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giovedì, Maggio 15, 2025
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SMOG: smart working, lockdown e DAD non fermano l’inquinamento in Lombardia

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Diciassette giorni da bollino rosso a Milano. Quindici a Bergamo, 14 a Monza. Sopra quota dieci si trovano anche Cremona, Lodi, Como, Brescia e Pavia. 

Novembre non è ancora finito, ma ci sono città che, nonostante le restrizioni imposte dal lockdown alla mobilità e alle attività commerciali in vigore dal 6 novembre in tutta la regione, hanno “bruciato“ metà bonus inquinamento(o quasi).

Si tratta delle 35 giornate all’interno di un anno solare in cui è consentito lo sforamento del limite quotidiano di 50 microgrammi per metro cubo d’aria di Pm 10, le polveri sottili.

Con l’istituzione della zona rossa in Lombardia, la didattica a distanza e l’incremento dello smart working da casa il traffico è calato. Bar, ristoranti, centri commerciali chiusi così come i negozi non considerati essenziali hanno ridotto le emissioni del riscaldamento nel terziario.

Eppure – complice tre settimane pressoché senza piogge – solo la Valtellina, le Prealpi varesine, orobiche e lecchese sono riuscite a mantenere le particelle inquinanti sospese entro i valori limiti.

Altro giorno di sforamento del Pm10 a Milano. I valori, in tutte le centraline eccetto quella al Verziere, hanno doppiato per il secondo giorno consecutivo, la soglia limite dei 50 microgrammi al metro cubo.

Nella giornata di venerdì le centraline hanno registrato 106 microgrammi al metro cubo in via Senato, 101 in Pascal e 103 in viale Marche. Al Verziere invece si è fermata a 91 microgrammi. In provincia, valori pari al doppio dei limiti a Pioltello (107) e Monza (106) e Merate (100), mentre si sono fermati poco sopra i limiti a Varese (52) e Turbigo (59)

La qualità dell’aria relativa alla giornata del 26 novembre, secondo l’Indice Iqa elaborato dall’Arpa, resta “molto scarsa” con una media giornaliera di 90 microgrammi al metro cubo per il Pm10 e di 62 per il Pm2.5.

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L’Aeronautica Militare allestisce all’ Aeroporto di Linate corsie per tamponi rapidi drive-through

tamponi rapidi drive Milano Drive Through
tamponi rapidi drive Milano Drive Through

Coronavirus, i Drive-Through dell’Aeronautica a Milano-Linate

Sono operative da venerdì 20 novembre a Linate, presso il Centro Logistico Sportivo di Presidio della 1ª Regione Aerea di Milano, sette postazioni Drive Through realizzate dall’Aeronautica Militare in collaborazione con Enti locali ed ATS Milano per l’effettuazione di tamponi per la ricerca di SARS-COV-2. Sale così a undici il numero di Drive Through predisposti dall’Aeronautica Militare in Lombardia nell’ambito dell’Operazione IGEA del Ministero della Difesa.

Si tratta di un ulteriore contributo che la Forza Armata sta fornendo in Lombardia per incrementare, attraverso personale sanitario specializzato di tutte le Forze Armate, la capacità giornaliera del Servizio Sanitario Nazionale di effettuare test sulla popolazione. Tali postazioni si aggiungono a quelle già operative da alcuni giorni presso LeccoMedaCaponago e Pavia mentre nei prossimi giorni partiranno anche Vigevano e Voghera.

Presso tali postazioni Drive Through Difesa (DTD) è possibile per i cittadini effettuare il tampone rapido accedendo direttamente in auto e ricevendo il risultato il 15 minuti. In caso di positività è disponibile un’ulteriore struttura dove è possibile effettuare il tampone molecolare.

Sono oltre cinquanta le unità sanitarie specializzate della Forza Armata – tra medici, infermieri e personale di supporto – inviate in queste zone a sostegno dell’emergenza, e che operano in coordinamento con le autorità sanitarie regionali e locali, molte delle quali arruolate tramite il concorso straordinario bandito in estate per fare fronte all’emergenza Covid-19.

Sale dunque a 135 il numero totale di Drive Through della Difesa (DTD) predisposti dalle Forze Armate nell’ambito dell’Operazione IGEA del Ministero della Difesa. Ad oggi circa 230.000 tamponi, molecolari e rapidi, sono stati eseguiti nei punti DTD, con una capacità massima esprimibile fino a 30.000 test giornalieri. All’interno dei 135 Drive Through Difesa attualmente operativi sono impiegati, ad oggi, 148 Ufficiali medici e 255 Sottufficiali infermieri, distribuiti su tutto il territorio nazionale.

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La Svizzera apre le piste da sci : ” italiani benvenuti ” venite a sciare

piste da sci covid
piste da sci covid

 

Berna ha fatto la sua scelta: le stazioni sciistiche rimarranno aperte durante le festività natalizie. Lo ha affermato giovedì, il consigliere federale Alain Berset. Una decisione che mette in difficoltà i paesi confinanti, che condividono con la Confederazione i comprensori sciistici.

A livello dell’Unione Europea, diversi paesi tra cui Germania e Italia insistono per coordinarsi nella gestione, leggasi apertura, degli impianti da sci. L’Austria vuole riaprire, mentre l’Italia no. Roma preferisce essere prudente su questo punto, e anche in questo caso i malumori da parte di chi gestisce piste da sci non si sono fatti attendere .

Quasi cinquemila casi di coronavirus al giorno, terapie intensive piene, medici malati. Eppure gli svizzeri, come riporta il Corriere della Sera, non tengono conto delle parole dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, che identifica nella zona di Ginevra uno dei principali, se nonil principale focolaio d’Europa, come confermano le drammatiche situazioni degli ospedali, ai livelli, per dire, di Varese e di Como, se non pure peggio. Ovvero ambulanze in coda fuori dal pronto soccorso, posti letto carenti, reparti trasferiti, medici e infermieri malati a decine e decine, le terapie intensive piene, una quotidianità di nuovi casi che non concede tregua.

