Un operaio è stato licenziato perché aveva abbassato la mascherina mentre si trovava sul posto di lavoro.
“Ha abbassato la mascherina durante il turno di lavoro”: con questa motivazione la Star di Agrate Brianza, in provincia di Monza Brianza, ha licenziato un operaio di 51 anni.
Operaio licenziato: aveva la mascherina abbassata
L’ uomo era impegnato nel reparto in cui avvengono le preparazioni dei prodotti alimentari. Nel suo racconto, scrive il Corriere, in quel momento si trovava «praticamente solo», perché «il collega più vicino era a non meno di a sette metri di distanza». E aveva la mascherina abbassata sul mento. Tanto è bastato per far scattare il provvedimento disciplinare.
Per effetto «della contestazione della recidiva» subito dopo è arrivata la lettera di licenziamento nonostante l’impugnazione da parte del sindacato.
La denuncia del sindacato
Per la Cgil è stato punito per il suo impegno sindacale. «Un iscritto, da oltre 20 anni alla Cgil e 25 anni dipendente in Star, a inizio gennaio ha ricevuto una lettera dove gli si contestava l’uso non corretto della mascherina, perché abbassata. Ed è stato contestualmente sospeso. Il 3 febbraio lo hanno licenziato». Un «pretesto – spiega in una nota la Flai Cgil – per liberarsi di un lavoratore impegnato sindacalmente». Mentre un altro operaio ha spiegato al Corriere: «Con una mascherina sola per un giorno intero è impossibile resistere, sotto sforzo non si può non abbassarla. Hanno voluto colpire lui perché ha promosso lo sciopero precedente e in assemblea si è schierato contro un accordo che l’azienda voleva».