covid colori regioni
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È ormai certo il ritorno delle zone gialle in Italia: è la Sicilia la prima a cambiare colore. A rischio anche la Calabria e la Sardegna, mentre le altre regioni possono stare tranquille (o quasi).

La Sicilia passa in zona gialla dal prossimo lunedì, 23 agosto: non ci sono più dubbi ormai su una decisione che verrà resa ufficiale dall’ordinanza del Ministro della Salute, Roberto Speranza, attesa per il prossimo venerdì.

Le altre due regioni a rischio, la Calabria e la Sardegna hanno ancora un po’ di margine, almeno per quanto riguarda questa settimana.

Ma si tratta di una formalità visto che tutti i fattori oggi convergono sul cambio colore della Sicilia (mentre per il resto d’Italia resiste la zona bianca). Sono state profetiche, dunque, le dichiarazioni di Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, il quale nelle ultime ore ha parlato dell’ormai imminente ritorno delle zone gialle in Italia, minimizzando però sulle conseguenze di un tale passaggio.

Vero che zona gialla “non significa lockdown e coprifuoco”, ma di certo non si tratta di una buona notizia per la Sicilia e per chi ha già prenotato le vacanze.

Perché la Sicilia passerà in zona gialla da lunedì 23 agosto

Ve lo avevamo anticipato già nella giornata di ieri quando la Sicilia era a un passo dalla zona gialla visto che sfiorava i parametri per il cambio colore.

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Facciamo un rapido riepilogo per capire cosa sta succedendo. Nel dettaglio, per decidere se una regione deve passare da bianco a giallo devono coesistere nel contempo tre diversi fattori:

  • incidenza media settimanale dei contagi superiore a 50 casi ogni 100 mila abitanti. Questo dato verrà certificato dal monitoraggio ISS-Ministero della Salute in arrivo questo venerdì (ma riferito alla scorsa settimana. Non ci sono dubbi sul fatto che la Sicilia vada oltre questa soglia;
  • posti letto in terapia intensiva occupati al 10%;
  • posti letto nelle aree non critiche occupati al 15%.

Per questi ultimi due fattori viene preso in considerazione il monitoraggio di Agenas riferito al martedì precedente. In questo caso, quindi, si farà riferimento alla situazione aggiornata a ieri, martedì 17 agosto, ufficializzata con il monitoraggio appena pubblicato dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali.

Ebbene, questa volta non ci sono dubbi: è la Sicilia la prima regione a passare in zona gialla visto che ha raggiunto entrambe le soglie critiche di ospedalizzazione. Nelle ultime 24 ore, infatti, sono cresciuti i ricoveri in terapia intensiva dell’1%, arrivando dunque alla soglia del 10% e anche nelle aeree non critiche dove ormai siamo al 17%.

Una decisione che verrà ufficializzata nel fine settimana ma che ormai possiamo darla per certa, così come l’introduzione di nuove restrizioni: torna, infatti, l’obbligo della mascherina anche all’aperto in Sicilia, mentre nei locali al chiuso ritorna il limite dei quattro posti a sedere (indipendentemente dal green pass).

E le altre Regioni?

Il monitoraggio Agenas di oggi – riferito al 17 agosto – sorride invece alla Sardegna. Da molti data vicina alla zona gialla, la Sardegna si allontana invece dalla zona di rischio grazie a un calo del 2% dei posti occupati in terapia intensiva che le permette di scendere al 9%, quindi sotto la soglia di rischio. Nel contempo aumentano però i ricoverati nelle aree non a rischio, arrivando al 10% (ancora lontani però dalla soglia del 15%). Ad oggi, quindi, non c’è motivo per pensare che la Sardegna segua la Sicilia diventando zona gialla prima dell’estate: a meno che nei prossimi 7 giorni non dovesse esserci un notevole peggioramento della situazione, la Sardegna resterà in zona bianca nelle prossime due settimane.

Chi invece si avvicina inesorabile alla zona gialla, ma solo dal 30 agosto, è la Calabria. Qui nelle terapie intensive c’è stato un incremento del 2%: siamo al 7%, ormai vicini alla fascia di rischio. A un passo anche da superare la soglia nelle aree non critiche, dove il tasso di occupazione è del 14%. Un trend che se non invertito al più presto porterà la Calabria a cambiare colore nel giro dei prossimi 10 giorni.

Per il resto d’Italia la situazione è invece sotto controllo e nessuna delle altre regioni rischia di passare in zona gialla nei prossimi giorni.

Sicilia in zona gialla, cosa cambierà?

La principale differenza tra le due zone riguarda l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, e dunque i turisti in Sicilia, qualora dovesse passare in zona gialla, sarebbero tenuti ad indossare i dispositivi di protezione anche sotto l’ombrellone. Inoltre, in zona gialla, sono previste delle ulteriori restrizioni anche per quanto riguarda il numero di commensali ammessi allo stesso tavolo nei ristoranti.

In zona gialla non dovrà chiudere nessuna attività. Bar, pub e ristoranti potranno essere aperti anche a cena senza limiti di orarioMa ci sarà una soglia per quanto riguarda il numero di persone non conviventi sedute allo stesso tavolo.

Adesso, in zona bianca, il limite è di sei persone al chiuso, mentre all’aperto le tavolate sono libere. Se si dovesse tornare in zona gialla, la soglia sarebbe di quattro persone, sia per i tavoli all’interno dei locali ma anche fuori.

Questa restrizione andrebbe a regolare anche le feste e i ricevimenti di matrimonio, soggetti allo stesso limite di quattro persone per quanto riguarda il numero di persone al tavolo.

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