Librerie di quartiere, laboratori di formazione artigianale, ma anche spazi multifunzionali e di aggregazione per giovani, mamme, bambini e bambine, palestre, cascine e portierato di zona: sono solo alcuni dei 22 progetti a impatto sociale finanziati grazie al bando “Mi15 – Spazi e servizi per Milano a 15 minuti” con oltre 1,35 milioni di euro di fondi PON Metro.
Si tratta di iniziative proposte e realizzate da micro e piccole medie imprese milanesi, sia profit sia non profit, che grazie al sostegno del Comune potranno attivare o potenziare servizi al momento assenti o insufficienti nei quartieri. Attraverso il bando Mi15, queste esperienze hanno ricevuto un contributo a fondo perduto per investimenti tra 24mila e 80mila euro, pari all’80% del costo del progetto.
L’obiettivo del bando è coinvolgere le imprese già attive e radicate nei quartieri nella realizzazione di una “Città a 15 minuti”, nella quale i cittadini e le cittadine possono trovare i servizi e le attività di cui hanno bisogno a breve distanza da casa.
Durante la Commissione consiliare congiunta Sviluppo economico e Politiche del lavoro e Economia civile per lo sviluppo del Terzo settore, oltre agli esiti del bando, sono state presentate quattro testimonianze di imprese vincitrici. Tra queste: la libreria di vicinato e spazio multifunzionale per bambini Scamamù, inaugurata a Dergano lo scorso 18 marzo; la palestra Heracles gymnasyum, che dedica iniziative ai giovani dai 15 ai 25 anni, con particolare attenzione ai soggetti provenienti da contesti di marginalità economico-sociale, dispersione scolastica o NEET; lo spazio Welcomed – Medici di famiglia, attivo in zona corso Lodi-Corvetto, che garantisce l’accesso a cure di qualità, tempestive e a prezzi accessibili, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili; il laboratorio di pelletteria della cooperativa sociale Aslam, che offre a minori e giovani tra i 16 e 32 anni con bassa scolarità, ma anche a donne in condizione di vulnerabilità o ad adulti over 40 disoccupati, percorsi formativi sui temi dell’artigianalità.
“Grazie a questo bando 22 nuove attività sono nate o hanno migliorato e ampliato i loro servizi per i cittadini e le cittadine toccando tutti i municipi di Milano, esclusa la Zona 1 Centro storico – ha detto l’assessora allo Sviluppo economico Alessia Cappello –. Portare o fare crescere attività che abbiano un impatto positivo nelle zone meno centrali della città significa tenerle vive, attrattive e sicure. Si conferma anche con questo bando il nostro impegno per realizzare concretamente una città a 15 minuti, con servizi accessibili a tutti e a poca distanza da casa”.
In un’ottica di efficienza e di monitoraggio, e grazie alla collaborazione con il gruppo di ricerca Tiresia del Politecnico di Milano diretto dal professor Mario Calderini, è stato attivato in via sperimentale un percorso di valutazione dell’impatto sociale che i progetti avranno sui quartieri e sui cittadini che li vivono.