Il Rita’s Tiki Room, bar caraibico polinesiano (Tiki) del Gruppo Rita fondato nel 2019, lancia il nuovo menu ideato in collaborazione con Eugenio Roncoroni (ex chef de Al Mercato e Noodle Bar), uno dei più interessanti rappresentanti della cucina pan asian in Italia. Roncoroni aveva già firmato il concept iniziale della cucina del progetto e oggi questa collaborazione continua, con la presentazione alle porte della primavera di un menu particolarmente rinnovato e sempre più in continuità con la filosofia e lo stile del locale. Cercando di elaborare la proposta gastronomica degli originali tiki bar degli anni Trenta, dove la matrice principale della cucina era di stampo cantonese e regnava la regola del “tutto fritto”, si è cercato di ricreare un menu che fosse rappresentativo dell’estrema varietà di piatti proposti ma allo stesso tempo culturalmente più vario, più curato e raffinato nei gusti e nelle presentazioni.
L’idea è quella di riportare in auge alcune delle ricette originali dei primi Tiki Bar, come il maialino cotto alla brace, gli involtini primavera o le alette di pollo, rivisitandole in chiave gourmet pur tenendo conto del contesto in cui ci si trova. Rita’s Tiki Room nasce infatti come una delle più importanti rumerie in Italia nonché il cocktail bar in chiave tiki che ha ridato slancio al diffondersi di questo tipo di miscelazione nel nostro paese. Il cuore del Rita’s Tiki Room resta il bancone, con le sue preparazioni espresse, gli innumerevoli home made preparati ogni giorno e la freschezza unita alla speziatura di ogni ricetta proposta. Non solo miscelazione tiki, bensì anche tropicale e cubana con una buona dose di inventiva e attualizzazione quando si tratta di nuove ricette in carta.
«Sin dall’inizio, alla base di questo progetto c’era l’idea che il Rita’s Tiki Room diventasse un vero e proprio punto di riferimento per quanto riguarda la miscelazione cubana e tropicale in Italia e non solo. Inizialmente non è stato facile presentarsi come un rum bar per via della scarsa abitudine da parte del consumatore di consumarlo e apprezzarlo, per la scarsa cultura in merito, spesso anche a livello commerciale. Oggi finalmente veniamo riconosciuti come un rum bar e la gente viene per bere il nostro Daiquiri» afferma Chiara Buzzi, co-founder del locale insieme a Edoardo Nono del Rita & Cocktails. «Oggi siamo molto focalizzati sulla cucina che propone piatti pan-asiatici, con influenze thailandesi, vietnamite, giapponesi, caraibiche e polinesiane, in un ambiente dal design accogliente, con l’obiettivo di diffondere la cultura Tiki, proprio come succedeva negli anni ’30, quando ci si riuniva nei Tiki bar per evadere dalla routine e essere conquistati da sapori poco conosciuti. Da qui, la scelta di coinvolgere qualcuno che quelle ricette sapesse interpretarle in maniera fedele e coerente. Quale persona migliore di Eugenio?»
La miscelazione del Rita’s Tiki Room punta sulla qualità del liquido e sulla ricerca della materia prima mentre con la cucina mira a offrire un’esperienza di gusto ricercata, in grado di soddisfare una clientela variegata, dall’aperitivo alla cena e dopo cena con le tante tapas da condividere e una serie di main course più abbondanti.
Il Tiki, a differenza di tanti altri concept, è un luogo che richiede tempo e anche un pizzico di predisposizione d’animo per essere vissuto e compreso appieno. È un luogo sempre più da vivere nella sua interezza, facendosi cullare dalla musica, guidare nelle scelte di drink dai sapori ancora nuovi e unendo alla bevuta una delle tapas proposte dalla cucina. Questo “mangia e bevi” conquistava gli avventori del secolo scorso che vedevano in questa tipologia di cocktail bar un luogo di evasione, cogliendo un senso di escapismo dalla realtà folgorante. Da qui l’idea di lavorare sempre di più su un concetto di esperienza tiki a tutto tondo, dal drink al piatto, per potersi alzare conquistati e divertiti.
I PIATTI
In America, i primi cocktail bar di questo tipo avevano menu ricchissimi di piatti di matrice cantonese e generalmente fritti in abbondanza e poco variegati. Al Rita‘s Tiki Room, grazie alla collaborazione con Eugenio Roncoroni, la proposta gastronomica va al di là dei classici menu da cocktail bar ma consente di portare a termine un’esperienza completa fatta di sapori orientali, cocktail tropicali e atmosfere esotiche. La carta si compone di una serie di snack e tapas da condividere che spaziano da gyozagiapponesi a piccoli kebab turchi, spring rolls fatti in casa di varia natura (filippini e vietnamiti) e diverse opzioni vegetariane. Alcune referenze sono ormai un must del menu e presenziano dai primi mesi: i calamaretti fritti con ananas fresco e maionese al cumino, le alette di pollo fritte con salsa sweet chili, i takoyaki ovvero le classiche polpettine di polpo, tipico street food giapponese, servite con la loro salsa di soia dolce e katsuobushi.
Tra i piatti principali ci sono alcune ricette signature come il Pad Thai, il tagliolino di riso saltato sulla piastra con salsa al tamarindo, germogli, gamberi e arachidi; Maialino Kalua, cotto per otto ore ripieno della sua polpa, zenzero e lemongrass che ricorda il maialino servito intero sulle foglie di banano delle spiagge caraibiche. E ancora, Tom Yum, l’originale zuppa thailandese con curry, cocco, abbondante lemongrass e coriandolo, successivamente arricchita con gamberi e calamari saltati alla plancha. In sostituzione dei classici tagli sushi, c’è un carpaccio di salmone, tagliato al momento e leggermente flambato, servito con salsa ponzu, mandorle a lamelle e sesamo al wasabi. E ancora Magnolia Rib Eye steak, un’interpretazione del Rita’s Tiki Room di un tataki di manzo dove la carne viene marinata con una salsa al pepe nero e leggermente scottata, servita con una crema di patate dolci e loto fritto. Huli Huli Chicken è un galletto marinato in stile jerk, con cannella paprika e zucchero, cotto prima sottovuoto e poi alla piastra per restare ancora più succoso e tenero. Per chi cerca la comfort zone c’è Buffalo Sandwich, un hamburger speziato con pane di patate, carne di Fassona unita a del kimchi leggermente piccante, cole slow, cipolla croccante e sweet fries.