Il rischio è ovviamente quello di un esodo di massa dagli Stati confinanti, tra cui l’Italia, e dell’innesco di una possibile nuova ondata di casi.

Il governo svizzero assicura che si scierà in sicurezza: mascherine, distanziamento sociale, ingressi contingentati e sanzioni per chi non rispetta le regole. Ma il problema è quello che viene dopo: rifugi, ristoranti, bar, dove potrebbero verificarsi assembramenti di persone.

Critiche alla proposta della Merkel, condivisa dal premier Giuseppe Conte e dal presidente francese Emmanuel Macron, sono arrivate anche da Vienna. Ma l’Austria appare più cauta. “Se l’Ue vuole gli impianti chiusi, deve pagare per questo”, è la posizione del ministro delle Finanze austriaco, Gernot Blümel, citato dal Corriere, che stima in 2,4 miliardi di euro le perdite per una eventuale chiusura degli impianti nel periodo di Natale.

SI PUO’ ANDARE A SCIARE IN SVIZZERA ?

 NO ! Comunque le regioni rosse e arancioni non possono spostarsi oltre il loro comune di residenza, il Governo sta  introducendo  la quarantena obbligatoria per chi si reca anche solo per poche ore all’estero, sta pensando di disincentivare fortemente se non direttamente vietare, la possibilità di recarsi all’estero e anche lo spostamento tra regioni per il periodo di Natale.

 

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ARTIGIANO IN FIERA LIVE: con l’edizione 2020 spegne le 25 candeline

FB hotelDaniel AF
FB hotelDaniel AF

Artigiano in Fiera Live con l’edizione 2020 spegne le 25 candeline.

In un anno particolarissimo e difficile, la kermesse ha voluto essere comunque presente, nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia, con una versione live e rimanere così vicino ai propri artigiani.

In Artigiano in Fiera Live sono presenti più di 500 artigiani, circa 2.500 i prodotti di ogni settore merceologico dalla moda (Tessili, pellifici e anche scarpe su misura) , passando per i decori natalizi handmade (palline in vetro soffiato per gli alberi e statuine per presepi tipiche della tradizione campana), e arrivano anche al design, all’arte, beauty e bigiotteria.

A partire da sabato 28 novembre 2020, il grande media-commerce digitale di Artigiano in Fiera Live è diviso in quattro sezioni: la prima è dedicata ai territori per cercare gli artigiani partecipanti in base alla loro provenienza geografica; la seconda sezione permette di conoscere tutti gli artigiani in ordine alfabetico (e anche con altri filtri di ricerca); la terza riguarda i prodotti, divisi per categorie merceologiche; e la quarta, quella gastronomica, consente di ordinare a domicilio (Milano e hinterland) alcuni tra i piatti etnici più amati dell’Artigiano in Fiera.

Dal 28 novembre fino al 20 dicembre, 24 ore su 24, sarà possibile scoprire online, comodamente da casa e in tutta sicurezza, gli artigiani, apprezzarne il lavoro e acquistarne i prodotti. Una vetrina che consentirà agli espositori di raccontare, attraverso video e immagini, la propria attività e ai visitatori di dedicarsi allo shopping online in vista del Natale e non solo (spese di spedizione gratuita sopra i 39 euro).

Gli utenti potranno scegliere tra menu organizzati per prodotti, nazioni e percorsi suggeriti. Gli espositori circa 500 saranno in grande maggioranza italiani, ma non mancheranno gli stranieri.

È possibile una fiera online?

Mondo fisico e digitale non sono alternativi e vivranno in simbiosi anche in futuro”. Parola di Gabriele Alberti, amministratore delegato di GeFi Spa, la società che organizza l’Artigiano in Fiera Live, al debutto oggi sulla piattaforma artigianoinfiera.it.

Vista la situazione sanitaria, l’esperienza online quest’anno è l’unica possibile. “La sezione e-commerce è solo parte di un percorso ampio che inizia dalla conoscenza dell’artigiano, non dal solo prodotto”.

Quanto costa alle imprese partecipare?
“La tariffa più alta è 1.500 euro per un anno sulla piattaforma e la proprietà dei contenuti media. Diversi enti locali hanno incentivato lo sforzo per la digitalizzazione. Per molte aziende artigiane è sempre stato un grande tema, rimandabile. Questa crisi ha investito molti di una nuova consapevolezza”.
A quanto ammonta l’investimento per la piattaforma digitale?
“Oltre 2 milioni di euro, ma il vero valore è la rete relazionale costruita in 25 anni e questa autorevolezza non è replicabile”.

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NUOVO DPCM: stop a ristoranti a Natale e Santo Stefano, coprifuoco dalle 22.00

ristoranti e gastronomie pugliesi
ristoranti e gastronomie pugliesi

Ristoranti chiusi a Natale e Santo Stefano. E’ la decisione verso cui si starebbe orientando il governo per il prossimo Dpcm. Coprifuoco confermato dalle 22 alle 6 di mattina.

Stando a quanto emerso nel decreto, che sarà varato entro il 3 dicembre, verrà confermato il coprifuoco dalle 22 alle 6 di mattina.

Orario prolungati per i negozi:

Tra le indiscrezioni emerse anche quella di orari prolungati per i negozi, per evitare assembramenti a causa dello shopping natalizio. I negozi potranno quindi restare aperti fino alle 21 o anche oltre, purché si rispetti il coprifuoco in vigore dalle 22.00.

Verso spostamenti solo per residenti, ma si valutano deroghe

Per quanto riguarda gli spostamenti, dovrebbe essere confermato il blocco della mobilità tra le Regioni, con l’esclusione della possibilità per i residenti di tornare a casa. L’intesa di massima sarebbe stata raggiunta, ma una discussione sarebbe ancora aperta e si starebbero valutando deroghe per chi abbia il domicilio in una Regione diversa da quella di residenza o per alcuni casi di ricongiungimento familiare.


