fontana speranza
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L’indice Rt risale a 1.06. Lombardia, Campania, Emilia Romagna e Piemonte a rischio rosso.

La Lombardia da oggi si è svegliata in zona arancione rafforzato. Dopo aver abbandonato la zona gialla la scorsa settimana per passare a misure più stringenti, c’è un nuovo passaggio a regole ancora più severe. Lo ha previsto un’Ordinanza del presidente della Regione Attilio Fontana, che dovrebbe durare fino al 14 marzo.

  La verità sull’eventuale passaggio in zona rossa dall’ 8 marzo arriverà oggi, quando da Roma sarà presentato il classico monitoraggio settimanale dell’istituto superiore di sanità sull’andamento dell’epidemia.

LE ZONE E I PARAMETRI

Il nuovo decreto Draghi inquadra le quattro zone (il sistema è rimasto) in questo modo:

  • Zona bianca. “Le Regioni nei cui territori l’incidenza settimanale di contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive e che si collocano in uno scenario di tipo 1, con un livello di rischio basso”.
  • Zona arancione. “Le Regioni nei cui territori l’incidenza settimanale dei contagi è superiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti e che si collocano in uno scenario di tipo 2, con livello di rischio almeno moderato, nonché quelle che, in presenza di una analoga incidenza settimanale dei contagi, si collocano in uno scenario di tipo 1 con livello di rischio alto”.
  • Zona rossa. “Le Regioni nei cui territori l’incidenza settimanale dei contagi è superiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti e che si collocano in uno scenario di tipo 3, con livello di rischio almeno moderato”.
  • Zona gialla. “Le Regioni nei cui territori sono presenti parametri differenti da quelli indicati alle lettere a), b), c)”.

    Rt sopra 1,25? Si va in zona rossa

    Con un indice Rt sopra 1,25 si va automaticamente in fascia rossa, anche se non va trascurato il peso della pressione sui reparti ospedalieri che iniziano ad essere in affanno. “Vedremo il calcolo nazionale: speriamo che non si arrivi a un Rt sopra 1,25. Siamo con il fiato sospeso”, ha detto a ‘Buongiorno’ su Sky Tg24 Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università degli Studi di Milano, commentando l’andamento di Covid-19 in Italia. “A ottobre”, mentre in Italia iniziava la seconda ondata di Covid-19, “eravamo con 200-300 pazienti in terapia intensiva. Ora cominciamo questa fase”, in cui i dati suggeriscono il possibile inizio di una terza ondata, “con 2.200-2.300 pazienti, che sono il segno di una grande diffusione. Abbiamo 9 Regioni con valori d’impegno nelle terapie intensive” ha ricordato l’esperto. “I dati che vediamo”, dell’epidemia di Covid-19, “sono in peggioramento non solo per la Lombardia, ma anche Emilia Romagna e Campania. Speriamo che per la Lombardia questi interventi possano contenere la diffusione, anche se i risultati di un arancione rinforzato non sono immediati” ha precisato. Disporre nuove restrizioni anti-Covid “è una decisione difficile per quella quota di popolazione che si sente in difficoltà e che fa sentire la sua voce. Purtroppo le decisioni politiche sono sempre un compromesso fra la fattibilità e l’accettazione. Spero davvero che questi interventi, seppur forse tardivi, possano essere efficaci”.

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