struttura modulare, molto duttile, che può essere impiegata in base alle diverse esigenze sanitarie».

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Coronavirus in Lombardia : se verranno superati i 500 contagi al giorno si tornerà alla chiusura

piazza duomo
piazza duomo

La soglia fatidica è di 500 nuovi contagi al giorno in tutta la Regione.

La soglia, indicata dagli esperti regionali, è quella che se superata potrebbe portare a un nuovo inasprimento delle misure di prevenzione da contagio.

Si ragiona in vista del 18 maggio, per valutare nuove riaperture e rispondere alle richieste di allentamento delle restrizioni. Ma per la cabina di regia lombarda è chiarissimo: tutto dipende dall’Rt, indicatore calcolato ogni sette giorni, che darà la misura della curva dei contagi in Fase2.

Tecnici, epidemiologi stanno ancora lavorando e elaborando i dati ma pare che oggi in Lombardia l’indice Rt sia a 0,8, cioè sotto quell’1 che porterebbe a un nuovo lockdown.

Si tratta di un parametro calcolato sul fattore tempo, lievemente diverso da R0 che definisce come e quanto una persona infetta sia in grado di contagiarne altre, in questo caso la regione sarebbe sotto la media nazionale: 0,5 secondo quanto calcolato dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento.

Perché il fattore Rt si alzi deve accadere che per alcuni giorni i contagi si attestino a 500 ogni 24 ore.

Per questo ospedali e strutture sanitarie vengono monitorati con attenzione.

Decisioni e analisi sono in corso ma è chiaro che se la tendenza non scenderà saranno sancite nuove misure stringenti.

Le 31753 persone attualmente malate in Lombardia sono distribuite così: 480 in terapia intensiva (-29), 6079 ricoverati con sintomi (-122), 25194 in isolamento domiciliare (-5188). I morti totali sono 14611 (+222), i guariti 33005 (+5881).

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Riapre l’Idroscalo di Milano, ecco tutte le regole da rispettare

IDROSCALO
IDROSCALO

Gli accessi saranno contingentati con un massimo di 3mila persone per volta

Riaprirà il 7 maggio l’Idroscalo. Si potrà accedere da un unico ingresso pedonale e ciclabile – ingresso 3 Riviera Est – con misurazione della temperatura e contingentamento degli ingressi. L’accesso – viene comunicato – è condizionato al rigoroso rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro ed è vietata ogni forma di assembramento. “L’obiettivo è consentire ai cittadini – ormai chiusi in casa da molti giorni – di trovare sollievo in questo parco pubblico, in massima sicurezza“, ha dichiarato il presidente del cda dell’Istituzione Idroscalo, Marco Francioso, che ha predisposto un processo graduale di riapertura per minimizzare i rischi.

Il Parco sarà aperto dalle 7,30 alle 21 in modo tale da spalmare le presenze su una fascia oraria ampia. Sarà consentito sia passeggiare sia fare attività motoria, mentre non è consentita l’attività ludica e ricreativa, compreso l’uso della spiaggia. Sono previsti interventi di sanificazione (almeno due volte al giorno) per le panchine, su cui potranno sostare, distanziate, solo 2 persone, fatti salvi i nuclei famigliari con bambini. Non è consentito l’accesso in acqua e le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse così come le case dell’acqua e le fontanelle.

Cosa si può fare

Nell’area dell’Idroscalo saranno consentite solo alcune delle attività che di solito vengono svolte nel parco durante il periodo estivo. In particolare rimane vietata ogni attività ludica e ricreativa, compreso l’uso della spiaggia. Non sarà quindi consentito prendere il sole, stazionare sui prati, giocare né organizzate picnic o altre attività in compagnia. Restano chiuse le aree giochi per bambini. È invece consentito passeggiare, fare attività motoria tra cui corsa, bici, roller, skateboard nel rispetto del distanziamento di 2 metri. Non è permesso l’accesso in acqua al pubblico. È ammessa la pesca da riva nelle zone consentite con il necessario distanziamento. Sono permesse le attività delle società sportive per quanto riguarda le discipline individuati, secondo le regole prescritte da ogni Federazione per gli sport

 

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DECRETO MAGGIO: ecobonus per ristrutturazioni al 110% dall’1 luglio a fine 2021

Pannelli fotovoltaici sul tetto condominiale 1280x720 1
Pannelli fotovoltaici sul tetto condominiale 1280x720 1

Il governo che paga i cittadini per rifarsi casa, e lascia anche una “mancia fiscale” del 10%

Chi sceglie di ristrutturare casa, migliorando l’efficienza energetica o la resistenza antisismica, potrà usufruire di un ‘superbonus’ al 110%, per i lavori avviati dal 1 luglio di quest’anno fino alla fine del 2021.

Lo prevede la bozza della norma messa a punto da Fraccaro per il decreto maggio.

Gli interventi di isolamento termico o di sostituzione degli impianti di riscaldamento dei condomini ‘traineranno’ anche altri interventi coperti dall’ecobonus fino al 110% (ora vanno dal 50% al 65%, o all’85% per i condomini).

Lo stesso vale per interventi che migliorano la classe antisismica: in più per chi stipula una polizza per proteggere la casa dai danni di un terremoto la detrazione passa dal 19% al 90%.

Il superbonus ovviamente spetta anche per l’installazione di pannelli fotovoltaici.