Zona arancione: le regole. Cosa cambia in Piemonte e Lombardia

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Apre in centro a Milano un Flower shop tutto dedicato al Natale

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Un anno diverso dagli altri per le aperture a Milano, specialmente nel centro storico, eppure, c’è chi ci crede e continua a investire. Uno di questi è Vincenzo Dascanio, uno dei più famosi flower design del mondo che ha aperto un temporary store proprio in via della Spiga.

Flower shop a tema Natale 

Il nuovo flower shop si trova in via della Spiga 30, nell’ex sede di Blumarine. Tre piani e 600 metri quadrati tutti dedicati ai fiori e alle decorazioni natalizie.

Una sfida che l’imprenditore Vincenzo Dascanio ha voluto portare a termine per Milano, nonostante le incertezze. Noto per i suoi tanti allestimenti, non da ultimo per il matrimonio dei Ferragnez, ora si lancia in questa nuova sfida nel centro storico di Milano che ultimamente ha visto ben poca gente passeggiarvi. Le quattro vetrine che illumina una delle vie più amate di Milano, rimarranno accese solo fino al 21 gennaio 2021.

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Lombardia in zona Arancione da domenica 29 Novembre

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Finisce la zona rossa in Lombardia, ma anche in Piemonte e Calabria.

La nuova ordinanza del ministro Roberto Speranza entrerà in vigore da domenica 29 novembre: le tre regioni diventeranno zone arancioni, mentre Sicilia e Liguria passeranno a gialle.

Restano invece le stesse restrizioni nelle altre Regioni che oggi erano in scadenza: Campania , Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche e Toscana. “L’ordinanza è valida fino al 3 dicembre“, fa sapere il ministero.

Restano quindi in zona rossa AbruzzoCampania e Val d’Aosta, oltre a Toscana e Provincia di Bolzano, che dovrebbero però essere “declassate” tra una settimana. Protesta in particolare la Val d’Aosta: “La Giunta regionale si riserva ogni azione politica“, riferisce una nota.

Rimangono invece nella fascia di rischio intermedia Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria. Sono queste le decisioni prese sulla base del nuovo monitoraggio settimanale dell’Iss, mentre il governo è ancora impegnato a discutere sulle prossimo Dpcm, con le restrizioni che riguarderanno anche il periodo di Natale e Capodanno.

I dati che arrivano dal report dell’istituto superiore di Sanità fotografano una situazione in miglioramento: l’indice è in discesa a 1,08 nel periodo 4-17 novembre, a dimostrazione del fatto che le misure adottate dall’esecutivo stanno funzionando. E altri segnali positivi arrivano dai dati di oggi: 28mila nuovi casi, ricoveri in calo per il quarto giorno consecutivo. “L’incidenza rimane tuttavia ancora troppo elevata“, avverte però l’Iss, sottolineando che 10 Regioni restano “a rischio alto“. Si tratta di Abruzzo, Calabria (non valutabile), Campania, Emilia, Friuli, Lombardia, Bolzano, Puglia, Sardegna e Toscana, mentre le rimanenti sono a rischio moderato, di cui 7 con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese.

Gli ospedalizzati calano, ma restano ancora 33.684 le persone ricoverate con sintomi e 3.782 i pazienti assistiti in terapia intensiva. Senza dimenticare che anche oggi ci sono 827 morti. Si conferma quindi “la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile“, si legge nel report dell’Istituto.

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MALPENSA: decollato il primo volo Covid Free Internazionale verso la Cina

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È decollato giovedì alle 13.45 dall’aeroporto di Milano Malpensa il primo volo Covid free internazionale con destinazione Nanchino, in CINA.

Il collegamento diretto è operato da Neos, la compagnia aerea del Gruppo Alpitour che già durante l’emergenza dei mesi scorsi ha lavorato in stretta collaborazione con le istituzioni cinesi e il governo italiano.

Il volo diretto di Neos, che unisce Malpensa a Nanchino, è l’unico attualmente operativo fra i due Paesi: la compagnia aerea ha voluto perciò inserire a suo carico un terzo tampone rapido durante il check-in, per ridurre al minimo i rischi del personale navigante e dei passeggeri.

Questo primo volo covid free è decollato pieno, esattamente come quelli effettuati da Neos in questi mesi da e verso la Cina. Il trend – spiegano dalla compagnia – sottolinea l’importanza strategica della tratta per il tessuto economico di entrambi i Paesi.

Da quando è stato ripristinato il collegamento a inizio luglio, Neos ha realizzato 58 voli con aeromobili 787 Dreamliner di ultima generazione, ognuno dei quali al massimo della capacità prevista dalla normativa vigente: il 75%, ossia con 269 passeggeri a bordo.

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PREGLIASCO: “La mascherina la porteremo fino alla fine del 2021″

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“Potremmo aver bisogno di indossare le mascherine fino a fine 2021, nella miglior ipotesi. Ci sarà sempre un rischio fino a quando non avremo un alto livello di immunità nella popolazione, in modo da poter fermare il virus.” Occorre fare in modo che “le persone più vulnerabili siano immuni”.

Secondo il commissario Domenico Arcuri in Italia la somministrazione del vaccino anti Covid avverrà a fine gennaio del prossimo anno – fra poco più di due mesi – se il vaccino sarà già commercializzato. Una cosa è certa. Comunque vada, per la somministrazione delle prime dosi in Italia è ormai solo questione di tempo. Del resto col mese di dicembre 2020 l’ “antidoto” al Sars-CoV-2 dovrebbe cominciare ad arrivare negli Usa ma anche in Gran Bretagna.

Emergenza coronavirus, quando potremo toglierci le mascherine?
Anche se il vaccino dovesse arrivare a gennaio non si tornerà alla vita di prima come se nulla fosse. O almeno non in tempi brevi.“

La mascherina, come minimo, ce la terremo fino alla fine del 2021“. È questa la previsione di Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano, in merito all’evoluzione della pandemia nel corso dei prossimi mesi. Intervenuto durante il programma ‘Un Giorno da Pecora’, in onda su Rai Radio 1, il virologo ha parlato anche della stagione dell’influenza: “Ci sono dei casi sporadici, ma nell’Italia ancora non è esplosa la curva. Ce l’aspettiamo da Natale in poi – ha precisato Pregliasco -. Speriamo che accada come in Australia, dove la stagione invernale è stata piuttosto morbida dal punto di vista influenzale. Mi attendo dunque anche per noi una stagione che crei meno problemi“.

