AUSTRALIAN OPEN, I GIUDICI DANNO RAGIONE A NOVAK DJOKOVIC
Djokovic ha vinto la battaglia legale con il governo australiano, per ora: secondo il tribunale di Melbourne il campione potrà rimanere e giocare l’Australian Open, perché l’annullamento del suo visto è stato ritenuto irragionevole. Al momento e secondo la sentenza, quindi, Djokovic è libero di entrare in Australia e partecipare alla competizione. Il governo può però tentare di annullare nuovamente il visto, secondo la legge australiana sull’immigrazione, e bandire Djokovic dal Paese per tre anni.
Già prima di partire, Novak Djokovic aveva dichiarato alle autorità australiane le motivazioni mediche della sua mancata vaccinazione, ossia che aveva già contratto il Covid. Lo hanno sottolineato gli avvocati del tennista in apertura dell’udienza alla Corte federale di Melbourne. Così è cominciato l’ultimo, e definitivo, atto della battaglia legale con le autorità australiane: Djokovic vuole rimanere nel Paese e inseguire il 21° Grande Slam. Il governo di Canberra, invece, ribadisce il diritto di respingere il campione: l’ingresso nel Paese è consentito solo a chi è vaccinato contro il Covid-19 o a chi esibisce valide ragioni mediche per non farlo. Per l’udienza era stata predisposta una diretta streaming, più volte sospesa (come, all’inizio, anche l’udienza) per i numerosi problemi tecnici. Intanto Djokovic aveva già segnato un punto: il giudice aveva sospeso ogni tentativo di espellere dal Paese la star del tennis almeno fino a sera (le 20 ora locale), fino alla conclusione dell’udienza di Melbourne.
(Corriere della Sera)
11:35 – IL MINISTRO STA ANCORA CONSIDERANDO L’ESPULSIONE
A SEGUITO DELLA DECISIONE PRESA DAL TRIBUNALE OGGI, RIMANE A DISCREZIONE DEL MINISTRO HAWKE DI CONSIDERARE LA CANCELLAZIONE DEL VISTO DEL SIG. DJOKOVIC IN BASE AL SUO PERSONALE POTERE DI CANCELLAZIONE SECONDO LA SEZIONE 133C(3) DEL MIGRATION ACT. IL MINISTRO STA ANCORA VALUTANDO IL CASO E LA PROCEDURA RIMANE APERTA.