Milano Digital Week 2021
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Il Comune di Milano lancia il piano di trasformazione digitale. Di cosa si tratta?

 

In risposta alla pandemia, il Comune di Milano ha di recente lanciato il piano di trasformazione digitale, un percorso che prevede l’ampliamento dei servizi digitali, con corsi di educazione alle nuove tecnologie per cittadine e imprese.

Un’opportunità davvero unica, da cogliere al volo per la città. Ma in cosa consiste il piano? Quali sono i suoi programmi?

Da cosa nasce il piano di trasformazione digitale?

La capitale lombarda punta alla digitalizzazione. Tecnologia e innovazione sono da sempre i baluardi della città. Per restare al passo, specie in quest’epoca di emergenza Covid, il mondo di Internet è un asset troppo importante non solo per startup e aziende, ma anche per i professionisti e comuni cittadini. Essere educati alle new Technologies diventa quindi essenziale per garantire inclusività, modernità e sviluppo.

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Dallo smart working agli shop online, il Web è diventata la finestra sul mondo, quel portale che consente di lavorare, fare acquisti e anche vivere momenti di svago da remoto.

Quali sono i pilastri del progetto?

Il piano di trasformazione digitale si articola in 4 punti principali che sono: infrastruttura, servizi digitali, educazione digitale e digital skill. Su di esse si articolano numerosi progetti. Per implementare la struttura, in particolare, si è fatto ricorso a sistemi robusti in grado di ampliarsi nel tempo. Per la fruizione di servizi digitali, sono stati messi a punto sistemi accessibili a tutti i cittadini. La formazione è alla base della trasformazione, con progetti educativi per cittadini.

La finalità dell’iniziativa di digitalizzazione

Al centro del progetto c’è il cittadino. La sua importanza è così spiccata che si parla di Digital Care, un nuovo modo di prendersi cura degli abitanti della città attraverso il digitale e le sue risorse. Ogni giorno tramite la finestra del web è possibile trovare soluzioni ai propri bisogni, dalle prenotazioni di visite mediche, alla ricerca di occupazione a distanza, dall’acquisto di beni di consumo alla formazione da remoto. Il motto del piano è ‘nessuno escluso’. Anzi. Il progetto si propone come finalità il sostegno alle categorie più fragili e l’abbattimento del digital divide. Un esempio? “Fiera Milano Education” è il nome di un piano di formazione per i lavoratori di aziende che si avviano a una trasformazione digital. Si tratta di un percorso di tre mesi, con ben 62 corsi per 50mila ore erogate di formazione.

Nuove opportunità di lavoro nel digitale

Di certo, la digitalizzazione apre le porte a nuove professioni che vedono in una connessione a Internet il fattore sine qua non. Tra le occupazioni più richieste c’è quella del game designer. Il settore del gaming online è infatti in fortissima espansione. La diffusione del mobile ha reso di massa l’utilizzo di games dove e quando si desidera. Ecco che colui che disegna l’interfaccia utente/gioco diventa fondamentale per garantire un uso intuitivo, divertente e sicuro delle piattaforme. Le applicazioni sono infinite. Basti solo pensare ai giochi della roulette, che hanno grafiche accattivanti, disponibili sia in versione on-demand che live streaming. Tra le altre professioni, spicca quella del copywriter, un professionista delle parole, capace di mixare creatività e capacità tecniche, per comunicare al meglio col target stabilito.

Il futuro è nel digitale. Parola d’ordine: inclusività. Per restare al passo coi tempi, sono decisivi percorsi di implementazione delle strutture e di formazione dei cittadini. Ed è questo ciò che il piano di trasformazione digitale di Milano

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