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Lombardia diventa zona arancione è ufficiale la notizia dal Presidente Fontana

fontana presidente lombardia governo
fontana presidente lombardia governo

 Da domenica la Lombardia lascia la zona rossa

Già nel pomeriggio era arrivata la notizia  tramite un messaggio twitter del presidente Fontana :

“Grazie ai sacrifici dei lombardi, apprezzati i dati epidemiologici, ora siamo in zona arancione e potremo riaprire gli esercizi commerciali. A breve la decisone del Governo.”

 

Poi poche ore più tardi la conferma del Governo, con la firma dell’ordinanza del Ministro Speranza  .

Con i i dati settimanali dell’Iss, viene ridefinita la mappa delle zone italiane a rischio. La curva dei contagi flette, il premier Conte in mattinata promette: “Nel pomeriggio avremo delle novità”. Ed eccole: il Ministro della Salute, Roberto Speranza sta per firmare una nuova ordinanza con cui dispone l’area arancione per le regioni Calabria, Lombardia e Piemonte e l’area gialla per Liguria e Sicilia. Il provvedimento sarà in vigore da domenica 29 novembre fino al 3 dicembre.

Zona arancione

è la definizione per indicare la misura anti Covid intermedia fra quella gialla e quella rossa.

I divieti nelle zone arancione:

 

Spostamenti

Non è consentito muoversi in ingresso e in uscita dalla regione, non è consentito spostarsi in un comune diverso da quello di residenza .

All’interno del proprio comune è possibile circolare senza autocertificazione.

Dalle 22 alle 5 scatta il «coprifuoco»: si può uscire di casa solo per comprovate esigenze e muniti di autocertificazione

 

Acquisti

Restano chiusi gli esercizi commerciali all’interno centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, restano chiuse sale giochi e sale scommesse, ma anche bingo e casinò presenti all’interno di locali adibiti ad attività differente

 

Istruzione

 

Restano chiuse le scuole superiori con la didattica a distanza al 100%.

– Salvo diversa indicazione dei governatori, nelle zone arancioni gli studenti di seconda e terza media tornano a seguire le lezioni in classe.

 

Sport e attività motoria

Sono chiuse palestre e piscine, restano fermi anche gli impianti sciistici.

Inviti a casa

Si raccomanda fortemente di non invitare a casa propria persone non conviventi.

Cura della persona

Sono chiusi centri benessere, sono chiusi anche i centri termali

 

Ristorazione

 

Sono chiuse le attività di ristorazione, divieto di consumazione al tavolo, divieto di consumazione nei pressi dei locali

 

Eventi e tempo libero

Restano chiusi musei, cinema e teatri, centri sociali e ricreativi, chiusura di parchi tematici e di divertimento, salve attività ricreative, ludiche ed educative, sospensione di eventi, congressi, spettacoli dal vivo, discoteche

Resteranno comunque aperti lavanderie, ferramenta, ottici, fiorai, librerie, cartolerie, informatica, abbigliamento per bambini, giocattolai, profumerie, pompe funebri, distributori automatici.

 

In vista delle festività natalizie, le sopra indicate norme potrebbero essere riviste, nelle prossime ore gli aggiornamenti .

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AMAZON: per Natale 300 euro in più in busta paga per i dipendenti in Italia

magazzino Amazon 2
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Amazon ha pensato a un regalo di Natale particolare per i suoi dipendenti.

Ha deciso di premiarli con un riconoscimento economico in più nell’anno in cui il loro lavoro è stato determinante ed essenziale, soprattutto nelle fasi più critiche della pandemia.

Nel giorno del BLACK FRIDAY in tutto il Mondo,  Amazon annuncia che metterà a disposizione dei propri dipendenti 500 milioni di dollari in tutto il mondo.

In arrivo bonus anche in Italia. Avranno diritto a un premio di 300 euro lordi i dipendenti del settore logistico e i dipendenti dei fornitori, inclusi i corrieri che si occupano delle consegne di Amazon Logistics che lavoreranno dal 1 dicembre al 31 dicembre, se impiegati a tempo pieno, e un importo riproporzionato se lavorano con contratti part-time.

“Sono in Amazon da 22 anni e il picco di quest’anno è stato decisamente singolare – spiega Dave Clark, senior vice president delle Operations di Amazon – Sono grato ai nostri team che continuano a svolgere un ruolo vitale al servizio delle proprie comunità.

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INFLUENZA: Vaccino Spray Gratis esteso ai bambini fino a 10 anni in Lombardia

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Via libera all’estensione del vaccino spray antinfluenzale anche ai ragazzi fino a 10 anni, con un’unica somministrazione.

Il parere favorevole è arrivato ieri dal Ministero della Salute e dall’Agenzia Italiana del Farmaco. “Si tratta di una opportunità davvero importante che permette di estendere la platea delle vaccinazioni ai più giovani attraverso questo vaccino ritenuto molto innovativo”, precisa l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.

Il vaccino Fluenz Tetra spray è stato acquistato dalla Regione, riservandolo ai bambini di età compresa fra i 2 e i 6 anni. Ieri, su richiesta di Regione Lombardia, il Ministero della Salute ha precisato che “Aifa considera adeguata la protezione fornita già dalla prima dose di vaccino, per cui ritiene che si potrebbe somministrare una singola dose in bambini mai vaccinati contro l`influenza. In analogia a quanto già in atto in alcuni Paesi”.

Le dosi di Fluenz Tetra spray acquistate da Regione Lombardia ammontano a 504.000 unità.

“Per le dosi eventualmente eccedenti dopo questa prima estensione dell`offerta, a partire dal 7 dicembre – conclude Gallera – sarà possibile per Asst e pediatri di famiglia offrire il vaccino gratuitamente anche ai ragazzi fino ai 18 anni e fino all’esaurimento delle scorte“.