Sale al 110% il bonus facciate se con miglioramento energetico o antisismico (per lavori da inizio 2020 a fine 2021). C’è anche la possibilità, estesa, di chiedere lo sconto in fattura o di cedere il credito d’imposta alle banche o a intermediari finanziari (dal 1 gennaio 2020).

«L’Italia deve ripartire con un nuovo approccio economico basato sulla sostenibilità ambientale. Nel decreto maggio ho proposto di inserire un Superbonus pari al 110%, sia per gli interventi di efficienza energetica che di adeguamento sismico. Rappresenta una svolta storica».

Lo dichiara il sottosegretario Riccardo Fraccaro. «L’ecobonus passa dal 65 al 110%», con «una detrazione superiore all’importo speso».

«Abbiamo il dovere di superare questa fase di emergenza cogliendo l’opportunità di favorire la transizione ecologica. Questa misura rappresenta una svolta storica sul piano economico e culturale per il nostro Paese, che si candida a diventare un modello per le politiche di sviluppo sostenibile a livello globale», aggiunge il sottosegretario Fraccaro.

«La norma non si applicherà solo agli interventi per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici ma anche all’installazione dei pannelli fotovoltaici. Un Super ecobonus, quindi, che creerà un meccanismo virtuoso incentivando il risparmio energetico e favorendo la crescita del settore produttivo. Questo meccanismo – prosegue il sottosegretario – si applicherà anche alle opere di adeguamento sismico: quindi la detrazione, attualmente al 50%, passerà al 110% con la stessa possibilità di sconto in fattura».

«Con il Super sismabonus diventerà vantaggioso mettere in sicurezza gli immobili e in questo modo si darà un sostegno decisivo ad un comparto importante per il nostro Paese come quello dell’edilizia. Grazie a queste misure sarà possibile stimolare gli investimenti privati, il Pil e l’occupazione tutelando l’ambiente e il territorio.

La riduzione delle fonti inquinanti attraverso l’uso delle energie rinnovabili diventa quindi un volano per la ripresa e per il benessere collettivo».

«Con il superbonus al 110% per gli interventi green e antisismici l’Italia investe in maniera poderosa nella crescita, con l’obiettivo di contrastare la crisi causata dal Coronavirus e – conclude Fraccaro – inaugurare una nuova stagione economica basata sulla sinergia tra sviluppo e salvaguardia dell’ambiente.

L’Italia riparte in maniera sostenibile, l’Italia riparte al 110%».


Cosa prevede la “norma 110%”

La nuova norma incentiva la riconversione energetica e lo sviluppo del patrimonio immobiliare, con forti detrazioni fiscali dilazionate su cinque anni.

La principale novità riguarda l’aumento delle aliquote di detrazione, fino al 110%, per interventi di riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli edifici. Sono facilitazioni introdotte nel 2013, e che allora si sono rivelate un puntello importante per il settore, con flussi rilevanti di domanda aggiuntiva.

Da luglio, e per 18 mesi, le aliquote detraibili per gli interventi di efficientamento energetico (il cosiddetto “ecobonus” della vecchia legge) e antisismico (“sismabonus”), rispettivamente del 65% e del 50% dei lavori, saliranno al 110%. E la detrazione al 110% varrà anche per altri lavori di riqualificazione energetica, restauro facciate o installazione di impianti fotovoltaici per produrre elettricità.

I nuovi incentivi si applicano “agli interventi effettuati dai condomini, dalle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, e dagli Istituti autonomi case popolari (Iacp)”, si legge nell’ultima bozza.

Un esempio e le soglie massime

Se il signor Rossi svolge lavori che ricadono negli interventi considerati per 10 mila euro, riceverà alla dichiarazione dei redditi una detrazione pari al 110% della fattura (qui 11 mila euro), da usare in compensazione per 2200 euro l’anno in cinque dichiarazioni.

I lavori agevolati, che sono preclusi alle imprese (ma non alle associazioni, alle fondazioni e a chi opera nel terzo settore, dove il credito d’imposta previsto è il 100%), hanno delle soglie massime.

Fino a 60 mila euro “per numero di unità immobiliari” (nel caso di abitazioni in condominio) per interventi di isolamento termico; fino a 30 mila euro per numero di unità immobiliari per quelli sulle parti comuni e sulla climatizzazione; fino a 10 mila euro per numero di unità immobiliari per quelli sulle caldaie a gasolio (almeno di classe A); fino a 48 mila euro, o 2.400 euro per Kwh di potenza nominale, per gli impianti fotovoltaici.


La cessione del bonus fiscale di chi ristruttura

Il credito sarà cedibile a terzi di ogni tipo senza limiti. Nel caso il committente lo giri all’impresa che fa i lavori, li otterrà senza versare un euro: lo sconto applicato sarà identico alla fattura (100%), poi l’impresa recupererà il credito d’imposta in cinque anni dalle sue tasse. Se invece chi fa i lavori cederà il credito fiscale a una compagnia assicurativa, potrà beneficiare del 90% della somma per stipulare una contestuale polizza su rischi di calamità (finora quella detrazione è del 19%).

Un’opzione alternativa, prevista cambiando le norme sulla cedibilità delle detrazioni, consente a chi commissiona i lavori o all’impresa che li fa di vendere a banche o altri intermediari la detrazione, per dare liquidità immediata all’edilizia, alle condizioni commerciali applicate dalle banche o dai grandi gruppi dell’energia (Enel, Eni e Snam tra questi), e creare un mercato dei crediti fiscali a prezzi tali da coprire almeno il costo dei lavori.

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