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In Lombardia nasce la prima linea di treni a idrogeno, saranno operativi dal 2023

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Gruppo FNM, con Trenord e Regione Lombardia, avvia un progetto per i viaggi su rotaia a zero emissioni tramite idrogeno, tenendo in conto chiaramente anche la fase di generazione dell’H2 che sfrutterà il mondo delle energie rinnovabili.

Economia circolare, autosufficienza in termini energetici e abbattimento di CO2 e particolato: questa l’idea che coinvolge diversi attori legati sia alla produzione dei treni a idrogeno che alla loro messa in opera, passando anche per la generazione del carburante green e per il rifornimento.

I treni a idrogeno saranno prodotti da Alstom, che in Europa ha già sperimentato sistemi di trazione a emissioni 0. In Germania il treno iLint, il primo treno a idrogeno al mondo, da settembre 2018 ha percorso circa 250.000 km in servizio passeggeri su una tratta in Bassa Sassonia. I nuovi mezzi sono sviluppati sulla base della piattaforma Alstom Coradia Stream e sono in larga misura identici ai treni Donizetti già in uso a Trenord. Ciò consente di ridurre i tempi di consegna e conseguire possibili sinergie in ambito manutentivo.

La prima fase del progetto prevede l’arrivo di 6 elettrotreni alimentati a idrogeno, con l’opzione per la fornitura di altri 8. Sono infatti 14 i mezzi diesel da sostituire progressivamente. L’investimento è stato stimato in oltre 160 milioni di euro. I primi di questi convogli, prodotti da Alstom, saranno consegnati entro il 2023

L’ipotesi è quella di un costo di produzione dell’idrogeno di 5 euro al chilogrammo, cifra che potrà essere confermata solo una volta raggiunta la fase operativa. Si parla anche di avviare il progetto con idrogeno blu, compensando tramite sistemi di abbattimento della CO2. Con idrogeno blu, infatti, si intende la produzione del vettore energetico a partire da fonti fossili ma con la cattura del carbonio emesso.

L’utilizzo dell’idrogeno sarà poi esteso al resto del trasporto pubblico con la flotta di autobus di FNMA, così da coprire anche il trasporto passeggeri su gomma dell’area lombarda interessata: circa 40 mezzi in Valcamonica.

L’investimento stimato è di 250/300 milioni di euro complessivi tra treni, impianti di produzione e interventi infrastrutturali.

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Lombardia zona rossa fino al 3 Dicembre, ecco la decisione ufficiale del Governo

lombardia zona rossa
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“Nonostante la mia opposizione, il Governo intende mantenere in vigore fino al 3 dicembre le attuali misure restrittive e, quindi, lasciare la Lombardia in zona rossa”. Lo ha dichiarato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. “Nel Dpcm – ha aggiunto Fontana – sono presenti automatismi secondo i quali la Lombardia è da due settimane pienamente nei parametri previsti per il passaggio in zona arancione. Ho fatto presente al Governo che, così come si applicano automatismi in senso negativo, gli stessi devono essere attuati quando la situazione migliora. Continuerò a farmi portavoce verso l’Esecutivo, anche a nome dei sindaci che hanno espresso il medesimo parere, affinché la Lombardia, come previsto dagli indicatori, entri in zona arancione prima possibile. Restare in zona rossa – ha concluso – significa non fotografare la realtà dei fatti e non considerare i grandi sacrifici dei lombardi”.

 

 I DATI DI GIOVEDÌ 26 NOVEMBRE

Il numero dei tamponi effettuati è 44.231 e 5.697 sono i nuovi positivi (12,8%). I guariti/dimessi sono 3.118.

I dati di oggi:

  •  i tamponi effettuati: 44.231, totale complessivo: 3.949.040
  •  i nuovi casi positivi: 5.697 (di cui 533 ‘debolmente positivi’ e 69 a seguito di test sierologico)
  •  i guariti/dimessi totale complessivo: 231.042 (+3.118), di cui 6.679 dimessi e 224.363 guariti
  •  in terapia intensiva: 934 (-8)
  •  i ricoverati non in terapia intensiva: 7.996 (-118)
  •  i decessi, totale complessivo: 21.212 (+207)

I nuovi casi per provincia:

  • Milano: 2.060, di cui 1.020 a Milano città;
  • Bergamo: 208;
  • Brescia: 451;
  • Como: 464;
  • Cremona: 125;
  • Lecco: 235;
  • Lodi: 114;
  • Mantova: 219;
  • Monza e Brianza: 666;
  • Pavia: 341;
  • Sondrio: 121;
  • Varese: 559.
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SPID Online: come richiedere l’identità digitale da casa

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Oggi parliamo di Spid, il sistema di autenticazione che permette a cittadini e imprese di accedere ai servizi online della pubblica amministrazione con un’unica identità digitale.

Sarà uno strumento indispensabile per compiere le pratiche amministrative: con un solo nome utente e password (spesso basta solamente inquadrare un Qr code) e si è dentro la propria pagina personale dell’Agenzia delle Entrate, dell’Inps o consultare il proprio Fascicolo sanitario digitale.

Come ottenere Spid gratuitamente

Il primo passo per richiedere il proprio Spid è collegarsi al sito dell’Agenzia per l’Italia digitale.

Per avviare la procedura è indispensabile avere con sé un documento di identità valido come la carta d’identità, passaporto o patente, la tessera sanitaria con il codice fiscale, un indirizzo e-mail e il proprio numero di cellulare.

Il secondo passaggio è scegliere uno tra i nove Identity provider, ai quali occorre affidarsi per ottenere la propria identità digitale.

L’utilizzo di Spid è sempre gratuito e tutte le nove società abilitate offrono soluzioni per ottenerlo senza nessuna spesa: Aruba, Infocert, Intesa, Namirial, Poste, Register, Sielte, Tim o Lepida.
Alcuni di questi provider, oltre all’erogazione gratuita, offrono la modalità di registrazione a pagamento e questo dipende dal tipo di riconoscimento scelto.
Per il cittadino, quindi per uso privato, l’attivazione Spid è gratis con tutti i provider quando si sceglie la modalità con:

Firma elettronica
– Carta d’identità elettronica (Cie) o un passaporto elettronico
– Tessera sanitaria o Carta Nazionale dei Servizi (Cns)

Per attivare Spid con questa modalità, in alcuni casi, è necessario l’ausilio di un lettore di smart card da collegare al computer. Una volta completato il processo di identificazione sul sito dell’Identity provider e seguito i successivi passaggi guidati, l’utente riceverà una email con la conferma dei propri dati e l’avvenuta attivazione di Spid. I provider offrono, poi, la possibilità di identificarsi attraverso le app scaricabili dagli store dei cellulare e rendere ancora più semplice ogni accesso all’ente che si desidera consultare.

C’è un altro modo per ottenere Spid gratis e cioè attraverso il riconoscimento da Remoto via webcam. SielteId offre questa possibilità senza spese aggiuntive. Dopo la registrazione, si può completare la procedura di registrazione online tramite un pc, tablet o dispositivo mobile, seguendo le istruzioni indicate dagli operatori.

Può sembrare complicato ma non lo è. Una volta scelto l’Identity Provider che si preferisce, basta seguire le procedure guidate proposte dal sito. Ricapitolando, i principali passaggi sono:

– Registrarsi sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale

– Registrarsi sul sito del provider
– Scegliere il percorso gratuito
– Scegliere il riconoscimento che risulta più comodo tra quelli gratuiti proposti dall’Identity provider
– Seguire le indicazione dell’operatore o la procedura guidata del sito
– Attende l’email di attivazione di Spid

L’identità Spid è composta da credenziali con caratteristiche diverse in base al livello di sicurezza richiesto dall’ente per l’accesso al servizio.

Sono tre i livelli di identità previsti, ognuno dei quali corrisponde ad un livello di sicurezza.

– Livello 1: permette di accedere ai servizi con nome utente e password.
– Livello 2: permette di accedere ai servizi con nome utente e password insieme ad un codice temporaneo (OTP) che ti viene inviato via sms o con app mobile dedicata
– Livello 3: permette di accedere ai servizi con nome utente e password e richiede un supporto fisico (es. smart card) per l’identificazione

Non tutti i provider offrono gratuitamente i tre livelli di sicurezza e in alcuni casi, dopo l’arco di tempo indicato, è richiesto un rinnovo a pagamento.

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Vaccino anti-covid in Lombardia, prime dosi per 200 mila persone

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Prime dosi in Lombardia a operatori sanitari e ospiti Rsa

In Lombardia, la regione più colpita da questa emergenza coronavirus, saranno oltre 200.000 i soggetti coinvolti nella prima fase di somministrazione del vaccino Covid 19, tra operatori sanitari, sociosanitari e amministrativi degli ospedali pubblici, delle Rsa e ospiti di queste ultime. A renderlo è la Direzione generale dell’Assessorato regionale al Welfare, spiegando che “la Regione lo ha già comunicato in seguito alla richiesta pervenuta dal commissario Arcuri nell’ambito della predisposizione del piano di fattibilità della campagna”.

La direzione Welfare della Regione Lombardia, spiega che si sta inoltre concludendo il conteggio anche degli operatori delle strutture ospedaliere private che saranno ugualmente coinvolti sempre nella prima fase. Insieme ai soggetti da vaccinare inizialmente – nello specifico 168.525 tra operatori sanitari, sociosanitari e amministrativi di Asst e Rsa e oltre 57 mila ospiti delle residenze – è stata fornita nella comunicazione, indirizzata al Commissario, anche la capacità di stoccaggio dei vaccini. All’occorrenza 11 Asst lombarde sarebbero pronte a stoccare le scorte nei congelatori -70 gradi. È stata indetta inoltre la procedura di gara per l’acquisto e il noleggio di ulteriori 90 refrigeratori.

Domenico Arcuri ha spiegato che le prime dosi del vaccino della Pfizer saranno disponibili a fine gennaio: “Avremo i primi 3,4 milioni di dosi di vaccino della Pfizer che andranno somministrate due volte ad ogni persona, e quindi saranno rivolte a 1,7 milioni di pazienti entro l’ultima parte del mese di gennaio – ha spiegato durante un intervento in tv la scorsa settimana – sarà la più grande operazione di vaccinazione di massa della storia e prevede un processo logistico e organizzativo molto complesso. Abbiamo iniziato a lavorarci dallo scorso mercoledì, ma saremo pronti”. “Le modalità di somministrazione dovranno garantire lo stesso livello di efficienza ed efficacia della distribuzione – ha aggiunto – e dunque dovrà essere una somministrazione molto massiccia e abbastanza concentrata in dei luoghi di cui stiamo discutendo con le Regioni”.

 

 

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SALONE DEL MOBILE 2021 : la prossima edizione sarà dal 5 al 10 settembre

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L’edizione numero 60 riunirà per la prima volta tutte le categorie merceologiche

Dopo attente e lunghe riflessioni da parte degli organizzatori, è arrivato un nuovo rinvio per il Salone del Mobile di Milano: la sessantesima edizione di un evento punto di riferimento internazionale per il mercato dell’arredo e del design, non si terrà il prossimo aprile, ma dal 5 al 10 settembre 2021.

“E’ la data più in sicurezza possibile, anche per il vaccino – ha detto il presidente del Salone Claudio Luti. – c’è la voglia di fare un’edizione assolutamente speciale, sarà quella dei 60 anni, cercheremo la partecipazione di tutti i settori, anche di quelli che hanno manifestazioni biennnali”.

“Poter realizzare il Salone il prossimo anno – ha sottolineato Luti – è priorità assoluta per tutti noi che viviamo di design. Abbiamo lavorato con molta cautela in queste settimane per evitare di fare proclami o annunci che dovessero poi essere smentiti o rivisti alla luce di nuove evoluzioni. Spostare la data del Salone del Mobile non è un semplice esercizio di calendarizzazione, ma deve tener conto dei molti giorni necessari per allestire e disallestire i diversi padiglioni e questo, a sua volta, deve coincidere con le esigenze di molte altre manifestazioni che utilizzano gli spazi di Fiera Milano. Oggi, dopo aver raggiunto la miglior soluzione possibile grazie alla collaborazione di Fiera Milano, possiamo confermare la nuova data. Confidiamo che lo slittamento a settembre possa lasciare i giusti tempi per superare la fase ancora acuta della pandemia e rappresentare davvero una ripartenza reale a livello globale. Abbiamo tutti bisogno del Salone a Milano”.

Ripartire a settembre con un Salone del mobile che porterà a Milano 300 mila persone è un segnale molto importante – ha commentato Luca Palermo, a.d. di Fiera Milano – tutti quanti traguardiamo la seconda parte del 2021 pensando che si possa ripartire mettendo insieme le diverse filiere. Abbiamo pensato di ingrandire il calendario, e di affiancare al Mobile il salone della casa Homi e subito dopo la moda, un grande settembre per fare sistema”.

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NUOVO DPCM NATALE: ipotesi per Spostamenti tra Regioni e viaggi all’estero

conte babbo natale
conte babbo natale

NUOVO DPCM NATALE 2020 – A meno di una settimana dalla scadenza del Dpcm del 3 novembre, il governo è al lavoro per elaborare il provvedimento che delineerà le regole per le vacanze natalizie.

Stando alle ultime indiscrezioni, tra le ipotesi più probabili allo studio, ci sono: spostamenti tra Regioni limitati ai ricongiungimenti tra parenti stretti, controlli per chi trascorrerà il periodo all’estero, misure per evitare assembramenti durante lo shopping, ristori anche per le attività che ruotano attorno al turismo invernale.

La necessità è quella di scongiurare un rialzo dei contagi o, peggio, una terza ondata a gennaio, come accaduto dopo il “via libera” dell’estate scorsa.

Oggi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte incontrerà i capi delegazione di maggioranza per affrontare gli ultimi nodi del decreto che dovrebbe entrare in vigore a partire dal 4 dicembre. Ecco le ipotesi sulle misure del Governo.

Spostamenti tra i confini regionali e ricongiungimenti – Su uno dei temi più sensibili, quello degli spostamenti tra le Regioni, la discussione è ancora aperta.  Il compromesso a cui si sta lavorando è quello di consentire gli spostamenti solo per raggiungere parenti stretti e congiunti, come i genitori e i partner conviventi, oltre a quelli per muoversi verso la propria residenza o domicilio (sempre permessi).

Feste, cenoni e coprifuoco – Non ci saranno invece divieti per quanto riguarda il cenone: nel Dpcm verrà usata la formula della “forte raccomandazione” affinché gli italiani evitino di incontrarsi con persone che non fanno parte dello stretto nucleo familiare.

Ci sarà anche la raccomandazione a mantenere le precauzioni, a partire dalla mascherina e dal distanziamento, anche in casa. La discussione è sul limite di persone esterne da indicare nella raccomandazione: se mantenere il numero di 6 oppure estenderlo a 10 come in Germania.

Le feste nei locali pubblici e nei luoghi privati resteranno vietate.

Solo per i giorni di Natale e Capodanno si sta pensando di estendere il coprifuoco fino alle 24.

Shopping natalizio – Il provvedimento darà il via libera all’apertura dei negozi per permettere lo shopping natalizio, con una fascia oraria più ampia e il conseguente allungamento del coprifuoco forse fino alle 23. Ma saranno potenziati i controlli: per evitare lunghe code davanti o all’interno dei negozi e per impedire gli assembramenti nelle vie e nelle piazze dello shopping, anche attraverso il contingentamento degli ingressi.

Impianti di sci, vacanze all’estero e ristori per le attività invernali – Stretta sui controlli per chi va all’estero per trascorrere le vacanze e poi rientra in Italia.

L’annuncio è arrivato dallo stesso Conte: “Ci stiamo premurando per evitare che ci siano trasferimenti transfrontalieri, evitando che chi vada all’estero possa rientrare senza nessun controllo”.

La scelta è tra il tampone o l’isolamento obbligatori per chi rientra, cercando di scongiurare l’assalto alle vacanze sulla neve. Su questo fronte, il governo sta lavorando a un accordo europeo per tenere chiusi gli impianti da sci fino a gennaio.

Il ministro Speranza sta aggiornando la lista dei Paesi a rischio (che ora comprende già Belgio, Francia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Spagna, Regno Unito). Probabilmente le nuove limitazioni dei viaggi saranno proprio verso quei Paesi che non aderiranno all’accordo per chiudere le piste.

In ogni caso, il ministro Boccia ha assicurato in Parlamento che per tutte le attività che ruotano attorno al turismo invernale “saranno assicurati i ristori così come sono stati garantiti per le attività che già oggi sono chiuse”. Il ministro non ha inoltre escluso che, come è stato per gli stabilimenti in riva al mare che questa estate sono “partiti più tardi”, anche gli impianti possano aprire a gennaio.

Restano le fasce di rischio e il monitoraggio – Il sistema delle fasce e della collocazione delle regioni in zona gialla, arancione o rossa in base all’indice di rischio indicato nel monitoraggio resterà attivo. Si crede che il nuovo provvedimento permetterà alle prime tre regioni entrate in fascia rossa – Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta – di diventare arancioni.

Puglia e Sicilia, che sono le prime diventate arancioni, resteranno in quella zona. L’attenzione continuerà a essere puntata sul monitoraggio settimanale: se la curva dovesse risalire, non è esclusa una nuova stretta.

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Dpcm di Natale 2020 : quarantena obbligatoria per chi rientra dall’estero e coprifuoco speciale per capodanno

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Quarantena per chi rientra dall’estero: le nuove regole allo studio

 

Con il nuovo Dpcm di dicembre, che stabilirà anche le regole per il periodo natalizio, il governo valuta la quarantena obbligatoria per chi rientra dall’estero dopo le vacanze. Ad anticiparlo è stato proprio il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ieri dopo un incontro con il premier spagnolo Pedro Sanchez, ha sottolineato l’importanza di un coordinamento a livello europeo per quanto riguarda le vacanze di Natale e come sarebbe necessario imporre controlli a chi rientra nel proprio Paese dopo un periodo all’estero.

La parola d’ordine per Conte rimane sempre cautela, per cui rimane sconsigliato ogni tipo di spostamento non necessario: come sarebbe appunto quello fatto per trascorrere le vacanze all’estero. Nel caso in cui, però, questa possibilità fosse comunque contemplata, sarà necessario assicurare una serie di controlli al confine.

VERSO LA QUARANTENA OBBLIGATORIA

“Ci stiamo premurando per evitare che nel caso in cui si vada all’estero si possa rientrare senza alcun controllo”, ha detto Conte. La soluzione potrebbe quindi essere il periodo di quarantena obbligatorio di 14 giorni per chi torna dall’estero. In questo modo si andrebbero a disincentivare gli spostamenti, già fortemente sconsigliati a meno che non siano necessari, e si limiterebbero i rischi di una nuova impennata della curva epidemiologica a causa dei casi di rientro.

PISTE DA SCI CHIUSE

Ogni Stato ha piena autonomia, ma se davvero si riuscirà a siglare l’accordo per tenere chiusi gli impianti da sci anche in Francia e Germania, saranno poste limitazioni strette per i viaggi in Austria, Slovenia e negli altri Stati dove si va generalmente a trascorrere le vacanze sulla neve. La Svizzera concede l’ingresso agli italiani esclusivamente per motivi di lavoro, quindi è probabile che venga inserita nella lista.

DIVIETO DI FESTE

Le feste nei locali pubblici e nei luoghi privati resteranno vietate. Per le case private si sta pensando di inserire nel Dpcm la raccomandazione di limitare gli ospiti e i commensali a tavola: la decisione non è presa, ma il governo potrebbe suggerire di non riunirsi in più di 6, 8 persone, anche per proteggere anziani e persone con fragilità.

NUOVI PERMESSI NEGOZI E COPRIFUOCO

I negozi potrebbero ottenere il permesso di chiudere alle 22 e i centri commerciali saranno aperti nel fine settimana e nei giorni festivi. In questo caso il coprifuoco potrebbe slittare alle 23.

Nei giorni di Natale e Capodanno potrebbe esserci un’ulteriore allungamento oltre le 24, ma molto dipenderà dalla situazione epidemiologica.

 

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PRIMA DELLA SCALA: ecco il cast stellare del 7 dicembre, da Bolle a Sting

teatro alla scala
teatro alla scala

Si chiama “A riveder le stelle” il concerto che sostituirà, il 7 dicembre 2020la Prima della Scala, già annullata prima del Dpcm del 3 novembre per l’impossibilità di eseguire le prove e che sarebbe stato comunque impossibile confermare viista la sospensione delle attività in tutti i teatri italiani.

Niente opera, ma un cast stellare che si alternerà (virtualmente e non) sul palco della Scala per onorare al meglio il grande appuntamento di Sant’Ambrogio, spogliato di paillettes e red carpet eppure ancor più carico di significati per Milano e l’Italia.

Non sarà “un concerto tradizionale”, assicura il sovrintendente Dominique Meyer, bensì “un oggetto speciale” senza precedenti o quasi. “Parleremo dell’opera e della sua funzione nella società – prosegue il dirigente alsaziano –. Non un seguito di arie, ma un racconto per creare un percorso”.

All’appello del Piermarini hanno risposto in 24, dando un senso in più al titolo-auspicio scelto per ricordare il settecentesimo della scomparsa di Dante Alighieri: “A riveder le stelle”, verso di chiusura dell’Inferno.

Ecco l’elenco completo: Ildar Abdrazakov, Roberto Alagna, Carlos Alvarez, Piotr Beczala, Benjamin Bernheim, Eleonora Buratto, Marianne Crebassa, Placido Domingo, Rosa Feola, Juan Diego Florez, Elina Garanca, Vittorio Grigolo, Jonas Kaufmann, Aleksandra Kurzak, Francesco Meli, Camilla Nylund, Kristine Opolais, Lisette Oropesa, George Petean, Anita Rachvelishvili, Marina Rebeka, Luca Salsi, Andreas Schager, Ludovic Tezier e Sonya Yonckeva.

E poi ci sono i danzatori, protagonisti della parte dedicata alla danza: dall’étoile Roberto Bolle ai primi ballerini Timofej Andrijashenko, Martina Arduino, Claudio Coviello, Nicoletta Manni e Virna Troppi, fino ai solisti Marco Agostino e Nicola Del Freo.

Il tutto condensato in tre ore di show in diretta su Rai 1 (la trasmissione partirà un’ora prima del sipario, alle 17), Radio 3 e Raiplay; all’estero, le note del Piermarini arriveranno certamente in Francia e Germania grazie a un accordo con Arte, con l’ipotesi di uno streaming mondiale a pagamento.

Non immaginatevi una sequenza di esibizioni inframezzate dalle parole dei presentatori Milly Carlucci e Bruno Vespa, bensì un flusso unico che verrà tenuto insieme da un “filo conduttore”. A legare tutto ci penseranno Davide Livermore e la sua confermatissima squadra (Giò Forma per l’impianto scenico, D-Wok per le scenografie digitali e Gianluca Falaschi a coordinare i big dell’alta moda per i costumi), alla terza inaugurazione di fila dopo i successi di Attila e Tosca (eguagliato il record stabilito da Margherita Wallman tra il ’57 e il ’59). “Sarà un’impresa titanica”, premette il regista torinese, che però ha accettato la sfida “in meno di un secondo”, sorride Meyer.

E poi scritti di Victor Hugo, brani pop come “Fragile” di Sting e altri inserti imprevedibili, anche dall’esterno del teatro. Non sarà una serata facile, ammette il maestro: senza pubblico, con l’orchestra in platea e il coro (forse) nei palchi. “Sarà sicuramente molto differente ma molto bello allo stesso tempo”

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